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Lorenzo de’ Medici
-
 
Formazione
- culturale: condizionata dall’accademia platonica.- letteraria: influenzata da Luigi Pulci, poeta dal registro comico.
- Produzione-
prima fase:l’opera rilevante è
Nencia da Barberino
, un poemetto rusticale che da vita al genere
neciale
(nencia= contadina). Qui i motivi tipici dell’alta poesia d’amore sono rivisti in chiave popolaresca egiocosa.-seconda fase: caratterizzata dalla produzione lirica ed ispirata allo stilnovo. In tale fase commenta inprosa alcuni sonetti per la morte di Simonetta Cattaneo, avente le doti della donna gentile.-terza fase: classicismo umanistico, tematiche religiose. L’opera più importante è la
Canzona di Bacco
, untesto cantato da un corteo con maschere ispirate alla mitologia, senza un linguaggio eccessivamentepopolare. Era infatti un
trionfo
. Questo di differenzia dalcanto carnascialesco, che invece era diargomento quotidiano, con un linguaggio più scurrile.Questo
sperimentalismo letterario
manifesta una conflittualità interna.
Poliziano
(Angelo Ambrogini)
Vita-
Nasce nel 1454 a Montepulciano
-
Si trasferisce a Firenze, dove riceve un’educazione simile a quella di Lorenzo
-
Conduce studi principalmente eruditi e filologici
-
intraprende la carriera ecclesiastica, ma per trarne benefici economici
Opere
- versi latini: odi, epigrammi, egloghe- rime in volgare: canzoni a ballo, canzonette, rispetti continuati (ottave legate fra loro) e spicciolati(ottave isolate)
Poetica
- culto della parola: questa è vista come una resistenza alla corruzione- “vero artista”: per Poliziano, colui che assimila e impara da grandi scrittori del passato (
docta varietas
).Ciò determina una stilizzazione delicata ed elegante.- caratteri generali:- paganesimo equilibrato- è esclusa ogni violenza dalla sua lirica- linguaggio limpido e scorrevole- paragone ricorrente fra la bellezza della donna e quella della rosa. Entrambe splendide ma precarie.
 
Le
Stanze per la giostra
Questo è un poemetto in ottave che tocca vari generi, è infatti:
-
epico, dove riprende la tradizione del poema cavalleresco in cui si cantano le imprese belliche eamorose.
-
mitologico, poiché fatti e personaggi sono riportati a situazioni mitologiche.
-
encomiastico, dato che lo scopo di tutta l’opera pare essere l’esaltazione dei fratelli, Giuliano e Lorenzo,de Medici.Poliziano ebbe diversi modelli, sia classici (Virgilio, Orazio e Ovidio) che volgari (Dante, Boccaccio,Petrarca e altri stilnovisti). Comunque l’opera è stata interrotta a causa della morte di Giuliano e le
Stanze
sono state stampate dopo la morte di Poliziano, senza il suo consenso, e manipolate. Ciò che resta delleoriginali fa notare una narrazione non molto scorrevole, e con episodi debolmente collegati fra loro. Ilmotivo della storia è quello delgiovane che rifiuta l’amore, poi però s’innamora e diventa
gentile
. Infattinel poemetto, Giuliano diventa Iulio, giovane che disprezza l’amore e si dedica solo alla caccia. Un giornoperò provoca la reazione del dio Amore, che gli fa allora apparire una cerva bianca durante una partita dicaccia. Lui la insegue, scoprendo poi che è una donna bellissima, Simonetta. La narrazione prosegue einizia poi il libro II, in cui c’è la celebrazione della casa Medici. Successivamente Iulio fa un sogno, dove gliappare Simonetta. Una volta sveglio ne comprende il significato: dovrà compiere imprese eroiche perconquistare la sua donna. Questa rielaborazione della realtà in chiave mitica nasconde il sogno dievaderedalla società, tipico dell’Umanesimo neoplatonico.
I conflitti politici, culturali e morali nella Firenze di Lorenzo e di Savonarola
Lorenzo de’ Medici arrivò al potere ventenne (1469) e si impegnò a tenere integra la lega fra glistati italiani e la pace di Lodi, garantendo così equilibrio e stabilità. Fu oggetto di una congiurada parte dei Pazzi, famiglia ostile alla sua, dove morì solo il fratello. Con Lorenzo l’Umanesimodiventò una politica culturale principesca, infatti puntò sul suo ruolo dimecenateperaumentare la propria egemonia in Italia e in Europa.Negli ultimi anni di vita Lorenzo fu presoda alcuni conflitti interiori, era infatti diviso fra l’esaltazione pagana del
carpe diem
 (e quindigodersi la vita) e leangosce religiose. Scomparve poi nel 1492. Alla sua morte la situazione fiorentina era
instabile
e in
preda alle potenze straniere
. Dopo la sua morte fuprotagonista della politica di Firenze il frate Girolamo Savonarola, che aveva ideali di
rinnovamento morale
. Predicava in maniera veemente un programma di riforma sia per icostumi che per la religione. Instaurò ungoverno repubblicanoa Firenze, che cadde nel 1512.Infine fu scomunicato e morì da eretico nel 1498.Lorenzo e Savonarola rappresentano bene i due volti della Firenze di allora. Il primo infattiequivale alle feste carnevalesche, i riti dionisiaci e la vita sfarzosa che il lusso offriva. Ilsecondo figura invece la Firenze dei roghi delle “vanità” dove venivano bruciati in piazza libri edisegni ritenuti pagani, delle accuse contro la corruzione (sia della chiesa che delle famigliericche) e di un rinnovamento della vita religiosa.

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