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III
CHE COS’È PREVENZIONE
BASILICATA SOCCORSO ED EMERGENZA CORONARICA
Nel 2004 si è avviato in Basilicata il servizio di ATTIVITÀ SVOLTE La battaglia contro l’infarto del miocardio
emergenza-urgenza 118 denominato Basili- 3 maggio 2004 - 30 settembre 2007 si combatte su due fronti: quello della
cata Soccorso. Ad oggi il servizio è diffuso su 1.246 GIORNI prevenzione, che passa attraverso sem-
tutto il territorio regionale e consta di: 555.713 CONTATTI plici regole di vita che promuovono sane
446 TELEFONATE MEDIA GIORNALIERA abitudini, e quello della qualità dell’inter-
• 1 Centrale Operativa TEL 118 vento sanitario, che si concretizza nella
che opera tutti i giorni 24 ore su 24 tempestività del soccorso e nella corretta
EVENTI TRATTATI applicazione delle nuove opportunità dia-
TOTALE 66.224 gnostiche e terapeutiche.
EVENTI TRATTATI
CRITICITÀ DI INVIO Obiettivo della prevenzione primaria
è quello di agire sui fattori di rischio
CODICE ROSSO 18.480 cardiovascolari cosiddetti modificabili e di
CODICE GIALLO 38.349 ottimizzare i percorsi assistenziali parten-
CODICE VERDE 6.998 do dalla stima del rischio, con particolare
attenzione per le fasce di età epidemiolo-
CODICE BIANCO 2.394 gicamente più esposte (>39 aa).
Nel 2007 nasce la Rete Regionale per Per la particolare orografia della regione
l’emergenza coronarica. La rete è costi- i collegamenti sono difficili in quanto le
tuita dalle 4 UTIC (Unità Terapia Intensiva 3 UTIC distano mediamente 100 Km dalla
Coronaria) e Basilicata Soccorso 118. struttura centrale.
Con l’avvio del 118 si sono verificati i pre-
Perché una rete: la Regione Basilicata, supposti per la realizzazione di una vera
che ha una popolazione di circa 600.000 Rete Regionale per l’emergenza territoria-
abitanti su un territorio prevalentemente le comprendente non solo l’emergenza co-
montagnoso di 9.992 Kmq con bassa den- ronarica ma anche la gestione del paziente
sità abitativa (61 abitanti/Kmq), presenta con scompenso cardiaco e la gestione della Con questo modello assistenziale si potrà PROCEDURA DI INTERVENTO
tutti i presupposti per realizzare tale mo- aritmologia interventistica. La struttura passare dalla concentrazione di tutti La rete per l’emergenza coronarica è il
dello organizzativo. Sul territorio regionale del 118 ha una organizzazione su base re- gli atti medici in un unico luogo (UTIC primo di una serie di interventi definito
è presente una unica Azienda Ospedaliera, gionale ed è dotata di due eliambulanze e dell’Ospedale più vicino alla sede dove “catena della sopravvivenza” atto a ga-
a Potenza, dotata di UTIC, Emodinamica sono così possibili diverse soluzioni opera- sono insorti i sintomi) ed effettuati solo rantire un soccorso tempestivo e completo
interventistica,Cardiochirurgia, Aritmologia tive a seconda della tipologia del trasporto da specialisti cardiologi, verso un sistema al paziente. La procedura di intervento
inteventistica e Riabilitazione. Tale strut- con possibilità di intervento anche in fase dove la diagnosi e la terapia delle primissi- prevista è:
tura svolge il ruolo di centro di riferimento preospedaliera. me fasi potranno essere eseguite anche sul
nei confronti delle altre tre UTIC dislocate Territorio, in ambulanza, in PS ed anche 1. TELEFONATA AL 118 PER “DOLORE TORA-
strategicamente nel territorio regionale. da altre figure professionali (ad esempio i CICO” DA SOSPETTO INFARTO MIOCARDICO;
medici ed il personale dell’Area Emergen-
L’obiettivo della Rete Regionale è quello di za-Urgenza) in stretto contatto operativo 2. INTERVENTO DI UN’AMBULANZA DI SOC-
offrire ai soggetti colpiti da infarto acuto con il Cardiologo dell’UTIC di riferimento. CORSO PER MONITORIZZAZIONE DELL’ECG E
del miocardio il trattamento più rapido ed EVENTUALE SOMMINISTRAZIONE DELLE TE-
efficace possibile in relazione alle carat- RAPIE FARMACOLOGICHE DI BASE;
teristiche del paziente ed al luogo in cui
si verifica l’evento. Il tutto viene realiz- 3. INVIO, CON SISTEMA GSM, DI ECG A 12 DE-
zato grazie alla acquisizione di tecnologia RIVAZIONI ALL’UTIC DI RIFERIMENTO E CON-
avanzata a bordo di tutte le ambulanze SULTO TELEFONICO TRA IL PERSONALE DEL
118 E IL CARDIOLOGO AL FINE DI STABILIRE,
del 118, che, in raccordo con le UTIC del
SULLA BASE DI APPOSITI PROTOCOLLI ASSI-
territorio (Telemedicina), realizzerà un STENZIALI GLI INTERVENTI PIÙ IDONEI;
sistema integrato Ospedale-Territorio per
il trattamento precoce di tutti gli eventi
4. INIZIO DEL TRATTAMENTO FARMACOLOGI-
acuti cardiovascolari, come l’infarto acuto CO ADEGUATO IL PRIMA POSSIBILE (ANCHE A
del miocardio (IMA). BORDO DELL’AMBULANZA DURANTE IL PER-
CORSO VERSO L’OSPEDALE);
Q È P
uesto opuscolo vuole essere un contri- il numero telefonico gratuito e atti- er primo soccorso si intende quella serie
PRODUZIONE ESECUTIVA buto alla promozione della cultura del- vabile anche dai telefoni pubblici che di azioni di primo intervento imme-
© 2007 m e d i a S a r (www.mediasar.it) l’emergenza. Una cittadinanza informata permette a qualsiasi cittadino di mettersi diatamente attuabili in caso di malore
e pronta contribuisce a rendere gli ambienti di in comunicazione con una centrale operativa o infortunio. Si tratta di manovre, interventi ed
CONSULENZA SCIENTIFICA E TESTI vita più sicuri. che gestisce e coordina le emergenze sanita- azioni posti in essere da chi per primo e spesso
Prof.ssa Sabina Sernia
Medico Competente Coordinatore
Nelle pagine che seguono troverai, quindi, le rie sul territorio. Ti risponderà al telefono (at- per caso si trova faccia a faccia con il malcapi-
dell’Univesità degli Studi di Roma “La Sapienza” necessarie informazioni per sapere “cosa fare” tivo giorno e notte) un infermiere professio- tato in attesa dei soccorsi avanzati.
Direttore del Centro di Medicina Occupazionale
dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
e “cosa non fare” in attesa dei soccorsi. In nale particolarmente addestrato nelle tecniche
ragione della natura divulgativa dell’opuscolo di valutazione dell’emergenza e nell’attivazio- Gli immediati obiettivi del primo soccorritore
Dr. Giuseppe Marini verranno illustrate le principali situazioni di ne delle procedure di intervento appropriate. possono essere sintetizzati da tre lettere facili
Medico di Pronto Soccorso della Croce Rossa Italiana
Coordinatore del Primo Soccorso del Centro di Medicina Occu-
emergenza sanitaria e le manovre di primo Quando chiami il 118 l’infermiere professionale da ricordare:
pazionale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” soccorso che, se ben attuate, possono miglio- ti farà una serie di domande come: P. A. S.
rare o almeno non far peggiorare le condizioni
FOTOGRAFIE
Immagine Latente del soggetto colto da malore o vittima di un COSA È SUCCESSO PROTEGGERE
incidente in attesa dei soccorsi qualificati. La L’INDIRIZZO PRECISO
se stessi, gli altri e l’infortunato da ulteriori
SELEZIONE ICONOGRAFICA
Dr. Giuseppe Marini - Dr. Alfredo Michetti semplice lettura di questo opuscolo non può rischi (verifica sempre se la scena è sicura e
sostituire un corso di primo soccorso teorico- NUMERO TELEFONICO proteggi te e gli altri da eventuali pericoli pri-
ILLUSTRAZIONI PER EVENTUALI ALTRE INFORMAZIONI
Bruno Olivieri pratico. ma di soccorrere qualcuno).
IL CAPO È
(FASE B = BREATHING = RESPIRAZIONE )
SOSTIENI IPERESTESO SE IL SUO CUORE BATTE
IL BRACCIO
E LA SPALLA
SOLLEVA
LA GAMBA (FASE C = CIRCULATION = ATTIVITÀ CARDIACA)
Le tre fasi, indicate dalla sigla ABC, rappresen-
tano i passaggi necessari per individuare se si è
.
...
di fronte ad un caso di perdita di coscienza che
...
LA GAMBA
EVITA IL
RIBALTAMENTO
torie di base: respirazione artificiale e mas-
LE VIE AEREE
SONO PERVIE saggio cardiaco esterno. Cioè si è di fronte ad
una persona in arresto cardiorespiratorio.
P.L.S. - FASE 4: FLETTI LA GAMBA DELL’INFORTUNATO PIÙ LON- P.L.S. - FASE 8: RISULTATO FINALE.
TANA DA TE MENTRE SOSTIENI IL BRACCIO.
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7
SEQUENZA B.L.S. NEL DETTAGLIO Avvicinati,
I
inginocchiandoti,
testi e le immagini che seguono il- all’altezza delle spalle
lustrano le fasi più importanti delle del soggetto.
procedure di supporto delle funzioni
vitali valide per un soggetto adulto colto
da malore, apparentemente incosciente.
Infatti, nel soggetto che ha perso cono-
1
scenza a seguito di un evento traumatico
(incidente stradale, caduta dall’alto, ecc.),
nel bambino e nel neonato le manovre da
eseguire sono diverse.
Ricorda che l’arresto della funzione respi-
ratoria e cardiovascolare, il cui compito
Scuotilo e chiamalo!
essenziale è quello di fornire ossigeno e
SIGNORE COME STA?
nutrizione a tutti gli organi del corpo, por- MI SENTE?
ta alla morte in pochi minuti.
L’organo più sensibile alla carenza di ossi-
geno è il cervello le cui cellule in assenza Poggia le tue mani sulle
di ossigenazione (anossia) vengono irri-
mediabilmente danneggiate dopo un pe-
2 spalle e scuotilo delicata-
mente, chiamandolo
a voce alta.
