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La storia della Lingua italiana

Perch una lingua e perch questa lingua

Come tutto ebbe inizio


Dante e il De vulgari eloquentia, 1303-130 Dante de!inisce la lingua volgare quella lingua che il bambino impara dalla balia, a di!!erenza della grammatica "termine con cui Dante indica il latino# vista come lingua immutabile e, erroneamente, ritenuta un prodotto arti!iciale delle $lites% L&autore a!!erma, dunque, la maggiore nobilt' della lingua volgare, perch$ la lingua naturale, la prima ad essere pronunciata nella vita sua e dei suoi lettori( la novit' dantesca sta nell&individuare gli strumenti del volgare come adatti ad occuparsi di qualsiasi argomento, dall&amore alla moralit' e alla religione%

)iochi* e )henos, la tavola del gioco che prende il nome dal trattato di Dante

La lingua edenica e la pluralit' come punizione

+n principio era l&ordine% La lingua era una ed era quella di Dio% Dopo la caduta l&uomo tent, disperatamente di tornare al Padre e per questo peccato di -more, che noi abbiamo sempre erroneamente inteso come peccato di h.bris, ricevemmo la punizione del caos( non pi/ una lingua con cui il Padre ci poteva almeno ascoltare ma molte lingue con le quali l&uomo non poteva pi/ comunicare nemmeno coi !ratelli%

Dal 0edioevo

1el 0edioevo, dunque, le cose erano chiare( il coacervo di lingue era una giusta punizione del Padre per i !igli disobbedienti% Come la ricerca, anche se non di pieno successo, di una vita per!etta poteva valere la conquista del perdono, cos2 la costruzione di una lingua per!etta sarebbe stata merito agli occhi di Dio%

Per iniziare( Le origini quasi nobili

L italiano deriva dal latino 'volgare'


Cio dal latino parlato pi o meno liberamente dagli antichi 'italiani': il sermo vulgaris

Pi o meno liberamente
+l senso della &grammatica&

Pi o meno liberamente un&espressione con un signi!icato che deve essere spiegato, perch la lingua non n$ regola n$ assoluta libert'( la lingua, in!atti, dovrebbe essere de!inita come costrizione libera oppure come libert costretta.

5o visto la tua amica che correva assieme a )iuseppe 3 visto l&a tua ami4a 4e corevva asieme ha )iusepe +&ve vue ton !riend ch&a la cur$a cum )iuseppe

6in ton pac47

La situazione oggi

Questa la situazione attuale delle varie forme di 'Italiano' che si parlano (o si parlerebbero) oggi in Italia i dialetti! "ui riuniti secondo le loro affinit

8ueste !amiglie linguistiche hanno le loro antenate nelle lingue che si parlavano nella penisola prima dell&espansione di 9oma%

:n lin4 di appro!ondimento sulle lingue italiche "bisogna essere collegati al ;<=#

> e che curiosamente hanno delle corrispondenze col modo in cui le civilt', anticamente e prima dell&espansione romana, avevano di trattare il corpo del de!unto%

Anche se ammetto che la cosa, apparentemente, c'entra poco con la nostra storia della lingua...

Dunque, anche cos2 ad occhio%%%

Possiamo pensare che noi parliamo una lingua che deriva, in qualche modo, da quella che parlavano gli antichi abitatori delle nostre zone% 1oi spezzini parliamo in!atti una lingua che ha dei collegamenti con l&antica lingua ligure, o celto-ligure% 3 parleremmo, per dir la verit', se non ci !osse stata una guerra pluriennale contro i dialetti, una guerra senza prigionieri e ormai quasi completamente vinta% <, come si dice, saremmo quasi cinesi%%% La cioca ci/ ca iei% 6e te chini chi? 1o, me a chino ci/&n l'% 1e state a ciapae !redo ca te rantegaesse com&a n&ase% 5o ciap' &n man na lessoa% =el'n, a l&$a tuta lepeg,sa7 - gh&ea &n !ricialase sur la broca%

@ia detto tra parentesi


6raduzione "ma lo spezzino , per dir cos2, pi/ divertente) La cioca ci/ ca iei% Il sole batte pi di ieri 6e te chini chi? 1o, me a chino ci/&n l'% (in autobus) #cendi alla prossima$ %o! io scendo dopo 1e state a ciapae !redo ca te rantegaesse com&a n&ase% %on prendere freddo che ti metteresti a tossire come un asino 5o ciap' &n man na lessoa% =el'n, a l&$a tuta lepeg,sa7 &o preso in mano una lucertola. Perdincibacco' (ra tutta bagnata e viscida come muco o! forse! fango. - gh&ea &n !ricialase sur la broca% )'era uno scricciolo sul ramo tagliato dell'olivo.

