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Anno XV n.2 Febbraio 2009 Editore Key Communication sas Iscrizione Tribunale di Parma n.

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MEDIA E 118
Editore Key Communication
Critical Unit
Intra Addominal Pressure
Nursing Intensive
ensile di emergenza sanitaria
Febbraio 2009 ANNO XV n. 2

SIGNIFICATO E
EMERGENCY OGGI
Mensile di Emergenza Sanitaria DETERMINAZIONE DELLA
PRESSIONE
Direttore responsabile
Marina Boldrini
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Editore: Key Communication sas
INTRA-ADDOMINALE
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F. Landuzzi, A. Monesi, S. Musolesi,
D. Scafi, F. Scoppetta

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Monesi, S. Musolesi, M. Izzi
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Periodico associato USPI


MINOREL 24
Unione Stampa Periodica Italiana
Nursing Intensive Critical Unit

Significato e determinazione della

PRESSIONE INTRA-ADDOMINALE
Scafi Danilo - Infermiere Area Critica/Coordinatore
Scoppetta Federica - Infermiere Coordinatore
Capitò Gino - Medico

L
a rilevazione dei parametri sion, IAH) associata alla disfunzione or- Per ACS si è soliti intendere una condi-
vitali del paziente critico è ganica definisce la Sindrome del Com- zione nella quale un aumento di pres-
una componente importan- partimento Addominale (Abdominal sione in uno spazio anatomico chiuso
te dell’attività infermieristica. Compartment Syndrome, ACS). L’ele- interferisce negativamente con la fun-
Permette, infatti, di monito- vata pressione intra-addominale (Intra zionalità e vitalità dei tessuti ivi conte-
rare le modificazioni dello stato clini- Abdominal Pressure, IAP) ha un effetto nuti.
co del paziente e di assicurare l’imme- dannoso sulla fisiologia polmonare, car- Gli spazi anatomici più frequentemente
diato riconoscimento di eventi avversi. diovascolare, renale, splancnica, mu- interessati dalla sindrome comparti-
Come è ben noto,gli scopi generali del- scoloscheletrico-tegumentaria e del si- mentale sono quelli fasciali degli arti, il
la rilevazione infermieristica di alcuni stema nervoso centrale. La combina- globo oculare (glaucoma), la cavità cra-
parametri sono di: zione di IAH e le alterazioni fisiologiche nica (ematoma epi/subdurale) e la cap-
• generare dei dati fisiologici che sopra menzionate conduce ad una sin- sula renale (oliguria postischemica).
servono a guidare gli interventi; drome clinica con una significativa mor- L’ipertensione intra-addominale è il
• permettere un precoce riconosci- bilità e mortalità. punto di partenza di un processo che
mento dei problemi I sintomi iniziali della ACS richiedono culmina con la ACS.
• identificare la necessità di cambia- un pronto riconoscimento ed un rapido Ipertensione intra-addominale e sindro-
re la strategia di trattamento che, intervento in maniera da ottimizzare i ri- me del compartimento addominale si
nello specifico del monitoraggio sultati, riducendo al minimo conseguen- possono osservare sia in pazienti chi-
emodinamico, e non solo, sono rivolti ze ed esiti. rurgici che non. L’ipertensione intra-ad-
a evitare la progressione da disfun- Analogamente a quanto accade nella dominale è stata descritta come uno dei
zione d’organo ad insufficienza d’or- più nota Sindrome Compartimentale de- fattori causali della cosiddetta disfun-
gano. gli spazi intrafasciali degli arti inferiori, zione multiorgano; i suoi effetti sono po-
Tradizionalmente con il termine “para- un aumento della pressione addomina- tenzialmente letali, poiché gli organi in-
metri vitali” ci si riferisce alla misurazio- le può provocare la cosiddetta Sindro- traaddominali contenuti dentro una ca-
ne di 4 parametri: la frequenza cardia- me del Compartimento Intra-addomina- vità protetta dal peritoneo e limitati nel-
ca (FC), la pressione arteriosa (PA), la le (la cavità addominale può conside- la loro espansione da strutture osteo-
temperatura corporea (Tc°) e la fre- rarsi a buona ragione come un solo muscolari e tendinee non sono esenti
quenza respiratoria (FR). grande compartimento chiuso). In Let- dal modificare la loro fisiologia in rela-
Tuttavia le osservazioni sul paziente in teratura vengono attualmente utilizzati zione ai cambiamenti di volume che
terapia intensiva, necessarie per mo- termini come Sindrome del Comparti- consensualmente innalzano la pressio-
nitorarne lo stato clinico, possono mento Addominale (ACS), Ipertensione ne all’interno di questo “contenitore”.
comprendere parametri altrettanto im- Addominale (AH) ed Aumentata Pres- La ACS, al contrario, è una condizione
portanti quali lo stato di coscienza, sione Intraaddominale (IAH). nella quale un prolungato aumento del-
le alterazioni della cute , la diuresi Mentre il termine “ACS” indica la cavità la pressione all’interno della parete ad-
oraria, la pulsossimetria la misurazione addominale come uno spazio chiuso, e dominale, della pelvi, del diaframma e
della pressione venosa centrale il termine “Sindrome” la patologia asso- del retroperitoneo può agire negativa-
(PVC),e la MISURAZIONE DELLA ciata , quello “Ipertensione Addominale” mente sulla funzionalità dell’intero tratto
PRESSIONE INTRA-ADDOMINALE è meno preciso e denota semplicemen- gastroenterico e dei contigui organi ex-
(Intra Abdominal Pressure, IAP). te un traperitoneali. In tali situazioni si rende
Come ben noto,l’ipertensione intra-ad- aumento di pressione al di sopra della terapeuticamente necessaria la decom-
dominale (Intra Abdominal Hyperten- norma. pressione chirurgica.

Eo 4 Febbraio 2009
Intra Addominal Pressure, AIP

Si considera come normale una IAP di 0- Ai fini pratici si suole però distinguere la
3 mmHg (minime variazioni si hanno con • I grado: 10-15 cmH2O. Quando la IAP in tre gradi, definendo con il termi-
i movimenti diaframmatici respiratori) o pressione intra-addominale è fra 10 e ne “prolungata” un aumento pressorio
minore (uguale a quella atmosferica o 15 cmH2O non si osservano significa- presente da più di 6 ore:
subatmosferica), con variazioni a secon- tive modificazioni, tranne una mode- • IAP lieve: prolungato, aumento acuto
da della sede in cui si eseguono tali mi- sta acidificazione del pH arterioso. In di 10-20 mmHg. Gli effetti fisiologici di
surazioni e delle modificazioni posturali, questo caso si raccomanda di ottimiz- tale ipertensione sono generalmente
essendo, inoltre, leggermente positiva zare la volemia e mantenerla in forma ben compensati e quindi non clinica-
nei pazienti in ventilazione meccanica. adeguata ripetendo le misurazioni mente significativi. L’approccio tera-
Nei pazienti in ortostatismo, la differenza ogni 2 ore. peutico, di norma, é quello conserva-
fra regioni alte (subfreniche) e basse tivo.
(pelviche) dipende dalla tonicità della • IAP moderata: prolungato, aumento
muscolatura addominale e • II grado: 15-25 cmH2O. Un aumento acuto di 21-35 mmHg. E’ general-
può raggiungere i 10 mmHg. Durante il della pressione intra-addominale al di mente richiesto un trattamento, e l’in-
ciclo respiratorio si hanno variazioni di 2- sopra di 15 cmH2O provoca alterazio- tervento chirurgico di decompressio-
3mm Hg, e la pressione subfrenica resi- ni nella pressione inspiratoria di picco ne addominale può risultare di impor-
dua è spesso inferiore a quella atmosfe- come conseguenza della trasmissio- tanza cruciale.
rica. Va detto che valori pressori al di ne della pressione intra-addominale, • IAP severa: prolungato, aumento
sotto dei 10 mmHg sono considerati nor- per vicinanza, sul torace. Il trattamen- acuto > 35 mmHg. E’ assolutamente
mali, come pure fisiologici possono rite- to deve basarsi sull’ottimizzazione indicata la decompressione chirurgi-
nersi i modesti aumenti che si verificano emodinamica e contemplare la possi- ca. In rapporto ad altre condizioni pa-
con la tosse, la manovra di Valsalva, la bilità di decomprimere chirurgicamen- tologiche che si associano all’aumen-
defecazione, il vomito e con l’attività fisi- te l’addome secondo il grado di com- tata IAP, possiamo distinguere
ca (alcuni Autori hanno misurato, in que- promissione del paziente. un’ipertensione addominale acuta ed
ste circostanze, valori molto alti di IAP, una cronica. L’ipertensione addomi-
fino a 100 mmHg). nale acuta è una condizione patologi-
La compliance della cavità peritoneale è • III grado: 25-35 cmH2O. In questi pa- ca di temporaneo aumento della pres-
molto importante: in un modello speri- zienti esiste un franco deterioramento sione addominale, che può progredire
mentale animale (maiale) è stato possi- della perfusione di tutti gli organi e le verso la ACS e perciò richiedere la
bile iniettare quasi 4 litri di soluzione (in strutture intra-addominali dovuto al- decompressione chirurgica. Esempi
maialini di 20 Kg) per ottenere una IAP di l’ostruzione estrinseca, che provoca di questa condizione sono rappresen-
25 mmHg. un’importante diminuzione del flusso tati da peritonite diffusa, occlusione
Quando la cavità peritoneale è riempita, sanguigno splancnico, con conse- intestinale, rottura di aneurisma del-
la IAP segue le leggi dell’idrostatica, per guenti alterazioni funzionali seconda- l’aorta addominale, edema peritonea-
cui il suo valore diviene uniforme. L’as- rie all’ipossiemia ed acidosi, oltre alle le successivo a manovre rianimatorie
senza di pressione all’interno della cavi- marcate alterazioni respiratorie, per per trauma addominale, emorragia
tà addominale permette l’adeguato fun- le quali la condotta terapeutica deve retroperitoneale ed epatica, e, infine,
zionamento degli organi ivi contenuti, in guidare ad una rianimazione aggres- anche il trauma extraperitoneale che
particolare di quelli che compongono il siva con decompressione chirurgica. richiede massiva somministrazione di
sistema vascolare, i quali sono in rap- liquidi.
porto con la pressione intrinseca della
cavità stessa e “distribuiscono” il flusso • IV grado: >35 cmH2O. A questi livel- NURSING
ematico in risposta alla pressione che si li si assiste ad una compromissione • Inserire secondo procedura il catete-
esercita esternamente. emodinamica imminente e ad un pro- re vescicale nel caso in cui il pazien-
Le disfunzioni riportate dagli organi intra- gressivo importante deterioramento te non ne sia già portatore.
addominali possono essere direttamente delle condizioni del paziente, per cui • Verificare lo svuotamento della vesci-
cagionate dall’effetto meccanico della deve instaurarsi una rianimazione ca
pressione esercitata su di essi e dal ri- massiva seguita da una laparotomia • Indossare un paio di guanti sterili ed
dotto flusso sanguigno. urgente. Una pressione intra-addomi- allestire un campo sterile sul quale
La maggior parte delle alterazioni fisiolo- nale al di sopra di 20 cmH2O produce predisporre tutto il materiale necessa-
giche si presentano per incrementi pres- importanti cambiamenti a livello di or- rio:
sori al di sopra dei 25 cmH2O (1,36 gani e sistemi, e che si traducono in • circuito per monitoraggio pressione
cmH2O equivale a 1 mmHg). alterazioni emodinamiche, respirato- arteriosa,
Sono state proposte varie classificazioni rie, renali, epatiche e cerebrali.Per- • sacca transfer bag,
dell’ipertensione intra-addominale, ma tanto, non correggere tempestiva- • set flebo ,circuito ad hoc per monito-
attualmente ampiamente accettata è mente tale situazione può produrre raggio pressione vescicole.
quella proposta da Burch e coll. del- complicazioni progressive e letali per Al di fuori del campo predisporre una
l’Università del Colorado, in cui la stessa il paziente. soluzione fisiologica per riempimento
risulta graduata secondo quattro gradi circuito pressione
così ripartiti: • accordare il catetere vescicale e sen-

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 5


za inquinarne l’ingresso chiuderlo con tappo
sterile. Convegni
• Eliminare la sacca di raccolta presente aven-
do cura di segnalare in grafica il quantitativo
di urina raccolto fino a quel momento. Se in 15/16 Maggio 2009
uso c’è un urinometro dopo avere vuotato la Congresso Internazionale di Medicina D’Urgenza
camera di raccolta,proteggere l’estremità di Merano Tagungsort - Kurhaus
collegamento inserendola all’interno di garze Tel. 02/66103598 - Fax 02/66103840
sterili imbevute con iodiopovidone e contenu- Tel. 347/6507318
te nell’involucro sterile. info@pep-congressi.it
• Collegare al catetere vescicale il circuito ad www.pep-congressi.it
hoc per il monitoraggio della pressione addo-
minale e questo al trasduttore di pressione
usato normalmente. 16 /17 Aprile 2009
• Collegare al circuito un flacone di soluzione fi- La Medicina a 360° ovvero l’emergenza-urgenza
siologica da 500 ml possibilmente a tempera- Il Puzzle interpretativo dello shock
tura di 37°C (l’utilizzo di un volume di riempi- Modena - Camera di Commercio
mento riscaldato pare permetta una stima del- Tel. 051/300100 int. 169
la pressione intraddominale più accurata). Fax 051/309477
• Dopo aver fatto defluire i 50-100 ml all’interno c.pedace@planning.it
della vescica con l’apposita siringa, con val- www.planning.it
vola antireflusso verso il flacone, ruotare il ru-
binetto del circuito al fine di escludere il circui-
to di irrigazione. 7/8/9 maggio 2009
• Chiudere il collegamento con il catetere vesci- 2° Convegno Internazionale
cale agendo sul rubinetto e mettere in colle- Il Triage Infermieristico in Pronto Soccorso: "l'evoluzione"
gamento il circuito con l’aria ambiente al fine Riccione, Palazzo dei Congressi
di effettuare lo zero. Dopo aver effettuato lo Tel. 0549/941052
zero, agendo sul rubinetto, mettere in collega- Fax 0549/908623
mento il trasduttore di pressione con la vesci- convegnotriage@alpha.sm
ca www.alpha.sm

12/13 Marzo 2009


SINCOPE 2009
BIBLIOGRAFIA
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parotomia”. - Br.J.Surg. 82:235-238.
Biffi WL. “ Secondary abdominal compartment sindrome is high-
Tel. 075/5730617 - Fax 075/5730619
ly lethal event”- The Am.J. Surgery 2001;182:645-648. info@csccongressi.it
www.csccongressi.it

Eo 6 Febbraio 2009
L’Audit in Area Critica:
considerazioni medico-legali
Cimino L., Landuzzi F. - Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Sezione di Medicina Legale, Università di Bologna
Monesi A., Musolesi S., Izzi M. - Infermiere specialista Area Critica, Ausl BO

