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SEMIOGRAFIA DELLA

FISARMONICA
“Un arnese musicale dei giorni nostri…….”

fur akkordeon
for accordion
(per fisarmonica)
2007

A cura di Massimo Signorini

1
2
SEMIOGRAFIA MUSICALE 1


Introduzione

Lo studio e l’approfondimento della disciplina consente al musicista di acquisire una conoscenza
,almeno nelle linee portanti, dei più significativi aspetti interpretativi legati alla decodificazione del
segno notazionale e delle problematiche della Semiografia musicale.

Lo sviluppo della Semiografia Musicale iniziata dall’antichità classica fino al 1600 include la
notazione del canto gregoriano, la notazione polifonica del XIII secolo, dell’Ars Nova Francese e
Italiana del 1300, le intavolature per liuto, per strumenti a tastiera e altri tipi di strumenti.

Successivamente si è sviluppata la Semiografia musicale moderna e contemporanea che


approfondisce le tematiche sulle problematiche delle altezze, del ritmo e del tempo e le
problematiche relative alla notazione aleatoria, approssimativa, ideografica e della musica
elettronica.

Affinché il musicista possa soddisfare molte delle curiosità e stimolare l’approfondimento di alcuni
aspetti della Semiografia si consiglia di adottare (oltre che a visionare il più possibile ogni sorta di
partitura) i seguenti volumi:

G.Gasperini, Storia della semiografia Musicale, Milano 1905


Andrea Valle, La notazione musicale contemporanea, Torino 2002
L. Donorà, Semiografia della nuova musica, Zanibon 1978

Aspetti generali
La semiografia é quella parte della teoria musicale che si occupa dei segni e dei simboli utili per
fissare su carta la musica: traduce il suono in nota.

Per notazione musicale s’intende il complesso di segni convenzionali atti a simboleggiare ed a


rappresentare i suoni. La notazione tradizionale, con la quale sono stati scritti tutti i capolavori del
passato, derivava dai segni medievali detti neumi (dal greco neûma ‘cenno’). Essa, come è noto, si
articola sui seguenti elementi fondamentali:il rigo musicale o pentagramma, le note, le chiavi, le
figure, le pause e la frazione tempo.Si tratta di un sistema ingegnoso nella sua semplicità che, dopo
aver dato i suoi frutti migliori, sembra aver esaurito le sue potenzialità espressive. È evidente che un
sistema, pur nella sua genialità, quando ha esaurito il suo compito va cambiato o abbandonato
perché potrebbe anche trasformarsi in un pericoloso strumento di involuzione culturale.

La notazione contemporanea, usata per le più note composizioni del nostro tempo, nasce perciò
dall’esigenza di trovare una nuova scrittura che, oltre a superare i limiti creativi imposti dalla
vetustà del sistema tradizionale, sia più rispondente, per immediatezza grafica, al linguaggio
musicale moderno. Tale linguaggio, fatto di nuove sonorità al di fuori del sistema temperato e della
prevedibilità del tonalismo, ha trovato, molto spesso, nella ricchezza timbrica degli strumenti a
percussione la sua naturale collocazione.

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Appunti elaborati dallo studio di dati presi dal web site di Wilkipedia Enciclopedia Virtuale.