Come avvenuto che l&+taliano ha vinto


"e i dialetti hanno perso#
Partiamo dall&idea che le lingue sono, n$ pi/ n$ meno, come le specie viventi% @ottoposte, come loro, alla pressione darAinistica dell&ambiente% < pensiamo all&ambiente delle lingue come ad un sistema ecologico in cui ogni lingua deve cercare di sopravvivere alla !orza delle sue vicine% <, come in un ecosistema, per sopravvivere deve adattarsi continuamente, cambiando il suo corredo genetico senza mai !ermarsi%

L&evoluzione di una parola


Prendiamo, ad esempio, una parola che !orse non conosciamo bene(

Cheppia

+l nome di un pesce, simile a una grossa sardina, che qui da noi risale i !iumi come i salmoni

L&evoluzione di una parola


8uesto pesce si chiama C5<PP+- "italiano# o @-L-CC- "toscano# o anche cepa, agon, -9<1)-, ceppa, alosa, saraghe, cieppa, laccia, scarabin, alaccia, saboga% 1ei vari dialetti italiani% @e andiamo a vedere su un dizionario etimologico "quel dizionario che trova non il signi!icato delle parole ma la loro storia# troviamo( Cheppia( derivato dal lat% )l*pea o )lpea! parola gallica% Salacca( voce certamente connessa a sle! ma per spiegare la seconda parte della parola "-acca# si pensa ad una contrazione del +at barb. #ala caccbia! cibo salato da cuocersi e conservarsi in grandi vasi% +l pesce detto #alacca! appunto, simile alla sardina, viene conservato sotto sale% Arenga( da aringa. - sua volta derivato dall&alto tedesco &aring, che ha origine dall&antico &ar "truppa# e da -ing, terminazione di molti nomi tedeschi% L&origine d' conto, ovviamente, dell&abitudine di questi pesci di muoversi sempre in !olto branchi Parola gallica? Latino barbarico? -lto tedesco? Cosa diavolo c&entrano con il pesce che risale il !iume 0agra in -prile?

La distribuzione dei signi!icanti


Ciepa Cepa Cipia -losa "!r# Lac2a Cipra @alacca -losa @aboga Laccia -lacho "prov# -lacha "spag# Losa -laccia @arda Ceppa @ard,n ChDappie @araca @eccia Cheppia( derivato da )l*pea! parola gallica, appunto% Bi ricordate dov&erano i )alli, prima che !ossero eliminati dai 9omani? 6utte le altre parole, non galliche, possono essere collegate tra loro( @ardone @alaccaC@aracaC@aracuni ecc @abogaC=oga "Prov =uga# Chieppa @ardaC@aracuniC@aracheC@ardone @arache C@ard,n ",rosso pesce della #ardegna) o da grosso pesce salato (sar-sale! .d/n-.done! grosso, oppure @aracuni cattivo, non buono da mangiare#

-lcune tras!ormazioni
Latino #peculum 0as "dim%0asculus# 1uris 2etulus )alida 3rigida %urus #ocrus Latino volgare speclum masclus oricla "dim per auricola# vetlus calda !ricta nura socra Italiano specchio maschio orecchia vecchio calda fredda nuora suocera

-lcune sostituzioni
+taliano
=ello -gnello Cavallo Equus <quino Casa Domus Domestico Piombo e Plumbeo Pieve e Plebe Plumbeum Plebem La forma latina serve per indicare il lemma &colto& )asa )aballus