S
riodo di 4-8 minuti. Per questo tutti gli tai camminando per strada e improvvisa-
sforzi del primo soccorritore devono essere mente una anziana signora ti chiede di
aiutarla: suo marito, malato di cuore, si
orientati a sostenere le funzioni respirato- è portato la mano al petto e ha perso cono-
ria e circolatoria. Esistono, infatti, delle scenza accasciandosi al suolo. Ti accompagna
procedure nelle quali il soccorritore, una nell’androne di un vecchio palazzo e ti trovi
di fronte a:
volta accertatosi della assenza delle fun-
zioni vitali (fase di valutazione), mette in Una persona apparentemente priva di sensi CHIAMATE IL 118
(UNO-UNO-OTTO),
atto delle tecniche di respirazione artifi- è a terra, supina C’È UNA PERSONA INCO-
SCIENTE A TERRA!
ciale e di massaggio cardiaco esterno (fase AVVICINATI AL SOGGETTO
dell’azione). Ricorda che nel soggetto pri-
vo di coscienza, indipendentemente dalla
presenza o meno delle sue funzioni vitali,
la lingua priva del controllo nervoso tende
3
ad ostruire le vie aeree, ed è compito del Rendendoti visibile
primo soccorritore renderle libere come di tra i presenti
seguito verrà illustrato. incarica una persona
ben definita
ATTENZIONE! Per ragioni didattiche il primo soccorritore di allertare subito
interviene senza guanti e senza mascherina (VEDI PAG. 11). il 118!
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8 PAG I N A
9
ALLINEAMENTO DEL TORACE ALLINEAMENTO
VIE AEREE
FASE A
ALLINEAMENTO DEL CRANIO SCOPRI IL TORACE
E DEGLI ARTI SUPERIORI DEGLI ARTI INFERIORI
POSIZIONAMENTO
DEL SOGGETTO
INCOSCIENTE
SU UN PIANO RIGIDO
E ALLINEAMENTO
FOTO 4-5-6-7
Il soggetto, se non lo è già, va posizionato supino su di un pia-
no rigido, vanno allineati prima il cranio poi il torace e gli arti
superiori, infine gli arti inferiori, scoperto il torace e allentata
la cintura.
4 5 6 7
CONTROLLO DELLA PERVIETÀ APRI LA BOCCA E
RIMUOVI EVENTUALI CORPI ESTRANEI RIMOZIONE LIQUIDI
DELLE VIE AEREE ISPEZIONA IL CAVO ORALE
ISPEZIONE CAVO ORALE E RIMOZIONE CORPI ESTRANEI
.
.
.....
.....
FOTO 9-10-11
Vanno rimossi dal cavo orale i corpi estranei visibili allo
....
....
8 9 10 11
Poni l’indice e il medio della mano sinistra (rispetto ATTENZIONE!!! Come spiegato nel testo la manovra
alla posizione assunta in questo caso) a bacchet- di iperestensione del capo e la rotazione sul lato
ta sul mento e la mano destra sulla fronte come non si applicano nel caso di un soggetto che ha
indicato sulla foto e agisci in modo simultaneo per perso conoscenza a seguito di un trauma. In questo
sollevare il mento ed iperestendere il capo. caso, se necessario, sollevare solo la mandibola,
LA MANOVRA ILLUSTRATA PERMETTE DI ALLONTANARE LA LINGUA aprire la bocca e nel caso di presenza di liquidi
DALLA REGIONE POSTERIORE DEL FARINGE E LIBERARE LE VIE AREE. assorbire con lembi di stoffa.
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11
RESPIRAZIONE
CONTROLLO
12 13 14 15
FASE B
... .....
... ...
...
........
.
.
... .....
...........
.
.
...
.
....
.
.
.
.......
.
. .
.
. . .. . . . . .
... ..
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ RESPIRATORIA:
...........
.
.
.
...
POSIZIONE DEL G.A.S. (GUARDA, ASCOLTA, SENTI)
. ..
........
.
FOTO 12
.
Mantenendo l’iperestensione del capo, ti avvicini con l’orecchio
....
.
.
.
.....
.
alla bocca del soggetto. GUARDI se il torace si muove, ASCOLTI
....
.. .
se ci sono rumori respiratori, SENTI se l’aria colpisce la tua
guancia. Conta, rimanendo in questa posizione, per 10 secondi
reali (ad esempio contando 1001, 1002 ...1010).
INSUFFLAZIONE CON SISTEMA BOCCA A BOCCA
FOTO 13: mantieni l’iperestensione del capo, con il pollice e l’indice della mano destra e chiudi il naso
SE IL SOGGETTO NON RESPIRA premendo sulle narici. FOTO 14: circonda in modo ermetico le labbra del soggetto con le tue. Insuffla
la tua aria in modo lento e profondo. Guarda durante l’insufflazione se il torace del soggetto si
FASE Ci alza. FOTO 15: staccati e libera il naso per permettere al soggetto di emettere l’aria. Guarda se il
torace si abbassa, esegui un’altra insufflazione e valuta l’attività cardiaca (foto 16 e seguenti).
CONTROLLO
CIRCOLAZIONE 16 17 18 SE IL SOGGETTO RESPIRA
ATTENZIONE!!!
Se il soggetto è incosciente ma re-
spira efficacemente ponilo in posi-
zione laterale di sicurezza e rivaluta
ripetutamente i segni vitali.
1,5 cm
POMO D’ADAMO
19 20 21 22 23
SE IL SOGGETTO
NON HA
ATTIVITÀ CARDIACA
SE IL SOGGETTO
Con l’indice e il medio della Segui l’arcata costale col Con la mano destra indirizza- Ora appoggia la parte poste- Poni l’altra mano al di sopra
HA ATTIVITÀ mano sinistra individua dito medio fino ad incontra- ta dal pollice scendi al centro riore del palmo della mano della prima sostenendo le dita
CARDIACA MA l’arcata costale del soggetto, re l’inizio dell’altra arcata del torace verso le due dita destra a seguire le due dita di quest’ultima cercando di
mentre con l’altra mano man- costale. dell’altra mano. della mano sinistra. evitare pressioni sulle costole
NON RESPIRA tieni sempre l’iperestensione. Sei al di sopra del cuore! del soggetto e inizia il mas-
saggio cardiaco.
...
Avvicinati con le gambe
...
soccorritore deve eseguire la sola respirazione artificiale divaricate al soggetto. Stendi
...
effettuando un numero di 12 insufflazioni al minuto (1 ogni 5 bene le braccia mantenendole
...
secondi circa) e dopo un minuto ricontrollare il polso carotideo perpendicolari sul torace del
...
per verificare se l’attività cardiaca è ancora presente e nel caso
...
soggetto. Inizia le compres-
...
sia divenuta assente procedere come di seguito indicato (foto
19-20-21-22-23). ... sioni facendo fulcro sulle
... anche. Ad ogni compres-
... sione segue il rilascio. Devi
... eseguire 15 compressioni in
... sequenza rapida (80-100 al
...
SIA NEL CASO DI UN SOLO SOCCORRITORE O IN PRESENZA DI DUE SOCCORRITORI ... minuto), conta ad alta voce
DOVRÀ ESSERE MANTENUTO UN RAPPORTO COMPRESSIONE/INSUFFLAZIONE POSIZIONE CORRETTA DURANTE IL e dopo aver detto quindici
DI 15 A 2. MASSAGGIO CARDIACO esegui di nuovo le due insuf-
N.B. DURANTE LA COMPRESSIONE LO
TALI MANOVRE POTRANNO ESSERE INTERROTTE NEI SEGUENTI CASI:
STERNO DEVE ABBASSARSI DI 4-5 CM. flazioni (foto 13-14-15).
• DOPO I PRIMI 4 CICLI (OGNI CICLO È FORMATO DA 15 COMPRESSIONI E DUE
INSUFFLAZIONI). ESEGUITI I PRIMI 4 CICLI (CIRCA UN MINUTO) È OPPORTUNO
RIVALUTARE LE FUNZIONI VITALI DEL SOGGETTO AL FINE DI VERIFICARE SE
SONO TORNATE (EVENTO RARISSIMO). A TAL FINE IL SOCCORRITORE RIVALUTA PRI- SE DURANTE IL SOCCORSO AD UNA PERSONA INCOSCIENTE SEI ARRIVATO FINO A
MA IL POLSO CAROTIDEO (FOTO 16-17-18) POI L’ATTIVITÀ RESPIRATORIA (FOTO QUESTO PUNTO SEI DI FRONTE AD UN CASO DI ARRESTO CARDIORESPIRATORIO,
12 G.A.S.) E SE QUESTE SONO TORNATE VERIFICA IL RITORNO EVENTUALE DELLA CIOÈ AL SOGGETTO SI È PER QUALCHE MOTIVO FERMATO IL CUORE E IL RESPIRO (AD
COSCIENZA. NEL CASO CHE SIA RITORNATO IL POLSO MA SIA ASSENTE LA AT- ES. ATTACCO CARDIACO-FOLGORAZIONE-ANNEGAMENTO). NELLA MAGGIOR PARTE
TIVITÀ RESPIRATORIA SI CONTINUERÀ CON LA SOLA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE DEI CASI IL CUORE SI FERMA PER UNA ALTERAZIONE DEL RITMO CHE PRENDE IL CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
ALLA FREQUENZA DI 12 INSUFFLAZIONI AL MINUTO (VEDI FOTO SOPRA) PER POI NOME DI FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE. LE TUE MANOVRE DI RIANIMAZIONE
RICONTROLLARE IL POLSO. I CONTROLLI SUCCESSIVI AL PRIMO POTRANNO ESSERE CARDIOPOLMONARE HANNO COME UNICO OBIETTIVO QUELLO DI ASSICURARE CHE
ESEGUITI DOPO OGNI 3-4 MINUTI DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE. UNA SUFFICIENTE QUANTITÀ DI SANGUE OSSIGENATO DALLE TUE INSUFFLAZIONI
• PRESENZA DI MOVIMENTI, SINGULTI, SINGHIOZZI, COLPI DI TOSSE, ECC. VENGA SPINTO DAL CUORE “SPREMUTO” DALLE TUE COMPRESSIONI AL CERVELLO.
