Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
net/publication/288629784
CITATIONS READS
6 7,663
2 authors:
All content following this page was uploaded by Valentina Tobia on 08 June 2016.
Il benessere scolastico:
una ricerca su bambini
con sviluppo tipico e con
Bisogni Educativi Speciali
■ Valentina Tobia
Dipartimento di Psicologia, Università di Milano – Bicocca
■ Gian Marco Marzocchi
Dipartimento di Psicologia, Università di Milano – Bicocca; Centro per l’Età Evolutiva, Bergamo
Questa ricerca, a cui hanno partecipato 780 ze in base alle quali si costruiscono idee su di sé
studenti della scuola primaria e secondaria di e sulle relazioni che possono avere con gli altri al
1° grado, analizza le variazioni nel costrutto di di fuori dell’ambiente familiare, sia con i coetanei
benessere scolastico, misurato con il Questionario (compagni di classe) sia con gli adulti (insegnanti).
sul Benessere Scolastico (QBS; Tobia e Marzocchi, La scuola è quindi uno degli ambienti di vita più
2015), in base al genere e all’età degli studenti, importanti per gli individui in età dello sviluppo ed
utilizzando il loro punto di vista, quello dei loro emerge l’esigenza di valutare gli aspetti di benessere
genitori e degli insegnanti. Inoltre, si indagano le legati a questo contesto. In passato la letteratura si è
differenze tra alunni con BES (N = 77) e un gruppo focalizzata sulla definizione di possibili modelli del
di controllo (N = 77). benessere in ambito scolastico (ad esempio, Konu
I risultati mostrano differenze di genere significa- e Rimpelä, 2002) e sulla valutazione e sull’analisi
tive e una tendenza al peggioramento del benessere dei possibili fattori che lo influenzano, con lo scopo
scolastico nel passaggio dalla scuola primaria a quella finale d’individuare gli elementi sui quali è possibile
secondaria. Inoltre, dall’analisi delle differenze tra lavorare per migliorare il livello di benessere laddove
BES e controlli emergono fattori di rischio e protet- risulti carente.
tivi che vengono discussi in un’ottica di intervento. Tra gli elementi da considerare per valutare e
migliorare il benessere scolastico è necessario consi-
derare: l’autoefficacia percepita, l’attribuzione causale,
Introduzione le emozioni e le relazioni interpersonali.
L’autoefficacia percepita (Bandura, 2000) ri-
L’ambiente scolastico costituisce un luogo nel guarda l’autovaluzione delle proprie capacità su
quale i bambini e i ragazzi vivono molte esperienze diversi fronti (emotivo, cognitivo, relazionale) ed
a livello relazionale, emotivo e cognitivo, esperien- è strettamente correlata in modo bidirezionale al
222
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
Il benessere scolastico: una ricerca su bambini con sviluppo tipico e con Bisogni Educativi Speciali
La ricerca Primaria e secondaria 1° grado
Daly, 2012) ad aspetti comportamentali ed emotivi 2. valutare gli aspetti del benessere scolastico in
(Murray e Murray, 2004; Pianta, 1994). bambini e ragazzi segnalati per BES, confrontan-
Questa costellazione di elementi psico-sociali è doli con quelli relativi a un gruppo di controllo
strettamente legata ai processi di apprendimento, di compagni di classe senza difficoltà segnalate.
fulcro centrale della vita scolastica, e non può quindi
essere ignorata nei casi in cui siano presenti delle diffi- Per indagare questi aspetti, verrà preso in consi-
coltà proprio in questi processi di apprendimento. In derazione il punto di vista sia dei genitori che degli
relazione a ciò, un tema di notevole interesse attuale insegnanti, oltre che degli studenti stessi.
