Sei sulla pagina 1di 11

Pedagogia delle famiglie

Prof.ssa Paola Milani


a.a. 2022-2023, I sem B
Educazione familiare: definizione
epistemologica del campo disciplinare
L'azione di educare uno o più bambini realizzata,
sovente, nei gruppi familiari da adulti che sono i
genitori dei bambini in questione, ma anche l'insieme
degli interventi sociali realizzati per preparare,
sostenere, aiutare, addirittura sostituire i genitori nei
loro compiti educativi verso i figli (...). Tra gli interventi
sociali, si distingueranno: l'educazione o formazione
genitoriale, gli interventi socio-educativi verso i
genitori, e la 'suppléance' familiare. Altre importanti
discipline, quali la psicologia, la sociologia, la storia, il
diritto o l'antropologia, sviluppano delle ricerche su un
oggetto che ogni disciplina chiama "famiglia".
Ciononostante, nessuna di esse privilegia come centro
del suo interesse i processi educativi (...)” (Durning P.,
1995, pp.40-42).
Tre aspetti caratterizzanti
• 1.e.f. come attività parentale, ossia le relazioni
intrafamiliari tra genitori e figli, i processi educativi che si
svolgono all’interno della famiglia;
• 2. e.f. come pratica sociale, ossia le relazioni tra
l’esterno e l’interno della famiglia, i processi educativi che
si svolgono tra operatori (dei servizi sociali, socio-sanitari,
sanitari, scolastici, ecc.) e genitori nel tentativo di
sostenere i genitori nel compito educativo verso i figli. I
verbi (“preparare, sostenere, aiutare, addirittura
sostituire”) mettono in luce che la disciplina non ha come
oggetto la cura di relazioni familiari disfunzionanti, la
riabilitazione, la terapia di aspetti psicopatologici, ma il
sostegno educativo alla genitorialità, l’attivazione e la
promozione delle risorse e delle competenze che ogni
famiglia possiede.
3. e.f. come oggetto di ricerca, in quanto in e.f.
intervento, formazione e ricerca sono tre attività
fortemente articolate tra loro: non ci sono ricerche
condotte in seno ai gruppi familiari, in comunità o
nell’ambito della formazione dei genitori o degli operatori
che lavorano con le famiglie senza effetti d’intervento
sulle pratiche educative delle famiglie coinvolte.
Inversamente, la formazione e soprattutto
l’intervento, danno un accesso privilegiato agli stessi
processi educativi intrafamiliari permettendone il loro
studiorigoroso.
Non ci può essere miglioramento dal punto di vista
epistemologico in e.f. che non prenda in seria
considerazione questo legame essenziale tra ricerca e
azione, costruendone le implicazioni metodologiche.
Ricerche pedagogiche

Fino a tutto il sec. 19° la società si riproduceva in modo sempre


identico, in una logica di fatalismo e determinismo sociale. Nella
società post-moderna, in cui l’uomo è soggetto autore e
trasformatore, l’educazione è considerata uno dei fattori chiave
della mobilità sociale, ma:
•le realtà familiari sembrano poter spiegare il 75% della
variabilità degli apprendimenti scolastici. Infatti, le caratteristiche
personali e familiari studiate a 5/7 anni pesano per 3 bambini su
4 sulla traiettoria scolastica e sul progetto di vita a lungo
termine: le ricerche (Pourtois et Desmet, 1979, 1993, 2000,
2007) dimostrano il legame tra l’ambiente socio-economico e
culturale del bambino e la sua riuscita a scuola e nella vita
sociale (variabili distali)
L’impatto che la famiglia esercita sullo sviluppo e
l’adattamento scolastico del bambino è
determinante
Tenete in alto il vostro bambino e fate che sia lampada
che arda.
d. Lorenzo Milani

•p. 40 “I cromosomi del dottore sono potenti. Pierino


sapeva già scrivere a 5 anni”
•p.75 “Fra gli studenti universitari i figli di papà sono
l’86.5%. I figli di lavoratori dipendenti il 13.5%. Fra i
laureati: figli di papà 91.9%, figli di lavoratori dipendenti
8.1%”.
•p. 143: una serie di tavole sui “ragazzi persi”, su quanti
ragazzi la scuola perde nel suo percorso, su quella che
è definita nella tabella di p.52 la “Strage di poveri”.
Lettera a una professoressa
La nozione di genitorialità
L’interesse per il parenting nasce
dalle recenti ricerche evidence based, in ambito psicologico,
pedagogico, economico, sociologico, neuroscientifico ecc.
sulle determinanti familiari dello sviluppo umano
Uno dei modelli concettuali più solidi dal punto di
vista scientifico, sostenuto da centinaia di ricerche
in tutto il mondo, è quello di Belsky (1984, 2008),
che, facendo riferimento alla teoria bioecologica
dello sviluppo umano di Bronfenbrenner (1979,
1996, 2005), sostiene che la genitorialità sia la
risultante di un vasto insieme di fattori,
raggruppabili in tre macro-categorie.
• le caratteristiche personali del genitore: la sua storia e la sua personalità, i suoi
modelli parentali di riferimento, gli eventuali problemi di salute mentale, i modelli di
attaccamento, le cure genitoriali che offre ai suoi figli, le risorse a sua disposizione, il
sentimento di efficacia parentale, le attitudini, le credenze, i valori, la sensibilità, lo
stress, gli stili parentali, la relazione coniugale e l’alleanza parentale, ecc.

• le caratteristiche personali del bambino: le sue disposizioni fisiche e psicologiche e


soprattutto i suoi bisogni di sviluppo

• le caratteristiche sociali e contestuali: l’insieme di elementi che esercita un’influenza


indiretta sulla genitorialità e che costituisce l’ambiente nel quale il bambino cresce e
che più, o meno, garantire il sostegno informativo, cognitivo, affettivo, relazionale,
materiale, economico di cui i genitori nelle società occidentali necessitano per come
la genitorialità è investita socialmente, per l’impatto, non perché i genitori sono
défaillants
La genitorialità come nozione multideterminata e
multidimensionale:

“La comprensione della genitorialità esige dunque di prendere in


considerazione diversi fattori prossimali e distali, descritti in

questo modello concettuale integrato ”


(Lacharité et al., 2015, p. IX)

Considerare la genitorialità in maniera aperta, contestuale e


dinamica (Milani, Zanon, 2015): in relazione con l’altro genitore, la
famiglia allargata, i vicini, e gli altri soggetti presenti nell’ambiente
socioculturale e in una prospettiva evolutiva
Parenting ing. definisce l’esercizio del ruolo di genitore
Parenthood ing. definisce lo statuto, anche sul piano giuridico,
Parentalité fr. definisce la pratica parentale.

Lacharité e Sellenet (2015) sottolineano che il termine è nato con


l’apparizione di un discorso pubblico sulla genitorialità conseguente a un
nuovo modello di azioni pubbliche (politiche, servizi, organizzazioni
accademiche, ecc.) nelle società occidentali, che si focalizza su ciò che
fanno i padri e le madri nella vita quotidiana con i loro figli.
Quando si parla di genitorialità, si intende una nozione che prende forma
all’interno, e quindi risente, di un certo spazio sociale e all’interno di certi
dispositivi istituzionali ritenuti culturalmente accettabili all’interno di una
certa cultura e di una certa epoca storica (Bornstein, 2002).

Potrebbero piacerti anche