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MEXICO (spagnolo:Mxico;nahuatl:Mxihco), ufficialmente gliStati Uniti del Messico (spagnolo: Estados Unidos Mexicanos), unademocrazia rappresentativa composta di 31 Stati

i federali e un Distretto Federale che occupa la parte meridionale dell'America Settentrionale. Secondo l'attuale costituzione, la sede dei poteri della federazione e capitale dello Stato Citt del Messico, il cui territorio stato designato come il Distretto Federale. Il Messico delimitato a nord dal

confine con gli Stati Uniti d'America, a est dal golfo del Messico e dal mare Caraibico, a sud-est da Belize eGuatemala, e a ovest dall'oceano Pacifico. Si estende su di una superficie di 1.972.550 km (al quattordicesimo posto tra gli stati pi estesi del mondo) ed popolato da 117.409.830 persone,[5] il che lo rende il pi popoloso paese di lingua spagnola. Lo spagnolo convive in Messico con molte lingue indigene, ufficialmente riconosciute. L'insediamento umano in questo territorio risale a pi di 30.000 anni fa; da allora si succedettero svariati popoli,

sia agricoltori della mesoamerica sia nomadi. Dopo la conquista spagnola, il Messico cominci la sua lotta per l'indipendenza politica nel 1810. In seguito, per quasi un secolo, il paese stato coinvolto in una serie di guerre interne e di invasioni straniere che hanno avuto un impatto forte in tutti gli ambiti della vita messicana. Per la maggior parte del XX secolo (principalmente per la prima met) si assistette a un periodo di forte crescita economica nel contesto di una politica dominata da un unico partito politico. Per volume di prodotto interno

lordo (PIL) nominale, il Messico considerata la quattordicesima economia mondiale.[3] Tuttavia, la distribuzione della ricchezza cos diseguale che nel paese convivono indici di sviluppo umano che possono variare fra parametri paragonabili a quelli di nazioni sviluppate come la Germania e altri pi vicini a quelli del Burundi.[7] Per una buona parte del XX secolo la principale fonte di ricchezza del paese stato il petrolio, anche se il processo di industrializzazione del paese ha permesso il diversificare dell'economia. Le rimesse dei lavoratori all'estero sono

aumentate di anno in anno, rappresentano il 3% del PIL e un'importante fonte di valuta estera per il paese, accanto ai proventi delle esportazioni di petrolio e del turismo.Il Messico una potenza regionalee il solo paese dell'America Latina ad essere membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sin dal 1994.

Epoca preispanica e civilt precolombiane Il passato americio del Messico mostra

una grande diversit di civilt. Come il resto d'America, i primi abitanti del paese furono probabilmente dei cacciatori asiatici che attraversarono lo Stretto di Bering al momento delle grandi glaciazioni. Il territorio messicano fu abitato da cacciatori e raccoglitori a partire da circa 30.000 anni fa. L'agricoltura inizi a svilupparsi nel IX millennio a.C., anche se la coltivazione del mais, la pi importante della regione, non inizi fino al V millennio a.C. Il vasellame, importante segno della nascita di una societ sedentaria, fu introdotto attorno al 2500 a.C., che viene accettata come data di inizio della civilt

mesoamericana. Mentre le popolazioni del deserto del nord continuarono a sopravvivere grazie a caccia e raccolta, nella parte meridionale del Messico l'agricoltura permise la transizione dalle societ egalitarie del periodo preclassico antico (tra il XXV e il XVI secolo a.C.) - basate sulle differenze di genere, et e parentela alle societ pi complesse del periodo preclassico mediano.

Quetzalcoatl, una delle principali divinit della Mesoamerica.

Teotihuacan, costruita tra il 300 e il150 a.C.

El Castillo nella citt di Chichn Itz (citt maya). Dal XII secolo a.C. fino alla conquista spagnola nel 1492, il Messico fu la patria di civilt avanzate, quali: Gli Olmechi (apogeo dal 1200 a.C. al 500 a.C.) La cultura e l'arte olmeca sono ancora poco conosciuti. Sebbene i loro resti siano pochi (testa olmeca di La Venta, si veda in particolare il Museo di Antropologia di Xalapa) si stima che la loro influenza sulla civilt degli altri paesi sia stata decisiva (l'invenzione

