32 del 08/08/1995 - Poste Italiane spa - Spedizione abb. postale 45% - DL 353/2003 (conv. in legge 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 -
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ensile di emergenza sanitaria
Giugno 2008 ANNO XIV n. 5
EMERGENCY OGGI
Mensile di Emergenza Sanitaria
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Il trauma pediatrico può deteriorare rapi- valutazione e nel trattamento. venza del bambino ma anche sulla
damente e sviluppare serie complicanze. 5. Effetti a lungo termine: qualità di vita negli anni a venire.
Elemento chiave, nel trauma pediatrico, • deformità nella crescita; 6. Equipaggiamento:
è l’identificazione di un trauma ad alto • successivo sviluppo abnorme; • è indispensabile, per il successo del
rischio ed uno specifico triage pediatri- • impatto sulla struttura familiare. trattamento, un adeguato equipag-
co per indirizzare il bambino ad un ser- Cure inadeguate e/o inappropriate pos- giamento, immediatamente disponi-
vizio appropriato. sono incidere non solo sulla sopravvi- bile.
L’ordine e le priorità nella valutazione e
nel trattamento del trauma pediatrico VIE AEREE / RESPIRO CIRCOLO EQUIPAGGIAMENTO SUPPLEMENTARE
sono identiche a quelle dell’adulto; tut-
tavia le caratteristiche anatomiche pro- Età/peso AMBU Cannule Laringoscopio Tubi ET Cateteri Sondini Mandrino C-collare
prie del bambino, richiedono speciali (kg) di Guedel lame EV aspirazione
considerazioni.
1. Costituzione fisica:
prematuro 0 000 0 2.5 - 3.0 24 Small Small -
• essendo la massa corporea più picco-
< 3 kg retta non cuffiati Gauge
la, l’energia per unità di area corpo-
rea che si sviluppa da forze lineari in
seguito a cadute, urti, ecc., risulta
0 - 6 mesi 0 00 - 0 1 3.0 - 3.5 22 Small Small -
maggiore che nell’adulto.
3.5 kg retta non cuffiati Gauge
2. Scheletro:
• calcificazione incompleta;
• nuclei di crescita attiva;
• maggiore flessibilità.
6-12 mesi 1 1 1 3.5 - 4.5 22 Small Small Small
Si assiste spesso al danno degli organi
7 kg retta non cuffiati Gauge
interni senza una sovrastante frattura
ossea.
L’identificazione di fratture costali sug-
1-3 anni 1 1-2 1 4.0 - 4.5 20 - 22 Small Small Small
gerisce un trasferimento di una notevo-
10-12 kg retta non cuffiati Gauge
le quantità di energia. Va quindi so-
spettata la presenza di lesioni multiple
e gravi a carico di organi interni.
3. Rapporto superficie/volume: 4-7 anni 2 2-3 2 5.0 20 Small Small Small
• tale rapporto è più alto alla nascita e 16-18 kg retta/curva non cuffiati Gauge Medium Medium
decresce con l’età, ne risulta che la
perdita di energia termica è un fatto-
re di rischio maggiore per il bambino. 8-10 anni 4 4-5 2-3-4 6.0 - 6.5 18 - 20 Medium Medium Medium
L’ipotermia può svilupparsi veloce- 24-30 kg curva cuffiati Gauge
mente e complicare il trattamento del
bambino ipoteso.
4. Stato psicologico: set toracentesi ago cricotiroidotomia ago infusione intraossea # 16 - 18
• mancata cooperazione del bambino;
Tabella 1 - Equipaggiamento pediatrico.
maggiore difficoltà del medico nella
Eo 4 Giugno 2008
Segni vitali nelle prime 12 ore di vita:
• frequenza cardiaca(sveglio): 100 a 180 batt/min.
• frequenza respiratoria: 30 a 60 resp/min.
Ho i LEGO
• pressione sistolica: 39 a 59 mm Hg
• pressione diastolica: 16 a 36 mm Hg
SEGNI 0 1 2
nel cuore
freq. cardiaca assente lenta (inferiore a 100) superiore a 100 L’Anatomia incontra il LEGO
grazie all’auotre Nathan
respiro assente lento, irregolare buono, piange
Sawaya. Nathan è stato ospite
tono muscolare assente qualche flessione motilità attiva al Colbert Report presentando
una produzione anatomica in-
catetere in narice nessuna fa delle smorfie starnutisce teramente fatta di Lego. Una
irritabilità riflessa risposta delle mie passioni che nel tem-
colore blu o rosa con estremità blu completamente po sono sempre rimaste molto
pallido rosa vivide, ora si lega alla mia at-
tuale e più grande passione: la
Tab. 2 - Apgar score: valore max = 10; min = 0; valore ≤7 è medicina e l’illustrazione ana-
da considerare grave. tomica.
Nathan Sawaya è un libero arti-
Segni vitali nel bambino: sta che ha trovato nei LEGO un
mezzo per creare forme di arte.
FREQUENZA CARDIACA Il suo studio a New York è
riempito con circa 1,5 milioni di
Età frequenza media frequenza a paz. che dorme
a paz. sveglio pezzi LEGO. Sarebbe stato un
sogno da bambino vivere in
neonato fino a 3 mesi 85 a 205 140 80 a 160 una specie di miniera di LEGO
3 mesi a 2 anni 100 a 190 130 75 a 160 con moltissimi pezzi!
2 a 10 anni 60 a 140 80 60 a 190 Nathan ha costruito un cuore
sopra i 10 anni 60 a 100 75 50 a 90 anatomicamente perfetto per
Rady Children’s Hospital di
FREQUENZA RESPIRATORIA San Diego. L’autore ha dichia-
Età frequenza rato: “Un pezzo come questo è
fino a 3 mesi 30 a 60 un grande strumento per aiuta-
da 2 mesi a 2 anni 24 a 40 re i medici a parlare con i gio-
da 2 a 6 anni 22 a 34 vanissimi pazienti delle patolo-
da 6 a 9 anni 18 a 30 gie cardiache. Speriamo che i
da 9 a 14 anni 12 a 16 bambini vedendo un cuore co-
struito con materiali di cui so-
Tab. 3 - Frequenza cardiaca e respiratoria nell’età ediatrica. no a conoscenza, possano
tranquillizzarsi di fronte a pro-
Pressione sanguigna: blematiche come le malforma-
• la pressione sistolica nel bambino da 1 a 10 anni: zioni cardiache”.
90 mm Hg + (età del bambino in anni x 2) Prossimamente, con i LEGO
• i limiti più bassi di pressione sistolica nel bambino da saranno riprodotti stomaco, fe-
1 a 10 anni: gato, pancreas, polmoni, cer-
70 mm Hg + (età del bambino in anni x 2) vello.
L’ABC del trauma pediatrico
A. - Vie aeree (con controllo del rachide cervicale)
B. - Respiro
C. - Circolo
A / B - Vie aeree e respiro
1. Anatomia:
• sproporzione tra cranio ed emifaccia inferiore;
• tessuti molli della orofaringe relativamente larghi rispetto
alla cavità orale con difficoltà a visualizzare la laringe;
• lunghezza della trachea (da 5 a 7 cm nei primi 18 me-
si); può essere causa l’intubazione del bronco principa-
le destro con inadeguata ventilazione e traumi mecca-
nici a carico dell’albero bronchiale.
Eo 6 Giugno 2008
TRAUMA ADDOMINALE
Sono in genere dei traumi chiusi so- BAMBINO NEONATO SCORE
prattutto in caso di incidenti stradali,
cadute, ecc. I traumi penetranti, più ra-
ri, aumentano nell’adolescenza. apertura occhi Spontanea Spontanea 4
E’ importante evidenziare i primi se- Agli stimoli verbali Agli stimoli verbali 3
gni di un eventuale stato di shock. Solo al dolore Solo al dolore 2
Trattamento: vedi Fig. 1. Non risponde Non risponde 1
TRAUMA CRANICO
La risposta al trauma cranico è diversa risposta verbale Orientata, appropriata Balbetta 5
nel bambino rispetto all’adulto. Le prin- Confusa Pianto irritabile 4
cipali differenze sono: Parole inappropriate Piange al dolore 3
• i bambini recuperano meglio rispetto Parole incomprensibili Geme al dolore 2
all’adulto. Al disotto dei 3 anni vanno Non risponde Non risponde 1
incontro a conseguenze maggiori.
