Sei sulla pagina 1di 20

Biografia

San Callisto I Papa Pag. 1




San Callisto I Papa

14 ottobre - Memoria Facoltativa
(Papa dal 217 al 222) m. 222

San Callisto I, papa, martire: da diacono, dopo un lungo esilio in Sardegna, si prese cura
del cimitero sulla via Appia noto sotto il suo nome, dove raccolse le vestigia dei martiri a
futura venerazione dei posteri; eletto poi papa promosse la retta dottrina e riconcili con
benevolenza i lapsi, coronando infine il suo operoso episcopato con un luminoso martirio.
In questo giorno si commemora la deposizione del suo corpo nel cimitero di Calepodio a
Roma sulla via Aurelia.
San Callisto I (Roma, II secolo; Roma, 222) stato il 16 Vescovo di Roma e Papa latino in carica dal
218 alla sua morte.
Ebbe molti avversari tra i cristiani dissidenti di Roma, e proprio da uno scritto del capo di questi
cristiani separati, un antipapa, abbiamo quasi tutte le notizie sul suo conto, presentate per in modo
tendenzioso. Vi si legge che, prima di diventare papa, era stato schiavo e frodatore. Fuggito in
Portogallo, venne arrestato e ricondotto a Roma, dove sub una condanna ai lavori forzati nelle
miniere della Sardegna. Tornato a Roma in occasione di un'amnistia, venne inviato ad Anzio. Papa
Zeffirino, per, lo richiam a Roma, affidandogli la cura dei cimiteri della Chiesa. Inizi cos lo scavo
del grande sepolcreto lungo la via Appia che porta il suo nome. Alla morte di Zeffirino, Callisto
venne eletto papa. Ma il suo pontificato attir le inimicizie di un'ala della comunit cristiana di
Roma che lo accus, falsamente, di eresia. Il riscatto definitivo su questa figura controversa venne dal
suo martirio. Callisto, infatti, fu gettato in un pozzo di Trastevere, forse in una sommossa popolare
contro i cristiani nel 222. (Avvenire)
Etimologia: Callisto = il pi bello, bellissimo, dal greco
Martirologio Romano: San Callisto I, papa, martire: da diacono, dopo un lungo esilio in Sardegna, si
prese cura del cimitero sulla via Appia noto sotto il suo nome, dove raccolse le vestigia dei martiri a
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 2

futura venerazione dei posteri; eletto poi papa promosse la retta dottrina e riconcili con
benevolenza i lapsi, coronando infine il suo operoso episcopato con un luminoso martirio. In questo
giorno si commemaora la deposizione del suo corpo nel cimitero di Calepodio a Roma sulla via
Aurelia
A Roma sono famose le Catacombe di San Callisto, lungo la via Appia. Tra i molti cimiteri sotterranei
dell'Urbe, quelle di San Callisto sono le Catacombe pi note e pi frequentate, celebri soprattutto per
la cosiddetta " Cripta dei Papi ".
Ma tra i moltissimi Martiri e i Pontefici deposti ivi questo sepolcreto, inutilmente si cercherebbe il
corpo del Santo dal quale le Catacombe lungo la via Appia hanno preso il nome, e che segnato oggi
sul Calendario universale della Chiesa, onorato come " Martire ".
La sorte di questo Santo, Pontefice agli inizi del III secolo, stata veramente strana. Egli ebbe, ai suoi
tempi, molti avversari tra i cristiani dissidenti di Roma, e proprio da uno scritto del capo di questi
cristiani separati, cio di un Antipapa, abbiamo quasi tutte le notizie sul conto di San Callisto. Sono,
naturalmente, notizie che tendono a farlo apparire riprovevole e quasi odioso.
San Callisto viene detto, per esempio, " uomo industrioso per il male e pieno di risorse per l'errore ".
Vi si legge che, prima di diventare Papa, era stato schiavo, frodatore di un padrone troppo ingenuo,
finanziere improvvisato e bancarottiere pi o meno fraudolento. Fuggito in Portogallo, venne
arrestato e ricondotto a Roma, dove sub una condanna ai lavori forzati, nelle miniere della
Sardegna. Tornato a Roma in occasione di un'amnistia, venne inviato ad Anzio perch - sempre
secondo il racconto tendenzioso del suo avversario - il Papa non volle averlo d'intorno. Ma la lunga
permanenza ad Anzio dovette riscattare l'antico schiavo dai suoi difetti, se mai ne ebbe, perch un
altro Papa, Zeffirino, lo richiam a Roma, affidando alla sua intraprendenza la cura dei cimiteri della
Chiesa. Fu allora che Callisto inizi lo scavo dei grande sepolcreto lungo la via Appia che doveva
portare il suo nome.
Alla morte di Zeffirino, Callisto pass dalla cura dei morti a quella dei vivi, essendo eletto Papa egli
stesso. E fu proprio allora, come Papa, che il reduce dalle miniere della Sardegna e dall'" esilio " di
Anzio, si attir le recriminazioni di certi cristiani troppo ligi alla tradizione, troppo rigidi nella
morale, troppo retrivi alle novit.
Fu accusato di eresia, nella formulazione del mistero della Trinit, che invece Callisto sosteneva
secondo la tradizione ortodossa, confermata poi dai concili. Venne incolpato, inoltre, di scarso zelo
mentre, in tempi di rilassatezza, istitu il digiuno delle Quattro Tempora.
Gli fu rimproverato soprattutto il " lassismo ", cio la scarsa severit disciplinare. Accoglieva infatti
nella Chiesa i peccatori pentiti e . cristiani che debolmente avevano difeso la loro fede in tempo di
pericolo.
Ma qualsiasi ombra gravasse sulla vita di San Callisto, venne riscattata alla sua
morte, che fu morte di Martire, nel 222. Gettato in un pozzo di Trastevere, forse
in una sommossa popolare, il suo corpo venne deposto di l dal fiume, lungo la
via Aurelia, lontano dalle Catacombe da lui aperte lungo la via Appia, che di San
Callisto conservano il nome ma non le reliquie. Fonte santiebeati.it
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 3

Biografia: tesi e antitesi
Tesi
uasi tutto quello che sappiamo di questo papa proviene dagli scritti dei suoi acerrimi nemici,
Tertulliano e l'antipapa Ippolito: ci che riportavano, seppur in modo distorto, era, probabilmente,
basato su fatti reali.
Secondo Ippolito, che nei Philosophumena lo definisce "uomo industrioso per il male e pieno di
risorse per l'errore", Callisto era lo schiavo di un certo Carpoforo, un cristiano della famiglia
imperiale. Costui affid grandi somme di denaro a Callisto, che cre una banca in cui orfani e vedove
potevano portare i loro soldi. Callisto, per, perse tutto e scapp. Carpoforo lo segu fino a Porto,
dove Callisto si stava imbarcando su una nave. Vedendo il suo padrone avvicinarsi su una barca, lo
schiavo si gett in mare per suicidarsi, ma fu salvato, trascinato a riva, e consegnato al padrone
affinch lo punisse.
I creditori, credendo che avesse ancora i loro soldi, implorarono affinch fosse rilasciato: Callisto
per non li aveva pi, cos cerc di nuovo la morte attaccando e insultando gli ebrei nella loro
sinagoga. Gli ebrei lo trascinarono di fronte al prefetto Fusciano, dove Carpoforo dichiar che
Callisto non doveva essere considerato come un cristiano, ma il prefetto, pensando che il padrone
stesse tentando di salvare il suo schiavo, condann Callisto ai lavori forzati nelle miniere in Sardegna
(ad metalla). Qualche tempo dopo, Marcia, l'amante di Commodo, convoc papa Vittore I e gli
chiese se c'erano cristiani in Sardegna. Questi le diede un elenco, senza includere Callisto. Marcia
sped allora un emissario con l'incarico di far rilasciare i prigionieri. Callisto si gett ai suoi piedi, e lo
implor di portarlo con s. Vittore si risent dell'accaduto, ma essendo un uomo compassionevole,
lasci Callisto ad Anzio con una sovvenzione mensile.
Quando Zefirino divenne papa, Callisto fu richiamato e organizz il primo cimitero della Chiesa, con
una catacomba acquistata dalla chiesa romana, che fin da allora si chiama "catacombe di Callisto".
Callisto ebbe grande influenza sul pratico Zefirino. Comunque, non ci sono testimonianze su come lo
schiavo fuggitivo (per la legge romana, libero dal suo padrone, che aveva perso tutti i diritti quando
Callisto venne condannato ai lavori forzati) divenne prima arcidiacono e poi papa.

Antitesi
Dllinger e De Rossi hanno per demolito questa tesi. Ippolito non affermava che Callisto aveva
perso denaro depositato presso di lui per sua colpa. Questi, poi, si gett dalla nave pi per fuggire
che per suicidarsi. Carpoforo, un cristiano, avrebbe dovuto evitare ad un suo schiavo cristiano una
punizione orribile e ci non depone a favore del carattere del padrone, mentre l'intercessione dei
cristiani per Callisto depone a favore di quest'ultimo. E' assurdo, inoltre, sostenere che corteggi la
morte attaccando una sinagoga; egli chiese ai debitori ebrei di rimborsargli ci che gli era dovuto. La
dichiarazione stessa che Carpoforo rilasci dinanzi al prefetto sulla non appartenenza alla chiesa di
Callisto era falsa.
Ippolito stesso, infatti, diceva che era proprio in qualit di cristiano che Callisto fu spedito alle
miniere, e che in qualit di cristiano fu rilasciato. Se papa Vittore accord a Callisto una sovvenzione
mensile, evidente che non si pent della sua liberazione. , inoltre, molto improbabile che Zefirino
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 4

fosse ignorante e avido, secondo le false accuse dei suoi nemici. Callisto non si sarebbe potuto
elevare cos in alto senza considerevoli doti, e lo spirito vendicativo dimostrato da Ippolito insieme
alla sua teologia non ortodossa spiega perch Zefirino ripose la sua fiducia in Callisto piuttosto che
nel dotto discepolo Ireneo.

