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LA RELAZIONE DI COPPIA NELLA TRANSIZIONE ALLA GENITORIALITA': UNO STUDIO LONGITUDINALE

Laura Marino
Dipartimento Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza, Universit di Roma

RIASSUNTO Introduzione. Durante la transizione alla genitorialit ogni individuo si trova ad affrontare profondi cambiamenti e adattamenti, personali e di coppia, che avranno ripercussioni importanti sulla relazione coniugale, su quella genitore-figlio e sullo sviluppo dell'attaccamento del bambino (McHale, 2010; Velotti, Castellano, Zavattini; 2010). Obiettivo di questa ricerca l'indagine dell'influenza che variabili individuali, relazionali e contestuali esercitano nella transizione. Metodo. Il campione costituito da 18 coppie in attesa del primo figlio (sposati o conviventi, et media 35 anni, livello d'istruzione medio-alto). La ricerca ha previsto due step: T1 (7 mese di gravidanza), in cui stato somministrato: scheda socioanagrafica, DAS (adattamento diadico), ECR-R (stile di attaccamento romantico), CPQ (modalit di comunicazione e gestione del conflitto), MSPSS (sostegno sociale percepito), SCL-90_R (presenza di disagio psichico), CES-D (livello di sintomatologia depressiva), AAI (modelli di attaccamento infantili); T2 (3 mese post-partum) in cui i partecipanti hanno compilato: tutte le misure del T1, tranne SCL-90_R e AAI, e in aggiunta PSI-SF (livello di stress genitoriale) e SVC 80 (percezione del comportamento del bambino). I dati sono stati analizzati mediante il programma statistico SPSS. Risultati. Il campione si caratterizza per l'assenza di disagio psichico, alta percezione di sostegno sociale, prevalenza di attaccamento sicuro allAAI (madri 77,8%; padri 72,2%), prevalenza di attaccamento romantico sicuro all'ECR-R (madri 72,2%; padri 72,2%). Il confronto tra le misure rilevate al T1 e quelle del T2 ha mostrato un complessivo buon adattamento dei neo genitori all'evento nascita del figlio. Discussione. I risultati ottenuti suggeriscono che diversi fattori (individuali, relazionali e contestuali) hanno costituito una rete protettiva per questi genitori, consentendo loro un passaggio non particolarmente critico dall'essere coppia al divenire famiglia. Il prosieguo della ricerca consentir di continuare a monitorare l'andamento delle variabili studiate e l'eventuale influenza che esse eserciteranno sullo sviluppo di un attaccamento sicuro nel bambino. Parole chiave: gravidanza, transizione alla genitorialit, attaccamento, adattamento diadico, supporto sociale percepito.

ABSTRACT Introduction. During the transition to parenthood each individual is facing profound changes and adaptations, both personal and relational, that will strongly influence the marital and parental relationships, as well as the development of child attachment (McHale, 2010; Velotti, Castellano, Zavattini; 2010). The purpose of this research is to investigate how individual, relational and context variables can influence on transition to parenthood. Method. The sample consists of 18 couples waiting for their first child (married or cohabiting, average age of 35 years, medium-high education). The research has included two steps: T1 (7th month of pregnancy), when it was administered: personal data form, DAS (dyadic adjustment), ECR-R (style of romantic attachment), CPQ (communication pattern and conflict management), MSPSS (perceived social support), SCL-90_R (presence of psychopathology), CES-D (depressive symptomatology level), AAI (infant attachment models); T2 (3rd month postpartum)

when participants has compiled: every T1 measures but SCL-90_R and AAI, plus PSI-SF (parental distress level) and SVC 80 (perception of child behaviour). Data were analysed by the statistic software SPSS. Results. The sample is characterized by: absence of psychopathology, high social support perception, prevalence of secure attachment in the AAI (mothers 77,8%; fathers 72,2%), prevalence of secure romantic attachment in the ECR-R (mothers 72,2%; fathers 72,2%). The comparison between T1 and T2 measurements showed an overall good fitness of new parents to the "child birth" event. Discussion. The results suggest that several factors (individual, relational and contextual) have formed a protective net for these parents, granting them a not particularly critical step from being a couple to become a family. Follow-up research will continue to monitor the studied variables progress and the possible influence they will exert on the development of a secure child attachment. Key words: pregnancy, transition to parenthood, attachment, dyadic adjustment, perceived social support.

INTRODUZIONE La relazione genitori-figli il contesto maggiormente studiato quando si vuole comprendere quali siano i fattori di protezione e di rischio nello sviluppo psico-affettivo dell'essere umano. Per lungo tempo l'attenzione di clinici e ricercatori si focalizzata soprattutto sulle dinamiche relazionali della diade madre-bambino nelle prime fasi dell'accudimento. Soltanto di recente, con i cambiamenti culturali e il maggiore coinvolgimento della figura paterna, ricercatori come Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery (1999) hanno sottolineato l'importanza dei modelli relazionali triadici madre-padre-figlio, nei quali le caratteristiche del rapporto dei genitori, gi durante la gravidanza, assumono un ruolo rilevante. La ricerca presentata in questo articolo si inserisce all'interno di uno studio longitudinale finalizzato ad indagare la transizione alla genitorialit, con particolare attenzione ai fattori di rischio e di protezione per lo sviluppo dell'attaccamento del bambino. Durante la transizione ogni individuo si trova ad affrontare profondi cambiamenti e adattamenti, personali e di coppia; l'arrivo di un figlio infatti un'esperienza trasformativa che comporta la riattivazione di schemi relazionali legati alle esperienze infantili e alle identificazioni con i propri genitori. Caratteristiche personali, relazionali e contestuali influenzano il modo in cui questa fase del ciclo vitale sar affrontata dal genitore ed hanno ripercussioni anche sul partner, sul rapporto di coppia e su quello genitori-figli: un modello di attaccamento infantile sicuro del caregiver non solo promuove la propria competenza genitoriale (Attili, Vermigli, Roazzi, 2012), ma si comporta come fattore di protezione per ci che concerne la capacit relazionale dell'altro genitore; la psicopatologia, di uno o di entrambi i partner, pu essere considerata un fattore di vulnerabilit che incide sulla capacit della coppia di gestire le esperienze stressanti; la percezione di un adeguato supporto sociale durante la transizione alla genitorialit favorisce il miglior adattamento personale, riducendo il rischio di depressione post-partum sia per la donna che per l'uomo (Caslte, Slade, Barranco-Wadlow, Rogers, 2008); infine, la qualit della relazione di coppia influenza le modalit con cui i partner