della scrittura e del calendario, il culto del giaguaro e il dio della pioggia). Tutte le civilt della Mesoamerica pertanto fanno riferimento a quella olmeca. La civilt di Teotihuacn (100 a.C. al 650 d.C.) Teotihuacan fu la pi grande citt-stato pre-colombiana e domin la civilt che porta lo stesso nome. Costituisce uno dei siti archeologici pi visitati del Messico. Fece sentire la propria influenza dal Nuovo Messico al Costa Rica. Nell'VIII secolo Teotihuacan cominci a decadere e nella regione

sorsero diversi Stati ostili fra loro. Nel X secolo questi Stati avevano esaurito le proprie forze, proprio mentre dal deserto del nord giungevano le prime trib chichimeche. Nel frattempo, nel nord-est i popoli Oasisamericani crearono una civilt propria, le cui vestigia pi importanti in territorio messicano sono localizzate a Paquim. Zapotechi (apogeo dal 200 al 700) Stanziatisi prevalentemente nell'odierno Stato di Oaxaca, si costituirono in citt-stato teocratiche. Oggi 400.000 persone parlano ancora

lo zapoteco. Uno dei principali siti archeologici quello di Monte Albn. I Maya (apogeo dal 200 al 900) Quella Maya fu una delle civilt pi evolute dell'epoca pre-colombiana, caratterizzata dallo sviluppo di importanti centri cerimoniali (il cui simbolo il tempio a forma di piramide a gradoni). Fondarono la citt di Chichn Itz, una delle pi importanti citt del Messico preispanico, e Palenque. I Toltechi (apogeo dal 1000 al 1200)

I Toltechi inaugurarono l'era dei sacrifici umani, ponendo fine ai riti pacifici. La capitale tolteca fu la citt di Tula. Gli Aztechi (apogeo dal 1200 al 1500) Questo popolo pass nel giro di poco meno di 200 anni dallo status di trib nomade a quello di impero esteso su un vasto territorio del Messico centrale. La capitale dell'impero azteco fu Tenochtitln, che divenne l'odierna Citt del Messico dopo la sua distruzione nel 1521 ad opera dei conquistadores spagnoli. L'impero

croller poco dopo, nel 1525

LA CONQUISTA

Nel 1517 gli spagnoli con Francisco Hernndez de Crdoba raggiunsero la costa della penisola dello Yucatn provenienti da Cuba. Diego Velzquez de Cullar invi 4 navi comandate dal nipote Juan de Grijalva nel 1518. Una terza spedizione del 1519, guidata da Hernn Corts, prese terra a Cozumel. Gli spagnoli inizialmente vennero accolti pacificamente dall'imperatore azteco Montezuma poich in base a segni premonitori e ad antiche leggende gli uomini di Cortes vennero scambiati per emissari di Quetzalcoatl, una delle principali divinit azteche.

Cuitlhuac e Cuauhtmoc furono gli ultimi leader dell'Impero azteco. Il primo venne sconfitto dagli invasori il 30 giugno 1520, e mor poco dopo durante l'epidemia di vaiolo. Cuauhtmoc, abbandonato dalla maggior parte dei suoi alleati, venne catturato e giustiziato dagli spagnoli nel 1521. Nell'autunno del 1521 cadde l'Impero azteco ad opera degli eserciti spagnoli composti principalmente da tlaxcalteca. Dopo due mesi e mezzo di assedio, Tenochtitln fu espugnata, e nel giro di un anno gli spagnoli presero il controllo dell'intero paese e in seguito procedettero alla sottomissione dei regni indipendenti. Quasi tutti i popoli

mesoamericani vennero assoggettati nei cinque anni successivi alla caduta di Tenochtitlan. Tuttavia i gruppi seminomadi del nord continuarono la resistenza fino quasi al XX secolo, quando gli yaqui negoziarono l'armistizio con l'esercito messicano. I soldati spagnoli arrivarono accompagnati dai missionari che procedettero alla conversione degli indigeni al cattolicesimo. Tra i religiosi che giunsero nel paese vi furono Vasco de Quiroga, Motolina, Martn de Valencia, Bernardino de Sahagn, Diego de Landa, Junipero Serra, Sebastin de Aparicio eBartolom

de Las Casas.