L’ “errore”1, per la peculiarità dell’oggetto di studio che la minano la propria attività e i propri risultati in confronto a
riguarda (l’uomo malato), nonché per gli inevitabili difetti di standard espliciti e la modificano se necessario” (Brit. Gov.,
conoscenza e limiti di mezzi tecnici, è per così dire intrinse- 1996). L’audit clinico, che rappresenta uno degli strumenti
co alla medicina stessa, tanto che un noto aforisma ippo- del governo clinico e si basa sul miglioramento della quali-
cratico sentenziava: “Ars longa, vita brevis, occasio prae- tà professionale attraverso la revisione della documenta-
ceps, experimentum pericolosum, iudicium difficile”. Tutta- zione sanitaria, consiste pertanto operativamente in una
via nella genesi di un evento avverso, accanto a questo verifica interna con discussione fra i sanitari di un partico-
“error scientiae” ontologicamente connaturato alla discipli- lare processo clinico, attuata attraverso l’analisi dei proble-
na medica per la persistente provvisorietà delle conoscen- mi secondo il classico sistema di P.D.C.A.2. In particolare
ze che la caratterizza, possono essere individuati essen- lo strumento dell’audit si caratterizza per l’esistenza di due
zialmente due gruppi principali di errori: errori individuali livelli di realizzazione: il primo livello consiste in uno o più
del medico ed inadeguatezza del sistema sanitario per ca- incontri, in cui gli operatori discutono i propri casi, che ven-
renze strutturali e tecnologiche e/o per cattiva organizza- gono di volta in volta selezionati per accordo congiunto dei
zione. Fra i primi possiamo ricordare i comportamenti im- partecipanti oppure scelti con modalità random fra i casi
prudenti e/ negligenti; la competenza e l’aggiornamento cli- più rappresentativi di un determinato periodo; in questa fa-
nico insufficiente; l’ errore tecnico riguardante la diagnosi, se si procede attraverso un’analisi retrospettiva interna,
la terapia o la prognosi; la violazione di procedimenti dia- che si avvale della revisione di materiale cartaceo (cartelle
gnostici e/o terapeutici; l’inesperienza e/o imperizia in pro- cliniche, cartelle infermieristiche, schede assistenziali), op-
cedure diagnostiche e/o terapeutiche; l’insufficiente capaci- pure attraverso un’analisi retrospettiva esterna realizzata
tà di collegare i dati del paziente con le conoscenze acqui- da gruppi non direttamente afferenti all’organizzazione
site, etc.; mentre fra gli errori riconducibili ad inadeguatez- stessa. Il secondo livello di analisi, invece, prevede il coin-
ze del sistema ricordiamo, ad esempio, le inadeguatezze volgimento di contesti interistituzionali volti a verificare
strutturali, tecnologiche e farmaceutiche; le carenze quali- l’adeguatezza del processo assistenziale erogato in riferi-
tative e/o quantitative di risorse umane; i carichi di lavoro mento a protocolli e linee giuda in essere ed i risultati otte-
eccessivi; la cattiva organizzazione ambientale del lavoro; nuti rispetto all’atteso.
la comunicazione inadeguata tra operatori; una recente e Sebbene tutte le attività sanitarie presentino una elevata
rapida modificazione dell’organizzazione di lavoro; l’esi- probabilità di incorrere in complicanze ed errori, l’attività
stenza di un “conflitto” fra obiettivi diversi (ovvero tra esi- dell’emergenza sanitaria extra-ospedaliera presenta rile-
genze di budget aziendale di controllo di spesa ed efficien- vanti e peculiari problematiche che, se non correttamente
za clinica), ed altri ancora. affrontate, possono dare luogo ad esiti anche nefasti sul-
In tale contesto fra le varie strategie impiegate per ridurre l’utenza. In particolar modo, il soccorso del paziente trau-
le possibili fonti di errore, nell’ottica di un progressivo mi- matizzato e/o in arresto cardio-respiratorio, per la frequen-
glioramento della qualità in sanità, si colloca lo strumento za continuamente crescente del numero di interventi richie-
dell’audit clinico che, per le sue caratteristiche intrinseche, sti, nonché per la natura della patologia presentata, che
appare particolarmente funzionale in un contesto di critici- condiziona la rapidità e le particolari procedure di soccor-
tà sanitaria. so, risulta talora foriero di approcci terapeutici incongrui
con conseguenze iatrogeniche anche potenzialmente leta-
L’audit in area critica li sui pazienti (ad es.: pneumotoraci e tamponamenti car-
Nell’ambito di realtà operative comportanti lo svolgimento diaci secondari a manovre inadeguate e finanche non ne-
di funzioni ed attività ad alto contenuto tecnico e professio- cessarie; uso improprio di lacci emostatici nelle ferite degli
nale, nonché di rilevante impatto emotivo quali si configu- arti con conseguenti quadri di grave ischemia; inadeguate
rano quelle relative ai servizi d’emergenza e soccorso (Vi- manovre in politraumatizzati cranici e spinali con aggrava-
gili del Fuoco, 118, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e mento del quadro neurologico, etc.).
Speleologico, etc.), uno degli strumenti più indicati per In tale contesto l’audit clinico si rileva come una utile meto-
l’analisi delle criticità rilevabili -e potenzialmente addebita- dica per valutare la qualità degli interventi sul paziente cri-
bili all’organizzazione o all’intervento del singolo- appare tico extra-ospedaliero, in modo tale da determinare, attra-
senz’altro quello dell’audit che può essere definito come verso una valutazione retrospettiva della qualità del servi-
quell’ “iniziativa condotta da clinici che cerca di migliorare zio erogato sulla base del confronto fra le prestazioni svol-
la qualità e gli outcome dell’assistenza attraverso una revi- te e ed i risultati ottenuti, un cambiamento nella pratica cli-
sione tra pari strutturata, per mezzo della quale i clinici esa- nica quotidiana tale da ottimizzare il modello di intervento

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stesso. qualità del proprio lavoro.
Tale verifica, nello specifico ambito dell’emergenza territoriale, Altro elemento da considerare in relazione ad un corretto utiliz-
viene attuata tramite una meticolosa ricostruzione della succes- zo dell’audit è che esso non deve essere considerato uno stru-
sione degli eventi, con attenta valutazione dei tempi d’interven- mento finalizzato alla ricerca, ma un metodo per verificare che
to sulla scena, delle dinamiche del caso, dell’impegno delle for- i risultati di questa siano applicati all’utenza nella pratica quoti-
ze impiegate e delle scelte compiute dai membri dell’équipe in- diana, intervenendo adeguatamente laddove si verifichino del-
tervenuta. le mancanze in tal senso; in altre parole, si può affermare che
Tutta la ricostruzione viene presentata e condivisa in una ses- il suo “campo d’applicazione” inizia dove la ricerca termina, ve-
sione tenuta all’interno del servizio cui fanno parte gli stessi rificando che gli standard da questa definiti siano applicati du-
professionisti coinvolti nel caso in oggetto, e nonostante le dif- rante la pratica clinica quotidiana.
ficoltà intrinseche a siffatto procedimento di analisi retrospetti- Nella preparazione di un audit è necessario quindi prendere in
va, non di meno essa -se ben utilizzata- viene a costituire uno considerazione alcuni aspetti fondamentali, fra i quali ricordia-
strumento di alta qualità e grande utilità, in grado di offrire un mo:
valido spunto per la revisione critica dei fatti, la formazione e l’argomento preso in esame deve essere ritenuto di primario in-
l’aggiornamento professionale, nonché per la rivalutazione ed teresse dal gruppo, come , ad esempio, quello riguardante gli
eventuale adeguamento di procedure obsolete finalizzato alla accadimenti coinvolgenti le squadre impegnate nel soccorso in
ricerca di nuovo strumentario/materiale e di più adeguate stra- quanto trattasi di interventi complessi con rischio intrinseco per
tegie. la vita e/o la salute sia del paziente che -talvolta- anche dei soc-
L’impostazione di un audit richiede una serie di componenti ad corritori, e che, pertanto, risultano di sicuro impatto emotivo an-
esso intrinseci che rappresentano per così dire la conditio sine che sull’opinione pubblica;
qua non, affinché tale strumento di analisi possa assolvere nel al fine di consentire ai partecipanti all’audit di proporre eventua-
modo migliore ai compiti che si prefigge, e che possono esse- li correttivi, occorre considerare, nell’erogare l’assistenza nella
re essenzialmente ricondotti a: fattispecie necessaria, la presenza o meno di variabili, riguar-
una ricostruzione del caso in oggetto, in maniera il più possibi- danti sia il singolo soccorritore che l’l’intero team, direttamente
le fedele ed aderente al reale svolgimento dei fatti; nello scenario interessato;
la scelta dello strumento più idoneo per presentarlo (diapositi- da un punto di vista clinico, è indispensabile tenere conto del-
ve corredate di foto, filmati, lucidi proiettati o semplice discus- l’impatto dell’operato del team di soccorso sulla morbilità/mor-
sione verbale del caso, etc.); talità delle vittime coinvolte.
l’assoluta certezza del mantenimento di un sufficiente rispetto L’audit rappresenta dunque uno strumento prezioso che tutta-
della privacy dei soggetti coinvolti nel caso e citati o visualiz- via, affinché possa avere la dovuta efficacia in termini di miglio-
zati nella documentazione presentata; ramento della pratica clinica quotidiana, deve essere costruito
la completa disponibilità, da parte dei membri dell’équipe inter- su di un ben preciso quesito cui si desideri dare una risposta
venuta, a rielaborare e criticare assieme la propria condotta esaustiva, avendo ben definiti gli obiettivi che si vogliono per-
evitando inutili e aprioristici atteggiamenti difensivi; seguire ed i miglioramenti prestazionali che si desiderano otte-
la disponibilità, da parte dei partecipanti alla riunione, ad ascol- nere, risultando quindi indispensabile, a tal fine, individuare lo
tare la narrazione dei fatti e ad esprimere un parere con un in- standard di riferimento elaborato attraverso l’esame delle più
tento costruttivo e di collaborazione, tralasciando atteggiamen- aggiornate evidenze scientifiche internazionali disponibili sul-
ti di giudizio e di pervicace radicamento delle proprie convinzio- l’argomento.
ni apoditticamente considerate le migliori e pertanto ritenute Ogni standard deve essere poi valutato attraverso la formula-
non negoziabili; zione -da parte del gruppo che elabora l’audit- di indicatori che
la presenza, durante lo svolgimento delle medesime sessioni, rappresentano un dato quantitativo (espresso di solito percen-
di un coordinamento autorevole, fondato su adeguata formazio-
ne e prolungata esperienza professionale, riconosciuto unani-
memente da tutti i membri dal gruppo di discussione, tale da
contenere le eventuali “spinte” individuali potenzialmente di-
spersive.
“Il vero problema non consiste
L’importanza del rispetto di tutti questi fattori, si evidenzia dal
fatto che gli studi che si sono interessati di verificare l’efficacia
tanto nel trovare il modo di im-
dell’audit hanno dimostrato che esso può condurre a risultati
variabili, in rapporto proprio alle sue caratteristiche intrinseche,
pedire ai cattivi medici di dan-
risultando pertanto indispensabile che esso venga pensato,
elaborato e realizzato dagli stessi professionisti che poi lo ap-
neggiare o anche di uccidere i
plicheranno, al fine di innescare -attraverso di esso- un proces-
so di autovalutazione finalizzato al miglioramento del proprio
propri pazienti, quanto piuttosto
operato.
Al contrario, la sua inefficacia si appalesa chiaramente nel mo-
di evitare che i bravi medici
mento in cui esso viene imposto dall’alto, poiché ciò può por-
tare i professionisti coinvolti ad interpretarlo come un mezzo di
compiano tali misfatti”
controllo del loro operato. Pertanto, l’audit non deve mai assu-
mere i connotati di un mezzo inquisitorio o sanzionatorio, né in-
durre una sterile competizione fra gli operatori stessi, pena
l’inutilità di questo strumento, ma essere considerato un mez-
Atul Gawande (1999)
zo, una risorsa utilizzabile da tutto il gruppo per migliorare la

Eo 8 Febbraio 2009
tualmente) della qualità della prestazio- 1 E’ importante, a tale riguardo, chiarire il diffe- tenze in ragione dell’evoluzione dei progressi del-
ne erogata; si può così affermare che gli rente significato esistente fra termini quali “erro- la scienza, e di confrontare la sua pratica profes-
standard definiscono la pratica clinica re”, “sbaglio” e “violazione”. L’ “errore”, infatti, sionale con i mutamenti dell’organizzazione sani-
quotidiana, mentre gli indicatori rappre- connota un difetto non intenzionale nella formu- taria e della domanda di salute dei cittadini (…)”.
sentano la percentuale nella quale essa lazione di un progetto volto a realizzare un deter- 5 Art. 3.1 CDI: “L’infermiere aggiorna le proprie
deve essere erogata. Senza standard minato scopo, oppure una deviazione non inten- conoscenze attraverso la formazione permanente,
ed indicatori l’audit perde infatti la sua zionale da una sequenza correttamente program- la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca, al
valenza formativa di crescita professio- mata di azioni fisiche o mentali, eccetto che tale fine di migliorare la sua competenza. L’infermiere
nale e condivisione dell’errore, fallendo deviazione sia dovuta a caso fortuito. Lo “sba- fonda il suo operato su conoscenze validate ed
-di fatto- il suo scopo. glio”, invece, indica un’ applicazione non corret- aggiornate, così da garantire alla persona le cure
In tale contesto diventa pertanto priori- ta di regole o teorie di cui il medico deve essere e l’assistenza più efficaci (…)”.
taria tenere presente, nell’ambito del a conoscenza (secondo il criterio dell’homo eju- 6 A tale riguardo ricordiamo che l’Accordo Collet-
processo formativo cui la pratica dell’au- sdem professionis ac condicionis), con conse- tivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i
dit è legata, la fase di misurazione della guenze non volute, ma comunque prevedibili, medici di medicina generale attualmente in vigo-
qualità delle cure erogate ed i criteri che prevenibili e pertanto evitabili. Infine, il termine, re, all’art. 20, comma 5 recita che: “La partecipa-
consentono di verificare il raggiungi- “violazione”, vuole designare un’ infrazione deli- zione alle attività di formazione continua costitui-
mento degli standard e degli indicatori3, berata, anche se non reprensibile, di quelle rego- sce requisito indispensabile per svolgere attività
criteri questi che il Royal College of Nur- le pacificamente riconosciute come regole di di medico di medicina generale ai sensi del pre-
sing, nel 1990, ha definito come “un buona condotta, ovvero necessarie o consigliabi- sente Accordo. Per garantire efficacia, appropria-
elemento o una variabile che permette il li per conseguire un determinato obiettivo, salva- tezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza pre-
raggiungimento di uno standard (un guardando le condizioni di sicurezza delle perso- stata, il medico è tenuto a soddisfare il proprio
chiaro obiettivo di assistenza) e la valu- ne e delle cose e la funzionalità di un apparato o debito annuale di crediti formativi, attraverso atti-
tazione del suo raggiungimento o me- di un sistema. vità che abbiano come obiettivi quelli definiti al
no”. 2 Il ciclo P.D.C.A., elaborato da Deming, per l’ef- comma 1 del presente articolo”. Al comma 10
Tali criteri possono essere di struttura,
ficacia delle azioni di miglioramento o manteni- dello stesso articolo si sottolinea, inoltre, che: “Il
inerenti cioè le risorse umane e materia-
mento dei processi e delle performance, si realiz- medico che non frequenti i corsi obbligatori per
li da mettere in campo, ma anche il ba-
za in 4 fasi: 1. Plan (pianificare); 2. Do (fare); 3. due anni consecutivi è soggetto all’attivazione di
gaglio di conoscenze necessarie ed il
Check (verificare i risultati); 4. Act (decidere di procedure di cui all’art. 30 per l’eventuale adozio-
tempo da impiegare; di processo, ri-
mantenere o di correggere). ne di sanzioni previste, graduate a secondo della
guardanti cioè gli interventi necessari al
3 Attualmente, in riferimento alle problematiche continuità dell’assenza”.
miglioramento delle modalità con cui
sulla valutazione della qualità, prevale il concetto Attualmente tutti gli operatori della Sanità hanno
viene erogata la pratica assistenziale, ri-
di qualità totale. Questo termine è nato e si è svi- l’obbligo di partecipare a corsi per la Formazio-
comprendendo in questo ambito anche
luppato in Giappone come Total Quality Manage- ne Continua al fine di acquisire i Crediti formativi
la documentazione e la valutazione;
ment (TQM) e negli stati Uniti come Quality Assu- necessari per anno, all’interno dei programmi
nonché di risultato, che considerano
rance (QA). I canoni del TQM prevedono il supera- Regionali per l’Educazione Continua Medica
non solo i diretti risultati attesi, ma an-
mento dei concetti di qualità del servizio (efficacia (ECM); il venir meno a tale obbligo potrebbe por-
che le aspettative di miglioramento ra-
terapeutica) e di qualità del sistema (certificazio- tare all’applicazione di provvedimenti sanzionato-
gionevolmente prevedibili a seguito del-
ne, accreditamento), per giungere al controllo de- ri a carico del sanitario inadempiente.
le modificazioni apportate alla pratica
gli aspetti organizzativi (qualità programmata e 7 Art. 328 c.p. (Rifiuto di atti d’ufficio.Omissione):
assistenziale quotidiana.
A tale riguardo, nella condivisione pub- qualità erogata), dei rapporti con l’utente (qualità “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico
blica di un evento complesso, merita prevista e qualità percepita), ma anche per una servizio, che indebitamente rifiuta un atto del
sottolineare come l’aspetto forse più valutazione di competitività operata attraverso suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicu-
problematico da affrontare appare quel- tecniche di benchmarking (qualità paragonata). In rezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene
lo della valutazione che -in ipotesi- si Italia questo metodo è stato introdotto nel 1984 e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è
potrebbe attuare sulla base di una rac- come Verifica e Revisione della Qualità (VRQ), punito con la reclusione da sei mesi a due an-
colta di dati effettuata attraverso i nor- rimpiazzato successivamente dal Miglioramento ni. (…)”.
mali strumenti di indagine, tenendo con- Continuo della Qualità (MCQ). Un progetto MCQ si 8 Art. 1218 c.c. (Responsabilità del debitore): “Il
to di tutte le variabili a disposizione e sviluppa attraverso le seguenti fasi: identificazio- debitore che non esegue esattamente la presta-
delle diverse fonti di provenienza. ne dei possibili problemi; scelta del problema zione dovuta è tenuto al risarcimento del danno,
Ad esempio, si potrebbe procedere at- prioritario; definizione dei criteri, degli indicatori e se non prova che l’inadempimento o il ritardo è
traverso la revisione delle schede di delle soglie di buona qualità; progettazione dello stato determinato da impossibilità della presta-
missione dei mezzi intervenuti, tramite studio; individuazione delle possibili cause del zione derivante da causa a lui non imputabile”.
un confronto con il medico accettante il problema; esecuzione e l’analisi dello studio; pro- 9 Art. 2049 c.c. (Responsabilità dei padroni e
paziente in pronto soccorso che ha sti- gettazione di interventi migliorativi; valutazione
dei committenti): “I padroni e i committenti so-
lato la diagnosi di ingresso ovvero dal- dell’impatto a breve, medio e lungo termine; co-
no responsabili per i danni arrecati dal fatto il-
l’esame della cartella clinica, una volta municazione dei risultati conclusivi.
lecito dei loro domestici e commessi nell’eser-
che il paziente sia ricoverato in reparto, 4 Art. 19 CDM (Aggiornamento e formazione pro-
cizio delle incombenze a cui sono adibiti”.
tenendo ben conto tuttavia che, in riferi- fessionale permanente): “Il medico ha l’obbligo di Art. 2051 c.c. (Danno cagionato da cosa in cu-
mento ad un contesto di criticità sanita- mantenersi aggiornato in materia tecnico-scienti- stodia): “Ciascuno è responsabile del danno ca-
ria, data l’estrema variabilità degli inter- fica e gestionale-organizzativa, onde garantire lo gionato dalle cose che ha in custodia, salvo che
venti che caratterizzano tale particolare sviluppo continuo delle sue conoscenze e compe- provi il caso fortuito”.
ambito, l’audit sarà costruito su di un

