32 del 08/08/1995 - Poste Italiane spa - Spedizione abb. postale 45% - DL 353/2003 (conv. in legge 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 -
DCB Roma 4,00 euro ISSN 1723-7033 Rivista tecnico scientifica riservata al personale specializzato. Non diffusa al pubblico. In caso di mancato recapito restituire PT Romanina per la restituzione previo add.to.
in area urbana
Trattamento del
TRAUMA CRANICO SEVERO
Editore Key Communication
delle ustioni e lesioni correlate
DA CALORE
TRAUMA TERMICO
Trattamento Pre-Ospedaliero
ensile di emergenza sanitaria
Novembre 2008 ANNO XIV n. 9
EMERGENCY OGGI
Mensile di Emergenza Sanitaria
Direttore responsabile
Marina Boldrini
m.boldrini@emergencyoggi.it
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A. Aguzzi, A. Cavaniglia, L. Cimino, TRATTAMENTO DEL TRAUMA
E. Clementi, L. De Angelis,
A. De Santis, F. Landuzzi, E. Moretti, CRANICO SEVERO IN AREA
D. Scafi, F. Scoppetta, C. Vanzo,
Y. Vivaldi
URBANA
Y. Vivaldi
4
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L. Cimino, F. Landuzzi
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servati. Per ulteriori informazioni:
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Trattamento del
TRAUMA CRANICO SEVERO
in area urbana
Yuri Vivaldi, Operatore Tecnico di Centrale Operativa 118 Pisa Soccorso, ITLS® Basic Provider .
Studente C.L. in Infermieristica, Università di Pisa
Si ringrazia l’Infermiere Paolo Mensi dell’ U.O.C. 118/Elisoccorso della ASL 1 di Massa e Carrara per aver fornito le foto
Eo 4 Ottobre 2008
van, ottenenendo dopo alcuni secondi, REVISIONE CRITICA
l’effetto sperato con risoluzione del trisma
e depressione dei riflessi laringofaringei. Scenario novre “lifesaving” condotte con compe-
Alla laringoscopia diretta il cavo orale ap- Il Case Report appena descritto si evolve tenza e professionalità in tutti quei casi
pare pieno di sangue, con rottura della di sera, in un contesto urbano, Pontede- dove gli esiti sfavorevoli siano caratteriz-
lingua e frattura del palato duro. Si prov- ra (Pisa) dove la città è anche sede zati da lesioni potenzialmente trattabili co-
vede pertanto all’aspirazione delle prime d’Ospedale di DEA di I Livello. me emo/pneumotorace iperteso, emorra-
vie aeree e si arma un tubo endotrachea- Il Pronto Soccorso dista infatti pochi mi- gie ed ipo/anossia.
le Ø 7,5. nuti dalla scena dell’evento. La città di E’ inevitabile che l’efficacia delle manovre
Al primo tentativo alla cieca il paziente Pontedera, peraltro, conta non più di 25 di soccorso siano esse di base o avanza-
viene intubato correttamente, nonostante Km di distanza da Pisa (raggiungibile tra- te, dipendono da molteplici fattori, quali il
le ovvie difficoltà causa anche la presen- mite S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno in circa tipo di trauma (chiuso o penetrante), la di-
za del collare cervicale rigido e delle frat- 20-25 minuti) dove gli “’Spedali Riuniti S. stanza dalla struttura ospedaliera e, per-
ture a carico del massiccio facciale. Si po- Chiara” dell’Azienda Ospedaliero Univer- tanto, dalla durata del trasporto, dall’ac-
siziona cannula di Guedel. sitaria Pisana rappresentano il Centro di cessibilità del ferito (incarcerato o imme-
Si auscultano i campi polmonari che ven- riferimento dell’Area Vasta Nord-Ovest diatamente trasportabile) e il livello di
tilando entrambi confermano che il tubo è per la cura del trauma (DEA di II Livello competenza degli operatori.
in sede: l’SpO2 sale a 98% in ventilazio- dotato di tutte le Unità Operative di Alta Come già detto la riduzione della mortali-
ne controllata con O2 100% e circuito di Specializzazione). tà e della morbilità da trauma può essere
ventilazione manuale. Dal tubo, in un pri- raggiunta esclusivamente attraverso un
mo momento si ha la fuoriuscita di san- Introduzione complesso coordinato di azioni che vanno
gue, segno evidente che il paziente ha Il soccorso al paziente vittima di trauma dalla fase di allertamento del Sistema al-
inalato, ipotesi confermata da lievi crepitii deve inevitabilmente concentrarsi sulla li- l’invio dell’equipe di soccorso, fino al trat-
respiratori. mitazione del danno secondario, deter- tamento definitivo. La solidità della catena
Ore 21.23 minato dall’alterazione delle funzioni vita- del soccorso traumatologico è condizio-
L’ambulanza riparte dal target. Il medico li del paziente, alterazione legata ad epi- nata non solo dalla consistenza dell’anel-
comunica l’arrivo al Pronto Soccorso del- sodi d’ipossia, ipovolemia, ipotensione, lo più debole (la rottura di un solo anello
l’Ospedale di Pontedera in “codice 3”, pa- ipercapnia oppure a manovre di soccorso interrompe la catena) ma anche dalla for-
ziente politraumatizzato, Trauma Cranico scorrette. za di coesione tra un anello e l’altro: un
Grave (GCS-5), trauma facciale, sedato Il danno secondario è oltremodo legato al ottimo sistema intraospedaliero porterà
ed intubato. Si allerta equipe di U.O. di tempo che intercorre tra l’evento trauma- pochi benefici se i soccorsi preospedalie-
Anestesia e Rianimazione. tico ed il momento in cui avviene la cor- ri sono scadenti (i pazienti giungono ipos-
Si ha la ripresa di ventilazione spontanea. rezione dei fenomeni fisiopatologici che sici, ipotesi, non correttamente immobiliz-
Si esegue una rapida “Secondary Survey” ne sono responsabili (therapy free inter- zati etc…) e viceversa gli sforzi di soccor-
che all’esame testa piedi evidenzia val). ritori esperti e capaci sono vanificati da
un’anisocoria destra, nessun danno ap- Pertanto la riduzione della mortalità e de- terapie ospedaliere non idonee.
parente ai tessuti molli del collo. gli esiti invalidanti da trauma può essere La catena del soccorso al paziente trau-
Si esclude la presenza di emo/pneumoto- perseguita solo se il ferito riceve preco- matizzato è di conseguenza più comples-
race e l’addome non presenta ecchimosi, cemente un adeguato supporto vitale. sa rispetto alla catena della sopravviven-
escoriazioni, ematomi, protusione di vi- Proprio su come debba essere gestita la za, creata come metafora per il paziente
sceri e ferite penetranti. prima fase del trattamento al paziente vittima di arresto cardiaco.
Frattura di arto superiore sinistro e arto traumatizzato la comunità scientifica in- La possibile presenza di più feriti e la dif-
inferiore sinistro. ternazionale non ha ancora raggiunto ficoltà di ottenere informazioni cliniche at-
Ore 21.29 unanimità di vedute. tendibili comportano problemi rilevanti nei
L’ambulanza giunge presso il Pronto Soc- Il disaccordo sulla strategia da adottare meccanismi di allarme del sistema di
corso dell’Ospedale “F. Lotti” di Pontede- per limitare il “therapy free interval” è emergenza e invio dei mezzi, mentre la
ra (Azienda USL 5 di Pisa) dove il pazien- riassumibile nella ormai nota dicotomia pluralità delle lesioni riscontrate rende più
te è atteso dall’equipe dell’U.O. Anestesia tra coloro che da un lato sostengono sia difficile la standardizzazione degli inter-
e Rianimazione. corretto giungere ad una stabilizzazione venti sul terreno e dei criteri di indirizza-
Il ragazzo D. C. di anni 23 è perfettamen- completa del malato sulla scena e dall’al- mento dei pazienti.
te immobilizzato su asse spinale con col- tro da coloro che credono che l’obiettivo I cinque anelli sottendono specifiche fasi
lare cervicale, sedato ed intubato con principale sia quello di raggiungere la organizzative: 1. Allarme e dispatch, 2.
Propofol, Sp02 98% in respiro spontaneo struttura ospedaliera nel minor tempo Triage preliminare, 3. Trattamento preo-
(Ossigeno 100%), con 2 accessi venosi di possibile. spedaliero, 4. Indirizzamento dei feriti agli
grosso calibro e circa 1500ml di cristalloi- In realtà il “main goal” è rappresentato ospedali più idonei, 5. Trattamento ospe-
di somministrati, Pressione Arteriosa ap- dalla riduzione della mortalità nella prima daliero.
prossimativa 130/80. fase del trattamento, tenendo conto di Relativamente al nostro caso analizzere-
Dopo gli accertamenti radio-diagnostici quanto razionalmente e scientificamente mo le fasi 3 e 4 ovvero il “Trattamento
del caso, il paziente viene trasferito pres- sia da considerarsi necessario affinché il preospedaliero” e l’”Indirizzamento dei feri-
so il DEA-EAS di II Livello dell’Ospedale paziente in condizioni critiche riceva il ti agli ospedali più idonei” riferite al Trauma
di Careggi (Firenze) e da qui definitiva- trattamento migliore e nei tempi più bre- Cranico Severo e Trauma Facciale che so-
mente ricoverato presso l’U.O. di Aneste- vi, secondo evidenza scientifica. Ovvero no le lesioni prevalenti e determinanti lo
sia e Rianimazione Polivalente. che il trattamento si “limiti” a quelle ma- stato di criticità del nostro paziente.
