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)iochi* e )henos, la tavola del gioco che prende il nome dal trattato di Dante
+n principio era l&ordine% La lingua era una ed era quella di Dio% Dopo la caduta l&uomo tent, disperatamente di tornare al Padre e per questo peccato di -more, che noi abbiamo sempre erroneamente inteso come peccato di h.bris, ricevemmo la punizione del caos( non pi/ una lingua con cui il Padre ci poteva almeno ascoltare ma molte lingue con le quali l&uomo non poteva pi/ comunicare nemmeno coi !ratelli%
Dal 0edioevo
1el 0edioevo, dunque, le cose erano chiare( il coacervo di lingue era una giusta punizione del Padre per i !igli disobbedienti% Come la ricerca, anche se non di pieno successo, di una vita per!etta poteva valere la conquista del perdono, cos2 la costruzione di una lingua per!etta sarebbe stata merito agli occhi di Dio%
Pi o meno liberamente
+l senso della &grammatica&
Pi o meno liberamente un&espressione con un signi!icato che deve essere spiegato, perch la lingua non n$ regola n$ assoluta libert'( la lingua, in!atti, dovrebbe essere de!inita come costrizione libera oppure come libert costretta.
5o visto la tua amica che correva assieme a )iuseppe 3 visto l&a tua ami4a 4e corevva asieme ha )iusepe +&ve vue ton !riend ch&a la cur$a cum )iuseppe
La situazione oggi
Questa la situazione attuale delle varie forme di 'Italiano' che si parlano (o si parlerebbero) oggi in Italia i dialetti! "ui riuniti secondo le loro affinit
8ueste !amiglie linguistiche hanno le loro antenate nelle lingue che si parlavano nella penisola prima dell&espansione di 9oma%
> e che curiosamente hanno delle corrispondenze col modo in cui le civilt', anticamente e prima dell&espansione romana, avevano di trattare il corpo del de!unto%
Anche se ammetto che la cosa, apparentemente, c'entra poco con la nostra storia della lingua...
Possiamo pensare che noi parliamo una lingua che deriva, in qualche modo, da quella che parlavano gli antichi abitatori delle nostre zone% 1oi spezzini parliamo in!atti una lingua che ha dei collegamenti con l&antica lingua ligure, o celto-ligure% 3 parleremmo, per dir la verit', se non ci !osse stata una guerra pluriennale contro i dialetti, una guerra senza prigionieri e ormai quasi completamente vinta% <, come si dice, saremmo quasi cinesi%%% La cioca ci/ ca iei% 6e te chini chi? 1o, me a chino ci/&n l'% 1e state a ciapae !redo ca te rantegaesse com&a n&ase% 5o ciap' &n man na lessoa% =el'n, a l&$a tuta lepeg,sa7 - gh&ea &n !ricialase sur la broca%
Cheppia
+l nome di un pesce, simile a una grossa sardina, che qui da noi risale i !iumi come i salmoni
-lcune tras!ormazioni
Latino #peculum 0as "dim%0asculus# 1uris 2etulus )alida 3rigida %urus #ocrus Latino volgare speclum masclus oricla "dim per auricola# vetlus calda !ricta nura socra Italiano specchio maschio orecchia vecchio calda fredda nuora suocera
-lcune sostituzioni
+taliano
=ello -gnello Cavallo Equus <quino Casa Domus Domestico Piombo e Plumbeo Pieve e Plebe Plumbeum Plebem La forma latina serve per indicare il lemma &colto& )asa )aballus
Latino colto
Pulcher Agnus
Latino !amiliare
4ellus 1gnellus
canere C cantare mares "nom% mas# C masculi liberos C in!antes hiems C hibernus !orum C mercatum lamento C ploro
ager C campus caseum C !ormaticum !lare C su!lare ita C sic pulchra C bella umo C terra Dal )ermanico( galea C helme "elmo# coturni* C quaccola "quaglia# !ulvus C brunus turbas C !ulcos "!olla# cementariis C mationibus "mattoni#
