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2. Il progetto psicopedagogico
A inizio progetto premessa in cui sono delineati i cambiamenti socio-famigliari, l’importanza delle relazioni
umane e l’opportunità di dialogo tra generazioni.
1. Il cambiamento socio-famigliare.
I cambiamenti sociali si riflettono sulla organizzazione famigliare.
La famiglia tradizionale era intesa come “famiglia contadina” con diverse figure di riferimento quali
nonni, zii, cugini, genitori. Ora di parla più di famiglia nucleare: padre, madre e eventualmente i figli.
Negli ultimi anni c’è stato un abbassamento fecondità , il 19% famiglie non ha figli, molto spesso
hanno un figlio unico.
Inoltre molte persone vivono sole, la solitudine fisica colpisce soprattutto gli anziani, e può diventare
isolamento, ciò non cambia nella casa di riposo perché è un luogo in cui è difficile far nascere
relazioni. Questi cambiamenti si riflettono sulla crescita dei bambini perché hanno meno figure di
riferimento e le ricercano in compagni e amici, ma non c’è lo stesso affetto che con un parente.
2. L’importanza delle relazioni umane.
Punti di riferimento per bimbo e sostegno per anziano.
Diverse ricerche sottolineano che per gli anziani le relazioni, in particolare famigliari sono più
importanti di altre perché fonte di benessere psicofisico o di frustrazione o regressione. In alcune
indagini è emersa una correlazione tra la comparsa di malattie e la mancanza di relazioni.
Uomo è essere in rapporto, una rete, realtà con due facce, individuale e relazionale in tre dimensioni:
con la natura, con uomini, con propria realtà psicosomatica.
- Dalla parte dell’anziano: la società sembra avere tutte le caratteristiche per emarginare gli anziani,
promuove bellezza, forza e svaluta saggezza ed esperienza. Altre generazioni hanno immagine di
anziani come inutili, peso, passivi, immagini nate da stereotipi che portano a discriminazione. Al fine
di cancellare questi pensieri è utile un’educazione alla vicinanza e al rispetto fin da piccoli.
Nel progetto si fa riferimento all’Assemblea mondiale sull’invecchiamento, in cui l’Italia ribadiva
l’importanza di conoscere la terza età e per questo era necessaria un’educazione e che bimbi e
ragazzi vivessero con anziani.
Si fa poi riferimento a iniziative dell’Unione Europea che nel 1993 ha proclamato l’anno Europe delle
persone anziane e della solidarietà tra generazioni. In questi anni sono cresciute ricerche
sull’importanza dei nonni e di come essi si sentano ringiovaniti dalla vicinanza ai nipoti.
- Dalla parte del bambino: i rapporti costruiti in prima infanzia diventano poi guide per gli anni
successivi, formano la personalità e il carattere. Rapporto con gli anziani è anche importante
perché essi lasciano lo spazio da protagonista al bimbo e questo aiuta loro a sviluppare la
fantasia.
3. Caratteristiche del Centro Infanzia
…
4. Il percorso educativo
Obiettivi
Programmazione educativa per definire obiettivi, scelte e contenuti esperienze, metodologie e strategie di
insegnamento.
Compito CI è rafforzamento identità personale dei bimbi su 3 profili:
1. Corporeo
2. Intellettuale
3. Psicodinamico
Ciò avviene con vita relazionale sempre più aperta e affinamento potenzialità cognitive.
Bisogna promuovere quindi autonomia , curiosità , controllo emozioni e sentimenti, sensibilità ed empatia,
stima di sé, bisogna quindi portare i bimbi a sviluppare positivamente la loro identità .
Conquista di autonomia (si articola in capacità orientarsi e compiere scelte autonome in contesti diversi,
libertà pensiero, rispetto sé e altri, curiosità apertura a scoperta…) e maturazione identità collegate.
CI inoltre stimola riduzione e interpretazione testi e situazioni attraverso diversi strumenti linguistici e
capacità rappresentative.
Obbiettivo primario educazione è mantenere il bimbo in condizioni migliori per potersi esprimere con le
proprie competenze personali, così il CI realizza spazi per socializzazione, crescita emotivo cognitiva,
adeguati a varie fasi e ritmi di sviluppo.
Capacità primaria educatore è di decodifica dei segnali e codici di comportamento e dei diversi linguaggi
bimbi, quindi molto importante l’osservazione per l’analisi e la rilevazione di problemi e per la valutazione.
Seguendo gli orientamenti de 1991
Orientamenti delle attività nelle scuole materne del ’91 : “attuare progetti in cui educazione sia espressione
della partecipazione delle famiglie e animazione della comunità”, questo è anche ciò che propone CI.
CI quindi crea clima dialogo, confronto e aiuto reciproco, coinvolge genitori in progettazione educativa.
I nuovi orientamenti del ’91 collegano orientamenti-programmazione- curriculo- campi di esperienza
(ambiti del fare e dell’agire del bimbo, settori di competenza).
Bimbo come protagonista-gestore del proprio progetto di sviluppo-educazione. L’apprendimento è
esperienza pura che porta a costruzione immagine di sé.
Programmare per campi di esperienza significa progettare esperienze capaci di guidare i bimbi ad acquisire
sistemi simbolico-culturali. L’esperienza diventa crescita intelletiva, attraverso gioco, esplorazione, ricerca e
vita relazionale L’esperienza educativa è ludica, esplorativa e interattiva.