affrontano l'evento della nascita e ristabiliscono un equilibrio interno alla coppia (McHale, 2010; Trillingsgaard, Elklit, Shevlin e Maimburg (2011). Obiettivo generale di questa ricerca, l'indagine dell'influenza che variabili individuali, relazionali e contestuali esercitano nella transizione. La presenza di due step (T1:7 mese di gravidanza della partner, T2:3 mesi di vita del bambino) ha consentito di verificare se e come dopo la nascita del figlio gli aspetti valutati durante la gravidanza hanno subito cambiamenti. Obiettivi specifici sono stati: A livello trasversale, in gravidanza 1. valutare il sostegno sociale percepito, lo stile di attaccamento romantico e l'adattamento diadico dei futuri genitori, verificando l'eventuale presenza di differenze significative tra madri e padri; 2. indagare l'eventuale associazione tra: a) il modello d'attaccamento (AAI) e la qualit dello stile di attaccamento romantico (ECR-R); b) il modello d'attaccamento (AAI) e l'Adattamento di coppia (DAS); c) il modello d'attaccamento (AAI) e la percezione del sostegno sociale ricevuto (MSPSS); d) i pattern comunicativi di gestione del conflitto (CPQ) e lAdattamento di coppia (DAS); e) le dimensioni Ansia ed Evitamento (ECR-R) e le sottoscale della DAS per lAdattamento di coppia; A livello longitudinale, a tre mesi di vita del bambino 3. confrontare tutte le misure ottenute al T1 con quelle del T2 e indagare le eventuali differenze tra madri e padri. METODO L'indagine si svolta su un campione costituito da 36 soggetti, cio 18 coppie di adulti, sposati o conviventi, in attesa del primo figlio. L'et dei soggetti compresa tra i 26 e i 43, l'et media generale di 34.78, l'et media delle madri di 32.67, l'et media dei padri di 36,89. L'et gestazionale media delle madri al momento del primo incontro stata di 29.82 settimane, tutte le donne hanno portato avanti una gravidanza naturale, solo una donna ha avuto una gravidanza assistita. Relativamente al grado di istruzione, 14 madri hanno conseguito la laurea, le restanti 4 possiedono un diploma di scuola superiore. Degli uomini, 12 hanno conseguito la laurea, 5 possiedono un diploma di scuola superiore e 1 di licenza media. La durata totale della relazione di coppia va da un minimo di 41 mesi ad un massimo di 384 mesi, la durata media in anni di 9 anni circa. Delle 18 coppie, 13 sono spostate e la durata media del matrimonio di 2 anni circa. Riassumendo il campione formato da coppie adulte, stabili e di livello socio-economico medio-alto. La ricerca ha previsto due steps: T1 (7 mese di gravidanza della partner), durante il quale ciascun genitor ha compilato: scheda socio-anagrafica; Dyadic Adjustment Scale (DAS Spanier, 1976; 2001) per l'adattamento di coppia, Experience in Close Relationships-Revised (ECR-R Brennan, Fraley, Waller, 2000) per l'attaccamento romantico, Communication Patterns Questionnaire (CPQ Christensen,