Particolare suscettibilità al danno ce-
rebrale secondario che può essere
causato da ipossia e ipotensione con risposta motoria Obbedisce al comando Movimenti spontanei 6
riduzione del flusso cerebrale, crisi Localizza gli stimoli dolorosi Si ritrae in risposta al dolore 5
epilettiche e/o ipertermia; Si ritrae in risposta al dolore Si ritrae al tatto 4
Adeguato restauro del flusso ematico Flette in risposta al dolore Decortica in risposta al dolore 3
s’impone e l’ipossia deve essere evi- Estende in risposta al dolore Decerebra in risposta al dolore 2
tata. Non risponde Non risponde 1
• sia pure raramente, il neonato può di-
ventare ipoteso per perdita di sangue
nello spazio sub ed epidurale;
Tab. 5 - GCS modificato.
• il bimbo con le fontanelle aperte e la ml/kg/min iniziale e successivamente no in avanti
sutura cranica mobile, sopporta meglio da 4 a 7 mg/kg/die per il mantenimen- • le faccette articolari sono gonfie
l’espansione di una massa intracrani- to • maggiore rapporto tra cranio e corpo,
ca; i sintomi in genere sono subdoli fi- per cui durante i movimenti di flesso-
no a quando non sopravviene lo scom- Trattamento: estensione del capo si può generare
penso. • rapida valutazione e trattamento del- maggiore trasferimento di energia sul
Un bimbo che non è in coma ma ha l’ABC collo con possibilità di lesioni midollari.
avuto una contusione a livello delle • eventuale allertamento della TAC Nel dubbio di una lesione midollare, bi-
fontanelle dovrebbe essere trattato • intubazione oro-tracheale sogna comportarsi come se esistesse.
come se avesse un trauma cranico L’intubazione può provocare un au-
severo. mento dell’ipertensione endocranica; Trauma delle estremità
• il vomito persistente o che diventa sem- va eseguita solo se si è in grado di Le priorità iniziali nel trattamento del
pre più frequente impone la TAC; farlo. trauma scheletrico sono simili a quelle
• le crisi epilettiche sono più comuni nel • continua valutazione di tutti i parametri dell’adulto, con la peculiarità del poten-
bambino ma si autolimitano. Se ricor- ziale trauma a carico dei nuclei di cresci-
renti si impone l’indagine TAC; Traumi della colonna vertebrale ta con evidente possibilità di sviluppo
• nel bambino è più comune una iperten- • Differenze anatomiche: scheletrico abnorme
sione endocranica dovuta ad edema • legamento interspinoso e capsule arti-
cerebrale. L’intervallo lucido è più pro- colari più flessibili INDICE DI TRIAGE
lungato, quindi il deterioramento neu- • articolazioni scarsamente sviluppate ed Come indice di triage nel politraumatiz-
rologico è tardivo. Un rapido restauro incomplete zato pediatrico viene impiegato il PTS
del volume circolante è necessario - • con la flessione i corpi vertebrali slitta- (Pediatric Trauma Score).
evitare l’over-idratazione -.
• il GCS va modificato per i bambini (ve- CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE +2 +1 -1
di tab. 5)
Se il paziente è incosciente, intubato, peso (Kg) >20 10 a 20 <10
non parla, la parte più importante di vie aeree normali conservate non conservate
questa scala è la risposta motoria. pressione sistolica >90 50 a 90 <50
Monitoraggio precoce della pressione sistema nervoso centrale sveglio obnubilato coma/decerebrato
intracranica (fase intraospedaliera)
ferite aperte nessuna minore maggiore /
Adeguato dosaggio dei farmaci:
• Fenobarbital: da 2 a 3 mg/kg penetrante
• Diazepam: 0.25 mg/kg lentamente in trauma scheletrico nessuno fratture chiuse aperte, fratture
bolo ev multiple
• Fentoina: da 15 a 20 mg/kg sommini- Tab. 6 - Pediatric Trauma Score.
strato ad un dosaggio da 0.5 a 1.5 Sommare il valore di ogni parametro. Il più alto valore possibile è +12, e quello più basso è -6
Eo 8 Giugno 2008
PARAMETRI VITALI E SEGNI DI ALLARME IN PEDIATRIA
PARAMETRI VITALI NORMALI A.V.P.U.
IN RELAZIONE ALL’ETÀ Prima valutazione stato neurologico
Età FR FC PA SaO2 A (Alert) = E’ vigile
(anni) a/min b/min sistolica % V (Verbal) = Risponde a stimoli vocali
P (Pain) = Risponde a stimoli dolorosi
< 1 30 – 40 110 – 160 70 – 90
U (Unresponsive) = Non risponde
2–5 25 – 30 95 – 140 80 – 100
95-100
6 – 12 20 – 25 80 – 120 90 – 110
> 12 15 – 20 60 – 100 100 – 120
TRAUMA SCORE
Componenti CATEGORIE
VALORI NORMALI MINIMI DI PRESSIONE +2 +1 -1
SISTOLICA NELLE DIVERSE ETÀ Peso in Kg > 20 10 – 20 < 10
Età Pressione sistolica Respirazione Normale Può essere mantenuta Non può essere mantenuta
(mmHg) P.A.S. in mmHg > 90 50 – 90 > 50
Stato neurologico Vigile Obnubilato - Incosciente Coma
0 – 1 mese 60 Lesioni ossee Assenti Fratture chiuse Fratture aperte multiple
1 mese – 1 anno 70
Cute Integra Ferite minori Lesioni maggiori penetranti
> 1 anno 70 + (età in anni x 2)
* Se non è possibile misurare la PA valutare il polso periferico: radiale palpabile (+2), femorale palpabile (+1), nessun
N.B. la pressione diastolica corrisponde circa ai 2/3 della polso (-1)
pressione sistolica ** Un punteggio < 8 indica la necessità di trasferimento in un centro specializzato (Trauma Center)
- Stridore a riposo
- Gemito
VALUTAZIONE DELLA PERCENTUALE RELATIVA ALLE AREE ANATOMICHE LESE
- Alitamento pinne nasali A rischio
- Rientramenti toracici IN RELAZIONE ALL’ETÀ
- FR > 40 a/min
Aree anatomiche Età < 1 anno Età 1 anno Età 5 anni Età 10 anni
- SaO2 < 94%
A Metà della testa 9,5 % 8,5 % 6,5 % 5,5 %
- FC <80’ o >180’ <5 anni
- FC <60’ o >160’ >5 anni
Compromesso B Metà della coscia 2,75 % 3,25 % 4% 4,25 %
- Polsi periferici ridotti
Circolatoria
SITUAZIONI A RISCHIO
Febbre elevata: Avvelenamenti: Dispnea mista:
- petecchie a) per ingestione Da corpo estraneo
- rigidità nucale - lesioni della mucosa del cavo orale e delle labbra - cianosi
- sensorio obnubilato - ingestione di sostanze o farmaci potenzialmente letali - apnea
- cefalea - anche sospetta (pesticidi, derivati del petrolio) - rumori respiratori udibili
- distress respiratorio b) per inalazione - perdita di coscienza
- cianosi - dispnea e/o cianosi Dolore addominale con:
- stridori respiratori, rumori respiratori udibili - edema del volto - vomito ripetuto
- crisi convulsiva in atto - tosse manifesta - febbre> 38° C
- fontanella pulsante o bombè - manifestazioni cutanee diffuse - alvo chiuso
Cefalea: - indifferenza all’ambiente - diarrea profusa
- GCS < 12 - ipereccitazione - disidratazione
- pupille anisocoriche o non reagenti c) per contatto - pallore intenso
- disfagia - manifestazioni cutanee generalizzate da puntura d’in- - traumi recenti
- vomito a getto setto Dolore inguino-scrotale:
- fontanella pulsante o bombè - pesticidi e derivati del petrolio anche sospetto - entro 1-2 ore
- disturbi della vista - causticazioni > 15 % - con tumefazione
- trauma recente Turbe dell’equilibrio: - con arrossamento dello scroto
- febbre - da possibile intossicazione da farmaci - con febbre
- rigidità nucale - con disturbi della coscienza e della vigilanza - con recente trauma
- obnubilamento del sensorio - con trauma recente Emorragie digestive in atto con:
- convulsioni in atto Dispnea inspiratoria: - pallore spiccato
Traumi con: a) Epiglottide (2-6 anni) - arti freddi o marezzati
- compromissione di una funzione vitale - tipiche le 4 D: Dysphagia, Dysphonia (hot potatomouth), - sete intensa
- presenza di un indicatore di trauma maggiore Drooling, Distress - tendenza alla lipotimia
- distress respiratorio - iperpiressia, aspetto settico, tipica posizione a tripode - tachicardia
- pallore intenso o cianosi - assenza di tosse abbiante - polsi periferici assenti
- polsi periferici assenti - stridore intenso Irritabilità/pianto:
- GCS < 12 b) Laringite ipoglottica (6 mesi-4 anni) - con parametri vitali critici
- emorragia franca - insorge acuta notturna - con distress respiratorio severo
- emiparesi/paralisi - tosse abbaiante, stridore intenso, voce roca - con disidratazione severa
- pupille anisocoriche o non reagenti c) Laringite acuta (6 mesi-8 anni) - con stato stuporoso/difficoltà di reagire agli stimoli
- reazioni motorie torpide o assenti - rinorrea - con petecchie o rush purpurico e TC > 38° C
- disturbi della vigilanza - febbre - inconsolabile o lamentoso
- disturbi dell’equilibrio - tosse abbaiante, stridore, voce roca Presenza di corpi estranei:
- amputazione distale di un arto Dispnea espiratoria: - nelle vie respiratorie
- frattura unica esposta di osso lungo a) Asma - in esofago
- ferita penetrante - sibili espiratori udibili
- disturbi visivi - tachipnea
- ustione > 15% - rientramenti inspiratori (giugulo)
- età < 2 anni - agitazione, letargia
b) Bronchiolite (0-12 mesi)
- tachipnea
- rientramenti respiratori, alitamento pinne nasali
- letargia, difficoltà ad alimentarsi
- pallore o cianosi
Eo 14 Giugno 2008
tivazionale, il counselling alcologico, il colloquio clinico e la
gestione dei gruppi all’interno della comunità terapeutica.
La progettazione dell’intervento verso le problematiche alcol
correlate si avvale di una pianificazione a medio e lungo ter-
mine. All’interno del centro, l’infermiere partecipa alla defini-
zione della diagnosi con una specifica anamnesi infermieri-
stica alcologica, attraverso i test CAGE e AUDIT che inda-
gano la struttura relazionale della famiglia dell’alcolista, la
familiarità per alcolismo, la presenza di altre dipendenze e
dei comportamenti a rischio, la rete relazionale amicale, la
storia lavorativa, l’area dei comportamenti sociali (violenze,
aggressioni, guida in stato d’ebbrezza...). ▪ Gestione dei rifiuti solidi urbani: Effetti sulla
La raccolta delle informazioni anamnestiche del paziente, salute e sull’ambiente
permette all’infermiere di definire uno specifico setting di ac- ▪ Advanced life support
coglienza dell’alcolista e della sua famiglia all’interno del ▪ Emergenza di massa e anziani
centro e la definizione degli obiettivi di trattamento nell’area ▪ PBLS-D Rianimazione cardiopolmonare
assistenziale, in particolare: la cessazione del consumo di
pediatrica di base e defibrillazione
alcolici, il coinvolgimento della famiglia e della rete sociale e
professionale, l’identificazione e l’avvio di un progetto di ▪ TBST- Tossicologia clinica e d’urgenza
trattamento, il passaggio dall’astinenza alla sobrietà, il cam- ▪ Qualificazione in Medicina Legale, Legislazione
biamento dello stile di vita della persona e della famiglia. sanitaria org. DEA e sistemi 118
Altra funzione esercitata dall’infermiere nel centro è quella ▪ Psicologia dell’Emergenza e dei disastri
di case management, finalizzata all’interazione e al coordi- ▪ Gestione avanzata delle Maxiemergenze
namento degli interventi specialistici dell’equipe multiprofes- ▪ Emergenze NBCRe
sionale. Il case manager riveste un ruolo chiave nella com- ▪ Organizzazione Sanitaria in medicina di
plessa gestione del trattamento del paziente alcolista per- emergenze e urgenze: Approccio di base
ché è la figura da cui partono costantemente informazioni,
richieste e azioni e a cui giungono indicazioni, bisogni ed
esigenze. Le capacità richieste sono di tipo organizzativo- Formazione e aggiornamento in
gestionale, più che mai attuali e indispensabili, perché l’in-
fermiere possa esercitare la propria funzione con responsa-
medicina dell’emergenza e dei disastri
bilità, autonomia e specificità.
SITOGRAFIA
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Cibin M., Hinnenthall I., Ravera R. “Algologia e problemi alcol correlati”. In:
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http://www.psychomedia.it/pm/answer/alcoldx1.htm [26-05-2008]
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col_2006.asp [28-05-2008]
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http://it.health.yahoo.net/print.asp?id=16225 [28-05-2008]
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nel centro di algologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi Firen-
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cia.it/assessorati/articoli_dettaglio.php?idsito=4&idcattipo=4&idart=583 [29- Via Scialoja, 1 - 47893 Cailungo
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Repubblica di San Marino
http://www.salute.gov.it/servizio/galleria.jsp?lang=italiano&id=525&dad=s&m Tel. 0549/994535 - 994600
en=campagne07&label=alcolGuida [29-05-2008] Fax 0549/903706
MSN. (2008). “Alcolismo”. In: http://it.encarta.msn.com/encyclope-
dia_761552168/Alcolismo.html [29-05-2008] cemec@iss.sm
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il COORDINATORE INFERMIERISTICO
nell’EVOLUZIONE DEI SISTEMI
ORGANIZZATIVI e lo SVILUPPO
DELLE PROFESSIONALITÀ SANITARIE
D. Scafi, F. Scoppetta, A. Aguzzi
LA CLINICAL GOVERNANCE mono in materia di trattamenti sanitari, organismi di governo del sistema a livello
Il concetto di “Clinical Governance” na- una così significativa variabilità dei com- locale, ossia le Regioni, che promuoven-
sce, per la prima volta, nel Regno Unito e, portamenti genera confusione nel pazien- do il migliore utilizzo delle risorse a fronte
nello specifico, nell’ambito del Piano Sa- te, e i suoi famigliari, e dubbi sugli stan- della costituzione delle aziende sanitarie.