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Per notazione mista s’intende un tipo di scrittura che, ai classici segni tradizionali (a volte
opportunamente modificati), aggiunge anche i simboli della nuova notazione.
Per tracciato o percorso s’intende una forma di scrittura basata sull’intervento creativo
dell’interprete al quale, per scelta dell’autore, non viene fornita alcuna chiave di lettura e di
esecuzione.
Per diagramma s’intende la rappresentazione grafica di picchi sonori verso l’alto o verso il basso.
Generalmente vengono usati per indicare le variazioni di intonazione verso l’alto o verso il registro
grave, durante l’esecuzione del tremolo o del vibrato.Le variazioni dinamiche, invece, vengono
indicate, come al solito, con dei tratti più marcati.Altro discorso invece per le cellule e le strutture
che, oltre ad essere di vario genere e forma, possono essere espresse sia con la scrittura tradizionale
sia con la notazione contemporanea. In alcuni casi i simboli sono racchiusi in spazi delimitati, simili
alle misure, e la velocità viene stabilita in base alla distanza che intercorre tra i vari segni: più fitti
saranno i segni e più veloci sa-ranno le articolazioni ritmiche.Va rilevato, infine, che la
frantumazione dello schema ritmico tradizionale, rappresentata dall’aleatorietà (cioè dalla
decisione del compositore di lasciare completamente o in parte la responsabilità della creazione
ritmica all’esecutore), può restare soltanto un fatto grafico, e non coincidere con l’abbandono delle
forme ritmiche del passato, anche se si interpretano i segni della “nuova semiografia
musicale”.Pertanto l’asimmetria ritmica della musica contemporanea può essere determinata, di
volta in volta, dalla capacità (o incapacità) dell’esecutore di interpretare i nuovi segni, dando anche
una quadratura ritmica in senso tradizionale.

La musica contemporanea
Il Ventesimo Secolo tormentato e ricco quanto pochi altri, ha assistito al lento consolidarsi
dell’attività di musicisti caratterizzati da profonde differenze stilistiche e spirituali: dall’impegno di
Luigi Nono, alle complesse astrazioni polifoniche dell’ungherese György Ligeti, dal passaggio
minimalista di Steve Reich al mondo spirituale di Sofija Gubajdulina.
Viene comunemente definita musica contemporanea la musica composta nel XX e nel XXI
secolo. Nasce come reazione alla tradizione romantica europea del XIX secolo. In Germania, nel
1919, P. Bekker coniò per la m.c. la definizione di Neue Musik, cioè “nuova musica”, come titolo
di una sua lezione sulle tendenze della musica del suo tempo. Fra i sinonimi di m.c. possiamo
annoverare musica d’avanguardia, musica d’oggi e musica sperimentale.

Alla musica contemporanea sono dedicati numerosi festival, ad esempio il Festival di Musica
Contemporanea di Donaueschingen, la stagione concertistica dell’Ensemble Intercontemporain, il
Festival di Aix-en-Provence, il Festival di Lucerna, Wien Modern, il festival [[Ultima
(festival])Ultima di Oslo]], il Festival di Musica Contemporanea di Huddersfield, il Festival
Musicale di Aspen, il Festival di Musica Contemporanea della Sydeny Symphony, il festival
dell’International Society for Contemporary Music (ISCM), o il festival di musica contemporanea
di Cortona.

Altri concetti importanti presenti nella m.c. all’inizio del XX secolo sono i seguenti:

• Musica popolare, come fonte d’ispirazione per il compositore (vedi Béla Bartók e Zoltan
Kodaly).
• Atonalità e dodecafonia, indipendentemente dalla Seconda Scuola di Vienna (vedi
Alexander Skrjabin).
• Futurismo (vedi Luigi Russolo, George Antheil)
• Neoclassicismo (vedi Igor Stravinsky, Sergei Prokofiev, Francis Poulenc, Alfredo Casella).
• Fusione di musica colta e musica popolare (vedi George Gershwin, Kurt Weill).
• Sperimentalismo radicale (vedi Charles Ives).

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• Esperimenti con microtoni (vedi Alois Hába, Ivan Wyschnegradsky)
• Bruitisme (vedi Edgar Varèse).
• Cosiddetto modernismo moderato (vedi Ernst Toch, Maurice Ravel).

