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AZTECHI

L’impero azteco era formato da città-stato, principati e regni tributari, è chiamato anche triplice
alleanza azteca per via delle tre città fondatrici Texcoco, Tlacopan e Tenochtitlan, la Capitale,
Contava circa 490 città e ha controllato l’odierno Messico fino al 1521.
Ciò che sappiamo oggi di questo impero è quasi tutto grazie Tlacaelel, nipote del quarto
imperatore azteco che rifiutò il trono per restare nel ruolo di consigliere, ma aveva tuttavia
un’enorme importanza. Esso ordinò di distruggere la maggior parte dei libri aztechi poiché ritenuti
“inesatti” e ristrutturò il governo azteco riscrivendone la storia e riformandone la religione.
L’impero azteco governava con pratiche indirette, ovvero non esercitava una suprema autorità
sulle terre controllate poiché era composto da città-stato politicamente ed economicamente
autonome, ma esigeva regolarmente dei tributi da ognuna di esse senza interferire con gli affari
locali finchè i tributi venivano pagati.
Classi sociali.
Anche l’impero azteco era ovviamente diviso in classi sociali, i nobili rappresentavano quella più
alta, la seconda era quella che comprendeva i contadini, i guerrieri, gli artigiani e i mercanti, questi
ultimi col tempo iniziarono ad avere una rilevanza sociale maggiore poiché costituivano
un’importante fonte di guadagno per le città. I mercanti viaggianti erano una piccola classe sociale
distinta ma comunque molto importante, poiché oltre a facilitare i commerci erano molto utili per
far arrivare le informazioni in ogni parte dell’impero e venivano spesso ingaggiati come spie.
L’ultima classe sociale era invece costituita dagli schiavi, si poteva diventarlo a causa di debiti o di
gravi delitti come il furto e l’omicidio, gli schiavi potevano a loro volta possedere schiavi e
addirittura proprietà terrene. Le schiave diventavano libere una volta sposato il padrone o dando
alla luce dei figli con esso, mentre i maschi potevano comprare la libertà. Alla morte del padrone,
gli schiavi che avevano servito meglio venivano solitamente liberati mentre gli altri andavano in
eredità.
Alla creazione dell’impero azteco non tutte le classi sociali erano ereditarie, per esempio quella
della nobiltà non lo era, ma con il tempo lo divennero tutte a parte quella degli schiavi.
Istruzione.
Abbiamo molte informazioni riguardo a come i bambini aztechi venivano cresciuti e istruiti:
fin dalla nascita il bambino possiede il “Tonalli” ovvero l’anima/destino, che verrà fortificato con il
bagno rituale. In seguito il bambino è protagonista di svariati riti, il primo consiste nel seppellire il
cordone ombelicale nel campo di battaglia per i maschi, e davanti alla casa per le femmine.
Fino ai 14 anni l’istruzione dei bambini è compito delle rispettive famiglie, dai 15 anni in su tutti i
ragazzi frequentavano la scuola senza differenza tra sessi.
L’impero azteco è stato uno dei primi imperi ad avere un piano formativo di base per tutti i ragazzi
e le ragazze, i sacerdoti si occupavano di istruire i bambini delle famiglie più nobili oltre che di
esplicare le pratiche religiose.
La scuola azteca si divideva in due grandi filoni, il primo specializzato in studi pratici e militari, il
secondo in studi di scrittura, astronomia, politica e molte altre discipline.
Arte.
Quasi tutti i reperti artistici della civiltà azteca arrivati fino a noi sono a carattere religioso, la
maggior parte sono poesie, tutte dedicate a dei diversi, spiccano quelle riguardante la guerra e agli
dei della guerra e quelle che parlano del mito della creazione.
Il popolo azteco apprezzava anche particolarmente le rappresentazioni drammatiche, simili al
moderno teatro, con musica, attori e acrobati, alcune erano a carattere comico mentre altre
raccontavano la storia degli dei.
Gli aztechi erano anche abili scultori, ma di tali opere solo poche sono giunte ai giorni nostri,
spesso raffiguravano rettili in quanto si credeva essi incarnassero fenomeni astronomici e
atmosferici, erano comuni anche sculture raffiguranti dei, poste solitamente all’entrata dei templi.
Infine gli aztechi si prodigavano anche nella lavorazione della ceramica, di vasi in ossidiana, attività
tessili e orafe e nella creazione di mosaici.
Architettura.
La comunità azteca aveva compiuto grandi conquiste in campo architettonico, è stimato che
Tenochtitlan contasse circa 80 edifici di grandi dimensioni oltre alle abitazioni, ognuno con uno
scopo diverso. Le città erano piene di palazzi e templi, la maggior parte di questi ultimi erano
consacrati a specifici dei, altri erano dedicati ai sacrifici umani, in ogni caso erano costruiti in modo
da poter essere risaliti e non per contenere qualcosa all’interno come le piramidi.
Gli edifici aztechi utilizzavano tutte le risorse circostanti e presentavano una notevole simmetria e
anche le case erano piuttosto avanzate in campo architettonico:
Infatti sia le abitazioni dei nobili che quelle della gente comune erano costituite da 2 edifici, uno
comprendeva una camera per dormire, una cucina, una stanza con un altarino ed un’area adibita
alla discussione, nel secondo edificio invece si trovava un bagno di vapore.
Divertimenti
La principale passione degli aztechi era il tlachtli, si trattava di un gioco con la palla il cui obiettivo
era lanciarla dentro dei cerchi di pietra situati sulle pareti dell’arena, si potevano accumulare punti
anche colpendo dei segni sui muri.
La palla di questo gioco era grande più o meno quanto una testa ed era fatta di caucciù, poteva
essere pesante fino a tre chili e doveva essere colpita solo con le anche, le ginocchia, i gomiti e in
particolari casi la testa.
Esistevano anche le scommesse sportive in cui ci si poteva scommettere di tutto, persino la propria
libertà.
Medicina.
Le conoscenze della comunità azteca in campo medico non erano molto sviluppate, erano in parte
compensate da pratiche erboristiche per curare ad esempio ferite di guerra, mal di testa, nausea e
infezioni. Gli aztechi consideravano spesso le malattie come maledizioni mandate dagli dei o
lanciate da un mago e quindi ricorrevano a riti sacri per scacciarle.
In caso di fratture ossee, veniva immobilizzata temporaneamente la parte del corpo soggetta ed
esisteva anche una forma rudimentale di chirurgia eseguita con strumenti di ossidiana.
E’ noto che gli aztechi utilizzassero funghi psichedelici nei loro sacri rituali.

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