DA PARTE DEL SOGGETTO. IN QUESTO CASO IL SOCCORRITORE SI INTERROMPE E QUESTE MANOVRE PERMETTONO DI AUMENTARE LE PROBABILITÀ DI SOPRAVVIVEN-
RIVALUTA DA CAPO LE FUNZIONI VITALI. ZA DEL SOGGETTO COLTO DA ARRESTO CARDIACO IN ATTESA DEI SOCCORSI AVANZATI 1: ALLARME PRECOCE AL 118
CHE OPERERANNO, SE NECESSARIO, UNA DEFIBRILLAZIONE. SI PARLA IN QUESTI 2: INIZIO PRECOCE DELLA RIANI-
• ARRIVO DEL PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO (EQUIPAGGIO 118, AMBU- CASI DELLA COSIDDETTA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA (FIG. A DESTRA). IN
LANZA CON DEFIBRILLATORE). MAZIONE CARDIOPOLMONARE
QUESTA CATENA GLI ANELLI RAPPRESENTANO LE FASI DEL SOCCORSO CHE DEVONO 3: DEFIBRILLAZIONE PRECOCE
• ESAURIMENTO FISICO DEL SOCCORRITORE. RISULTARE CONCATENATE TRA DI LORO PER ESSERE EFFICACI IN TERMINI DI SO-
PRAVVIVENZA DELL’ INFORTUNATO. 4: TRATTAMENTO MEDICO AVANZATO
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15
PRIMO SOCCORSO: COSA FARE E COSA NON FARE zioni diffuse, patologie cardiache, ecc. estrema debolezza e difficoltà a mantenere la
Come si presenta (indipendentemente dalla causa): stazione eretta; polso debole (bassa pressione
cute pallida, sudata, fredda; offuscamento del- arteriosa) e veloce; respiro superficiale e fre-
SVENIMENTO la coscienza, stato confusionale fino al coma; quente; nausea, vomito, senso di sete, brividi.
Definizione: temporanea perdita dei sensi, ge-
neralmente dovuta ad una diminuzione dell’af- COSA FARE COSA NON FARE
flusso di sangue al cervello. CONTROLLA LE FUNZIONI VITALI CON SEQUENZA B.L.S. NON SOMMINISTRARE BEVANDE O CIBI.
Possibili cause: mancanza d’aria; luoghi affol- CHIAMA IL 118. NON TRATTENERE IN STAZIONE ERETTA.
lati; stazione eretta prolungata; assunzione di SE LA CAUSA DELLO SHOCK È UNA EMORRAGIA, PRATICA
SHOCK
farmaci ipotensivi; dolori ed emozioni intense. LE TECNICHE DI EMOSTASI (VEDI FOTO, PAGG. 20-21).
Come si presenta: visione offuscata; nausea; POSIZIONA IL SOGGETTO IN POSIZIONE ANTISHOCK
(VEDI FOTO 03, PAG. 3).
pallore cutaneo; sudorazione; sensazione di COPRI IL SOGGETTO.
mancamento; polso debole.
COSA FARE COSA NON FARE SINDROMI CORONARICHE E ACCIDENTI CEREBRO VASCOLARI ACUTI
L’INFARTO DEL MIOCARDIO, L’ANGINA PECTORIS E L’ICTUS
ACCOMPAGNA, SE POSSIBILE, LA CADUTA A TERRA PER NON TRATTENERE IN PIEDI O SEDUTO IL SOGGETTO.
EVITARE TRAUMI SPECIALMENTE ALLA TESTA. NON TENTARE DI SVEGLIARLO SCHIAFFEGGIANDOLO La mortalità per malattie cardiovascolari (del cuore e delle arterie) occupa in Italia il primo posto:
PONI IL SOGGETTO IN POSIZIONE SUPINA. O DANDOGLI BEVANDE. il 44% di tutte le morti sono dovute a malattie del sistema cardiocircolatorio.
SLACCIA GLI INDUMENTI STRETTI. NON DARE ALCOLICI ALLA RIPRESA DEI SENSI. Definizione: l’infarto del miocardio si realizza quando si verifica una ostruzione completa dei
SVENIMENTO
SOLLEVA GLI ARTI INFERIORI DI 45° NON RIMETTERE SUBITO IN PIEDI LA PERSONA ALLA RIPRESA vasi sanguigni che irrorano il cuore (arterie coronarie) mentre l’angina pectoris è provocata da
(SE NON SOSPETTI UN TRAUMA ALLA COLONNA). DEI SENSI. ATTENDI ALMENO 10 MINUTI E SUCCESSIVAMEN-
CONTROLLA LE FUNZIONI VITALI CON LA SEQUENZA B.L.S. TE PROVA A METTERLA IN PIEDI GRADUALMENTE PRIMA una incompleta ostruzione di tali vasi con conseguente diminuzione del flusso sanguigno che
SEDUTA E POI IN POSIZIONE ERETTA. raggiunge il muscolo cardiaco.
COPRI IL SOGGETTO.
ALLA RIPRESA DEI SENSI DAI SPIEGAZIONI AL SOGGETTO. Le sindromi coronariche acute colpiscono più frequentemente soggetti che presentano i seguenti
CONVINCILO A NON RIALZARSI IMMEDIATAMENTE. fattori di rischio: sesso maschile, di età superiore ai 45 anni, familiarità per patologie vascolari,
CHIAMA IL 118. diabete, cardiopatie, ipertensione, fumo, dislipidemie, obesità, vita sedentaria, stress ambientali.
Il trattamento attuale di queste sindromi, oltre alla prevenzione che mira al contenimento e al
controllo dei fattori di rischio, si avvale di tecniche farmacologiche ed interventistiche innovative
C R I S I C O N V U L S I VA di disostruzione e ricanalizzazione (bypass) delle coronarie. Queste tecniche, se attuate in tempi
rapidi, sono in grado di ridurre in modo rilevante la mortalità e gli esiti invalidanti di tali quadri.
Definizione: disturbo improvviso e transitorio sura serrata della mandibola con comparsa di Per questo il primo soccorritore ha il ruolo fondamentale di riconoscere e non sottovalutare i se-
della funzione cerebrale accompagnato da fe- bava spesso mista a sangue per la morsicatura gni d’allarme delle sindromi coronariche effettuando un rapido allertamento del 118.
nomeni motori involontari (scosse, tremori) e della lingua e delle guance; perdita delle urine
alterazioni della coscienza. e feci (non sempre presente); ripresa gradua-
Come si presenta: perdita di coscienza spesso le della coscienza e della respirazione seguita INFARTO DEL MIOCARDIO
preceduta da un grido; arresto del respiro e cia- spesso da stato confusionale, vuoti di memoria, Come si presenta: dolore intenso di tipo co- ATTENZIONE!
nosi (colorito bluastro della cute, labbra, dita); sonnolenza e mal di testa; durata della crisi ge- strittivo localizzato al centro del torace (sen- L’infarto può complicarsi fin dall’esordio o nei
scosse e movimenti involontari del corpo; chiu- neralmente tra i 2 e i 5 minuti. so di oppressione toracica) che dura da più di primi istanti con l’arresto cardiaco. In questo
qualche minuto e può estendersi al collo, alle caso il soggetto diviene rapidamente incosciente
COSA FARE COSA NON FARE braccia (specie al sinistro), alla mandibola, alla e dovrà essere applicata la sequenza del B.L.S.
ACCOMPAGNA, SE POSSIBILE, LA CADUTA A TERRA NON METTERE NULLA TRA I DENTI SERRATI DEL SOGGETTO. schiena e talvolta all’epigastrio (stomaco). Alcuni individui, in modo particolare gli an-
C R I S I C O N V U L S I VA
(PROTEGGI IL CAPO). NON TENTARE DI FERMARE CON FORZA I MOVIMENTI Pallore e sudorazione; nausea; stato confusio- ziani, i diabetici, le donne, avvertono solo
ALLONTANA GLI OGGETTI CHE POSSONO FERIRE IL SOGGETTO INVOLONTARI DURANTE LA CRISI MA LIMITATI A PROTEGGERE nale, agitazione, senso di morte imminente; un vago fastidio oppure il dolore si presenta
(SEDIE, SPIGOLI VIVI, OGGETTI METALLICI, ECC.). IL CAPO CON L’AUSILIO DI CAPPOTTI, MAGLIONI, MANI, ECC.
ipotensione, irregolarità del battito cardiaco; solo nelle zone di irradiazione.
POSIZIONA APPENA PUOI IL PAZIENTE NELLA POSIZIONE
LATERALE DI SICUREZZA (FOTO P.L.S., PAGG. 4-5). difficoltà di respirazione.
CHIAMA IL 118.
COSA FARE COSA NON FARE
I N FA R T O D E L M I O C A R D I O
METTI IN POSIZIONE SEMISEDUTA (VEDI FOTO 01, PAG. 3). NON FARLO CAMMINARE ED AGITARE.
SHOCK SLACCIA GLI INDUMENTI. NON SOMMINISTRARE NULLA.
CHIAMA IL 118. NON SOMMINISTRARE MEDICINALI A CASO: SE IL SOGGETTO
Definizione: grave caduta della pressione andare incontro a danni irreversibili. CONTROLLA LE FUNZIONI VITALI ED EVENTUALMENTE INIZIA HA CON SÉ DEI FARMACI CHE DEVE PRENDERE IN QUESTI
sanguigna nel sistema circolatorio, con con- Possibili cause: lo stato di shock può essere CASI, AIUTALO AD ASSUMERLI.
LA SEQUENZA B.L.S. (VEDI FOTO B.L.S., PAGG. 6-13).
seguente riduzione della irrorazione di organi causato da emorragie, ustioni estese, lesioni SE IN STATO DI SHOCK METTI IN POSIZIONE ANTISHOCK
e tessuti che in carenza di ossigeno possono traumatiche gravi, reazioni allergiche, infe- (VEDI FOTO 03, PAG. 3).
PAG I N A
17
ANGINA PECTORIS LESIONI DA CALDO E DA FREDDO
Come si presenta: i sintomi sono sostanzial- Le temperature eccessivamente alte o basse sono in grado di arrecare danni rilevanti al nostro
mente simili a quelli dell’infarto anche se so- organismo.
litamente durano non più di 15 minuti, sono
meno intensi e possono regredire se il soggetto
si mette a riposo o se assume specifici farmaci COLPO DI SOLE
prescritti dal suo cardiologo. Definizione: aumento della temperatura cor- convulsioni febbrili del bambino.
Spesso la sintomatologia appare a seguito di porea dovuta all’esposizione diretta (soprattut- Come si presenta: mal di testa, nausea, vo-
uno sforzo fisico o di una emozione intensa. to del capo e della nuca) all’azione dei raggi mito, sudorazione importante; stato di agita-
ATTENZIONE! solari. Le cellule nervose sono estremamente zione, stato confusionale; convulsioni; rigidi-
Molti individui in ragione della durata limita- na Pectoris sanno riconoscere bene i sintomi e sensibili all’aumento della temperatura corpo- tà della muscolatura posteriore del collo.
ta del disturbo e della meno marcata sintoma- spesso portano con sé un farmaco specifico, pre- rea e questo fenomeno è alla base anche delle
tologia tendono a sottovalutare tali disturbi. scritto dal loro cardiologo, da assumere in questi
I soggetti che sanno di essere affetti da Angi- casi. Aiuta il soggetto ad assumere tali farmaci.
