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Lezione 2

Il percorso del testo musicale


(parte 2)

Metodologie e tecnologie per l'editoria musicale – Prof. Luca A.


Ludovico
Le quattro fasi

Il percorso del testo musicale, dalla sua iniziale


stesura all’esecuzione pubblica, si può vedere
come articolato in quattro fasi

Fissazione Trasmissione Ricostruzione Presentazione

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2. Il percorso del testo musicale
Riassunto

• La fissazione (fase 1 del percorso) riguarda la


stesura del testo musicale da parte del
compositore.

• Esistono vari fattori critici che influenzano la


definizione di una fissazione «conclusiva» di
un’opera.

• Per una data opera potrebbe non esistere una


versione definitiva (versione «d’ultima mano»).
Analogamente, di una data opera potrebbero
esistere più versioni.

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2. Il percorso del testo musicale
Trasmissione e testimoni

• La fase di trasmissione si concentra sul viaggio dei vari


testimoni nel tempo.

• Si definisce testimone qualsiasi fonte che trasmetta il


testo musicale. Può trattarsi di:
– un manoscritto autografo (scritto per mano del
compositore);
– una copia manoscritta;
– una stampa. Se si tratta di una prima versione a
stampa curata dal compositore stesso, viene detta
stampa originale;
– qualsiasi altra fonte mista che trasmetta lo stesso
contenuto musicale.

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2. Il percorso del testo musicale
Esempi di testimone

Giovanni Paisiello (Taranto, 9/5/1740 – Napoli, 5/6/1816)


«Il mio ben quando verrà…», da Nina, o sia La pazza per amore

Manoscritto
autografo

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2. Il percorso del testo musicale
Esempi di testimone

Copia manoscritta
d’epoca

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2. Il percorso del testo musicale
Esempi di testimone

Riduzione per tastiera


con parte di violino e
traduzione in lingua
tedesca
Stampa del 1773

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2. Il percorso del testo musicale
Esempi di testimone

Spartito per canto e pianoforte


Stampa del 1919

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2. Il percorso del testo musicale
Lezioni

• Durante la fase di copiatura in generale si assiste a


modifiche e deformazioni del testo musicale
originario.

• Il termine latino lectio – corrispettivo di lezione,


lettura – indica in filologia e in critica testuale, la
restituzione scritta di elementi minimi o complessi
della frase all’interno di un codice (manoscritto).

• Una lectio (lezione) è quanto si legge in un


determinato passo di un testimone, e assume interesse
quando quest’ultimo si differenzia da altri testimoni.
Le lezioni vengono pertanto esaminate, confrontate e
studiate dal revisore.
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2. Il percorso del testo musicale
Esempio

Frédéric Chopin (Żelazowa Wola, 22/2/1810 – Parigi 17/10/1849)


Étude Op. 25, No. 1 in La bem. magg.

• Battuta 25: dal confronto tra una copia autografa del manoscritto
perduto e le prime versioni a stampa appaiono alcune note alterate
in modo differente. Volontà del compositore (sembra di no!), errore
del revisore/correttore di bozze o dello stampatore?
• Di fatto, praticamente tutte le edizioni a stampa riportano le
alterazioni mostrate a destra, con una prematura modulazione a La♭

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2. Il percorso del testo musicale
Esempio

• Obiettivo del canto gregoriano promosso da San


Gregorio magno era unificare i canti di uso liturgico.
• I testi si diffusero da Roma in tutta la cristianità.

• Antiphonarium tonale missarum (antifonario di San


Benigno di Digione)

• Hughes, D. G. (1987). Evidence for the Traditional


View of the Transmission of Gregorian Chant. Journal
of the American Musicological Society, 40(3), 377–404.
https://doi.org/10.2307/831674

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2. Il percorso del testo musicale
Lectio facilior e difficilior

• La locuzione lectio difficilior (letteralmente «lezione – o


lettura - più difficile») indica un procedimento per cui, nella
stesura di un’edizione critica di un testo, di fronte alla
presenza di due o più lezioni dissimili ma con pari autorità
(varianti), si sceglie quella che presenta la difficoltà
intrinseca maggiore.
Principio «lectio difficilior potior»

• Motivo: è più probabile che, nell’atto della copia di un


codice/manoscritto, si possa sostituire – o sbagliare a
trascrivere – un passaggio difficile che del contrario
(sostituire involontariamente un passaggio semplice con uno
più difficile). Quindi: «la lezione più difficile è la più forte».