Pontificato

Nonostante si faccia iniziare il suo pontificato nel 217, il suo contemporaneo, Giulio Africano,
indicava la data della sua ascesa al soglio di Pietro nel primo (o secondo?) anno del regno di
Eliogabalo, 218 o 219. Comunque, sia Eusebio di Cesarea che il "Catalogo Liberiano" concordavano
nel riconoscergli cinque anni di episcopato. La sua elezione provoc lo scisma di Ippolito, che
rimproverava a Callisto, come stato gi detto, la sua origine servile, la sua arrendevolezza nei
confronti dei lapsi e la sua dottrina sulla Trinit.
L'Historia Augusta afferma che un luogo su cui fece erigere un oratorio fu rivendicato da alcuni
tavernai (popinarii), ma l'imperatore decise che un luogo per l'adorazione di qualsiasi dio era meglio
di qualunque taverna. Si dice che questa sia stata l'origine della basilica di Santa Maria in Trastevere,
che, secondo quanto affermato nel "Catalogo Liberiano", invece, fu fatta costruire da papa Giulio I.
Probabilmente non un caso che la chiesa di San Callisto sia vicina a quest'ultima. Essa, inoltre,
contiene un pozzo in cui la leggenda dice che fu gettato il corpo del papa. questa, con molta pi
probabilit, la chiesa fatta edificare da Callisto e non la pi famosa basilica.
possibile che Callisto sia stato martirizzato attorno al 222, forse durante una sollevazione popolare,
ma la leggenda secondo la quale venne gettato nel pozzo non ha fondamento. Venne seppellito nel
cimitero di Calepodio sulla Via Aurelia. Le sue reliquie vennero traslate nel IX secolo a Santa Maria
in Trastevere.
Il suo anniversario, secondo il Depositio Martirum (Callisti in vi Aureli miliario III) e i martirologi
seguenti, ricorre il 14 ottobre. Nel 790 papa Adriano I fece traslare le sue reliquie a Santa Maria in
Trastevere. Papa Gregorio IV (827-843) ritrov il suo corpo e quelli di papa Cornelio e san Calepodio
sotto l'ingresso della basilica e li fece deporre sotto laltare maggiore.

La dottrina di San Callisto
Ippolito e Tertulliano sfidarono l'ortodossia di Callisto, sul campo di un editto con cui il papa
garantiva la Comunione, dopo la giusta penitenza, a coloro che avevano commesso adulterio e
fornicazione. Callisto si bas sul potere di rimettere e perdonare concesso a san Pietro, ai suoi
successori ed a chi era in comunione con loro.
Si lamentava il montanista Tertulliano:
Come giungesti a questa decisione, io mi chiedo, da dove usurpi questo diritto della
Chiesa? Se perch Dio disse a Pietro: 'Su questa pietra io costruir la mia Chiesa, io dar
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 5

a te le chiavi del regno dei cieli', o sull'affermazione che 'qualsiasi peccato rimetterai o non
rimetterai sulla terra sar rimesso o non rimesso in paradiso'? Forse tu presumi che questo
potere di rimettere o non rimettere ti stato trasmesso e con te ad ognuno in comunione
con la Chiesa di Pietro (ad omnem ecclesiam Petri propinquam), chi sei tu per alterare la
manifesta intenzione di Dio di conferire questa facolt personalmente e solo a Pietro?"
(De Pudicitia, XXI)
L'editto era un ordine per l'intera Chiesa. Commentava Ippolito:
Ho udito della pubblicazione di un editto perentorio; il vescovo dei vescovi, ovvero il
Pontifex Maximus proclama: Io rimetto i peccati di adulterio e di fornicazione a coloro che
avranno fatto la dovuta penitenza. E dove si affigger questo editto cos liberale? Sulle
porte dei postriboli?
Gli altri attacchi di Ippolito riguardavano il fatto che Callisto non faceva fare pubblica penitenza per i
peccati commessi fuori dalla Chiesa ai convertiti dalle eresie (questa mitezza era consueta ai tempi di
sant'Agostino d'Ippona); che il papa aveva ammesso nella sua "scuola" (La Chiesa cattolica) quelli che
Ippolito aveva scomunicato; che Callisto aveva dichiarato che un peccato mortale non era ("sempre",
si pu aggiungere) una ragione sufficiente per deporre un vescovo. Tertulliano (De Exhortatione
Castitatis, VII) parlava con ripugnanza dei vescovi che si erano sposati pi di una volta, e Ippolito
additava Callisto come il primo a permettere queste cose, in contrasto con gli insegnamenti di San
Paolo. Callisto permise al basso clero di sposarsi, e permise alle nobili di sposare persone di basso
rango e schiavi, cosa impedita dalla legge romana; in questo modo, secondo i suoi oppositori,
Callisto cre i presupposti per commettere infanticidi.
Callisto insisteva anche sulla differenza tra la legge ecclesiastica e la legge civile sui matrimoni. In
ogni caso, risulta evidente che la chiesa cattolica parteggiava per Callisto contro lo scismatico
Ippolito e l'eretico Tertulliano. Nelle loro opere, inoltre, non veniva pronunciata alcuna parola
contro la persona di Callisto dal momento della sua elezione, n contro la validit della sua
consacrazione.
Ippolito considerava Callisto un eretico quando proprio la sua Cristologia era cos imperfetta, e
scrisse che Callisto lo accus di Diteismo. Non c' da meravigliarsi, poi, se Ippolito definiva Callisto
l'inventore di un qualche genere di Sabellianesimo. In realt storicamente provato che sia Zefirino
che Callisto condannarono vari Monarchianisti e Sabellio stesso, cos come l'errore opposto
commesso da Ippolito. Ci sufficiente per poter affermare che Callisto difese la Fede cattolica e la
dottrina trinitaria dell'ortodossia cattolica.

Iconografia

San Callisto viene rappresentato con indosso una veste rossa e una tiara
(simbolo del papa); o mentre viene gettato in un pozzo con una pietra al collo;
spesso vicino a lui c' una fontana.
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 6

0217-0222- SS Callixtus I Decretum ad Galliarum Episcopos de Conspirationibus et Illicitis Causis

O93; f. 15va; N442, f. 38va; V630, f. 39vb; I83, f. 82rb; VD38, f. 74va; SG670, p. 149b; P9629, f. 14r

1CUIUS2 SUPRA AD OMNES GALLIARUM URBIUM EPISCOPOS DE CONSPIRATIONIBUS3 ET RELIQUIS4 ILLICITIS
CAUSIS, NE FIANT.

Dilectissimis fratribus per Galliam constitutis universis episcopis Calistus5.

Plurimorum relatu6 7 comperimus8 dilectionem vestram fervore9 spiritus sancti ita ecclesiae gubernacula
firmiter contra impetus tenere et regere, ut naufragia10 detrimenta11 deo auctore12 non sentiat13.
Talibus igitur gloriantes in<SG670, p. 150a>diciis14 rogamus15, ne illis16 in partibus17 contra statuta18 apostolica
quicquam fieri sinatis19, sed nostra fulti20 auctoritate nociva compescite21, illicita prohibete22.
Conspirationum23 24 vero crimina vestris in partibus vigere25 audivimus, et plebes contra episcopos suos
conspirare26 nobis mandatum27 est. Cuius criminis28 astutia non solum inter christianos abominabilis est, sed
etiam inter ethnicos29 et ab exteris30 legibus31 prohibita. Et idcirco huius criminis reos non solum ecclesiasticae,
sed etiam saeculi damnant32 leges, et non solum conspiran<I83, f. 82va>tes33, sed et34 <VD38, f. 74vb>
consentientes eis. Antecessores vero nostri cum35 plurima turba episcoporum, quicumque eorum in sacerdotali
honore sunt positi aut exsistunt <O93, f. 15vb> clerici36, honore, quo37 utuntur, cadere38 praeceperunt, ceteros
vero communione39 privari40 et ab ecclesia extorres41 fieri iusserunt, omnesque42 simul utriusque ordinis viros
infames43 esse censuerunt44 45, et non solum faci<SG670, p. 150b>entes, sed et46 eis47 consentientes. Iustum est
enim, ut, qui divina contemnunt mandata et48 inoboedientes49 patrum exsistunt iussionibus, severioribus50
corrigantur vindictis, quatenus ceteri timorem habeant talia51 committere52, et deus gaudeat fraternitate ac
concordia, et cuncti sumant53 severitatis atque bonitatis exemplum. Nam54 si, quod absit, ecclesiasticam
sollicitudinem55 vigoremque neglegimus, perdit desidia56 disciplinam57 et animabus fidelium profecto58
nocebitur. Hi vero in nullius accusatione59 sunt recipiendi nec eorum vel anathe<N442, f. 38vb>matum60 vox
ullum61 nocere62 aut accusare potest.
Excommunicatos63 quoque64 a sacerdotibus nullus recipiat ante utriusque partis examina<I83, f. 82vb>tionem65
iustam, nec cum eis in oratione aut cibo vel potu aut <VD38, f. 75ra> osculo communicet66, nec ave67 eis dicat.
Quia qui<SG670, p. 151a>cumque in <V630, f. 40ra> his vel aliis prohibitis scienter excommunicatis
communicaverit, iuxta68 apostolorum69 institutionem et ipse70 71 simili excommunicationi72 subiaceat73. Ab his
ergo74 et75 clerici et laici se abstineant76, qui eadem pati77 noluerint78. Infidelibus quoque79 nolite coniungere80
nec cum eis ullam participationem81 habere. Talia vero agentes non fideles82, sed infideles iudicantur. Unde ait
apostolus: Quae83 pars fideli cum infidele84, aut quae participatio iustitiae cum iniquitate?
Nemo85 86 quoque alterius87 terminos usurpet88 89 nec90 alterius parrochianum91 iudicare aut excommunicare
praesumat92, quia talis diiudicatio93 aut excommunicatio vel94 damnatio nec rata95 96 erit nec vires ullas
habebit, quoniam nullus alterius iudicis nisi sui sententia tenebitur aut damnabitur. Unde et dominus97 <SG670,
p. 151b> loquitur dicens: Ne transgrediaris terminos antiquos, quos posuerunt patres tui.
Nullus98 autem primas99 vel metropolitanus diocesiani100 <P9629, f. 14v> ecclesiam vel [parrochianum101 aut
aliquid102 eius parrochiae103 praesumat <I83, f. 83ra> excommunicare vel iudicare104 aliquidve105 agere] absque
eius consilio vel iudicio, sed hoc106 observet, [quod ab apostolis ac patribus et praedecessoribus nostris est
statutum107 et a nobis] confirmatum, id est, si108 quis metropolitanus epis[copus, nisi quod ad suam solummodo
propriam pertinet parrochiam, sine] consilio109 et voluntate omnium comprovincialium episcop[orum extra
aliquid agere110 temptaverit, gradus sui peri]culo subiacebit, et quod egerit, irritum111 habeatur et vacuum. Sed
quicq[uid de provincialium coepisco]porum112 causis eorumque ecclesiarum et clericorum atque saecularium
necessitatibus113 agere aut disponere necesse <SG670, p. 152a> fuerit, hoc cum omnium consensu provincialium114
agatur pontificum, non aliquo dominationis fastu115 116, sed humillima et concordi administratione117, sicut
dominus ait: Non veni ministrari, sed ministrare. Et alibi: Qui maior est vestrum118, erit minister vester, et
reliqua. Similiter et ipsi119 comprovinciales episcopi cum eius120 consilio, nisi quantum ad proprias pertinet121
parrochias, agant iuxta sanctorum constituta patrum, ut uno animo, uno ore concorditer122 sancta glori<VD38, f.
75va>ficetur trinitas in saecula. Nullus primas, <I83, f. 83rb> nullus123 metropolitanus nullusque reliquorum124
episcoporum alterius adeat civitatem aut ad possessionem accedat, quae ad eum non125 pertinet et alterius
episcopi126 est parrochiae127 super cuiusquam128 129 dispositione nisi vocatus <V630, f. 40rb> ab eo, cuius iuris130
esse131 dinoscitur, ut132 quiddam133 ibi134 disponat vel ordinet aut iudicet, si sui gradus honore potiri135
volue<SG670, p. 152b>rit. Sin aliter praesumpserit, damnabitur, et non solum ille, sed cooperantes136 eique
consentientes, <N442, f. 39ra> quia sicut ordinatio, ita eis137 et iudicatio et aliarum rerum dispositio prohibetur.
Nam qui ordinare non poterit138, qualiter iudicabit139? Nullatenus procul dubio iudicabit aut iudicare poterit,
quoniam, sicut alterius uxor nec140 adulterari ab aliquo vel iudicari aut disponi nisi a proprio viro eo vivente
permittitur, sic nec uxor141 episcopi142, qui143 eius ecclesia vel144 parrochia indubitanter intellegitur, eo vivente
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 7

