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I Misteri

di

Atlantide

L’Atlantide : mai leggenda o mito ha tanto stimolato l’immaginazione umana.


Romanzi e film hanno ripetutamente rievocato i fasti del continente scomparso,
abitato da un popolo straordinariamente progredito. Ma Atlantide, ammesso che sia
mai esistita veramente, dov’era e come è scomparsa?

LA PRIMA TRACCIA
Platone ne parlò per primo, rievocando una cronaca di Solone, uno dei sette saggi
dell’Antichità che raccontò d’aver udito da un sacerdote egizio: “ i era un’isola
situata davanti a quelle che voi (Greci) chiamate Colonne D’Ercole: era più
grande della Libia e dell’Asia riunite e da essa si procedeva verso altre isole che
formavano una sorta di ponte fino all’opposto continente… Nell’isola si formò un
grande e splendido impero che governava l’intera
isola e molte altre ed anche parte del continente…”
Il sacerdote proseguì descrivendo minuziosamente
città e porti atlantidei, imponenti opere
d’urbanistica e sfruttamento dell’agricoltura, nonché
evolutissime forme d’ordinamento sociale. Tanto era
importante la società atlantidea, quando gli altri
popoli erano ancora praticamente all’Età della
Pietra, che ci sarebbe da chiedersi seriamente da
dove essa provenisse.

Novemila anni prima di Solone, dunque, una serie di violentissimi cataclismi


offuscò, ed infine distrusse, un grande impero, sommergendo poi le sue rovine
probabilmente sotto quel che oggi chiamiamo Mar dei Sargassi… E gli Atlantidei
scampati a quel disastro si sono forse sparsi nei continenti che conosciamo oggi.

Ma il racconto udito da Solone, se non dimostrato da solide tesi scientifiche,


rischia di apparire solo come il furbo tentativo di un esponente della cultura egizia
dell’epoca d’impressionare l’ingenuo viaggiatore proveniente da una terra lontana
e rispettata. Platone pensava si trattasse di una cosa verosimile e serissima, e tale
era anche il parere di Socrate. Del resto, Platone aveva 24 anni quando udì per la
prima volta il racconto che il sacerdote fece a Solone, dalla bocca di Crizia il
giovane, 157 anni dopo la morte di Solone; pura trasmissione orale, dunque, la cui
attinenza con il racconto originale è impossibile da stabilire e convalidare. D’altro
canto, la visita di Solone in Egitto è databile, secondo certi studiosi, nel 590 a.C.

In quel periodo, il grande saggio era stato accolto con favore dal Faraone Amasise,
protagonista di una politica fortemente filoellenica. A quel tempo, in Egitto
vivevano Greci provenienti da vari stati. Il sacerdote che dialogava con Solone,
probabilmente dedito al culto della dea Neith, affermò, tra l’altro, che riteneva i
Greci troppo giovani culturalmente in confronto al sapere egizio, proveniente da
un passato antichissimo.

Ma se pure questo racconto originario avesse trattato di mere leggende, peraltro


tramandate con le imprecisioni e le esagerazioni che possiamo facilmente
immaginare, com’è possibile che siano giunte fino a noi con lo stesso, enorme,
impatto emotivo? Gli unici documenti in forma scritta su tutta la vicenda sono
proprio il Timeo ed il Crizia, dello stesso Platone, ma a parte una lunga
descrizione delle origini e della sua urbanizzazione, questi scritti non ci aiutano a
collocare geograficamente la terra scomparsa.