per la scuola italiana è quello dei Bisogni Educativi
Speciali (BES), riconosciuti nel nostro Paese dalla
Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, ba- Metodo
sandosi sul modello diagnostico ICF (International
Partecipanti 1
Classification of Functioning) dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS, 2001). Questa pro-
spettiva considera gli individui nella loro totalità, I partecipanti a questa ricerca sono 780 studenti
in una prospettiva bio-psico-sociale che prende in della scuola primaria (dalla 3a alla 5a; N = 341, 46%
considerazione molteplici aspetti della loro vita. femmine, età media 9,43 ± 0,85 anni) e secondaria
L’introduzione del concetto di BES nella quotidianità di 1° grado (dalla 1a alla 3a; N = 439, 52% femmine,
scolastica è recente e a oggi non ci risultano ricerche età media 12,67 ± 0,97 anni), e per ognuno di loro
che prendano in considerazione in modo specifico sono stati coinvolti un genitore e un insegnante.
questo gruppo variegato di bambini e ragazzi. Tutti i partecipanti allo studio provengono da un
Considerando le ripercussioni che le difficoltà totale di 14 scuole della Lombardia e del Piemonte.
scolastiche possono avere sulla vita quotidiana di Da questo campione sono stati selezionati i bambini
bambini e ragazzi, spesso la loro influenza ricade con segnalazione per BES (N = 77; 48% femmine,
anche sugli adulti di riferimento, in particolare età media 11,30 ± 1,61 anni) e un gruppo di con-
genitori e insegnanti. Può essere allora importante trollo di bambini con sviluppo tipico provenienti
monitorare il vissuto di queste persone in relazione dalle stesse classi (N = 77; 48% femmine, età media
alle difficoltà di figli/alunni, nonché raccogliere la 11,09 ± 1,62 anni). Dei bambini e ragazzi con
percezione che genitori e insegnanti hanno del vissu- BES, il 52% ha una diagnosi di DSA, il 13% ha
to dei bambini, per avere dei punti di vista alternativi una certificazione per disabilità e il restante 35% è
a quello soggettivo dei bambini e ragazzi stessi. incluso in questo gruppo per altri disturbi evolutivi
specifici, per svantaggio socio-culturale o per aspetti
relativi alla scarsa conoscenza della lingua e della
Obiettivi della ricerca cultura italiane.
223
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
DdA – Difficoltà di Apprendimento e Didattica Inclusiva Vol. 3, n. 2, dicembre 2015
(QBS; Tobia e Marzocchi, 2015), uno strumento 1. Vissuto personale genitore/insegnante: indaga
che indaga i vissuti degli alunni a scuola da tre punti alcune componenti emotive legate all’interazio-
di vista — quelli dei genitori, degli insegnanti e ne quotidiana con il figlio/alunno nell’ambito
degli alunni stessi — e che approfondisce come scolastico e l’autoefficacia percepita dal genitore/
le eventuali difficoltà scolastiche dei bambini e insegnante stesso rispetto alle proprie competen-
ragazzi impattino sul benessere dei loro genitori e ze nell’aiutarlo.
insegnanti. 2. Valutazione apprendimento figlio/alunno: con-
Il QBS – versione bambino/ragazzo (QBS- sidera la valutazione data dal genitore/insegnante
B/R) è formato da 27 item che richiedono una rispetto alle competenze scolastiche del proprio
risposta su scala Likert a 3 punti (non vero, figlio/alunno e alla sua autonomia nella gestione
abbastanza vero, verissimo); può essere sommi- dei compiti e del materiale scolastico.
nistrato in modalità sia collettiva sia individuale 3. Vissuti emotivi figlio/alunno: raccoglie il punto
in 10-15 minuti. Le subscale del QBS-B/R sono di vista di genitori/insegnanti su come i bambini
le seguenti: vivono le loro difficoltà in ambito scolastico,
prendendo in considerazione diverse reazioni
1. Soddisfazione e riconoscimento: indaga il livello emotive.
di soddisfazione dell’alunno per i propri risultati 4. Consapevolezza figlio/alunno: valuta il livello di
scolastici e la percezione che il suo impegno e consapevolezza del figlio/alunno nei confronti
le sue capacità siano riconosciuti da genitori e delle sue difficoltà, l’impegno e l’interesse a
insegnanti. migliorarsi.
