Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1921 – Terman: studio longitudinale su 1508 bambini superdota9 (Termites) segui9 fino alla
vecchiaia/morte.
Friedman: disegno di ricerca coorte-sequenziale Þ fa+ori individuali e psicosociali hanno un ruolo nello
sviluppo di molte mala6e croniche (derivan8 da comportamen8 o s8li di vita non salutari) e nella
mortalità prematura.
Esempio: faHori di personalità come impulsività e nevro9cismo manifesta9 durante l’infanzia, erano
prediLvi nel corso della vita di maggiore coinvolgimento in s9li di vita a rischio (alcol e fumo) – il traHo di
coscienziosità era proteLvo, sul lungo periodo, della salute fisica e della longevità – divorzio dei genitori e
proprio, erano prediHori significa9vi di mortalità precoce rispeHo alle s9me aHese di speranza di vita per
questa coorte di età.
Secondo Friedman, ciò che restava da chiarire erano i processi che operano, nel lungo periodo, per dare
luogo a comportamen8 tesi a proteggersi dai rischi e a promuovere la salute.
ConceHo di salute: diverse prospeLve teoriche orientano la ricerca scien9fica, le prospeLve di intervento,
le pra9che colleLve e individuali di prevenzione e di cura.
Ruolo a6vo dell’individuo nel corso del suo percorso crea8vo: promotore di un cambiamento che possa
creare i presuppos9 per una condizione soddisfacente di vita duraturo nel tempo, modificare condizioni
sfavorevoli che possano compromeHere il benessere e arricchire le proprie conoscenze/strategie aHe a far
fronte in modo adaLvo alle sfide.
È necessario considerare la variabile temporale poiché percorrere le varie fasi del ciclo di vita comporta
modificazioni significa9ve sul piano intraindividuale e interindividuale Þ visione della promozione della
salute entro una cornice longitudinale.
Modelli teorici
Approccio longitudinale: cerca di comprendere i meccanismi e i processi soHesi al cambiamento e alla
con9nuità, posi9va o disfunzionale.
Approccio cross-sec8onal o trasversale: permeHe di approfondire le peculiarità di ogni fase dello sviluppo
durante l’arco della vita.
Assun8 principali
1) I conceL evolu9vi, delinea9 in modo par9colare dai teorici della psicologia dell’infanzia, vanno estesi
alla vita adulta e all’età anziana (affondano le origini in età preceden9);
2) I bambini sono “creature aLve”;
3) Per comprendere come even9 ed esperienze possono dare luogo nel tempo a disagio o benessere,
occorre considerare faHori di rischio e faHori di protezione.
- FaHori di rischio: faHori intraindividuali e contestuali in grado di aumentare la probabilità di raggiungere
un esito evolu9vo disfunzionale, problema9co.
- FaHori di protezione: faHori che diminuiscono la probabilità di esi9 disfunzionali e predispongono a uno
sviluppo posi9vo dell’individuo.
4) Considerando lo sviluppo in prospeLva lifespan, occorre notare come la con9nuità derivi da effeL a
catena direL e indireL.
5) Par9colare aHenzione va posta ai processi interaLvi tra ambiente e individuo.
Come la ricerca ha evidenziato, sono la con8nuità, posi9va o nega9va, degli ambien8 e delle esperienze
(non le esperienze/ambien9 precoci in sé) a condurre verso esi8 funzionali o disfunzionali.
Meccanismi di Agency
Le determinan9 personali operano principalmente aHraverso meccanismi di agency che consentono di
esercitare un’influenza personale sul corso degli even9.
Tra ques9 meccanismi un ruolo basilare è rives9to dall’autoefficacia percepita (locus of control interno).
La rilevanza della Self Efficacy è stata verificata nelle diverse fasi della vita, dove contribuisce in modo
significa9vo al mantenimento della salute.
- L’oggeHo di interesse è la persona, concepita come un sistema complesso (Gestalt), studiata sulle basi
della sua specifica modalità globale di funzionamento e caraHerizzata da diversi fa7ori tra loro
organizza9 in una specifica configurazione e operan9 a diversi livelli di funzionamento.
La singola variabile (es. autos9ma) viene studiata come parte di una configurazione che caraHerizza
l’individuo in ques9one nel suo globale funzionamento.
- Interesse par9colare ai modelli 8pici di funzionamento: il sistema (individuo) funzionante in modo
oLmale appar9ene generalmente a una ristreHa gamma di variabili e ha un ristreHo numero di sta9
possibili.
La approccio centrato sulla persona sta portando novità significa9ve nell'ambito degli studi sulla
resilienza e l’aHenzione della psicologia della salute su due conceL rilevan9: sistemi di competenze e
sistemi di risorse.
- Come è importante l'aHenzione alle organizzazioni di funzionamento più probabili, è altreHanto
rilevante l'aHenzione per le configurazioni rare o a8piche.
- La prospeLva centrata sulla persona non è lineare, in quanto legata all'assunto che l'influenza di una
variabile non si esplica secondo la nota definizione di causalità lineare (a Þ b), ma aHraverso una
complessa interazione dinamica di azioni e successive retroazioni (a Þ b; b Þ a).
- La dinamica del cambiamento riveste un'importanza centrale nel modello.