COSA FARE COSA NON FARE
CHIAMA IL 118. NON DARE DA BERE SE IL SOGGETTO È INCOSCIENTE.
COSA FARE COSA NON FARE
SPOSTA IL SOGGETTO IN UNO SPAZIO FRESCO E VENTILATO
E METTILO SUPINO.
COLPO DI SOLE
FAI ASSUMERE LA POSIZIONE SEMISEDUTA NON SOTTOVALUTARE IL DISTURBO.
(VEDI FOTO 01, PAG. 3). RIMUOVI GLI ABITI.
ANGINA PECTORIS
COLPO DI CALORE
ICTUS Definizione: quando la temperatura esterna è
Definizione: con il termine ictus vengono in- Come si presenta: le manifestazioni del danno molto elevata e il soggetto non riesce efficace-
dicate una serie di disfunzioni del nostro cer- al cervello possono variare in funzione dell’area mente a disperdere il calore (scarsa idratazio-
vello, solitamente ad esordio improvviso, che cerebrale interessata. ne, patologie croniche, età avanzata, neonati)
hanno però in comune la sede iniziale del dan- Possono esserci: mal di testa ad esordio improv- si possono avere lesioni cerebrali anche mortali
no: i vasi sanguigni. Si parla di ictus ischemico viso e violento; debolezza improvvisa, confu- per ipertermia.
(75% dei casi) se alla base del danno neurolo- sione mentale; perdita di coscienza; vertigini, Come si presenta: stato di agitazione, con pelle
gico c’è una ostruzione di una arteria cerebrale vomito; difficoltà della parola; paralisi di una asciutta, calda, color rosso scuro (la pelle non
(quadro solitamente con prognosi migliore). metà del corpo: volto, arto superiore, arto infe- appare sudata come nel colpo di sole perché il
Si parla di ictus emorragico se alla base del riore; senso di formicolio, insensibilità del vol- soggetto ha esaurito i suoi meccanismi di com-
danno c’è una emorragia cerebrale (quadro con to o di un arto; cecità improvvisa, deviazione pensazione e non suda più), mal di testa, nausea,
prognosi peggiore). dello sguardo; perdita delle feci e delle urine. vomito, vertigini. Se la temperatura corporea (in-
terna) sale oltre i 41 °C il soggetto può perdere
conoscenza e entrare in uno stato di coma.
COSA FARE COSA NON FARE
SE LA PERSONA HA PERSO CONOSCENZA APPLICA IL B.L.S. E NON ABBANDONARE MAI IL SOGGETTO SE NON PER
SE RESPIRA METTILO IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA ASSOLUTA NECESSITÀ. COSA FARE COSA NON FARE
(VEDI FOTO B.L.S., PAGG. 6-13 O FOTO P.L.S., PAGG. 4-5). NON SOMMINISTRARE BEVANDE. CHIAMA IL 118. NON IMMERGERE IN ACQUA GHIACCIATA.
ALLENTA GLI ABITI STRETTI.
ICTUS
NON ALZARE LE GAMBE DEL SOGGETTO. SPOSTA IL SOGGETTO IN AMBIENTE FRESCO E VENTILATO NON LASCIARE DA SOLO IL SOGGETTO SE NON PER ASSOLUTA
COLPO DI CALORE
RIMUOVI GLI INDUMENTI BAGNATI. NON DARE ALCOLICI MA, DOPO IL RISCALDAMENTO,
COPRI CON COPERTE O INDUMENTI ASCIUTTI. BEVANDE CALDE.
SE POSSIBILE IMMERGI IN ACQUA CALDA COSA FARE (EMORRAGIE VENOSE) COSA NON FARE (EMORRAGIE VENOSE)
(TEMPERATURA INTORNO AI 38 °C - 39 °C).
SE IL SOGGETTO È INCOSCIENTE O LO DIVENTA APPLICA LA APPLICA UNA COMPRESSIONE DIRETTA PER 10 MINUTI NON APPLICARE COME PRIMA COSA UN LACCIO EMOSTATICO.
SEQUENZA B.L.S. (VEDI FOTO B.L.S., PAGG. 6-13). SULLA LESIONE TRAMITE LA TUA MANO PROTETTA DAL NON ALLERTARE SENZA MOTIVO IL 118 (PICCOLE LESIONI).
EMORRAGIE VENOSE
GUANTO, UN TAMPONE DI GARZE O UN FAZZOLETTO PULITO,
ECC. (VEDI FOTO 04, PAG. 20). SE IL SANGUINAMENTO SI È INTERROTTO E IL RICORSO AL
PRONTO SOCCORSO È DETTATO DA ALTRI MOTIVI (INFORTU-
PRATICA UNA FASCIATURA LEGGERMENTE COMPRESSIVA CHE NIO SUL LAVORO, NECESSITÀ DI VACCINAZIONE ANTITETANI-
BLOCCHI IL TAMPONE SULLA LESIONE. CA, FERITA CONTAMINATA DA LIQUIDI BIOLOGICI DI ALTRA
CONGELAMENTO SE È INTERESSATO UN ARTO SOLLEVALO PIÙ IN ALTO RISPET- PERSONA, ECC.) VERIFICA SE È POSSIBILE PORTARLO CON
TO AL CORPO (VEDI FOTO 04, PAG. 20). MEZZI PROPRI AL PRONTO SOCCORSO PIÙ VICINO.
Definizione: con il termine congelamento si derato. Se l’esposizione al freddo perdura com- OSSERVA ED EVENTUALMENTE CHIAMA IL 118.
indicano una serie di lesioni di alcune parti del paiono lesioni che vengono classificate secondo
corpo causate dalla loro esposizione alle basse tre gradi come per le ustioni:
temperature (solitamente tra i -4 °C e -10 °C). I GRADO: la cute appare arrossata, tumefatta,
In questi casi le cellule, composte prevalen- e dolente. EMORRAGIA ESTERNA DA VARICI DEGLI ARTI INFERIORI: in alcune persone affette da tale
temente di acqua, vanno incontro a congela- II GRADO: la cute si presenta violacea, compaiono patologia a livello degli arti inferiori si formano diffuse dilatazioni venose superficiali (varici) che
mento e il flusso sanguigno in quei distretti vescicole di liquido sieroso, il dolore è molto forte. a seguito di traumi, anche lievi, possono abbondantemente sanguinare con modalità a zampillo:
corporei rallenta. III GRADO: la cute appare nera (necrosi dei tes- il trattamento è lo stesso! Compressione diretta per 10 minuti.
Come si presenta: inizialmente si hanno for- suti) e la distruzione anche delle terminazioni
micolii, difficoltà nei movimenti e dolore mo- nervose comporta la perdita della sensibilità. EPISTASSI: il termine indica un sanguinamento dal naso dovuto nella maggior parte dei casi a
raffreddore, uso di spray nasali, fragilità vasale, piccoli traumi interni, ma può anche riconoscere
COSA FARE COSA NON FARE cause più gravi come i disordini della coagulazione e l’ipertensione arteriosa.
CHIAMA IL 118. NON FRIZIONARE.
CONGELAMENTO
RIMUOVI GLI INDUMENTI BAGNATI E TUTTO CIÒ CHE STRINGE. NON APPLICARE LA NEVE. COSA FARE (EPISTASSI) COSA NON FARE (EPISTASSI)
RISCALDA LA PARTE CON ACQUA CALDA (38 °C - 42 °C) PER NON USARE ACQUA ECCESSIVAMENTE CALDA.
ALMENO 40 MINUTI O CON PARTI CALDE DEL CORPO. PREMI PER 5-10 MINUTI LE NARICI TRA POLLICE ED INDICE NON INCLINARE IL CAPO INDIETRO .
(USA I GUANTI O DELLE GARZE, OPPURE FAI ESEGUIRE L’OPE- NON METTERE SUPINO.
ASCIUGA SENZA FRIZIONARE LA PARTE COLPITA. APPLICA RAZIONE AL SOGGETTO STESSO) (VEDI FOTO 05 PAG. 20).
GARZE STERILI O PANNI PULITI.
INCLINA IL CAPO DEL SOGGETTO IN AVANTI E SE IL SOG-
GETTO SENTE CHE IL SANGUE SI RACCOGLIE IN GOLA CON-
VINCILO AD ELIMINARLO (E NON INGOIARLO) ALL’INTERNO
EMORRAGIE DI UNA BACINELLA, LAVABO, SECCHIO, ECC. IN QUESTO
MODO POTRAI VERIFICARE SE IL SANGUINAMENTO CESSA E
Definizione: con il termine emorragia si intende la fuoriuscita di sangue da un vaso sanguigno. SOPRATTUTTO “STIMARE” LA QUANTITÀ DI SANGUE PERSA.
E P I S TA S S I
RICORDA:
Le più comuni emorragie sono quelle ESTERNE nelle quali il sangue fuoriesce attraverso una ferita APPLICA DEL GHIACCIO ALLA RADICE DEL NASO, SULLA
che ha lesionato i vasi. Il primo soccorritore, può svolgere un ruolo importante soprattutto in FRONTE E SUL COLLO. SE NECESSARIO CHIAMA IL 118. PER LE PICCOLE FERITE E ABRA-
questi casi. SIONI SUPERFICIALI, LAVARE
SE IL SOGGETTO È IPERTESO VERIFICA SE È POSSIBILE MISURARE CON ACQUA O ACQUA E SAPONE,
Come si presentano: le emorragie esterne possono essere arteriose, venose o capillari. LA PRESSIONE ARTERIOSA E, SE MOLTO ALTA, LASCIA IN PARTE
DEFLUIRE, CHIAMA IL 118 E CHIEDI CONSIGLI SUL DA FARSI. DISINFETTARE, COPRIRE CON
Arteriose: la ferita ha determinato la lesione di una o più arterie e il sangue spinto dalle pulsa- GARZA STERILE O CON CEROTTO
zioni del cuore fuoriesce a fiotti-schizzi e per tale motivo può comportare la perdita di notevoli SE IL SOGGETTO È AFFETTO DA DISORDINI DELLA COAGULAZIONE (ES. MEDICATO.
quantità di sangue in poco tempo con possibilità di shock emorragico. LEUCEMIA, EMOFILIA, PIASTRINOPENIA) CHIAMA SEMPRE IL 118.