SCAVARE NEL PASSATO

Se pure da un immane cataclisma fu cancellata, è possibile che l’antica civiltà


atlantidea abbia lasciato qualche traccia concreta della sua esistenza? Molti autori
si sono occupati di dare una risposta a tale interrogativo, tra archeologi,
esploratori e viaggiatori occasionali. Esempio per tutti Ignatius Donnelly che, con
il suo studio pubblicato nel 1882 impressionò non poco la platea degli appassionati
dell’epoca. In breve, egli teorizzò che nei pressi del Mediterraneo si trovassero i
primi resti di un sommerso continente che si estendeva fino all’Atlantico:
un’immensa isola abitata da una società straordinariamente evoluta e progredita
scientificamente che aveva stabilito colonie in Egitto ed in Messico. Prove
tangibili per sostenere tali argomentazioni? Zero. Il lavoro di Donnelly, ripreso più
tardi da altri studiosi, arrivò a datare la scomparsa definitiva delle ultime terre
emerse che facevano parte dell’antica Atlantide nel 10.000 A.C. in una locazione
che corrisponde alla grande dorsale che va dall’Islanda all’Atlantico meridionale,
affiorante in superficie nelle Azzorre, nell’Isola di Ascensione e di Tristan.
Attualmente, la maggioranza dei geologi nega che tale formazione sia in qualche
modo legata alla presenza dei resti d’un continente sprofondato, attribuendo il suo
sollevamento ad una certa attività vulcanica sottomarina. Ha dunque un senso
continuare a cercare le vestigia di Atlantide nell’Oceano Atlantico? Molti
ricercatori sostengono che non vi è alcuna possibilità che il fondo oceanico possa,
in un tempo lontano, essere emerso in qualche punto in misura considerevole e
tanto da giustificare la definizione di massa continentale.
AVVENIMENTI MISTERIOSI

E’ superfluo ricordare in questa sede le innumerevoli teorie, sia di conferma dei


racconti platonici, che di totale diniego circa una loro collocazione storica o
geografica, che nei secoli si sono stratificate più o meno come gli strati di pomice
e detriti vulcanici che seppellirono la civiltà minoica di Thera. Noi crediamo che il
mito di Atlantide possa trovar conferma in maniera più efficace nei fatti misteriosi
registrati in epoche ecisamente più moderne. In effetti, se il mito di Atlantide è
sopravvissuto fino ai giorni nostri è a causa di avvenimenti del tutto straordinari e
quasi sempre inspiegabili con la razionalità dell’uomo comune.

Il Triangolo delle Bermude è situato in una pèorzione di Oceano Atlantico


compresa tra la Florida, le Isole Barbados e le Bermude, racchiudendo in parte il
Mar dei Sargassi. E’ almeno dal 1800 (ma fenomeni inquietanti furono narrati dai
lupi di mare di ogni tempo) che si registrano prove concrete di sparizione di navi
ed aerei transitanti nell’area; citiamo di seguito i casi più eclatanti.

 1492 – Il 15 settembre, pochi giorni prima di avvistare le coste


americane, Cristoforo Colombo ed i suoi marinai notarono delle strane
luci rotanti in cielo ed alcuni inspiegabili disturbi alle bussole di
bordo. Erano a sud delle isole Bermuda.

 1800 – La Marina statunitense perde due navi: la USS Insurgent e la


USS Pickering scomparse senza lasciare traccia né superstiti dei loro
numerosi equipaggi. Da notare l’assenza di qualsiasi fenomeno
atmosferico sfavorevole.

 1814 – Altra nave americana, la USS Wasp, scompare nel Mar dei
Sargassi in condizioni climatiche favorevoli alla navigazione.

 1824 – stesso destino per la USS Wildcat.

 1840 - La nave francese Rosalle, diretta a Cuba, viene ritrovata in


mare aperto completamente deserta ma con il carico intatto e
l’equipaggiamento di bordo in perfetta efficienza.

 1872 – Un brigantino battente bandiera inglese, a nord delle Isole


Azzorre, avvista un relitto galleggiante, poi identificato con la Mar y
Celeste; sulla nave non c’è nessuno, ed il carico nella stiva risulta
completamente intatto, così come le provviste di bordo ed i valori
conservati nella cassaforte.
 1880 – L’HMS Atlanta, nave britannica, salpa da Bermuda e scompare
dopo poche ore di navigazione, con a bordo 290 persone tra
equipaggio ed allievi ufficiali. I soccorsi perlustrano accuratamente
l’area interessata senza trovare relitti e naufraghi, circostanza
inspiegabile per le proporzioni della nave perduta.