Eo 6 Novembre 2008
INDIRIZZAMENTO DEI FERITI AGLI OSPEDALI PIÙ IDONEI CONCLUSIONI
Anello fondamentale che trova applica- rete SIAT dell’Emilia Romagna si suddi- Preso in esame quanto appena esposto, i
zione solo nei sistemi avanzati regolati vide in tre Sistemi Integrati di Assisten- 33 minuti “consumati” sulla strada (com-
da precise strategie e normative o dove za al Trauma: SIAT Emilia Occidentale preso il trasporto in ospedale), possono
operino sul terreno equipe di soccorso che ha come centro HUB l’Azienda sembrare eccessivamente lunghi anche
avanzato in grado di stabilizzare ade- Ospedaliero-Universitaria di Parma, secondo le recenti linee guida dell’Inter-
guatamente i feriti indirizzandoli diretta- SIAT Emilia Orientale centro HUB national Trauma Life Support che sottoli-
mente ad ospedali idonei a garantire il l’Azienda USL di Bologna (Ospedale neano l’importanza di non “sostare” più di
trattamento definitivo (es. centralizza- Maggiore) ed infine il SIAT della Roma- 10 minuti sulla scena (10 minuti di platino)
zione dei traumi gravi). Si determina gna che fa capo come Trauma Center per “l’inquadramento” di massima del pa-
pertanto la necessità di una selezione all’Azienda USL di Cesena (Ospedale ziente e relativa immobilizzazione poiché
dei feriti attraverso una serie di valuta- Maurizio Bufalini). il resto delle manovre possono essere
zioni (Secondary Survey) non solo di ca- Nel nostro caso il paziente con Trauma condotte anche durante il trasporto verso
rattere clinico. Se per feriti gravemente Cranico Grave, che in Emilia Romagna l’ospedale.
instabili può essere opportuno l’invio ad avrebbe trovato immediata centralizza- E’ altresì vero e universalmente ricono-
una struttura ospedaliera sita alla mini- zione, è stato trasportato presso il cen- sciuto che il trattamento definitivo di un
ma distanza possibile, un corretto indi- tro ospedaliero più vicino e successiva- paziente vittima di trauma è spesso rap-
rizzamento presuppone spesso la ne- mente trasferito presso un Centro Ospe- presentato dalla sala operatoria, dove do-
cessità di allungare i tempi di trasporto daliero di III Livello quale l’AOU di Ca- vrebbe giungere entro un’ora dal trauma
del ferito all’ospedale per raggiungere reggi (Firenze) che oltretutto non rap- (Golden Hour).
destinazioni più lontane; risulta pertanto presenta il DEA di II Livello di riferimen- Nel nostro caso è stato immediatamente
fondamentale che la fase di trasporto to per l’Area Vasta Nord-Ovest. valutato che non ci fossero lesioni che ri-
sia gestita con altrettanta competenza e Attualmente la Regione Toscana non è chiedessero un trattamento chirurgico im-
supportata da adeguato monitoraggio. organizzata secondo tali criteri e di con- mediato a livello toracico e addominale.
Questo quanto accade, ad esempio, in seguenza non esistendo di fatto norma- E’ stato tuttavia posto in secondo piano il
Emilia Romagna, dove esiste un Siste- tive e protocolli che consentano l’indi- fatto che il paziente potesse avere una
ma Integrato di Assistenza al Trauma rizzamento immediato dal territorio di frattura importante di bacino anche se la
(SIAT), secondo il criterio “HUB e SPO- pazienti vittima di Trauma Maggiore si fa frequenza cardiaca e la qualità dei polsi
KE”, con una fase di “dispatching” molto riferimento ai protocolli stabiliti tra le periferici non lo facevano supporre (105
sensibile e definita anche per i criteri Centrali Operative locali e i DEA di I e/o bpm).
d’invio dell’elisoccorso e con precisi pro- II Livello presenti sul proprio territorio. E’ altrettanto vero che il Trauma Cranico
tocolli per la centralizzazione dei traumi Probabilmente in futuro, come previsto Grave è la patologia che più di altre va in-
maggiori. dal Piano Sanitario Regionale si assiste- contro rapidamente verso un deteriora-
Un trauma maggiore è un evento che rà all’organizzazione di una rete SIAT mento delle condizioni cliniche, portando
determina lesioni singole o multiple di che avrà come centri HUB gli attuali a quei fenomeni fisiopatologici invalidanti
entità tale da costituire un pericolo per DEA di II Livello presenti nella nostra legati al danno secondario che è rappre-
la vita del paziente. Convenzionalmente Regione (Pisa, Firenze e Siena). sentato nello specifico da ipo/anossia,
viene definito Trauma Maggiore il trau-
ma con ISS >15 (ISS o Injury Severity
Score, punteggio di gravità basato sul-
l’entità anatomica delle lesioni riporta-
te).
Poiché non è possibile conoscere sul
luogo dell’incidente la natura e la sede
delle lesioni riportate, l’identificazione
del trauma maggiore nella fase di soc-
corso si basa su dei criteri di triage co-
dificati e comuni a tutti e tre i SIAT della
Regione Emilia Romagna.
Infatti il paziente vittima di trauma mag-
giore, identificato secondo gli standard
di triage, deve essere trasportato al
Centro Traumi o in un ospedale della
rete SIAT in base alla tipologia delle le-
sioni e quindi alla necessità di prestazio-
ni specialistiche, sempre tenendo conto
del principio di centralizzazione, cioè
della necessità di trasportare il paziente
nella sede di cura definitiva eliminando i
passaggi intermedi che prolungano inu-
tilmente i tempi d’intervento.
Come già precedentemente descritto la
Eo 8 Novembre 2008
Promozioni natalizie
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Life realizzata in jacquard sarà in-
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dell’emergenza. Purtroppo non è
possibile descrivere le caratteristi-
Apribottiglie lama laringoscopio che fondamentali di una buona
Un’idea regalo sicuramente insolita, un oggetto classico dell’emer- cravatta: la sua qualità si mostra
genza che entra a far parte del quotidiano. Abbiamo voluto dare solo al tatto.
forma ad un’intuizione originale per creare un nuovo modo di ve-
dere un oggetto ben noto a chi ogni giorno opera nel mondo del cartolina d’acquisto
€ 8,40 soccorso. a pagina 31
L’ustione può essere definita come l’alte- costituita da raggi luminosi, ultravioletti, La presenza di ustioni del volto o del tora-
razione indotta nel tessuto vivente da un infrarossi e gamma. ce, peli del volto bruciati, stridore laringeo
agente di varia natura fornito di energia Se poi si verifica un’esplosione si aggiun- e sputo nerastro devono sempre far so-
termica superiore alle capacità omeosta- ge un’onda meccanica di enorme intensi- spettare lesioni delle vie aeree da inala-
tiche dell’organismo. tà ed un’onda calorica generata dal- zione.
Bisogna considerare che fattori quali la l’energia sviluppatasi dall’esplosione Ricordiamo inoltre che la vittima di un in-
localizzazione della lesione, la sua stessa. cendio in ambiente circoscritto è inoltre
estensione e profondità, l’età del pazien- • Elettricità: l’ustione è da ricondurre al ad alto rischio di intossicazione da ossido
te o le sue condizioni generali, possono passaggio di corrente attraverso i tes- di carbonio.
far si che dall’alterazione locale si passi suti con produzione di calore in base al Le successive valutazioni saranno: la fre-
ad una condizione di malattia complessa principio di Joule. In genere nei punti di quenza respiratoria e cardiaca, la pres-
e generalizzata denominata “malattia da entrata e di uscita della corrente sono sione arteriosa, lo stato di coscienza me-
ustione”. presenti lesioni cutanee le cui caratte- diante il Glasgow Coma Scale, la saturi-
Le ustioni sono molto frequenti e rappre- ristiche dipendono dall’intensità della metria, la presenza di segni specifici es.
sentano la quarta causa di morte trauma- corrente, dalla durata del suo passag- cianosi.
tica, precedute da incidenti stradali, ferite gio e dalla resistenza opposta dalla cu- Si procederà alla valutazione delle ustioni
penetranti e cadute, gravate da un’eleva- te.Quando l’intensità è molto elevata si in base alla loro profondità ed estensione,
ta mortalità ed una ancor più elevata possono verificare lesioni cutanee po- facendo riferimento alla Regola del Nove
morbilità a breve ed a lungo termine. co rilevanti associate a danni gravissi- (Schema di Wallace) e delle eventuali le-
La fascia d’età più colpita è quella pedia- mi a carico di tessuti ed organi interni. sioni associate.
trica con il 60% di lesioni gravi ed il 55% • Agenti chimici: acidi, alcali, solventi or-
di quelle mortali. Questa fascia di età è ganici, magnesio e fosforo bianco
quella più colpita da morbilità a lungo ter-
mine con esiti gravemente deformanti e Valutazione dello scenario e della vit-
compromissioni funzionali. tima
L’ustione nel bambino è soprattutto do- E’ di fondamentale importanza la valuta-
vuta a liquidi caldi. zione dello scenario per identificare si-
Segue la fascia d’età dai 17 ai 31 anni, tuazioni pericolose per il o i pazienti e per
con prevalenza di lesioni causate da in- l’equipaggio sanitario.
cendio di liquidi infiammabili o agenti Nel caso in cui siano presenti i Vigili del
caustici industriali. Fuoco la valutazione dello scenario e del
Gli agenti termici implicati nell’eziologia conseguente rischio evolutivo sarà di lo-
dell’ustione possono essere: ro pertinenza.