Sullaway, 1984) per le modalit di comunicazione e gestione del conflitto; la Multidimensional Scale of Perceived Social Support (MSPSS Zimet, Dahlem, Zimet, Farley, 1988) per valutare il sostegno sociale percepito; la Symptom Checklist -90- Revised (SCL-90_R Derogatis, 1994) per valutare la presenza e la gravit di sintomi di disagio psichico e il Center for Epidemiologic Studies Depression (CES-D Radloff, 1977) per misurare il livello di sintomatologia depressiva. Inoltre a ciascun padre stata somministrata l'Adult Attachment Interview (AAI Main M., Goldwyn R., Hesse E., 2002) al fine di esplorare i modelli di attaccamento nei confronti delle figure di attaccamento significative della propria infanzia; T2 (a 3 mesi di vita del bambino) durante il quale i genitori hanno compilato: tutte le misure del T1, tranne SCL-90_R e AAI; il Parenting Stress Index Short Form (PSI- S.F. Abidin, 1995) che consente di valutare il livello totale di stress genitoriale e la Scala di Valutazione Comportamentale (SVC Laicardi, 1998) per la valutazione degli aspetti sociali e cognitivi del comportamento nei primi mesi di vita. Il presente lavoro di tesi si focalizzato sulla relazioe di coppia nella transizione alla genitorialit, per tanto i risultati raccolti dall'utilizzo del PSI-SF e del SVC non verrano esaminati. RISULTATI Sono stati analizzati i dati emergenti dai questionari e dalle interviste cliniche e si riportano di seguito alcuni andamenti osservati allinterno del campione. I dati sono stati analizzati attraverso l'Analisi della Varianza Univariata (ANOVA univariata e per misure ripetute), l'Analisi della Varianza Multivariata (MANOVA), la correlazione r di Pearson, il Test chi-quadro, utilizzando il programma statistico SPSS. La valutazione in gravidanza In accordo con lobiettivo generale della ricerca, le prime analisi descrittive che sono state svolte riguardano le caratteristiche del campione. Dallo screening effettuato per identificare l'eventuale presenza di psicopatologia (SCL-90_R) e il livello di sintomatologia depressiva (CES-D) emerso che il campione si configura come non clinico. L'analisi delle frequenze delle categorie dell'AAI ha mostrato una prevalenza della categoria Sicuro-autonomo (F) (72% sicuri vs 28% insicuri sia per le madri che per i padri). Prima di descrivere le analisi e i risultati ottenuti per ciascun obiettivo specifico della ricerca, riporto i risultati delle analisi sulla presenza/assenza di differenze tra donne e uomini riguardo la psicopatologia e la frequenza delle categorie AAI. Presenza/assenza di psicopatologia e livelli di sintomatologia depressiva Dallanalisi della varianza (ANOVA) effettuata sui punteggi ottenuti alla scala SCL-90, si evidenziano alcune differenze significative tra il gruppo delle donne e quello degli uomini relative alle seguenti sottoscale: Somatizzazione (F(1;34) = 19.714, p = .000), Sensibilit (F(1;34) = 5.024, p = .032), Depressione (F
(1;34)

= 4.279, p = .046), Ansia fobica (F

(1;34)

= 4.078, p = .051), Indice globale (F

(1;34)

= 5.524, p =

.025), Indice totale di sintomatologia positiva (F (1,34) = 6.486, p = .016). In queste dimensioni le future

madri mostrano livelli di sintomatologia pi elevati rispetto ai futuri padri. Per quanto riguarda il punteggio totale della scala CES-D, invece, non sono state trovate differenze significative tra i due gruppi (donne vs uomini) (F(1; 34) = .105, p = .748). Frequenze categorie AAI Attraverso la codifica delle interviste AAI, somministrate a tutti i genitori al I step, stato possibile osservare la distribuzione dei soggetti sulle categorie principali dello strumento, che risultata la seguente: 8,3% Preoccupato (E)1, 6,7% Distanziante (Ds), 75% Sicuro-autonomo (F). Nello specifico, per il gruppo delle madri la categoria pi frequente la Sicuro-autonomo (F) con il 77,8%, mentre seguono le categorie Distanziante (Ds) e Preoccupato (E) entrambe con il 11,1% di casi. Il 72,2% dei padri si colloca nella categoria Sicuro-autonomo (F), 22,2% in quella Distanziante (Ds), mentre solo il 5,6% rientra nella categoria Preoccupato (E). Per le sottoscale dellAAI, si sono evidenziate le seguenti differenze significative: Insistence on Lack of Recall (F(1; 34) = 4.793, p = .037) ; Highest Score for Unresolved loss (F(1; 34) = 6.095, p = .019). Le donne hanno ottenuto punteggi pi bassi per entrambi le sottoscale. Obiettivi specifici: 1.Valutare il sostegno sociale percepito, lo stile di attaccamento romantico e l'adattamento diadico dei futuri genitori durante la gravidanza, verificando l'eventuale presenza di differenze significative tra madri e padri Per ogni singolo strumento stata effettuata unAnalisi della Varianza Univariata (ANOVA), costituita dal gruppo di appartenenza (donna, uomo) come variabile indipendente e dai punteggi ottenuti alle sottoscale degli strumenti come variabile dipendente. Dai risultati al MSPSS, facendo riferimento ai parametri normativi forniti dallo studio di Prezza e Principato (2002), possibile affermare che il campione in esame mostra livelli elevati di sostegno sociale percepito (scala tot. madri M=6.29, ds=.48; scala tot. padri M=6.02, ds=.86 ). DallANOVA emersa ununica differenza significativa alla sottoscala amici (F(1,34) = 5.040, p=.031), nella quale le donne mostrano livelli di sostegno sociale percepito pi alto rispetto agli uomini. Riguardo le misure sulla relazione di coppia: la categoria ECR-R pi frequente la sicuro (madri 72,2 %; padri 72,2%) e la maggioranza del campione ha un buon Adattamento diadico (parametri normativi ita.: Gentili, Contreras, Cassaniti, DArista, 2002). Non sono emerse differenze significative tra madri e padri in nessuna delle sottoscale dei tre strumenti somministrati (DAS, ECR-R e CPQ). 2. a) Indagare l'eventuale associazione tra il modello d'attaccamento (AAI) e la qualit dello stile di attaccamento romantico (ECR-R)

Per verificare il tipo di distribuzione che assumono la qualit dello stato della mente del genitore rispetto allattaccamento infantile e la qualit dello stile di attaccamento romantico stata effettuata unanalisi delle frequenze. Nel gruppo delle madri l'associazione pi frequente tra le categorie sicuro ECR-R / sicuro AAI (10 madri su 18), segue l'associazione preoccupato ECR-R / sicuro AAI (3 madri su 18); sicuro ECR-R / distanziante AAI (2 madri su 18). Infine, le associazioni distanziante ECR-R / sicuro AAI, preoccupato ECR-R / preoccupato AAI e sicuro ECR-R / preoccupato AAI mostrano la stessa frequenza ( 1 madre su 18). Anche nel gruppo dei padri, l'associazione pi frequente tra le categorie ECR-R e quelle AAI quella sicuro ECR-R / sicuro AAI (9 padri su 18). A seguire le combinazioni: preoccupato ECR-R / sicuro AAI e sicuro ECR-R / distanziante AAI con la stessa frequenza (3 padri su 18); infine, distanziante ECR-R / distanziante AAI, sicuro ECR-R / preoccupato AAI e timoroso ECR-R / sicuro AAI con medesima frequenza (1 padre su 18).