2. Rapporto con insegnanti: valuta la fiducia nei 5. Rapporto con insegnanti/genitori: valuta il rap-
confronti degli insegnanti e la percezione che porto e il livello di fiducia che i genitori hanno
l’alunno ha della loro disponibilità e del loro nei confronti degli insegnanti del proprio figlio
supporto. (QBS-G) o che gli insegnanti hanno rispetto ai
3. Rapporto con compagni di classe: analizza se il genitori del proprio alunno (QBS-I).
bambino si sente accettato dal gruppo classe, il
livello di fiducia verso i compagni e la presenza I questionari possono essere somministrati da
di relazioni amicali significative. insegnanti e professionisti che lavorano a scuola
4. Atteggiamento emotivo a scuola: indaga le rea- (psicologi e pedagogisti) oppure utilizzati in ambito
zioni emotive dei bambini e ragazzi nell’affron- clinico.
tare le richieste scolastiche, considerando ansia,
vergogna e senso di colpa. Procedura
5. Senso di autoefficacia: valuta la percezione di
autoefficacia dell’alunno in relazione ad alcune Prima di procedere con la somministrazione, è
competenze legate all’ambito cognitivo e dell’ap- stato richiesto ai genitori il consenso alla partecipa-
prendimento. zione allo studio. Le versioni per bambini e ragazzi
del QBS sono state somministrate in modalità
Le versioni del QBS per genitori e insegnanti collettiva in classe, da laureande in psicologia. Il
(QBS-G e QBS-I) richiedono di rispondere a 36 QBS-G è stato consegnato ai genitori degli alunni
item, utilizzando, come nel caso della versione per e riconsegnato in busta chiusa alle esaminatrici. Per
bambini e ragazzi, una scala Likert a 3 punti (non ogni classe, l’insegnante con il maggior numero di
vero, abbastanza vero, verissimo). Questi due que- ore ha compilato il QBS-I relativo a tutti gli alunni
stionari indagano le stesse aree, che sono le seguenti: della sua classe che partecipavano allo studio.
224
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
Il benessere scolastico: una ricerca su bambini con sviluppo tipico e con Bisogni Educativi Speciali
La ricerca Primaria e secondaria 1° grado
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Soddisfazione Rapporto Rapporto con Atteggiamento Senso
e riconoscimento con insegnanti compagni di classe emotivo a scuola di autoefficacia
Fig. 1 Punteggi di maschi e femmine della scuola primaria e secondaria di 1° grado al QBS-B/R.
225
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
DdA – Difficoltà di Apprendimento e Didattica Inclusiva Vol. 3, n. 2, dicembre 2015
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Vissuto personale Valutazione Vissuti emotivi Consapevolezza Rapporto
genitore apprendimento figlio figlio figlio con insegnanti
Fig. 2 Punteggi relativi a figli maschi e femmine della scuola primaria e secondaria di 1° grado al QBS-G.
L’ultima analisi è stata svolta sul QBS-Insegnanti relazione alle femmine nelle subscale Vissuto
(figura 3). personale insegnante, Valutazione apprendimento
I risultati della MANOVA evidenziano che alunno/a e Consapevolezza alunno/a. Considerando
gli insegnanti attribuiscono punteggi più alti in le differenze in base al livello scolastico, emerge
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Vissuto personale Valutazione Vissuti emotivi Consapevolezza Rapporto
insegnante apprendimento alunno alunno alunno con genitori
Fig. 3 Punteggi relativi agli alunni maschi e femmine della scuola primaria e secondaria di 1° grado al QBS-I.