• Solidi : perlopiù oggetti metallici Non è mai superfluo ricordare l’importan- Regola del Nove di Wallace
• Liquidi: acqua, olio, soluzioni varie, za di utilizzare i Dispositivi di autoprote-
metalli fusi zione (DPI). L’età del paziente influisce pesantemen-
• Gassosi: vapore, gas infiammati, fiam- La valutazione approfondita del paziente te sulla mortalità in quanto nell’anziano la
ma viva deve avvenire in ambiente sicuro, anche depressione dei poteri di difesa e della
• Radiazioni: derivano perlopiù da una se spesso questo costringe a spostare il capacità di reazione fanno si che l’insulto
sorgente solare o nucleare. paziente. termico possa provocare alterazioni ge-
In questo ultimo caso la grande potenzia- La prima valutazione è relativa alle vie nerali più pericolose di quanto comporte-
lità lesiva è dovuta all’energia radiante aeree del paziente. rebbe il grado e l’estensione dell’ustione
Eo 10 Novembre 2008
secondo la seguente regola: L’inalazione di vapori ad alte temperature possibilmente in una zona non interessata
Età + BSA (area di superficie corporea) determina infatti facilmente ustioni delle dall’ustione utilizzando cannule di grosso
ustionata(%) = Probabilità di morte (%) vie aeree superiori mentre i fumi provoca- calibro, 14-16 gauge, quando possibile è
sempre preferibile una via venosa centra-
le in quanto meno dislocabile dal progredi-
Aspetto Prognosi re dell’escara e dell’edema.
Epidermiche: E’ sempre preferibile infondere Ringer lat-
interessa esclusivamente lo stato tato alternato a soluzione isotonica di
guarigione spontanea
corneo (1° grado)
Superficiali
Eo 12 Novembre 2008
50% INFARTI EVITABILE CON
PREVENZIONE,
NASCE CONSULTA
Garantire la sicurezza dei cittadini, in situazioni d’emergenza, Piu’ della meta’ dei 150.000 infarti che si registrano ogni anno in
attraverso lo scambio ed il coordinamento di risorse, mezzi e Italia potrebbe essere evitato correggendo gli stili di vita e ridu-
know how. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscrit- cendo fattori di rischio come diabete e ipertensione. Per questo
to dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e dal- e’ nata la ‘Consulta delle societa’ scientifiche per la riduzione del
l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Mo- rischio cardiovascolare’ (Cscv), un’alleanza tra dieci societa’
retti. “Siamo la prima Regione in Italia – ha dichiarato Marraz- scientifiche con oltre 13mila iscritti che vede nella prevenzione la
zo – a firmare un protocollo di questo tipo, perché crediamo vera frontiera per la medicina del futuro. ‘’Le malattie cardiova-
che bisogna operare insieme a chi, come le Ferrovie dello Sta- scolari sono la prima causa di morte al mondo - spiega il coordi-
to, ha le capacità per migliorare e moltiplicare il nostro lavoro, natore scientifico Giuseppe Mancia - e in Italia sono molte le so-
in modo da garantire la sicurezza dei nostri cittadini”. L’accor- cieta’ scientifiche che si occupano della prevenzione da diversi
do siglato oggi fa seguito all’intesa trovata a livello nazionale punti di vista, producendo ricerche di grande qualita’ pubblicate
tra Fs e il Dipartimento nazionale della Protezione civile, e pre- dalle piu’ importanti riviste internazionali. Si sentiva pero’ l’esi-
vede, sul territorio laziale, lo scambio di informazioni tra le ri- genza di un momento di collegialita’, per armonizzare e integra-
spettive sale operative in caso di emergenze che mettano a ri- re tutte le loro attivita’‘’. E’ cosi’ nata l’idea della Consulta, che
schio la salute dei cittadini. “La nostra sala operativa – ha sot- riunisce, tra gli altri, la Societa’ italiana diabetologia (Sid), quella
tolineato Marrazzo – è una delle migliori strutture regionali di medicina interna (Simi), quella di nefrologia (Sin) e quella di
d’Italia, operativa 24 su 24, ma dopo questo protocollo siamo geriatria e gerontologia (Sigg). Tra i suoi obiettivi, spiega Man-
ancora più sicuri”. La convenzione inoltre prevede lo scambio cia, anche quelli di stimolare la ricerca scientifica e di aiutare i
di informazioni, tra Fs e Protezione civile, su meteo, incendi media nella comunicazione al pubblico dei progressi della medi-
boschivi e rischi sismici, in modo da prevedere e prevenire cina. ‘’Grazie alla Consulta - aggiunge - le societa’ potranno par-
eventuali rischi in ambito ferroviario. lare alle istituzioni sanitarie regionali e nazionali con una voce
“E’ un bel passo avanti – ha dichiarato Mauro Moretti - perchè piu’ forte e potranno mirare a una maggiore presenza a livello
grazie a questo accordo, nel caso del verificarsi di emergenze europeo’‘. Tutto cio’ grazie ad una ‘’totale indipendenza dalla po-
territoriali, siamo pronti a mettere a disposizione i nostri uomi- litica e dall’industria - conclude Mancia - visto che la Consulta e’
ni, le nostre apparecchiature, e i nostri mezzi per dare suppor- finanziata dalle stesse societa’ scientifiche con un euro per ogni
to”. Moretti ha sottolineato i diversi punti previsti dall’accordo: iscritto’‘.
“ E’ importante – ha rimarcato - lo scambio di informazioni, la
presenza congiunta in sala operativa e anche la parte relativa
alla formazione. Fondamentale – ha concluso - quindi che si
comprendano le necessità dell’uno e dell’altro e che si operi in
coordinamento”. All’appuntamento è intervenuto Maurizio
Pucci, direttore regionale della Protezione civile, che ha illu-
strato le fasi operative dell’accordo: “Questa convezione – ha
sottolineato Pucci - ha una sua reciprocità: la protezione civile
mette in campo uomini e mezzi per garantire la sicurezza dei
viaggiatori nel caso in cui un convoglio ferroviario, per qualsia-
si motivo, avesse dei problemi e, allo stesso tempo, le Fs met-
tono a disposizione della protezione civile del Lazio dei convo-
gli per il trasporto di volontari e mezzi sui luoghi in cui si veri-
ficano degli eventi accidentali”. Previste anche una serie di at-
tività di formazione tra il personale della protezione civile re-
gionale e quello delle Fs, con esercitazioni sul campo. “Attra-
verso l’accordo, con un mezzo di trasporto fondamentale co-
me il treno, puntiamo ad evitare che fatti come quelli che si so-
no verificati nei mesi scorsi possano ripetersi, senza che sia
data tempestivamente assistenza ai viaggiatori che dovessero
trovarsi in difficoltà”. Il protocollo rappresenta il primo passo
verso la sottoscrizione di accordi con altre istituzioni regionali
che operano nei settori dell’emergenza, come l’Ares 118.
MODENA SOCCORSO
Novità, inizia l’era dell’automedica 46.000 RICHIESTE DA INIZIO ANNO
L’Asl 4 garantisce: ”Migliore il ser- 46.224 richieste di intervento, con una media giorna-
vizio” liera di 168 richieste: e' il dato che fotografa la mole
di lavoro gestita nei primi nove mesi del 2008 dalla
Dal 1 gennaio 2009 verrà attivato il servizio centrale operativa di Modena Soccorso, con una cre-
giornaliero di automedica. Due nuovissimi scita di richieste rispetto al 2007 che si prevede del
Fiat Doblò per cui l’Asl 4 ha indetto un bando 2% a fine anno, se il trend rimarra' inalterato. Per
di gara, sono ora in fase di allestimento. Le vetture verranno posizionate al quanto riguarda la gravita', secondo i dati illustrati in
centro socio-sanitario ‘Giovannini’ con tre ambulanze di supporto; mantenu- una conferenza stampa, poco meno di un quarto del-
ti nelle ore notturne i due punti medicalizzati più un’ambulanza in stand-by le chiamate, il 24%, sono stati 'codici rosso' (elevata
a disposizione del 118. criticita' presunta), la meta', 50%, 'codice giallo' (gra-
Prato, 5 novembre 2008 - Addio al medico a bordo delle ambulanze che ap- vita' intermedia), il 18% 'codice verde' (gravita' lieve)
partengono alle associazioni di volontariato. E benvenuto al servizio giorna- e 8% 'codice bianco' (in prevalenza trasporti intrao-
liero di automedica (due nuovissimi Fiat Doblò per cui l’Asl 4 ha indetto un spedalieri urgenti). Nel 75% dei casi la centrale ope-
bando di gara, sono ora in fase di allestimento) che dal 1 gennaio 2009 do- rativa e' intervenuta per problemi di natura internisti-
vrebbe diventare il cuore del sistema 118 di emergenza per la provincia di ca, legati all'apparato cardiocircolatorio, respiratorio
Prato. Attualmente è già attiva un’automedica dell’Asl che copre il territorio e di tipo neurologico; nel 25% dei casi si e' invece
insieme a due ambulanze medicalizzate delle associazioni (il turn-over av- trattato di interventi per eventi traumatici. E' la casa il
viene secondo un calendario prestabilito tra Croce d’Oro, Misericordia e luogo da cui provengono piu' richieste di intervento: il
Pubblica Assistenza), ma il progetto di razionalizzazione del 118 prevede 60% del totale, ben 27.714. La strada e' il secondo
l’attivazione di due automediche nelle ore diurne posizionate al centro so- luogo piu' rischioso, con 7.488 interventi (16%). Il
cio-sanitario ‘Giovannini’ con tre ambulanze di supporto in partenza dalle tre giorno della settimana in cui le richieste al 118 sono
associazioni di Prato centro. Mentre nella fascia oraria vengono mantenuti i piu' numerose e' il lunedi': 6.818 complessivamente,
due punti medicalizzati notturni più un’ambulanza in stand-by a disposizio- rispetto alla media di 6.603 registrate negli altri giorni.