absque145 eius iudicio et voluntate alteri146 iudicare vel disponere aut eius concubitu147 frui, id est ordinatione,
ullatenus148 conceditur149. Unde ait apostolus: Alligata est uxor le<I83, f. 83va>gi, quamdiu vir eius vivit, eo vero
defuncto soluta150 est a lege viri. <VD38, f. 75vb> Similiter et151 sponsa episcopi, quia152 sponsa uxor153 est154,
quae eius dicitur155 ecclesia, illo vivente ei156 est <SG670, p. 153a> alligata. Eo vero defuncto soluta est, cui
voluerit, nubat, tantum in domino, id est regulariter. Si157 enim eo vivente alteri nupserit, adultera iudicabitur158.
Similiter et ille, si adulteram159 sponte160 duxerit161, adulter aestimabitur et communione privabitur162. Si163
autem persecutus fuerit164 in sua ecclesia, fugiendum illi est ad alteram eique sociandum dicente domino: Si
persecuti vos165 fuerint166 in unam167 civitatem, fugite in aliam. <O93, f. 16ra> Si autem utilitatis causa fuerit
mutandus168, non per169 se hoc agat, sed fratribus invitantibus et auctoritate huius sanctae sedis faciat, non
ambitus170 causa171, sed utilitatis172.
Coniunctiones173 autem consanguineorum fieri prohibete174, quod175 eas176 et divinae et saeculi177 prohibent
leges. Leges ergo divinae haec agentes et eos, qui ex178 eis prodeunt179, non solum eiciunt180, sed et maledictos
appellant. Leges vero181 saeculi infames182 tales vocant et <I83, f. 83vb> ab hereditate re<SG670, p. 153b>pellunt.
Nos183 vero sequentes patres nostros infamia184 eos185 notamus et infames esse censemus186, quia infamiae187
maculis188 sunt aspersi.
Nec189 eos viros190 vel191 accusationes192, <VD38, f. 76ra> quas193 leges saeculi reiciunt194, suscipere debemus.
Eos autem consanguineos dicimus, quos divinae et imperatorum195 ac196 197 Romanorum atque Graecorum leges
consanguineos appellant et in198 hereditate199 suscipiunt nec repellere possunt. Talium200 enim201
coniunctiones202 nec legitimae203 sunt nec manere possunt, sed sunt repellendae. Quisquis204 ergo non est
legitime coniunctus vel absque dotali titulo205 ac be<V630, f. 40va>nedictione206 sacerdotis constat
copulatus207, sacerdotes vel208 legitime coniunctos criminari vel in eos testificari minime209 potest, quoniam
omnis210 incesti211 macula212 pollutus infamis est et accusare supradictos non permittitur. Non213 solum214 ergo
hi reiciendi sunt et infames efficiuntur215, sed etiam216 omnes eis consentientes.
Similiter217 <SG670, p. 154a> de raptoribus vel eis218, qui seniores219 impetunt220, fieri censemus221 222. Hos
vero223 saeculi leges interficiunt, sed nos misericor<I83, f. 84ra>dia praeeunte224 sub infamiae nota ad
poenitentiam recipimus225, ipsam226 quoque infamiam227, <N442, f. 39rb> qua228 sunt229 230 aspersi231, delere
non possumus, sed animas eorum per poenitentiam publicam et ecclesiae232 satisfactionem233 sanare cupimus,
quia manifesta peccata non sunt occulta correctione234 purganda. <P9629, f. 15r> Omnes235 ergo, qui in [recta fide
suspecti sunt, in accusatione236 sacerdotum et eorum, super quorum fide non] hesitatur237, minime
recipi[antur238 et in testimonio humano dubii habeantur. Infirmari ergo oportet eorum vocem239,] de quorum
fide dubitatur240, nec eis omn[ino <VD38, f. 76rb> esse241 credendum, qui rectam fidem ignorant. Quaerendum est
ergo] in iudicio, cuius sit conversationis et242 fidei is243 244, qui accusat, [et is, qui accusatur, quoniam hi, qui non
sunt rectae245] conversationis ac fidei, et quorum vita <SG670, p. 154b> est accusabilis, non permittuntur maiores
[natu accusare, nec quorum fides246, vita] et libertas nescitur, neque viles personae in eorum recipiantur
accusationem. Rimandae247 vero sunt accusatorum enucleatim248 personae, qui sine scripto difficile, per
scriptum autem numquam recipiantur249, quia250 per scripturam nullus <I83, f. 84rb> accusari251 potest, sed
propria voce et praesente eo, quem accusare voluerit, suam252 quisquis253 agat accusationem254, nec absente eo,
quem255 accusare256 voluerit, quicumque accusator credatur257 258. Similiter testes per quamcumque259
scripturam testimonium260 non261 proferant, sed praesentes, quae262 viderunt et noverunt, veraciter
testimonium dicant263. Nec de aliis causis vel negotiis testimonium dicant, nisi de his, quae sub praesentia eorum
acta264 esse noscuntur.
Accusatores265 266 vero consanguinei adversus extraneos testimonium non dicant, nec familiares vel de267 domo
prodeuntes, sed si voluerint et invicem consenserint268, inter269 270 se parentes tantummodo testificentur, et
non in alios. Nec accusatores vel testes suspecti recipiantur, quia propinquitatis et familiaritatis ac domi<SG670,
p. 155a>nationis affectio271 veritatem272 impedire273 solet. Amor carnalis et timor atque avaritia plerumque
sensus <V630, f. 40rb> hebetant274 humanos et pervertunt opiniones, ut quaestum275 pietatem putent et
pecuniam quasi mercedem prudentiae.
Nemo enim in dolo loquatur ad proximum <VD38, f. 76vb> suum, fovea alta est os malivoli, innocens dum credit276
facile, cito labitur277. Sed iste lapsus278 resurgit279, <I83, f. 84va> et280 tergiversator281 suis artibus282
praecipitatur283 284, unde numquam exiliat285 atque evadat. Ponderet286 287 ergo unusquisque sermones suos,
et quod sibi loqui non vult, alteri non loquatur, unde bene sacra ait288 scriptura: <N442, f. 39va> Quod tibi non vis
fieri, alteri289 ne facias. Nos290 enim tempore indigemus291, ut aliquid maturius292 agamus, nec praecipitemus
consilia et opera nostra neque ordinem293 corrumpamus. Sed si aliquis lapsus294 quoquo295 modo296 fuerit,
portemus297 eum et298 fraterno corripiamus299 affectu300, sicut ait beatus apostolus: Si301 praeoccupatus fuerit
homo in aliquo302 delicto, vos, qui spiritales estis, <SG670, p. 155b> instruite303 huiusmodi in spiritu lenitatis
considerans teipsum, ne et tu tempteris. Alter alterius onera portate, et sic adimplebitis legem Christi.
Porro304 sanctus David de criminibus305 mortiferis egit poenitentiam et tamen in honore <O93, f. 16rb>
permansit. Beatus quoque Petrus amarissimas lacrimas fudit, quando dominum negasse poenituit, sed tamen
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 8