nitario del 1998 denominato “A First Class dard di servizio che lo stesso deve riceve- Nonostante le riforme del sistema sanita-
Service”. L’idea di fondo, contenuta nel ci- re da una struttura sanitaria. rio, della portata di quelle introdotte nel
tato Piano Sanitario, consiste nell’avvio di Sulla variabilità dei comportamenti adot- Regno Unito e in Italia, cercano sempre di
un programma sanitario, caratterizzato tati da strutture e singoli professionisti nel porre al centro dell’attenzione del sistema
dall’assunzione di una serie di azioni con- trattare determinati problemi di salute im- stesso l’esigenza di rispondere ai bisogni
seguenti, finalizzato ad assicurare ai pa- pattano diverse cause e, su alcune di es- di salute della popolazione, la forte ten-
zienti, in modo omogeneo su tutto il terri- se, il Piano Sanitario identifica specifiche sione sulle tematiche economico-finan-
torio nazionale, i più elevati standard qua- linee d’azione. Tuttavia è inevitabile rico- ziarie, molto sentita sia al momento della
litativi possibili sul piano clinico assisten- noscere che una delle cause principali è costituzione delle aziende sanitarie che
ziale. legata al processo di aziendalizzazione. negli anni successivi, ha determinato lo
Prima di entrare nel merito delle azioni È proprio nel Regno Unito, infatti, che, per sviluppo di logiche e strumenti di gestione
promosse allo scopo di avviare la “Clinical la prima volta, si immagina di riconoscere prevalentemente orientati al governo del-
Governance”, anche in considerazione alle organizzazioni sanitarie pubbliche, la spesa sanitaria trascurando, in tal mo-
della rilevanza che tale concetto sta pro- anche sul piano normativo, una serie di do, la dimensione professionale e la mi-
gressivamente assumendo nel nostro autonomie e responsabilità tipiche delle surazione e valutazione dei risultati non
Paese, è utile analizzare e comprendere, aziende autonome. I contenuti del Griffith monetari delle aziende stesse. È inevita-
da un lato, quali fattori hanno scatenato Report sul management nel National He- bile, quindi, che tale situazione abbia con-
tale processo di cambiamento e, dall’al- alth Service del Regno Unito, uscito nel dizionato, in modo più o meno evidente, i
tro, il senso e la portata dello stesso. 1983 introducendo i concetti appena cita- comportamenti delle e nelle organizzazio-
Con riferimento ai fattori scatenanti l’avvio ti, trova applicazione, infatti, con il Com- ni sanitarie che, in molti casi, possono de-
della “Clinical Governance”, quello di munity Care Act del 1990. terminare effetti quali quelli esemplificati-
maggior rilievo è, senza dubbio, rappre- Va preliminarmente chiarito che, in merito vamente descritti nel Piano Sanitario in-
sentato dalla sistematica osservazione a quanto precedentemente affermato, le glese.
della grande variabilità esistente nel com- problematiche evidenziate non derivano In questo senso, pertanto, la Clinical Go-
portamento adottato dalle diverse struttu- tanto dall’avvio dal processo di decentra- vernance assume la valenza di “corretti-
re sanitarie e, al loro interno, da singoli mento delle responsabilità (ossia l’azien- vo” ad un sistema che, a causa di tensio-
professionisti nell’affrontare e trattare dalizzazione) ma, piuttosto, dalle modali- ni diverse, si è sviluppato ed evoluto privi-
specifici problemi di salute. tà con le quali lo stesso è attuato anche in legiando una dimensione della gestione,
Si tratta di elementi conoscitivi che, già di considerazione delle tensioni che lo han- quella economico-finanziaria, e trascu-
per sé, consentono di avviare un confron- no promosso. È innegabile, infatti, che il randone altre.
to importante sul tema dell’appropriatez- processo di aziendalizzazione, sia nel La riflessione appena sviluppata, per con-
za ma che, nel Piano Sanitario Inglese, Regno Unito che nel nostro Paese, è sta- tro, consente di aprirne una nuova e, in
sono ulteriormente stigmatizzati eviden- to avviato con lo scopo di assicurare un particolare, quella relativa alla portata del
ziando come, anche grazie alla progressi- miglior governo della spesa sanitaria sia cambiamento introdotto con l’avvio della
va consapevolezza che i pazienti assu- attraverso la responsabilizzazione degli Clinical Governance. Com’è intuitivo, in-
Eo 16 Giugno 2008
fatti, tale approccio tende a sottolineare la risultati di un’organizzazione sanitaria gistico e dal patrimonio professionale, più
valenza della dimensione professionale e non possono essere misurati solo sotto il adeguate per l’efficiente ed appropriato
non monetaria dei risultati di gestione del- profilo economico-finanziario, per quanto sviluppo dei processi produttivi.
le organizzazioni sanitarie. Nella sostan- tale dimensione possa essere considera-
za, infatti, le logiche di gestione definite ta rilevante, ma anche sulla base della L’USO DEGLI STANDARD CLINICO-
dalla Clinical Governance si basano sulla capacità dell’organizzazione stessa di ri- ASSISTENZIALI PER IL GOVERNO
formulazione di standard clinico-assisten- spondere, quantitativamente e qualitati- DEL SISTEMA SANITARIO
ziali da assicurare ai pazienti, definiti pe- vamente, ai bisogni e alla domanda di Uno degli aspetti di maggiore innovatività
raltro con un processo di forte coinvolgi- prestazioni sanitarie. Allo scopo di rispon- introdotto dalla Clinical Governance, co-
mento dei professionisti interessati, e sul- dere alle attese, fissate quindi in termini di me si è avuto modo di accennare in pre-
la sistematica comparazione di questi ul- rispetto dei vincoli di bilancio e, contem- cedenza, è rappresentato dall’utilizzo di
timi con i risultati (non monetari) effettiva- poraneamente, di standard qualitativi cli- standard qualitativi clinico assistenziali
mente conseguiti dalla singola azienda. nico-assistenziali predefiniti, l’azienda de- quale strumento di valutazione delle per-
Attraverso l’implementazione di tale mo- ve sviluppare i propri processi produttivi, formance delle aziende sanitarie apparte-
dello, in parte grazie al naturale orienta- ossia deve essere gestita, secondo prin- nenti al sistema.
mento che gli operatori sanitari hanno nel cipi di appropriatezza ed efficienza e de- A tale proposito, gli aspetti di maggiore in-
cercare di migliorare le proprie perfor- ve essere organizzata in base ad approc- teresse sono rappresentati da:
mance professionali e, in parte, in forza ci coerenti a tale scopo. • la tipologia degli indicatori utilizzati;
dei vincoli di risultato non monetario im- Volendo ulteriormente sviluppare tale • le modalità di individuazione degli indi-
posti in capo alle aziende sanitarie, l’atte- concetto, recuperando a tal fine un mo- catori e di formulazione degli standard;
sa è quella di assicurare concretamente dello classico di rappresentazione del • le modalità di funzionamento del siste-
standard di servizio qualitativamente ele- funzionamento aziendale (vedi Fig. 1), i ri- ma di valutazione.
vati e omogenei su tutto il territorio nazio- sultati economici e sanitari prodotti dal- Con riferimento al primo punto, è utile os-
nale. l’azienda sono oggetto di valutazione ri- servare che, come si evince anche dalle
In quanto “correttivo”, tuttavia, la Clinical spetto a standard predefiniti della stessa esemplificazioni precedentemente ripor-
Governance non rifiuta il modello azien- natura (vincoli di bilancio e standard qua- tate e contenute nel Piano Sanitario In-
dale di gestione della sanità ma, più sem- litativi clinico-assistenziali) allo scopo di glese, gli indicatori utilizzati non fanno ne-
plicemente, si propone di integrarlo con supportare i processi decisionali degli or- cessariamente riferimento a misure di
nuovi strumenti e logiche di indirizzo mag- ganismi di governo, dei pazienti e dei cit- outcome. I motivi di tale scelta sono da ri-
giormente coerenti, rispetto alle prece- tadini in genere che, a loro volta, impatta- condurre, nella sostanza, alle difficoltà at-
denti, sia con la mission delle organizza- no sui fattori in ingresso dell’azienda sia tualmente esistenti nel misurare l’outco-
zioni sanitarie (tutelare la salute), sia con in termini di disponibilità finanziarie che fi- me inteso come capacità dell’organizza-
le peculiarità che caratterizzano tali orga- ducia nei confronti della struttura. zione di modificare le condizioni di salute
nismi sul piano della natura dell’attività
svolta (poco standardizzabile) e su quello
della concreta misurabilità dei risultati ASSETTO ISTITUZIONALE
mediante l’utilizzo di indicatori monetari
(scarsa). ASSETTO ORGANIZZATIVO
ORGANISMO PERSONALE E
Standard di verifica e
PROFESSIONALE
ASSETTO
valutazione
sono elementi che fanno parte integrante PROCESSI
del modello della Clinical Governance. PRODUTTIVI Output
Sarebbe altrimenti complesso o, addirittu-
ra, utopistico immaginare di poter assicu- Risultati sanitari
rare standard qualitativi clinico assisten- ASSETTO TECNOLOGICO
ziali, senza considerare che questi sono
l’esito di un processo produttivo comples- valutazione e decisioni
so che si sviluppa in un contesto organiz- economiche e
zativo, caratterizzato da vincoli, e assor- sanotarie
bendo una quota delle limitate risorse a
disposizione dell’azienda.