226
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
Il benessere scolastico: una ricerca su bambini con sviluppo tipico e con Bisogni Educativi Speciali
La ricerca Primaria e secondaria 1° grado
un solo risultato significativo, relativo al Vissuto Nella figura 5 sono riportati i risultati emersi
dell’insegnante, che risulta mediamente migliore dal QBS-G.
nella scuola secondaria di 1° grado. Infine, si rileva I risultati evidenziano differenze significative in
anche in questo caso un’interazione significativa tutte le subscale, ad eccezione di quella del Rap-
Genere x Livello nella subscala Valutazione appren- porto con insegnanti, che mostra risultati simili nei
dimento alunno/a, con risultati più alti ottenuti in casi di figli con BES o con sviluppo tipico. Nelle
riferimento alle studentesse della scuola secondaria. prime tre subscale sono i genitori dei bambini e
ragazzi del gruppo di controllo a ottenere punteggi
Differenze tra bambini con BES e gruppo di più alti; in particolare, il punteggio medio ottenuto
controllo nella subscala Valutazione apprendimento figlio/a
risulta inferiore a –1 deviazione standard (T < 40).
Per le analisi relative agli alunni con BES, tutti i Nel caso della subscala Consapevolezza figlio/a,
punteggi grezzi dei questionari sono stati convertiti sono invece i genitori dei bambini con BES ad
in punti T, con media 50 e deviazione standard attribuire un punteggio significativamente più
10, utilizzando le tabelle di conversione presenti alto ai loro figli.
nel manuale del QBS (Tobia e Marzocchi, 2015). Infine, le stesse analisi sono state svolte sui
Nella figura 4 sono presentati i risultati al QBS- punteggi del QBS-I (figura 6).
B/R dei bambini segnalati con BES e i loro compagni Considerando il punto di vista degli insegnanti,
selezionati per il gruppo di controllo. La MANOVA la MANOVA rileva punteggi significativamente più
evidenzia punteggi significativamente più alti per i alti nel caso dei bambini con sviluppo tipico, in tutte
soggetti di controllo nelle subscale Soddisfazione e le subscale del questionario. I punteggi relativi agli
riconoscimento, Rapporto con insegnanti e Senso di alunni con BES risultano comunque nella fascia me-
autoefficacia, mentre risultano simili tra i due gruppi dia, ad eccezione di quelli della subscala Valutazione
i punteggi relativi ai rapporti con i compagni di classe apprendimento alunno/a, che sono mediamente
e all’atteggiamento emotivo a scuola. inferiori a –1 deviazione standard (T < 40).
65
60
55
50 BES
Controlli
45
40
35
Soddisfazione Rapporto Rapporto con Atteggiamento Senso
e riconoscimento con insegnanti compagni di classe emotivo a scuola di autoefficacia
227
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
DdA – Difficoltà di Apprendimento e Didattica Inclusiva Vol. 3, n. 2, dicembre 2015
65
60
55
50 BES
Controlli
45
40
35
Vissuto personale Valutazione Vissuti emotivi Consapevolezza Rapporto
genitore apprendimento figlio figlio figlio con insegnanti
65
60
55
50 BES
Controlli
45
40
35
Vissuto personale Valutazione Vissuti emotivi Consapevolezza Rapporto
insegnante apprendimento alunno alunno alunno con genitori
228
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
Il benessere scolastico: una ricerca su bambini con sviluppo tipico e con Bisogni Educativi Speciali
La ricerca Primaria e secondaria 1° grado
229
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
DdA – Difficoltà di Apprendimento e Didattica Inclusiva Vol. 3, n. 2, dicembre 2015
da relazioni più accudenti, quelle con le maestre Sembra che l’ingresso alla scuola
della scuola primaria, a un contesto nel quale, in secondaria di 1° grado possa costituire,
modo più esplicito, tutto gira intorno ai processi
di per sé, un fattore di rischio per il
di apprendimento e alla valutazione degli studenti.