Il secondo dopoguerra vide la nascita dei Corsi estivi di composizione per la Nuova Musica, che si
tenevano ogni due anni presso l’Istituto Internazionale per la Musica della cittadina tedesca di
Darmstadt, e che rivoluzionarono il linguaggio musicale del XX secolo. A dominare i corsi furono
le tecniche di composizione seriale, sotto il segno del nume tutelare Anton Webern. Uno degli
insegnanti più influenti a Darmstadt fu il francese Olivier Messiaen, che nelle sue opere accoglieva
anche tecniche musicali prese a prestito da culture musicali extraeuropee, abilmente fuse con le
tecniche seriali. Fra gli allievi di Messiaen si possono annoverare alcuni tra i maggiori compositori
della seconda metà del XX secolo, tra cui i seguenti:

• Pierre Boulez (attivo anche come direttore d’orchestra dedito all’interpretazione della m.c.)
• Karlheinz Stockhausen (vedi anche musica elettronica)
• Luciano Berio
• Luigi Nono
• Mauricio Kagel (vedi anche teatro musicale sperimentale)
• Iannis Xenakis

(Va segnalato che l’archivio dell’Istituto di Darmstadt conserva molto materiale importante, tra cui
un’importante documentazioe fotografica dei primi incontri. Le fotografie sono disponibili, a partire
dal 1986, in forma digitale).

Gli anni attorno al 1950 costituiscono un altro punto di discontinuità nella storia della musica. Il
critico Karl Schumann ricorda che la Wirtschaftswunder condusse ad un autentico miracolo
culturale. A partire dagli anni ‘50, la musica imbocca numerose strade alternative, tra cui
ricordiamo le seguenti:

• Aleatoria: John Cage, Bruno Maderna


• Neodadaismo (attorno al 1968)
• Musica concreta: tra gli altri, Pierre Schaeffer, Luc Ferrari
• Ampliamento delle tradizionali tecniche esecutive: Helmut Lachenmann e il primo
Krzysztof Penderecki
• Applicazione alla musica di concetti mutuati dalla matematica e dalla fisica: Iannis Xenakis
• Micropolifonia: György Ligeti
• Minimalismo in America: tra gli altri, Terry Riley, Steve Reich, John Adams. Arvo Pärt
porta il minimalismo nella musica religiosa.
• In Germania: Nuova Semplicità, o Neue Einfachheit. Tra i rappresentati principali: Hans-
Jürgen von Bose
• Musica spettrale, soprattutto in Francia: l’armonia e la melodia derivano da ricerche
acustiche sul suono: Hugues Dufourt, Gérard Grisey, Tristan Murail, Kaija Saariaho.

In Italia, ha il via quella che Mario Bortolotto definisce la "fase II" della Nuova Musica, con autori
quali Luigi Nono, Luciano Berio, Bruno Maderna, Sylvano Bussotti, Aldo Clementi, Franco
Donatoni, Niccolò Castiglioni, Franco Evangelisti. Spesso formati a Darmstadt, affascinati dai
lunghi soggiorni dei musicisti americani a Roma, gli autori italiani tornano protagonisti della scena
mondiale con la canzone degli anni Sessanta.

György Ligeti inizia a fondere influenze tratte dalla musica di culture ed epoche diverse, in un
pastiche stilistico non privo di ironia. Mauricio Kagel porta la teatralità in una musica spesso

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estremamente godibile. Salvatore Sciarrino adotta un linguaggio rarefatto, come imbastito di silenzi,
in contrasto con il linguaggio, normalmente fittissimo, dell’avanguardia. Luciano Berio, infine,
riprende il discorso di Bartók, arricchendolo con le riflessioni di Claude Lévi-Strauss, e fa confluire
elementi della cultura popolare in un linguaggio musicale estremamente nuovo e complesso.

Negli Stati Uniti, il gruppo dei minimalisti (Steve Reich, Terry Riley, Philip Glass, LaMonte
Young) percorre una strada nuova, del tutto originale, in cui la musica è basata sulla ripetizione di
brevi frasi, che tendono a raggelare il tempo (come nel caso di Glass, che collabora spesso con il
regista teatrale Robert Wilson e il regista cinematografico Godfrey Reggio) o a sottolineare l’idea di
una trasformazione continua (come nelle opere di Reich).