ne del 118. “L’obiettivo - spiega Alessandro Querci, responsabile della cen-
trale operativa 118 dell’Asl 4 - è quello di ottimizzare il sistema garantendo
i migliori risultati e allo stesso tempo contenendo le risorse, secondo le di- Pronto Soccorso in Italia:
rettive regionali”. una spesa impropria di un
Il centro Giovannini è stato individuato dall’azienda sanitaria perché in una miliardo di euro. Il progetto del
posizione strategica e centrale, che garantisce l’invio per ‘distanza’ ovvero
sempre l’invio del mezzo più vicino al luogo dell’intervento, come prevede sottosegretario alla
la legge. Querci precisa: “Il progetto costituisce un rinforzo qualitativo e Salute Ferruccio Fazio
quantitativo del sistema e si svilupperà in due fasi successive. La prima è
stata quasi portata a compimento. La rete di soccorso territoriale è divisa in Il 40% degli accessi in Pronto Soccorso
quattro livelli di intervento che vanno dall’elisoccorso alle automediche per in Italia viene catalogato con codici bian-
poi passare alle ambulanze con infermiere e alla valorizzazione delle risor- chi e verdi. Sono questi che, secondo le
se del volontariato. I soccorritori volontari - aggiunge - sono stati formati stime, generano una spesa impropria di un miliardo di
adeguatamente per effettuare in modo efficace un primo intervento sia in euro. Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio fa il
caso di traumi che in caso di arresto cardiaco tramite il defibrillatore semiau- punto della situazione dei Pronto Soccorso italiani e ri-
tomatico che è in dotazione”. badisce la strategia del Governo per abbattere i tempi
Quindi nelle previsioni dell’Asl 4 l’efficienza complessivo del servizio 118 d’ attesa ed eliminare le inappropriatezze nei Diparti-
sarà nettamente superiore perché di fatto sul territorio agiranno contempo- menti di emergenza (Dea). L’ idea è quella di indivi-
raneamente 5 mezzi contro i 3 del precedente assetto e perché sono pre- duare una serie di strutture, vicine e lontane ai Pronto
viste due automediche di soccorso avanzato - con a bordo un infermiere e Soccorso, attraverso le quali attivare un’ assistenza 24
un medico - che vengono scollegate dal servizio di trasporto e ricovero in ore su 24. Nello studio dei medici di famiglia in asso-
ospedale dei pazienti, su cui invece intervengono i mezzi delle tre associ- ciazione e negli stessi ambulatori degli ospedali ver-
azioni, rendendole subito disponibili alla chiamata successiva. E se saran- ranno dirottati i casi non urgenti o le urgenze minori.
no rispettati i tempi la nuova organizzazione andrà a regime, che già sareb- In questi centri secondo Ferruccio Fazio si potranno
be dovuta partire il 1 novembre scorso, il 1 gennaio 2009. Più avanti, inve- fare radiografie, mammografie di controllo, ecografie,
ce, l’inizio della seconda fase del progetto, subordinata all’analisi dei risul- e sempre sul territorio si concentrerà l’ attività di pre-
tati che prevede il contenimento delle necessità di organico medico, l’au- venzione primaria, secondaria e terziaria.
mento della presenza di infermieri sui mezzi di soccorso e anche il fatto di La sperimentazione di questo sistema potrebbe parti-
mantenere i punti di primo soccorso diurni nelle 4 sedi attuali (Vernio, Vaia- re da cinque centri della Lombardia, ma i dettagli del
no, Montemurlo e Poggio a Caiano). progetto sono ancora in via di definizione.
Eo 14 Novembre 2008
Stress, disagio lavorativo, patologia psichica
e danno all’utenza
nell’ambito della criticità sanitaria
Cimino L., Landuzzi F. - Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Sezione di Medicina Legale, Università di Bologna.
La relazione esistente fra stress e patologia mentale è or- ristica degli stimoli ambientali capace di indurre una reazio-
mai nota da tempo. In accordo con la teoria dell’origine mul- ne di stress è la loro ambiguità; l’importanza di tale aspetto
tifattoriale dei disturbi mentali, numerose evidenze (1, 2) in- è particolarmente evidente in ambito lavorativo nel quale,
dicano, infatti, che l’esposizione in età adulta ad eventi ad esempio, l’ambiguità del ruolo percepito dall’individuo ri-
stressanti riveste un ruolo fondamentale nell’esordio di nu- guardo le proprie attribuzioni, può determinare l’esaurimen-
merose psicopatologie, soprattutto in presenza di fattori psi- to delle risorse dell’organismo nel tentativo di decodificare
cosociali e di vulnerabilità genetica1, mentre gli eventi trau- lo stressor (9, 11).
matici precoci sembrano determinare una predisposizione
allo sviluppo di quadri psicopatologici in età adulta quali, in Stress, rischio per l’utenza e danno all’operatore sani-
particolar modo, depressione maggiore, disturbi d’ansia, di- tario
sturbi di personalità ed abuso di sostanze (6, 7). Numerose evidenze (11, 12), indicano come le maggiori
Il concetto di stress attualmente più accreditato è quello che tensioni a cui è sottoposto oggigiorno l’individuo avvengono
lo considera una funzione del grado di adattamento dell’in- in ambiente familiare, sociale, e lavorativo, ambiti, in parti-
dividuo a stimoli ambientali; tale risposta, in termini compor- colare quest’ultimo, nei quali si assiste ad una conflittualità
tamentali, è uno dei cardini della capacità di interazione con progressivamente crescente e foriera di patologie che as-
il mondo esterno ed è un meccanismo avente finalità teleo- surgono a epifenomeni della stessa moderna civiltà indu-
nomiche. Hans Saley, autore a cui spetta il grande merito di strializzata. A tale riguardo, infatti, il Piano sanitario nazio-
aver inserito lo stress in una teoria generale dello sviluppo nale 2006-2008 ha evidenziato, nel capitolo inerente “la tu-
della malattia, lo definì come “sindrome generale di adatta- tela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” la progres-
mento (SGA)”, ovvero una risposta aspecifica a qualsiasi ri- siva modificazione dei modelli tradizionali di esposizione al
chiesta proveniente dall’esterno “che ha il fine di mobilizza- rischio in ambito lavorativo in cui, accanto alle patologie da
re l’individuo ed è mediata dalla midollare del surrene attra- rischi noti, è stato evidenziato un progressivo incremento
verso l’attivazione del sistema simpatico”(8). Lo stesso au- delle patologie da rischi psicosociali connessi all’organizza-
tore distingueva inoltre due tipologie di stress: uno, per co- zione del lavoro o da “costrittività organizzativa”, quali
sì dire positivo, denominato “eustress”, che si verifica quan- stress, burn-out, mobbing, etc, che sono stati pertanto rico-
do le “pressioni” agenti sul soggetto rientrano nell’ambito nosciuti, nella Gazzetta Ufficiale n. 134/2004, come forieri di
della tollerabilità e l’attivazione psicofisiologica conseguen- patologie rientranti nel novero delle malattie professionali
te consente la mobilizzazione delle risorse dell’individuo, (12).
migliorandone attenzione, percezione, concentrazione, me- In letteratura è ormai ben documentata la correlazione in-
moria; l’altro, denominato “distress”, secondario, invece, ad versa esistente tra fatica, deprivazione del sonno e perfor-
una situazione in cui l’individuo viene sottoposto ad una sti- mance, soprattutto in riferimento alle cosiddette “help pro-
molazione cronica tale da alterare l’omeostasi psico-neuro- fessions”, quelle professioni, cioè, basate sulla “relazione
endocrina dell’organismo e condizionare sentimenti e com- d’aiuto” tra operatore ed utente, fra cui spicca, in particola-
portamenti spesso disadattativi sul piano personale e socia- re, per la peculiarità dell’intervento sanitario caratterizzato
le (9). Sulla base di tali considerazioni, pur risultando diffi- dall’agire in situazioni di emergenza/urgenza, assieme al
cile, allo stato attuale delle nostre conoscenze a riguardo, particolare tournover lavorativo tale da configurare un vero
definire in maniera univoca l’evento stressante, possiamo e proprio lavoro usurante3, l’attività svolta dal personale ad-
nondimeno considerare situazioni stressanti tutti gli stimoli detto ai reparti di pronto soccorso, rianimazione, chirurgia
sociali, relazionali ed interpersonali che comportano la ne- d’urgenza, etc. (13).