2. b) Indagare l'eventuale associazione tra il modello d'attaccamento (AAI) e l'Adattamento di coppia (DAS) Allo scopo di confrontare le distribuzioni ottenute dalla somministrazione dell'AAI e della DAS, stato utilizzato il Test chi-quadro, utilizzando una ripartizione dicotomica della qualit dellattaccamento, che risulta cos suddiviso in due categorie di attaccamento (sicuro vs insicuro) e del livello di Adattamento di coppia (adattati vs non adattati). La maggioranza del campione rientra nella categoria Adattato della scala DAS (madri = 72,2 %; padri = 66,7%). Non emergono associazioni significative, quindi la qualit dello stato della mente delle donne e degli uomini non risulta associata alla qualit della percezione dellAdattamento diadico. 2. c) Indagare l'eventuale associazione tra le categorie AAI e la percezione del sostegno sociale - MSPSS Per indagare leventuale associazione tra la qualit dello stato della mente del genitore rispetto allattaccamento (AAI) e la percezione del sostegno sociale percepito stata effettuata unAnalisi della Varianza Multivariata (MANOVA) - assumendo come variabile indipendente il gruppo di appartenenza (madri padri) e come variabili dipendenti: a) il punteggio al questionario MSPSS b) la categoria allAAI (Sicuro-autonomo, Preoccupato, Distanziante) - dalla quale non emerso alcun dato significativo. 2. d) Indagare l'eventuale associazione tra le sottoscale della DAS e le sottoscale del CPQ Tramite l'analisi di correlazione r di Pearson (Tabella 1), sono state trovate diverse correlazioni significative: la scala Consenso Diadico e la scala Soddisfazione diadica (DAS) correlano positivamente con quella Reciprocit (CPQ), mentre mostrano una correlazione negativa con le scale Distress Postconflitto e Processo distruttivo (CPQ). In altri termini il consenso e la soddisfazione di coppia aumentano all'aumentare della reciprocit (o viceversa), mentre diminuiscono all'aumentare del processo distruttivo e

del distress post-conflitto (o viceversa). Inoltre, la scala Espressione affettiva (DAS) correla positivamente con la scala Reciprocit e negativamente con quella del Processo distruttivo (CPQ), ovvero all'aumentare dell'espressione degli affetti nella coppia aumenta il livello di reciprocit percepito e diminuiscono le modalit comunicative distruttive; la scala Coesione diadica (DAS) correla significativamente con tutte le scale del CPQ, in modo positivo con la scala della Reciprocit ed in modo negativo con le restanti tre (Coercizione, Distress Post-conflitto e Processo distruttivo); per tanto il grado di accordo-disaccordo tra i partner cresce all'aumentare della reciprocit, ma diminuisce quando si elevano i livelli di coercizione, distress e distruttivit nella coppia. La scala totale di Adattamento diadico (DAS) mostra una correlazione positiva con la scala Reciprocit (CPQ), mentre con le altre tre scale (Coercizione, Distress Post-conflitto e Processo distruttivo) la correlazione negativa. Coerentemente con la definizione di Adattamento di coppia (Spanier, 1976) all'aumentare di modalit comunicative negative, come coercizione e processi distruttivi, da cui dipende anche una crescita del distress postconflitto, la percezione individuale del proprio adattamento al rapporto di coppia diventa pi negativa. 2. e) Indagare l'eventale associazione tra le dimensioni dellECR-R e le sottoscale della DAS Alcune correlazioni tra le sottoscale della DAS e le dimensioni Ansia ed Evitamento sono significative (Tabella 2): la scala Consenso diadico (DAS) correla negativamente sia con l'Ansia che con l'Evitamento; la scala Espressione Affettiva (DAS) mostra una relazione negativa solo con la dimensione Evitamento; la scala della Coesione diadica (DAS) correla negativamente con l'Evitamento, mentre con l'Ansia la relazione non significativa; la scala dell'Adattamento diadico (DAS) correla negativamente con entrambe le dimensioni indagate dall'ECR-R. Soltanto una scala, la Soddisfazione diadica, non mostra correlazioni significative n con l'Ansia n con l'Evitamento. Coerentemente con i costrutti alla base delle diverse scale della DAS e con quelli delle due dimensioni, Ansia ed Evitamento, le analisi hanno mostrato correlazioni sempre negative, evidenziando in particolare che l'Evitamento della vicinanza, pi dell'Ansia, esercita un'influenza negativa sull'adattamento al rapporto di coppia e viceversa. Questi risultati sono in linea con quelli dello studio di Zavattini e Santona (2007), che ha dimostrato sia lesistenza di una relazione tra il costrutto dellattaccamento romantico e ladattamento di coppia, sia che il buon adattamento di coppia fondamentalmente correlato con l'evitamento dellintimit. Valutazione ai tre mesi di vita del bambino 3. Confrontare tutte le misure ottenute al T1 con quelle del T2 e indagare le eventuali differenze tra madri e padri. A livello longitudinale l'obiettivo della ricerca consiste nell'operare un confronto, sia per le madri che per i padri, tra le misure raccolte al I step (T1, in gravidanza) con quelle del II step (T2, ai tre mesi postpartum), al fine di osservare l'entit e la direzione di eventuali cambiamenti. Di seguito sono riportati, per ogni strumento, i confronti tra le medie rilevate al T1 e quelle del T2 separatamente per il gruppo delle