La portata innovativa della Clinical Gover-
nance, alla luce di quanto fino ad ora svi- FIGURA 1: MODELLO DI FUNZIONAMENTO AZIENDALE
luppato, è rappresentata dalla capacità di
aver introdotto un approccio alla gestione Sulla base dello schema presentato, ap- del paziente rispetto ad uno stato iniziale
e al governo delle aziende sanitarie in pare evidente che l’azienda, al fine di ri- e, soprattutto, in relazione alle possibili
grado di fondere, in modo equilibrato, la spettare gli standard posti dal sistema in prospettive esistenti nell’ipotesi di assen-
dimensione economico-finanziaria, da un cui opera, deve necessariamente gestire i za di un intervento da parte di una struttu-
lato, e quella qualitativo-professionale, propri processi produttivi, ossia le modali- ra sanitaria. Sono considerati, a tale sco-
dall’altro, avendo, quale base comune, la tà con le quali combina le risorse allo sco- po, in senso positivo: il prolungamento
gestione e l’organizzazione. po di ottenere i risultati, in modo coerente della vita, la riduzione della sofferenza e
Da un punto di vista concettuale, la Clini- e, inoltre, creare le condizioni, definite da- della disabilità, i miglioramenti nella quali-
cal Governance parte dall’assunto che i gli assetti organizzativo, tecnologico e lo- tà della vita o, per gli interventi preventivi,
Eo 18 Giugno 2008
• svolgimento dell’attività; ganizzazione dipartimentale; to sull’effettuazione di iniziative formative,
• valutazione dell’efficacia del piano indi- • livello di espletamento delle funzioni af- con il conseguente accumulo dei relativi
viduale. fidate nella gestione delle attività e qua- “crediti”, ad uno basato sulla creazione
lità dell’apporto specifico; delle condizioni tecniche ed organizzative
• capacità dimostrata nel motivare, guida- affinché tutto il personale acquisisca le
re e valutare i collaboratori e di genera- capacità necessarie in modo continuativo
DEFINIRE re un clima favorevole alla produttività, e, soprattutto, sul posto di lavoro. In que-
il ruolo del singolo attraverso una equilibrata individuazio- sto senso, l’attività di formazione e ag-
nell’organizzazione ne dei carichi di lavoro e la gestione de- giornamento, anziché rappresentare l’ele-
gli istituti contrattuali; mento centrale sul quale ruota lo sviluppo
• risultati delle procedure di controllo con del personale, assume la valenza di com-
VALUTARE particolare riguardo all’appropriatezza ponente, senza dubbio importante, di un
l’efficacia PROGRAMMARE
e qualità clinica delle prestazioni, al- piano più ampio e articolato finalizzato al-
del piano il piano individuale
di sviluppo l’orientamento dell’utenza, alle certifica- la crescita delle persone.
individuale
zioni di qualità dei servizi;
• capacità dimostrata nel gestire e pro- LA GESTIONE PER PROCESSI
muovere le innovazioni tecnologiche e NELL’AMBITO DELLA CLINICAL
procedimentali nonché i conseguenti GOVERNANCE
ATTIVITA’
processi formativi e la selezione del Attraverso la formulazione di standard
personale; qualitativi e l’avvio del ciclo di sviluppo
• raggiungimento del minimo credito for- continuo delle professionalità, congiunta-
mativo; mente ai vincoli economici che caratteriz-
FIGURA 2: CICLO DI SVILUPPO CONTINUO
• osservanza degli obiettivi prestazionali zano il funzionamento delle aziende sani-
DELLE PROFESSIONALITÀ
assegnati; tarie, sono quindi poste le condizioni di
• rispetto del codice di comportamento. base per il governo clinico ed economico
Volendo approfondire l’argomento in que- della sanità.
stione, appare evidente la similitudine esi- È interessante osservare che l’ampiezza Affinché ciò generi un impatto reale e si-
stente tra i momenti di sviluppo del ciclo delle dimensioni di valutazione previste gnificativo nel governo del sistema sanita-
di sviluppo continuo delle professionalità, per la dirigenza delle aziende sanitarie rio, sono necessarie alcune ulteriori con-
previsto nel Piano Sanitario Inglese, e al- italiane è tale da renderla coerente sia dizioni le quali, a loro volta, si possono
cuni dei passaggi che caratterizzano l’in- per la componente medica che quella di tradurre in capacità:
quadramento e la valutazione del perso- comparto e, con alcune integrazioni e mo- • del sistema di generare effetti concreti a
nale delle aziende sanitarie italiane, so- dificazioni, applicabile anche per i non di- fronte del mancato rispetto dei risultati,
prattutto per i dirigenti, previsti nell’ambito rigenti. economici e qualitativi, attesi;
dei Contratti Collettivi in Italia. In realtà, le opportunità offerte dai contrat- • dell’azienda di evolvere verso forme di
I punti di maggior contatto riguardano il si- ti non sono state sempre sfruttate appie- gestione coerenti per il perseguimento
stema delle posizioni organizzative e no dalle aziende sanitarie che, spesso, dei risultati, economici e qualitativi, ri-
quello della valutazione. Il sistema delle hanno preferito gestire sia il tema del si- chiesti.
posizioni, in effetti, comporta l’inevitabile stema delle posizioni che quello della va- Se si potesse muovere una singola critica
assegnazione di uno specifico ruolo all’in- lutazione nell’ottica della gestione del al complessivo processo di aziendalizza-
terno dell’organizzazione sanitaria e, pa- consenso piuttosto che come strumento zione che ha caratterizzato l’evoluzione
rallelamente, l’esplicitazione dell’ambito strategico di governo e direzione. del sistema sanitario italiano in questo ul-
delle competenze e delle funzioni ricono- È innegabile, tuttavia, che il tema in og- timo decennio, infatti, quella della quasi
sciute e del programma di attività da svi- getto rappresenti uno dei punti di maggior totale assenza di capacità di intervenire,
luppare. rilievo nelle future politiche del sistema da parte del sistema di governo (Stato e
Con riferimento alla valutazione, sebbene sanitario e delle stesse aziende. La natu- Regioni), a fronte di risultati prodotti, a li-
i contratti italiani la configurino come atti- ra stessa dell’attività svolta, ad elevato vello di azienda sanitaria, non adeguati
vità di “verifica del livello di raggiungimen- contenuto professionale, spinge inevita- alle attese è forse quella maggiormente
to degli obiettivi assegnati e della profes- bilmente verso una diversa rilevanza rico- significativa.
sionalità espressa”, dandone un’accezio- nosciuta al patrimonio professionale e al- Le difficoltà esistenti nell’avviare cicli ge-
ne negativa rispetto al concetto di stru- le strategie adottate per il suo pieno e stionali virtuosi, infatti, non è tanto da ri-
mento di supporto per lo sviluppo delle continuo sviluppo nel tempo. condurre alle lacune normative, sebbene
professionalità, è utile osservare come le In virtù del significato attribuito allo svilup- tante ed importanti, o all’inerzia di un si-
principali dimensioni della valutazione po continuo delle professionalità e delle stema sanitario pubblico abituato per de-
previste sono coerenti con l’ipotesi di va- modalità di valutazione dell’efficacia dei cenni a funzionare sulla base di modelli
lutare l’efficacia di un piano di sviluppo in- piani individuali, prevalentemente focaliz- burocratico amministrativi ma, piuttosto,
dividuale. zati sull’acquisizione di capacità da espri- all’incapacità degli organismi deputati al
mere “sul campo”, è inoltre evidente che governo del sistema di tradurre in azioni
LE DIMENSIONI DELLA VALUTAZIONE un ulteriore salto di qualità da compiere, conseguenti quanto previsto dal processo
• obiettivi specifici riferiti alla singola pro- nel nostro Paese con riferimento al tema di decentramento delle responsabilità.