cessità di riadattamento dell’individuo, capaci di provocare I dati presenti in letteratura (3, 4, 5) hanno evidenziato co-
un cambiamento dell’omeostasi dell’organismo con modifi- me la fatica legata a pesanti rotazioni di turno (> 12 h) ha
cazioni a livello del sistema nervoso vegetativo, endocrino un effetto negativo sulla performance neuro-comportamen-
ed immunitario (9, 10). Appare evidente che non esistono tale, aumentando la propensione all’addormentamento e di-
eventi stressanti in assoluto2, ma soltanto in relazione alla minuendo le capacità cognitive e le abilità. Altri studi hanno
valutazione che ne fa l’individuo ed alla percezione che es- evidenziato come i turni pesanti siano comparabili, in termi-
so abbia di essere in grado o meno di prevedere un even- ni di severità di indebolimento neuro-comportamentale, al-
to ed eventualmente di modificarlo. Una particolare caratte- l’assunzione di alcool e che i soggetti in molti casi non so-
Eo 16 Novembre 2008
omeostatiche dell’organismo che diventa 7 Cass Pen, sez IV, 11 marzo 2005, n 9739. ro svolto, ampia letteratura in materia ha evidenzia-
così più vulnerabile alle infezioni e suscet- 8 Cass Civ, sez lav, 6 ottobre 1998, n 9895 (Soc. to come esista un legame di causalità circolare tra
tibile all’insorgenza di malattie particolar- l’insorgenza di entrambe le suddette condizioni ed
mente a carico dell’apparato circolatorio, Romana ed c Baronciani). “(…) all’autonomia col-
eventuali situazioni stressogene proprie dell’am-
digerente, cutaneo, immunitario e neuro- lettiva va riconosciuta la possibilità di introdurre de-
biente lavorativo, legate a trascuratezza e/o viola-
psichico (10); inoltre lo stress da lavoro fa- roghe al limite di sei giorni consecutivi di lavoro,
zioni da parte della gestione organizzativa del la-
cilita anche l’insorgere ed il persistere di si- però -dovendo attribuirsi natura di diritto soggetti-
voro stesso (11).
tuazioni di mobbing e/o di burn out10. Co- vo di carattere costituzionale al diritto del lavorato-
11 Le attuali evidenze cliniche, che si avvalgono
me precedentemente accennato, partico- re alla tutela della propria persona ed essendo tale
diritto inviolabile, bene unitario e indivisibile delle odierne tecniche di neuroimmagine, avvalora-
larmente significativa è la relazione esi-
dell’“uomo” che si afferma anche nelle formazioni no l’ipotesi che la psicoterapia modifichi le funzioni
stente fra stress e patologia psichiatrica (1,
sociali (art. 2 cost.) -qualsiasi atto violativo di esso cerebrali altrettanto ed in modo specifico quanto i
2 , 9, 10, 19); infatti gli eventi stressanti
deve considerarsi illegittimo e quindi invalido. An- farmaci. Tali ricerche, infatti, evidenziano l’effetto
cronici sembrano avere un duplice effetto
che l’autonomia collettiva, infatti, deve rispettare il neuroanatomico funzionale di ogni relazione e di
nella genesi dei disturbi psichici: gli eventi
suddetto diritto del lavoratore e sottostare al relati- quella psicoterapeutica in particolare, sottolineando
stressanti che si verificherebbero nell’in-
fanzia indurrebbero una predisposizione vo sindacato del giudice di merito, la cui ammissi- l’importanza di una visione della mente a vari livel-
alla patologia mentale da adulti, mentre gli bilità deriva “mutatis mutandis” dalle sentenze del- li, biologico, emotivo, cognitivo e psicologico, in
eventi che si verificano in età adulta avreb- la Corte cost. n. 105 del 1972 n. 103 del 1989 e un’ottica integrata ed interattiva sia nella dimensio-
bero un ruolo di fattori precipitanti, in indi- n. 268 del 1994. Ne consegue che, nell’ipotesi in ne filogenetiva-evolutiva che ontogenetica (24, 25,
vidui predisposti, l’esordio della patologia. cui il lavoro si protrae per più di sei giorni consecu- 26).
Alcuni sintomi sembrano, inoltre, risentire tivi con godimento del giorno di riposo compensa- 12 Le reazioni psichiche indotte da situazioni
maggiormente degli eventi stressanti indi- tivo con una periodicità differente rispetto a quella stressanti possono presentare fasi cronologiche di
pendentemente dalla diagnosi; tali sintomi, ordinaria, il giudice di merito, cui compete l’inter- maggiore intensità, per poi arrestarsi gradualmen-
tra cui l’umore depresso, l’anedonia, il de- pretazione dei contratti collettivi di diritto comune, te su livelli clinicamente meno rilevanti, fino a sta-
ficit di concentrazione, l’ansia psichica, l’in- se accerta che nel contratto considerato non è sta- bilizzarsi in una condizione duratura, che sostanzia
sonnia, il rallentamento psicomotorio, to indicato un apposito compenso in relazione alla il danno biologico permanente. Altre volte, invece,
l’anergia, l’ideazione di colpa e suicidaria, penosità del lavoro prestato nei giorni successivi al la reattività psichica si risolve completamente, sen-
correlano con la presenza di eventi stres- sesto consecutivo -il quale, qualora sia comunque za lasciare una condizione sindromica permanente
santi nell’anno precedente l’episodio indi- rispettata la cadenza di un giorno di riposo ogni sei tale che al momento della valutazione medico-le-
pendentemente dalla diagnosi prevista dal di lavoro, non può, ontologicamente, essere qualifi- gale i disturbi risultano completamente risolti: è so-
DSM e percorrono trasversalmente l’intera cato come lavoro straordinario perché non si ag- prattutto in questi casi che appare molto importan-
patologia mentale rappresentando il corre- giunge a quello contrattualmente previsto- può de- te una corretta valutazione del danno biologico
lato clinico dello stress (1, 2, 19). Uno dei terminare l’ammontare del suddetto compenso temporaneo. Tuttavia, a tal proposito, è bene ricor-
possibili meccanismi con cui stressori cro- (che va considerato come indennizzo per danno da dare come a seguito di un episodio psico-reattivo,
nici potrebbero svolgere la loro azione pa- usura e che è ulteriore ed aggiuntivo rispetto al ancorché risoltosi nei suoi aspetti di rilevanza clini-
togenetica è rappresentato dall’alterazione compenso destinato a retribuire la “qualità” del la- ca al momento dell’accertamento peritale, nell’in-
del feed-back negativo dei corticosteroidi voro prestato nella giornata della domenica) appli- dividuo possa essersi creata una condizione di par-
circolanti sull’asse ipotalamo-ipofisi-surre- cando, per la relativa liquidazione, un metodo ana- ticolare vulnerabilità, una sorta di locus minoris re-
ne (HPA) con conseguente ipercortisole- logo a quello proprio del lavoro domenicale, con il sistentiae, tale da condizionare una riduzione della
mia e compromissione della neurogenesi e quale è evidente l’affinità.”. funzione di “riserva psichica” che potrebbe indurre
del trofismo cerebrale. Nell’uomo l’implica-
9 Tribunale di Milano, 19 luglio 2006 (Greco c Soc nuovamente l’insorgenza, a fronte di una sollecita-
zione dell’asse HPA nei disturbo stress
Il Guerriero). “La prestazione di attività lavorativa ef- zione psico-stressante anche di minore intensità ri-
correlati è ampiamente documentata: ano-
fettuata oltre il sesto giorno, e non recuperata, de- spetto a quella che originariamente aveva condizio-
malie del funzionamento di tale asse, e in
termina un danno da usura psicofisica che è pre- nato l’insorgenza della sintomatologia psichica, di
particolare un’alterazione della capacità
sunto e può essere quantificato equitativamente disturbi-psicopatologici clinicamente rilevanti. Per-
dei glucocorticoidi circolanti di espletare il
applicando al primo giorno lavorato dopo il sesto tanto, nella stima del danno psichico permanente,
feed-back negativo sulla secrezione degli
giorno la base di maggiorazione prevista dal con- dovranno essere tenuti in debito conto anche il ri-
ormoni attraverso il legame con i recettori
mineralcorticoidi e glucocorticoidi nei tes- tratto collettivo per il lavoro straordinario, e un ulte- schio concreto di recidiva (chiaramente sulla base
suti HPA, sono state descritte nei soggetti riore aumento dell’1 per cento per ogni giorno la- di accreditati dati scientifici) dei vari disturbi psico-
affetti da patologia psichiatrica e negli indi- vorativo successivo fino al godimento del riposo, patologici presi in considerazione (11).
vidui esposti a eventi psicologici avversi (1, mentre il danno alla salute deve essere provato dal 13 A tale riguardo la Suprema Corte così si è
2, 20). In quest’ultimi casi, in particolare, lavoratore.”. espressa: “La mancata fruizione del riposo settima-
sembra che l’aumento del cortisolo circo- 10 Sebbene sia nel burn out, che nel mobbing, pur nale è suscettibile di ledere non solo i diritti econo-
lante secondario a situazioni stressanti, con le profonde differenze legate alla psicogenesi mici, ma anche i diritti fondamentali del lavoratore,
determinando, per l’alterata regolazione ed alla psicodinamica di queste due situazioni , determinando in capo allo stesso un danno biologi-
omeostatica, una iperattivazione dei recet- l’esperienza negativa si concretizza essenzialmen- co, ovvero un danno esistenziale; quest’ultimo po-
tori dei glucocorticoidi, generi una reazione te nella frustrazione di non vedere realizzato/rico- trà essere risarcito, ex art. 2043 c.c., solo una vol-
a cascata intracellulare con conseguente nosciuto il proprio investimento personale sul lavo- ta fornita la prova della lesione di un diritto inviola-
riduzione del BDNF (Brain-Derived Neuro- ro ed allo sviluppo di un vissuto di bile della personalità” (Cass. Civ., 3 luglio 2001, n.
trophic Factor) e soppressione dei normali inadeguatezza/inutilità dei propri sforzi con com- 9009 ).
processi neurogenici con possibile insor-
promissione dei processi di coping rispetto al lavo-
genza di disturbi psicopatologici quali de-
Eo 18 Novembre 2008
ista l’attualità dell’argomento, e a
V
seguito delle recenti normative che
regolano il tema della sicurezza sul
lavoro, la società KONG credendo
fermamente in questa iniziativa e
disponendo di una struttura attrezzata e
strutturata per tenere corsi di questo tipo,
mette a disposizione di Enti e o società in-
teressate a fare addestramento/aggiorna-
mento ai propri tecnici per incrementare la
sicurezza sul lavoro.