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 9


singolo accadimento e non su di una pluralità di casi, come po- La necessità di aggiornamento, finalizzato a garantire livelli cli-
trebbe invece verificarsi in un contesto ospedaliero. nico-assistenziali sempre più efficienti ed efficaci, rappresen-
Nella fase della valutazione, i risultati ottenuti saranno confron- ta non solo un obbligo deontologico per tutti gli operatori sani-
tati con gli standard assistenziali e gli indicatori definiti nella fa- tari (art. 19 Codice di Deontologia Medica4; art. 3.1 Codice De-
se precedente, in tal modo addivenendo alla verifica e motiva- ontologico dell’Infermiere5), ma anche un dovere etico e mo-
zione dell’eventuale mancato raggiungimento di tali standard rale di tutti i medici, e per quelli dipendenti dal S.S.N. sia a re-
nella pratica clinica corrente, con successiva impostazione dei gime di impiego, sia a regime convenzionale6, l’aggiornamen-
necessari correttivi e progettazione della fase di re-auditing. to professionale diviene anche un obbligo di natura giuridica,
Altro elemento determinante per un positivo risultato di un au- finalizzato al miglioramento del servizio, particolarmente in un
dit è rappresentato sia dalla coesione dei gruppi che ne cura- settore, quale quello dell’emergenza, in cui sono richiesti alti e
no l’impostazione, sia dal coordinamento di esso che deve ri- costanti livelli di preparazione.
flettere una adeguata autorevolezza culturale in grado di sti- Proprio in quest’ottica le varie organizzazioni scientifiche inter-
molare un positivo confronto dialettico fra i partecipanti, nella nazionali, quali ad esempio l’E.R.C. (European Resuscitation
consapevolezza della responsabilità di perseguire il migliore li- Council), l’I.L.C.O.R. (International Liaison Committee on Re-
vello assistenziale, in particolar modo in area critica ove l’uten- suscitation), l’A.C.S. (American College of Surgeons) etc., im-
te presenta un equilibrio organismico estremamente precario pongono periodici “retraining” per mantenere valida la certifi-
che può essere compromesso irreversibilmente da qualsiasi cazione acquisita nelle varie procedure di emergenza, al fine
comportamento che non sia stato improntato alla dovuta dili- di garantire una adeguata e costante preparazione dei sanita-
genza, prudenza e perizia. ri coinvolti in attività di emergenza; con analogo fine è stato co-
Quale strumento di crescita professionale, l’audit costituisce stituito l’Atto n. 1711 del 22/05/2003 (Atto d’intesa fra Stato e
pertanto una risorsa di grande utilità non solo per l’operatore Regioni) che, con l’approvazione di “Linee guida su formazio-
sanitario che lavora all’interno di una struttura ospedaliera, ma ne e addestramento permanente del personale operante nel
anche per quello impegnato nel territorio. Tuttavia, esso può sistema emergenza/urgenza”, si prefigge lo scopo di garantire
indurre un miglioramento della qualità prestazionale solo se una tempestiva, appropriata ed efficace risposta del sistema
ogni professionista coinvolto crede fermamente nella possibili- afferente all’ “area critica”.
tà di mettere in dubbio il proprio operato e quello del team di L’utilizzo di protocolli operativi validati a livello internazionale,
cui fa parte, confrontandosi costruttivamente, secondo la filo- pur costituendo una garanzia dell’impiego delle migliori meto-
sofia della evidence based medicine, sia con l’esperienza dei diche di intervento esistenti al momento, non rappresenta, tut-
colleghi, sia con ciò chele risultanze consolidate della ricerca tavia, una scriminante al dovere di ogni sanitario di agire con
internazionale evidenziano in riferimento al caso specifico. prudenza, diligenza e perizia in relazione ai compiti che gli
competono.
Considerazioni medico-legali A tale proposito appare doveroso richiamare i principi relativi
In siffatto ambito, un aspetto particolare, ma significativo per alla responsabilità professionale sanitaria in équipe, visto che
gli eventuali scenari di responsabilità che si potrebbero deli- l’attività in “area critica” si caratterizza per il simultaneo inter-
neare, riguarda la possibilità che l’applicazione dello strumen- vento di una squadra di operatori sanitari ciascuno dei quali
to dell’audit clinico per valutare la qualità dell’intervento sani- opera in parallelo; in questo contesto, infatti, il principio gene-
tario in un contesto di emergenza extraospedaliera, faccia rale che permette di individuare la responsabilità penale dei
emergere un aumento dell’incidenza della patologia iatrogeni- singoli partecipanti all’interno dell’équipe medico-chirurgica
ca nei soggetti soccorsi quale indice di un’inadeguata prepara- trova sostegno nella teoria, ormai consolidata, dell’affidamen-
zione degli operatori sanitari coinvolti. to, secondo la quale ogni componente dell’équipe deve con-
Gli operatori sanitari, siano essi medici o infermieri, “sono tutti centrarsi sulla propria attività di competenza confidando sulla
ex lege portatori di una posizione di garanzia, espressione del- correttezza dell’operato dei collaboratori, fermo restando il po-
l’obbligo di solidarietà costituzionalmente imposto ex art. 2 e tere di controllo di chi, in un dato momento, assume la qualifi-
32 cost., nei confronti dei pazienti, la cui salute devono tutela- ca di responsabile del gruppo o capo équipe.
re contro qualsivoglia pericolo che ne minacci l’integrità (…), Applicando siffatto principio ogni membro della squadra di in-
obbligo di protezione che perdura per l’intero tempo del turno tervento risponderà solamente di un’eventuale non corretto
di lavoro” (Cass., Pen., sez. IV, 13 settembre 2000, n. 9638). adempimento dei doveri di prudenza, diligenza e perizia ine-
Pertanto, ad ogni sanitario, con riferimento al modello dell’ eiu- renti i compiti che gli competono con l’obbligo, però, di attivar-
sdem condictionis ac professionis, è richiesto un particolare si quando ragioni oggettive o soggettive facciano dubitare del-
dovere di diligenza, prudenza e perizia in relazione alla natura la congruità del comportamento di altro collaboratore compo-
dell’attività svolta, soprattutto in un settore, quale quello del- nente l’équipe; il capo équipe, inoltre, avendo anche obblighi di
l’emergenza extraospedaliera, che, pur facendo riferimento a coordinamento e di controllo, in caso di errore dei suoi collabo-
situazioni connotate dalla necessità di un’azione terapeutica ratori verificatosi in una situazione di difficoltà da lui stesso co-
rapida ed incisiva per evitare la morte o gravissime lesioni al nosciuta e, quindi, in qualche modo controllabile, sarà chiama-
soggetto soccorso, si deve anche caratterizzare per la corret- to a rispondere delle conseguenze ad esso errore causalmen-
tezza e la completezza dell’intervento. te riconducibili.
Gli operatori che agiscono in tale settore, dunque, devono pos- A tale riguardo, infatti, l’art. 1228 c.c. (Responsabilità per fatto
sedere precisi ed adeguati standars formativi, basati su proto- degli ausiliari) recita che: “Salva diversa volontà delle parti, il
colli validati e riconosciuti a livello internazionale, che, vista an- debitore che nell’adempimento dell’obbligazione si vale del-
che la tumultuosità delle nuove acquisizioni in questo campo, l’opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di co-
non potranno non essere periodicamente verificati ed aggior- storo”, da cui deriva che sul debitore grava anche l’onere di ve-
nati. rificare la rispondenza dell’attività dell’ausiliario alla diligenza

Eo 10 Febbraio 2009
richiesta, nonché la pronta attivazione, ogni qual volta dovesse sta una responsabilità di tipo organizzativo che fa riferimento al-
risultare necessario operare la tempestiva sostituzione dell’ope- l’ente nel suo complesso, ossia alla struttura sanitaria stessa. Un
ratore che non ottemperasse i propri doveri. danno alla persona, infatti, può verificarsi in rapporto non solo ad
Anche dall’analisi della normativa (Dpr n. 128/1969; Dpr n. errori del personale sanitario impiegato direttamente alle cure
761/1979; Dpr n. 419/1998) e dalla dottrina in argomento emer- dell’infermo, ma può dipendere anche da disfunzioni o insuffi-
ge che sul responsabile dell’équipe qui considerata incomba una ciente organizzazione, fra le quali possiamo citare, ad esempio,
serie di obblighi confermanti, nel loro complesso, una posizione la insufficienza del personale medico e infermieristico in base ai
di garanzia nei confronti dell’assistito; per tale motivo ad esso carichi di lavoro; la scarsa attenzione, la inadeguata disposizio-
compete sia la scelta del personale, che non deve limitarsi alla ne (culpa in eligendo) o lo scarso controllo (culpa in vigilando)
sola presenza di una qualifica giuridica e funzionale per ricopri- dello stesso variamente addetto ai diversi settori; un suo sca-
re un determinato ruolo, ma deve basarsi sulla verifica dell’effet- dente aggiornamento ed addestramento, etc.
tiva abilità del delegato in relazione alla specifica mansione (re- L’organo di governo della struttura direzionale, poiché l’ente si
sponsabilità “in eligendo”), sia il dovere di controllare che il per- obbliga a fornire una prestazione complessa di assistenza sani-
sonale a lui subordinato operi in modo corretto, adottando le taria, ha il dovere di compiere delle scelte strategiche per rende-
cautele che mirino a scongiurare danni a carico degli assistiti (re- re funzionale un servizio e vigilare sulle necessità dello stesso
sponsabilità “in vigilando”). onde assicurare efficienza, continuità, prontezza e completezza
Proprio per tali motivi l’omessa notizia da parte del responsabile di ogni prestazione. Da ciò deriva che la struttura, al pari del sin-
(coordinatore, capo équipe, dirigente medico II livello, etc.) di golo operatore sanitario, è anch’essa responsabile dell’attività
una situazione da lui riconosciuta come precaria (quale, ad diagnostica e terapeutica ai sensi dell’art. 1218 c.c.8, potendosi
esempio, l’accertata inadeguatezza della modalità di intervento per altro a suo carico configurare una responsabilità di tipo og-
da parte del personale operante in un servizio di emergenza gettivo e/o di presunzione di colpa (artt. 2049-2051 c.c.9), anco-
eventualmente emersa da una valutazione tramite audit clinici), rata al principio della culpa levis anche in caso di imperizia in
può essere per lo stesso foriera sia di responsabilità penali, po- operazioni di particolare difficoltà.
tendosi configurare a suo carico il reato di omissione di atti d’uf- Dalle considerazioni fin qui esposte emerge, quindi, la necessi-
ficio (art. 328 c.p.7), che di un’inadempienza nei confronti dell’ tà di sottolineare che, in caso i risultati di percorsi di verifica del-
Ente o dell’Amministrazione. la qualità, quali quelli emersi, ad esempio, attraverso l’utilizzo
Inoltre, in caso di danni all’assistito, l’organo di governo della dello strumento dell’audit clinico nel campo dell’emergenza, evi-
struttura direzionale, vedendosi leso nella propria reputazione a denzino una inadeguata preparazione dei sanitari in relazione
causa di comportamenti del proprio personale scorretti in quan- agli standars operativi richiesti, si impone la necessità di attivar-
to secondari ad una carente formazione, quindi prevedibili, ma si al fine di determinare adeguati cambiamenti nella pratica cli-
mai ufficialmente allo stesso organo comunicati, potrebbe sentir- nica, compreso anche il reinserimento di quegli operatori risulta-
si legittimato anche al licenziamento del responsabile per viola- ti carenti in nuovi percorsi formativi fino all’acquisizione dei livel-
zione dei principi di correttezza e buona fede nei confronti del- li di preparazione necessari.
l’amministrazione stessa. Un mancato intervento in tal senso, consentendosi comunque a
Sempre dal punto di vista penale, inoltre, l’utilizzo di operatori tale personale sanitario lo svolgimento delle mansioni e delle
sanitari non adeguatamente formati o che non raggiungano i li- operazioni al cui corretto adempimento l’attività formativa e di
velli di performance richiesti per operare in particolari ambiti, verifica era mirata, potrebbe integrare, in caso del verificarsi di
quale è appunto quello del soccorso del paziente traumatizzato danni ai pazienti, responsabilità non solo a carico dell’operatore
in contesti di emergenza extraospedaliera, configurando anche interessato, ma anche nei riguardi dei certificatori dell’avvenuta
un’indubbia situazione di pericolo per la vita e l’integrità perso- formazione, dei direttori di tali servizi nonché dello stesso ente o
nale di altri, potrebbe essere come tale considerato perseguibi- amministrazione sanitaria responsabili della corretta funzionalità
le o, comunque, produttivo di un aumento della pena inflitta al re- del servizio stesso.
sponsabile di una situazione pericolosa poi causativa la morte o
lesioni personali delle persone assistite. Bibliografia
Da quanto finora enunciato emerge, quindi, l’evidenza che in ca- 1.Castaldi R., Matricardi C., Romanelli F., Vagnoni S., Zatti V.: La responsa-
so di danni ad un paziente da parte di un operatore che, pur ri- bilità professionale del medico. Maggioli Editore, Rimini, 2005.
2.Chiodo E.: Legislazione e medicina legale dell’emergenza sanitaria. Centro
sultando non adeguatamente formato, continuasse ugualmente Scientifico Editore, Torino, 2002.
a prestare servizio con le medesime mansioni ed ad operare al- 3.Cimino L., Izzi M., Landuzzi F., Monesi A., Musolesi S., Cicognani A.: Il “co-
l’interno di una squadra d’emergenza, si potrebbero delineare dice alpha”: uno strumento per la crescita del personale che opera in area cri-
tica. Considerazioni operative e medico-legali. Emergency Oggi 5: 9, 2007.
responsabilità a carico non solo dello stesso operatore, ma del 4.Donabedian A.: La qualità dell’assistenza sanitaria. La Nuova Italia Scienti-
certificatore e del direttore del servizio d’emergenza. fica, Milano, 1990.
Peraltro, in siffatte ipotizzate circostanze, tutt’altro che trascura- 5.Galliani I.: Dalla responsabilità professionale medica alla responsabilità del-
bile risulterebbe anche la responsabilità dell’ente o dell’ammini- la struttura. In: Fornari U., Jourdan S.: La responsabilità professionale dello
psichiatra. Centro Scientifico Editore, Torino, 2006.
strazione sanitaria che, pur a conoscenza dell’impiego di opera- 6.Guerrieri S.: Audit clinico al 118. Emergency Oggi 10: 26, 2006.
tori sanitari risultati, da prove di verifica, inadeguati per determi- 7.Longoni P.: Il self audit come strumento di autovalutazione. In: Caimi V.,
nati impieghi, non fossero intervenuti a reinserirli in specifici per- 8.Tombesi M. (a cura di): Medicina Generale. UTET, Torino, 2003.
9.Merry A, McCall Smith A. L’errore, la medicina e la legge. Giuffré Editore,
corsi formativi o non avessero verificato l’adeguatezza dei per- Milano, 2004.
corsi formativi stessi. 10.Puccini C. Istituzioni di Medicina Legale 6ª ed. Casa Editrice Ambrosiana,
Infatti, la peculiare evoluzione della sanità pubblica, caratterizza- Milano, 2003.
ta da una spersonalizzazione dell’attività sanitaria, fa si che, ol- 11.Quintaliani G., Gori F.: I sistemi di qualità e l’appropriatezza. Professiona-
le, Corso Perugina, 2002.
tre alle responsabilità del singolo operatore, che andranno co- 12.Ruffolo U., Grazzini B.: La responsabilità medica. Giuffré, Milano, 2004.
munque indagate attraverso l’esame del suo operato, e di chi oc- Servadei F.: Il fenomeno trauma. Emergency Oggi 7: 4, 2004.
cupa posizioni di tipo dirigenziale all’interno di un’équipe, sussi-