fessionalità; specifico, è rappresentato dall’esigenza È evidente, infatti, che l’assenza di impat-
• collaborazione interna e il livello di par- di passare da un concetto di sviluppo del- ti significativi sulle aziende sanitarie, ad
tecipazione multiprofessionale nell’or- le professionalità prevalentemente basa- eccezione dei tagli di bilancio e della trop-
Eo 20 Giugno 2008
of Healthcare Organisations: integra- all’interno di una visione sistemica della chirurgia in elezione…);
zione di dati di performance (indicatori gestione, un ingrediente fondamentale • nove di essi esplicitano o contengono rife-
di risultato sanitario e di processo) nel per la qualità. Sebbene sia prevista una rimenti alla metodologia che deve essere
processo di accreditamento. Servizio di versione delle norme ISO dedicata alle seguita per lo sviluppo dei processi (per
Disease Specific Care (DSC) Certifica- organizzazioni che si occupano di assi- esempio il Lazio con riferimento alla va-
tion per l’accreditamento di singoli pro- stenza sanitaria, esse comunque ri- lutazione della pratica in uso nel contesto
cessi che richiedono approccio organiz- mangono in termini di approccio rivolte locale e per all’analisi e alla discussione
zato per la misurazione della perfor- alla struttura (che deve essere certifica- delle variazioni della pratica rispetto ai
mance (secondo requisiti specifici alla ta) e non al processo, nel senso che i percorsi assistenziali stabiliti. È stabilito
patologia) e per il miglioramento dei requisiti definiti non sono specifici a de- che la Regione, anche attraverso l’Agen-
processi; terminate diagnosi, interventi, bisogni; zia Sanitaria, fornisce il supporto tecnico
• Regno Unito: archivio (circa 2000 refe- • European Foundation for Quality Ma- per la definizione di ciò che la linea di at-
renze) gestito dal Royal College of Nur- nagement (EFQM): può essere consi- tività rappresenta e per l’individuazione
sing e dalla National Pathways Asso- derato la controparte europea del Bal- dei suoi elementi.
ciation (privata for profit). Si tratta di un drige, in quanto utilizzato sia per la ag- In ultima analisi, infine, l’avvio del ciclo di
programma che focalizza l’attenzione giudicazione dell’“European Quality miglioramento continuo, quale logica con-
sulla tematica dei processi nell’ambito Award” sia come modello di gestione – seguenza derivante dall’implementazione
della Clinical Governance, promossa autovalutazione. Esso considera nove di sistemi orientati alla gestione per proces-
nel contesto di un programma naziona- aree che permettono di valutare il pro- si, rappresenta un formidabile strumento di
le per lo sviluppo di linee guida e stan- gresso di una organizzazione verso accumulo e diffusione delle conoscenze
dard nazionali di servizio (National Ser- l’eccellenza; in particolare la “gestione per tutti gli operatori della sanità.
vice Frameworks). Di rilievo anche il dei processi” ricopre il 14% dei punti La possibilità di definire, in una logica mul-
programma Essence of Care che, con assegnati, con una posizione seconda tidisciplinare e interprofessionale, le moda-
un approccio originale, ha stabilito degli solo ai “risultati per il cliente” (20% dei lità di gestione di un problema di salute e,
standard (benchmarks) di processo che punti) e ai “risultati chiave di performan- parallelamente, confrontare gli standard fis-
possono essere utilizzati in modo “tra- ce” (15% dei punti). sati con le caratteristiche dei processi assi-
sversale” a tutti i processi assistenziali La centralità del tema della gestione dei stenziali realmente gestiti rappresenta, in-
e socioassistenziali; processi emerge anche dalla analisi, con- fatti, la risposta più efficace al tema dello
• Australia: una indagine nazionale pub- dotta da Sanità & Management Consul- sviluppo continuo del patrimonio professio-
blicata nel 1996 sul tema “Clinical prac- ting nel corso del 2003, dei documenti (uf- nale. In questo senso, infatti, si creano le
tice guidelines and Critical pathways” ri- ficiali o in attesa di approvazione) di pro- condizioni tecniche ed organizzative affin-
vela come già nel 1995 il 70% dei ser- grammazione sanitaria regionale per 18 re- ché l’esperienza condotta da un singolo o
vizi ospedalieri e il 35% delle altre orga- gioni italiane: da un gruppo di operatori, possa divenire
nizzazioni sanitarie menzionassero i • quindici di essi contengono dichiarazioni l’esperienza dell’intera organizzazione.
“Critical Pathways” nel budget. Sono di principio che pongono la gestione dei
censite numerose organizzazioni che, processi al centro delle politiche per la
oltre allo sviluppo di decine di processi, qualità della regione (esempio Umbria: “I
prevedono il loro audit e revisione pe- percorsi assistenziali rappresentano lo
riodica; strumento principe per il governo clinico SCAFI DANILO (DX)
• Norme ISO: le norme che sono utilizza- e per lo sviluppo di politiche di program-
te per la certificazione sono rappresen- mazione sanitaria e sociale adeguate ai ALESSANDRO
tate nelle otto aree che qualificano i reali bisogni dei cittadini”); AGUZZI (SIN)
“principi fondamentali” che ispirano la • tutti assegnano alle aziende sanitarie
nuova versione delle norme ISO obiettivi in merito allo sviluppo di singoli
(ISO:2000, dette “Vision”). La gestione processi (esempio per le patologie croni-
dei processi rappresenta nel modello, che, per la riabilitazione, per i processi di
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la banca dati elettronica della Key Communication s.a.s. e ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 196/03 concernen-
compilando due cartoline te la tutela dei dati personali. Solo se Lei non desiderasse ricevere comunicazioni barri la casella.
Gli operatori dell’emergenza sanitaria, come tutti gli esseri umani, sita di un supporto specializzato per intraprendere un percorso di
sono consapevoli della varietà di emozioni che si possono prova- elaborazione psicologica ed emotiva; non bisogna vergognarsi di
re in situazioni difficili; essi hanno imparato a selezionare il com- chiedere aiuto soprattutto se si è coscienti dell’importanza e della
portamento più appropriato per il momento che stanno vivendo e responsabilità che si ha nei confronti degli altri e di se stessi. Il
ad esprimerlo nel modo migliore. Ma molto spesso il soccorritore soccorritore ha la necessità di integrare le proprie competenze
può non essere in grado, da solo, di recuperare la capacità di met- professionali con una preparazione emotiva e psicologica che
tersi in relazione con l’altro, con la sofferenza e con la disperazio- spazi dalla connessione tra ciò che si è e ciò che si fa, alla capa-
ne delle persone che si trova di fronte; può capitare che molti soc- cità di relazionarsi con i colleghi e con i pazienti, alla capacità di
corritori si riconoscano nelle parole delle vittime colpite da un rielaborare quanto è avvenuto in fase di soccorso; è la pulizia in-
evento calamitoso: “non posso più piangere”, “la mia vita non ha teriore che permette l’eliminazione delle emozioni invalidanti e re-
più senso”, “non supererò mai questo dolore”… oppure che si sen- cupera le risorse positive ed attualizzanti sia per la vita personale
tano impotenti di fronte alla perdita di vite umane e provare sensi che per i futuri interventi sociali. In Italia il counseling è ancora po-
di colpa per l’esito disatteso dell’intervento effettuato. Subentra, a co conosciuto mentre ha larga diffusione e applicazione in tutta la
volte, un’incapacità di reagire alle sensazioni che emergono inten- cultura anglosassone e negli Stati Uniti. Si tratta di un’attività di
se e che interferiscono non solo con la sfera emotiva e cognitiva competenza relazionale attraverso mezzi comunicazionali in cui il
ma anche con quella fisica. In psicologia e, nello specifico, in psi- couns! elor age vola l’autoconoscenza attraverso la consapevo-
cologia dell’emer! genza, si parla spesso di PTDS (disturbo post- lezza e lo sviluppo ottimale delle risorse personali del soggetto
traumatico da stress) i cui sintomi classici più riconoscibili ono: che ha in trattamento. Il counselor, meglio definito come agevola-
ipervigilanza, ipersensibilità, ricordi ricorrenti ed intrusivi, incubi, tore della relazione d’aiuto, va a sostenere l’utente a livello psico-
stress psicologico intenso, comportamenti di fuga e di evitamento, emozionale attraverso abilità specifiche e tecniche strutturate,
depressione con disturbi del sonno, dell’appetito, irritabilità… Dal coadiuvando nell’ascolto, adoperando doti e capacità personali
concetto di stress e quindi da una situazione difficile che induce senz’altro più complesse quali l’empatia, l’accettazione incondizio-
l’individuo ad una reazione adattiva si arriva spesso alla cristalliz- nata che si traduce nel non giudizio e la congruenza intesa come
zazione della stessa in una sindrome specifica, il burn-out, che è coerenza, trasparenza, onestà.