madri e per il gruppo dei padri. Per questo obiettivo stato applicato un disegno di Analisi della Varianza (ANOVA) per misure ripetute di tipo 4x2, costituito da: a) variabile dipendente: punteggio al self report; b) fattore entro soggetti: I e II step; c) fattore entro soggetti: donne vs uomini. Livelli di sintomatologia depressiva (CES-D) Il livello di sintomatologia depressiva tende a decrescere nel tempo, ovvero i punteggi al CES-D riscontrati durante la gravidanza sono pi elevati rispetto a quelli raccolti nel post-partum sia per le madri che per i padri. Tuttavia, tale differenza tra i punteggi al I e al II step, analizzata mediante lANOVA per misure ripetute, risultata significativa solo per il gruppo delle madri (F(9;7) = 4.462, p = .031). Sostegno sociale percepito (MSPSS) Come evidenziato dal Grafico 1, i punteggi delle madri subiscono un generale decremento tra il I ed il II step, in particolare differenze significative sono state rilevate nella sottoscala Altro significativo (F(8;8) = 5.102, p = .017) e nella sottoscala Famiglia (F(8;8) = 14.294, p = .001). Nel gruppo dei padri i punteggi alle sottoscale Altro significativo e Famiglia e alla scala Totale decrescono al II step, mentre il punteggio alla scala Amici aumenta, tuttavia, lunica differenze significative stata trovata per la sottoscala Famiglia (F(8;8) = 7.371, p = .005). Misure sulla relazione di coppia (DAS; ECR-R; CPQ ) Per la DAS, dallANOVA sui punteggi al I e al II step per il gruppo delle madri si evidenziano due differenze significative: alla sottoscala Soddisfazione (F(10;6) = 9.224, p = .007), che aumenta lievemente, e alla sottoscala Espressione affettiva (F(7;9) = 5.569, p = .010), che diminuisce. Per il gruppo dei padri, invece, lunica sottoscala che mostra una differenza significativa lEspressione affettiva (F(5;11) = 4.870, p = 0.014), segnalando, come per le donne, una lieve diminuzione dei punteggi. Le scale Consenso e Coesione non hanno mostrano differenze significative n per le madri n per i padri, tuttavia nel gruppo delle donne i punteggi aumentano lievemente dal I step al II, mentre nel gruppo degli uomini il Consenso diminuisce leggermente e la Coesione resta stabile. La scala Totale di Adattamento diadico mostra un decremento, statisticamente non significativo, dal I step al II step sia per le madri che per i padri. Riguardo ai cambiamenti nei punteggi delle madri e dei padri alle dimensioni Ansia ed Evitamento (ECRR), tra il I ed il II step della ricerca: per il gruppo delle madri la dimensione Ansia decresce nel tempo, tuttavia, la differenza tra il I e il II step non significativa; la dimensione Evitamento, invece, resta sostanzialmente stabile, mostrando, anche in questo caso, una differenza non significativa. Nel gruppo dei padri la dimensione Ansia al I step pi elevata rispetto al II, al contrario la dimensione Evitamento aumenta nel tempo. Tuttavia, nessuna delle due dimensioni ha raggiunto una differenza statisticamente significativa nel confronto tra i punteggi medi ai due step. I punteggi delle madri a tutte le sottoscale del questionario CPQ sono pi elevati al I step rispetto al II; ma solo per la sottoscala Coercizione la differenza tra il punteggio medio alla prima valutazione e il

punteggio medio alla seconda valutazione statisticamente significativa (F(7;9) = 28.144, p = 0.000). Anche nel gruppo dei padri si verifica un decremento dei punteggi, seppur minore rispetto alle madri, dal I al II step. LANOVA per misure ripetute ha evidenziato due differenze significative: Coercizione (F(8;8) = 3.590, p = 0.045) e Reciprocit (F(13;3) = 32.084, p = 0.008).

DISCUSSIONE Il presente lavoro ha evidenziato una serie di risultati che, seppur preliminari e parziali, vista anche l'esiguit del campione, offrono interessanti spunti di riflessione riguardo la transizione alla genitorialit, fase evolutiva critica nella vita dell'individuo e della coppia. Dallo screening effettuato in gravidanza per identificare l'eventuale presenza di psicopatologia e il grado di sintomatologia depressiva, emerso che il campione di questo studio si configura come non clinico, poich i punteggi agli strumenti utilizzati a tale scopo non superano i livelli di cut-off. L'assenza di psicopatologia rappresenta dunque un primo importante fattore protettivo per queste coppie; infatti, come noto dalla letteratura sull'argomento, la psicopatologia, di uno o di entrambi i partner, rappresenta una "vulnerabilit duratura" (Karney & Bradbury, 1995) che incide sulla capacit della coppia di gestire le normali difficolt connesse all'assunzione del ruolo genitoriale, aumentando la probabilit di vivere gli eventi come stressanti e di adattarsi poco ai cambiamenti. Pur rientrano in una popolazione normale, il gruppo dei genitori studiato mostra delle differenze significative tra future madri e futuri padri, riguardo il livello di psicopatologia, rilevato attraverso la somministrazione del questionario SCL-90_R: le donne, infatti, hanno punteggi pi elevati nelle dimensioni Somatizzazione, Sensibilit, Depressione, Ansia fobica e in due indici, l'Indice globale e l'Indice Totale di sintomatologia positiva. E' possibile spiegare tale risultato come conseguenza diretta dello stato di gravidanza che rende la donna pi incline a sperimentare preoccupazioni, ansie e, naturalmente, sintomi fisici e psicosomatici; inoltre, la somministrazione della scala avvenuta nel terzo trimestre di gestazione, fase in cui emergono pi intensamente le ansie e le paure legate alla maternit, al parto e alla salute del bambino (Evans, Heron, Francomb, Oke, Golding, 2001; Della Vedova, Ducceschi, Cesana, Imbasciati, 2011). Altro punto preliminare della ricerca stato l'assegnazione delle categorie dell'Adult Attachment Interview dal momento che la dimensione di sicurezza-insicurezza dell'attaccamento rappresenta un importante fattore di protezione o di rischio sia per la relazione di coppia che per la relazione genitore-figlio. Innanzitutto, mi interessava verificare se la distribuzione dei modelli di attaccamento del mio campione si discostasse da quella relativa alla popolazione di riferimento (van Ijzendoorn, Bakermans-Kranenburg, 1996; 2008): l'analisi delle frequenze ha confermato una prevalenza della categoria Sicuro-autonomo (F), sia per le madri (77,8%) sia per i padri (72,2%). L'attaccamento sicuro segnala l'avvenuta elaborazione coerente della propria relazione infantile con i caregivers, a prescindere dalla qualit positiva o negativa