Latino colto
Pulcher Agnus

Latino !amiliare
4ellus 1gnellus

Le glosse del codice 9eichenau


:na vista nell&uso del tardo Latino Bolgare in Erancia si pu, avere con le )losse del codice 9eichenau, scritte a margine di una copia della Bulgata "=ibbia scritta in latino classico anche se intesa per l&uso del volgo#, che suggeriscono che le parole scritte nel +Bsec non potevano pi/ essere comprese nel&B+++, quando le glosse !urono probabilmente scritte% 8ueste glosse attestano tipiche di!!erenze tra il lessico del latinoclassico e quello del latino volgare nel dominio )allo-romanzo%

canere C cantare mares "nom% mas# C masculi liberos C in!antes hiems C hibernus !orum C mercatum lamento C ploro

ager C campus caseum C !ormaticum !lare C su!lare ita C sic pulchra C bella umo C terra Dal )ermanico( galea C helme "elmo# coturni* C quaccola "quaglia# !ulvus C brunus turbas C !ulcos "!olla# cementariis C mationibus "mattoni#

lebes C chaldaria necetur C occidetur pingues C grassi ungues C ungulas vim C !ortiam oppidis C civitatibus

La lenta e laboriosa elaborazione di una lingua unitaria

+l dibattito nel & 00


Pietro =embo, Prose della volgar lingua "1 F #( tesi classicista La lingua dei letterati e dei sapienti "Petrarca e =occaccio#

Lingua unitaria, indispensabile

La lingua delle Corti cio della politica Calmeta, Castiglione, 6rissino( tesi Gcortigiana& "1 F0 circa#

La tesi del 6rissino( una lingua per &sottrazione&


Il Castellano, 1 FK
Cos2 i Certaldesi hanno alcuni vocaboli, modi di dire e pronunzie di!!erenti da quelli di Prato e quelli di Prato da quelli di @an 0iniato e di Eiorenza e cos2 degli altri lochi !iorentiniH ma chi rimovesse a tutti le di!!erenti pronunzie , modi di dire e vocaboli, che sono tra loro, non sarebbono alhor tutte queste lingue una medesima lingua !iorentina et una sola? I%%%J - questo medesimo modo si ponno anchora rimovere le di!!erenti pronunzie, modi di dire e vocaboli a le municipali lingue di 6oscana e !arle una medesima et una sola che si chiami lingua toscana% < parimente, rimovendo le di!!erenti pronunzie, modi di dire e vocaboli, che sono tra la lingua siciliana, la pugliese, la romanesca, la toscana, la marchiana, la romagnuola e le altre de l&altre regioni d&+talia, non diverrebbono alhora tutte una istessa lingua italiana?

La tesi dell&<quicola( la lingua cortesiana romana


0ario <quicola, La redazione manoscritta del Libro de natura de amore, 1 0 ca%

5avemo la cortesiana romana, la quale de tucti boni vocabuli de +talia piena, per essere in quella corte de ciascheuna regione preclarissimi homini I%%%J et volemo in tucto il tusco idioma imitare per havere Dante, =occaccio et Pulci non dico da imitare ma robare? Cosa da imbecillo ingegno7

0achiavelli( la lingua !orte dell&assimilazione


Discorso o dialogo intorno alla nostra lingua, "prob%1 FL# 5ltre di "uesto io voglio che tu consideri come le lingue non possono esser semplici! ma conviene che sieno miste con l'altre lingue. 0a "uella lingua si chiama d'una patria! la "uale convertisce i vocaboli ch'ella ha accattati da altri nell'uso suo! ed si potente che i vocaboli accattati non la disordinano! ma ella disordina loro. 1ggiungesi a "uesto che "ualun"ue volta viene o nuove dottrine in una citt o nuove arti! necessario che vi venghino nuovi vocaboli! e nati in "uella lingua donde "uelle dottrine o "uelle arti son venute6 ma riducendosi! nel parlare! con i modi! con i casi! con le differenze e con gli accenti! fanno una medesima consonanza con i vocaboli di "uella lingua che trovano! e cos7 diventano suoi6 perch altrimenti le lingue parrebbero rappezzate e non tornerebbero bene.