una condizione psicologica di disperazione e di distacco dalla re- Per saperne di più:
altà e si presenta come mancanza di energia, gioia, entusiasmo, B.H.Young L’assistenza psicologica nelle emergenze Erikson,
soddisfazione, motivazione, interesse, sogni, idee, concentrazio- Trento 2002
ne, autostima, sicurezza, humor. Chi è colpito da burn-out neces- C.C.Casula 7 meditazioni guidate Red, Milano 2005
La quota di iscrizione di Euro 400,00 comprende Kit congressuale, un volume della 3°edizione di "Triage Infermieristico"
(Mc Graw Hill Editore, attualmente in fase di aggiornamento e preparazione), colazioni di lavoro e coffee
breack.
Per informazioni e modalità di iscrizione: Referenti al pronto soccorso di San Marino:
Sito internet www.triage.it Dr. Giuliano Giardi giulianogiardi@gmail.com
E-mail segreteriaorganizzativa@triage.it Inf. Federico Podeschi fedepodeschi@omniway.sm
Web-Fax +39/06-90280404 A.F.D. Enio Monaldini
Tel: +39/0549/994262
REGGIO EMILIA
Eo 24 Giugno 2008
USTIONI
www.emergencyoutlet.it
Una CLINICA MOBILE per
Mosquitia
La Mosquitia è una regione caratterizzata dall’acqua. L’acqua è
presentein ogni aspetto di quella terra: nei fiumi e nelle lagune
che sono le uniche vie per spostarsi nella regione, ma anche ne-
gli uragani e tempeste tropicali che rendono la Mosquitia inavvi-
cinabile e isolata. L’articolo 45 della costituzione della Repubbli-
ca dell’Honduras, riconosce il diritto alla salute di tutta la popola-
zione. Nonostante i grandi sforzi del Paese nel garantire l’acces-
so alle cure sanitarie di base, ancora una buona percentuale del-
la popolazione rurale ne è lasciata fuori. I principali esclusi vivo-
no nella Mosquitia sulla costa nord-est del Paese, regione isolata
e molto difficile da raggiungere. La Mosquitia è classificata come
una delle peggiori aree secondo la mappa di povertà dell’Hondu-
ras, a causa delle carenti infrastrutture e dei servizi sanitari: per
la maggior parte dei Misquito, etnia prevalente nella regione, l’ac-
cesso alle cure è molto difficile a causa della morfologia del terri-
torio e delle grandi distanze. Le uniche strade percorribili sono
fluviali, e spesso alcuni villaggi distano diverse ore di navigazio-
ne dall’ospedale più vicino. I pochi servizi sanitari esistenti non ri-
spondono alle necessità della popolazione per mancanza di at-
trezzature, farmaci e personale sanitario. I villaggi che vogliamo
raggiungere con la clinica mobile sono localizzati nelle zone flu-
viali e lagunari più lontane dai Centri Sanitari. Le donne di questi
villaggi non ricevono adeguati controlli prenatali, e spesso parto-
riscono senza sapere di essere positive a varie malattie infettive,
trasmesse a loro volta ai figli. Queste malattie potrebbero essere
facilmente ridotte attraverso un’accurata prevenzione.
Eo 26 Giugno 2008
OBIETTIVO DEL PROGETTO con un equipaggiamento e attrezzature Percentuale della popolazione
Migliorare le condizioni igienico – sanita- mediche per assicurare un’assistenza sa- che vive al di sotto della linea
rie delle comunità locali della regione del- nitaria di base e si focalizzerà sull’analisi di povertà 75%
la Mosquitia in Honduras con particolare dei bisogni della popolazione Mosquita,
attenzione alle donnee ai bambini, attra- attraverso le seguenti attività: Percentuale di bambini al di sotto
verso la creazione di una clinica mobile • Realizzazione di un “Safe Motherhood dei 5 anni positivi alla malaria 3.2
su barca. Needs Assessment”;
• Equipaggiamento di una clinica mobile MDG* Tasso di mortalità
BENEFICIARI DEL PROGETTO e formazione delpersonale medico e materna
9.700 persone residenti nei municipi di paramedico; (per 100.000 nati vivi) 294
Puerto Lempira e Villeda Morales benefi- • Fornitura di un “pacchetto di assistenza
ceranno della Clinica Mobile per la Mo- medica di base” particolarmente orien- Numero di parti 1.085
squitia: tato alle cure prenatali e pediatriche;
• 2.800 bambini di età compresa dai 0 ai • Servizi di assistenza sanitaria di base Tasso di malaria nella
5 anni per tutti i membri delle comunità: popolazione totale
• 2.500 bambini dai 6 ai 9 anni • Screening per l’anemia per tutte le don- (per 10.000) 270.7
• 1.200 bambini dai 10 ai 14 anni ne in gravidanza
Estrategia Nacional para la Reducción de la Pobreza (ERP)
• 1.200 donne in gravidanza • Screening e trattamento della malaria Programma Nacional de Prevención y Control de la Malaria
• 2.000 altri membri delle comunità per tutte le donne ingravidanza (2006)
* Indicatore degli ”Obiettivi di Sviluppo del Millennio”
• Campagna di sensibilizzazione ed edu- Departamento de Estadìstica de Jefatura (2006)
Il team di medici e paramedici della clini- cazione sanitaria per aumentare la con- Secretarìa de Salud (2005)
Programma de Control de Enfermedades de Trasmisión Vecto-
ca mobile raggiungerà le comunità locali sapevolezza della prevenzione rial (2007)
Durante la cerimonia, realizzata anche Questo progetto, che vede unite l’attività spensabili per un moderno elisoccorso in
con il contributo della società Airgreen, della Centrale Operativa in una unica se- grado di soddisfare tutte le richieste per
sono state scoperte le targhe intitolate al- de con l’Elisoccorso, è una realtà unica questo tipo di attività. Questa base sarà
la memoria dei caduti in servizio dell’Am- nel panorama dell’emergenza sanitaria dunque il modello per la realizzazione di
bulanza Tango 90, il dr. Mauro Giorio e italiana e rappresenta dunque un vanto tutte le future elisuperfici piemontesi.”
dell’elicottero I-AIVO, il comandante Giu- per la Regione Piemonte. Si completa “Un ringraziamento per la considerazione
seppe Airaudi e il tecnico Alessandro Cre- oggi un progetto mirato a dare una ido- del nostro operato è doverosa – ha di-
sto, alla presenza dei parenti delle vittime. nea e funzionale collocazione a due ser- chiarato Giovanni Lombardi - e sono lieto
I lavori di costruzione della nuova sede vizi di emergenza essenziali che erano di essere qui oggi a festeggiare il decen-
della Centrale Operativa Provinciale del ospitati in locali ristretti e con collocazio- nale della nostra attività. Abbiamo 52
118 e della base di Elisoccorso erano ini- ne non definitiva, ha dichiarato Maria Te- medici e 70 infermieri che rispondono al-
ziati nel luglio 2005, grazie ad un finanzia- resa Flecchia, direttore generale del- le chiamate del territorio. L’attività delle
mento regionale con fondi in conto capita- l’azienda ospedaliera. La nuova centrale due strutture ha avuto un progressivo e
le per 1.239.500 euro e con fondi per le realizza sinergie operative ed un’osmosi costante aumento nel corso degli anni –
opere connesse ai XX giochi olimpici in- di esperienze già iniziata da tempo attra- ha ricordato Giovanni Lombardi - rispon-
vernali “Torino 2006” (legge 285/2000) verso l’utilizzo degli operatori delle realtà dendo alle esigenze del territorio provin-
per euro 600.000 e sono terminati il 7 lu- sanitarie non solo dell’elisoccorso e della ciale e delle aree vicine. Per dare una in-
glio 2006. Il Comune e la Provincia di centrale operativa, ma coinvolgendo an- dicazione sulla nostra attività sanitaria,
Alessandria hanno equamente sostenuto che medici ed infermieri dei reparti di solo nel 2007 abbiamo effettuato 48.767
gli oneri finanziari, pari a 470.000 euro, emergenza ospedaliera del DEA e della eventi , che corrispondono a 133 inter-
per l’urbanizzazione dell’area compresa Rianimazione dell’ Ospedale Civile e del- venti al giorno. Gli interventi sono suddi-
la rettifica e l’ampliamento della strada la Rianimazione dell’Ospedale Infantile.” visi: 11% codici rossi (grave pericolo di
tra viale Michel e l’ingresso della base. I L’Azienda Ospedaliera di Alessandria a vita), 28% gialli, 43% verdi, 11% bianchi.