Orientamenti individuano dei campi educativi di esperienza, ai quali gli educatori, per progettare, possono
fare riferimento:
- Corpo e movimento, per presa conoscenza valore del corpo.
- Spazio ordine e misura , ordinare etc.
- Discorsi e parole
- Le cose il tempo e la natura esplorazione e scoperta
- Messaggi forme e media tutte attività inerenti a espressione e comunicazione,
- Il sé e l’altro
5. Organizzazione dell’ambiente
Il tempo
Indicazioni del 2012, importanza di un ambiente caldo, curato, accogliente, di un tempo disteso per
permettere di vivere a pieno la giornata, sperimentando.
Inizialmente bimbo vive il tempo in senso “pratico” (durata che accompagna azione), dopo
“soggettivo”(inizia a localizzare i ricordi), “oggettivo” (concetto prima e dopo e dopo ieri oggi domani).
Importanza della routine perché favorisce percezione progressione temporale, offre a bimbo sicurezza, ha
funzione sociale poiché consolida il gruppo perché investe tutti i bimbi contempora.
Anche l’attesa è fondamentale perché favorisce la rappresentazione mentale di un evento che deve avvenire
e dal pdv sociale porta al rispetto e al riconoscimento dell’altro.
Il percorso del CI porta bambino alla percezione oggettiva del tempo; inoltre l’insegnante programma il
tempo in modo che non ci siano tempi vuoti, che x il bimbo diventano vuoti di insegnamento.
Durante giornata ci sono vari tempi:
- Ingresso, distacco genitore bimbo , insegnante accoglie e riconosce esigenze del singolo
- Incontri collettivi con bambini, sia gruppi età omogenea che disomogenea
- Soddisfacimento dei bisogni primari, nutrirsi, riposare, usare i servizi…
- Tempi di uso di spazi di vissuto e apprendimento
- Tempi dell’uscita
Insegnante mette a punto le situazioni, quindi i tempi del fare, quelli dell’adulto non devono coincidere con
quelli del bambino, e devono corrispondere con tempi di osservazione, introduzione del cambiamento… il
team insegnante deve collaborare con operatori centro residenziale, sono previste riunioni periodiche per
programmare integrazione del nonno guida nelle attività laboratoriali.
Ci sono i nonni guida, collaboratori attivi nella gestione dei laboratori, programma organizza e realizza
attività concrete con i bambini, poi ci sono i nonni che non sono i veri conduttori dei laboratori ma
collaborano in attività mettendo a disposizione loro esperienza;
vi è poi il tempo in cui educatori/insegnanti/operatori dedicano a famiglie di anziani e bimbi; tempo di
scambio confronto e condivisione delle idee.
Lo spazio
Spazio scuola, sia fisico che psicologico, è una risorsa educativa e va organizzato a seconda dei bisogni dei
bimbi, bisogna garantire sensazione di benessere tranquillità.
In CI spazi:
a) Spazi in comune:
- Luogo accoglienza: spazio di presentazione della scuola, carta di identità, pannello con descrizione della
struttura e di operatori, bacheca avvisi, calendario, diari sezione, POF… ad altezza bimbo competenze
giornaliere e calendario settimanale lab. Documentazione fotografica
- Salone centrale: luogo accoglienza atività psicomotorie
- Nanna mobile: sezione coniglietti diventa sala per la nanna;
- Laboratorio di cucito e di attività manuali: gestito con anziani
- Sezione aperta: attrezzata per gioco simbolico letture e costruzioni
b) Spazi per il nido:
- Spogliatoio: bacheca informativa, caselle personali e diario giornaliero.
- Spazio della sezione: strutturata in modo verticale con bimbi di età diversa, ma sono previsti momenti di
lavoro per età omogenea, ci sono angolo morbido, dell’esperienza senso-motoria, a. e. logica, a.
manipolazione..
c) Spazi per la scuola dell’infanzia:
- Spogliatoio (LE SOLITE ROBE)
- Sezioni: bambini di età omogenea, strutturate in : lab. Lettura narrazione in angolo morbido, lab. Pittura,
lab. Manipolazione, lab. Di logica, angolo del gioco simbolico
- Lab. Di musica e inglese
Bimbi utilizzano anche spazi dentro centro residenziale:
- Sala di ergoterapia: con materiali per laboratori espressivo manipolativi per anziani e bimbi
- Palestra
- Sala teatro
- Sala polifunzionale: utile per convegni o incontri
Spazi esterni CI:
- Giardino
- Giardino a sassi con altalena e scivolo
- Zona verde con giochi e attrezzi per esterno
- Orto e aiuola piante aromatiche
- Recinto animali domestici e asini
- Zona bosco e si giunge attraverso il sentiero
- Zona giardino dietro casa di riposo
Inserimento
Quando si iscrivono bimbo e genitori invitati a scuola per conoscere spazi e insegnanti, poi colloquio con genitori in cui
recepite informazioni sul bimbo.
Giornata tipo
8.00-16.00 anche per le 7.30e fino 18.00 per 5 giorni a settimana. Da 9.30-11.30 attività ludico, prima accoglienza e
piccola colazione.