 1881 – Solo un anno più tardi, sempre nel Mar delle Azzorre, la nave
Austin avvista un veliero abbandonato, intatto ma privo di uomini a
bordo. Il comandante della Austin decide di lasciarvi alcuni marinai a
bordo. Sopravviene una di quelle tempeste brevi ed intense tipiche
della zona e le due navi perdono il contatto visivo… Ma quando la
Austin ritrova il veliero misterioso, gli uomini lasciati a bordo sono
scomparsi! Altri coraggiosi marinai salgono a loro volta sulla nave
maledetta per condurla la porto più vicino, ma dopo un’altra tempesta,
la nave scompare per sempre insieme al suo nuovo, improvvisato
equipaggio!

 1918 – E’ in corso la Prima Guerra Mondiale ed ovviamente gli


episodi bellici si confondono con altre, misteriose sparizioni di
natanti, navi da guerra, ed equipaggi civili e militari. Nel mese di
marzo, una nave della Marina militare statunitense, in rotta verso
Norfolk, scompare poco oltre le acque territoriali di Cuba, senza
inviare richieste di aiuto, in condizioni atmosferiche ottime e mare
calmo. Mai nessuno saprà spiegare questo mistero, appurato
successivamente che nessun mezzo nemico era presente in quelle
acque.

 1951 – La nave da guerra brasiliana Sao Paulo scompare nella notte


del 3 ottobre senza allarme alcuno neanche dai due rimorchiatori che
la scortavano a poca distanza.

 1968 – Anche sotto il pelo dell’acqua si sono registrate strane


sparizioni. Ad esempio, il relitto sommergibile Scorpion, della Marina
statunitense, venne ritrovato dopo molti mesi dal momento
dell’interruzione dei collegamenti radio, all’interno del famigerato
Triangolo, su un fondale marino prondo circa 2000 metri. E con i
tempi moderni, cominciano le sparizioni degli aerei!

 1945 – Nel pieno della II Guerra, aerei partiti da Fort Lauderdale


scompaiono senza lasciar traccia nell’area del Triangolo delle
Bermuda. A dicembre, 5 aerei della Marina, decollati per una
missione, spariscono nel nulla all’improvviso, dopo un’ora di volo;
pochi minuti prima, il capo-squadriglia comunica alla base che non
riesce a stabilire posizione e rotta e che gli strumenti di bordo
presentano anomalie incomprensibili. Tra l’altro, nelle successive,
drammatiche, comunicazioni radio, il povero ufficiale descriverà il
mare sottostante il suo apparecchio in termini grotteschi… Poi il
silenzio. Immediatamente, partono gli aerei di soccorso da Fort
Lauderadale. A loro si unisce l’idrovolante Mariner, partito da Banana
River. Ma già venti minuti dopo il decollo, anche quest’aereo
scompare nel nulla. Le ricerche dei veivoli proseguiranno senza sosta
ma nessuna traccia che possa spiegare minimamente queste incredibili
sparizioni verrà mai comunicata dalla Marina. La commissione
d’inchiesta concluse il suo rapporto con questa frase: …I sei
aereoplani sono svaniti in maniera totale, come volati su Marte.

 1947 – Il ricordo dei sei aerei scomparsi due anni prima è ancora
vivido e foriero di inquietanti interrogativi, quando nel luglio di
quell’anno, un Superfort dell’esercito statunitense, in volo per una
missione di ricognizione verso Palm Beach, scompare nel nulla. Anche
stavolta, altra imponente operazione di soccorso e niente risultati.
L’incubo comincia a farsi tangibile e la zona viene considerata ad alto
rischio…

Da allora ad oggi, sparizioni di piccoli aerei e navi si sono moltiplicati in


tutta l’area del Triangolo ed anche in altre zone dell’Atlantico. Solo
raramente, come nel caso dei due Boeing KC – 135 partiti dalla base di
Homestead, verranno ritrovati i relitti… e sempre e comunque in circostanze
a dir poco misteriose.