L'OMS afferma che è come se i meccanismi tradizionali per trasmeHere le Life skills (famiglia, valori sociali e
culturali) non fossero più adeguate a causa dei nuovi faHori che condizionano lo sviluppo dei giovani, tra i
quali i mass media e le situazioni di diversità etnica e religiosa.
Con il termine resilienza si designa un processo dinamico aHraverso il quale è possibile conseguire un
adaHamento posi9vo in un contesto avverso, sono implicite due condizioni specifiche:
1) Esposizione a un'importante minaccia o avversità, intensa o acuta;
2) Raggiungimento di un adaHamento e di uno sviluppo posi9vo.
Resilienza in adolescenza
Scopo degli interven8: dotare gli adolescen9 delle risorse necessarie per potersi adaHare con successo ai
possibili, e non sempre favorevoli, cambiamen9 ambientali (fisici, psicologici e sociali).
Agiamo su tre diversi livelli:
1) Fa+ori di promozione della resilienza e interven8 a livello individuale
Risorse individuali: faHori cos9tuzionali, l'intelligenza, la socievolezza, un modello posi9vo di legame di
aHaccamento, abilità comunica9ve e traL di personalità.
ObieLvo prioritario: sviluppo di s9li di coping e risorse prima che la persona incontri le avversità della vita
reale (purtroppo, nella maggior parte dei casi, queste sono acquisite in risposta agli even9 cri9ci aHraverso
traHamen9 psicoeduca9vi o psicoterapeu9ci Þ mi9gamento dei faHori di rischio ma non alla protezione
aLva o alla residenza)
2) Fa+ori e interven8 a livello familiare
Processi che favoriscono la resilienza nell'adolescente: qualità del legame di aHaccamento, coesione
familiare, incoraggiamento, calore affeLvo delle relazioni e possibilità di creare una buona relazione con un
adulto sensibile ai bisogni dell'adolescente che non sia necessariamente un genitore.
3) Fa+ori interven8 centra8 sul contesto sociale
I due contes9 privilegia9 sono la scuola (ambiente favorevole e costruLvo in grado di fungere da faHore
proteLvo nei confron9 delle avversità) e il contesto prossimale di appartenenza (es. Comunità).
Fa+ori demografici, clinici (es. presenza di malaLe croniche), funzionali (integrità cogni9va, indipendenza
nelle aLvità quo9diane e aLvità fisica) e psicosociali (sintomatologia depressiva, sostegno sociale e
autoefficacia funzionale) associa8 a un elevato livello di residenza:
- Appar9ene alla terza età più che alla quarta età;
- Genere maschile;
- Elevata educazione scolas9ca;
- Buone risorse economiche;
- Indipendente nelle aLvità quo9diane;
- Svolge aLvità fisica con con9nuità;
- Valuta buono il livello di salute fisica;
- Pochi vissu9 depressivi;
- Buon livello di autoefficacia funzionale.
Modello dinamico della resilienza psicologica in età anziana (Staudinger 1999), considera la resilienza
come la capacità di mantenere un elevata soddisfazione di vita nonostante l’incremento di rischi lega9 a
perdite, disturbi, malaLe, assieme al mantenimento di un basso livello di vissu9 depressivi.
The Berling aging study: facendo riferimento alla resilienza come processo, è stato proposto un modello
suddiviso in tre aree:
1) Fa+ori di rischio
- Socioeconomici: classe sociale, reddito, pres9gio sociale e livello scolas9co.
- Soma9ci: numero di diagnosi, vista e udito, aLvità di base ed età.
2) Processi prote6vi lega8 al sé
- CaraHeris9che di personalità;
- Emozioni;
- S9li di coping;
- Sistema di obieLvi;
- ProspeLva temporale;
- Definizione del Sé.
3) Resilienza psicologica
- Soddisfazione per l’età;
- Livello di depressione.
I nessi causali tra processi di outcome e resilienza vengono altera8 del tu+o quando sono considerate le
dimensioni: disabilità fisica e status socioeconomico.
(Esempio: anziani con mol9 problemi fisici sono maggiormente proteL nei confron9 del benessere se
caraHerizza9 da un elevato nevro9cismo e da un basso inves9mento nei progeL di vita; la prospeLva
temporale orientata al futuro si rivela un faHore di rischio e non di residenza in condizioni di scarsità di
risorse economiche)
Processi coinvol9:
1) Sistema di credenze della famiglia che influenza l’interpretazione della crisi; la resilienza è potenziata
a7raverso la condivisione di credenze che incrementano lo spe7ro di soluzioni percorribili.
- AHribuzione di significato alle avversità Þ acquisire un senso di coerenza;
- Credenza in una soluzione posi9va Þ visione oLmis9ca della vita;
- Trascendenza e spiritualità Þ conforto aHraverso i legami con tradizioni culturali e religione.
Concludendo
La famiglia contemporanea si trova ad affrontare situazioni nuove e fragilità.
Occorre conoscere meglio i faHori che promuovono la resilienza familiare e definire programmi di
intervento per aiutare i sistemi familiari a migliorare il proprio benessere ed evolvere posi9vamente anche
in situazioni nuove e imprevedibili.