della relazione stessa, e costituisce una risorsa interna per affrontare le difficolt e i cambiamenti, intrapsichici ed interpersonali, legati alla transizione alla genitorialit. Dalle analisi sulle sottoscale dell'Adult Attachment Interview, effettuate per confrontare madri e padri rispetto sia all'esperienza soggettiva della relazione con le figure genitoriali nell'infanzia sia agli stati della mente, stata riscontrata una differenza significativa alle dimensioni Insistence on Lack of Recall e Highest Score for Unresolved loss, nelle quali gli uomini hanno ottenuto punteggi pi alti. L'insistenza relativa all'incapacit di ricordare la propria infanzia, modalit difensiva tipica delle narrazioni di tipo distanziante, comporta una deattivazione del sistema d'attaccamento al fine di limitare l'influenza delle prime esperienze significative sullo sviluppo della personalit. La non avvenuta elaborazione di un'esperienza di lutto, la mancanza dintegrazione e la presenza di affetti che suscitano angoscia perch associati alla perdita, rendono il comportamento del genitore impaurito e al tempo stesso in grado di spaventare il bambino, ponendo quest'ultimo di fronte ad un conflitto irrisolvibile: relazionarsi con una figura che sia fonte di pericolo che di conforto. Nonostante il campione nel complesso presenta un modello sicuro-autonomo, questi due aspetti nelle narrative dei padri intervistati, rappresentano elementi di criticit, in quanto potrebbero rendere pi scarse le capacit di riconoscimento e rispecchiamento empatico delle comunicazioni del proprio figlio (Van IJzendoorn, Bakermans-Kranenburg, 2008). Altro importante risultato della ricerca concerne l'associazione tra la qualit dello stato della mente rispetto all'attaccamento e lo stile di attaccamento romantico: nel presente campione emerso che lo stile d'attaccamento romantico sicuro si associa pi frequentemente ad un modello d'attaccamento sicuroautonomo (F) (e viceversa), facendo cos ipotizzare un collegamento tra le rappresentazioni generali dell'attaccamento e le rappresentazioni specifiche della relazione sentimentale. Lo stile d'attaccamento romantico sicuro caratterizzato da un modello di s e dell'altro positivo (la sensazione di essere degno d'amore, l'idea che l'Altro sia sensibile e disponibile) che porta a sperimentare un elevato livello di coinvolgimento nelle relazioni intime. La coesistenza di un modello d'attaccamento generale sicuroautonomo e di uno stile romantico sicuro rappresenta un doppio fattore protettivo: le persone sicure hanno maggiore resilienza e sono capaci di risolvere le difficolt emergenti anche usufruendo positivamente del supporto degli altri; tali capacit costruttive fungono da rete di sostegno nella transizione alla genitorialt, esercitando, inoltre, un effetto di rinforzo sulla relazione sentimentale. Nel complesso gli studi in letteratura concordano nel sostenere che i modelli di attaccamento ai genitori predicono in maniera differente la tendenza a chiedere sostegno, dimostrando, inoltre, la presenza di un'associazione tra i modelli insicuri e la percezione di scarso sostegno sociale durante la transizione alla genitorialit (Simpson, Rholes, Campbell, Wilson, Tran, 2002; Castellano, Velotti; Zavattini, 2009). Nella presente ricerca non sono emerse relazioni significative tra le categorie dell'Adult Attachment Interview e la misura del sostegno sociale percepito. Probabilmente l'esigua presenza di soggetti con un modello di