QUALCHE IPOTESI

Se davvero è esistita la civiltà atlantidea, questa può esser scomparsa solo a


causa di un tremendo sconvolgimento naturale, più o meno 12.000 anni fa.
Probabilmente, un maremoto di proporzioni apocalittiche fece sprofondare
nelle acque dell’Atlantico le vestigia di una società altamente progredita,
forse di origini extraterrestri. Se così è stato, la fonte della loro energia
potrebbe essere ancora intatta ed influenzare magneticamente la vasta area
identificabile con il Triangolo delle Bermuda. E’ anche troppo facile
riscontrare alcune analogie con il noto Esperimento di Filadelfia che
descriviamo in altra parte della nostra rivista. Ma vogliamo concludere
questo breve resoconto, citando proprio il dottor Manson Valentine che per
molti anni ha raccolto testimonianze sull’origine extraterrestre della razza
umana: se Atlantide è stata fondata da appartenenti ad un popolo alieno, è
lecito aspettarsi che dopo il disastro che determinò la fine di quella civiltà, i
superstiti siano approdati in altri continenti, istruendo opportunamente gli
appartenenti alla razza umana che ai loro occhi dovevano apparire selvaggi e
primitivi. Così si potrebbe spiegare la nascita dell’Impero Inca: Manco
Capac, il semidio a cui le leggende attribuiscono questa notevole impresa,
era venuto dalla splendida apertura … Cosa significa?

M.K. Jessy, amico di Valentine, provò a spiegarlo con l’avventura


dell’ammiraglio B yrd, esploratore molto noto ai suoi tempi, che sorvolò per
primo il Polo Sud nel 1929. Durante quel volo, inviò per radio un messaggio
dal contenuto assai bizzarro, spiegando di esser passato attraverso una vasta
apertura dalla quale proveniva un bagliore verde, ed aver visto una grande
terra verde con fiumi, laghi bellissimi, popolata da mandrie di animali al
pascolo e uomini primitivi. Le riprese video fatte dall’ammiraglio furono
successivamente mostrate dai notiziari dell’epoca ma, stranamente, furono
quasi subito sequestrati dalle autorità militari americane cheorganizzarono
anche altre spedizioni alla ricerca della terra perduta… Inutilmente, a quanto
osserva Jess y, in quanto il viaggio di B yrd incappò proprio in uno di quei
fenomeni dovuti a campi magnetici responsabili tanto dei fatti di Filadelfia
che delle numerose sparizioni di uomini e mezzi nel Triangolo maledetto.
Probabilmente, il valoroso ammiraglio volante, vide il nostro pianeta in
un’epoca precedente, in un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, reale
quanto la pellicola che mostrò al mondo quella scena così vivida del suo
passato.

Quest’articolo certamente non ha detto nulla di nuovo ai veri appassionati


della materia, tuttavia ci premeva fare certi collegamenti che pochi autori
hanno avuto il coraggio di tracciare. Del resto, come dimostra la vicenda di
B yrd, la censura su questi argomenti è molto forte e noi di Volo Nero ancora
ci meravigliamo di come sia possibile che gli autori di trasmissioni come
Stargate possano divulgare senza troppi disturbi argomenti davvero scottanti.

Come al solito, vi raccomandiamo di informarvi e di ragfionare con la vostra


testa. Così facendo, se cercate Atlantide, come la somma dei misteri che
attanagliano la nostra coscienza di uomini apparentemente civilizzati, una
spiegazione prima o poi la troverete!

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