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Trentino Emergenza 118

MEDIA

Il progetto di comunicazione che si pone


l’obiettivo di migliorare la comunicazione
E 118

con i media su eventi di emergenza gesti-


ti dalla centrale operativa del 118 e dal
nucleo elicotteri
“Il progetto presentato è il frutto di un lavoro di coordinamento significativo” dichia-
ra Franco Debiasi, direttore generale facente funzioni dell’Apss” con il quale ci sia-
mo posti l’obiettivo di migliorare la comunicazione con i giornalisti su eventi lega-
ti all’emergenza. Con questa proposta abbiamo cercato di conciliare l’indiscusso
valore e importanza del lavoro dei cronisti nel dover dare ai cittadini con precisio-
ne e urgenza le notizie, con l’esigenza molto forte emersa dagli operatori del-
l’emergenza di poter eseguire con la dovuta concentrazione un lavoro estrema-
mente delicato”.
“Anche i numeri del 2008 esprimono il nostro lavoro quotidiano” conferma Alber-
to Zini direttore dell’U.O. 118 urgenza emergenza dell’Apss “ con ben 37.000 in-
terventi, circa 100 al giorno, e 150.000 richieste di intervento, circa 150 al giorno.
Da qui la necessità di poter dare le notizie con una certa regola, che proponiamo,
con due finestre telefoniche di mezz’ora al giorno e l’impegno di inviare una sche-
da dell’evento, via fax o con email alle redazioni o ai giornalisti che ne faranno ri-
chiesta. Il tutto nel rispetto dovuto della privacy pur consapevoli dell’importanza di
notizie di pubblico interesse”
“Anche noi, con l’intenzione di migliorare le informazioni ai giornalisti, e consape-
voli di effettuare un servizio molto importante per la comunità, 2411 missioni nel
2008, 1518 ore di volo, 2510 ore fuori sede e 150 ore di addestramento” intervie-
ne Bruno Avi comandante del nucleo elicotteri” abbiamo messo a disposizione
due numeri di telefono cellulari attivi per tutta la giornata di servizio, con la richie-
sta di chiamare dalle ore 11.00 alle 12.00, dalle 17.00 alle 18.00 e allo scadere
delle effemeridi serali.

Eo 12 Febbraio 2009
Differenza att. torale

enti pubblici privati soccorsi primari


nucleo elicotteri
9,9% 0% 37,1%
14,0%

P.A.T.
24,2% VV.F. incendi soccorsi secondari
2,1% boschivi 12%
Differenza soccorsi 0,7%

nucleo soccorsi
enti pubblici privati primari
elicotteri 0%
5,6% 47,8%
14,8%

P.A.T.
VV.F. incendi
14,4% soccorsi secondari
2,2% boschivi
15%
0,3%

Rip. Attiv.

ore volo

missioni
soccorsi primari
soccorsi secondari
Soccorsi
A questi numeri, prosegue Avi, rispondono rispettivamente i pi- adottando il sistema presentato e i risultati ci sembrano buoni e
loti delle due eliambulanze che daranno informazioni sugli inter- soddisfacenti per tutti. Mi preme ricordare, al di là dei numeri che
venti di soccorso, sempre nel pieno rispetto della privacy. Duran- sono importanti, la mole di lavoro decisamente significativa di
te le missioni di soccorso, chiamando il 335-7445484, elicottero questi due servizi, per l’intera comunità trentina”.
I-PATE e il 335-7445485 elicottero I-TNBB non si avrà nessuna Le conclusioni all’assessore alla salute Ugo Rossi che afferma
risposta fino al rientro in base dell’elicottero, è quindi importante “la soddisfazione di un progetto arrivato in porto, anche se su-
riattaccare dopo alcuni squilli”. “Abbiamo voluto disciplinare il scettibile di cambiamento, sul quale chiediamo la collaborazione
rapporto, non sempre facile, con i giornalisti” interviene Claudio di tutti voi per poter essere operativi a breve. Abbiamo lavorato
Bortolotti, responsabile del nucleo elicotteri” e questa proposta in una logica di trasparenza, di collaborazione e condivisione,
che è emersa dal gruppo di lavoro ci sembra una buona base con l’intenzione di informare correttamente, puntualmente e con
sulla quale possiamo lavorare, come nucleo elicotteri stiamo già precisione”.

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 13


TRENTINO EMERGENZA 118 TELE-ELETTROCARDIOGRAFIA
CENTRALE OPERATIVA 118 ALLE MOLINETTE
L'elettrocardiogramma ora si esamina via in-
BOZZA DI PROCEDURA PER LE COMUNICAZIONI AI MEDIA ternet. Succede all'ospedale Molinette di To-
rino, dove da questa mattina e' attivo il siste-
ma di tele-elettrocardiografia che collega via
PREMESSA web tutti i reparti e i presidi sparsi sul territo-
Alcuni eventi di emergenza, gestiti dalla Centrale Operativa 118 nell’ambito dl Si- rio cittadino con il reparto centrale di Cardio-
stema di Emergenza Provinciale, costituiscono da sempre interesse per i Servi- logia. Ogni paziente che deve fare un ECG
zi Stampa. In particolare suscitano tale interesse gli incidenti in genere, stradali non deve' piu' spostarsi fino al reparto per
in pri-mo luogo e per frequenza, ma anche altri di diversa natura, quali intossica- aspettare l'esito, mobilitando personale di ac-
zioni, con-taminazioni, lesioni da agenti fisici, aggressioni, precipitazioni. compagnamento e sopportando lunghe co-
Dall’inizio della sua attività la Centrale Operativa 118 è quotidianamente interpel- de, ma basta che, una volta rilevato il traccia-
lata dai giornalisti delle diverse testate, con ripetute telefonate nelle ore più di- to, questo venga trasmesso con un'intranet
verse, an-che quando gli eventi di emergenza sono ancora in corso. locale direttamente dal reparto di ricovero o
Le informazioni fornibili dalla Centrale Operativa 118 riguardano genericamente di day hospital al reparto di Cardiologia. Li' un
l’evento occorso. Non possono in alcun modo riferire l’identità delle persone cardiologo stila in tempo reale il referto, che
coinvol-te, né le specifiche lesioni subite, ma limitarsi ad una generica indicazio- viene poi restituito al paziente sempre utiliz-
ne della gra-vità delle stesse. zando internet. L'esperimento ha gia' avuto
La presente procedura è stata predisposta per consentire la corretta trasmissio- tre fasi pilota: dapprima interessava solo il
ne di dette informazioni, prevenendo le telefonate dirette dei giornalisti agli ope- day hospital di Chirurgia Vascolare, poi si e'
ratori della Centrale Operativa 118, evitando così ogni possibile interferenza, so- estesa all'ospedale San Giovanni Vecchio,
prattutto in momenti di intensa attività di soccorso. infine ad altri dieci elettrocardiografi installati
Tale trasmissione avviene tramite apposite schede informative sottoscritte dal nelle strutture piu' periferiche dell'ospedale.
medi-co della centrale stessa. Eventuali delucidazioni in merito possono essere Ad oggi gli ECG eseguiti ''a distanza'' sono
richieste telefonicamente al medico di centrale esclusivamente in brevi fasce stati 11847.
orarie definite, su numero telefonico dedicato.

118, AMBULANZE COLLEGATE VIA


PROCEDURA
Il medico di centrale, per consta- 118 INFORMA
tazione diretta o su segnalazio-
ne degli operatori di turno, indivi-
dua l’evento da segnalare alla
Scheda Informativa per la Stampa SATELLITE CON OSPEDALI
La centrale del 118 in collegamento perma-
stampa, compila la scheda infor- Tipo di evento:............................................................. nente con tutti i Pronto Soccorso. E' la novita'
mativa “118 Informa” (allegata Data:........................................................................... presentata oggi dalla Centrale operativa del-
alla presente scheda), firmando- Luogo:......................................................................... l'Ares 118 di Roma, che si e' dotata di un
ne la copia cartacea. Ora:............................................................................ nuovo sistema satellitare Gipse, cosi' da col-
Compilata la scheda, il medico Dinamica dell’evento:................................................... legare le centrali gestite dallo stesso Ares e i
provvede ad inviarla sia per po- Numero delle persone coinvolte:................................... pronto soccorso-Dea della Regione consen-
sta elettronica, sia via fax agli in- Condizioni delle persone coinvolte (lievi, gravi, molto tendo uno scambio continuo di informazioni
dirizzi dei media locali. Eventua- gravi, decedute): utile a ottimizzare tempi e modalita' di ricove-
li delucidazioni in merito alle in- ................................................................................... ro del paziente assistito. Il nuovo sistema,
formazioni trasmesse possono Forze intervenute (mezzi sanitari, vigili del fuoco, forze presentato dalla direttrice dell'Ares Marinella
essere chie-ste dai giornalisti in- dell’ordine, soccorso alpino, …): D'Innocenzo e dal presidente della Regione
teressati dalle ore 10.30 alle ore .................................................................................. Piero Marrazzo, consentira' anche di inviare
11.00 e dalle ore 17.00 alle ore Destinazione delle persone coin-volte (ospedale, altra alla postazione 'Gipse' dell'ospedale scelto le
17.30, tutti i giorni al numero di destinazione):............................................................. informazioni sui parametri di intervento e vita-
telefono che verrà indicato. A ta- Osservazioni:............................................................... li del paziente. ''Al momento - ha spiegato
li richieste risponde il medico re- ................................................................................... D'Innocenzo - il collegamento e' realizzato
sponsabile della Centrale Ope- .................................................................................. con quasi tutti i Dea di secondo livello (Poli-
rativa 118. In sua assenza ri- clinico Umberto I, San Giovanni-Addolorata,
sponde il medico di turno di centrale. Le comunicazioni avvengono su te-lefono Policlinico Gemelli, San Camillo Forlanini,
cellulare dedicato, a disposizione del dirigente preposto. San Filippo Neri) e i Pronto soccorso e i Dea
di primo livello dell'Aurelia Hospital, Cristo
GESTIONE DOCUMEN-TALE Re, Sandro Pertini, Policlinico Casilino, Tor
Le copie cartacee delle schede informative sono tenute in centrale operativa il Vergata, Sant'Andrea, Grassi-Ostia, Bambin
gior-no del loro inoltro ed il giorno successivo, in un contenitore predisposto dal- Gesu'''. L' iniziativa prendera' il via a marzo,
l’infermiere coordinatore della Centrale Operativa 118. Lo stesso provvede a ha detto Marrazzo, da quando ''iniziera' la
consegnarle successivamente alla segreteria di Trentino Emergenza 118 che ne consegna delle nuove ambulanze, 116 mez-
ga-rantisce l’archiviazione corrente per l’anno in corso ed il successivo invio al- zi tutti dotati del sistema di rilevamento satel-
l’archivio di deposito individuato. litare''.

Eo 14 Febbraio 2009
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EMERGENZE MEDICHE IN VOLO:
quali le più ricorrenti?
V
olare in aereo può essere stressante sotto molti punti
di vista, e quindi costituire un elemento scatenante
per condizioni di emergenza medica. In effetti, le
TOP TEN DEI MALORI IN VOLO,
emergenze mediche durante il volo sono relativamen-
SVENIMENTI IN POLE POSITION
te frequenti. Per questo, come evidenzia uno studio
epidemiologico pubblicato su Clinical Care, sarebbe molto importan-
Volare è bello da svenire, infatti sono proprio gli sve-
te avere dati esaurienti e coerenti sui quali basare un protocollo
nimenti le emergenze che svettano in cima alla clas-
standard da seguire quando qualcuno richiede assistenza medica
sifica delle emergenze mediche che più spesso si
durante un volo. È sempre più in aumento il numero di chi si rivol-
registrano in volo sulle compagnie aeree europee.
ge ai voli in aereo per spostarsi, e con l’allungarsi della vita anche
Stilata dall’equipe di Michael Sand, dell’Università di
l’età media dei passeggeri continua ad aumentare. Questi due
Bochum in Germania, la top ten delle emergenze
aspetti fanno sì che il numero di emergenze mediche durante i voli
aeree ha trovato 5300 casi di ‘svenimento aereo’ tra
sia anch’esso in aumento. Risulta ovvia l’importanza di avere una
2002 e 2007. Nel campione di voli esaminato ci so-
serie di misure di soccorso, un kit medico adeguato alle necessità in
no state in tutto 10189 differenti emergenze e 279
caso di emergenza, un protocollo chiaro da seguire rispetto a deci-
voli hanno dovuto deviare la propria rotta verso l’ae-
sioni che spesso vanno prese molto in fretta. Aspetti ancora più im-
roporto più vicino per far fronte ad un’emergenza
portanti, se si considera che a volte l’emergenza medica può riguar-
medica che si è verificata a bordo.
dare anche gli stessi piloti. Di fatto, tuttavia, solo il 17 per cento del-
Dopo gli svenimenti (5307 casi, il 53,5% delle emer-
le emergenze mediche viene documentato dalle compagnie aeree,
genze) troviamo nella classifica i malesseri di sto-
e fra queste non vi è alcuno standard nei criteri di documentazione
maco (926 casi, il 5,9% delle emergenze) e al terzo
e classificazione, il che rende estremamente difficile confrontare i
posto, posizione non trascurabile visto che si stima
dati per trarne considerazioni generali. In questo studio epidemio-
che entro il 2030 il 50% dei passeggeri aerei avrà
logico, su 32 compagnie aeree considerate solo 4 erano in grado di
più di 50 anni, i problemi cardiaci (509 casi, 4.9%).
produrre i dati necessari alla ricerca, e fra queste solo due hanno
Gli esperti, si legge sulla rivista Critical Care, hanno
avuto i requisiti per partecipare allo studio. Sono stati esaminati
chiesto a 32 compagnie aeree europee di fornire in
10.189 casi di emergenza medica in volo avvenuti nel corso degli
forma anonima dati sui casi medici riportati in volo,
anni 2002-2007, analizzandone la tipologia, la presenza di attrezza-
emergenze mediche e chirurgiche negli anni tra
tura adeguata, l’intervento di un medico a bordo, gli atterraggi di
2002 e 2007. Il numero totale di incidenti è stato cor-
emergenza, i tassi di nascite e di decessi a bordo. La sincope è ri-
relato al traffico passeggeri, espresso in ‘passegge-
sultata di gran lunga l’incidente più frequente (53,5 per cento dei ca-
ri chilometro trasportatip - RPK. Inoltre sono state
si), seguito dai disturbi gastrointestinali (8,9 per cento), dai problemi
analizzate le nascite e i decessi a bordo, il tipo di rot-
cardiaci (4,9 per cento), dalla paura di volare (4,3 per cento) e dalle
ta, continentale/intercontinentale, il coinvolgimento
sindromi dolorose (4,1 per cento). Fra le situazioni che hanno richie-
di personale medico.
sto interventi chirurgici di emergenza a bordo, la più comune era la
Le emergenze chirurgiche piu’ frequenti sono state
trombosi, seguita dall’appendicite. Nell’86 per cento dei casi è inter-
trombosi e appendiciti. Invece la ragione medica più
venuto un operatore sanitario presente a bordo, e nel 2,8 per cento
frequente che ha costretto il pilota ad atterrare al-
dei casi è stato necessario un atterraggio immediato. La non stan-
l’aeroporto più vicino è stata l’attacco cardiaco
dardizzazione degli approcci, delle dotazioni e delle procedure per
(22,7%), l’ictus (11,3%) e le crisi epilettiche (9,4%).
le emergenze mediche in volo nasce da diversi fattori. In primo luo-
Si sono registrate anche due nascite e un tentato
go, le legislazioni nazionali variano rispetto sia all’obbligo del medi-
suicidio. Si noti però, scrivono gli autori, che solo 4
co presente a bordo di intervenire (per Stati Uniti, Canada e Regno
compagnie aeree sono state in grado di fornire i da-
Unito il medico non è tenuto a prestare soccorso a bordo, mentre
ti richiesti, cosa che evidenzia un’inadeguatezza
per molti stati Europei non può astenersi dal farlo), sia rispetto al li-
nella documentazione a bordo circa le emergenze
vello di responsabilità a seguito del suo intervento (le compagnie
mediche, sebbene l’aviazione sia regolata da molte
aeree degli Stati Uniti sollevano i medici che intervengono dalle
leggi internazionali e nazionali
eventuali conseguenze legali). Gli standard relativi alla presenza e
tipologia del kit di emergenza variano da una compagnia all’altra o