Dopo la caduta di Tenochtitln, Hernn Corts si impossess del governo del paese proclamandosi comandante generale e iniziando la conquista di un vasto impero coloniale conosciuto con il nome di Nuova Spagna. Il territorio, oltre al Messico arriv a coprire gran parte del sud degli odierni Stati Uniti, (tra cuiCalifornia, Arizona, Nuovo Messico e Texas). Vennero fondate alcune delle principali citt messicane, quali Citt del Messico (sulle rovine di Tenochtitln),Guadalajara, Puebla e Mo D a l 1535 l'amministrazione della

Nuova Spagna venne affidata ad un vicer. Il primo fu Antonio de Mendoza nominato da Carlo V. Durante questo periodo, la madrepatria spagnola si arricch grazie alle attivit minerarie (oro e argento) e all'agricoltura (coltivazione di canna da zucchero ecaff). Porte di accesso al commercio del paese f u r o n o Veracruz (sul Golfo del Messico) e Acapulco (sull'Oceano Pacifico). Sul piano umano la popolazione indigena si ridusse dell'80% a causa delle epidemie e dei massacri. Si stima che prima dell'arrivo degli europei il Messico centrale

possedesse 25 milioni di abitanti. Di questi ne erano rimasti poco pi di un milione nel 1650 circa. I tre secoli di dominazione spagnola (1525 1821) hanno coinciso con l'istituzione del Messico come nazione latina, ispanica, cattolica e meticcia, cos come la conosciamo oggi. L'architettura, la gastronomia, le festivit, e la struttura della famiglia sono ancora in gran parte influenzate da questi tre secoli di dominazione spagnola. Nonostante la diffusa distruzione derivante dalla colonizzazione del

Messico, una forma d'arte coloniale si svilupp dal XVI secolo.

L INDIPENDENZA

Rivolte separatiste scoppiarono contemporaneamente in diverse regioni dell'America Latina, tra cui il Messico. Nel 1809 mor l'eroe indipendentista Melchor de Talamantes. Il 16 settembre 1810, un creolo, il sacerdote Miguel Hidalgo y Costilla (oggi eroe nazionale), part da quella che oggi la citt di Dolores Hidalgo nello Stato di Guanajuato alla guida di un esercito formato da abitanti del villaggio e da popolazioni indigene contro la dominazione spagnola. Inizi con successo la conquista della citt, che avvenne nel 1811. Il movimento inizi ad allargarsi. Creoli (coloni bianchi al potere dell'economia locale),

meticci e indigeni si allinearono contro i Gachupines (spagnoli nati nelle metropoli alla guida del potere politico). Il primo atto di indipendenza venne firmato il 6 novembre 1813, con il nome di Atto Solenne della Dichiarazione di Indipendenza del Nord America. L'atto di indipendenza del Messico fu finalmente firmato il 28 settembre 1821. Il 4 ottobre 1824 il Messico si dota di una costituzione, nasce cos la repubblica. Nell'autunno 1835 i coloni americani del Texas (85% della popolazione) si

ribellano contro l'autorit del Messico (in seguito a Fort Alamo), proclamando nel marzo 1836 la "Repubblica del Texas". Il Guatemala e l'effimera Repubblica dello Yucatan dichiarano la secessione. Quest'ultima verr reintegrata dal Messico dopo due tentativi.Il Texas, dichiaratosi indipendente, venne in seguito annesso agli Stati Uniti. Nel 1846 il Messico rivendic il territorio compreso tra il Rio Grande e il Rio Nueces(fiume situato km 300 a nord del Rio Grande). Scoppi la guerra tra il Messico e gli Stati Uniti che dur dal 1846 al 1848. Le truppe degli Stati Uniti invasero e occuparono il paese

dal 1847 al 1848. Dopo la battaglia di Chapultepec, 14 settembre 1847, le truppe degli Stati Uniti issarono la bandiera americana sul Palazzo Nazionale: Citt del Messico venne occupata. La guerra si concluse con la firma del Trattato di Guadalupe Hidalgo, con il riconoscimento da parte del Messico del Rio Grande come confine con il Texas. Il Messico inoltre cedette pi del 40% del suo territorio agli Stati Uniti d'America, circa Km quadrati 2 000 000 Gli Stati della California, Nuovo Messico, Arizona, Nevada,Utah, la maggior parte del Colorado e

del Wyoming divennero territori degli Stati Uniti in seguito alla guerra messicano-statunitense. Nel 1857 venne promulgata la Costituzione, che disciplin le istituzioni politiche messicane fino al 1917. Eroe della guerra contro i francesi, Porfirio Daz divenne presidente del Messico nel 1876. La sua presidenza si protrasse fino al 1911, comportando un lungo periodo di stabilit. La sua opera verte verso la pace, il progresso, e l'apertura del paese agli investitori stranieri. Le riforme