apostolus permansit306. Et dominus per307 prophetam peccantibus pollicetur308 dicens: <VD38, f. 76vb> Peccator
in quacumque <I83, f. 84vb> die conversus ingemuerit, omnium iniquitatum illius amplius non recordabor.
Errant309 310 enim, qui putant sacerdotes post lapsum, si condignam311 egerint312 poenitentiam, domino
ministrare non posse et suis honoribus frui, si bonam313 deinceps vitam duxerint314 et suum sacerdotium
condigne315 316 custodierint. Et ipsi, qui hoc putant, non solum errant317, sed etiam318 traditas ecclesiae claves
disputare319 et agere320 videntur, de quibus dictum est: <SG670, p. 156a> Quaecumque solveritis321 in322 terra,
erunt soluta et in caelo, alioquin haec sententia aut domini non est aut vera323. Nos vero indubitanter tam domini
sacerdotes quam reliquos fideles post dignam satisfactionem posse324 redire325 ad honores credimus testante
domino per prophetam: Numquid qui cadit326 non adiciat327, ut resurgat, et qui aversus328 est, non revertetur? Et
alibi: Nolo, inquit dominus, mortem peccatoris, sed ut convertatur et vivat. Et propheta David poenitentiam329
agens dixit: Redde mihi laetitiam salutaris tui et spiritu principali confirma330 me. <V630, f. 41ra> Ipse namque
post331 poenitentiam et alios docuit et332 sacrificium deo obtulit dans exemplum <VD38, f. 77ra> doctoribus
sanctae ecclesiae, si lapsi333 fue<I83, f. 85ra>rint et334 condignam335 poenitentiam336 deo gesserint337, utrumque
facere posse. Docuit enim, quando dixit: Doceam iniquos vias tuas, et impii338 <SG670, p. 156b> ad te
convertentur. Et sacrificium deo pro339 se obtulit, dum dicebat: Sacrificium deo spiritus contribulatus. Videns
enim340 propheta341 scelera sua mundata per poenitentiam <P9629, f. 15v> non dubitavit [praedicando et domino
libando342 curare aliena. Lacrimarum ergo effusio movet343 animi passionem.] Satisfactione344 345 autem
impleta avertitur346 [animus ab ira. Qui enim non347 ignoscit348 alteri, quomodo sibi349 putat] subvenire350?
Superabundant351 ergo peccata, s[uperabundet352 et misericordia, quoniam apud dominum mi]sericordia et
copiosa353 apud eum redemptio. Penes354 dominum enim [omnium abundantia est, quia dominus virtu]tum ipse
est rex gloriae. Ait enim apostolus: Omnes peccav[erunt et egent gloria355 dei, iustifica]ti gratis356 357 per
gratiam ipsius, per redemptionem, quae est in Christo Iesu, quem pr[oposu]it deus propitiatorem358 per fidem
<VD38, f. 77rb> in sanguine ipsius ad ostensionem iustitiae <SG670, p. 157a> suae359 propter remissionem
praecedentium delictorum, in sustentatione360 dei, ad ostensionem iustitiae361 <I83, f. 85rb> eius in hoc tempore,
ut sit ipse ius<N442, f. 39vb>tus et iustificans eum, qui ex fide est Iesu362 Christi. David363 enim dicit: Beati,
quorum remissae sunt iniquitates et quorum tecta sunt peccata. Beatus364 365, cui non imputavit366 dominus
peccatum. Mundatur367 ergo homo a peccato et resurgit gratia dei a368 lapsu369 et in pristino manet officio iuxta
praedictas auctoritates, videat370, ne amplius peccet, ut371 sententia372 evangelica373 maneat374 in eo, quae375
ait: Vade et amplius noli peccare. Unde ait apostolus: Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore, ut
oboediatis concupiscentiis376 eius, sed neque377 exhibeatis378 membra vestra arma iniquitatis peccato, sed
exhibete vos tamquam379 ex mortuis viventes et membra vestra arma iustitiae <SG670, p. 157b> deo. Peccatum
enim vobis non dominabitur, non enim sub lege estis, sed sub gratia. Quid380 ergo? Peccavimus381, quoniam
non382 sumus sub lege, sed sub gratia383? Absit. <VD38, f. 77va> Nescitis, quoniam384, cui exhibetis vos servos ad
oboediendum, servi estis eius, cui oboeditis385, sive peccati ad mortem, sive oboeditionis ad iustitiam? Gratias
autem <I83, f. 85va> deo, quod fuistis servi peccati, oboedistis autem ex corde in eam formam doctrinae386, in
qua387 traditi estis. Liberati autem a peccato servi388 389 facti estis iustitiae, humanum390 <V630, f. 41rb> dico.
Maius enim391 peccatum est iudicantis quam eius, qui iudicatur. Existimas392 autem hoc393, inquit394 apostolus,
o homo omnis, qui iudicas395 eos, qui talia agunt et facis ea, quia tu effugies iudicium dei? An divitias bonitatis
eius et patientiae et longanimitatis contemnis? Ignoras396, quoniam benignitas dei ad poenitentiam te adducit?
Secundum duritiam <SG670, p. 158a> autem tuam et impoenitens cor thesaurizas tibi iram in die irae et
revelationis iusti iudicii dei, qui reddet unicuique secundum opera eius: his quidem, qui secundum patientiam
boni operis gloriam et honorem et incorruptionem quaerentibus vitam aeternam, his autem, qui ex contentione
et, qui non acquiescunt veritati, credunt autem iniquitati, ira et indignatio, tri<VD38, f. 77vb>bulatio et angustia
in omnem animam hominis operantis malum, Iudaei primum et Graeci, <O93, f. 16va> gloria autem et honor et
pax <I83, f. 85vb> omni operanti bonum. Sententiam397, fratres, quae misericordiam vetat398, non solum tenere,
sed et399 audire refugite400, quia potior401 est misericordia omnibus holocaustomatibus402 et sacrificiis.
Consultis403 vestris breviter respondimus, quia404 oppressos405 nimis et aliis406 praeoccupatos407 iudiciis408
litterae nos invenere409 410 vestrae.

Data VIII Idus Octob. Antonio411 et Alexandro cc.412 conss.

O93, f. 16va; N442, f. 39vb; V630, f. 41 rb; I83, f. 85vb; VD38, f. 77vb; SG670, p. 158a; P9629, f. 15v
1 In P9629 sind einige Passagen des Briefes wegen
Beschdigung der Handschrift nicht lesbar; diese
sind im Text durch [ ... ] gekennzeichnet
2 berschrift] EPISTOLA CALISTI PAPAE IN
GALLIAM DIRECTA SG670
3 CONSPIRATIONIS I83
4 RELIQUIS korr. aus LIQUIS VD38
5 calixtus V630
6 am Rande Narratione VD38
7 revelare P9629
8 am Rande cognovimus VD38
9 interlinear ardore VD38
10 naufragii N442
11 detrimenta fehlt V630
12 auctoritate P9629
13 servat P9629
14 interlinear signis VD38
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 9

15 am Rande De conspiratione contra episcopos
P9629
16 illis korr. aus illi SG670
17 partibus] partibus sed P9629
18 interlinear decreta VD38
19 am Rande dimittatis VD38
20 fulti korr. aus stulti SG670
21 conspescite P9629
22 prohibite O93; V630; prohibitae korr. aus
prohibita P9629
23 am Rande De conspirationibus N442; V630; am
Rande De conspiratione O93; I83; am Rande De
prohibendis conspirationibus VD38
24 Conspirationum korr. aus Conspirationem SG670
25 urgere VD38; vigere korr. aus iugere SG670
26 am Rande insidias preparare VD38
27 interlinear id est intimatum SG670
28 criminis korr. aus crimines P9629
29 interlinear gentiles VD38
30 am Rande extraneis VD38
31 lege I83; SG670
32 damnant korr. aus damnat VD38
33 interlinear insidiantes VD38
34 etiam korr. aus etiam et V630; etiam N442; et]
etiam et P9629; VD38
35 cum korr. aus quam SG670
36 clericos korr. aus clerici SG670
37 co I83; qui, interlinear o SG670
38 am Rande vel carere V630; carere P9629
39 communione korr. aus communiones P9629
40 interlinear segregari VD38
41 interlinear alieni VD38
42 omnesque simul utriusque ordinis viros infames
esse censuerunt fehlt I83; SG670
43 infames korr. aus inmes VD38
44 am Rande statuerunt VD38
45 censuerunt korr. aus censerunt P9629
46 et fehlt SG670
47 his VD38
48 et fehlt P9629
49 inoboedientes patrum] oboedientes patrum non
SG670
50 severioribus korr. aus serveriorebus P9629
51 alia P9629
52 interlinear agere VD38
53 interlinear accipiant VD38
54 am Rande De vigore et disciplina P9629
55 interlinear studium VD38
56 am Rande pigritia VD38
57 disciplinam korr. aus displinam N442
58 perfecto P9629
59 accusationem VD38
60 anathananatorum VD38; anathematis korr. aus
anathemate SG670
61 illum I83
62 nocere aut korr. aus nocere SG670
63 am Rande Excommunicatis non communicandum
P9629
64 quoque a korr. aus quoque I83
65 interlinear inquisitionem VD38
66 am Rande societatem habeat VD38
67 am Rande hoc est non eos salvet ave verbum est
salutantis VD38
68 am Rande Mentio canonum apostolorum N442
69 apostolorum korr. aus apostorum VD38
70 ipsi N442
71 ipsi simili excommunicatione subiaceat] ipse
simili excommunicatione subiacebit korr. aus ipse
simili excommunicatione iacebis V630
72 excommunicatione P9629; I83; excommunicationi
korr. aus excommunicatione SG670
73 subiacebit korr. aus iacebis V630; subiacebit korr.
aus subiaceat SG670
74 ergo fehlt VD38
75 et fehlt V630
76 abstineant korr. aus astineant I83
77 am Rande austinere VD38
78 noluerint korr. aus noluerit SG670
79 quoque] quoque vos korr. aus quoque P9629;
quoque vos SG670
80 coniungi korr. aus coniungere V630; coniungi I83
81 am Rande societatem VD38
82 fideles korr. aus fidelis V630
83 Quaeve V630; Quae korr. aus Quaeve P9629
84 infideli VD38
85 am Rande Terminos non transgrediendos P9629;
am Rande abhinc VD38
86 am Rande Quod nemo alieni parrochianum
excommunicet I83
87 alterius terminos usurpet nec fehlt V630
88 interlinear invadat VD38
89 usurpet korr. aus usupet P9629
90 ne I83
91 paroechiam VD38
92 praesumpserit V630
93 iudicatio V630; P9629
94 vel damnatio fehlt I83; SG670
95 am Rande digna et iusta VD38
96 recta I83
97 david SG670
98 am Rande Metropolitanus in co[episcopi] sui
parochia nihil ag[at] P9629; De fastu primatum vel
metropolitanorum N442
99 primates O93; V630; P9629
100 diocesiani] diocesi eam eius korr. aus diocesiani
SG670
101 parroechiam SG670
102 aliquid] aliquem de V630
103 parrochia I83; parrochia korr. aus parroechiam
V630
104 diiudicare VD38
105 aliquidve] aliquid vel I83; VD38; SG670
106 hoc observet] ob hoc servet I83
107 statutum korr. aus statum V630
108 am Rande Quod metropolitanus gradus sui
periculo subiacet si aliquid agit de causis
comprovincialium episcoporum sine ipsorum
consilio VD38
109 concilio I83
110 agere korr. aus legere SG670
111 am Rande vanum inutile VD38
112 episcoporum I83; SG670
113 necessarium I83; VD38; SG670
114 comprovincialium korr. aus provincialium N442
115 am Rande superbia VD38
116 fastu korr. aus fastum V630; fastu korr. aus factu
SG670
117 am Rande servitio dispositione VD38
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 10