attaccamento insicuro non ha permesso di osservare associazioni significative con la percezione del sostegno. La differenza significativa riscontrata tra madri e padri nel sostegno percepito dagli amici pu essere spiegata dalla presenza di una forte rete di supporto alla donna che si attiva nel periodo della gravidanza, formata non soltanto dalle relazioni amicali, ma anche dal rapporto con figure professionali come ginecologi, ostetriche e psicologi che entrano a far parte della vita quotidiana della gestante, attraverso la frequentazione dei servizi sanitari e dei corsi di preparazione alla nascita. La percezione di un adeguato supporto sociale durante la gravidanza , senza dubbio, un fattore protettivo: non solo favorisce il miglior adattamento personale, riducendo il rischio di depressione post-partum sia per la donna che per l'uomo (Caslte et al. 2008), ma influenza anche la soddisfazione coniugale percepita e la qualit del comportamento genitoriale nei confronti del bambino (Collins, Feeney, 2004). La percezione della qualit della relazione di coppia un'altra variabile cruciale per comprendere le dinamiche connesse al divenire genitore e alla creazione di un'adeguata relazione genitori-figli. Per valutare la qualit del rapporto coniugale sono stati indagati l'Adattamento diadico e le modalit di comunicazione e gestione del conflitto di coppia. Innanzitutto, dai confronti tra madri e padri, non evidenziandosi differenze statisticamente significative tra le misure indagate, emerso che queste coppie hanno una percezione molto simile della loro relazione. La concordanza nella percezione degli aspetti qualitativi e nella consapevolezza delle modalit interattive tipiche del rapporto, funge da ulteriore risorsa per affrontare congiuntamente e al meglio l'arrivo del figlio. In linea con la ricerca di Simonelli, Fava, Vizziello, Bighin, De Palo, Petech (2007) non stato verificato che la qualit dello stato della mente rispetto all'attaccamento costituisca una caratteristica associata alla percezione della qualit della relazione di coppia, d'altronde lo stesso Belsky (1984), nel suo modello processuale delle determinanti del parenting, non individua un legame diretto tra la storia affettiva infantile dei genitori e la relazione coniugale, descrivendo invece un processo d'influenza indiretto e meno specifico. I risultati delle analisi effettuate per indagare l'eventuale associazione tra lAdattamento diadico e i pattern comunicativi sono di elevata coerenza teorica ed in accordo con gli studi sulla correlazione tra il pattern demand-withdraw e la soddisfazione di coppia (Christensen, Shenk, 1991; Heavey, Layne, Christensen, 1993). Coerentemente con la definizione di Adattamento diadico (Spanier, 1976), inteso come equilibrio di una struttura che deve essere stabile ma al tempo stesso flessibile ai cambiamenti, stato riscontrato che la percezione individuale del proprio adattamento al rapporto diventa pi debole quando tra i partner aumentano le modalit comunicative rigide, negative e distruttive. Un'altra riflessione interessante concerne la scoperta di correlazioni sempre negative tra le dimensioni Ansia dell'abbandono - Evitamento dell'intimit, che definiscono l'attaccamento romantico, e le sottodimensioni del costrutto di Adattamento diadico. Ricordiamo che con il costrutto Ansia dell'abbandono si fa riferimento alle espressioni dirette di preoccupato interesse per la relazione e per il

bisogno di vicinanza, mentre per Evitamento dell'intimit si intende l'insieme di sentimenti e comportamenti connessi al timore dell'intimit e all'incapacit di dipendere dagli altri. In particolare, si visto che l'Evitamento pi dell'Ansia, esercita un'influenza negativa sull'adattamento al rapporto di coppia (e viceversa), correlando negativamente con il consenso diadico, l'espressione affettiva e la coesione diadica. Inoltre, la scala totale dell'Adattamento correla negativamente con entrambe le dimensioni indagate dall'ECR-R. Tali risultati sono coerenti con i costrutti teorici sottesi ai due strumenti ed in linea con quanto emerso dallo studio di Zavattini e Santona (2007), che ha dimostrato sia lesistenza di una relazione tra il costrutto dellattaccamento romantico e ladattamento di coppia, sia che il buon adattamento fondamentalmente correlato con levitamento dellintimit, evidenziando che l'essere a proprio agio con l'intimit un aspetto centrale nelle dinamiche di coppia. A conferma di ci, la meta analisi di Tianyuan e Chan (2012) pur dimostrando che entrambe le dimensioni sono associate negativamente alla soddisfazione, al legame e al sostegno di coppia, sottolinea che l'Evitamento maggiormente correlato ad indicatori negativi (emotivi e comportamentali) della qualit della relazione. Il presente lavoro, essendo uno studio longitudinale, ha offerto l'interessante opportunit di confrontare, sia per le madri che per i padri, le misure raccolte al I step (in gravidanza) con quelle del II step (ai tre mesi post-partum). Relativamente alla sintomatologia depressiva, nel nostro campione si assiste a un generale decremento del livello di sintomi depressivi con una differenza significativa solo per il gruppo delle madri. Questo dato sottolinea che le donne del campione studiato stanno vivendo la maternit senza particolari difficolt psicologiche, rischio che, invece, si presenta frequentemente, con diversa gravit, nei primi mesi dopo la nascita del figlio. Sempre riguardo landamento delle misure nel tempo, stata riscontrata una generale diminuzione della percezione di sostegno sociale ricevuto, che, tuttavia, significativa solo quando la fonte del sostegno la Famiglia, sia per le madri che per i padri, e l'Altro Significativo, solo per il gruppo delle madri. Probabilmente l'impegno nella cura del figlio nei primi mesi dopo il parto, costituisce un compito abbastanza oneroso per i neo genitori, che potrebbero pertanto sperimentare un senso di scarso sostegno da parte della famiglia di origine, soprattutto considerando che si tratta di coppie al primo figlio, che quindi necessitano di una maggiore guida nell'affrontare un'esperienza nuova e cos importante. Nonostante oggi il coinvolgimento del padre nelle funzione di accudimento sia maggiore rispetto al passato (Andolfi, 2001; Baldoni, 2005), possiamo ipotizzare che la sensazione della donna di ricevere minore sostegno da parte del compagno nel post-partum sia causata da un aumento, a seguito della nascita del figlio, del suo bisogno di supporto, emotivo e pratico, e quindi delle sue richieste al partner. In riferimento al rapporto di coppia, le dimensioni Ansia ed Evitamento non hanno mostrato una differenza significativa nel confronto tra la valutazione al I e quella al II step, suggerendo che si tratta di poli affettivi piuttosto stabili, che manifestano, a livello comportamentale, il sistema dell'attaccamento romantico soggiacente.