Eo 16 Febbraio 2009
in base alla lunghezza dei voli, e spesso le disposizioni
sono abbastanza vaghe da permettere alle compagnie
un’ampia discrezionalità. Sarebbe dunque estremamen-
te importante avere dati epidemiologici attendibili, in mo-
do da poter sviluppare attrezzature e procedure standard
generalizzate. Ad esempio, la frequenza dei problemi
cardiaci indica che sarebbe utile avere a bordo un defi-
brillatore. Gli autori invocano la costituzione di un regi-
stro internazionale basato su metodi di documentazione
uniformi, per permettere ulteriori ricerche, sviluppare pro-
cedure di screening preventivo mirate, e per dare l’avvio
allo sviluppo di legislazioni chiare e di protocolli che ga-
rantiscano ai passeggeri un uguale trattamento in qual-
siasi tipologia di viaggio in aereo.

COME NON AMMALARSI IN AEREO,


UN BREVIARIO SU LANCET
Viaggiare in aereo e’ diventato il modo piu’ comune
per spostarsi sulle lunghe distanze. Ogni anno oltre 2
miliardi di persone salgono su velivoli che sono ormai
capaci di voli senza scalo di 18 ore e piu’. Questo puo’
creare dei problemi per la salute. I risultati di una ta-
vola rotonda sul tema sono stati pubblicati dalla rivi-
sta britannica ‘The Lancet’. Accade sempre piu’ di fre-
quente che qualcuno si senta male in volo, questo e’
dovuto all’aumentato numero dei passeggeri, ma an-
che e soprattutto all’aumentato numero di ore nelle
tratte senza scalo. L’articolo su Lancet avvisa i viag-
giatori che abbiano condizioni di salute non buone o
preesistenti problemi cardiaci, di pressione o polmo-
nari, di usare alcune precauzioni e indica i maggiori
fattori di rischio. Gli studi mostrano - scrive la rivista -
una’associazione tra tromboembolie e lunghi trasferi-
menti aerei, ‘’con picchi quando la durata del volo su-
pera le otto ore. Ma il rischio comincia ad aumentare
quando si superano le quattro ore’‘. Dito puntato so-
prattutto sulle scarse possibilita’ di movimento a bor-
do. Quindi, meglio un posto di corridoio che vicino al
finestrino: avrete piu’ possibilita’ di alzarvi ogni tanto o
di stendere le gambe (soprattutto in economica). Ci
sono poi le infezioni. Molti passeggeri, per lungo tem-
po in spazi limitati, con ricambi d’aria saltuari, sicura-
mente ne facilitano la diffusione. Lancet ricorda come
dopo l’11 settembre, quando per il trauma la gente
negli Usa viaggiava meno in aereo, l’influenza si dif-
fuse in ritardo e con maggior lentezza. L’aria in cabi-
na e la pressurizzazione sono i due punti chiave, se-
condo lo studio pubblicato. Bisogna lavorarci per sta-
re meglio a bordo, e dopo.

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it


R-aid Trolley
Zaino multiuso con trolley e sacche R Series

In un tempo di grande mobilità sentiamo il bisogno di zaini che ci accompagnino in mo-


do capace e affidabile.
Da qui nasce l’esigenza di dotare uno degli zaini più venduti di un sistema trolley che si in-
tegra perfettamente con il profilo dello zaino stesso. Il trolley è dotato dell’innovativo car-
rello Mach System. Zaino realizzato in Cordura 1000 D rosso.
Misure del prodotto: Lunghezza: 420 mm - Larghezza: 330 mm - Altezza: 650 mm

€ 182,40
Iva inclusa R-aid
Zaino multiuso di soccorso giallo/nero
si mo
R-aid è uno zaino multiuso di soccorso veramente capiente e versatile, indica-
nt atis
to per i servizi di emergenza in generale. Sviluppato in altezza, permette di ospi- sco
tare in appositi alloggiamenti quattro contenitori di diversi colori, attrezzati per
i vari presidi di soccorso e facilmente collocabili tramite comode strisce di Vel-
cro®. Il sistema di fissaggio permette l’estrazione di qualsiasi sacca da qualun-
que posizione senza interferire sulle altre. R-aid è composto da due ulteriori bor-
se, amovibili tramite una comoda cerniera: la prima, più piccola, è collocata
sopra e la seconda, che si trasforma in un comodo zainetto, è collocata nella
parte anteriore. Esternamente sono presenti tre tasche, due laterali e una nel-
la parte anteriore dello zaino. Schienale anatomico, spallacci imbottiti e rego-
labili. Realizzato in Cordura molto resistente con strisce rifrangenti che ne mi-
gliorano la visibilità.Sono disponibili le sacche colorate dedicate R Series.
Disponibile nella versione 10 G.
Misure del prodotto: Lunghezza: 420 mm - Larghezza: mm - Altezza: 570 mm € 99,00
Iva inclusa

WIV - Spremisacca
Spencer Scoop
Barella cucchiaio arancio Viene utilizzato con le sacche per pla-
sma o per soluzioni infusionali e consente
Grazie all´azione "cucchiaio" svol- di controllare rigorosamente la pressione
ta dalle due lame longitudinali è con un manometro graduato in millime-
possibile sistemare la barella sotto tri di mercurio. La sacca viene compres-
il paziente senza doverlo muove- sa con una pressione determinata dal-
re. La barella cucchiaio può esse- l’utilizzatore, che potrà comunque va-
re impiegata per sollevare, trasfe- riarla agendo sulla peretta o sulla valvo-
rire o trasportare la maggior par- la di sfiato.
te dei pazienti. Lo spremisacca WIV è stato studiato per
Particolare attenzione è stata po- poter essere impiegato durante il tra-
sta nella scelta e definizione dei sporto dei pazienti, ma trova un utilizzo
materiali impiegati nella costru- ottimale anche in ospedali, cliniche e
zione, che devono rispondere a ambulatori medici. Un’asola posta nella
requisiti di leggerezza, resistenza
meccanica, affidabilità e durata.
€ 59,00 parte superiore permette di appendere
lo spremisacca. Un moschettone di poli-
Iva inclusa
La silhouette della barella cuc- carbonato consente di appendere la
chiaio è stata studiata per miglio- sacca evitando di dover fare nodi. Lo spremisacca WIV
rarne l´inserimento sotto il corpo è ricavato dalla saldatura ad alta frequenza di due la-
del paziente e al tempo stesso mine di poliuretano. Questo sistema evita l’usura della
stabilizzarlo in fase di trasferimen- tradizionale sacca di gomma, che deve essere ripetu-
to o trasporto. tamente sostituita. Può essere utilizzato insieme alla cu-
€ 360,00 E´ fornita con tre cinture di fissag- stodia Warmpak, inserendolo al suo interno.
Iva inclusa
gio con aggancio rapido. Può contenere sacche da 500 e 1000 cc.

Per l’acquisto utilizzare la cartolina a pagina 30

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crocerossachepassione
“Il Commissario Dott. Marco Squicciarini in qualità di referen- componenti che erano presenti e che hanno permesso il per-
te Nazionale della Croce Rossa Italiana per le manovre di di- fetto svolgimento del corso.
sostruzione e rianimazione cardiopolmonare pediatriche ha Il prossimo appuntamento è in Senato dove il Commissario,
effettuato la “Lezione Interattiva di Primo Soccorso Pediatrico” con molti Volontari di tutte le componenti, ripeterà la Lezione
agli Asili della Organizzazione Sanitaria Ebraica a Roma, Interattiva Pediatrica ai dirigenti di Palazzo Madama .
ospite del Dott. Giorgio Sentieri ( Presidente Asili Ebraici) e la
Dottoressa Manuela Spizzichino responsabile interna della
OSE Organizzazione Sanitaria Ebraica ed Assistenza all’In-
fanzia.
Erano presenti come Istruttori il Dott. Paride FERRAZZA ( de-
legato provinciale per il PBLSD ), numerose Infermiere Volon-
Chi salva un
tarie accompagnate per l’occasione dalla Ispettrice Provincia-
le Sorella IRIS LODI e Sorella Mirella MICONI come Monito-
bambino...
re Coordinatore del Comitato Provinciale di Roma, La Signora
Martinez (Ispettore Provinciale Comitato Femminile) accom-
salva il
pagnata da numerose Volontarie, e sei VDS del Gruppo di Ro-
ma Nord per supportare il commissario nelal sua preziosa at-
tività.
mondo intero
Il corso è stato rivolto alle insegnanti ed alle mamme dei bam-
bini che frequentano gli asili della comunità ebraica, le quali
alla fine della lezione interattiva con rilascio di attestato, han-
no poi preso contatto con Sorella Mirella MICONI per organiz-
zare diversi corsi all’interno della loro struttura proposti dal co-
mitato provinciale di Roma.
Questo evento è alla base del progetto del Commissario Dott.
Marco Squicciarini che vede la Croce Rossa Italiana come
atavica depositaria della formazione del personale di ogni li-
vello ordine e grado, sia sanitario che non , per diffondere ma-
novre e corsi salva vita.
Questa attività è stata ovviamente resa possibile grazie alla
formazione recente di 280 istruttori sul territorio nazionale di
“area pediatrica” che ora sono pronti a formare chiunque ne
faccia richiesta.
Il Commissario Squicciarini ringrazia tutti i Volontari di tutte le

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 19


BAGNINI tornate a scuola!
di Stefano Mazzei

L
’ultimo rapporto 2008 del Ministe- postazione con un bagnino, il quale in guenza l’incidente spesso viene classifi-
ro della Salute, indica che il 96,2% cambio di questo servizio all’utenza bal- cato come sindrome da annegamento.
delle coste balneabili nazionali, neare, riceve dal Comune la licenza di In ogni caso questo rimane un dato par-
sono risultate esenti da inquinamento. noleggio attrezzature balneari (lettini, ticolarmente significativo, se si conside-
L’Italia, può quindi vantare ben 4.970 km ombrelloni, pedalò, ecc.); ra che questi incidenti sono concentrati
di spiagge e mare pulito, 26 in più dello c) “libera”, dove non esiste alcun servizio per la maggior parte nel periodo estivo e
scorso anno. Un dato sicuramente ec- di salvataggio con personale qualificato sempre secondo i dati statistici, la quasi
cellente, ma si può dire altrettanto per la e da una recente indagine condotta dal- totalità degli annegamenti si verifica,
sicurezza di chi frequenta questi luoghi la Società Nazionale di Salvamento, guarda caso, sulle spiagge cosiddette “li-
nel periodo estivo? queste rappresentano il 40% dei 5000 bere”, vale a dire ove non esiste un ser-
Le spiagge normalmente vengono clas- chilometri di spiagge balneabili. vizio organizzato di salvataggio.
sificate in tre diverse tipologie: Questi dati sono purtroppo supportati dal In questo contesto la Capitaneria di Por-
a) “sorvegliate”, lidi dove generalmente numero di incidenti mortali, che si regi- to – Guardia Costiera, gioca un ruolo
sono presenti stabilimenti balneari oppu- strano tra coloro che si dedicano alle at- fondamentale, in quanto organismo pre-
re cooperative di bagnini, queste ultime tività balneari e che gli studi statistici ri- posto e tecnicamente competente
tramite apposite convenzioni con comuni velano essere circa un centinaio ogni an- a garantire la sicurezza in mare. Infatti
e concessionari, assicurano un servizio no. Anche se, bisogna sottolinearlo, mol- gli uffici dei Compartimenti Marittimi, ad
di salvataggio; ti di questi decessi sono causati da arre- ogni inizio stagione emanano “L’Ordi-
b) “libere attrezzate”, sono spiagge dove sto cardiaco improvviso, a seguito del nanza di sicurezza Balneare”, la quale
il servizio di salvataggio, è spesso forni- quale la vittima trovandosi da sola in ac- per tutto il periodo estivo, normalmente
to dal così detto “Punto Blu”, cioè una qua subisce la sommersione, e di conse- dal 1° maggio al 30 settembre, disciplina