(VEDI SHOCK PAG. 14). SE IL SOGGETTO PERDE CONOSCENZA METTILO IN P.L.S.
PAG I N A
20 PAG I N A
21
EMORRAGIE ARTERIOSE
DELL’ARTO SUPERIORE
2
1 2 1
EMORRAGIE ARTERIOSE
DELL’ARTO INFERIORE
(DUE SOCCORRITORI)
2 3
1
EPISTASSI 3
ARTERIA
OMERALE
ARTERIA FEMORALE
I TRAUMI
APPUNTARE L’ORARIO
DISTORSIONE
DI APPLICAZIONE
Definizione: lesione di una articolazione do- Come si presenta: dolore, gonfiore, difficoltà
vuta ad una anormale e violenta rotazione delle nei movimenti.
ossa (caviglia, polso, gomito).
CHE PREME
ARTERIA SULL’ARTERIA OMERALE SULLA APPLICA IMMEDIATAMENTE E A LUNGO ACQUA FREDDA O SE IL TRAUMA HA INTERESSATO LA COLONNA VERTEBRALE
OMERALE FEMORALE
GHIACCIO. NON MUOVERE L’INFORTUNATO E CHIAMA IL 118.
SE È POSSIBILE ACCOMPAGNA IL SOGGETTO CON PROPRI
FOTO 06: FOTO 07: MEZZI AL PRONTO SOCCORSO.
APPLICAZIONE DEL LACCIO EMOSTATICO APPLICAZIONE DEL LACCIO EMOSTATICO
RADICE ARTO SUPERIORE RADICE ARTO INFERIORE
PAG I N A
22 PAG I N A
23
LUSSAZIONE FOTO 16 (A SX):
IMBOTTITURE NEGLI VERIFICA DELL’ADE-
SPAZI VUOTI ARTICOLAZIONI
Definizione: lesione articolare nella quale il Come si presenta: dolore intenso che aumenta GUATEZZA DELLA
IMMOBILIZZAZIONE
STECCA DI IMMOBI-
trauma ha determinato un allontanamento con il movimento; impossibilità a muovere l’ar- LIZZAZIONE
CINGHIE DI
permanente delle superfici articolari (spalla o ticolazione, deformità.
IMBOTTITURE NEGLI
gomito nei bambini).
SPAZI VUOTI
FOTO 17 (A DX):
IMMOBILIZZAZIONE
COSA FARE COSA NON FARE ARTO INFERIORE
CON STECCA, IMBOT-
MANTIENI IMMOBILE L’ARTO INTERESSATO. NON PROVARE A RIMETTERE “A POSTO” L’ARTICOLAZIONE. CINGHIE PER TITURE E CINGHIE
LUSSAZIONE
IMMOBILIZZARE
RISPETTA LA POSIZIONE DI PROTEZIONE CHE SPESSO VIENE SE IL TRAUMA HA INTERESSATO LA COLONNA VERTEBRALE
ASSUNTA IN MODO NATURALE DALL’INFORTUNATO. NON MUOVERE L’INFORTUNATO E ALLERTA IL 118. FOTO 15:
APPLICA ACQUA FREDDA O GHIACCIO. IMMOBILIZZAZIONE FRATTURE
ACCOMPAGNA SE POSSIBILE L’INFORTUNATO AL PRONTO SOCCORSO. ARTO INFERIORE CON GAMBA SANA
F R AT T U R E F R AT T U R A V E R T E B R A L E
Definizione: con il termine frattura si indi- Definizione: frattura delle ossa (vertebre) che tità della stessa si potranno avere paralisi agli arti
ca l’interruzione della integrità di un osso. Si sovrapponendosi le une alle altre formano la co- inferiori (paraplegia) o a tutti gli arti (tetraplegia)
dicono chiuse le fratture non complicate da lonna vertebrale. ma anche disturbi della sensibilità o disfunzioni
perforazione della pelle che ricopre l’osso, ed La colonna vertebrale oltre a sostenere il tronco e delle funzioni vitali (respirazione, attività cardia-
esposte quelle con perforazione della pelle e il capo svolge l’importantissima funzione di prote- ca) tali da comportare la morte del soggetto.
maggiore tendenza alle infezioni fin dall’inizio. zione del midollo spinale, la struttura nervosa che Possibili cause: cadute dall’alto, anche sui piedi
Le fratture possono poi essere scomposte se i Come si presentano: deformità dell’osso, dolo- può considerarsi un prolungamento del cervello. Il o sulle natiche; incidenti stradali (investimenti,
frammenti dell’osso non sono allineati, o com- re e gonfiore sul sito della frattura, impossibili- midollo percorre quasi completamente un canale ribaltamento di autoveicoli, ecc.); tuffi in acqua
poste nel caso di allineamento degli stessi. tà, se non con intenso dolore, dei movimenti. osseo formato dalla sovrapposizione delle vertebre bassa.
che schematicamente possiamo immaginare for- Come si presenta: se la frattura ha comportato
COSA FARE COSA NON FARE mate singolarmente da un corpo (a forma di cubo una lesione spinale potremo rilevare insieme ai se-
schiacciato) e da un anello osseo a questo collega- gni della frattura (dolore intenso peggiorato dai
CHIAMA IL 118. NON TENTARE DI “RADDRIZZARE” GLI ARTI, QUESTA to. La sovrapposizione per tutta la lunghezza della movimenti, deformità della struttura ossea, gon-
MANTIENI IMMOBILE LA PARTE INTERESSATA ANCHE CON MANOVRA SE NON ESEGUITA DA PERSONALE ESPERTO PUÒ
L’AIUTO DI ASSI RIGIDI (LEGNO, CARTONE, RIVISTE, IMBOT- DETERMINARE LESIONE DEI VASI E DEI NERVI CHE CORRONO colonna di questi anelli forma il canale vertebrale fiore) i segni ben più gravi derivanti dal danno
TITURE, ECC.). LUNGO I FRAMMENTI DIVENTATI TAGLIENTI. occupato dal midollo spinale. Le fratture di queste neurologico: dolore vivo, indipendente dai mo-
RICORDA LA REGOLA PER IMMOBILIZZARE UNA FRATTURA NON SPOSTARE L’INFORTUNATO SE NON È NECESSARIO (PRE- ossa possono comportare una lesione del midollo vimenti, aumento della sensibilità a carico della
F R AT T U R E
DEGLI ARTI SUP. O INF.: L’ASSE UTILIZZATO DEVE IMPEDIRE SENZA DI GAS TOSSICI, FUMI, CAVI ELETTRICI, AUTOVEICO-
I MOVIMENTI ALMENO DELLE ARTICOLAZIONI CHE SI TRO- LI, CROLLI, ECC.). spinale con conseguenze drammatiche dal punto regione lesa, compromissione dell’attività respi-
VANO SOTTO E SOPRA LA PARTE INTERESSATA (VEDI FOTO 12 NON FAR VEDERE LA FRATTURA AL SOGGETTO E CONVINCILO di vista neurologico. A lesionare il midollo spina- ratoria e/o circolatoria, formicolii, perdita della
- 13 - 14, PAG. 22 E FOTO 15 - 16 -17, PAG. 23). A RIMANERE IMMOBILE. le possono essere i frammenti ossei nel sito della sensibilità e della funzione degli arti superiori o
SE LA FRATTURA È ESPOSTA PROTEGGI CON GARZE STERILI
O CON TELI PULITI LA FERITA. frattura, lo spostamento dei corpi vertebrali, lo inferiori, mancato controllo degli sfinteri (perdita
PONI DEL GHIACCIO SULLA PARTE. stravaso di sangue derivante dalla frattura, ecc. A di feci ed urine).
seconda del livello della lesione spinale e dell’en-
SEGUE DA PAG. 23 SEGUE DA PAG. 23 CHIAMA IL 118. NON MUOVERE L’INFORTUNATO SE NON È REALMENTE
QUALSIASI TRAUMATIZZATO INCOSCIENTE VA CONSIDERATO UN RICORDA CHE SE IL SOGGETTO È SOLO IN ARRESTO RESPIRA- CONVINCI IL SOGGETTO A RIMANERE IMMOBILE. NECESSARIO.
SOGGETTO CON LESIONE SPINALE ED OGNI MOVIMENTO DEL TORIO PUOI TENTARE LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE ANCHE SE È NECESSARIO TRASPORTARE, RUOTARE SUL LATO, SOLLE- NON TRASPORTARE L’INFORTUNATO CON PROPRI MEZZI.
CORPO DEVE RISPETTARE L’ALLINEAMENTO TRA CAPO-TRON- DENTRO L’ABITACOLO DELL’AUTO (DOPO AVER VERIFICATO LA VARE (PERICOLI AMBIENTALI, VOMITO DEL SOGGETTO CON NON SOLLEVARE IL CAPO O RUOTARE SUL LATO MA RUOTARE
CO E ARTI INFERIORI CHE DOVRANNO MUOVERSI COME UN PERVIETÀ DELLE VIE AEREE). PERICOLO DI SOFFOCAMENTO, NECESSITÀ DI MASSAGGIO TUTTO IL CORPO MANTENENDO IN ASSE IL CAPO, IL TRONCO
TUTT’UNO E CONTEMPORANEAMENTE. CARDIACO O RESPIRAZIONE ARTIFICIALE), CHIEDI AIUTO E E LE GAMBE.
RIMANI VICINO AL SOGGETTO E RIVALUTA PERIODICAMENTE AGISCI COME NELLE FIGURE A PAG. 24. NON RIMUOVERE IL CASCO SE NON ADDESTRATI A FARLO.
LE FUNZIONI VITALI. RIMANI VICINO AL SOGGETTO E RIVALUTA PERIODICAMENTE
F R AT T U R A V E R T E B R A L E
NON LIBERARE DALLE LAMIERE DI UN AUTO UN SOGGETTO
LE FUNZIONI VITALI. INCASTRATO SE NON ADDESTRATI A FARLO. LIMITATI A
NATURALMENTE AL SOGGETTO COSCIENTE PUOI RIVOLGERE TRATTARE EVENTUALI EMORRAGIE.
ALCUNE SEMPLICI DOMANDE PER ORIENTARTI SULL’ENTITÀ
AL MIO TRE RUOTIAMO AL MIO TRE DEL DANNO OSSEO MA SOPRATTUTTO NEUROLOGICO:
LENTAMENTE RIPOSIZIONIAMO
- HA DOLORE ALLA SCHIENA O AL COLLO?
1 - RIESCE A MUOVERE IL PIEDE DESTRO? IL SINISTRO?