118 vester VD38
119 ipsi fehlt VD38
120 eis V630
121 pertinent V630; P9629
122 am Rande communiter VD38
123 am Rande Valde utilia I83
124 leliquorum VD38
125 non fehlt I83
126 episcopi est korr. aus episcopi O93
127 parrochia N442; VD38
128 am Rande alicuius VD38
129 cuiusquam] cuiusquam rei korr. aus cuiusquam
SG670
130 am Rande potestatis VD38
131 est V630
132 am Rande Quod nihil episcopus in altera
parrochia usurpet I83
133 quicquam N442
134 ibi fehlt V630
135 am Rande frui habere VD38
136 interlinear simul VD38
137 eius SG670
138 potuerit I83; VD38; SG670
139 iudicabit korr. aus iudicabitur SG670
140 nec adulterari korr. aus nedulterari VD38
141 uxorem VD38
142 christi SG670
143 quae P9629; qu korr. aus qui SG670
144 vel] vel ei I83
145 ab I83
146 alteri] alteri volunta alteri korr. aus alteri
voluntate alteri V630; alteri korr. aus altere VD38;
alter korr. aus aliter SG670
147 concubitu korr. aus concubitus SG670
148 ullatenus korr. aus nullatenus SG670
149 concedatur SG670
150 am Rande liberata VD38
151 est VD38
152 quia] quia et P9629
153 uxor est quae] uxorque V630; SG670; uxoremque
I83
154 est fehlt P9629; VD38
155 dicitur fehlt SG670
156 eius I83
157 am Rande De mutatione episcopi de ecclesia ad
ecclesia I83
158 vocabitur SG670
159 alteram P9629; SG670
160 am Rande voluntarie VD38
161 deduxerit I83
162 privetur SG670
163 am Rande De mutacione sedis P9629; am Rande
Quod si episcopus in sua persecutus fuerit ecclesia
fugiendum sit illi ad aliam VD38
164 fuerit in sua] in sua fuerit V630; P9629; I83; VD38;
SG670
165 vos korr. aus vo I83
166 fuerint korr. aus fuerit SG670
167 unam civitatem] una civitate N442; VD38; SG670
168 mutandi SG670
169 a I83; SG670
170 am Rande cupiditatis VD38
171 causa sed korr. aus causa O93
172 utilitatis] utilitatis De consanguineorum (am
Rande propinquorum) coniunctione incesta (am
Rande inmunda) VD38
173 am Rande De incestis O93; am Rande De
coniunctione consanguineorum V630; am Rande De
coniunctione P9629 (von spterer Hand, s. XII ?)
174 prohibite korr. aus prohibete O93; prohibete
korr. aus prohibite V630
175 quod eas] quando has V630; P9629
176 eas et] etiam SG670
177 sanctae I83; SG670; sancti VD38
178 ex fehlt I83
179 prodeant P9629
180 am Rande expellunt VD38
181 ergo V630; P9629
182 interlinear turpes VD38
183 am Rande De consanguineorum prohibenda
coniunctione VD38
184 infamia eos] infamias I83
185 eos korr. aus eius V630; eos fehlt I83
186 interlinear iudicamus VD38
187 interlinear turpidinis VD38
188 maculi I83
189 Ne I83
190 viro VD38
191 in korr. aus vel SG670
192 accusatores V630
193 quas leges fehlt VD38
194 am Rande reppellunt VD38
195 imperatorum ac] imperatorum korr. aus
imperatorum ac P9629
196 ac fehlt SG670
197 ac Romanorum fehlt V630
198 in fehlt I83; SG670
199 hereditatem VD38; SG670
200 am Rande De pellendis coniunctionibus
consanguineorum I83
201 enim fehlt VD38
202 coniunctiones korr. aus iunctiones O93
203 legitimae sunt nec manere possunt, sed sunt
repellendae. Quisquis ergo non est fehlt VD38
204 am Rande Legitime non iunti infames sunt P9629
205 am Rande nobilitae decore VD38
206 benedictiones O93
207 interlinear coniunctus VD38
208 vel legitim coniunctos fehlt V630
209 me VD38
210 omnis incesti] omni hic korr. aus omni hic est
SG670
211 am Rande incestum dicitur propria fornicatio et
corruptio qu fir in proximis VD38
212 interlinear sorde VD38
213 am Rande De raptoribus reiciendis I83
214 solum ergo korr. aus solum P9629
215 efficiunt VD38
216 etiam omnes korr. aus etiam V630
217 am Rande De raptoribus V630
218 eis korr. aus ei O93
219 senioribus V630; P9629
220 am Rande accusant criminantur VD38
221 interlinear iudicamus VD38
222 censemur I83
223 vero] vero quos I83; SG670
224 am Rande praecedente VD38
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 11

225 recipimur I83
226 ipsam korr. aus ipsu V630
227 infamiam korr. aus infamie V630; infamiem
P9629
228 qua sunt] quas O93; P9629; I83
229 sunt fehlt VD38
230 sunt aspersi] aspersi sunt SG670
231 asperi VD38
232 aecclaesiis P9629
233 satisfactione VD38
234 am Rande emendatione VD38
235 am Rande in praesonis accusantium O93; am
Rande De accusatoribus V630; Qui acusare nequeunt
P9629
236 accusationem O93; I83
237 interlinear dubitatur VD38
238 recipiatur O93
239 voce VD38
240 dubitabatur VD38
241 est SG670
242 ac I83; SG670
243 is fehlt V630
244 is, qui accusat, et is, qui accusatur, quoniam hi,
qui non sunt rectae conversationis ac fidei fehlt
VD38
245 rectae korr. aus recta V630
246 fides vita korr. aus fides O93
247 am Rande inquirende VD38
248 am Rande aperte sublimiter VD38
249 recipiantur korr. aus recipiatur I83
250 quia per korr. aus quia V630; SG670
251 accusare VD38
252 suam quisquis agat accusationem, nec absente
eo, quem accusare voluerit fehlt VD38
253 interlinear que SG670
254 accusatione I83
255 quem accusare voluerit, quicumque accusator
credatur. Similiter testes fehlt SG670
256 accusare voluerit, quicumque accusator
credatur. Similiter testes per quamcumque
scripturam testimonium non proferant, sed
praesentes, quae viderunt et noverunt, veraciter
fehlt I83
257 am Rande ceditur VD38
258 credat VD38
259 quamcumque fehlt SG670
260 testimonium non proferant, sed praesentes,
quae viderunt et noverunt, veraciter fehlt VD38
261 non proferant, sed praesentes, quae viderunt et
noverunt, veraciter testimonium fehlt SG670
262 quam O93; P9629
263 dicunt O93
264 am Rande facta VD38
265 am Rande De consanguineis non recipiendis in
testimonium V630; am Rande parentes adversus
extran[eos] testimonium non proferant sed adv[...]
P9629 (von Hand des 12. Jh.); am Rande Ut
consanguinei accusatores adversus extraneos
testimonium non dicant I83
266 Accusatoris V630; N442; I83; Accusatoris korr.
aus Accusatores P9629
267 de] de una korr. aus de SG670
268 consenserint korr. aus senserint O93
269 er I83
270 inter se korr. aus inter SG670
271 affectio korr. aus affitio P9629
272 veritatem korr. aus veritatis P9629; veritatis I83;
veritati SG670
273 impediri P9629
274 habetant korr. aus habeant P9629; orbitant I83;
habent VD38
275 interlinear lucrum VD38
276 credit korr. aus crediti P9629
277 interlinear cadit VD38
278 lapsus] lapsus non korr. aus lapsus SG670
279 surgit V630
280 et fehlt I83
281 interlinear vel actibus P9629; interlinear astutus
VD38
282 actibus SG670
283 interlinear mergitur VD38
284 praecipitatur korr. aus praecipiatur O93;
precipitatur korr. aus precipatur V630;
praecipatatur I83
285 interlinear surgat VD38
286 am Rande mesuret tempora VD38
287 am Rande De remissione peccati post lapsum
N442
288 ait korr. aus agit N442
289 alteri korr. aus ateri SG670
290 am Rande De personis acusantium P9629
291 am Rande Necessarium habemus VD38
292 interlinear festinantius VD38
293 ordinem korr. aus ordanem SG670
294 am Rande ceciderit VD38
295 quoque P9629
296 modo fuerit korr. aus modo O93
297 portemus] non perdamus korr. aus perdemus
V630
298 sed V630
299 corripiamus korr. aus corrumpamus V630
300 am Rande caritate benevolentia VD38
301 am Rande Quod sacerdotes qui lapsi fuerint ad
pristinum possint redire gradum VD38
302 alico P9629
303 instruite huiusmodi korr. aus instruite N442
304 am Rande De lapsu sacerdotis P9629; am Rande
Salubria I83
305 crimibus N442
306 permansit korr. aus mansit O93
307 pe P9629
308 interlinear promittit VD38
309 am Rande De his qui putant sacerdotes post
lapsum domino ministrare non posse si dignam
egerint poenitentiam V630; am Rande Quot
sacerdotes post lapsum ministrare possunt I83
310 Errant korr. aus Erant V630
311 dignam I83
312 egerit VD38
313 bona O93; I83
314 duxerint et suum sacerdotium condigne
custodierint kor. aus duxerint VD38
315 interlinear sicut decet VD38
316 condigne korr. aus digne O93
317 errant korr. aus erant O93
318 etiam] etiam contra korr. aus etiam V630
319 dissipare korr. aus disputare P9629; dissipare
SG670
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 12

320 abigere SG670
321 solveris I83; VD38; SG670
322 in terra] super terram P9629
323 vera] vera est N442
324 posse redire] redire posse I83
325 revocari SG670
326 dormit SG670
327 adiciet N442; VD38; SG670
328 aversus korr. aus adversus I83
329 poenitentiam] penitentiam a VD38
330 confirma korr. aus confirmat VD38
331 post korr. aus potest VD38
332 et fehlt VD38
333 am Rande peccaverint VD38
334 ut I83; et fehlt SG670
335 condigna N442; cum dignam I83; SG670
336 paenitentia O93
337 gesserint korr. aus gesserit VD38
338 impi P9629; impii korr. aus impii ad SG670
339 pro se fehlt SG670
340 enim korr aus enim per VD38
341 prohetam VD38
342 interlinear sacrificando VD38
343 movet korr. aus monet O93
344 interlinear humiliatione VD38
345 Satisfatione P9629
346 evertitur SG670
347 non fehlt I83; SG670
348 interlinear parcit VD38
349 sibi] sibi non I83; SG670
350 subveniri V630; P9629; subveniri korr. aus
subvenire SG670
351 Superabundant korr. aus Superabundat SG670
352 superabundet fehlt V630
353 interlinear plena VD38
354 interlinear apud VD38
355 gloriam I83; SG670
356 am Rande sine merito VD38
357 gratias O93
358 propitiationem SG670
359 eius P9629
360 interlinear patientia VD38
361 iustitiae fehlt V630
362 Iesu Christi] in christo iesu P9629
363 Da P9629
364 Beatus] Beatus vir P9629; I83; VD38; SG670
365 Beatus vir, cui non imputavit dominus peccatum
fehlt V630
366 imputabit P9629; VD38
367 Mundatus N442; SG670
368 a lapsu] lapsus korr. aus lapsu V630
369 interlinear casu VD38
370 Videat] Videat autem korr. aus Videat SG670
371 et I83; SG670
372 sententiae P9629
373 evangelii V630; P9629; N442
374 maneat korr. aus manet V630
375 quae ait fehlt V630
376 concupicentiis SG670
377 neque korr. aus eque VD38
378 exhibeatisti VD38
379 tamquam korr. aus tam P9629
380 Quid korr. aus Quod SG670
381 peccabimus V630; VD38; SG670
382 non korr. aus no N442
383 gratiam P9629
384 quoniam cui korr. aus quoniam O93
385 oboedistis korr. aus oboeditis V630; oboedistis
I83; VD38
386 doctrinam O93; P9629; doctrinae korr. aus
doctrina N442
387 quam SG670
388 servi] servi autem V630
389 servi facti korr. aus servi SG670
390 Hamanum I83
391 enim korr. aus enim pecca VD38
392 Existimans I83; VD38
393 hoc fehlt V630
394 inquit] quod ait SG670
395 iudicas eos korr. aus iudicat vos VD38
396 Ignorans N442; VD38; SG670
397 Sententiam] Sententiam autem SG670
398 vetat] non meruerit SG670
399 et fehlt SG670
400 fugite SG670
401 am Rande maior et melior VD38
402 holocaustamatibus P9629
403 interlinear interrogationibus VD38
404 qui VD38
405 oppressus P9629
406 alios I83
407 praeoccupatis P9629; proccupatus SG670
408 iudiciis korr. aus iudicii V630; iudicii P9629
409 interlinear hoc est invenerunt VD38
410 invenere korr. aus inenere P9629
411 antonioo korr. aus antonico P9629; antimo SG670
412 vv. korr. aus cc. vv. N442