Sembra quindi che l’ingresso alla scuola secondaria benessere dei ragazzi, sia per fattori
di 1° grado possa costituire, di per sé, un fattore di contestuali legati alla scuola stessa, sia
rischio per il benessere dei ragazzi, sia per fattori
contestuali legati alla scuola stessa, sia per fattori per fattori personali relativi al periodo
personali relativi al periodo evolutivo attraversato evolutivo attraversato dai ragazzi.
dai ragazzi. Questo implica la necessità di porre
l’attenzione, anche in questa fase del percorso più inaspettato; si potrebbe infatti tendere a pensare
scolastico, agli aspetti di benessere degli studenti, il contrario, cioè che questi studenti abbiano un rap-
attraverso apposite valutazioni e specifici interventi. porto migliore con i loro insegnanti, essendo questi
studenti in genere più aiutati e supportati. Invece,
Il profilo di benessere scolastico dei bambini è probabile che il rapporto con gli insegnanti paghi
con BES le conseguenze della maggiore fatica, dipendenza e
dei più frequenti fallimenti scolastici a cui vanno
Il secondo obiettivo di questo studio era esa- incontro questi bambini e ragazzi. Risultano invece
minare il livello di benessere scolastico di bambini preservate le relazioni con i compagni di classe, che
e ragazzi segnalati per BES, confrontandolo con possono essere quindi considerate un fattore protet-
quello di loro compagni di classe senza particolari tivo. A questo proposito, interventi che utilizzano
difficoltà. Un’indagine sul benessere scolastico il cooperative learning o, più in generale, il lavoro
di questi studenti è particolarmente importante, basato sull’interazione tra compagni, anche all’in-
considerando che la legge relativa ai BES è recente terno di coppie o piccoli gruppi (Carletti, 2005;
e poco è stato fatto finora per valutare gli aspetti di Slavin, 2012), potrebbero rappresentare un modo
adattamento e il vissuto di questi bambini e ragazzi. per sfruttare questo punto di forza dei bambini e
Conoscere questi aspetti risulta utile in particolare ragazzi con BES. Infine, un risultato interessante
nella prospettiva di progettare interventi che fa- è che le reazioni emotive alle richieste scolastiche
voriscano l’integrazione e il benessere di tutti gli sono simili nei bambini con BES e nel gruppo di
alunni. Inoltre, l’analisi qui presentata del punto di controllo. Questo significa che stati emotivi quali
vista di genitori e insegnanti permette di conoscere ansia, vergogna e senso di colpa non colpiscono gli
anche la percezione che gli adulti hanno di questi studenti con BES più che i loro coetanei, almeno
studenti e il loro vissuto in relazione alle difficoltà considerando il loro punto di vista soggettivo.
che mostrano in ambito scolastico. I risultati relativi a genitori (QBS-G) e insegnan-
Le prime analisi svolte sui punteggi delle subscale ti (QBS-I) mostrano differenze più rilevanti tra i
del QBS-B/R evidenziano che i bambini con BES due gruppi: emergono in particolare un malessere
riferiscono livelli più bassi di autoefficacia e di personale esperito da entrambe le figure e un’attri-
soddisfazione rispetto ai propri risultati scolastici buzione di vissuti emotivi negativi ai figli/alunni con
e peggiori rapporti con i loro insegnanti. I primi BES, oltre a una prevedibile valutazione peggiore
due risultati appaiono prevedibili, considerando delle loro competenze scolastiche. La rilevazione di
la maggior fatica fatta da questi studenti per rag- un vissuto più difficile per genitori e insegnanti di
giungere dei risultati scolastici sufficienti. Quello bambini e ragazzi con BES segnala l’importanza di
riguardante la relazione con gli insegnanti è invece svolgere interventi non necessariamente rivolti ai
230
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
Il benessere scolastico: una ricerca su bambini con sviluppo tipico e con Bisogni Educativi Speciali
La ricerca Primaria e secondaria 1° grado
soli studenti ma finalizzati anche a offrire un sup- Inoltre, possono suggerire un modello di lavoro per
porto e a consigliare delle strategie di intervento agli classi problematiche dal punto di vista relazionale
adulti che a casa e a scuola hanno quotidianamente e motivazionale.
a che fare con i ragazzi.