Tra gli altri, proprio il mese scorso si è te-
nuto un corso di aggiornamento per i tecni-
ci ENEL; più di cento persone hanno parte-
cipato a queste giornate alternando lezioni
teoriche a momenti di esercitazioni pratiche.
La sala è attrezzata con un impalcatura alta circa 6 metri da cui
è possibile calarsi e simulare diverse situazioni di soccorso ed
evacuazione e da una zona attrezzata con sedie, videoproietto-
re, Tv e lettore dvd per tenere conferenze e lezioni teoriche.
Inoltre è disponibile una grande parete artificiale esterna dove è
possibile arrampicare.
Tutto questo in un’area dello stabilimento di Monte Marenzo
(LC), appositamente attrezzata per tenere corsi di formazione
ad operatori che praticano lavori in quota (per i non addetti si
tratta di quei lavori svolti ad un altezza superiore ai 2 metri).
Tra i docenti, Ettore Togni ed Erminio Sertorelli (Guida Alpina
specializzata per l’insegnamento dei lavori in fune appartenente
alla scuola di alpinismo ORTLER CEVEDALE e responsabile del
corso) che in merito alla collaborazione dice - “i materiali messi
a disposizione e il sito attrezzato sono adeguati alle esigenze
formative di una vasta gamma di operatori, dall’edilizia al moni-
toraggio dei beni culturali, dalle telecomunicazioni al trasporto di
energia elettrica ”-.
Inoltre, tramite le GUIDE
ALPINE (Erminio Sertorelli
e Ettore Togni in primis)
viene fornito un servizio
d’ispezione a domicilio per
valutare soluzioni ad hoc fi-
nalizzate a migliorare la si-
curezza degli operatori di
lavori in quota.
“ KONG da
subito ha creduto
in questo mercato
investendo
nello sviluppo
di prodotti Il rinnovato sito all'interno del quale si trova la
specifici struttura per i corsi, collocato in un ampio capan-
”
none di 800 m², situato in prossimità degli uffici
e dello stabilimento KONG spa, e adiacente all'-
hangar con pista d'atterraggio di un Volo club che
fa parte del complesso. www.kong.it
Partono da Torino le
linee guida per un
Sistema di emergenza
sanitaria unico per
tutta Europa
OMS, Fondazione CRT e il Sistema 118 del Piemonte hanno organizzato in Italia il Terzo Tavolo
di lavoro interministeriale sul sistema del Servizio Sanitario d’Emergenza nell’Unione Europea
Si è svolto a Torino, in Fondazione CRT, il Tavolo di lavoro 118 Piemonte e finanziata da Fondazione CRT, che sostiene
interministeriale sul sistema del servizio Sanitario d’Emer- le attività del servizio di emergenza territoriale piemontese
genza nell’Unione europea, al termine di due giorni di incon- fin dalla sua creazione. La Fondazione CRT sostiene dal
tri i 27 rappresentanti dei Ministeri della Salute dei Paesi del- 1994 i servizi di emergenza con specifici progetti dando un
l’Ue hanno elaborato le linee guida per “Un sistema di emer- importante contributo al sistema sanitario piemontese che
genza sanitaria unico” per tutti gli stati membri. OMS (Orga- negli anni è diventato un punto di riferimento. L’eccellenza
nizzazione Mondiale della Sanità), Fondazione Cassa di Ri- del modello del Piemonte è riconosciuta dai numeri: 25mila
sparmio di Torino e il Sistema 118 del Piemonte hanno orga- volontari, 2000 infermieri, 2 milioni di chiamate in 5 anni,
nizzato in Italia la terza tappa del progetto “Assessment of 400mila all’anno, il 40% degli interventi risolti sul posto. L’im-
emergency medical services preparedness in the framework pegno della Fondazione nel miglioramento dei servizi al ter-
of national crisis management structures in EU member Sta- ritorio attraverso il mantenimento ed il potenziamento del
tes” sulla valutazione dell’efficacia dei sistemi di emergenza parco mezzi per il Soccorso Sanitario è in Europa un esem-
sanitaria nell’ambito delle strutture per la gestione delle ma- pio unico che si è affermato e qualificato negli anni come un
xiemergenze nei diversi Paesi dell’Unione europea. Gli in- intervento distintivo e altamente caratterizzante dell’operato
contri precedenti, preparatori alle conclusioni del tavolo di della fondazione nel comparto sanitario. Fino ad oggi sono
Torino, si sono tenuti a Bratislava nel giugno del 2007, e a state complessivamente donate dalla Fondazione CRT 382
Lisbona lo scorso dicembre. autoambulanze a 226 organizzazioni volontarie di soccorso
Scopo del progetto è la mappatura e il confronto fra i sistemi sanitario, convenzionate con il 118, attive in Piemonte e Val-
dell’emergenza sanitaria nei Paesi dell’Unione europea, per le d’Aosta.
poter elaborare le linee guida valide per tutti individuando
best practices condivise, soluzioni comuni a punti critici e ne-
cessità dei diversi sistemi nazionali dell’emergenza. Nel cor-
so dei due giorni di lavori, i 27 rappresentanti designati a se-
guire il progetto dai Ministeri della Salute di ogni singolo Sta-
to dell’Unione europea hanno esaminato i dati raccolti in tut-
ti i Paesi sulla base di un questionario elaborato durante gli
incontri precedenti. Dalla valutazione dei dati sono emerse le
raccomandazioni dirette alla Commissione Europea e a ogni
Paese membro per poter organizzare un sistema dell’emer-
genza unico, coerente e transfrontraliero per tutta Europa,
allineato agli standard più alti emersi dal confronto fra gli
Stati.
Il progetto è cofinanziato dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità, Ufficio regionale per l’Europa con sede a Barcellona,
e dalla Commissione Europea, Direzione Generale SANCO
per la Salute e i Consumatori.
L’organizzazione del tavolo di Torino è stata realizzata gra-
zie al Ministero della Salute in collaborazione con il Sistema
Eo 20 Novembre 2008
LINEE GUIDA emerse dal tavolo di Torino
Per realizzare un Sistema di Emergenza Sanitaria unico in Eu- tipo C (rispettivamente ambulanze di soccorso di base e
ropa sono necessari: medicalizzate, mentre quelle di tipo A sono di solo traspor-
• Una legislazione coerente to)
• L’accesso gratuito per tutti ai servizi sanitari di emergenza • Redigere sistematicamente report sulla percentuale di pa-
ospedalieri ed extraospedalieri, comprese le minoranze et- zienti critici raggiunti entro otto minuti dalla chiamata
niche e le fasce di popolazione economicamente svantag- • Stabilire un sistema di triage di pazienti per il personale del-
giate le centrali operative, delle ambulanze e dei pronto soccorso
• Una formazione adeguata e omogenea per il personale sa- che sia valido a livello nazionale, per assicurare un accesso
nitario e parasanitario ai servizi sanitari appropriato e rapido e l’equità nella quali-
• Un’attenzione particolare alle maxiemergenze tà delle cure erogate
Il documento prodotto dal tavolo interministeriale sarà recepi- • Migliorare meccanismi che permettano la condivisione in
to dalla Commissione europea. Il documento contiene le “rac- tempo reale di informazioni fra centrale operativa e perso-
comandazioni” richieste dalla stessa Commissione all’OMS. nale medico
Le raccomandazioni riguardano cinque aree tematiche: nor- • Porre l’attività degli operatori sanitari di primo soccorso in
mativa e finanziamento; servizi di emergenza extraospedalie- caso di emergenza sotto la gestione medica della centrale
ri; servizi di emergenza ospedalieri; formazione; gestione di operativa
situazioni di maxiemergenza.