#
0217-0222- SS Callixtus I - Decretum de Ieiunio Quattuor Temporum per Annum

O93, f. 15rb; N442, f. 37vb; V630, f. 39ra; I83, f. 80vb; VD38, f. 73rb; SG670, p. 146b; P9629, f. 13r

1INCIPIT2 EPISTOLA DECRETALIS CALISTI3 PAPAE DE IEIUNIO QUATTUOR TEMPORUM PER4 ANNUM ET
RELIQUIS CAUSIS. <P9629, f. 13v>

Calistus5 6 archiepiscopus ecclesiae [catholicae urbis Romae Benedicto7 fratri et coepiscopo salutem <I83, f. 81ra>
in domino.

Biografia
San Callisto I Papa Pag. 13

Fraternitatis] amore constringimur8 et apostolicae9 sedis10 mode[ramine11 convenimur12, ut consultis13 fratrum,
pro]ut dominus dederit, respondeamus eosque apostolicae sedis auctoritate inst[ruamus14.
Ieiunium15 quod ter in anno ap]ud nos celebrare16 didicisti, convenientius17 nunc per quattuor tempora fieri
decernim[us, ut, sicut an]nus per quattuor volvitur tempora, <N442, f. 38ra> sic18 et nos quaternum sollemne
agamus ieiunium [per quattuor19 anni tempora.] Et sicut replemur frumento20, vino et oleo ad alenda corpora, sic
repleamur21 ieiunio ad alendas22 animas iuxta prophetae Zachariae vocem, qui ait: Factum est verbum domini ad
me dicens: Haec dicit dominus exercituum: Sicut cogitavi, ut affligerem vos, <SG670, p. 147a> cum ad iracundiam
me23 provocassent <VD38, f. 73va> patres vestri, et non sum misertus, sic conversus cogitavi in diebus istis, ut
benefaciam Hierusalem et domui Iuda. Nolite timere, haec sunt verba, quae facietis: Lo<V630, f. 39rb>quimini
veritatem unusquisque cum proximo suo, veritatem et iudicium pacis24 iudicate in portis vestris, et unusquisque
malum25 contra amicum suum26, ne cogitetis in cordibus vestris, et iuramentum mendax, ne diligatis. Omnia
enim haec sunt, quae odivi, dicit dominus. Et factum est verbum domini exercituum ad me di<I83, f. 81rb>cens:
Haec dicit dominus exercituum: Ieiunium27 quarti et ieiunium quinti et ieiunium septimi et ieiunium decimi28
erit domui Iudae in gaudium et in29 laetitiam et in sollemnitates praeclaras. Veritatem tantum et pacem30
diligite, dicit dominus exercituum.
In hoc ergo omnes nos unanimes oportet esse, ut secundum apostolicam doctrinam idipsum dicamus <SG670, p.
147b> omnes, et31 non sint32 in nobis schismata. Simus33 autem perfecti34 in eodem sensu et in eadem scientia35,
in cuius operis devotione gratulamur dilectionem tuam esse consortem36. Non decet enim membra37 a capite
dissidere38, sed iuxta sacrae scripturae testimonium omnia39 40 membra41 42 caput sequantur.
Nulli vero dubium est, quod apostolica ecclesia mater sit omnium ecclesiarum, a cuius vos43 regulis nullatenus
convenit deviare44. Et sicut filius venit facere voluntatem patris, sic et vos voluntatem vestrae impleatis matris45,
quae est46 ecclesia47, <VD38, f. 73vb> cuius caput, ut48 praedictum est, Romana exsistit ecclesia. Quicquid49
ergo50 sine discretione iustitiae contra huius disciplinam51 actum fuerit, ratum52 53 habere54 ratio <O93, f. 15va>
nulla permittit55.
Criminationes56 vero contra doctorem57 nemo suscipiat, quia non oportet filios patres re<I83, f.
81va>praehendere, nec servos dominos lacerare. Filii ergo sunt doctorum omnes, quos instruunt, et sicut filii
patres carnales, sic et hi patres debent diligere spiri<SG670, p. 148a>tales. Non enim bene vivit58, qui non recte
credit59, aut patres60 repraehendunt vel detrahunt suos61. Doctores ergo, qui et patres vocantur, magis portandi
quam repraehendendi sunt, nisi in recta fide <N442, f. 38rb> erraverint. Nullus62 ergo63 doctor64 per scripta65
accusetur66 nec sine67 fideli et legitimo68, qui69 etiam70 irrepraehensibilem vitam ac71 conversationem ducat72,
accusatori73 respondeat, quia indignum est, ut doctor stulto74 et indocto atque repraehensibiliter viventi
respondeat iuxta stultitiam suam75 dicente76 scriptura: Non respondeas stulto iuxta stultitiam suam. Non bene
vivit, qui non recte credit. Nihil mali vult77, <V630, f. 39va> qui fidelis est. Si quis fidelis est, videat, ne falsa
loquatur aut cuiquam insidias ponat. Fidelis homo <VD38, f. 74ra> semper78 fideliter agit, et infidelis callide
insidiatur atque fideles79 et pie ac iuste viventes perdere nititur80, quia similis similem sibi quaerit. Infidelis
vero81 homo82 mortu<I83, f. 81vb>us est in corpore vivente83. Econtra84 sermones <SG670, p. 148b> fidelis hominis
vitam85 custodiunt auditorum86.
Doctorem enim catholicum et praecipue87 88 domini sacerdotem, sicut nullo errore implicari89 ita nulla oportet
machinatione90 aut cupiditate violari91 dicente quippe scriptura sancta: Post concupiscentias tuas non eas, et a
voluntate tua avertere. Multis mundi huius illecebris92, multis vanitatibus resistendum est, ut verae continentiae
obtineatur integritas. Cuius prima est labes superbia, initium transgressionis93 et origo peccati, quoniam mens
sponte94 avida95 nec abstinere novit nec pietati adhibere96 consensus97. Nullus bonorum inimicum98 habet nisi
malum, qui ideo esse permittitur99, ut aut corrigatur aut per ipsum bonus exerceatur. Quicquid ergo
repraehensibile100 101 est, catholica defendit ecclesia.
Nulli102 imperatori vel cuiquam pietatem103 <SG670, p. 149a> custodienti licet aliquid104 contra mandata divina
praesumere. Iniustum ergo iudicium et definitio iniusta <P9629, f. 14r> regio105 me<VD38, f. 74rb>[tu aut iussu
aut106 cuiuscumque107 episcopi aut potentis a iudicibus ordinata vel actum108 non valeat.]
<I83, f. 82ra> Homini religioso parum [esse debet inimicitias aliorum non exercere109 vel augere male loquendo,
nisi110 etiam] eas exstinguere bene loquendo studue[rit. Melior est in malis factis humilis confessio quam in
bonis111] superba gloriatio. Omnes vero, qui amant vitam beat[am, malunt112 eam tranquillitatis suae et iustitiae]
statu currere quam nostrorum peccatorum113 poenis ultricibus interpolari114.
[Memor enim sum me sub illius] nomine ecclesiae praesidere, cui115 a domino Iesu Christo est glorificata
confessio, et cuius fides omnes <N442, f. 38va> semper destruit errores. Et intellego aliter116 mihi non licere
quam117 omnes conatus118 meos119 ei causae, in qua universalis ecclesiae120 salus <SG670, p. 149b> infestatur,
impendam. Spero autem121 affuturam misericordiam dei122, quod cooperante eius clementia123 omnis pestifer
morbus ipso pellente auferatur, et quicquid ipso inspirante atque auxiliante poterit salubriter fieri124, cum tuae
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 14

fidei et devotionis laude peragatur125, quoniam res omnes aliter tutae esse non possunt, nisi126 quae ad divini127
muneris128 famulatum pertinent129, <VD38, f. 74va> sacer<V630, f. 39vb>dotalis defendat auctoritas.

Data XI Kal. Decemb. Antonio130 et Alexandro <I83, f. 82rb> cc.131 conss.