Considerando le ultime due subscale del QBS-
G/I, vi sono differenze tra la valutazione data dai Bibliografia
genitori e quella fornita dagli insegnanti. Mentre i Bandura A. (2000), Autoefficacia. Teoria e applicazioni,
primi considerano i figli con BES più consapevoli Trento, Erickson.
delle proprie difficoltà, gli insegnanti riportano Berchialla P., Cavallo F., Colombini S., Lemma P., De
l’opposto. Questo risultato può essere dovuto al Simone G. e Agnelli F.G. (2011), Associazione delle
fatto che genitori e insegnanti osservano i bambini caratteristiche individuali, del benessere psico-fisico e del
in contesti estremamente differenti, nei quali spesso clima di classe con gli outcomes scolastici a 11 e 13 anni,
mettono in atto comportamenti diversi e quindi Fondazione «Giovanni Agnelli», Working Paper n. 41.
possono essere valutati in modo diverso dagli adulti Berndt T.J. (1982), The features and effects of friendship
in early adolescence, «Child Development», vol. 53,
di riferimento; inoltre, gli insegnanti hanno la
pp. 1447-1460.
possibilità di osservare un’ampia gamma di com-
Boivin M., Hymel S. e Bukowski W.M. (1995), The roles
portamenti di alunni con diverse caratteristiche, e of social withdrawal, peer rejection, and victimization
possono quindi basare il loro giudizio su confronti by peers in predicting loneliness and depressed mood in
diretti tra alunni con e senza BES. Infine, i genitori childhood, «Development and Psychopathology», vol.
riferiscono rapporti con insegnanti e scuola simili 7, n. 4, pp. 765-785.
nei casi di figli con BES o sviluppo tipico, mentre Carletti A. (2005), Didattica costruttivista. Dalle teorie
gli insegnanti percepiscono rapporti meno buoni alla pratica in classe, Trento, Erickson.
con le famiglie di alunni con BES. Furman W. e Robbins P. (1985), What’s the point? Issues
Ci saremmo aspettati una valutazione peggiore in the selection of treatment objectives. In B. Schneider,
dei rapporti da entrambi i punti di vista, quelli K. Rubin e J. Led-Dingham (a cura di), Children’s
relations. Issues in assessment and intervention, New
di genitori e insegnanti, considerando gli aspetti
York, Springer-Verlag, pp. 41-54.
conflittuali che a volte emergono nei rapporti Hawes D.J., Zadro L., Fink E., Richardson R., O’Moore
scuola-famiglia, in particolare quando ci sono dif- K., Griffiths B., Dadds M.R. e Williams K.D. (2012),
ficoltà scolastiche. I risultati riscontrati ci dicono The effects of peer ostracism on children’s cognitive
che i livelli di fiducia nei confronti degli insegnanti processes, «European Journal of Developmental Psy-
mostrati dai genitori di bambini e ragazzi con BES chology», vol. 9, n. 5, pp. 599-613.
non vengono mediamente intaccati dalle difficoltà Heider F. (1944), Social perception and phenomenal cau-
dei figli; dal punto di vista degli insegnanti, invece, i sality, «Psychological Review», vol. 51, pp. 358-374.
rapporti con le famiglie di alunni con BES risultano Hembree R. (1988), Correlates, causes, and treatment of
più difficili, forse per il fatto che gli insegnanti con- test anxiety, «Review of Educational Research», vol.
58, pp. 47-77.
siderano i genitori poco consapevoli delle difficoltà
Hyde J.S. e Linn M.C. (2006), Gender similarities in
e potenzialità dei loro figli, come richiesto da alcuni mathematics and science, «Science», vol. 314, pp.
item di questa subscala. 599-600.