4 - RIESCE A MUOVERE LA MANO DESTRA? LA SINISTRA?
- SENTE LA MIA MANO SULLA SUA GAMBA/BRACCIO DX/SX?
- HA FORMICOLII IN QUALCHE PARTE DEL CORPO?
2 1 - RICORDA COSA È ACCADUTO?
BLOCCA (UNA RISPOSTA CHE INDICHI UN VUOTO DI MEMORIA
CAPO E COLLO RELATIVO AGLI ATTIMI PRECEDENTI E IMMEDIATAMENTE
SUCCESSIVI AL TRAUMA PUÒ TESTIMONIARE UNA PERDITA
4 TEMPORANEA DI COSCIENZA, CIRCOSTANZA CHE DA SOLA
SI PREPARA A FAR VIENE CONSIDERATA IL RISULTATO DI UN TRAUMA MAGGIO-
AL MIO TRE SOLLEVIAMO 3 SCIVOLARE SOTTO RE DA NON SOTTOVALUTARE MAI).
MANTENENDO IN ASSE L’ASSE
1 2 3
BLOCCANO
TRONCO E ARTI, TRAUMA CRANICO
INCROCIANDO
1 LE BRACCIA E
RUOTANO IN Definizione: lesione di origine traumatica del
BLOCCA MODO LENTO E
CAPO E COLLO SIMULTANEO capo che riconosce diverse cause: caduta dal-
l’alto, urto violento contro oggetti, investimen-
FOTO 18: FOTO 19: FOTO 20:
SOLLEVAMENTO DELL’INFORTUNATO A: ROTAZIONE SUL FIANCO DEL B: POSIZIONAMENTO SU ASSE RIGIDO
to, incidente automobilistico, trauma sportivo,
CON SOSPETTA LESIONE VERTEBRALE SOGGETTO CON SOSPETTA LESIONE DOPO ROTAZIONE SUL FIANCO PER ecc.
CON (6 SOCCORRITORI) VERTEBRALE EVENTUALE TRASPORTO Come si presenta: il dolore può essere l’uni-
co disturbo lamentato dal soggetto ma a volte
nei traumi maggiori possono comparire stato
IMBOTTITURE
ALLA TESTA DEL SOGGETTO ASSICURANDO L’AL- SOLO SE SI È DA SOLI E NON confusionale, sonnolenza, convulsioni, nau-
LINEAMENTO DELLA TESTA, DEL COLLO E DEL SI HANNO ALTERNATIVE
TRATTO DORSALE DELLA COLONNA. sea e vomito. La gravità del danno dipende dal
IL SECONDO SOCCORRITORE SI PONE AL CENTRO tipo di lesione subita dalle cellule cerebrali. che via via possono diventare più importanti
E SOSTIENE LA PARTE LOMBARE DELLA COLON-
NA E IL BACINO. Si parla di commozione cerebrale (esempio fino al coma, accompagnati da cefalea, visione
IL TERZO SOCCORRITORE SI PONE AI PIEDI DEL SOG- quella del K.O. pugilistico) quando a seguito di doppia, nausea e vomito.
GETTO E SOSTIENE ALLINEATI GLI ARTI INFERIORI.
un urto violento si ha una immediata perdita Nel caso della frattura del cranio, questa
1 2 3 di coscienza di breve durata associata a cute può determinare sia il quadro immediato della
FOTO 22: pallida, respiro superficiale, accelerazione del commozione cerebrale sia quello tardivo della
TRASPORTO SU TELO PER SCIVOLA-
MENTO CON ALLINEAMENTO DEL
battito cardiaco. Al risveglio il soggetto può compressione cerebrale. Può accadere che a
presentare un vuoto di memoria relativo ai mo- fratturarsi sia la volta del cranio o la base dello
CINGHIE
SE DIVENTA O È INCOSCIENTE APPLICA LA SEQUENZA DEL CONTROLLA I SEGNI VITALI. della corrente alternata sembrano essere più
B.L.S. SENZA IPERESTENDERE IL COLLO. NON TENTARE DI FERMARE LA FUORIUSCITA DI SANGUE,
CHIAMA IL 118. LIQUIDI ACQUOSI, DALLA BOCCA DAL NASO E DALL’OREC- gravi di quelli da corrente continua. La gravità
APPLICA DEL GHIACCIO SULLA PARTE CHIO MA LIMITATI AD ASSORBIRLI. della folgorazione dipende dall’intensità della
(NON PREMERE SE INFOSSATA). NON PREMERE SULLE PARTI OSSEE INFOSSATE DELLA FRATTURA. corrente, dal tempo di esposizione, dal percor-
OSSERVA SE COMPARE SONNOLENZA, SE SONO PRESENTI NON SOTTOVALUTARE MAI UN TRAUMA CRANICO CHE HA so che la corrente segue all’interno del corpo
DEFORMAZIONI DELLA CALOTTA O FUORIUSCITA DI SANGUE DETERMINATO UNA PERDITA DI COSCIENZA ANCHE TRANSITORIA.
O LIQUIDI DALL’ORECCHIO O DAL NASO. prima di scaricarsi a terra. La presenza di ac-
9% qua (piedi e mani bagnati, indumenti bagnati,
ecc.) aggrava poi ogni tipo di folgorazione. For- Come si presenta: a seconda della gravità della
tunatamente le nuove norme di prevenzione e folgorazione, gli effetti possono essere ustioni
USTIONI sicurezza degli impianti elettrici (legge 46/90) più o meno circoscritte, perdita di coscienza,
ANTERIORE REGOLA DEL NOVE
Definizione: lesione dei tessuti determinata 18% REGIONI ANATOMICHE hanno determinato una drastica riduzione del- convulsioni, stordimento, contrazioni musco-
principalmente da: 9% E PERCENTUALI DI USTIONE la frequenza di questo evento che nei casi più lari ma anche ustioni molto profonde, arresto
AGENTI TERMICI: liquidi, solidi, vapori ad alta 9% TESTA E COLLO gravi può anche portare a morte istantanea. respiratorio e arresto cardiaco.
temperatura. POSTERIORE 9%
18% COSA FARE COSA NON FARE
AGENTI CHIMICI: liquidi, vapori, fumi di acido ARTO SUPERIORE
cloridrico, acido solforico, soda caustica, am- 9% ATTENZIONE ALLA SCENA: ACQUA SUL PAVIMENTO, FILI NON AVVICINARTI SENZA AVER VERIFICATO LA SICUREZZA
moniaca, ecc. 1% SCOPERTI, ECC. DELLA SCENA.
1% SUPERFICIE INTERROMPI LA CORRENTE! (AGIRE SUL CONTATORE GENERALE O NON DARE DA BERE.
ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI: raggi x. 1% ANTERIORE DEL TRONCO ALLONTANARE IL CONDUTTORE DAL CORPO DELL’INFORTUNATO
FOLGORAZIONE
NON APPLICARE CREME, UNGUENTI O ALTRO SULLA CUTE
ESPOSIZIONE A RAGGI SOLARI. 18% CON MATERIALI ISOLANTI TIPO LEGNO, PLASTICA, STOFFA, ECC.). USTIONATA.
AGENTI ELETTRICI: conduttori sotto tensione. 18% 18% SE IL SOGGETTO È INCOSCIENTE VALUTA LE FUNZIONI VITALI
SUPERFICIE NON CONCENTRARE LA TUA OPERA DI SOCCORSO SULLA
Come si presentano: sono classificate in tre gradi: APPLICANDO LA SEQUENZA DEL B.L.S. LESIONE TRAUMATICA (USTIONE, FRATTURA, FERITA) SE
POSTERIORE DEL TRONCO CHIAMA IL 118. L’INFORTUNATO NON RESPIRA O NON HA POLSO.
I GRADO: arrossamento e gonfiore della pelle, dolore. 18%
VERIFICA ED EVENTUALMENTE TRATTA LE USTIONI (VEDI NON MUOVERE SE NON NECESSARIO.
II GRADO: arrossamento intenso, gonfiore e pre- PAG. 26) E/O LE FRATTURE (VEDI PAG. 22-23).
REGIONE ANO-GENITALE
senza di vescicole, dolore intenso. 1% RIVALUTA PERIODICAMENTE IN ATTESA DEI SOCCORSI.
III GRADO: carbonizzazione profonda della cute
e degli strati profondi. ARTO INFERIORE
18%
Nella valutazione della gravità dell’ustione si usa fare
riferimento alla regola del 9.. Se consideriamo la su-
C O R P I E S T R A N E I N E L L’ O C C H I O
perficie totale del corpo uguale a 100 sarà possibile FOTO 24:
esprimere la superficie interessata dall’ustione in ter- LAVAGGIO OCULARE PER PICCOLI
mine percentuali (7%, 20%, ecc.). CORPI ESTRANEI SOLIDI
O LIQUIDI IRRITANTI
La regola dei 9 attribuisce un valore percentuale a
porzioni della superficie corporea come riportato nel-
la tabella a destra. Se la superficie dell’ustione supera
il 18-20% dell’intera superficie corporea, specie se su-
periore al II grado, possono comparire disturbi sempre
più gravi che mettono a rischio la vita dell’infortuna-
to; si parla in questo caso di malattia dell’ustionato INCLINA IL CAPO
DAL LATO INTERESSATO
quando si supera il 40% della superficie corporea. MANTIENI LE PALPEBRE
APERTE, LAVA PER 10-20
MINUTI CON ACQUA
COSA FARE COSA NON FARE NON IN PRESSIONE
ALLONTANA LA FONTE DEL CALORE. NON USARE GLI ESTINTORI PER SPEGNERE LE FIAMME
SOFFOCA LE FIAMME UTILIZZANDO COPERTE, INDUMENTI, ECC. SULL’INFORTUNATO. COSA FARE COSA NON FARE
NON TENTARE DI STACCARE INDUMENTI BRUCIATI ATTACCATI
CORPI ESTRANEI NELL’OCCHIO
RAFFREDDA CON ACQUA FRESCA PER ALMENO 10 MINUTI. LAVARE L’OCCHIO CON ACQUA IN QUANTITÀ ABBONDANTE; IN NON TENTARE LA RIMOZIONE DI CORPI ESTRANEI.
ALLA PELLE. USA LE FORBICI.
USTIONI
RIMUOVI GLI INDUMENTI SOLO IN CASO DI USTIONI DA CASO DI CONTATTO CON SOSTANZE CHIMICHE PROTRARRE IL NON METTERE COLLIRI, POMATE.
AGENTI CAUSTICI. NON BUCARE LE VESCICOLE. LAVAGGIO PER 5-10 MINUTI (VEDI FOTO 24, PAG. 27).