• L’opposto della lectio difficilior è la lectio facilior


(letteralmente «lezione – o lettura – più facile»).
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2. Il percorso del testo musicale
Tipi di lezione

Altre definizioni di lezione tratte dall’ambito della


filologia sono:
• lezione sostanziale – riguarda il contenuto del testo;

• lezione accidentale – riguarda l'aspetto grafico;

• lectio singularis – è presente in un solo testimone. Non


sancisce l’esistenza di un autonomo ramo della
tradizione ma è soltanto una deviazione individuale di
cui non occorre tener conto nella costituzione del
testo.

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2. Il percorso del testo musicale
Importanza dei testimoni

• Un tempo i testimoni temporalmente lontani dal


compositore venivano tralasciati o sottovalutati dai
musicologi nella ricostruzione del testo.

• Oggi, anche i testimoni «distanti» vengono presi in


maggiore considerazione. Sebbene potenzialmente non
rilevanti per la ricostruzione del testo, essi offrono
particolari utili per comprendere l’evoluzione dei gusti,
della notazione e delle prassi esecutive legate a un
determinato periodo storico (arcate, diteggiature, ecc.).

• Alcuni testimoni andranno a ricostruire la versione d’ultima


mano, altri andranno ad alimentare lo storico dell’apparato
critico dell’edizione, generando così una «storia della
trasmissione».

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2. Il percorso del testo musicale
Varianti sostanziali e formali

• Durante il percorso del testo musicale, si possono


riscontrare varianti sostanziali (riguardano la sostanza del
testo musicale) e formali (riguardano la sola forma).

originale variante formale variante sostanziale

• Le varianti, e in particolare quelle sostanziali, possono


essere:
• istitutive (istituiscono, aggiungono elementi);
• sostitutive (sostituiscono);
• alternative (creano versioni alternative);
• destitutive (destituiscono, eliminano).

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2. Il percorso del testo musicale
Varianti d’autore e di tradizione

• Le varianti d’autore sono modifiche operate sul testo


dell’opera dall'autore in tempi diversi.

• Esempio: i balletti nelle versioni per il pubblico


francese delle opere di Verdi sono varianti sostanziali
istitutive d’autore.

• Le varianti di tradizione sono innovazioni entrate nel


testo nel corso della tradizione o provocate da
consapevoli interventi interpretativi.

• Esempio: le cadenze delle arie forniscono talvolta


varianti sostanziali alternative e di tradizione.

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2. Il percorso del testo musicale
Varianti di tradizione: cadenze delle arie

• Fino alla fine del XVIII secolo, le cadenze delle arie d'opera
erano quasi sempre scritte o improvvisate dai cantanti che le
eseguivano. In seguito i compositori iniziarono a scrivere le
cadenze vocali per esteso, ma i cantanti non smisero di
modificarle o riscriverle.

• Esempio celebre: la lunghissima cadenza col flauto nell’«Aria


della Pazzia» di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti,
forse composta dal soprano Teresa Brambilla e comunque
assente nell'originale donizettiano.

• Alcune interpretazioni celebri:


Nellie Melba, 1904 (https://youtu.be/66p4XCc7UQo)
Joan Sutherland, 1962 (https://youtu.be/tTpzjEBUqng?t=515)

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2. Il percorso del testo musicale
Varianti di tradizione: cadenze delle arie

• Nel secolo scorso i cantanti smisero


di comporre, ma si è assistito al
fenomeno di codificazione di ciò che
in origine costituiva un momento
improvvisativo/estemporaneo
dell'evento musicale.

• L'editore Ricordi pubblicò le cadenze


(e le variazioni) raccolte ed
elaborate dal maestro Luigi Ricci,
che i cantanti cominciarono a
utilizzare regolarmente in luogo di
quelle delle partiture originali.

• Solo negli ultimi decenni del secolo


la filologia ha cominciato a scalzare
questa tradizione.

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2. Il percorso del testo musicale
Tradizione verticale vs. orizzontale

• La tradizione verticale procede senza deviazioni di


copia in copia e ogni testimone risale a un solo
genitore, ed è univoca, cioè riguarda un testo fissato
senza alternative.