La tesi del Castiglione( una lingua che !unzioni


Il )ortegiano,1 1M-F0, libro +, ***ii%

@2 come li greci hanno cinque lingue et in tutte scrivono e spesso con!ondano l&una con l&altra sanza biasmo, cos credo a noi sia leccito torre termini italiani d'ogni sorte, e basti che se servino le regole gramaticali e che l'uomo sii discreto e cauto in ellegere belle parole, ma per consuete nel comun parlare, et in tal modo ne resulter una lingua che si potr dire italiana, comune a tutti, culta, fiorita et abondante de termini e belle figureH I%%%J < se non sar' in tutto pura toscana, non per questo meriter' essere sprezzata%

Leonardo =runi( il latino dei dotti e del popolo


-rezzo, 13N0 O Eirenze, K marzo 1LLL 1ei suoi studi riscontr, !enomeni di corruzione della lingua latina dall&interno, rilevando ad esempio in Plauto le !orme di assimilazione linguistica isse per ipse, oppure colonna per columnaH teorizz, quindi che il latino si !osse evoluto dal proprio interno, sostenendo l&esistenza di una diglossia( oltre al latino classico, aulico, sarebbe esistito un livello in!eriore, meno corretto, usato in!ormalmente nei contesti quotidiani, da cui provengono le lingue romanze%

Elavio =iondo( il latino, lingua unica


morta con l&+mpero

Elavio =iondo "latino Elavius =londusH Eorl2, 13KF O 9oma, L giugno 1LP3#, storico e umanista, !u il primo a coniare il termine 0edio <vo e !u lui Gad analizzare per primo gli antichi monumenti di 9oma con vero e proprio metodo archeologicoG% @i oppose alla teoria di Leonardo =runi secondo la quale il latino sub2 dal proprio interno corruzioni e mutazioni che portarono alla nascita del volgareH sostenne invece che la causa !u l&aggressione esterna dei popoli longobardi% )li studi moderni di linguistica hanno mostrato che le due teorie non sono e!!ettivamente incompatibili e che il latino si evoluto sia per ragioni interne che esterne%

La tesi del =embo


Le lingue cambiano

Prose, 1%QB++ +l parlare e le !avelle non sempre durano in uno medesimo stato, anzi elle si vanno o poco o molto cangiando, s2 come cangia il vestire, il guerreggiare, e gli altri costumi e maniere del vivere%

La tesi del =embo


0a i cambiamenti random non !anno una lingua

Prose, 1%Q+B 0a questo ragionare per aventura e questo !avellare tuttavia non lingua, perci, che non si pu, dire che sia veramente lingua alcuna !avella che non ha scrittore%

La tesi del =embo


La lingua scritta diversa da quella parlata

Prose, 1%QB+++% La lingua delle scritture, )iuliano, non dee a quella del popolo accostarsi, se non in quanto accostandovisi non perde gravit', non perde grandezzaH che altramente ella discostare se ne dee e dilungare, quanto le basta a mantenersi in vago e gentile stato%%

La tesi del =embo


-nche il !iorentino, se naturale, imper!etto

1%QB+% e viemmi talora in opinione di credere, che l&essere a questi tempi nato !iorentino, a ben volere !iorentino scrivere, non sia di molto vantaggio% Perci, che, oltre che naturalmente suole avenire, che le cose delle quali abondiamo sono da noi men care avute, onde voi toschi, del vostro parlare abondevoli, meno stima ne !ate che noi non !acciamo, sR aviene egli ancora che, perci, che voi ci nascete e crescete, a voi pare di saperlo abastanza, per la qual cosa non ne cercate altramente gli scrittori, a quello del popolaresco uso tenendovi, senza passar piS avanti, il quale nel vero non mai cosR gentile, cosR vago, come sono le buone scritture% 0a gli altri, che toscani non sono, da& buoni libri la lingua apprendendo, l&apprendono vaga e gentile%%

La tesi del =embo( una lingua da ra!!inati


Le prose della volgar lingua
Distinzione tra lingua della scrittura e lingua parlata 6esi dei personaggi a con!ronto Carlo =embo( tesi di Pietro =embo <ternit' delle opere e piacevolezza <lite di intellettuali come destinatari Petrarca e =occaccio come modelli )iuliano deT0edici( !iorentino in uso Eederigo Eregoso( tradizione del volgare <rcole @trozzi( latino poich$ le lingue mutano al trascorrere del tempo, quando si scrive necessario avvicinarsi al linguaggio parlato per rendere i testi accessibili a tutti