NON SPALMARE OLII O POMATE. NON EFFETTUARE PRESSIONI SULL’OCCHIO O STROPICCIAMENTI.
RICOPRI LE PARTI USTIONATE CON GARZE STERILI O TELI PULITI.
SE VI SONO SEGNI DI SHOCK POSIZIONE ANTISHOCK (V. FOTO 03, PAG. 3). NON TRATTARE PER PRIMA L’USTIONE SE ESISTONO PROBLE- COPRIRE L’OCCHIO CON UNA GARZA O BENDA STERILE SENZA EFFET-
MI RILEVANTI (ASFISSIA, EMORRAGIE, ARRESTO CARDIACO, TUARE PRESSIONE SU DI ESSO E SE POSSIBILE MANTENERE CHIUSO AN-
CHIAMA IL 118. ARRESTO RESPIRATORIO, ECC.). CHE L’ALTRO OCCHIO PER EVITARE MOVIMENTI DELL’OCCHIO LESO.
PAG I N A
28 PAG I N A
29
AVVELENAMENTI E INTOSSICAZIONI COSA FARE COSA NON FARE
Definizione: l’effetto lesivo determinato dal contatto con una sostanza tossica. Il tossico può LAVA LA PARTE CON ACQUA E SAPONE SENZA SFREGARE. NON RIMUOVERE STRATTONANDO BRUSCAMENTE.
introdursi nel nostro organismo per inalazione, per ingestione e per contatto con pelle/occhi. RIMUOVI (CON MOVIMENTI ROTATORI E LENTI) LA ZECCA CER- NON SCHIACCIARE CON LE MANI.
CANDO DI AFFERRARLA CON DELLE PINZETTE IN CORRISPON- NON ASPETTARE CHE CADA DA SOLA DOPO L’APPLICAZIONE
DENZA DELLA TESTA, EVITANDO DI LASCIARE LA STESSA IN-
Quadri di intossicazione frequenti in ambiente di vita. DELL’ O LIO MA RIMUOVERE COMUNQUE.
PUNTURA DI ZECCA
FISSA NELLA CUTE (PUÒ ESSERE UTILE FAR CADERE ALCUNE
PUNTURE DI INSETTI: il veleno prodotto dagli insetti (api, vespe, calabroni, zanzare) è a tutti gli GOCCE DI OLIO DI CUCINA SULLA ZECCA PER OPERARE UNA
effetti una sostanza tossica. Il più delle volte la reazione è topica (locale come il gonfiore, dolore e SORTA DI SOFFOCAMENTO, CON CONSEGUENTE ALLENTAMENTO
DELLA PRESA DA PARTE DELLA STESSA SULLA CUTE).
l’arrossamento della parte lesa con il consueto e fastidioso prurito), ma può anche scatenarsi una grave OSSERVA SE SONO RIMASTI FRAMMENTI INFISSI NELLA
reazione sistemica (ovvero un serie di effetti anomali che interessano tutto l’organismo) come una CUTE ED EVENTUALMENTE RIMUOVILI CON UN AGO STERILE
crisi allergica che può evolvere in shock anafilattico ed edema delle vie aeree superiori. In Italia (UTILE UNA LENTE DI INGRANDIMENTO).
DISINFETTA E COPRI CON GARZE STERILI.
per ogni 100 persone punte, 4 possono sviluppare reazioni importanti e, in più rari casi, gravi.
CONSULTA UN MEDICO ANCHE PER VERIFICA DELLA VACCINA-
ZIONE ANTITETANICA.
ESTRAI IL PUNGIGLIONE, SE CONFICCATO NELLA CUTE, UTI- NON PREMERE SUL SITO DELLA PUNTURA.
LIZZANDO POSSIBILMENTE DELLE PINZETTE (EVITA SEMPRE NON APPLICARE ALCOOL. to sia utile, prima di intraprendere un qualsiasi 1. Sulla pelle sono ben evidenti due forellini
DI SPREMERE IL SACCO VELENOSO PRESENTE ALL’ESTREMITÀ
ESTERNA DEL PUNGIGLIONE). SE LA MANOVRA APPARE NON USARE AMMONIACA PURA. viaggio in zone a rischio, informarsi preventiva- distanziati di circa 6-8 mm, da cui può fuo-
DIFFICOLTOSA ASTIENITI DAL COMPIERLA. mente su questa evenienza. La vipera europea si riuscire del sangue misto a siero, circondati da
PULISCI E DISINFETTA IL SITO DELLA PUNTURA, APPLICA presenta in genere come un serpente lungo circa cute arrossata.
DEL GHIACCIO.
UTILIZZA, SE DISPONIBILE, UNO STICK COMMERCIALE un metro, di colore grigio-marrone, talora rossa-
CONTRO LE PUNTURE DI INSETTI. stro o giallastro, con una striscia scura a zig-zag
sul dorso. La testa è triangolare ed è più larga
del corpo. Preferisce come habitat le pietraie, gli
arbusti, l’erba alta, soprattutto se esposti al sole. A B
PUNTURE CON REAZIONI GENERALI/DIFFUSE
Generalmente non aggredisce se non viene distur- A - MORSO DI VIPERA CON I DUE FORELLINI ANTERIORI
Come si presentano: arrossamento cutaneo generalizzato, prurito diffuso, senso di nausea e bata, cosa che può accadere involontariamente B - MORSO DI BISCIA NON VELENOSA
vertigine, gonfiore anomalo del sito della puntura, senso di mancamento. pestandola, avvicinandosi inavvertitamente con 2. Rapidamente la zona colpita diviene blua-
la mano, scostando dei sassi, ecc. stra, molto gonfia e compare il dolore.
Fortunatamente nell’adulto il morso di vipera 3. In relazione alla sede e alla quantità di vele-
COSA FARE COSA NON FARE
raramente è mortale, ma nel bambino piccolo no iniettata si potranno poi avere: stato di ipo-
PUNT. CON REAZ. GENERALI
VERIFICA AL PIÙ PRESTO LA DISPONIBILITÀ DI UN MEDICO NON SOTTOVALUTARE L’IMPORTANZA DEI SEGNI DI UNA (sotto i 6-8 anni) può diventarlo anche in tempi tensione fino allo shock (vedi pag. 14); vomito, diar-
PER LA NECESSARIA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI CORTI- REAZIONE ALLERGICA. rapidi. Possono verificarsi quadri molto gravi se rea e dolori all’addome; difficoltà respiratoria;
SONICI E ANTISTAMINICI E CHIAMA IL 118.
ATTENZIONE! LA REAZIONE ANAFILATTICA MODESTA PUÒ il morso interessa il collo o la testa o in relazio- stato di agitazione; sonnolenza fino al coma.
EVOLVERE IN UNA CRISI PIÙ SIGNIFICATIVA (SHOCK ANAFI-
LATTICO, PAG. 32). COSA FARE COSA NON FARE
MANTIENI LA CALMA E CONVINCI IL SOGGETTO A RIMANERE IM- NON CONTRIBUIRE AD AGITARE IL SOGGETTO (I MOVIMEN-
MOBILE, MEGLIO SUPINO, CON GAMBE LEGGERMENTE SOLLEVATE. TI FACILITANO IL PASSAGGIO DEL VELENO NEL TORRENTE
PUNTURA DI ZECCA CHIAMA IL 118. CIRCOLATORIO).
TAGLIA EVENTUALI INDUMENTI. NON INCIDERE LA CUTE.
MORSO DI SERPENTI VELENOSI
La puntura di zecca solitamente non provoca nè • Evitare di percorrere zone con alta vege- LAVA SE POSSIBILE CON ACQUA E SAPONE O PULISCI CON NON SUCCHIARE.
dolore nè prurito, per cui spesso passa inosservata: tazione. PANNI PULITI.
così al ritorno da una passeggiata in campagna, per • Calzare scarpe chiuse, preferibilmente alte APPLICA UN BENDAGGIO COMPRESSIVO CON BENDA DI 7-10
esempio, durante un bagno o una doccia, può capi- alla caviglia, indossare pantaloni lunghi e ma- CM DI LARGHEZZA PARTENDO APPENA AL DI SOTTO DEL
MORSO E PROCEDENDO VERSO LA RADICE DELL’ARTO
tare di trovarsene qualcuna attaccata alla pelle. Le niche lunghe. (IL VELENO UTILIZZA PREVALENTEMENTE IL CIRCOLO LINFA-
zecche possono trasmettere malattie febbrili spesso • Impiegare prodotti repellenti per gli insetti TICO PER DIFFONDERSI).
accompagnate da eruzioni cutanee, che richiedono da spruzzare sui tessuti. IMMOBILIZZA L’ARTO CON UNA STECCA.
COPRI L’INFORTUNATO.
cure appropriate. È buona norma, in caso di escursio- • Ispezionare accuratamente gli abiti e soprat-
SE INCOSCIENTE O LO DIVENTA APPLICA LA SEQUENZA B.L.S.
ni in ambienti rurali specie se frequentati da animali, tutto il corpo (cuoio capelluto compreso) a fine PER LA VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI VITALI.
seguire alcune precauzioni: escursione per l’immediata rimozione. SE IL MORSO È SUL COLLO APPLICA UN TAMPONE E PREMI
IN CORRISPONDENZA DEI DUE FORI.
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LESIONI DA MEDUSE sizione spesso anche consistente.
Poche regole da rispettare ci permettono di realizzare una efficiente prevenzione primaria delle
Gli effetti del contatto con i tentacoli o altre vomito, alterazioni dell’attività respiratoria, intossicazioni:
parti della medusa possono variare nella loro contrazioni muscolari, ipertensione arteriosa).
gravità da quadri caratterizzati da lieve bruciore Responsabili delle lesioni sono delle piccolissi- 1) Acquisto di prodotti etichettati a norma con marchio CE.
ed arrossamento cutaneo fino a quadri estrema- me nematocisti che nel momento del contatto 2) Lettura delle indicazioni riportate in etichetta (modalità d’impiego, tossicità, misure di primo
mente dolorosi, caratterizzati da gravi lesioni vengono sprigionate dalla medusa e possono soccorso in caso di intossicazione, corretta conservazione e stoccaggio del prodotto).
cutanee accompagnate a volte da compromis- penetrare nella pelle rilasciando le sostanze
sione dello stato generale del soggetto (nausea, tossiche. 3) Attenersi alle modalità d’uso (utilizzo di mascherina, guanti, indumenti protettivi se previsto,
divieto di consumo di alimenti/bevande e di fumo, utilizzo in ambiente aperto o ventilato, ecc.).