Eo 20 Febbraio 2009
gli aspetti relativi alla sicurezza della na- Anche i requisiti di idoneità per accedere acquisire il brevetto di abilitazione anche
vigazione, dei bagnanti, nonché degli al corso formativo e il percorso didattico, per il litorale marittimo, partecipando ad
utenti in genere, che frequentano le sono pressoché identici: età compresa una sessione di esame di quest’ultimo,
spiagge. tra i 16 e 55 anni, provate capacità nata- integrando le prove di esame non effet-
La normativa vigente, purtroppo non pre- torie, buono stato di salute, la frequenza tuate in precedenza: voga e ordinanza
vede la vigilanza sulle spiagge libere; a circa 40 ore di lezioni, divise tra teoria balneare, senza ripetere quella di nuoto.
l'unico obbligo a carico delle amministra- e pratica, durante le quali gli allievi ac- Oggi quindi oggi ci troviamo di fronte a
zioni dei comuni costieri e quello di ap- quisiscono principalmente specifiche due esami (FIN e SNS), i quali nonostan-
porre una segnaletica sull'assenza di competenze nel nuoto di salvamento, te siano validi per il conseguimento della
servizio di salvataggio. Ma come è facil- gestione dell’emergenza e primo soccor- stessa abilitazione, presentano evidenti
mente intuibile, queste indicazioni sono so in ambiente acquatico. disomogeneità di valutazione proprio
del tutto insufficienti ad impedire il verifi- Le prove d’esame per il conseguimento nella prova principale, quella del nuoto,
carsi di incidenti: i cartelli infatti non sal- del brevetto valido per il litorale maritti- dove oltremodo per la FIN, secondo
vano le persone, i bagnini sì. mo, fiumi, laghi e piscine, avvengono al quanto prescrive il proprio regolamento,
C’è comunque da chiedersi perché uno cospetto di una commissione presieduta non è obbligatoria la presenza del dele-
stabilimento balneare è obbligato a ga- da un delegato della locale Capitaneria gato della Capitaneria di Porto, se non
rantire un servizio di salvataggio con di Porto, da un medico e dall’istruttore e nella prova di voga.
personale brevettato, quando un Comu- prevedono: una sessione di teoria sulla L’anomalia forse più evidente rimane co-
ne può semplicemente apporre un mise- conoscenza dell’ordinanza balneare e munque quella sul livello di aggiorna-
ro cartello. Sicuramente per motivi eco- gestione dell’emergenza; una di pratica, mento e competenze che i Bagnini e As-
nomici non si può pretendere che tutti i con prove di voga sul pattino e di primo sistenti bagnanti riescono a mantenere
5000 km di spiagge siano sorvegliate, soccorso con rianimazione sul manichi- negli anni, su argomenti quali ad esem-
ma almeno le più frequentate lo dovreb- no; infine la prova di salvataggio a nuo- pio: la gestione delle emergenze, l’utiliz-
bero essere. to, e proprio su quest’ultima, la più im- zo di nuove attrezzature, il primo soccor-
Per fortuna esistono alcuni Comuni più portante, che la SNS e la FIN si differi- so, le leggi e i regolamenti. Le attuali
sensibili al problema della sicurezza dei scono in modo sostanziale. normative vigenti purtroppo non preve-
propri turisti e cittadini, e grazie a con- La FIN prevede infatti che l’aspirante As- dono nessun obbligo in questo senso,
venzioni stipulate con cooperative di Ba- sistente bagnanti, debba dimostrare di ma sia la FIN, che la SNS, richiedono
gnini, riescono ad assicurare il servizio aver raggiunto almeno le seguenti abilità periodicamente il rinnovo del brevetto ai
di salvataggio sui litorali più frequentati minime: nuotare m 100 a crawl in meno propri soci.
da bagnanti nel periodo estivo. di 1’40” , percorrere, in meno di 1’25”, m Alla FIN, l’Assistente bagnanti è chiama-
Alla stessa maniera la pensa la Regione 50, di cui 25 m crawl testa alta recupero to ogni due anni ad effettuare un versa-
Sicilia, che unica in Italia, con la Legge del manichino a 1,50 metri di profondità, mento di 58 euro, mentre il Bagnino del-
n. 17 del 1998 “Istituzione del servizio di 25 m del ritorno trasportando il manichi- la SNS rinnova il brevetto ogni tre anni,
vigilanza e salvataggio per le spiagge li- no con una delle prese codificate, nuota- ma con un versamento di 80 euro. La
bere siciliane”, ha obbligato tutti i Comu- re m 25 in apnea recuperando tre ogget- procedura è semplice: due foto, certifica-
ni a dotarsi nelle spiagge libere di un ser- ti intervallati di 5 m, infine trasportare il to medico che attesta il buono stato di
vizio organizzato di salvataggio. Un’indi- manichino per 25 m dando dimostrazio- salute, si compila un modulo con i propri
scutibile segno di grande civiltà. ne di tre tecniche codificate. dati, si allega copia del versamento e si
In Italia sono due le associazioni che su La prova della SNS, che invece risale ad spedisce alle rispettive associazioni, do-
delega del competente Ministero dei una circolare in vigore dal 1929 (quasi po qualche giorno si riceve un nuovo
Trasporti e della navigazione, sono auto- un secolo fa), prevede che il candidato fiammante brevetto….. ma con nessun
rizzate a rilasciare la certificazione pro- sostenga le prove in un tempo massimo aggiornamento incluso.
fessionale per svolgere il servizio di sal- di 8 minuti: 25 m. rana subacquea (se la Tale iniziativa viene spesso lasciata alla
vataggio sul litorale marittimo, piscine prova viene eseguita in piscina), som- buona volontà degli istruttori più attivi,
fiumi e laghi: la Società Nazionale di Sal- mozzare e ripescare un oggetto di 3-4 oppure alla responsabilità del singolo
vamento (SNS), www.salvamento.it fon- Kg su fondali di 4-5 metri (se la prova brevettato. In Toscana a partire dal
data nel lontano 1871, è stata la prima viene effettuata in mare), 25 m. stile libe- 2009, la FIN e la SNS grazie ad un pro-
associazione al mondo a qualificare pro- ro, 25 m. rana, 25 m. dorso, 25 m. stile tocollo d’intesa sottoscritto con la stessa
fessionalmente i Bagnini di salvataggio libero testa alta, immersione e recupero Regione, hanno avviato un progetto
in servizio presso gli stabilimenti balnea- pericolante sul fondo, 25 m, trasporto triennale in collaborazione con il servizio
ri, e la Federazione Italiana Nuoto setto- pericolante e recupero sul bordo vasca. d’emergenza 118, che prevede la possi-
re Salvamento (FIN) www.federnuoto.it Per entrambe le associazioni esiste an- bilità di frequentare un corso di aggior-
riconosciuta dal C.O.N.I.. Entrambe le che la possibilità di conseguire il brevet- namento di primo soccorso, per tutti co-
associazioni, si avvalgono di una rete di to di salvataggio per prestare servizio loro che devono rinnovare il brevetto di
sezioni presenti su tutto il territorio na- solo nelle piscine, che a differenza di salvataggio. Per capire se davvero esi-
zionale, le quali tramite i propri Istruttori quello “completo” al candidato Bagnino ste questa necessità di aggiornarsi, ho
organizzano corsi per il conseguimento e/o Assistente bagnanti non è richiesta, eseguito un sondaggio su un campione
del brevetto di Bagnino di Salvataggio né la prova di voga, né la conoscenza di 140 tra Bagnini e Assistente bagnanti,
(SNS) e Assistente bagnanti (FIN), cam- dell’ordinanza balneare, per cui nella intervistati direttamente sulle spiagge
bia il nome ma non cambia la validità, in commissione non è prevista la presenza dove prestavano servizio, ponendo loro
quanto entrambi i brevetti sono equiva- del delegato della Capitaneria di Porto. dieci domande su argomenti legati alla
lenti. Successivamente è comunque possibile loro attività, senza loro chiedere a quale

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 21


delle due associazioni appartenessero. gassa d’amante, (nodo per eccellenza di Il Bagnino del Bagno Maria, famoso per-
Il 96% è di sesso maschile, l’età per il arresto, utilizzato frequentemente per sonaggio del simpatico comico toscano
18% è compresa tra i 16 e i 20 anni; per l’ormeggio). Panariello, non dovrebbe esistere più da
il 20% tra i 25 e 30 anni; il 16% tra i 30 e Oltre l’80% non ha la minima idea di co- tempo, pensare di eseguire un salvatag-
i 40 anni; il 18% sono invece gli over 40. sa sia un’isobara (linea che unisce i pun- gio a nuoto a mani nude, equivale ad un
Il 15% possiede il brevetto da meno di ti di uguale pressione, utilizzata sulla suicidio. Oggi ad esempio esistono im-
due anni; il 26% da 3 a 5 anni; il 32% da mappe meteo). portanti attrezzature di supporto, dal bay
5 a 10 anni; mentre il 26% da oltre dieci Il 31% non conosce la rosa dei venti. La watch al giubbotto gonfiabile, alla moto
anni. domanda chiedeva quale vento spira da d’acqua, dalla gestione del trauma spi-
Ecco i risultati: sud-ovest. nale in acqua, al defibrillatore semiauto-
Il 10% non conosce l’orario di balneazio- Il BLS (Basic Life Support) questo sco- matico, fino alla somministrazione del-
ne: (dalle ore 9 alle 19), alcuni lo scam- nosciuto. l’ossigeno, con corsi di alta specializza-
biano per il proprio orario di lavoro. L’ultima domanda proposta, ma non per zione per il loro corretto utilizzo.
Quasi il 20% non conosce la zona riser- questo meno importante delle preceden- Se non si è aggiornati, essere in posses-
vata alla balneazione (normalmente si ti, al contrario è quella che meglio indivi- so di un brevetto da trent’anni, non signi-
estende a largo per 200 metri dalla batti- dua la portata del problema: spiegare la fica avere trent’anni di esperienza, ma la
gia). corretta sequenza delle manovre di pri- stessa esperienza derivata da un anno,
Il 40% non ricorda il numero blu d’emer- mo soccorso, più precisamente la riani- ripetuta per trenta.
genza della Guardia Costiera (il 1530). Probabilmente una certificazione di qua-
Il 32% non conosce l’esatto significato lità specifica per il servizio di salvataggio
della bandiera rossa (pericolo per la bal- in acqua, riconosciuta da precisi stan-
neazione), tutte le risposte errate sono dard internazionali, potrebbe aiutare
state “divieto di balneazione”, peccato l’utenza balneare ad individuare con fa-
che l’Italia è l’unico Paese europeo che cilità le strutture che garantiscono una
ancora permette la balneazione quando maggiore professionalità e preparazione
esiste un giustificato pericolo per prati- in questo settore, che tra mare e impian-
carla, tanto c’è (quasi) sempre il bagnino ti natatori, ogni anno vede aumentare
che rischia la vita per salvare il solito considerevolmente il numero dei fre-
“avventuriero” di turno. quentatori. In questo modo un cliente più
Il 71% non è in grado di riconosce una attento alla sicurezza personale e dei
zona di mare dove si sono formate delle propri familiari, prima ancora che allo
buche, (a causa della maggiore profon- spazio in cabina o del posto del lettino in
dità, a mare calmo il colore dell’acqua ri- prima fila, sarà in grado di individuare e
sulta più scuro, mentre con mare agitato selezionare lo stabilimento balneare o la
le onde che attraversando la buca non mazione cardio polmonare (RCP). piscina, che offre il miglior servizio di sal-
frangono), per questo attraggono i ba- Il risultato è stato che il 75% degli inter- vataggio.
gnanti che annegano perché non tocca- vistati (la percentuale sfiora il 90% nei Già la qualità… sì perché come abbiamo
no più, e sfiancano i nuotatori per la cor- brevettati da oltre 6 anni) non conosce la potuto verificare non sempre chi è in
rente sempre presente che li spinge a corretta sequenza per eseguire delle possesso di un titolo professionale, è ag-
largo, fino alla perdita completa delle for- semplici manovre salvavita, oppure non giornato e in grado di rispondere più effi-
ze per mantenersi a galla. è aggiornato sulle ultime linee guida cacemente seguendo nuove linee guida
Oltre l’80% non concentra la propria at- emanate da IRC – Italian Resuscitation o tecniche più avanzate, e il Bagnino o
tenzione sui soggetti più a rischio in ac- Council (www.irc-com.org). l’Assistente bagnanti non fanno eccezio-
qua (i non nuotatori), persone che utiliz- Questo rappresenta sicuramente il dato ne.
zano galleggianti, che rimangono vicini a più allarmante, in quanto oltre alla signi- Questo sondaggio anonimo, è stato effet-
riva perché hanno paura dei fondali pro- ficativa percentuale negativa, (che sicu- tuato esclusivamente per capire se esiste
fondi, nuotatori goffi che nonostante si ramente sarebbe stata superiore, se ol- tale necessità, con il solo obiettivo di sen-
prodigano in cento bracciate, rimangono tre al test teorico, avessimo fatto esegui- sibilizzare chi nel settore a vario titolo si
sempre piantati nello stesso punto, op- re anche una prova pratica) includiamo occupa di salvataggio in acqua, avvalora-
pure che avanzano nell’acqua tenendo gli aspetti di carattere penale (omicidio to anche dal fatto che sia la FIN che la
la testa molto sopra la superficie. In que- colposo per imperizia), senza contare SNS possiedono un programma didattico
sto caso la risposta è stata sempre: “i quelli morali per non essere riusciti a ri- assolutamente completo, di fatto nei loro
bambini, gli anziani e i diversamente abi- portare in vita una persona a causa di manuali è riportato tutto quello che è sta-
li”. Errore comune di chi ragione con la una improvvisata gestione dell’emergen- to richiesto in questa indagine.
mentalità “terrestre” invece che “acquati- za. A seguito della quale il giudice, ese- Quindi amici Bagnini e Assistenti ba-
ca”. In acqua un diversamente abile, guendo anche solo una semplice ricerca gnanti, che hanno partecipato al son-
un’esile bambino, o un anziano, potreb- su internet, scoprirebbe migliaia di siti daggio o letto questo articolo e non han-
be essere molto più acquatico, di un gio- web che descrivono le corrette procedu- no saputo rispondere anche solo ad una
vane palestrato che non è capace a nuo- re di primo soccorso, meglio conosciute delle dieci domande descritte sopra……
tare e rischia di affogare dove l’acqua è come basic life support (BLS) previste specializzatevi e soprattutto aggiornate-
profonda solo pochi centimetri sopra l’al- dagli standard internazionali per soccor- vi.
tezza delle sue vie respiratorie. ritori laici ILCOR -International Liaison Per visualizzare i grafici completi dell'in-
Il 38% non è capace ad eseguire una Committee on Resuscitation. dagine: www.bagnini.org

Eo 22 Febbraio 2009
Modello di Integrazione per il Network Ospedaliero della Regione Lazio

MINOReL
Progetto promosso da Università Cattolica, Agenzia
di Sanità Pubblica del Lazio e Assessorato alla Sanità
della Regione Luci e ombre dai primi dati sui trasferi-
mentidei pazienti della rete di emergenza

Una dettagliata e aggiornata mappa sul- dologiche nell’analisi dell’efficienza, del- La mappa del “sistema salute” della
l’offerta di salute della Regione Lazio l’efficacia e dell’appropriatezza non tanto Regione Lazio
(strutture, personale, servizi, tecnologie) dei singoli stabilimenti ospedalieri, quan- È in avanzata fase di realizzazione la
e la prima analisi dell’appropriatezza dei to della rete nel suo complesso fatta di mappatura delle caratteristiche organiz-
trasferimenti dei pazienti tra le strutture caratteristiche strutturali, tecnologiche e zative, tecnologiche e strutturali dei pre-
della rete di emergenza-urgenza alla lu- organizzative e di relazioni tra le singole sidi ospedalieri della Regione Lazio. “Al
ce del rispetto del sistema gerarchico e strutture.A questo scopo, il gruppo di la- momento – ha detto Cicchetti - sono di-
dei criteri geografici sono state presen- voro ha messo a punto una metodologia sponibili i risultati relativi a 96 strutture
tate oggi presso l’Università Cattolica di in grado di mappare congiuntamente le sulle 121 complessive. Allo stato attuale
Roma in occasione del convegno caratteristiche strutturali e quelle relazio- risultano nei 96 presidi mappati 31.117
“L’evoluzione delle politiche sanitarie nali in modo da ottenere indicazioni per unità di personale, di cui 2193 a contrat-
nella Regione Lazio: dal Piano Sanitario le politiche regionali di ottimizzazione del to (7%). I medici sono 7571, di cui 1139
Regionale a oggi” promosso dall’Ateneo funzionamento della rete”. a contratto (15%). Sono attivi grazie a
del Sacro Cuore e dall’Assessorato alla
Sanità della Regione Lazio.
Si tratta dei primi risultati del Progetto Attivare un collegamento perma-
MINOReL (Modello di Integrazione per il nente tra le centrali operative del-
Network Ospedaliero della Regione La- l'Ares 118 e i pronto soccorso-Dea
zio), iniziato nel 2002 con l’obiettivo del Lazio, per consentire agli ope-
principale di sviluppare un metodo vali- ratori delle ambulanze di sapere
do e replicabile per l’analisi della rete che tempi di attesa ci sono nei vari
ospedaliera regionale, focalizzando l’at- ospedali e di capire, quindi, dove è
tenzione – contemporaneamente – sul- meglio trasportare il paziente per
l’analisi dei cosiddetti nodi della rete (gli fare in modo che venga assistito il
stabilimenti ospedalieri del Lazio) e sul- prima possibile. Questo l'obiettivo
le relazioni che intercorrono tra questi del nuovo sistema satellitare 'Gip-
nodi (per esempio i trasferimenti di pa- se', presentato nella Centrale ope-
zienti). rativa del 118 dal presidente della
Il progetto è finanziato dal Ministero del- Marrazzo inaugura il sistema Regione Lazio, Piero Marrazzo, e
la Salute nell’ambito dei progetti ex art. dal direttore generale dell'Ares 118,
12 ed è in via di conclusione sotto la re-
sponsabilità scientifica del prof. Gian-
Rete 118-Pronto soccorso Marinella D'Innocenzo.
Si tratta di una integrazione al ser-
carlo Vanini e coinvolge il Policlinico vizio attuale, grazie al quale gli operatori potranno controllare in tempo reale lo
Universitario “Agostino Gemelli” come stato di affollamento dei pronto soccorso inteso come numero di pazienti in at-
unità operativa di coordinamento (coor- tesa o in trattamento divisi per codice; inviare un messaggio alla postazione
dinatore il prof. Americo Cicchetti, re- dell'ospedale scelto con informazioni relative all'identità del paziente, alla pato-
sponsabile del laboratorio di Economia logia riscontrata e nel momento in cui il paziente viene preso in carica dal per-
sanitaria dell’Istituto di Igiene della Cat- sonale sanitario, quest'ultimo invia alla Centrale operativa la segnalazione che
tolica) e vede la partecipazione del- l'ambulanza è nuovamente disponibile. Marrazzo ha quindi sottolineato l'impor-
l’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio tanza del sistema satellitare, spiegando ad esempio come "le informazioni rela-
(coordinatore dott. Paolo Papini) e del tive a una persona colpita da infarto vengono trasmesse on-line direttamente al-
Dipartimento del Ssr dell’Assessorato l'ospedale che accoglierà questo paziente. Ciò significa che il paziente che en-
alla Sanità della Regione Lazio.“La Re- tra nella struttura ospedaliera è in condizioni di essere operato immediatamen-
gione Lazio, come pressoché tutte le te. Questo è un cambiamento che dà un segnale fortissimo di che cosa può es-
Regioni italiane – ha spiegato il prof. sere la tecnologia al servizio dei cittadini". "Con questo sistema- ha aggiunto
Americo Cicchetti - è alle prese con la D'Innocenzo- riduciamo i tempi e miglioriamo l'appropriatezza". Il direttore ge-
necessità di ottimizzare la rete dei servi- nerale del 118 ha poi snocciolato alcuni dati dello scorso anno: "Sono state 1,4
zi sanitari e ospedalieri, ma si scontra ol- milioni le chiamate ricevute e oltre 500 mila gli interventi effettuati. Abbiamo co-
tre che con difficoltà oggettive (per perto 42 grandi eventi e cinque maxi emergenze, ultima delle quali le esondazio-
esempio la difficoltà di riconvertire i pic- ni del dicembre scorso".
coli ospedali) anche con difficoltà meto-