La tesi del =embo


:na lingua &arti!iciale&, colta, aristocratica e nobile

=embo propone tre modelli letterari 1# Dante per la poesia epica, o narrativa% F# Petrarca per la poesia lirica% 3# =occaccio per la prosa d&arte% < questa sua proposta vincente% Dante scompare come modello linguistico per la sua di!!icolt' e la inattualit' dei suoi contenuti% =occaccio non sostiene la concorrenza di Petrarca come modello artistico% +n pratica, inizia il lungo periodo del petrarchismo.

1el !rattempo, al di l' delle -lpi


+n Erancia la nascita della monarchia nazionale "germe dello stato moderno# impone l&adozione del dialetto di Parigi in tutto il 9egno !rancese, semplicemente scrivendo le leggi in questa lingua e vietandone la traduzione% La lingua del potere dall&alto%

1ei paesi tedeschi la 9i!orma di Lutero "sponsorizzata dai principi tedeschi# di!!onde una lingua unitaria attraverso la traduzione della =ibbia, il sacerdozio universale e il libero esame% :na lingua potentemente sponsorizzata "un mi* tra alto e basso tedesco, ricco di lemmi popolari#%

Pausa e ricapitolazione
Eermiamoci un attimo e ricapitoliamo( 1# la lingua in continua tras!ormazione e non possibile congelarla F# la lingua segno della nostra condizione di peccato "Dante# 3# la lingua deriva da un latino corrotto "=runi e =iondo# L# la lingua deve essere normata e L%1# viene dal basso "Calmeta, 0achiavelli, <quicola, 6rissino# L%F# sia come sia, basta che sia buona e che !unzioni "Castiglione# L%3# deve essere lingua di cultura, scritta e, possibilmente, esemplata sui grandi, Petrarca e =occaccio% <& la scelta vincente del =embo% La conseguenza, in +talia, che nel & 00 ciascuno continuava a usare il dialetto imparato nella culla e solo sui libri e nei rapporti diplomatici si usava, bene o male, un monstrum linguistico e culturale che ormai aveva perso quasi ogni contatto con la natura della lingua viva%

L&3ttocento romantico e nazionale


@ino al 1M00 le lingue parlate e la lingua letteraria non ebbero alcun contatto 1el 1M00, con la nascita dei movimenti rivoluzionari e unitari il problema si ripresent,% La posizione, prevalente ma non unica, !u quella manzoniana e romantica% La lingua ora viene vista come espressione dello spirito di un popoloH ogni lingua U sostiene il massimo linguista dellTepoca, il tedesco ;ilhelm von 5umboldt "1NPN-1M3 # U dotata di una V!orma internaW corrispondente alla visione del mondo del popolo che la parla% +l linguaggio non nasce, secondo 5umboldt, da unTesigenza pratica di comunicazione, ma una spontanea emanazione dello spirito% 3gni popolo la lingua che parla e ogni lingua spirito del popolo che la parla% 0anzoni( lettera al =onghi "lin4 internet#

0anzoni
La sua posizione, come patriota e letterato, riassumibile in pochi punti( 1# una nazione esiste solo se ha una lingua unitaria F# la lingua deve essere patrimonio della classe dirigente, intendendo questa come vero e proprio strato sociale( la borghesia cittadina produttiva e colta 3# la base per la lingua unitaria non pu, che essere il !iorentino, non quello classicista della tradizione bembesca e petrarchesca ma quello vivo che parlavano nella vita quotidiana le classi medie della 6oscana !iorentina% - questo proposito, oltre la visita a Eirenze per la risciac"uatura dei panni in 1rno! 0anzoni arriv, ad assumere una governante !iorentina, alla quale aveva dato l&incarico di compilare una rubrica, un semplice dizionario nel quale traduceva in !iorentino le parole di uso comune che non esistevano nella lingua letteraria e delle queli 0anzoni aveva bisogno per comporre i Promessi @posi%