Fin dai tardi anni ‘70, Boulez è fortemente impegnato nella gestione dell’Ircam, il centro di ricerche
sulla musica e l’acustica fondato a Parigi insieme a Luciano Berio (già impegnato presso lo studo di
Fonologia della Rai di Milano) e Andrew Gerszo. Le sue opere nate dalla collaborazione con
l’istituto, Répons e Dialogue de l’ombre double, vedono il ritorno dello spazio tra i parametri della
musica, come ideale prosecuzione delle ricerche operate dai Veneziani nel tardo Rinascimento. In
Répons il dialogo tra strumenti reali e computer assume una forma modernamente “responsoriale”.

Il collegamento ideale con un passato, rimeditato insieme al filosofo e librettista Massimo Cacciari,
è tanto più forte nell’opera elettroacustica del veneziano Luigi Nono, in particolar modo in
Prometeo - La tragedia dell’ascolto. Al contrario, il pioniere dell’elettronica Karlheinz
Stockhausen, sfuggito alle gabbie di un freddo razionalismo fin dai primi anni ‘70, continua ad
approfondire i suoi rapporti con il misticismo e le religioni, dando il via alla composizione del
gigantesco ciclo di teatro musicale Licht, quasi una sorta di novello Ring wagneriano.

Analogo ripiegamento in un mondo interiore, seppur meno appariscente di quello messo in opera da
Stockhausen, avviene negli italiani Franco Donatoni ed Aldo Clementi. Se il primo si richiude in un
discorso alchemico-matematico, in cui complesse formule costruttive e scrittura automatica si
fondono in una musica dal sapore allo stesso tempo criptico e beffardo, il secondo prosegue la sua
titanica ricerca sul canone, producendo opere dalla polifonia intricatissima e di durata molto estesa.

A caratterizzare il decennio è sicuramente l’acquisizione di nuove tecniche e tecnologie, grazie alla


diffusione del computer. Il software musicale esce dai grandi centri di ricerca (quali i CCRMA o
l’Ircam, il GRM o il CSC), e permette ad ogni compositore di realizzare nel proprio studio opere di
musica elettronica. La stessa modalità compositiva ne viene influenzata, con un largo impiego di
improvvisazione.

Molte tecniche della computer music “colta” passano a giovani musicisti di estrazione “pop”, non di
rado disk jokey con il gusto della sperimentazione, che si esibiscono con un computer portatile in
serate di laptop music, in cui vengono fusi diversi generi musicali.

Parallelamente, proprio nel decennio in cui muore uno dei suoi padri, Gérard Grisey, si diffonde la
musique spéctrale, che si serve del computer per l’analisi dei timbri alla base delle opere. I nuovi
autori fondono diverse esperienze per creare una musica nuova, come Marc-André Dalbavie, partito
dalla musica spettrale e passato attraverso il minimalismo e la serialità, o Kaija Saariaho, che
sembra riscoprire il gusto timbrico degli Impressionisti.

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Altri compositori
• Michael van der Aa
• Hans Abrahamsen
• Louis Andriessen
• Stefano Bellon
• George Benjamin
• Erik Bergman
• Leonard Bernstein
• Bruno Bettinelli
• Javier Busto
• Corenelius Cardew
• Elliott Carter
• Danio Catanuto
• Unsuk Chin
• Giorgio Colombo Taccani
• George Crumb
• Luigi Dallapiccola
• Michael Daugherty
• Gianmartino Durighello
• Henri Dutilleux
• Gerald Eckert
• Peter Eötvös
• Morton Feldman
• Luc Ferrari
• Beat Furrer
• Detlev Glanert
• Heiner Goebbels
• H K Gruber
• York Höller
• Simon Holt
• Shigeru Kan-no
• Oliver Knussen
• Olli Kortekangas
• György Kurtag
• Magnus Lindberg
• Bruno Maderna
• Giacomo Manzoni
• Peter Maxwell Davies
• Luca Mosca
• Francesco Pennisi
• Astor Piazzolla
• Harry Partch
• Jean-Claude Risset
• Giacinto Scelsi
• Kaija Saariaho
• Franz Schreker
• Urmas Sisask
• Alessandro Sbordoni
• Alessandro Solbiati
• Karlheinz Stockhausen

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Discografia delle opere appartenenti alla Musica Contemporanea
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istituto di ricerca per il teatro musicale

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L’Archivio Sonoro della Musica Contemporanea consiste in una collezione di


registrazioni di musiche del Novecento (circa 10.000 supporti tra CD, LP, audiocassette e
DAT) che, previa richiesta, possono essere ascoltate presso i locali della sede dell’archivio
in via Fulvio Maroi 20, Roma.