COSA FARE COSA NON FARE 4) Non miscelare mai il prodotto, tranne se esplicitamente indicato nelle modalità d’uso e rispettare
TRANQUILLIZZA IL SOGGETTO PER IMPEDIRE CHE I MOVIMEN- NON USARE ACQUA DOLCE. le diluizioni specificate.
TI DELLO STESSO FACILITINO IL DIFFONDERSI DEL VELENO. NON STROFINARE.
LAVA LA PARTE CON ACQUA DI MARE O ACQUA CALDA SALATA. 5) Conservare adeguatamente il prodotto e in luogo inaccessibile ai bambini.
LESIONI DA MEDUSE
C O N TA M I N A Z I O N E C U TA N E A
L’ENTITÀ DELLA CONTAMINAZIONE) E VENTILARE I LOCALI. POTRESTI TRASFORMARTI DA SOCCORRITORE A VITTIMA. SE
dilatazione delle pupille - midriasi - o restringi- degli Ispettorati Micologici delle ASL territo- TOGLIERE GLI INDUMENTI IMPREGNATI EVITANDO DI L’INTERVENTO È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ASSICURA-
CONTAMINARE ULTERIORMENTE IL SOGGETTO, SE STESSI E TI CHE UNA TERZA PERSONA FUORI DALLA SCENA DELLA
mento delle stesse - miosi), disturbi circolatori riali, che rilasciano un certificato che attesta la L’AMBIENTE. CONTAMINAZIONE CHIAMI I SOCCORSI E VIGILI SULLA TUA
(ipotensione arteriosa, accelerazione o riduzio- commestibilità dei funghi. LAVARE A LUNGO (15-20 MINUTI) LA PARTE INTERESSATA
SICUREZZA.
CON ACQUA CORRENTE E SAPONE SE LA SOSTANZA È OLEOSA.
COSA FARE COSA NON FARE SE LA CUTE È LESIONATA COPRIRE CON GARZA STERILE O
PANNO PULITO.
SE COSCIENTE E I DISTURBI COMPAIONO NELLA PRIMA ORA DAL NON SOTTOVALUTARE I SINTOMI. CHIAMA IL 118, DESCRIVI L’ACCADUTO E ATTIENITI ALLE
PASTO SI PUÒ INDURRE IL VOMITO CON L’AUTOSTIMOLAZIONE. NON HANNO ALCUN VALORE SCIENTIFICO LE PROVE DI LORO INDICAZIONI.
AVVELENAMENTO DA FUNGHI
ASSICURATI DELLA SICUREZZA AMBIENTALE E IN CASO DI NON INTERVENIRE IN AMBIENTI FORTEMENTE CONTAMINATI,
ELEVATO PERICOLO DI CONTAMINAZIONE CHIAMA SUBITO IL POTRESTI TRASFORMARTI DA SOCCORRITORE A VITTIMA. SE
INTOSSICAZIONI DA PRODOTTI CHIMICI: nella vita quotidiana si utilizzano diverse sostanze 118 CHIARENDO LA NATURA DELL’URGENZA AI FINI DELL’AT- L’INTERVENTO È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ASSICURA-
TIVAZIONE DEI VV.FF. TI CHE UNA TERZA PERSONA FUORI DALLA SCENA DELLA
chimiche, spesso anche inconsapevolmente. Le normali attività di pulizia della casa, i lavori di IN ASSENZA DI PERICOLI, INVECE, APRI PORTE E FINESTRE CONTAMINAZIONE CHIAMI I SOCCORSI E VIGILI SULLA TUA
bricolage, il giardinaggio, la manutenzione di veicoli e apparecchiature, la lotta contro i parassiti E SE NECESSARIO TRASPORTA LA VITTIMA IN AMBIENTE NON SICUREZZA.
(specie se ci si prende cura di un animale domestico) e roditori, rappresentano un rischio di espo- CONTAMINATO E VENTILATO.
SEGUE A PAG. 32
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COSA FARE COSA NON FARE OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO
Definizione: ostruzione delle prime vie aeree
CONTAMINAZIONE PER INALAZIONE
SEGUE DA PAG. 31 NON INTERVENIRE IN AMBIENTI FORTEMENTE CONTAMINATI, Tipicamente in questi casi il soccorritore potrà
SE LA VITTIMA HA INDUMENTI CONTAMINATI RIMUOVILI. POTRESTI TRASFORMARTI DA SOCCORRITORE A VITTIMA. SE che nel caso tipico è dovuta a materiale alimen- avvertire rumori respiratori stridenti. Il soggetto
L’INTERVENTO È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ASSICURA-
SLACCIA GLI INDUMENTI STRETTI.
TI CHE UNA TERZA PERSONA FUORI DALLA SCENA DELLA tare ma che, specie nei bambini, può essere do- appare prima congesto in volto, poi, se lo stato
SE IL SOGGETTO È INCOSCIENTE VALUTA LE FUNZIONI VITALI CONTAMINAZIONE CHIAMI I SOCCORSI E VIGILI SULLA TUA vuta a giocattoli, monete, bacche, biglie, carta, di ostruzione perdura, può comparire la cianosi
APPLICANDO LA SEQUENZA DEL B.L.S. SICUREZZA.
CHIAMA IL 118, DESCRIVI L’ACCADUTO E ATTIENITI ALLE
cappucci di penne, gomme, ecc. (colorazione grigio-bluastra della cute, segno di
LORO INDICAZIONI. Come si presenta inadeguata ossigenazione, inizialmente eviden-
Ostruzione parziale: in questo caso il corpo ziabile sul letto ungueale, labbra, orecchie e che
estraneo non occlude totalmente le vie aeree, può divenire progressivamente generalizzata).
una parte dell’aria può passare ed il soggetto Se il riflesso della tosse è efficace la crisi può
CONTAMINAZIONE PER INGESTIONE riesce a parlare o tossire seppure con difficoltà. risolversi con l’espulsione del corpo estraneo.
I casi di ingestione di sostanze tossiche si ve- ti affetti da disordini mentali, le intossicazioni
rificano solitamente per errori spesso compiu- da farmaci assunti in eccesso rispetto al dosag- COSA FARE COSA NON FARE
ti dai bambini e riguardano farmaci, sostanze gio prescritto dal medico o a miscele di farmaci
OSTRUZIONE PARZIALE
chimiche, piante, alimenti, ecc. Esistono poi le incompatibili tra loro, errori questi commessi IL PRIMO SOCCORRITORE DEVE IN TUTTI I MODI STIMOLARE TENTARE ALLA CIECA DI AFFERRARE IL CORPO ESTRANEO.
IL PAZIENTE A TOSSIRE RIMANENDO VICINO A LUI PER VERI-
ingestioni a scopo suicida realizzate dagli adul- solitamente da persone anziane. FICARE L’EVENTUALE MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE.
IN CASO DI PEGGIORAMENTO APPLICA LE TECNICHE DI DISOSTRU-
ZIONE DELLE VIE AEREE CHIAMATE “MANOVRE DI HEIMLICH”.
COSA FARE COSA NON FARE
CHIAMA IL 118.
CONTAMINAZIONE PER INGESTIONE
IN CASO DI INGESTIONE RECENTE (1 ORA CIRCA) DI NON INDURRE IL VOMITO IN SOGGETTI INCOSCIENTI O CON
FARMACI, SE IL SOGGETTO È COSCIENTE, PUOI TENTARE DI RIFLESSI RALLENTATI.
INDURRE IL VOMITO (SOMMINISTRAZIONE DI ACQUA SALATA NON INDURRE IL VOMITO IN CASO DI INGESTIONE DI CAU- Ostruzione totale: in questo caso il corpo estraneo la mano al collo nel segnale universale del soffo-
CALDA, AUTOINDUZIONE CON LE DITA, ECC.). STICI, ACIDI, IRRITANTI, PRODOTTI PETROLIFERI, DETERSIVI
SE IL SOGGETTO È INCOSCIENTE VALUTARE LE FUNZIONI (AMMONIACA, CANDEGGINA, VERNICI, SMALTI, INCHIOSTRI,
occlude completamente le vie aeree e il soggetto non camento. Il soggetto diventa rapidamente cianotico
VITALI APPLICANDO LA SEQUENZA B.L.S. ACQUA RAGIA, BENZINA, ACIDO SOLFORICO). riesce nè ad immettere aria nei polmoni, nè a farla per l’assenza della attività respiratoria, può perdere
CHIAMA IL 118 FORNENDO SE DISPONIBILI I DATI SULLA NON DARE ACQUA O LATTE MA ATTIENITI ALLE INDICAZIONI uscire. Non ha tosse, non parla e tipicamente si porta rapidamente conoscenza e morire per asfissia.
SOSTANZA INGERITA, SULLE QUANTITÀ E SUI SINTOMI PRE- DEL 118.
SENTATI E ATTIENITI ALLE INDICAZIONI FORNITE.
COSA FARE COSA NON FARE
CHIAMA IL 118. NON DARE BEVANDE.
O S T R U Z I O N E T O TA L E
AVVICINATI RAPIDAMENTE AL SOGGETTO E TRATTIENILO FACENDO- NON COMPRIMERE IL TORACE.
GLI ASSUMERE UNA POSIZIONE CON IL BUSTO PIEGATO IN AVANTI.
S H O C K A N A F I L AT T I C O
PORTA UNA SERIE DI 5 COLPI RAPIDI CON IL PALMO
DELLA MANO APERTA TRA LE SCAPOLE SULLA COLONNNA
Definizione: reazione allergica estremamente bra, della mucosa del cavo orale e delle palpebre, VERTEBRALE VERIFICANDONE GLI EFFETTI. SE NON SI
grave a rapida evoluzione. In alcuni casi anche cianosi (colorazione grigio/blue della cute sinto- HANNO RISULTATI APPLICA LE COMPRESSIONI ADDOMINALI
a distanza di diverse ore dalla puntura d’insetto mo di mancanza di ossigeno ai tessuti). (MANOVRA DI HEIMLICH - VEDI FOTO SOTTO).
o dall’ingestione di alimenti e/o farmaci, può Apparato respiratorio: tosse, difficoltà respi-
insorgere una reazione generalizzata tanto gra- ratoria, sensazione di costrizione alla gola e al
ve da compromettere le funzioni vitali dell’in- torace.
MANOVRA DI HEIMLICH
teressato. Apparato digestivo: nausea, vomito, do-
Come si presenta lo r i allo stomaco.
Cute e mucose: diffuso e intenso prurito, rossore, Apparato cardiocircolatorio: sintomi dello
gonfiore (edema) del viso, della lingua, delle lab- shock (VEDI PAG. 14).