modernizzano e arricchiscono il paese, ma questo non va a vantaggio di tutti e si acuisce il divario tra ricchi e poveri. La ripartizione dei voti alle elezioni e l'insoddisfazione di alcuni ceti, in particolare della classe media, suscita la Rivoluzione.Porfirio Daz, al potere da trent'anni, volle partecipare alle elezioni presidenziali del 1910, al pari di Francisco Madero. Daz fece imprigionare Madero, per poi rilasciarlo. Daz vinse le elezioni. Madero raccolse solo poche centinaia di voti in tutto il paese. Molte persone ritennero che vi fossero stati palesi brogli, e si ribellarono. Inizi la guerra civile messicana, detta

anche Rivoluzione messicana. Durante la rivoluzione messicana Diaz dovette affrontare numerose ribellioni, compresa quella di Pancho Villa a nord ed Emiliano Zapata principalmente nello Stato di Morelos. Nel 1911, dopo la presa di Ciudad Jurez, Diaz, che voleva evitare una guerra civile, scelse di andare in esilio in Francia. La Rivoluzione degener in una lotta di potere tra i rivoluzionari. Il Presidente Francisco Madero (rivoluzionario) venne assassinato da Victoriano Huerta (reazionario) contro il volere

dei rivoluzionari Pancho Villa ed Emiliano Zapata. Zapata venne assassinato nel 1919, Carranza nel 1920, ePancho Villa nel 1923. La rivoluzione si concluder ufficialmente nel 1917, data della nuova Costituzione del Messico, ma le violenze si protrassero fino al 1930(assassinio di lvaro Obregn nel 1928). Un'altra ondata di violenze seguirono le misure anticlericali adottate dal governo di Plutarco Elas Callesnel 1926: detta la rivolta dei cristeros. Alla morte di lvaro

Obregn, Calles divenne il Jefe maximo de la Revolucin. Nel marzo 1929 fond il Partido Nacional Revolucionario, al fine di controllare i vari politici e ponendo se stesso a capo del partito. Al fine di evitare conflitti tra i generali nomin Presidente della Repubblica un civile Emilio Portes Gil per il periodo dal 1928 al 1930. Calles dovette lottare contro una cospirazione militare guidato da Jos Gonzalo Escobar. Gli anni trenta furono segnati dalla presidenza di Lzaro Crdenas del Ro dal 1934 al 1940, che si propose di rendere il Messico un paese socialista su imitazione dell'URSS. Il Partito Rivoluzionario Istituzionale

(PRI) prese il potere nel 1946 e govern il paese senza interruzione fino al 2000, quando ci fu la vittoria di Vicente Fox, candidato delPartito Azione Nazionale (PAN) (conservatore cristiano-democratico).

LA POPOLAZIONE Mxico es tnicamente diverso. El artculo 2 de la Constitucin Mexicana define al pas como una nacin pluricultural fundada sobre el principio de lospueblos indgenas. El Mxico actual se caracteriza por ser una "nacin mestiza" o, como dijera Jos Vasconcelos Caldern (1925), un "crisol de todas las razas" tanto cultural como desde el punto de vista tnico. La poltica predominante del primer siglo de vida independiente de Mxico era de corte racista. Tras el triunfo de

la Revolucin, varios pensadores consideraron que Mxico era una nacin culturalmente mestiza, y entonces las polticas sociales se dirigieron a asimilar a los indgenas a la cultura nacional. Las consecuencias fueron la reduccin en trminos absolutos y relativos de las personas que hablaban lenguas indgenas. El criterio de las lenguas se ha empleado para determinar la cantidad de indgenas en el pas. Sin embargo, esto ha sido criticado, puesto que la identidad tnica no est dada slo por la identidad lingstica, como sealaba Guillermo Bonfil Batalla en su

obra Mxico profundo. Las cifras ofrecidas por el Instituto Nacional de Estadstica y Geografa (Inegi) y por la Comisin Nacional para el Desarrollo de los Pueblos Indgenas(anteriormente el Instituto Nacional Indigenista) (INI), son divergentes. Para el primero, la poblacin indgena es de alrededor de 6 por ciento del total, en tanto que el INI present una poblacin de entre 10 y 14 por ciento. En el sitio web de la comisin, la cifra ofrecida es de 10 220 000 indgenas en el pas en el ao 2000, lo que constituira cerca del 11 por ciento de la poblacin

mexicana. Los criterios empleados por la comisin para su clculo incluyen, adems del lingstico, el lugar de origen, la identidad tnica de uno o ambos padres y la Asuncin individual de la identidad indgena, entre otros. La comisin reconoce solamente a 65 grupos tnicos indgenas distinguidos entre s sobre la base del criterio lingstico. Los ms grandes, en trminos demogrficos, son el nahua, el maya, el zapoteco, el mixteco, el otom y el purpecha. Todos ellos son descendientes de los antiguos pueblos mesoamericanos. Los grupos menos numerosos son el kiliwa, asentado en el

norte de Baja California y el lacandn de Chiapas, con apenas unas decenas de integrantes