Eo 24 Febbraio 2009
questo personale 118 servizi di diagnosti- vante – ha sottolineato Cicchetti -. Ogni possibilità di comprendere l’effettiva effi-
ca per immagini attivi h 24. Identico il nu- giorno circa 40 persone vengono trasferi- cacia della rete dei servizi – ha aggiunto
mero dei servizi di laboratorio aperti ai cit- te con ambulanza o elicottero tra unità di Cicchetti -, promette di fornire interessan-
tadini h 24. Sono 225 blocchi operatori ri- emergenza della Regione per un totale ti indicazioni per l’ottimizzazione delle
levati (mancano ancora i dati del Policlini- che sfiora i 15.000 trasferimenti annui. I Aree 118 al fine di minimizzare i trasferi-
co Umberto I che faranno lievitare il nu- rischi stradali, il traffico e la duplicazione menti inappropriati dei pazienti anche at-
mero)”. di prestazioni sono alcuni tra gli elementi traverso il potenziamento di alcuni nodi
che suggeriscono una attenta analisi del- della rete dell’emergenza”.
Le connessioni degli ospedali a l’appropriatezza di tali trasferimenti”. I da-
internet ti mettono in evidenza, anche grazie a Gli sviluppi di MINOReL, l’estensione
Interessanti anche i dati sulla disponibilità strumenti di visualizzazione grafica delle dell’analisi ad altre reti sanitarie
di “connettività” in rete dei presidi. Il 70% reti, che la rete dei trasferimenti tra pronti “Aldilà dei risultati, ancora parziali ma
degli stabilimenti hanno una connessione soccorso (PS), DEA di I e di II livello ap- eloquenti – ha continuato Cicchetti -, il
internet permanente. Nel resto dei casi la pare particolarmente densa. Anche i dati metodo di analisi sembra aver superato
connessione è solo temporanea o inesi- confermano che sono prevalentemente i una importante prova e può considerarsi
stente. “Però, il 91% degli stabilimenti – DEA di II livello ad attirare i pazienti tra- oramai testato per essere adottato nel-
ha proseguito Cicchetti - dichiara di avere sferiti da DEA di I e pronti soccorso, sug- l’analisi di altre ‘reti’ sanitarie (per esem-
l’accettazione informatizzata, strumento gerendo una sostanziale appropriatezza pio i trasferimenti di pazienti per specifi-
fondamentale per la corretta gestione del- di funzionamento della rete. È comunque che patologie di particolare gravità come
le ammissioni, delle dimissioni e dei tra- un DEA di I livello (quello dell’ospedale i trapianti o l’ictus) e per essere esporta-
sferimenti dei pazienti”. Umberto I di Frosinone) ad avere il record to in altre regioni. L’analisi delle reti sani-
di pazienti accettati provenienti da altri tarie attraverso la metodologia Minorel
La rete di emergenza: appropriatezza e nodi della rete dell’emergenza (1208). “I potrebbe divenire effettivamente una
‘criticità’ nei trasferimenti dei pazienti dati, ad ogni modo – ha commentato Cic- best practice che la Regione Lazio è
tra strutture chetti -, mostrano che non sempre i tra- pronta ad esportare in altre Regioni e a li-
In contemporanea con questa mappatu- sferimenti avvengono secondo le indica- vello nazionale”.“Le implicazioni dello
ra, attraverso l’adozione di tecniche di so- zioni previste dal sistema ‘gerarchico’ del studio – ha concluso Cicchetti - sono già
cial network analysis, per la prima volte servizio 118 (per esempio da PS a DEA di alla prova delle decisioni politiche. Le
adottate a livello internazionale ai fini del- I; da PS a DEA II o da DEA I a DEA II) e evidenze prodotte possono rappresenta-
l’analisi organizzativa dei sistemi sanitari, spesso anche il criterio ‘geografico’ è vio- re importanti elementi ai fini dell’attività di
sono state analizzate le relazioni di scam- lato con pazienti che si muovono al di fuo- programmazione sanitaria, che si dovrà
bio di pazienti nell’ambito del sistema di ri dei confini delle 6 Aree 118 in cui è sud- sviluppare nei prossimi mesi per l’avvio
emergenza e urgenza della Regione La- divisa la Regione”. “L’approfondimento di del Piano Sanitario Regionale 2005-
zio. “Il fenomeno in termini assoluti è rile- tale analisi, oggi in corso, oltre a dare la 2007”. .

botta... ...e risposta


I dati dello studio 'Minorel' presentati in Commissione Sanita'
non rispecchiano la attuale situazione delle reti di emergenza
14 mila trasferimenti annui di pazienti all'interno della
del Lazio. Lo afferma, in una nota, la direzione generale Ares-
rete di emergenza ospedaliera del Lazio, oltre 7 mila
118 che definisce ''singolare che nel 2009 venga discusso uno
risultano inappropriati con aggravio di costi e rischi
studio che prende in considerazione dati obsoleti non rispon-
connessi al trasporto degli ammalati.
denti piu' alla realta'. Nel progetto 'Minorel' si legge chiaramen-
La meta' dei trasferimenti tra i diversi presidi regiona-
te che i dati presi in considerazione sono quelli degli archivi
li di emergenza violano il criterio gerarchico e il crite-
Asp dell'anno 2003''. Secondo Ares-118, ''oggi le rete del-
rio geografico.
l'emergenza e' modulata proprio su quel sistema di 'hub&spo-
I risultati sono stati presentati nel corso dell'audizione
ke' che il consigliere Celori tanto auspica per la nostra regio-
presso la commissione consiliare speciale ''Raccolta
ne, ma che gia' esiste, come testimonia la delibera di Giunta
di analisi e predisposizione proposte per riforma si-
n.420/2007, intitolata proprio 'Riorganizzazione della rete di
stema sanitario'', presieduta da Luigi Celori (An).
emergenza e attivazione delle reti di alta specialita''. Al consi-
''E' ora che anche nel Lazio - ha commentato il presi-
gliere Celori ''si ricorda che nel Lazio - aggiunge la nota - esi-
dente Celori - si proceda ad una riforma del sistema
ste un modello di risposta in emergenza differenziato per pa-
sanitario mediante una compiuta riorganizzazione del-
tologia riconosciuto da tutti come uno dei modelli di risposta
la rete ospedaliera secondo un moderno modello 'hub
piu' evoluti d'Europa. Celori puo' essere rassicurato sul fatto
and spokes', dove strutture altamente specialistiche,
che Ares 118 e' costantemente monitorizzata, sarebbe semmai
gli hub, sono connesse a strutture satelliti meno com-
opportuno porre l'attenzione verso i Pronti Soccorso di quegli
plesse diffuse sul territorio, gli spokes''.
ospedali che, pur avendo alle spalle un cospicuo numero di
posti letto, continuano a trasferire un gran numero di pazienti''

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 25


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A Siena ottimi risultati


ottenuti dall’attivazione AREU E MEDIASET INSIEME PER
dell’Area Stroke,
dedicata alla cura dell’ictus
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE SUL 118
L'Azienda Regionale dell'Emergenza Urgenza (Areu), con sede a Lecco,
E’ il più grande reparto della Regione Toscana
lancia il progetto 'Aiutaci ad aiutarti' per far conoscere tutto quello che si
puo' fare durante e dopo la chiamata di soccorso al 118 per consentire agli
Alessandro Rossi: “in dieci mesi abbiamo ridotto la
operatori di offrire un servizio tempestivo ed efficace. Il primo passo e' un
mortalità per ictus dal 15% degli anni precedenti al
filmato di 30 secondi prodotto gratuitamente da Mediaset che ha condivi-
4,9%” Operativa al policlinico Santa Maria alle
so la filosofia del progetto e che verrà trasmesso sulle 3 reti del gruppo in
Scotte un’area di mergenza neurologica, chiamata
quattro fasce orarie e racconta la storia di un bambino che si trova solo in
Stroke Unit, dedicata alla cura dell’ictus. Si tratta
casa con il nonno colpito da malore. Grazie alle indicazioni dell'operatore
del più grande reparto della Toscana per il tratta-
al telefono, il piccolo riuscira' a fornire le informazioni essenziali per pre-
mento di questa patologia che colpisce ogni anno
mettere di organizzare al meglio l'intervento di soccorso. Il video sara' inol-
in Italia 200mila persone. Dopo un periodo di spe-
tre trasmesso nelle settimane successive, grazie alle partnership con Fe-
rimentazione la struttura, attiva all’interno del Di-
derfarma, SEA e Telesia, sugli schermi posizionati negli aeroporti di Lina-
partimento di Neuroscienze, diretto dal professor
te e Malpensa, in numerose farmacie della Lombardia e nella Metropolita-
Alessandro Rossi, lavora a pieno regime e i primi ri-
na Milanese. Conoscere i momenti e i passaggi fondamentali che caratte-
sultati sono ottimi: a dieci mesi dall’apertura, su
rizzano l'intervento di emergenza e' la base per garantire l'appropriatezza
350 pazienti trattati per ictus, la mortalità è scesa
della chiamata. Nel 2008 le Centrali Operative della Lombardia hanno re-
dal 15% degli anni precedenti al 4,9%. Cosa è cam-
gistrato circa il 15% di chiamate improprie, che avrebbero dovuto avere in
biato? “L’Area Stroke – spiega il professor Rossi –
realta' un altro destinatario o addirittura che si sono rivelate scherzi.
è dotata di 18 posti letto interamente dedicati alla
cura dell’ictus cerebrale . Di questi, 8 posti letto so-
no ad alta intensità di cura, dotati cioè di strumenti
tecnologici in grado di tenere sotto controllo i para-
metri vitali del paziente”. Il reparto è inoltre dotato QUASI 12 MILA SCHERZI
di un sistema innovativo di controllo informatizzato
di tutte le procedure cliniche ed assistenziali. “Da TELEFONICI NEL 2008
un punto di visto organizzativo – prosegue Rossi –
abbiamo adottato un modello assistenziale integra- Chiamate mute, false emergenze, contrordini, numero digitato per errore.
to con un team di medici dedicati, per metà neuro- Nel 2008 i 'centralini bollenti' del 118 lombardo hanno dovuto fare i conti
logi di cui è responsabile la dottoressa Rossana con una quota consistente di chiamate cosiddette "improprie": ben
Tassi, e per metà internisti e cardiologi, il cui re- 236.974, il 14,4% circa del totale chiamate (un milione e 646.054). Piu' di
sponsabile è il professor Giuseppe Martini. Il team una telefonata su 10, dunque, ha fatto perdere tempo prezioso al perso-
infermieristico coordinato da Marcella Pistolesi, è nale delle centrali operative del 118 regionale. Fra chi poteva evitarsi la
stato specificatamente formato, così come il grup- chiamata non mancano i burloni: sono infatti quasi 12 mila (11.922 per
po di fisioterapisti e logopedisti che vi operano”. l'esattezza) gli scherzi telefonici ricevuti dal 118 lombardo l'anno scorso. E
L’Area Stroke è abilitata dalla Regione Toscana e c'e' perfino qualcuno che confonde la linea degli Sos sanitari con un 'tele-
dal Coordinamento Nazionale all’esecuzione della fono amico' da chiamare per parlare del piu' e del meno: quasi 5 mila uten-
fibrinolisi sistemica, un trattamento che, se sommi- ti (4.619) volevano solo "chiacchierare un po'".
nistrato entro le 3 ore dall’insorgenza dei sintomi di I numeri sono stati diffusi dall'Azienda regionale emergenza urgenza
un ictus ischemico, può ridurre o far regredire com- (Areu) della Lombardia, insieme alla guida 'Aiutaci ad aiutarti' che punta a
pletamente il danno neurologico. Per velocizzare l’ promuovere un ricorso piu' corretto al 118: istruzioni su cosa e come co-
iter diagnostico e terapeutico è stato attivato uno municare all'operatore che risponde al telefono, su cosa si puo' chiedere
specifico “percorso ictus” con la collaborazione di e su come comportarsi in attesa del mezzo di soccorso. Ma ecco i dati. Nel
118, Dipartimento di Emergenza e Laboratorio 2008 le centrali operative del 118 regionale hanno contato 51.509 chiama-
Analisi delle Scotte e l’Azienda Usl7 con gli speda- te mute, 25.572 errori di chiamata, 1.736 chiamate false, 11.922 scherzi,
li di Nottola e Campostaggia. “Poiché potenzial- 29.334 revoche di una precedente richiesta di soccorso e altre 22.395
mente tutti pazienti che arrivano al Pronto Soccor- chiamate improprie non meglio definite. E ancora: sono state 4.619 le ri-
so delle Scotte entro le tre ore – conclude Rossi - chieste di 'compagnia', 44.152 le chiamate dirottate alla guardia medica,
possono essere sottoposti a tale trattamento, sarà 7.368 quelle dirottate al medico di base e 38.367 effettuate dai mass me-
importante educare la popolazione a riconoscere i dia. Giornalisti in cerca di notizie. Calcolatrice alla mano, risultano appun-
primi sintomi dell’ictus”. to 236.974 telefonate 'inutili', o addirittura inopportune fatte per riderci su.