SERVIZI DI EMERGENZA OSPEDALIERI
NORMATIVA E FINANZIAMENTO La Commissione europea o ogni altra istituzione appartenen-
Alla Commissione europea è richiesto di ratificare uno stan- te alla Comunità europea dovrebbe:
dard minimo comune per tutti i Paesi europei per i Servizi Sa- • Introdurre uno standard europeo per l’attività dei dipartimen-
nitari di Emergenza (Emergency Medical Systems, EMS), in ti di emergenza degli ospedali
particolare: • Impostare sistemi di monitoraggio della qualità particolari
• Formazione dei professionisti per i dipartimenti di emergenza degli ospedali
• Standard minimi di equipaggiamento che devono essere di- Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe:
sponibili per i servizi di emergenza all’interno di un Ospeda- • Analizzare come i bisogni psico-sociali dei pazienti vengono
le, ma anche per i servizi di emergenza extraospedalieri (co- rilevati e gestiti all’interno dei Dipartimenti di emergenza de-
me il nostro 118) gli ospedali
• Coordinamento fra le centrali operative dei servizi di emer-
genza territoriali FORMAZIONE
• Partecipazione di un rappresentante del progetto EMS ai te- Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe:
am ministeriali di gestione delle maxiemergenze • Estendere e regolamentare la specializzazione in Medicina
• Creazione di meccanismi per rendere disponibili risorse de- d’emergenza per medici in linea con la direttiva europea
dicate per la massima rapidità d’intervento in caso di disa- 2001/19/EC
stro • Regolamentare la formazione specialistica in medicina d’ur-
genza del personale infermieristico e non medico
SERVIZI DI EMERGENZA EXTRAOSPEDALIERA • Includere nelle attività delle scuole per medici e infermieri
La Commissione europea dovrebbe: un corso obbligatorio in medicina dei disastri
• Fornire una lista di indicatori sulla qualità dei sistemi di • Promuovere la formazione continua per personale infermie-
emergenza medica extraospedalieri ristico
• Proporre curricula riconosciuti a livello internazionale di • Organizzare un’adeguata formazione rivolta alle professioni
operatori di primo soccorso come vigili del fuoco, volontari e non mediche e di volontari utilizzate attività sanitarie di
polizia emergenza in ambito extra ospedaliero
• Preparare la strada per una comune strategia formalizzata
da documenti europei strategici supportati da un’istituzione GESTIONE SITUAZIONI DI MAXIEMERGENZA
autorevole Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe:
• Supportare lo sviluppo di linee guida europee per un proto- • Realizzare procedure strategiche e tattiche transfrontaliere
collo per i più frequenti casi di emergenza che includano • Definire un livello minimo essenziale di competenze per
triage (valutazione di soggetti coinvolti in infortuni secondo operatori sanitari alle prese con la gestione delle maxiemer-
classi di urgenza/emergenza) genze
Ogni Stato membro dell’UE dovrebbe: • Garantire e diffondere il più possibile la formazione sulla ge-
• Assicurare un effettivo coordinamento e capacità d’interven- stione dei disastri a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel
to per evitare ritardi in caso di emergenza medica progetto EMS
• Favorire e migliorare l’accessibilità di tutti i Servizi di emer- • Garantire che le centrali operative, i soggetti che gestiscono
genza medica in Europa da parte delle minoranze e degli le ambulanze e i dipartimenti di emergenza degli ospedali
stranieri testino regolarmente i loro protocolli per le maxiemergenze
• Garantire che le chiamate d’emergenza siano gestite dal • Intensificare i meccanismi di cooperazione e coordinamento
servizio di emergenza, soltanto con ambulanze di tipo B e di a livello europeo
anno 2007
dell’emergenza sanitaria territoriale “118” svolge un ruolo fonda- Per Criticità
mentale nell’ambito del servizio sanitario pubblico, rispondendo 77.721 Bianco 17,5%
da una parte all’immediato bisogno di assistenza sanitaria della
207.768 Verde 46,8%
popolazione dall’altra ponendosi come un importante filtro ai ri-
coveri ospedalieri. 121.995 Giallo 27,5%
36.798 Rosso 8,3%
PECULARIETA’ DEL SERVIZIO DI EMERGENZA 118 PIE-
MONTESE Luogo d’intervento
La peculiarità del servizio di emergenza territoriale 118 piemon-
tese è la ricerca di un’omogeneità organizzativa e di presta-
233.896 Casa 52,6%
zione fornita nell’intero ambito territoriale. Ciò è consentito 9.456 Lavoro 2,1%
dall’impianto deliberativo e amministrativo e dall’azione del Di- 13.731 Esercizio Pubblico 3,1%
partimento Interaziendale per l’emergenza sanitaria territoriale - 2.890 Scuola 0,7%
118, a cui compete l’intera gestione del sistema di emergenza 75.455 Strada 17,0%
territoriale e la cui direzione spetta all’Azienda Ospedaliera
CTO/Maria Adelaide di Torino. Grazie al lavoro del Dipartimento
3.489 Impianto sportivo 0,8%
Interaziendale, in stretta collaborazione con l’assessorato alla 105.365 Altro 23,7%
Tutela della salute e sanità della Regione Piemonte, la rete del-
le centrali operative piemontesi dell’emergenza territoriale adot- 350 medici
ta gli stessi protocolli operativi dell’attività ordinaria, una tipolo-
gia omogenea di formazione del personale impiegato, coordina- 2.000infermieri
te risorse e tecnologie di supporto, nonché un unico sistema di 25.000 volontari
acquisizione della dotazioni strumentali e sanitarie per tutto il si-
stema, tale per cui, ad esempio, tutte le ambulanze sono equi- 40 operatori tecnici specializzati
paggiate con identico materiale. Questa compatibilità di proce-
dure, che si aggiunge all’omogeneità dei sistemi radio e telefoni- 61ambulanze medicalizzate, con medico e infermiere a bordo
ci, conferisce al sistema piemontese una predisposizione all’in-
terscambiabilità delle risorse fra le centrali in caso di necessità, 11ambulanze con infermiere certificato
mentre l’adozione del medesimo sistema informatico ed il com-
pletamento dei collegamenti telematici conferiscono carattere di
unicità nel panorama nazionale, costituendo un “anello telemati-
co” fra tutte le province che genera un solo network operativo di ELISOCCORSO
risposta all’emergenza. In particolare, in caso di maxiemergen- 5 postazioni in Piemonte (Alessandria,
za, il Piemonte prevede l’attivazione di risorse dedicate, e un si- Borgosesia, Novara, Savigliano, Torino)
stema di back up fra tutte le centrali operative regionali, che per- 286 ambulanze di base, con volontari ac-
mette, nel caso del coinvolgimento di una centrale nel disastro creditati a bordo
che ha creato la maxiemergenza, un’azione vicariante fra le cen-
trali. La Centrale della provincia di Torino (anch’essa afferente
all’Azienda Ospedaliera CTO/Maria Adelaide) si differenzia dal-
le altre per le sue caratteristiche dimensionali e le competenze 8 CENTRALI OPERATIVE 118
di centrale di coordinamento regionale anche per il servizio di eli- Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara,
soccorso, di soccorso alpino, e di trasporto d’organi. Un’altra ca- Torino, Verbania, Vercelli
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seconda parte
Eo 24 Novembre 2008
mente e liberamente il proprio comportamento; della possibilità di revoca del consenso medesimo al trattamen-
Esplicito: il consenso può in alcuni casi essere considerato im- to in qualunque momento.
plicito nella stessa richiesta di prestazione d’opera, il che avvie- 10. Il modulo dovrebbe contenere informazioni esaurienti rela-
ne quando si tratti di prestazione esente da rischi o priva di con- tive ai trattamenti alternativi possibili rispetto a quello consiglia-
troindicazioni. Si parla allora anche di consenso specifico e do- to (con la indicazione delle percentuali di successo e di rischio),
cumentato; anche se questi non fossero eseguibili in quella struttura, e agli
Libero: il consenso inoltre deve essere libero, cioè non condi- indicatori di esito e alla casistica di quel reparto per il trattamen-
zionato dall’esterno, ossia da altri, persone o situazioni, ma pro- to suggerito.
venire da una interiore, autonoma e convinta riflessione della 11. Il consenso dovrebbe contenere informazioni adeguate sul-
persona assistita; l’appropriatezza del trattamento proposto.
Autentico: quando si parla di consenso autentico si vuole in-
tendere che esso deve provenire da chi è titolare del diritto, os- Aspetti etici e deontologici
sia deve essere frutto di una scelta personale e diretta dell’as- Interrogarsi su ciò che è in disaccordo o in accordo con i valori
sistito, manifesto in modo inequivoco e certo; morali, il bene, il male, il giusto, l’ingiusto, la dignità umana,
Immune da vizi: per essere valido, il consenso deve anche ecc., è proprio dell’etica.
provenire da persona capace di esprimerlo perciò in possesso L’etica comprende l’insieme dei principi, delle regole generali e
di una normale capacità di intendere e di volere. delle norme di condotta che ispirano l’agire di ogni individuo nel
Non bisogna dimenticare che il rapporto Medico-Paziente ha consorzio umano dove lui vive e opera. Essa non si limita allo
carattere contrattuale dove la prestazione d’opera professiona- studio del comportamento umano, ma ricerca e indica anche i
le offerta dal Medico è una “prestazione di mezzi” (utilizzo di mezzi per attuarlo nel modo migliore.
mezzi migliori atti a soddisfare il bisogno dell’Utente). Se la pre- Il termine Bioetica è proprio di un ramo dell’etica, che significa
stazione viene fornita con ritardo, in modo non idoneo, o non è lo studio della moralità degli atti umani nella scienza della vita.
fornita per niente, e da questo, ne deriva un danno alla perso- Quando ci si domanda se una legge in vigore in un Paese è giu-
na, si parla di inadempienza contrattuale. sta o ingiusta, ci si rivolge a quella che viene definita
legittimità/illegittimità giuridica, sappiamo però che, alle volte, la
La violazione del dovere di informare l’Utente, da parte del Giurisprudenza può trovarsi in conflitto con i valori morali in
Sanitario, da luogo ad una vera e propria responsabilità di uso, oppure può capitare che non esistano strumenti legislativi
tipo contrattuale. Questo fa sì che il Paziente abbia diritto a regolare la materia, ed è qui che entra in gioco l’etica.
ad essere risarcito dal danno che da essa sia stato even- Il concetto di coscienza consiste nella consapevolezza del sa-
tualmente causato. nitario di agire secondo i principi morali, approvando i suoi atti
Il Tribunale per i diritti del malato, assieme alle associazioni me- professionali, perché conformi alle proprie convinzioni etiche, ai
diche Anaao, Assomed e Fimmg hanno stilato un decalogo per precetti della scienza e all’interesse del Paziente.
il consenso informato; tutte le aziende sanitarie pubbliche e le A questo punto è facile desumere che etica, giurisprudenza e
strutture della sanità privata che vorranno aderire alla campa- deontologia sono tre campi diversi che dovrebbero essere si-
gna dovranno affiggere il decalogo nei reparti e fare tutto ciò nergici tra loro ma, a volte, l’uno si trova ad essere in contrap-
che è necessario perché sia applicato in ogni suo punto: posizione con l’altro.