lebes C chaldaria necetur C occidetur pingues C grassi ungues C ungulas vim C !ortiam oppidis C civitatibus
La lingua delle Corti cio della politica Calmeta, Castiglione, 6rissino( tesi Gcortigiana& "1 F0 circa#
5avemo la cortesiana romana, la quale de tucti boni vocabuli de +talia piena, per essere in quella corte de ciascheuna regione preclarissimi homini I%%%J et volemo in tucto il tusco idioma imitare per havere Dante, =occaccio et Pulci non dico da imitare ma robare? Cosa da imbecillo ingegno7
@2 come li greci hanno cinque lingue et in tutte scrivono e spesso con!ondano l&una con l&altra sanza biasmo, cos credo a noi sia leccito torre termini italiani d'ogni sorte, e basti che se servino le regole gramaticali e che l'uomo sii discreto e cauto in ellegere belle parole, ma per consuete nel comun parlare, et in tal modo ne resulter una lingua che si potr dire italiana, comune a tutti, culta, fiorita et abondante de termini e belle figureH I%%%J < se non sar' in tutto pura toscana, non per questo meriter' essere sprezzata%
Elavio =iondo "latino Elavius =londusH Eorl2, 13KF O 9oma, L giugno 1LP3#, storico e umanista, !u il primo a coniare il termine 0edio <vo e !u lui Gad analizzare per primo gli antichi monumenti di 9oma con vero e proprio metodo archeologicoG% @i oppose alla teoria di Leonardo =runi secondo la quale il latino sub2 dal proprio interno corruzioni e mutazioni che portarono alla nascita del volgareH sostenne invece che la causa !u l&aggressione esterna dei popoli longobardi% )li studi moderni di linguistica hanno mostrato che le due teorie non sono e!!ettivamente incompatibili e che il latino si evoluto sia per ragioni interne che esterne%
Prose, 1%QB++ +l parlare e le !avelle non sempre durano in uno medesimo stato, anzi elle si vanno o poco o molto cangiando, s2 come cangia il vestire, il guerreggiare, e gli altri costumi e maniere del vivere%
Prose, 1%Q+B 0a questo ragionare per aventura e questo !avellare tuttavia non lingua, perci, che non si pu, dire che sia veramente lingua alcuna !avella che non ha scrittore%
Prose, 1%QB+++% La lingua delle scritture, )iuliano, non dee a quella del popolo accostarsi, se non in quanto accostandovisi non perde gravit', non perde grandezzaH che altramente ella discostare se ne dee e dilungare, quanto le basta a mantenersi in vago e gentile stato%%
1%QB+% e viemmi talora in opinione di credere, che l&essere a questi tempi nato !iorentino, a ben volere !iorentino scrivere, non sia di molto vantaggio% Perci, che, oltre che naturalmente suole avenire, che le cose delle quali abondiamo sono da noi men care avute, onde voi toschi, del vostro parlare abondevoli, meno stima ne !ate che noi non !acciamo, sR aviene egli ancora che, perci, che voi ci nascete e crescete, a voi pare di saperlo abastanza, per la qual cosa non ne cercate altramente gli scrittori, a quello del popolaresco uso tenendovi, senza passar piS avanti, il quale nel vero non mai cosR gentile, cosR vago, come sono le buone scritture% 0a gli altri, che toscani non sono, da& buoni libri la lingua apprendendo, l&apprendono vaga e gentile%%
=embo propone tre modelli letterari 1# Dante per la poesia epica, o narrativa% F# Petrarca per la poesia lirica% 3# =occaccio per la prosa d&arte% < questa sua proposta vincente% Dante scompare come modello linguistico per la sua di!!icolt' e la inattualit' dei suoi contenuti% =occaccio non sostiene la concorrenza di Petrarca come modello artistico% +n pratica, inizia il lungo periodo del petrarchismo.