Eo 26 Febbraio 2009
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BASILICATA asce 'Emergenza

N SIDS', un progetto
che sarà avviato tra
poco in Toscana. Ovvero il
DEGENZE Programma che consente
alle Strutture di Emergenza
E CRONICITA' Urgenza (118, Pronto Soc-
corso, Pediatri di base) di
EMERGENZE FUTURE assistere in tempi rapidi i
genitori il cui figlio è vittima
della SIDS (la morte improv-
La Basilicata ha avviato un percorso visa del lattante).
di riorganizzazione del sistema sanita- Un protocollo comune da
rio regionale ''improntato all'efficienza estendere a tutti i Pronto
e alla razionalizzazione delle risorse'': Soccorso e alle Strutture
per il prossimo futuro dovra' riorganiz-
zare le strutture tenendo conto di un
costante invecchiamento della popola-
Pediatriche in Italia per offri-
re percorsi omogenei per
tutti quei bambini vittime
Emergenza Sids
zione (78 anni la speranza di vita nel della SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), la morte improvvisa e inattesa del lattan-
2006, rispetto ai 75 del 1995) e di un li- te, e i loro genitori.
vello particolarmente alto di malattie Su questo importante tema si è incentrata la discussione medico-scientifica tra i mag-
croniche, tra cui l'ipertensione arterio- giori esperti, durante il convegno che si è aperto nell'Aula Magna dell'Ospedale Pedia-
sa. Si tratta di indicazioni e dati conte- trico Meyer di Firenze.
nuti nel rapporto ''Il sistema sanitario Uniformare le procedure in tutti quei casi in cui appare inspiegabile la morte di un lat-
della Basilicata nel 2008'', realizzato tante è - come spiegano gli organizzatori del congresso - estremamente rilevante sot-
dalla Ceis e presentato, a Potenza, nel to due profili: da un lato permette di accompagnare e quindi dare un supporto ai geni-
corso di un convegno. In generale, i li- tori consentendo loro di affrontare meglio possibile questo dramma e facilitando l'ese-
velli di mortalita' sono inferiori alla me- cuzione del riscontro diagnostico, dall'altro favorisce la creazione di percorsi interdisci-
dia nazionale. Per quanto riguarda le plinari e integrati fra gli operatori sanitari che si trovano ad affrontare queste situazioni.
principali patologie, i valori delle malat- Per arrivare a un protocollo comune si è costruito un Gruppo di Lavoro Interassociati-
tie del sistema cardiocircolatorio sono vo formato dalle maggiori Società Pediatriche (SIP, SIN, SIMEUP, SIMP, SIPPS). È la
superiori a quelli nazionali; in contro- prima importante novità emersa nel convegno promosso al Meyer, sede del Centro di
tendenza, invece il dato sui tumori (se- Riferimento Toscano, dal tema 'SIDS: Istituzioni, cultura e comunità. Firenze 1994-
conda causa di decessi in Basilicata), 2009' organizzato dalla Regione Toscana (Assessorato Diritto alla Salute). Ospedale
inferiore a quello medio italiano. La Pediatrico Meyer. Università di Firenze e dall'Associazione Semi per la Sids, con il pa-
Regione, nei mesi scorsi, ha avviato il trocinio della Società Italiana di Pediatria. Società Italiana di Neonatologia. Società Ita-
processo di riduzione delle Asl e di liana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica, Società Italiana di Medicina Peri-
riorganizzazione del sistema sanitario natale e Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
che, per i ricercatori del Ceis, ''va nella Un evento che è la migliore sintesi di quindici anni di lavoro, di impegno e di lotta con-
giusta direzione per il contenimento tro questa malattia che colpisce i bambini dal primo mese al primo anno di vita, rappre-
dei costi'', anche se alcuni interventi sentando la prima causa di morte tra i lattanti. E proprio nel segno del grande lavoro
''non hanno trovato un'adeguata rispo- svolto dal Centro di Riferimento Sids, dall'Associazione Semi per la Sids e
sta al ridimensionamento del persona- dalle Società Pediatriche, in accordo con la Regione, è avvenuta l'anticipazione di
le sanitario, che continua a rimanere 'Emergenza SIDS', un progetto che sarà avviato tra poco (febbraio) in Toscana.
un'importante voce di costo''. L'assi- Ovvero il Programma che consente alle Strutture di Emergenza Urgenza (118, Pronto
stenza ospedaliera' ''appare efficien- Soccorso, Pediatri di base) di assistere in tempi rapidi i genitori il cui figlio è vittima del-
te'', e molti capitoli di spesa sono stati la SIDS. L'importanza del progetto è quello di essere riusciti a costruire una procedura
contenuti, tra cui quelli per gli acquisti che consenta di informare e soccorrere i genitori, rispettando appieno il dramma che vi-
dei farmaci. Si tratta nel complesso di vono. Grazie a questo Programma i genitori saranno supportati non solo dall'operatore
dati da ''tenere in conto - ha spiegato all'Emergenza, ma anche dallo specialista SIDS, dal pediatra e dall'anatomo-patologo.
l'assessore regionale alla salute, Anto- Un altro importante momento del convegno è stata la lettura magistrale di uno dei mag-
nio Potenza - in particolare per l'assi- giori esperti di SIDS a livello internazionale: Torleiv Ole. Rognum , anatomo-patologo
stenza agli anziani e l'istituzione di un dell'Università di Oslo. Nel suo intervento ha evidenziato tutti quegli aspetti legali sulla
Centro per la lungodegenza, che com- SIDS. Una patologia la cui incidenza è stimata attorno all'1 per mille. Un dato in ridu-
porterebbe costi minori rispetto alla de- zione del 50% grazie alle Campagne per la Riduzione del Rischio, messe in atto dalla
genza ospedaliera''. fine degli anni -Novanta.

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Ospedale Maggiore di Bologna Tra eccellenza
clinica e
integrazione con
il territorio, uno
dei primi
ospedali italiani
nell’emergenza
urgenza

inaugurato l’ Edificio D
opo 5 anni di lavori e un investimen- ficazione ospedaliera in Italia, in linea con sviluppare, progressivamente, una forte

D to di 94 milioni di eurorealizzata una


delle maggiori riqualificazioni ospe-
daliere in Italia senza interruzione del ser-
una concezione dell’ospedale centrata
sui diversi gradi di intensità di cura. “La
struttura del nuovo edificio supporta in
integrazione con le strutture assistenziali
del territorio realizzando percorsi di presa
in carico del cittadino che vanno dall’inter-
vizio ai cittadini. maniera più efficace il nostro modello or- vento del 118 sino al ritorno a casa o al-
E’ stato inaugurata oggi la nuova ala del- ganizzativo – dichiara Francesco Ripa di l’affidamento alle strutture distrettuali. Un
l’Ospedale Maggiore di Bologna - Edificio Meana, direttore generale dell’AUSL di itinerario del quale sono parte strutturale
D - alla presenza di numerose autorità, Bologna - che ruota intorno ai bisogni dei le dimissioni protette, l’assistenza a domi-
tra cui Vasco Errani, Governatore della pazienti, con reparti organizzati secondo cilio, i percorsi riabilitativi, il rapporto stret-
Regione Emilia Romagna, Giovanni Bis- criteri di complessità clinico-assistenziale, to con i medici di medicina generale, tutti
soni, assessore regionale alla Salute, in maniera da garantire risposte mirate e i servizi di teleassistenza, come è tradi-
Giuliano Barigazzi, assessore provinciale personalizzate attraverso modelli flessibi- zione del modello del Servizio sanitario
alla Sanità, Giuseppe Paruolo, vicesinda- li di utilizzazione di personale e tecnolo- della Regione Emilia-Romagna.
co di Bologna, Francesco Ripa di Meana, gie. Oggi consegnamo alla città un ospe- L’ospedale moderno e tecnologico di og-
direttore generale dell’Azienda Usl di Bo- dale più moderno e tecnologico, con gi è il risultato di mille cambiamenti che si
logna alla quale l’Ospedale Maggiore fa l’emozione e l’orgoglio che derivano dalla sono succeduti negli anni mantenendo
capo. consapevolezza che si tratta di un obietti- costante il legame forte con il territorio,
I lavori per la costruzione della nuova tor- vo colto grazie alla determinazione, al sa- con la sua comunità, con i suoi bisogni.
re sono durati 5 anni e mezzo con un in- crificio e alla dedizione di una intera co- Un radicamento che ha origini antiche:
vestimento di 94 milioni di euro, oltre 57 munità per il bene comune.” nel 2010 si celebreranno, infatti, i 750 an-
dei quali da fondi regionali e statali. L’Ospedale Maggiore, tra eccellenza cli- ni della sua fondazione.
Durante tutto il periodo della sua realizza- nica e integrazione con il territorio, uno Il Maggiore, un ospedale in continua evo-
zione non è mai stata interrotta o limitata dei primi ospedali italiani nell’area del- luzione: previsti più di 37 milioni di nuovi
l’attività dell’Ospedale Maggiore che ha l’emergenza-urgenza. investimenti
continuato a erogare servizi sanitari al L’Ospedale Maggiore di Bologna, da Il piano di ammodernamento dell’ospeda-
pieno delle sue potenzialità. La nuova tor- sempre l’ospedale dei bolognesi, è sede le Maggiore è stato avviato nel 1997 e si
re dell’Ospedale Maggiore di Bologna, di alcune aree di eccellenza come il Trau- è sviluppato senza mai interrompere l’at-
l’Edificio D, conta 16 piani distribuiti su 60 ma Center, la Stroke Unit e la Cardiolo- tività assistenziale. Sono previsti, per i
metri di altezza, sormontati da una mo- gia, che ne fanno uno dei maggiori ospe- prossimi anni, nuovi interventi per un va-
derna elisuperficie di oltre 700 metri qua- dali italiani nelle aree dell’emergenza-ur- lore complessivo di 37.700.000 euro, che
drati per l’atterraggio e il decollo degli eli- genza per casistica trattata, qualità della si aggiungono ai 94 milioni già impegnati
cotteri del 118, sorretti da 7.000 tonnella- assistenza e risultati. Una attività condot- per la realizzazione dell’Edificio D.
te di acciaio, quante quelle utilizzate per ta in rete con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, Attualmente è in costruzione la nuova
la costruzione della Tour Eiffel. Con una l’Ospedale S. Orsola Malpighi, l’Ospedale Centrale Operativa del 118, il cui comple-
superficie di 44.000 metri quadrati com- Bellaria e tutti i presidi ospedalieri del- tamento è previsto per la fine del 2009.
plessivi, 227 posti letto, 18 sale operato- l’area metropolitana. Questa spiccata vo- Questo intervento, per il quale sono stati
rie in via di ultimazione, si configura come cazione al trattamento della emergenza- investiti più di 3 milioni di Euro, oltre a do-
uno dei più importanti interventi di riquali- urgenza non ha impedito al Maggiore di tare il 118 di una centrale operativa al-

Eo 28 Febbraio 2009
l’avanguardia, permetterà di liberare un’area che sarà de-
stinata successivamente alla costruzione del nuovo edificio
di ingresso. Realizzato in convenzione con il Comune di Il Trauma center
Bologna, la nuova entrata cambierà in maniera significativa
fruibilità e funzionalità delle strutture di accoglienza e, più in dell’Ospedale Maggiore
generale, dell’intero ospedale.
Accanto al nuovo ingresso sarà realizzato un parcheggio
La Regione Emilia Romagna, prima in Italia, a partire dal 2001
interrato a 3 livelli per più di 550 posti auto. Grazie ad un si-
ha sviluppato, all’interno della programmazione sanitaria regio-
stema di tapis roulant si accederà direttamente al primo pia-
nale, il concetto di rete anche per il sistema di risposta al trau-
no dell’ospedale, nell’area degli ascensori. In questo modo
matizzato, secondo il modello hub & spoke (dove gli hub sono i
si realizzerà una netta distinzione tra i percorsi dei visitato-
centri di riferimento e gli spoke i “raggi” periferici connessi al
ri e quelli degli operatori dell’ospedale.
centro). Sono state individuate quindi tre aree, che costituisco-
Completeranno l’intervento un minimarket, un centro con-
no i tre Trauma Center Regionali (Parma, Bologna e Cesena).
vegni, esercizi commerciali, bar, ristorante e un albergo con
Il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore è nato, tra i primi in
30 stanze per i parenti dei degenti, per un investimento
Italia, alla fine degli anni ’80 ed è oggi il centro con la maggiore
complessivo di oltre 34 milioni di euro.
casistica a livello nazionale e il punto di riferimento per la pro-
Il nuovo edificio D, 16 piani di comfort e tecnologia
vincia di Bologna. Nel 2008, infatti, la Centrale Operativa 118
L’edificio D dell’Ospedale Maggiore ospita stanze per il ri-
ha svolto 97.997 interventi, ai quali sono seguiti 528 ricoveri in
covero, singole o a due letti, ma progettate per rispettare gli
Rianimazione - 242 dei quali traumi - 1990 ricoveri in Ortopedia
standard per 3 letti, ognuna con un grande bagno dedicato,
con 1500 traumi e 232 traumi maggiori, 293 ricoveri in Neuro-
accessibile alle persone disabili. Le stanze sono dotate dei
chirurgia con 117 traumi, e 58 interventi di chirurgia d’urgenza.
più moderni standard di comfort alberghiero e dei sistemi
La sua attività si svolge attraverso una profonda e reale integra-
più evoluti di comunicazione: ogni letto è infatti dotato di un
zione tra le diverse specialità presenti: Pronto Soccorso, Medi-
unico pannello di controllo per la gestione della chiamata,
cina d’Urgenza, Chirurgia d’urgenza e del trauma, Ortopedia-
dell’illuminazione, della televisione e del telefono e ogni
Traumatologia, Rianimazione-118, Neurochirurgia d’urgenza e
stanza è predisposta per il collegamento internet. L’infer-
del trauma, Radiologia, Chirurgie specialistiche toracica e va-
miere può parlare in viva voce con qualsiasi ospite da qual-
scolare, Servizio Trasfusionale, Anestesia, Terapia Intensiva.
siasi punto del reparto.
Dal primo soccorso alla sala operatoria in 40 minuti
Grazie a questo modello organizzativo, e al coordinamento di
25 postazioni territoriali, già dall’ambulanza è possibile decide-
Il trauma center re di portare il traumatizzato al Pronto Soccorso del Maggiore,
del Maggiore di- dove viene immediatamente preso in carico dal Trauma Team,
composto da un rianimatore, due infermieri specializzati e un
retto da Giovanni
medico di Pronto Soccorso, oltre agli specialisti che di volta in
Gordini, conside- volta sono necessari (ortopedico, traumatologo, chirurgo, neu-
rato il primo in rochirurgo, radiologo). Dopo la stabilizzazione la persona viene
trasferita in reparto o in sala operatoria e, in questo caso, i tem-
Italia: 100 mila in-
pi del Trauma Center del Maggiore sono gli stessi dei migliori
terventi all´anno, TC americani: 40 minuti circa. Il percorso assistenziale non si
80 mila dei quali conclude con le dimissioni dall’ospedale ma, laddove necessa-
rio, prosegue a casa con diverse forme di assistenza, dalla ria-
passano dal pron-
bilitazione all’infermiere domiciliare.
to soccorso.

Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, Chirurgia d’Urgenza e Trauma Center dell’Emilia Romagna (Bologna – Cesena – Par-
del Trauma, Ortopedia-Traumatologia, Rianimazione-118, ma). Ampio il panorama dei temi trattati nelle due giornate di
Neurochirurgia d’Urgenza e del Trauma, Radiologia, Chirurgie convegno: dalla evoluzione della prima diagnostica nel trauma-
Specialistiche Toracica e Vascolare, Servizio Trasfusionale, tizzato, che prevede anche l'impiego della Ecografia, alla rile-
Anestesia, Terapia Intensiva. In una gestione efficace di un vanza delle nuove tecniche non invasive nel trattamento dei
trauma è indispensabile che tutte queste unità operative siano traumi dell'aorta. Verranno confrontati i modelli organizzativi
attive e ben coordinate. che consentono di usare al meglio risorse così specifiche come
Il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore ha maturato negli ul- le sale operatorie in contesti poco "programmabili" come gli
timi anni un’esperienza tale da renderlo leader in Italia nella ge- ospedali sedi di trauma ed il ruolo, importante, della componen-
stione dei casi di trauma. Per questo motivo si svolge a Bolo- te professionale infermieristica. Infine, partendo dall’esperienza
gna, ormai da 4 anni, il più importante evento nazionale di ap- pilota dell’Emilia Romagna, che ha visto il Maggiore in prima li-
profondimento delle tematiche legate al trauma, rivolto a tutti gli nea nella realizzazione del primo Registro Traumi, verranno
operatori dell’emergenza urgenza d’Italia. Nelle giornate del 13 confrontati i Registri sin qui realizzati in campo nazionale.
e 14 febbraio, 400 professionisti da tutto il Paese si sono riuni- I relatori, 3 dei quali europei, provengono dalla rete dei Trauma
ti a Bologna, per la Quarta Edizione del Convegno “TRAUMA: Center regionali, oltre che da quelli di Milano Niguarda e San
UPDATE AND ORGANIZATION”, promosso dal Trauma Cen- Camillo di Roma, che da sempre collaborano con quelli emilia-
ter dell'Ospedale Maggiore in collaborazione con la rete dei no romagnoli.

Febbraio 2009 www.emergencyoggi.it Eo 29


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