Lenguas nacionales

La Ley General de Derechos Lingsticos de los Pueblos Indgenas reconoce como lenguas nacionales al espaol y a 65 lenguas indgenas mexicanas.208 El espaol es la lengua dominante en asuntos oficiales y es el idioma materno de la mayora de los mexicanos. Un 7% de la poblacin habla una lengua indgena. El gobierno reconoce oficialmente 63 lenguas indgenas agrupando las variedades similares que para algunos lingistas deberan ser considerados como lenguas diferentes . Entre las lenguas indgenas, las que cuentan con el mayor nmero de

hablantes son el nhuatl y el maya yucateco; juntas, suman ms de 2 millones de personas. El caso opuesto es el del maya lacandn, cuyo nmero de hablantes no llega a los 100. Ms evidente an es el caso de lenguas como el kiliwa, cuyos hablantes se estiman entre 10 y 50 individuos (la informacin vara segn las diversas fuentes), problema que se acenta debido al aislamiento geogrfico de las familias kiliwa,209igualmente significativo es el caso de los hablantes del dialecto zoque ayapaneco que debido a recientes investigaciones, se sabe que son nicamente dos individuos que adems no ejercen el

uso del idioma y por lo tanto se considera extinto. La SEP ha establecido sistemas de educacin bilinge en las comunidades indgenas y rurales debido a la necesidad de comunicacin con la mayora hispanohablante que se suscit -de facto-; un porcentaje considerable de la poblacin indgena es bilinge o trilinge. Los Das de los muertos La Da de los Muertos si festeggia il 2 novembre in tutto il Messico, dove festa nazionale, e dovunque viva una forte comunit messicana, per cui non ci dobbiamo sorprendere di assistere a

queste celebrazioni anche negli stati meridionali degli USA, quelli confinanti con il Messico, California e Florida primi fra tutti. Una festa che dal 2003 entrata a far parte del Patrimonio Culturale dellUmanit, come una delle pi importanti manifestazioni culturali del Messico e del mondo, soprattutto in quanto espressione di continuit culturale con le antiche popolazioni del continente americano. Una celebrazione dei morti e degli antenati, con la funzione sociale di ricordare la posizione del singolo allinterno del gruppo e allaffermazione dellidentit

culturale. E, tralasciando il lavoro dei sociologi e storici, anche una festa vibrante, colorata e con un forte, anche se per noi stravagante, gusto estetico. Un evento, cui partecipare, ma anche da preservare dalla solita invadente presenza della moderna societ consumistica. Tanti colori e rappresentazioni per ricordare i propri morti, e anche i calaveras de dulce, dolcetti a forma di teschio, con il nome del defunto sulla testa, il pan de muerto, il pane dei morti, un biscotto dolce che viene cotto

in forme diverse (spesso teschi), tantissimi fiori colorati, ma soprattutto quelli del cempaschitl, che si crede per possano attirare le anime dei morti, ed anche altari fai da te dedicati ai propri morti. Qualcosa di molto particolare, che spiega tante cose del Messico.

STORIA DEL MURALISMO MESSICANO

La nascita

del muralismo rappresentato dalle opere di tre artisti messicani: Clemente Orozco (18831949) Diego Maria Rivera (1886-1957) David Alfaro Siqueiros (1896-1974)

Il principale obbiettivo di questa particolare avanguardia deg anni Venti e Trenta consisteva nel reclamare e ricreare unidentit messicana basata sul passato precoloniale dello stato centro americano.Il movimento emerse alla fine della Rivoluzione agraria del 1910-1920, che un contadini, intellettuali e

artisti contro il dittatore Porfirio Daz e i grandi proprietari terrieri. Dopo dieci anni di guerra civile, linsediamento nel 1920 del presidente Alvaro Obregn, ex leader rivoluzionario, riformista e amante delle belle arti, port un periodo di rinascita e ottimismo.