1ei paesi tedeschi la 9i!orma di Lutero "sponsorizzata dai principi tedeschi# di!!onde una lingua unitaria attraverso la traduzione della =ibbia, il sacerdozio universale e il libero esame% :na lingua potentemente sponsorizzata "un mi* tra alto e basso tedesco, ricco di lemmi popolari#%
Pausa e ricapitolazione
Eermiamoci un attimo e ricapitoliamo( 1# la lingua in continua tras!ormazione e non possibile congelarla F# la lingua segno della nostra condizione di peccato "Dante# 3# la lingua deriva da un latino corrotto "=runi e =iondo# L# la lingua deve essere normata e L%1# viene dal basso "Calmeta, 0achiavelli, <quicola, 6rissino# L%F# sia come sia, basta che sia buona e che !unzioni "Castiglione# L%3# deve essere lingua di cultura, scritta e, possibilmente, esemplata sui grandi, Petrarca e =occaccio% <& la scelta vincente del =embo% La conseguenza, in +talia, che nel & 00 ciascuno continuava a usare il dialetto imparato nella culla e solo sui libri e nei rapporti diplomatici si usava, bene o male, un monstrum linguistico e culturale che ormai aveva perso quasi ogni contatto con la natura della lingua viva%
0anzoni
La sua posizione, come patriota e letterato, riassumibile in pochi punti( 1# una nazione esiste solo se ha una lingua unitaria F# la lingua deve essere patrimonio della classe dirigente, intendendo questa come vero e proprio strato sociale( la borghesia cittadina produttiva e colta 3# la base per la lingua unitaria non pu, che essere il !iorentino, non quello classicista della tradizione bembesca e petrarchesca ma quello vivo che parlavano nella vita quotidiana le classi medie della 6oscana !iorentina% - questo proposito, oltre la visita a Eirenze per la risciac"uatura dei panni in 1rno! 0anzoni arriv, ad assumere una governante !iorentina, alla quale aveva dato l&incarico di compilare una rubrica, un semplice dizionario nel quale traduceva in !iorentino le parole di uso comune che non esistevano nella lingua letteraria e delle queli 0anzoni aveva bisogno per comporre i Promessi @posi%
0anzoni era lombardo di madrelingua ed aveva ottima conoscenza del !rancese come lingua di cultura% L&italiano letterario era la sua lingua scolastica e di studio%
0anzoni
1el nostro paese, come spiegava 0anzoni nelle lettere a Eauriel scritte prima dellTelaborazione dei Promessi sposi, la stessa conversazione !ra italiani di regioni diverse non poteva svolgersi in modo spontaneo% Le uniche alternative allTuso dei dialetti erano rappresentate dalla lingua letteraria, del tutto astratta e convenzionale, lontanissima dal parlato, e perci, sentita come arti!iciosa e innaturale, oppure da una lingua straniera, il !rancese, !requentemente impiegato nei salotti letterari% @i ponevano dunque due problemi( quello di creare, a livello nazionale, una lingua di conversazione e dTuso comune e quello di una lingua letteraria meno lontana dallTuso%
Pi/ cce se penza e mmeno se pY ignZtteT, ChTer zanto Padre ha ddTabbozz', perdio7, CoT sti porcacci !iDDi de miggnotte, Che lo tr'tteno peggio dTun giud2o% @tasse a mme a commann', bbrutte marmotte7 Be vorrebbe !aT vv$deT chi ssoT io( T1a scommunica, e annateve a !aT !ZtteT7 0a ste cose, si, pproprio a ttempo mio7 @$mo o nun z$mo? Ea ppar' dde nero La cchiesa de @an Pietro, indeggnamenteH 0etti le torce ggialle, chiama er cr[ro, Eurmina, come usava anticamente( < allora vederemo si ddavero 0,reno tutti cuanti dTaccidente%
La via usata in +talia per imporre la lingua nazionale !ondamentalmente la via della legge( nella scuola di @tato da sempre c& l&obbligo di uso della lingua &manzoniana&% Le numerose inchieste dei governi della Destra e della @inistra rivelarono una di!!usa resistenza dei maestri toscani, milanesi, torinesi, romani all&adozione di questa lingua &straniera&% 3ttimi risultati si riscontravano, invece, nei contesti linguistici pi/ poveri o distanti dal toscano manzoniano( @ardegna e @icilia, il meridione e le -lpi%