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Alarico tra storia e mito A 16 secoli di distanza dal sacco di Roma, la vicenda del re dei Visigoti sar nelle

prossime settimane al centro di due convegni scientifici internazionali che si terranno nellUrbe, promossi dallIstituto Svizzero e dallIstituto Archeologico. Appartenente alla stirpe dei Balti e di presumibile origine scandinava, Alarico nacque in Dacia e divenne prezioso alleato dellimperatore Teodosio. Il successore di questultimo, Onorio, non avendo rispettando il duplice patto, cagion la trasformazione di Alarico in acerrimo nemico di Roma, tanto da spingerlo ad invadere lItalia e mettere a ferro e fuoco la Citt Eterna. Peraltro i Visigoti, prima della discesa sul suolo italico, misero in ginocchio lintero Peloponneso e distrussero il tempio di Demetra ad Eleusi, decretando linterruzione ufficiale della misteriosofia eleusina. A seguito del fallimento delle trattative con Onorio, Alarico si spazient e marci per la terza volta su Roma: il 24 agosto 410 lUrbe fu saccheggiata ininterrottamente per tre giorni. Lesercito visigoto prosegu carico di bottini verso Reggio passando per Capua e Nola dove Alarico allest una flotta con lintento di soggiogare lAfrica, il granaio dellImpero, ma una tempesta affond le navi e costrinse Alarico a dirigersi a nord. La storiografia narra che, una volta giunto nei pressi di Cosenza, Alarico si ammal allimprovviso e mor consunto dalla malaria. Leggenda volle che costui fosse stato sepolto sotto il fiume Busento, ai piedi del centro storico del capoluogo bruzio, dopo che gli schiavi al seguito delle milizie visigote ebbero deviato il corso dacqua per consentire di scavare una fossa nel suo letto e deporvi la salma del re barbaro, col suo cavallo e i suoi tesori. Gli storici riferiscono inoltre che gli schiavi vennero successivamente uccisi per evitare che potessero rivelare lesatta ubicazione del luogo di tumulazione. La sepoltura nel Busento, citata dallo storico tedesco Jordanes il quale a sua volta riprese quanto scritto dal catanzarese Cassiodoro, celebre magister officiorum (segretario) di Teodorico divenne di dominio pubblico nellOttocento grazie alla poesia di August von Platen titolata Das Grab im Busento, tradotta in italiano da Giosu Carducci. Cos riport Jordanes: Alarico, colpito da morte improvvisa, usc dalla scena del mondo. I Goti, piangendo per il grande affetto, deviano dal suo corso il fiume Busento, presso la citt di Cosenza. Infatti qui il fiume, sceso dal piede del monte presso la citt, scorre con onda pura. Dunque, raccolta una schiera di prigionieri, scavano il luogo della sepoltura in mezzo all'alveo, nel grembo del quale seppelliscono Alarico con molte ricchezze, e di nuovo riconducendo le acque nel loro alveo, perch il punto non fosse riconosciuto da qualcuno, uccidono tutti gli scavatori []. Ricorrenti sono state nel tempo le ricerche della preziosa tomba portate avanti da scienziati, studiosi, archeologi e appassionati, basti menzionare che della febbre del tesoro di Alarico ha scritto, tra gli altri, Alexandre Dumas. Negli anni 30 del Novecento la studiosa francese di radioestesia M. Amelie Crevolin ritenne di aver individuato nella zona di Vadue, a pochi chilometri da Cosenza lungo la valle del Busento, la collocazione esatta della tomba del primo re dei Visigoti, sulla base di unanalisi approfondita della carta topografica della zona realizzata applicando le sue facolt di teleradioestesista ad un pendolo magnetico. Malgrado il gran battage pubblicitario gli scavi, giunti alla profondit di 8 metri,

portarono alla luce solo qualche resto di scheletro umano. Lenfasi fu tale che persino Adolf Hitler nel 1938 si premur a finanziare una missione nellarea di Vadue, inviando a sovrintendere lallora capo delle forze di sicurezza Heinrich Himmler, il quale ritorn deluso in Germania dopo aver appurato linfondatezza delle informazioni ricevute. Alessio Stilo (pubblicato il 24 settembre 2010)

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