Questo rinascimento messicano era largamente coadiuvato dallidealismo filosofico del ministro delleducazione Jos Vasconcelos. Fu lui a dare inizio al progetto nazionale dei murales, ipotizzando con sincera passione che larte pubblica potesse essere una componente vitale nella missione di educare

ed entusiasmare la popolazione messicana. Vasconcelos e il governo post rivoluzionario speravano che, collaborando con gli artisti sulle riforme culturali, si sarebbe dato al popolo messicano la possibilit di partecipare allo sviluppo della nazione e alla creazione di una nuova

identit nazionale, culturale ed intellettuale. Gli artisti erano elettrizzati dalla sfida di creare una nuova arte nazionale e una nuova identit culturale, e molti ritornarono in Messico o lo andarono a visitare per aggregarsi allimpresa. Vasconcelos non prescrisse nessun stile o argomento

particolare, ma la maggior parte dei muralisti scelse una modalit del realismo sociale nazionalista, che conduceva ad una forma darte preispanica raffigurante il popolo e gli eroi messicani. La loro arte era ispirata al rispetto per le tradizioni dei nativi e la storia popolare, insieme allesplorazione del

passato indiano. Questo aspetto comunque non impediva unattrazione per il modernismo europeo, perch la nuova generazione voleva creare unarte nuova, indipendente, socialmente impegnata, populista e davanguardia. Nel 1920 Vasconcelos, allora rettore dellUniversit del Messico, sugger

a Rivera di recarsi in Italia a studiare larte rinascimentale, con la speranza che dal suo viaggio potesse scaturire unarte adatta al Messico post rivoluzionario. Rivera pass i successivi diciassette mesi a studiare Giotto, Paolo Uccello, Mantegna, Piero dalla

Francesca e Michelangelo La dimensione epica dellarte religiosa dellItalia rinascimentale e il suo potere deducare e stupire le masse incolte sarebbero stati di grande esempio per quelli che di l a poco sarebbero diventati i muralisti messicani. Il piano del muralismo di Vasconcelos fu avviato nel

1921 e su sua richiesta Rivera torn in Messico per prendervi parte. Nello stesso anno Siqueiros pubblic il suo Manifesto per gli artisti dAmerica nellunico numero della rivista Vida Americana. In questo testo lartista proclamava: Ripudiamo la cosiddetta pittura da cavalletto perch aristocratica ed elogiamo

larte monumentale in tutte le sue forme, perch di pubblica propriet [] larte non deve pi essere l espressione della soddisfazione individuale, qual ora, ma dovr mirare a diventare unarte di lotta, istruttiva per tutti. Questo manifesto, prendendo spunto dal linguaggio dei Costruttivisti

sovietici, cristallizzava i principi del movimento muralista definendo la sua arte pubblica, ideologicamente orientata e didattica. Anche se, genericamente parlando, i muralisti lavoravano nello stile figurativo del realismo sociale, questo non impediva loro di sviluppare forme despressione strettamente individuali.

Dalla met degli anni Venti, i tre artisti avevano gi elaborato i loro distinti stili e argomenti rivoluzionari. Rivera creava composizioni stipate di figure ed eventi che trattavano soggetti tradizionali e moderni scelti per ispirare nel pubblico un senso di orgoglio nei confronti della tradizione messicana e pronosticare

un futuro migliore attraverso il socialismo

. Lavorava in uno stile piano,

decorativo con forme semplificate utilizzando per raccontare le sue storie sia personaggi stilizzati che personaggi realisticamente riconoscibili. Il suo progetto pi ambizioso la Storia del Messico per il Palazzo Nazionale di Citt del Messico, iniziato nel 1929 e lasciato incompiuto per lenorme vastit del

progetto.Durante la sua carriera Siqueiros speriment tecniche e materiali diversissimi nei suoi murales sfrontati, turbolenti e dinamici.

La sua opera connotata da forti elementi surrealisti, dalluso di prospettive multiple, distorsioni e colori vibranti.

Per parte sua Orozco scelse di rendere le orribile sofferenze umane degli oppressi in un realismo sociale sentito e spesso fortemente espressionistico. La dimensione franca e la spavalderia dei murales messicani influenzarono generazioni dartisti sia americani che europei, cos

come la creazione di un arte figurativa e popolare dai contenuti sociali. Linfluenza dei muralisti messicani sugli artisti degli anni Trenta fu profonda, data dal fatto che ancora possibile rivelarne le tracce nellopera delle generazioni successive di artisti che praticavano unarte incentrata sulle tematiche

politiche e sociali. I murales messicani

In Messico i murales nascono e si affermano come una forma d'arte collettiva che poteva essere goduta da tutti, indipendentemente dal ceto di appartenenza. Un'arte, quindi, che non poteva esprimersi negli spazi limitati di una tela, di un museo o di una collezione privata, ma in luoghi pubblici, affollati.