Anche se non accertata l'esistenza di un rapporto causale tra la nascita del primo figlio e la diminuzione della qualit della relazione sentimentale, le ricerche che hanno studiato l'evoluzione del rapporto di coppia nella transizione alla genitorialit hanno finora riscontrato un generale decremento della soddisfazione diadica ed un parallelo aumento della conflittualit tra i partner in corrispondenza della nascita del primo figlio (Cowan & Cowan, 1988, 2000; Simonelli et al., 2007). In questo lavoro si registra un lieve aumento dell'Adattamento diadico dalla gravidanza al post-partum per le donne, mentre per gli uomini un leggero decremento, tuttavia, in entrambi i casi si tratta di differenze statisticamente non significative. Significative sono invece le differenze tra i due step per la sottoscala Soddisfazione diadica, che aumenta nel post-partum nel gruppo delle donne, e la sottoscala Espressione degli affetti che diminuisce sia per le donne sia per gli uomini. E' plausibile ipotizzare che l'assunzione del ruolo genitoriale e l'impegno nella cura del figlio, da un lato possano costituire fonte di generale soddisfazione per la donna, che viene quindi percepita anche all'interno del rapporto con il partner, dall'altro possano mettere in secondo piano gli aspetti romantici della relazione, riducendo le occasioni di scambi positivi ed intimi e rendendo pi rari i momenti di condivisione del tempo libero (Claxton, Perry-Jenkins, 2008). In base alle conoscenze teoriche sulle dinamiche di coppia all'arrivo del terzo, possibile leggere il moderato decremento dei punteggi complessivi dei padri dalla gravidanza al post-partum come espressione dei vissuti di distacco ed esclusione determinati della creazione di una nuova dirompente intimit, quella tra madre e bambino (Smorti, 1980, 1987 ;Andolfi, 2001). Per quanto riguarda le modalit di gestione del conflitto, stato rilevato che i punteggi generali del campione subiscono nel tempo una diminuzione, tuttavia, per le madri, l'unica differenza significativa riscontrata nella sottoscala Coercizione (relativa a modalit comunicative centrate sulla minaccia e l'aggressione verbale\fisica), mentre, per i padri, si evidenziano differenze significative nelle sottoscale Coercizione e Reciprocit (riguardante modalit di interazione simmetrica e paritaria sia di qualit costruttiva che distruttiva). Questi dati segnalano, contrariamente a quanto atteso in base alla letteratura (Cowan & Cowan, 1988, 2000; Simonelli et al., 2007), un moderato e complessivo miglioramento delle modalit di comunicazione e di gestione del conflitto di coppia dopo la nascita del figlio, aspetto in linea con quanto finora discusso: le coppie del campione studiato hanno mostrato un buon adattamento all'evento nascita del figlio, in quanto protette da numerosi fattori che funzionano come risorse per affrontare i normali stress di questa tappa del ciclo vitale. Da una lettura complessiva dei punteggi al I step e quelli al II step si deduce che i cambiamenti riscontrati sono moderati e generalmente positivi per le donne, pi modesti e meno positivi per gli uomini, risultato che porta a sostenere che i vissuti materni e paterni durante la transizione possono assumere qualit diverse; d'altra parte l'effetto dell'evento nascita del primo figlio sul genitore e sulla qualit del rapporto coniugale pu essere molto variegato in quanto influenzato da numerosi aspetti, individuali, di coppia e contestuali. Tuttavia, possibile ipotizzare che l'assenza di psicopatologia e di sintomatologia depressiva,

la presenza di un modello di attaccamento generale sicuro-autonomo, di uno stile di attaccamento romantico sicuro, il buon livello di Adattamento di coppia e la percezione di elevato sostegno sociale in gravidanza abbiano costituito una rete protettiva per questi genitori consentendo loro un passaggio normativo e non particolarmente critico dall'essere coppia al divenire famiglia. Sar di grande interesse il prosieguo della ricerca, che consentir di continuare a monitorare l'andamento di questi fattori e l'eventuale influenza che essi eserciteranno sulla creazione di un team cogenitoriale compatto e funzionale (McHale, 2010) e sullo sviluppo di un attaccamento sicuro nel bambino.

Appendice
Tabella 1. Correlazione tra le sottoscale della DAS e le sottoscale del CPQ (campione totale)

CPQ coercizione consenso soddisfazione -.234 -.279

CPQ reciprocit .620 .493


**

CPQ distress post-conflitto -.465 -.522


**

CPQ processo distruttivo -.402 -.443


*

**

**

**

espressione affettiva coesione

-.149
**

.560

**

-.307
**

-.377

-.426

.653

**

-.636

-.502

**

adattamento

-.361

.760

**

-.647

**

-.563

**

* p ! 0.05

** p ! 0.01

Tabella 2. Correlazione tra le dimensioni Ansia Evitamento e le sottoscale della DAS (campione totale)

DAS ECR_R ansia consenso soddisfazione espressione affettiva coesione adattamento -.461
**

ECR_R evitamento -.610


**

-.329 -.269 -.263 -.462


**

-.262 -.408 -.610 -.629


*

**

**

p ! 0.05

** p ! 0.01

Grafico 1. Andamento nel tempo dei punteggi al MSPSS delle madri e dei padri

p ! 0.05

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