0anzoni era lombardo di madrelingua ed aveva ottima conoscenza del !rancese come lingua di cultura% L&italiano letterario era la sua lingua scolastica e di studio%

0anzoni

1el nostro paese, come spiegava 0anzoni nelle lettere a Eauriel scritte prima dellTelaborazione dei Promessi sposi, la stessa conversazione !ra italiani di regioni diverse non poteva svolgersi in modo spontaneo% Le uniche alternative allTuso dei dialetti erano rappresentate dalla lingua letteraria, del tutto astratta e convenzionale, lontanissima dal parlato, e perci, sentita come arti!iciosa e innaturale, oppure da una lingua straniera, il !rancese, !requentemente impiegato nei salotti letterari% @i ponevano dunque due problemi( quello di creare, a livello nazionale, una lingua di conversazione e dTuso comune e quello di una lingua letteraria meno lontana dallTuso%

La scelta vernacola della letteratura nell&M00


- 0anzoni, nella scelta della lingua letteraria peraltro, si opposero il milanese Porta e il romano =elli% Due grandi dialetti venivano scelti per una operazione di rottura nella stagnante letteratura italiana%
<l sar' vera !ors quell ch&el dis lu
<l sar' vera !ors quell chTel dis lu, che 0ilan lT on paes che mett ingossa, che lTaria lT malsana, umeda, grossa, e che nun 0ilanes semm turlur/% +mpunemanch per, el m sur 0ons/ hin tredes ann che osservi dTona cossa, che quand lor sciori pienten ch2 in sta !ossa quiD benedetti verz no i spienten p/% Per ressolv alla meD sta question, 0ons/ chTel scusa, ma no poss de men che pregall a addattass a on paragon% 3n asen mantegnuu semper de stobbia, sTel riva a mangiX biava e !ava e !em el tira gi, scalzad !ina in la grobbia% %%%

La scelta vernacola della letteratura nell&M00


La rrivulu ione der !"

Pi/ cce se penza e mmeno se pY ignZtteT, ChTer zanto Padre ha ddTabbozz', perdio7, CoT sti porcacci !iDDi de miggnotte, Che lo tr'tteno peggio dTun giud2o% @tasse a mme a commann', bbrutte marmotte7 Be vorrebbe !aT vv$deT chi ssoT io( T1a scommunica, e annateve a !aT !ZtteT7 0a ste cose, si, pproprio a ttempo mio7 @$mo o nun z$mo? Ea ppar' dde nero La cchiesa de @an Pietro, indeggnamenteH 0etti le torce ggialle, chiama er cr[ro, Eurmina, come usava anticamente( < allora vederemo si ddavero 0,reno tutti cuanti dTaccidente%

La lingua nazionale nella politica italiana

La via usata in +talia per imporre la lingua nazionale !ondamentalmente la via della legge( nella scuola di @tato da sempre c& l&obbligo di uso della lingua &manzoniana&% Le numerose inchieste dei governi della Destra e della @inistra rivelarono una di!!usa resistenza dei maestri toscani, milanesi, torinesi, romani all&adozione di questa lingua &straniera&% 3ttimi risultati si riscontravano, invece, nei contesti linguistici pi/ poveri o distanti dal toscano manzoniano( @ardegna e @icilia, il meridione e le -lpi%

La lingua nazionale nella politica italiana


La vera strada per l&uni!icazione linguistica nazionale !u, per,, quella della realt' e*trascolastica% La prima guerra mondiale, con un esercito !ormato da soldati meridionali che non capivano gli ordini degli u!!iciali torinesi, costrinse ad un&integrazione !orzata e veloce% La politica autocelebrativa del !ascismo, con le trasmissioni radio!oniche e l&uso del cinema di!!use una lingua !inalmente e orgogliosamente nazionale% +l dialetto divent, per la prima volta una vergogna% Dagli anni &P0, con la di!!usione della 6B, venne dato l&ultimo assalto alla biodiversit' linguistica% )li spea4ers in 6B "e radio# vengono sottoposti ancora oggi ad un esame di dizione durante il quale non devono commettere errori che possano tradire la loro provenienza regionale "anche se magari diranno baiprtisan e ripeteranno in continuazione piuttosto che%%%#

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