L'esplosione dei "murales", in Messico, avviene soprattutto negli anni Venti e riflette gli ideali che circolavano all'epoca. Soprattutto mette in evidenza il ruolo che si riteneva la cultura dovesse avere. Si parla di "arte sociale". Qualsiasi espressione artistica doveva dare il suo contributo alla crescita culturale di un paese, in quegli anni, sconvolto da una terribile guerra civile. Ma che cosa raccontavano i murales messicani? Tra i temi dominanti, il mondo

precolombiano e le sue tradizioni. Un passato, quindi, da non dimenticare. E ancora: la conquista spagnola, principio dell'epoca moderna giunta a maturazione con la rivoluzione del 1910. Ovviamente non tutti i muralisti affrontano questi argomenti nello stesso modo. Anzi, le posizioni, le opinioni, le idee politiche ed artistiche, sono molto diverse una dall'altra e spesso, tra questi artisti, si innescano discussioni accesissime. Prendiamo per esempio la conquista spagnola. Per il muralista Orozco si tratta di un momento eroico. L'inizio

di una nuova fase storica. Per Rivera e Siqueiros, invece, rappresenta l'inizio della fine, il via di una colonizzazione di cui si pagavano ancora le conseguenze, in termini di povert e differenze sociali. Ma spesso le posizioni individuali degli artisti, nei confronti della storia, perlopi confusa. Daltronde il movimento muralista (cos come viene definita) viene considerato figlio della rivoluzione, in quanto gli artisti della prima generazione (anni Venti) hanno partecipato direttamente al clima diquegli anni, chi combattendo (Siqueiros e Dottor Atl), chi

illustrando periodici rivoluzionari (Orozco). Ma al suo interno, poi, risulta estremamente articolato. Anche nelle scelte tecnico - pittoriche. Orozco e Rivera, per esempio, si ricollegano ai metodi tradizionali dell'affresco e dell'encausto. Siqueiros, invece, cerca costantemente soluzioni innovative, accostandosi a procedimenti industriali. Non bisogna poi dimenticare i mutamenti che in quegli anni interessano ogni campo del vivere umano. I muralisti messicani, infatti,

non stanno chiusi nel loro giardino a coltivare la propria arte, ma guardano con attenzione quanto accade oltreoceano, soprattutto in Europa, dove le avanguardie stanno dando uno "scossone" incredibile al modo tradizionale di concepire l'arte. Jos Clemente Orozco Artista dal carattere introverso, molto critico nei confronti di se stesso e della sua arte, Orozco forse il muralista che pi di tutti ha portato avanti le sue idee artistiche e politiche con

coerenza, senza evidenti cambi di direzione. Non si forma, come altri, in Europa, ma in Messico, studiando sui libri le riproduzioni delle opere del passato e frequentando l'Accademia di Belle Arti di San Carlos, dove frequenta, tra gli altri, il Dott Atl. che era stato nel Vecchio Continente. Da quella esperienza aveva tratto un gusto tutto suo per la sperimentazione di nuove tecniche pittoriche. Ancora ragazzino, Orozco, rimane affascinato dal lavoro di Jos Guadalupe Posada, un affermato incisore che lavora nella stamperia dell'editore Vanegas Arroyo, che si

affaccia sulla strada che il giovane Orozco percorre ogni mattina. Posada racconta, con le sue incisioni per giornali e riviste, scene di vita quotidiana e situazioni fantastiche. Come, per esempio, le famose "calaveras", storie di scheletri e di altre creature dell'oltretomba, che "vivono" situazioni di tutti i giorni, ovviamente in modo satirico e grottesco. Notevole la sua forza espressiva, drammatica e la sua ironia. All'Accademia Orozco fa parte di quel gruppo di artisti convinto della possibilit di inventare un'arte che

fosse contemporaneamente moderna e me capace di esprimere una realt in piena trasformazione sociale, come quella attuale. Orozco si guarda intorno e scopre i quartieri malfamati di Citt del Messico; la rappresentazione del dramma umano sar sempre centrale nella sua pittura. In un clima tuttaltro che facile, fatto di scioperi, lotte fratricide, scontri in strada, Orozco va a San Francisco, dove vive dipingendo i cartelloni pubblicitari del cinema, per poi tornare a Citt del Messico proprio