O93, f. 15va; N442, f. 38va; V630, f. 39vb; I83, f. 82rb; VD38, f. 74va; SG670, p. 149b; P9629, f. 14r

1 In P9629 sind einige Passagen des Briefes wegen
Beschdigung der Handschrift nicht lesbar; diese
sind im Text durch [ ... ] gekennzeichnet
2 berschrift] EPISTOLA CALISTI PAPAE SG670
3 CALIXTI P9629
4 PER ANNUM fehlt VD38
5 DECRETA CALIXTI P9629
6 Calixtus V630; Calixtus korr. aus Calextus P9629
7 benedictio I83
8 constringimur korr. aus constrigimur SG670
9 apostolicae korr. zu apostolico V630
10 sedis fehlt V630
11 interlinear regimine VD38
12 interlinear commovemur VD38
13 am Rande interrogationibus VD38
14 instituamus SG670
15 am Rande De ieiuniis IIIIor temporum P9629; am
Rande De ieiunio quattuor temporum I83
16 celebrari SG670
17 interlinear congruentius VD38
18 sic et nos quaternum sollemne agamus ieiunium
per quattuor anni tempora fehlt I83; SG670
19 quattuor anni] anni quattuor V630
20 furmento VD38
21 repleamur korr. aus replemur P9629
22 alandas O93
23 me provocassent] provocassent me V630; P9629
24 pacis fehlt SG670
25 mala SG670
26 suum fehlt I83; SG670
27 interlinear Quatuor ieiunia aliis mensibus sub
lege erant quam nunc sub gratia Lege Hieronimum
in Zachariam SG670
28 decimi erit korr. aus decimi P9629
29 in fehlt I83; SG670
30 pace VD38
31 ut I83; et korr. aus ut SG670
32 sint korr. aus sit P9629
33 Scimus O93
34 perfecti fehlt P9629; perfecti korr. aus fecti VD38
35 sententia VD38
36 am Rande participem VD38
37 membra a capite] a capite membra V630; P9629
38 interlinear discordare VD38
39 omnia membra caput sequantur. Nulli vero
dubium est, quod apostolica ecclesia mater sit
omnium fehlt I83
40 omnia membra caput sequantur. Nulli vero
dubium est, quod apostolica ecclesia mater sit
omnium ecclesiarum fehlt SG670
41 menbra caput korr. aus membra O93
42 membra capud sequantur. Nulli vero dubium est,
quod apostolica ecclesia mater sit omnium
ecclesiarum, a cuius vos regulis nullatenus convenit
deviare (am Rande recedere). Et sicut filius venit
facere voluntatem patris, sic et vos voluntatem
vestrae impleatis matris quae est ecclesia korr. aus
membra VD38
43 nos VD38
44 am Rande recedere VD38
45 matris quae est] matrisque I83
46 est fehlt O93; N442; P9629
47 ecclesia I83
48 et VD38
49 am Rande Ut nemo criminationem contra
doctorem recipiat I83
50 ergo fehlt P9629
51 dissiplinam VD38
52 am Rande dignum iustum VD38
53 ratum korr. aus reatum SG670
54 habere korr. zu haberi V630; haberi VD38; SG670
55 interlinear concedit VD38
56 am Rande Non acusandos episcopos P9629; am
Rande De accusatoribus V630
57 doctore VD38
58 vivunt VD38; SG670
59 credunt VD38; SG670
60 patres korr. aus papatres SG670
61 suis I83
62 am Rande Cui sit acusatori respondendum P9629
63 ergo doctor korr. aus ergo O93
64 doctor korr. zu doctorem V630
65 scriptura P9629
66 accuset O93; V630
67 nisi V630; N442; SG670; in se VD38
68 legitimo korr. aus legitima V630
69 quia I83
70 etiam fehlt I83
71 a P9629
72 educat I83
73 accusari VD38
74 stulto et fehlt SG670
75 suam dicente scriptura: Non respondeas stulto
iuxta stultitiam suam korr. aus suam P9629
76 dicente scriptura: Non respondeas stulto iuxta
stultitiam suam fehlt I83; VD38; SG670
77 vut VD38; vivit SG670
78 semper] semper semper P9629
79 fideles korr. aus fidele VD38; fideles korr. aus
fidelis SG670
80 am Rande laborat VD38
81 vero fehlt V630; P9629
82 homo fehlt N442
83 viventi I83
84 Econtra] Et contra V630; P9629; Et econtra I83
85 vira VD38
86 auditorum] ad adiutorium korr. aus adiutorium
V630; auditorum korr. aus adiutorum P9629;
adiutorium I83; aut litorum VD38
87 praecipientem VD38
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 15

88 praecipue domini korr. aus praecipue O93
89 interlinear involvi VD38
90 am Rande Maligna dispositione sive tractatu
VD38
91 interlinear corrumpi VD38
92 interlinear delectationibus VD38
93 transgressimus VD38
94 sponte] sponte sua SG670
95 interlinear cupida VD38
96 am Rande adiungere VD38
97 consensum korr. aus consensus SG670
98 inimicum korr. aus inicum VD38
99 permittitur ut korr. aus permittitur SG670
100 interlinear vel in SG670
101 inreprehensibile V630; P9629; VD38
102 am Rande Regiam vim contra episcopum non
valere P9629
103 pietate P9629
104 aliquod VD38
105 regis SG670
106 Ad I83; aut fehlt VD38
107 ciuscunque VD38
108 acta N442; VD38; SG670
109 exercere] exercere si SG670
110 nisi etiam eas exstinguere bene loquendo fehlt
I83; SG670
111 bonis] bonis factis VD38
112 am Rande magis optant VD38
113 peccarum SG670
114 am Rande corrumpi cruciari VD38
115 cuius VD38; SG670
116 alit VD38
117 quam] quam ut SG670
118 am Rande labores vires VD38
119 meas VD38
120 ecclesia I83
121 autem] autem mihi VD38
122 dei quod fehlt I83; SG670
123 clementia] clementia quod I83; VD38; clementia
qua korr. aus clementia quod SG670
124 fieri fehlt V630; fieri korr. aus fidei P9629
125 peragat V630
126 nisi fehlt VD38; nisi] nisi ea SG670
127 divini korr. aus divini mune P9629
128 numeri I83; numeris VD38
129 pertinent] pertinent nisi eas VD38
130 antoni I83
131 cc. conss,] com consunt VD38

#
http://www.documentacatholicaomnia.eu/01p/0217-
0222,_SS_Callixtus_I,_Epistolae_Decretaque_[ex_MPG._Vol._10._Col._109-123],_MGR.pdf
#

Le catacombe romane di San Callisto
Un alfabeto visivo della salvezza

Le catacombe romane di San Callisto - in occasione della sosta delle reliquie di don Bosco e degli
ottant'anni di custodia salesiana del comprensorio - hanno ospitato una tavola rotonda sul tema "Don
Bosco ieri e oggi". Pubblichiamo quasi integralmente il testo di uno degli interventi dedicato alla storia
archeologica del sito.
di Fabrizio Bisconti

Molte piste si dipartono dal comprensorio callistiano, ossia da quel triangolo di terra definito dalla
via Appia antica, dall'Ardeatina e dal vicolo delle Sette Chiese, che racchiude uno dei luoghi pi
significativi della "Roma sotterranea cristiana", cos come sul finire del Cinquecento il grande
archeologo mantese Antonio Bosio defin quella nebulosa di cimiteri ipogei cristiani, che costellava il
suburbio, sino al terzo miglio delle pi importanti vie consolari.
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 16

Queste piste disegnano sul comprensorio appio-ardeatino una trama di percorsi e di storie, che
fanno assurgere quell'area a luogo privilegiato delle scoperte consumate negli anni centrali
dell'Ottocento; di una devozione, avviata dai cristiani della prima ora e proseguita, nei secoli sino ai
nostri giorni; della gestione ordinata di un pellegrinaggio, orientato verso una catechesi sensibile alle
testimonianze concrete dei monumenti del cristianesimo primitivo; di una tutela che garantisce la
salvaguardia di emergenze archeologiche significative.
La storia delle catacombe di San Callisto viene da lontano, da quando Papa Zefirino (199-217) -
secondo quanto riferiscono il Liber Pontificalis e lo Pseudo Ippolito - affid al diacono Callisto,
futuro Papa tra il 217 e il 222, il compito di sovraintendere al "cimitero" della grande chiesa di Roma,
proprio in corrispondenza del terzo miglio della via Appia.
Quel piccolo cimitero, che rappresenta il nucleo genetico delle catacombe, ma anche una sorta di
prototipo dei cimiteri ipogei concepiti dai cristiani, come "dormitori provvisori" in attesa della
resurrezione, fu obliterato gi al tempo delle invasioni barbariche, agli esordi del v secolo. Ebbene, il
suburbio fu abbandonato, le tombe furono sistemate nelle basiliche funerarie e alcune entrarono
addirittura all'interno della cinta muraria.
Mentre alcune catacombe, annesse ai pi amati santuari romani, come San Sebastiano, San Lorenzo
e San Pancrazio, rimasero praticabili, le catacombe di San Callisto - come di diceva - soffrirono per
un progressivo e irreversibile abbandono.
Quell'inesorabile dimenticanza fu infranta dall'archeologo romano Giovanni Battista de Rossi che,
nell'estate del 1844 - ad appena ventidue anni - assieme al fratello Michele Stefano entr nella vigna
Molinari, che si estendeva sulla via Appia e fu attratto dalla cosiddetta Tricora Occidentale, ossia dal
mausoleo triabsidato, allora ridotto a cantina, che doveva ospitare i corpi dei martiri e dei Pontefici
che le fonti riferivano alle catacombe di San Callisto. In quegli anni, iniziava la grande avventura
archeologica del de Rossi, che scav l'intero complesso callistiano, a cominciare da quell'area, il
cuore del cimitero, da identificare con quello voluto da Zefirino e continuando con le regioni di
Sotere, di Papa Milziade, di Papa Liberio, a cui si aggiungeranno l'area di Lucina, il cimitero dei santi
Marco, Marcelliano e Damaso e la catacomba anonima della via Ardeatina.
Tutte le operazioni archeologiche del de Rossi non sarebbero state possibili senza il consenso, del
beato Pio IX che, il 6 gennaio del 1852 istitu una Commissione di Archeologia Sacra "per la efficace
tutela e sorveglianza dei cimiteri e degli antichi edifici cristiani di Roma e del suburbano, per la
sistematica e scientifica escavazione ed esplorazione degli stessi cimiteri". Le scoperte del de Rossi
entusiasmarono il Papa, che in molte occasioni si rec personalmente a prendere visione degli scavi.
Emozionante fu la discesa nella cripta dei Papi, durante la quale, Pio ix, leggendo gli epitaffi dei
Pontefici del III secolo, si commosse sino alle lacrime. L'archeologo romano, per, non trovava una
soluzione per i continui furti degli operai che, "pagati per scavare le catacombe, sottraevano le
reliquie dei martiri e altri oggetti preziosi, per farne traffico presso i fedeli".
Fu cos che Leone XIII, nel 1884, si preoccup di fondare una "trappa" nel comprensorio callistiano e,
segnatamente, nel casale di San Tarcisio, ove accogliere un gruppo di cistercensi riformati, tutti ex
zuavi pontifici, che, da quel momento, si occuparono degli scavi e della custodia delle catacombe di
San Callisto. I padri trappisti piantarono, nel comprensorio, fiorenti vigne, sfidando avversit come la
malaria, e, nel 1910, iniziarono anche la produzione di cioccolato.
Dopo il primo conflitto mondiale, nel 1922 sale al soglio pontificio Pio xi, particolarmente
sensibile alle questioni legate all'archeologia cristiana, anche per l'affetto che lo legava a monsignor
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 17