• Nella tradizione orizzontale (detta anche trasversale),


interviene più di un antigrafo, per contaminazione o
collazione, totale o parziale. Il caso più frequente è
quello della collazione parziale, che implica la fedeltà
a un antigrafo salvo i punti insoddisfacenti, per cui si
ricorre ad altro esemplare.
Ci può essere contravvenzione all'univocità:
l'esemplare può contenere varianti redazionali (perfino
d'autore), offerte alla scelta dei copiatori.

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2. Il percorso del testo musicale
Tradizione diretta vs. indiretta

• Un testo (musicale) può giungere a noi per tradizione


diretta o per tradizione indiretta.

• Si parla di tradizione diretta quando esistono uno o più


manoscritti o libri a stampa espressamente destinati a
tramandare il testo in questione. Si tratta di veri e
propri testimoni che possono riprodurre il testo in una
forma più o meno vicina all'originale dell'autore.

• La tradizione indiretta è costituita, invece, da tutte


quelle opere che del testo considerato riportino
citazioni o estratti.

• Tradizione diretta e indiretta possono anche coesistere.

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2. Il percorso del testo musicale
Tradizione orale vs. scritta

• La trasmissione di determinati repertori (ad esempio il


canto gregoriano oppure le canzoni dei trovatori e dei
trovieri) si basavano in principio su una tradizione orale.
• Ma anche la tradizione scritta può implicare criticità: è il
caso di testimoni redatti in intavolatura o in forme di
notazione differenti, che vengono poi trascritti in
notazione su pentagramma, con conseguente introduzione
di passaggi interpretativi o errori comuni a questo tipo di
operazioni.
• Hanno un ruolo anche le tecniche di stampa, soprattutto
per la musica antica: in molti casi la presenza e la forma
di certe informazioni musicali vengono determinate
proprio dal tipo di tecnica utilizzata.
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2. Il percorso del testo musicale
Le quattro fasi

Il percorso del testo musicale, dalla sua iniziale


stesura all’esecuzione pubblica, si può vedere
come articolato in quattro fasi

Fissazione Trasmissione Ricostruzione Presentazione

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2. Il percorso del testo musicale
Fase 3: ricostruzione del testo

• Obiettivo: recuperare o ricostruire l’ultima


volontà dell’autore, scopo ultimo del curatore
di un’edizione critica.
• La critica del testo è il complesso di operazioni
che permettono, attraverso vari criteri, di
individuare e correggere errori, interpolazioni
e varianti di tradizione, per arrivare al
ripristino del testo nella forma idealmente più
vicina possibile alla stesura originaria d'autore.

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2. Il percorso del testo musicale
Fase 3: ricostruzione del testo

• Se di un testo non si possiede l'originale nella forma


definitiva voluta dall'autore, tale originale deve essere
ricostruito sulla base della tradizione superstite,
diretta e indiretta. Ma nessuna copia di una certa
estensione è esente da errori o corruttele testuali,
quindi il compito dell'editore è quello di restituire un
testo il più vicino possibile all'originale (costituzione
del testo).
• La critica del testo è il complesso di operazioni che
permettono, attraverso vari criteri, di individuare e
correggere errori, interpolazioni e varianti di
tradizione, per arrivare al ripristino del testo nella
forma idealmente più vicina possibile alla stesura
originaria d'autore.
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2. Il percorso del testo musicale
Criteri nella ricostruzione del testo

Principali criteri utilizzabili:


• esterni, ossia desunti dall'analisi dei vari testimoni, e
interni (per esempio in presenza di lectio difficilior,
dell'usus scribendi);
• analisi degli errori comuni, in base alla presenza o
assenza di errori sostanziali nei vari testimoni;
• analogia, ossia confronto delle lezioni con altre
analoghe all'interno dello stesso testo (ad esempio,
passi che si ripetono);
• maggioranza dei testimoni;
• aree periferiche, ossia la coincidenza in lezioni fra
testimoni provenienti da aree remote e indipendenti
fra loro, il che ne testimonia la genuinità.

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2. Il percorso del testo musicale
Dalla ricostruzione alla presentazione

In un articolo del 1965, Eva Badura-Skoda sosteneva


che realizzare un'edizione significa porsi 3 domande:

1. che cosa ha scritto il compositore?


 ricostruzione del testo

2. che cosa intendeva scrivere il compositore?


 critica del testo

3. che cosa avrebbe scritto il compositore per farsi


universalmente capire ai giorni nostri?
 elaborazione dei criteri editoriali

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2. Il percorso del testo musicale
Le quattro fasi

Il percorso del testo musicale, dalla sua iniziale


stesura all’esecuzione pubblica, si può vedere
come articolato in quattro fasi

Fissazione Trasmissione Ricostruzione Presentazione

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2. Il percorso del testo musicale
Fase 4: presentazione

• La presentazione è l’ultima fase, quella comunicativa,


in cui si sceglie come presentare il lavoro effettuato.