quando ha inizio la grande stagione dei murales. L'uomo che l'artista raffigura in tutte le sue opere un uomo che non riesce ad essere in armonia ne con il mondo ne con se stesso. Ma non per questo smette di lottare. Diego Rivera Quella di Rivera, stata spesso definita "pittura monumentale". Diego Rivera, per tutta la vita, stato una fonte inesauribile di idee, di progetti da realizzare, non solo sui "muri", ma anche su tela: ritratti, feste popolari e manifestazioni

politiche, paesaggi. Per un lungo periodo (1909-1921) Rivera in Europa, a studiare le avanguardie artistiche del presente come le grandi opere del passato. Dagli artisti spagnoli ed olandesi del Seicento agli inglesi dell'Ottocento, ai cicli pittorici italiani. Ci che lo colpisce, di queste opere, non solo la loro perfezione e bellezza, ma la loro capacit di resistere al tempo. Rivera dedica molto del suo tempo a studiare i vari metodi di affresco, di encausto, di fissaggio e la composizione chimica dei pigmenti. Proprio perch l'arte, per essere

realmente collettiva, alla portata di tutti, deve essere duratura. Il primo murale eseguito da Diego Rivera La creazione (1922), commissionato dal ministro Jos Vasconcelos per l'anfiteatro Bolivar della Scuola Nazionale Preparatoria di Citt del Messico. Tema: la nascita del popolo messicano. Caratteristiche: linee secche, colori nitidi e una certa gerarchia nella disposizione delle forme. Nei murales successivi le figure, man mano, si fanno sempre pi monumentali, i colori squillanti, intensi e sfruttati nell'intera gamma,

lo stile pi sicuro e meno rigido, l'attenzione maggiore e rivolta al particolare. Diversamente da altri muralisti, poi, Rivera ama tratteggiare elementi vegetali, spesso colti nella loro selvaggia originalit, come espressione d'incontaminazione. David Alfaro Siqueiros Forse, tra tutti, colui pi impegnato dal punto di vista politico. Anche lui frequenta l'Accademia negli anni caldi della Rivoluzione. Quando il generale Victoriano Huerta fa il suo colpo di stato, Siqueiros si arruola in una delle fazioni in lotta contro

Huerta. Qui diventa ufficiale di stato maggiore. Per lui rimarr sempre essenziale il concetto di arte come espressione collettiva. I problemi dell'arte devono essere discussi esclusivamente nel contesto rivoluzionario. Come Rivera (che tra l'altro frequenter assiduamente), anche Siqueiros ritiene che l'arte debba essere monumentale e insieme di massa. Con un occhio di riguardo all'ambiente in cui i murales vanno collocati. Negli anni Venti la sua attivit politica si fa sempre pi intensa. Collabora con diverse riviste (vedi

"El Machete"), si dedica ad attivit sindacali. Conosce il carcere. Negli anni Trenta, trascorre un periodo negli Stati Uniti, dove incomincia a sperimentare l'uso di nuove tecniche industriali. Dipingere all'interno di strutture nuove (spesso in cemento o in altri materiali), significa trovare metodi (per esempio la pistola a spruzzo e l'aereografo) e materiali adatti, come la vernice per auto e le resine sintetiche. Tutte tecniche che davano alle immagini notevoli effetti plastici nonch maggiore resistenza agli agenti atmosferici.

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Jos
fra

Posada uno dei pi celebri gli incisori messicani, e

certamente precursore dei movimenti artistici e grafici nati dopo la rivoluzione del 1910. Nato ad Aguascalientes nel 1852, divenne presto maestro incisore e litografo, dapprima nella sua citt natale, poi a Lon, e infine a Citt del Messico. Jos Posada celebre principalmente per le sue calaveras, icone prese a prestito dallimmaginario religioso e folkloristico messicano. Reclutando questi allegri e vitali scheletri per i suoi intenti satirici, Posada crea un originale affresco sociale, alla maniera dei famosi Capricci di Goya. Questa

ironica danza macabra che non risparmia niente e nessuno stata presa come vero e proprio manifesto da molti degli artisti messicani del 900. Linnovazione posadiana pi complessa di quanto potrebbe sembrare a una prima occhiata. Da una parte, opera un connubio fra i teschi e gli scheletri che gi erano presenti nelliconografia precolombiana, e le rappresentazioni occidentali della morte di matrice cristiana (memento mori, danza macabra, ars moriendi, ecc.). Dallaltra, utilizza questi elementi per prendersi gioco,

in maniera grottesca, dei valori borghesi, del progresso, delle differenze di classe. E, infine, pare ricordare comunque che, ricchi o poveri, potenti o sfruttati, non siamo nientaltro che ossa che camminano.

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