Giulio Belvederi, primo segretario del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, fondato con motu
proprio l'11 dicembre 1925.
L'entusiasmo di monsignor Belvederi ispir l'apertura del noviziato delle Sorelle dei poveri di Santa
Caterina, che fu sistemato nell'attuale casa delle catacombe di San Callisto. Furono queste sorelle a
occuparsi dei paramenti e degli oggetti liturgici, dando lavoro alle donne della zona, che appresero
l'arte del cucito e del ricamo, mentre rifocillavano i pellegrini, che giungevano alle catacombe, con
sostanziose colazioni.
I trappisti concludevano, intanto, il loro gravoso compito di pionieri e si ritirarono alle Frattocchie,
nell'antico possesso dei Colonna, mentre, nel 1930, i salesiani presero possesso della custodia delle
catacombe di San Callisto. Era il 9 settembre e un piccolo numero di guide, inizi il pellegrinaggio
sistematico nei meandri delle pi famose catacombe di Roma.
Parlare dell'attivit dei salesiani al San Callisto, negli ultimi Ottanta anni, significa fare la storia di un
pellegrinaggio gestito in perfetto equilibrio tra conoscenza e fede. Qui i turisti, i visitatori, i fedeli
escono dalle gallerie con uno sguardo diverso. Si ha la sensazione che i salesiani li abbiano
accompagnati, per mano, attraverso un viaggio emozionante che, appunto, segue i passi dei primi
cristiani nella loro iniziale stagione di vita.
I salesiani, infatti ti accompagnano sino alla cripta dei Papi, dinnanzi alla tomba di Sisto II, trucidato
il 6 agosto del 258, assieme ai suoi quattro diaconi, proprio mentre celebrava San Callisto. Poi ti
conducono anche nella cripta di Santa Cecilia, sciogliendo, con semplicit e competenza, uno dei
nodi agiografici pi intricati della storia del culto antico. E ti guidano sino alle cappelle dei
sacramenti, indicando le scene della pi antica iconografia cristiana, facendo scoprire le prime
manifestazioni di un'arte propriamente catechetica. I salesiani diventano, cos, maestri dinanzi
all'alfabetario visivo della salvezza, con un metodo semplice eppure incisivo, che tipico dei grandi
educatori.
Le guide delle catacombe di San Callisto, in questi giorni, salutano la presenza, nella Tricoria
Occidentale, delle reliquie del loro fondatore san Giovanni Bosco, che, forse non aveva mai visto quel
cimitero dove i suoi figli avrebbero operato con tanta dedizione, ma che conosceva sicuramente le
catacombe, per aver visitato quelle di San Pancrazio e quelle di San Sebastiano, gi nel 1858,
facendosi un'idea ben precisa di quegli oscuri cimiteri, che rappresentavano la testimonianza viva ed
eloquente della Chiesa primitiva, guardata dall'osservatorio della devozione martiriale e del culto
delle reliquie.
Oggi le catacombe di San Callisto rappresentano un lembo di Terra Santa, che ancora aiuta i
pellegrini a raccogliersi in una riflessione, ispirata, in punta di piedi, con garbo e grande
professionalit, dai salesiani, instancabili educatori dello spirito,
formidabili guide delle anime, semplici compagni di viaggio
attraverso le gallerie, frequentate dai primi fratelli della fede, che in
quegli oscuri meandri, fecero deporre i corpi dei loro cari, convinti di
collocarli in un abbraccio colmo di fede e di speranza.
(L'Osservatore Romano 5 giugno 2009)
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 18


San Callisto e gli affreschi delle catacombe a lui intitolate
Il Papa che insegna nell'oscurit
di Giovanni Carr
Segretario della Pontificia Commissione
di Archeologia Sacra

"Callisto, figlio di Domizio, di origine romana, della regione del Trastevere, pontific per sei anni,
due mesi, dieci giorni. Visse ai tempi di Macrino ed Elagabalo, durante il consolato di Antonino (218)
e di Alessandro (222). Fu sepolto il 14 ottobre, nel cimitero di Calepodio, al iii miglio della via
Aurelia. Fece anche un altro cimitero sulla via Appia - dove riposano molti presbiteri e martiri - che
ancora oggi si chiama cimitero di S. Callisto" (Liber Pontificalis, i, 144). Questo l'essenziale ritratto
proposto, nel corso del vi secolo, dal biografo del Liber Pontificalis, che sembra ispirarsi al busto del
Papa nell'antica serie dei clipei pontifici, che decoravano, forse gi nel V secolo, la navata centrale
della basilica di San Paolo fuori le mura, ma anche ai vetri dorati pi antichi, almeno dal IV secolo.
La figura di Papa Callisto si colloca nell'atmosfera religiosa inaugurata dalla dinastia dei Severi,
connotata da un atteggiamento tollerante, come si desume da un brano dell'Historia Augusta, che
sembra parlarci di un filocristianesimo, tanto vero che l'imperatore Alessandro avrebbe fatto
incidere sugli edifici pubblici e sul suo stesso palazzo la massima giudea e cristiana: "Non fare ad
altro ci che non vuoi sia fatto a te" (Historia Augusta, Alessandro Severo, 51, 7-8). D'altra parte, i
cristiani cercarono di mantenere un atteggiamento leale nei confronti dell'imperatore e, anzi,
Tertulliano ricorda un episodio emblematico a questo riguardo. "I cristiani d'Africa temevano che,
per un'imprudenza commessa da un soldato cristiano, si mettesse a repentaglio tam bonam et tam
longam pacem" (Tertulliano, De corona, i, 5).
Se dal concitato panorama africano, torniamo a Roma, il clima generale non cambia, anche se la
comunit dell'Urbe era mossa da controversie interne, tutte improntate alle questioni e alle
disquisizioni teologiche, al centro delle quali si impegnano e prendono posizione proprio Callisto e
lo Pseudo Ippolito. Tra i due, fu il presbitero identificato con un Ippolito - secondo le ultime
valutazioni degli storici del cristianesimo antico - piuttosto che il pratico e concreto Callisto, a dare
l'apporto pi consistente per il dibattito teologico, che si muoveva specialmente attorno alle
questioni trinitarie. In questo clima, si sviluppa il grande scontro tra i due Padri della Chiesa, talch
lo Pseudo Ippolito ci ha lasciato un ritratto di Callisto a tinte fosche (Philosophumena, IX, 12), anche
se quest'ultimo sal al soglio pontificio nel 217. Era stato Papa Zefirino ad affidare all'allora diacono
Callisto la sovrintendenza del cimitero ufficiale della Chiesa di Roma, al iii miglio della via Appia.
Gli scavi della met dell'Ottocento da parte di Giovanni Battista de Rossi hanno rimesso in luce
questo piccolo cimitero scavato in un'area di 70 metri per 30, caratterizzato da due scale parallele,
che davano accesso a due gallerie, interessate da loculi semplici e tutti uguali, riservati ai fratelli della
comunit. Nell'area, per, furono ritrovati anche ambienti pi spaziosi: primo fra tutti quello dove
trovarono riposo i pi celebri pontefici del iii secolo, tra i quali Sisto ii, ucciso, con i suoi diaconi,
durante la persecuzione di Valeriano nel 257. Ma altri piccoli cubicoli mostrano una decorazione ad
affresco, rappresentata da scene e figure riconducibili alla pi antica catechesi cristiana, tanto che
l'iconografo tedesco Joseph Wilpert defin questi ambienti con la suggestiva denominazione di
"cappelle dei sacramenti".
Biografia
San Callisto I Papa Pag. 19

Queste semplici immagini ricordano i brani pi commoventi del vangelo, riferibili al colloquio della
samaritana al pozzo, alla resurrezione di Lazzaro, alla parabola del Buon Pastore, al battesimo del
Cristo, al banchetto eucaristico. E non mancano gli episodi veterotestamentari, come il sacrificio di
Isacco, il prodigio di Mos che fa scaturire l'acqua dal deserto, l'incredibile storia di Giona. Le due
economie testamentarie si intersecano, dando luogo a un emozionante intreccio delle storie
emblematiche della salvezza, dove l'Antico Testamento prefigura il Nuovo, dove i profeti annunciano
l'avvento del Messia.
Queste ingenue pitture, forse pensate proprio da Callisto e dal suo entourage, rappresentano le
prime forme di catechesi figurata rivolta al grande popolo di Dio, forse poco abituato a leggere i Sacri
Testi, ma assai sensibile alla lezione delle scuole del catecumenato, che potevano utilizzare questa
semplice, ma estremamente significativa, biblia pauperum. La storia della salvezza, raccontata dalle
decorazioni delle catacombe pi celebri di Roma, non era riferita soltanto attraverso i pi
emblematici episodi biblici, ma veniva espressa anche da sintetici simboli, che riconducevano
immediatamente alle idee fondamentali della salvezza e della resurrezione. Ecco, allora, che sulle
pareti dei cubicoli, ma anche sulle lastre di chiusura dei loculi, si riconoscono i segni inconfondibili
di un linguaggio ad alto tenore soterico: il pesce, che allude al Cristo Salvatore; la colomba, che
ricorda l'aereo volo dell'anima; la fenice, che vuole evocare la resurrezione della carne; il pavone, che
riconduce all'idea di un empireo paradisiaco; l'agnello, che, da un lato, allude pure all'oltremondo
bucolico e, dall'altro, alla vittima sacrificale.
Tutte queste immagini semplici o complesse nacquero nel mondo oscuro delle catacombe, con gli
auspici di una Chiesa, che si stava organizzando, anche per i suggerimenti e le idee di Callisto, che
cur, custod e valorizz uno dei cimiteri cristiani pi antichi dell'Urbe, che sarebbe divenuto il
punto di riferimento della comunit romana della Chiesa del tempo.
Anche, ai nostri giorni, il cimitero di San Callisto, gestito in maniera esemplare dalla comunit
salesiana, costituisce, per i responsabili della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, il
monumento pi rappresentativo per i pellegrini che, giungendo a Roma, vogliono comprendere i
primi gesti della comunit cristiana, che aveva accolto i principi degli apostoli e a cui proprio Paolo
aveva indirizzato la lettera pi complessa e ricca del suo prezioso epistolario.
(L'Osservatore Romano 15 ottobre 2009)
#







Biografia
San Callisto I Papa Pag. 20























Fonti
cathopedia.org
Vatican.va
http://www.santiebeati.it/10/14/

Potrebbero piacerti anche