• Una volta ricostruito il testo musicale, si pone il


Questo vale anche
problema dell’elaborazione dei criteri editoriali: il
curatore dovrà trovare la maniera migliore per far
per le lezioni
comprendere il senso dell’opera ai suoi destinatari.

hanno le universitarie!!!
• I destinatari di un’edizione non sono tutti uguali, non
stesse competenze e le stesse esigenze.
Quello che per qualcuno è ovvio, per altri è oscuro; ciò
che ad alcuni aiuta nella comprensione di un testo, ad
altri può infastidire per la sua banalità.

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2. Il percorso del testo musicale
Problematiche di presentazione

Non esiste una presentazione “assoluta”, valida per tutti:


ogni scelta cercherà semplicemente di avvicinarsi il più
possibile alle varie tipologie di fruitori.

Le difficoltà che sorgono in merito possono essere di


vario tipo. Ad esempio:
• la distanza tra notazione antica e moderna;
• le aspettative di diverse tipologie di utenti, che vanno
dallo specialista di un determinato repertorio a chi
non ne ha conoscenze approfondite.
Un esempio valido per entrambe le situazioni è dato
dalla trascrizione in notazione occidentale (common
Western notation) della notazione neumatica.

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Esempio
In Nativitate Domini - Ad Primam Missam - In nocte, Introitus
versione a stampa in
notazione neumatica,
comprensibile a un musicista
esperto nel repertorio

graduale del ‘500; serve allo trascrizione utile per uno


studioso di manoscritti antichi; studente o un musicista non
non può essere posizionato su esperto di notazione neumatica
un leggio per l’esecuzione

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2. Il percorso del testo musicale
Presentazione e notazione musicale

• Limitandosi ad aspetti di notazione musicale, le scelte


che maggiormente influenzano questa fase riguardano:
le chiavi utilizzate, l’uso dei segni di alterazione, la
scelta per i valori musicali (che in alcuni casi vengono
- ad esempio - dimezzati), l’altezza delle note, la
presentazione dei pentagrammi, le proporzioni
metriche tra diverse sezioni, la scrittura in partitura o
condensata in doppio pentagramma, il
raggruppamento degli stangoni secondo le regole
standard moderne relative alla metrica, ecc.
• Alcune volte la presentazione è una vera e propria
trascrizione, ad esempio in presenza di testi musicali
tramandati da forme di intavolatura o notazioni
distanti dalla common Western notation.
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2. Il percorso del testo musicale
Esempio
Silvius Leopold Weiss, «Suite n.3» - Prélude

Intavolatura francese per liuto


(ca.1730-65)

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2. Il percorso del testo musicale
Discussione: le potenzialità del digitale

• Per andare incontro alle esigenze di differenti fruitori di


una stessa pubblicazione, l'ideale sarebbe avere differenti
presentazioni di uno stesso testo musicale. Per l'editoria
tradizionale, questa soluzione è inattuabile per motivi
economici e logistici, ma potrebbe essere realizzata con
l’ausilio del mezzo informatico.

• Ad esempio, sarebbe possibile offrire un supporto digitale


con le versioni alternative di pubblicazione destinate a
fruitori diversi. Potrebbe essere utile fornire anche i vari
testimoni utilizzati in forma digitale, rendendo accessibile
l'approfondimento e il confronto delle soluzioni ottenute
in un’edizione critica.

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2. Il percorso del testo musicale
Esempi

• Un primo passo è stato fatto recentemente dalle edizioni


Breitkopf con la pubblicazione della nuova Orgelwerke di
J.S. Bach: tutti i volumi, pubblicati in cartaceo, sono
accompagnati da un CD-ROM contenente versioni alternative
sia in formato PDF che in un formato proprietario. Partendo
da quest’ultimo, attraverso un software si possono
evidenziare le differenze fra le varie lezioni dei testimoni
presenti.

• Un altro esempio completamente tratto dal dominio digitale


è offerto dal formato IEEE 1599 e dal player web
pubblicamente disponibile:
https://ieee1599.lim.di.unimi.it/

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2. Il percorso del testo musicale

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