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15/4/2014 Studium Cartello - Il lavoro psicoanalitico

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PROTON PSEUDOS
PROTON PSEUDOS
INTRODUZIONE
Una sola volta, nelle opere di Freud, nominato il proton pseudos; accade in uno scritto importante, la cui rilevanza pari al
suo movimento di pensiero, agli arresti, ai dubbi e ai ripensamenti intorno a esso, come documentano le numerose lettere inviate
in proposito all'amico William Fliess, che ricevette anche l'intero manoscritto: si tratta di Progetto di Psicologia, scritto nel 1895
e pubblicato postumo nel 1950.
Il termine filosofico, di derivazione aristotelica, d il titolo a un paragrafo, rilevante nell'economia generale del testo e
conclude il capitolo che lo comprende. La "Psicopatologia dell'isteria" il titolo generale, suddiviso in sei paragrafi: Il "proton
pseudos" isterico il titolo del quarto e La perturbazione del pensiero provocata dall'affetto dell'ultimo.
L'accostamento tra un termine strettamente filosofico e uno indicante la psicopatologia offre ancora una volta la possibilit di
cogliere, nel lavoro di pensiero di Freud, l'unit tra filosofia e psicologia, nella piena riunificazione di psicologia - morale -
logica: il pensiero uno e comprende anche gli errori del pensiero stesso, le sue contraddizioni, le sue scorrettezze e i suoi mal-
trattamenti, che possono giungere fino al rinnegamento perverso.
Nel Progetto del 1895 le psicopatologie sono gi trattate come conseguenze di errori del pensiero: tra questi c' un errore
logico prodotto dalla falsa premessa, da una proposizione falsa che genera un impianto argomentativo per ci stesso falso.
Aristotele nei "Primi Analitici" dell'Organon definisce infatti il proton pseudos una prima proposizione falsa da cui si genera una
conclusione inevitabilmente falsa; un errore logico certamente riconoscibile ma Freud, creatore di un nuovo sillogismo
[1]
nominabile come Trieb, pulsione, vuole scoprire, a partire dal sintomo isterico nella sua argomentazione incongrua qual ,
precisamente, il proton pseudos che lo alimenta e lo condanna alla ripetizione.
Aristotele, con la parola "sillogismo" ha denominato un dispositivo, una successione ordinata di termini del pensiero
obbedendo alla quale si otterr una conclusione certa e non contraddittoria.
Il notevole passaggio di Freud, dato il dispositivo del suo nuovo sillogismo, quello di individuare un possibile errore
logico nella patologia dell'isteria di una sua giovane paziente: la pato-logica di una argomentazione prodotta dalla cosiddetta
"prima bugia" la stessa pato-logica su cui si fonda l'isteria di Emma, giovane paziente nominata soltanto in questo testo.
La scoperta del falso, o ancora meglio del mentito per rimozione, diventer la pietra angolare del suo pensiero normativo
che condurr Emma alla correzione psico-logica, descritta da Freud con precisi passaggi, resi pi chiari anche da disegni volti a
svelare la contraddizione cui essa soggiace, fino a nominare trauma ci che trauma non , ma rielaborazione pretestuosa di un
episodio del passato.
Come pu essere ricostituita la rettitudine del pensiero riconoscendo l'errore sillogistico della falsa premessa o proton pseudos,
cos pu generarsi e costituirsi la possibilit della guarigione da una coazione cui la paziente isterica soggiace, una volta
smascherata attraverso l'analisi, la bugia originaria che la produce.
NOTE
[1]
merito di Giacomo Contri aver dato il nome di sillogismo freudiano alla pulsione, cos definita: "Ebbene, anche la pulsione e` un sillogismo, una disposizione di termini del
pensiero in ordine a una conclusione. Non anzitutto una sequenza di azioni, e nemmeno di impulsi ne? di comandi, prima di essere una sequenza di pensieri". G. Contri, Un uomo
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pensiero in ordine a una conclusione. Non anzitutto una sequenza di azioni, e nemmeno di impulsi ne? di comandi, prima di essere una sequenza di pensieri". G. Contri, Un uomo
che ha domani, Prolusione al Corso "Enciclopedia del pensiero di natura" del 26 ottobre 2002" , in www.societamicidelpensiero.com.
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Il "proton pseudos" isterico
[1]
Passim
NOTE
[1]
[In caratteri latini nel manoscritto, qui, e in caratteri greci nel titolo successivo. Questa frase figura nell'Organon aristotelico ("Primi analitici",
Ib. 2, cap. 18, 66a, 16: "D'altro canto, l'argomentazione falsa prende lo spunto dalla 'prima proposizione che sia falsa' (proton pseudos)." da
notare che essa fu usata dal medico viennese Max Herz, in un contesto simile, durante una relazione tenuta alla sezione neurologica di un
Congresso svoltosi a Vienna nel 1894: di questa sezione Freud era il segretario (vedi lettera a Fliess del 7 febbraio 1894).].
S. FREUD, Progetto di una psicologia, OSF 2, Bollati Boringhieri, pp. 252-256.
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Esistono, tuttavia, anche altre occasioni nelle quali i ricordi liberano dispiacere e, certo, nel caso
di ricordi recenti questo si verifica normalmente. Se il trauma (un'esperienza di dolore) si verifica per
la prima volta quando esiste gi un Io - i primissimi traumi sfuggono in genere all'Io - si verifica una
liberazione di dispiacere, ma l'Io entra simultaneamente in attivit creando investimenti laterali. Se in
seguito si ripete l'investimento del ricordo, anche il dispiacere si ripete, ma le facilitazioni dell'io sono
gi presenti; e l'esperienza mostra che questa seconda liberazione [di dispiacere] gi minore finch,
dopo ulteriori ripetizioni, essa si riduce a nulla pi di un segnale di intensit accettabile dall'Io [vedi p.
231]. Si tratta dunque soltanto del fatto che vi un'inibizione da parte dell'Io in occasione della prima
liberazione di dispiacere, che il processo non si verifica come un'esperienza affettiva primaria
postuma; ma proprio questo ci che in realt succede quando, come nel caso del proton pseudos
isterico, la liberazione di dispiacere prende occasione da un ricordo.
S. FREUD, Progetto di una psicologia, OSF 2, Bollati Boringhieri, p. 258.

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