Per concludere, i risultati di questa ricerca for- IReR (2001), Appartenenza di genere e socializzazione
niscono diverse informazioni che possono offrire scolastica, Quaderni Regionali di Ricerca.
spunti per la progettazione di interventi che ab- Konu A. e Rimpelä M. (2002), Well-being in schools. A
biano come oggetto il benessere scolastico, anche conceptual model, «Health Promotion International»,
con il coinvolgimento degli adulti di riferimento. vol. 17 n. 1, pp. 79-87.
231
© Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.
DdA – Difficoltà di Apprendimento e Didattica Inclusiva Vol. 3, n. 2, dicembre 2015
Moolenaar N.M., Sleegers P.J. e Daly A.J. (2012), R.M. Lerner e N. Eisenberg (a cura di), Handbook
Teamingup. Linking collaboration networks, collec- of child psychology. Vol. 3: Social, emotional, and
tive efficacy, and student achievement, «Teaching and personality development, Hoboken, NJ, Wiley, pp.
Teacher Education», vol. 28, n. 2, pp. 251-262. 619-700.
Murray C. e Murray K.M. (2004), Child level correlates Ryff C.D. e Keyes C.L.M. (1995), The structure
of teacher-student relationships. An examination of of psychological well-being revisited, «Journal of
demographic characteristics, academic orientations and Personality and Social Psychology», vol. 69, n. 4,
behavioral orientations, «Psychology in the Schools», pp. 719-727.
vol. 41, pp. 751-762. Sartori F. (2007), Immagini di genere. Gli insegnanti tra
Nicolò A. e Zavattini G.C. (1992), L’adolescente e il suo tradizione e innovazione. In C. Tamanini (a cura
mondo relazionale, Roma, Carocci. di), Maschi e femmine a scuola. Stili relazionali e di
Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS (2001), apprendimento, Trento, IPRASE del Trentino.
ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamen- Slavin R.E. (2012), Classroom applications of cooperative
to, della Disabilità e della Salute, Trento, Erickson. learning, Washington, DC, American Psychological
Parker J.G., Rubin K.H., Erath S.A., Wojslawowicz Association.
J.C. e Buskirk A.A. (1995), Peer relationships, child Spelke E.S. (2005), Sex differences in intrinsic aptitude for
development, and adjustment. A developmental psycho- mathematics and science? A critical review, «American
pathology perspective. In D. Cicchetti e D.J. Cohen Psychologist», vol. 60, n. 9, pp. 950-958.
(a cura di), Developmental psychopathology, Hoboken, Tobia V. e Marzocchi G.M. (2015), QBS 8-13. Que-
NJ, Wiley, pp. 419-493. stionari per la valutazione del benessere scolastico e
Pianta R.C. (1994), Patterns of relationships between identificazione dei fattori di rischio, Trento, Erickson.
children and kindergarten teachers, «Journal of School Tobia V., Riva P. e Caprin C. (in valutazione), Who are
Psychology», vol. 32, pp. 15-31. the most vulnerable children to peer rejection? The
Pombeni M.L. (1993), L’adolescente e la scuola. In A. moderating role of reasoning skills, self-esteem, and
Palmonari (a cura di), Psicologia dell’adolescenza, popularity on cognitive performance.
Bologna, il Mulino, pp. 271-291. Weiner B. (1980), A cognitive (attribution)-emotion-
Pomerantz E.M., Altermatt E.R. e Saxon J.L. (2002), action model of motivated behavior. An analysis of
Making the grade but feeling distressed. Gender differ- judgments of help-giving, «Journal of Personality and
ences in academic performance and internal distress, Social Psychology», vol. 39, pp. 186-200.
«Journal of Educational Psychology», vol. 94, n. 2, Zanniello G. (2013), Didattica e differenze di genere in
pp. 396-404. alunni di 8-12 anni, «Journal of Educational, Cul-
Rubin K.H., Bukowski W. e Parker J.G. (1998), Peer tural and Psychological Studies (ECPS Journal)», vol.
interactions, relationships, and groups. In W. Damon, 4, n. 7, pp. 85-114.
232
View publication stats © Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. – Ogni riproduzione o distribuzione è vietata.