lavori per la realizzazione della strada cui la nuova centrale fa riferimento è una Rispetto al 1997 registriamo un aumento
sono iniziati il 9 gennaio 2006 e termina- delle aziende sanitarie regionali del Di- dell’attività del 70%, ossia un incremento
ti il 28 marzo 2007. L’area dove è stata partimento Interaziendale per l’Emergen- annuale medio del 7% dal 1999 al 2007,
costruita la Centrale è situata immediata- za Sanitaria Territoriale del 118 istituito con un passaggio da 78 interventi al gior-
mente ad est del Cimitero Urbano e ha con la delibera regionale 83 – 6614 del no agli attuali a 133 già ricordati. Ricezio-
una superficie di 15.400 metri quadrati: è 30 luglio 2007, dove sono indicate le ne, valutazione, gestione delle chiamate
stata costruita sul lato nord/ovest una competenze relative alla gestione delle di emergenza-urgenza sanitaria, con l’in-
piazzola di decollo/atterraggio in cemen- attività comuni di emergenza sanitaria vio del mezzo di soccorso più idoneo e
to armato dotata di illuminazione e sen- territoriale 118, in particolare i percorsi di più vicino e trasporto nella struttura ospe-
tiero luminoso di atterraggio per le opera- acquisizione delle tecnologie, la forma- daliera più idonea e più vicina è l’attività
zioni di volo anche in notturno ed in con- zione professionale del personale, i pro- principale svolta, ma anche ricezione del-
dizioni di scarsa visibilità, con dimensioni tocolli e le linee guida clinico-organizzati- le chiamate di emergenza ambientale,
adeguate a manovre per elicotteri sia di ve. Successivamente, con la determina igienica, veterinaria e attivazione delle
tipo leggero che di tipo medio. Accanto dirigenziale del 23 ottobre 2007, la Re- strutture preposte (ARPA , presidio multi-
alla piazzola è stata realizzata un’area di gione sancisce il definitivo passaggio di zonale veterinario, igiene pubblica , etc);
stazionamento e l’hangar per il ricovero e tutta la gestione dell’emergenza provin- la gestione delle maxiemergenze e delle
la manutenzione dell’elicottero in servizio ciale all’Azienda ospedaliera, con l’attri- emergenze non convenzionali (NBCR) e
presso la Base di Alessandria. Sul lato buzione delle funzioni relative al perso- decontaminazione della popolazione, la
sud est è collocata la palazzina a due nale medico, delle convenzioni e dei rap- gestione dell’emergenza sanitaria negli
piani che ospita al piano inferiore gli am- porti con le associazioni di volontariato eventi con elevato afflusso di pubblico,
bienti per il personale aeronautico, il per- operanti nel settore dell’emergenza sani- l’assistenza sanitaria in occasione di ri-
sonale sanitario elisoccorso, il personale taria. mozione ordigni bellici.”
del servizio antincendio aeronautico e gli Danilo Bono, Direttore del Dipartimento L’elisoccorso è operativo nella base di
uffici dell’elisoccorso. Al piano superiore Gestione Sistema Emergenza Sanitaria Alessandria dal settembre 1996 e dal 1
sono sistemate le sale della Centrale ha sottolineato: “La base di Alessandria è aprile 2004 svolge anche missioni di soc-
Operativa Provinciale 118, quella per la la prima che risponde a tutte le caratteri- corso sanitario con verricello su terreno
gestione delle maxiemergenze, il locale stiche richieste dalla normativa, ma è an- ostile e montagnoso. Nel 2007 ha svolto
per l’alloggiamento degli apparati tecno- che il frutto della passione di chi lavora. oltre 500 missioni garantendo un soccor-
logici telefonici, informatici e di radioco- Si tratta dunque di un punto fermo nel- so rapido , qualificato ed efficace con
municazione, nonché gli uffici della cen- l’elisoccorso piemontese, adattato anche tempi di intervento brevi anche in aree
trale operativa, gli ambienti comuni e la per il volo notturno, all’hangaraggio e al- montagnose e collinari che rappresenta-
sala riunioni. tre caratteristiche avanzate, requisiti indi- no oltre il 60% del territorio provinciale.
Eo 28 Giugno 2008
libri news • congressi • tecnologie •
“
europea che hanno adottato sistemi simili - progettato in col-
laborazione con alcuni studenti del Politecnico – che in qual- Il livello dei servizi offerti, le fun-
che secondo gira la segnalazione alle forze dell’ordine pre- zionalità avanzate e l’elevata in-
poste all’intervento. Ma non è tutto. Il server inizierà a mes- tegrazione tecnologica e funzio-
saggiare con il sordomuto, per reperire altre informazioni uti- nale collocano la nostra azienda al
”
li al pronto intervento. Poi la geniale macchina, che si trova fianco dei principali player interna-
negli uffici della GlobalcomItalia a Collegno, inoltra in tempo zionali nel settore dell’Emergency
reale i messaggini sia alla centrale che alla pattuglia che si Management
occupa del caso. che sarà così in grado di intervenire nel mi-
nor tempo possibile, o ad una ambulanza di arrivare sul luo- “Le centrali che oggi utilizzano la piattaforma sviluppata da
go conoscendo l’entità del problema. Beta80 hanno già dimostrato una maggiore efficacia del ser-
«Finalmente tutti, ma proprio tutti, avranno la possibilità di ri- vizio e una contemporanea riduzione dei costi”, dichiara in
chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, anche chi è sor- una nota Alfredo Lovati, presidente di Beta80 Group, che ha
domuto o diversamente abile -spiega Alessan- già compiuto significativi investimenti per sviluppare nuovi
dro Torbidone, ideatore del progetto-. Ora servizi applicativi che consentono lo sviluppo di centrali an-
attendiamo la valutazione ministeriale per cora più funzionali e moderne.
estendere il servizio a livello nazionale, “L’acquisizione fatta conferma la nostra volontà di continua
in modo che l’Italia possa adeguarsi alle evoluzione della piattaforma EMMA per ottimizzare i proces-
normative dell’Unione Europea». si operativi in accordo con gli operatori coinvolti - aggiunge
La stessa piattaforma la stiamo utiliz- Lovati -. Il livello dei servizi offerti, le funzionalità avanzate e
zando per i nuovi servizi SMSSCHOOL, l’elevata integrazione tecnologica e funzionale collocano la
servizi completamente automatizzati, nostra azienda al fianco dei principali player internazionali
che implementano la funzionalità nel settore dell’emergency management”.
SMSBULLISMO dedicato ai ragazzi che Questa operazione rappresenta per Beta80 un ulteriore tas-
magari per disattenzione degli istituti non rie- sello nella costruzione di una rete per lo sviluppo e la com-
scono a comunicare un disagio,ed un valido strumento per le mercializzazione, anche a livello internazionale, di sistemi
famiglie che riescono a tenere sotto controllo tutta la “vita” per la gestione dell’emergenza in grado di migliorare le capa-
scolastica del figlio, dai voti alle assenze ai ritardi. cità operative di organizzazioni quali la Protezione Civile, i
Vigili del Fuoco e la Polizia Local.
Eo 30 Giugno 2008
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