1. Il consenso dovrebbe essere scritto. La deontologia è finalizzata alla tutela della professione, o più
2. Il modulo dovrebbe essere composto da una parte generale, esattamente, alla tutela del rapporto che i professionisti instau-
utilizzata da tutti i reparti e le aree specialistiche. rano con i clienti: essa esplicita le norme di comportamento a
3. Il linguaggio dovrebbe essere semplice e comprensibile an- cui i sanitari,in quanto professionisti, si impegnano ad attener-
che a chi non abbia una familiarità con la terminologia medica. si, non si limita quindi a difendere gli interessi della categoria,
4. Il modulo dovrebbe contenere informazioni dettagliate su dia- ma tutela anche i Pazienti da eventuali comportamenti illeciti da
gnosi, natura e scopo del trattamento proposto, prognosi deri- parte dei membri della professione.
vante dall’esecuzione del trattamento o dal suo eventuale rifiu- Quando un Sanitario ha deciso quali azioni sono compatibili o
to, rischi associati al trattamento e al suo eventuale rifiuto, com- incompatibili con i principi della sua coscienza, e quando si è
posizione della équipe chirurgica, con indicazione di ruoli e fun- posto degli interrogativi etici che appartengono al suo codice
zioni di coloro i quali partecipano ad una eventuale seduta ope- morale, rimangono ancora da tenere in considerazione i proble-
ratoria. mi di natura deontologica: ciò che è opportuno e in armonia con
6. La somministrazione e la raccolta del consenso dovrebbe av- la professione stessa.
venire, preferibilmente, non oltre le 24 ore precedenti l’inizio del La preoccupazione della deontologia, non è dunque, la qualità
trattamento stesso. morale dell’azione, ma la sua “correttezza”, tenendo presente
7. Il consenso dovrebbe essere firmato congiuntamente dal soprattutto il punto di vista del rapporto tra professione e socie-
Medico e dal Paziente, indicando chiaramente giorno, ora, mo- tà.
dalità e tempi di illustrazione delle specifiche tecniche del trat- La deontologia, a differenza dell’etica, da delle prescrizioni alle
tamento, nonché la presenza di eventuali testimoni. quali il professionista deve attenersi in quanto tale. Tali prescri-
8. Il modulo dovrebbe prevedere una dichiarazione esplicita da zioni si raccolgono nei vari Codici Deontologici professionali.
parte del cittadino sulla chiarezza, completezza e adeguatezza
della informazione ricevuta, dalla quale si ricavi incontrovertibil- Il Codice deontologico dell’Infermiere del 1999 suddivide i
mente che è stato messo effettivamente in condizione di assu- doveri dell’Infermiere in:
mere una decisione consapevole. 1) rapporti con la persona assistita;
9. Il consenso dovrebbe riportare chiaramente la indicazione 2) rapporti professionali con i colleghi e con altri operatori;
Eo 26 Novembre 2008
formazione diventa fonte di rassicurazione per il malato e crea to sanitario può non essere in condizione di prestare un CI con-
le condizioni affinché egli collabori al raggiungimento dell’obiet- sapevole in quanto:
tivo salute. – privo in tutto o in parte di autonomia decisionale;
– temporaneamente incapace ad esprimere la propria volontà.
LA TERMINOLOGIA INTERDIZIONE GIUDIZIALE: condizione della persona mag-
PROCESSO INFORMATIVO: modalità di comunicazione bidi- giore di età che, per infermità di mente abituale, è stata dichia-
rezionale che accompagna e sostiene il percorso di cura. È il rata incapace e interdetta dal tribunale. L’interdetto è sostituito
processo comunicativo attraverso il quale il medico (e l’opera- da un tutore nel compimento degli atti che lo concernono, con
tore sanitario, limitatamente agli atti di sua specifica competen- l’eccezione degli atti di ordinaria amminIstrazione che sia stato
za) fornisce al paziente notizie sulla diagnosi, sulla prognosi, autorizzato a compiere senza l’intervento o con l’assistenza del
sulle prospettive terapeutiche e sulle verosimili conseguenze tutore. Quanto agli atti sanitari, il processo informativo per il
della terapia e/o della mancata terapia/atto sanitario, al fine di consenso va diretto al tutore e il paziente interdetto, titolare del
promuoverne una scelta pienamente autonoma e consapevole. diritto alla salute, deve essere ascoltato per quanto lo consen-
Tale processo riguarda anche il minorenne, in forma adeguata te la sua capacità residua.
all’età, l’interdetto giudiziale e l’incapace naturale, in forma pro- INTERDIZIONE LEGALE: pena accessoria della persona mag-
porzionata al loro livello di capacità, in modo che essi possano giore di età condannata all’ergastolo o alla reclusione per un
formarsi un’opinione sull’atto sanitario. tempo non inferiore ai cinque anni. L’interdetto legale, per la
CONSENSO INFORMATO (CI): l’esercizio del diritto del pa- durata della pena, non ha capacità di agire ed è sostituito da un
ziente all’autodeterminazione rispetto alle scelte diagnostico/te- tutore nel compimento degli atti patrimoniali che la concernono,
rapeutiche proposte. La scelta viene attuata al termine del pro- conservando invece una piena capacità di agire per gli atti sa-
cesso informativo. nitari.
TITOLARITÀ: titolare del bene giuridico tutelato è unicamente AMMINISTRAZIONE di SOSTEGNO: nell’amministrazione di
il paziente che riceve la proposta diagnostica/terapeutica. sostegno la persona menomata o inferma viene sostituita nel
DOCUMENTO ORIGINALE: documento che indica i requisiti compimento di determinati atti e assistita nel compimento di al-
minimi necessari per l’acquisizione di un CI valido. tri atti da un amministratore nominato dal giudice tutelare men-
MODULO: documento pre-stampato, redatto sulla base del do- tre conserva la capacità di agire per tutti gli altri atti non indica-
cumento originale, da utilizzare nei casi ove sia previsto un CI ti nel provvedimento di amministrazione; questo provvedimen-
scritto. Una volta compilato e firmato costituisce evidenza della to potrebbe disporre, in qualche caso, che l’amministratore so-
volontà espressa dal paziente per la raccolta del CI e deve es- stituisca o assista la persona per l’atto sanitario.
sere allegato alla documentazione sanitaria. CURATORE SPECIALE: persona nominata dal giudice affin-
ATTO SANITARIO: intervento diagnostico-terapeutico effet- ché, in sostituzione dei genitori o del tutore - specialmente per
tuato da professionisti sanitari, volto a soddisfare un bisogno le situazioni di negligenza, conflitto di interessi o abbandono -
espresso e/o individuato (implicito) di salute, svolto secondo nell’interesse di minorenni o incapaci, li rappresenti in un pro-
procedure scientificamente validate o che godano di una legit- cedimento giudiziario o svolga per loro delle attività relative a
timazione clinico-scientifica. specifici affari.
ASCOLTO DELL’OPINIONE DEL MINORENNE O DELL’IN-
CAPACE: atteggiamento di osservazione e di ascolto che con- MODALITÁ di ACQUISIZIONE DEL CONSENSO INFORMA-
senta di cogliere i “messaggi” dell’altro, sul piano verbale e non TO
verbale. È la realizzazione di un “contatto” che richiede un tem-
po adeguato, disponibilità, rinuncia al sapere precostituito, atte- Per poter esprimere un consenso realmente valido deve esse-
sa rispetto al fare qualcosa subito. Infatti il minorenne o l’inca- re garantito al paziente un periodo di tempo sufficiente du-
pace non esprimono un “consenso in senso tecnico”, ma è ri- rante il quale riflettere sul contenuto informativo ricevuto ed
conosciuto loro il diritto di esprimere liberamente la loro opinio- eventualmente sottoporlo all’attenzione del medico di sua fidu-
ne sul trattamento che li interessa. La loro opinione deve esse- cia.
re ascoltata e debitamente presa in considerazione dal medico Il tempo necessario per maturare un CI varia in relazione alla
e dall’operatore sanitario. prestazione prospettata (modalità di svolgimento, preparazio-
CAPACITÁ DI AGIRE: condizione di idoneità ad esercitare da ne, effetti collaterali, complicanze, possibilità di procedure al-
solo, con il proprio volere, i diritti soggettivi e a prestare il con- ternative, ecc.)e alle caratteristiche del paziente (cliniche, psi-
senso informato all’atto sanitario. cologiche, culturali, funzionali, ecc.).
INABILITAZIONE: condizione della persona maggiore di età È opportuno che l’azienda, nell’ambito dei propri percorsi dia-
che, per infermità di mente non grave, stati patologici (prodiga- gnostico-terapeutici, individui i momenti o i contesti operativi in
lità o abuso di sostanze) o imperfezioni fisiche (sordomutismo cui l’informativa debba essere fornita, e quando possa essere
o cecità), è stata dichiarata inabilitata dal tribunale. L’inabilitato acquisito il consenso, soprattutto per le procedure ad elevato
non può compiere senza l’assistenza di un curatore gli atti di di- rischio.
sposizione patrimoniale eccedenti l’ordinaria amministrazione, Qualora si verifichi che l’informazione, l’acquisizione del
ma può essere autorizzato a compiere alcuni atti senza tale as- consenso e l’esecuzione dell’atto sanitario siano realizza-
sistenza (art. 427, comma 1, CC) ed ha piena capacità relativa- ti funzionalmente ai tempi in cui queste attività vengono
mente agli atti sanitari. effettuate e a carico di soggetti diversi, il paziente deve es-
INCAPACITÁ NATURALE: condizione della persona che, seb- serne sempre informato.
bene non interdetta, per qualsiasi causa, anche transitoria, sia È fortemente raccomandabile che l’acquisizione del CI
incapace di intendere e volere. Il paziente nel momento dell’at- venga assunta da chi effettua la prestazione.
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un continente ancora da esplorare. Care Law, Forensic Science and Gasbarrini A, Motta G, Motta D,
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