Dal 1987 l’Istituto pubblica, a cadenza bimestrale, il bollettino Notizie dall’Archivio


Sonoro della Musica Contemporanea, notiziario di informazione sulle nuove accessioni
dell’archivio e di divulgazione delle relazioni tenute durante le conferenze e gli incontri
organizzati dall’I.R.T.EM. per promuovere la musica e i musicisti del Novecento.

L’archivio sonoro della musica contemporanea rappresenta uno strumento


importantissimo per i compositori e per i musicisti “interpreti” senonchè per gli
appassionati alla musica contemporane, infatti all’interno del data base dell’archivio è
possibile fare ricerche sulla presenza del materiale discografico in circolazione ed avere
notizie dettagliate, vediamo un esempio:

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Risultati della ricerca

Compositore GUBAJDULINA, Sof’ija


Titolo originale In Croce

Titolo supporto Russische Komponistinnen

Esecutori Korupp R., vcl. - Sergejewa T., org.

Organico

Sigla AMBITUS AMB 97 866

Collocazione ACD 2575

Note

Compositore GUBAJDULINA, Sof’ija


Titolo originale In croce

Titolo supporto Sof’ija Gubajdulina / Galina Ustvol’skaja

Esecutori Beiser M., vcl. - Papadakos D., org.

Organico

Sigla KOCH INTERNATIONAL CLASSICS 3-7258-2 H1

Collocazione ACD 2594

Note

Compositore GUBAJDULINA, Sof’ija


Titolo originale In Croce

Titolo supporto In Croce - Musica da camera dalla Russia

Esecutori Geringas D., vcl. - Krapp E., org.

Organico per violoncello e organo

Sigla SCHWANN CD 310 091

Collocazione ACD 3533

Note

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Compositore GUBAIDULINA, Sofia
Titolo originale In croce

Titolo supporto Sieben Worte / In croce

Esecutori Berger J., vcl. - Hussong S., fis.

Organico per violoncello e accord!

Sigla WERGO WER 6263-2 286 263-2

Collocazione ACD 4283

Note

Su 18210 record esaminati ne sono stati estratti 4.

Inoltre all’interno dell’Istituto è presente laLa Biblioteca dell’Istituto (ca. 4000 volumi) è costituita
dagli ausili informativi necessari al lavoro dei suoi collaboratori e degli studiosi (enciclopedie,
dizionari, libri, cataloghi e riviste specializzate nei settori discografici e videografici, oltre a una
collezione di volumi dedicati alla musica contemporanea). È presente una collezione di partiture di
musica contemporanea che conta circa 700 volumi, fra i quali le opere complete di Goffredo
Petrassi, Ennio Morricone e Franco Mannino.

Settore a se stante della biblioteca è la collezione di Libretti di Sala, autentica rarità nel
panorama degli archivi italiani, che ha al suo attivo un patrimonio di circa 2200 tra programmi di
rappresentazioni teatrali e programmi di concerti.

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SEMIOGRAFIA GENERALE PRESA A PRESTITO PER L’USO
NELLE PARTITURE PER FISARMONICA

Esempio 1
Compositore: Krzysztof Olczak
Composizione: Berceuse
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Indicazione di ripetizione del trillo prolungato espresso in valori costanti.

Esempio 2
Compositore: Krzysztof Olczak
Composizione: Berceuse
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Simbologia di una ripetizione costante di una cellula ritmica e melodica.

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Esempio 3
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Passage senza metrum (Passaggio senza tenere di conto del metro)


Die alterationszeichen haben hier Gültigkeit nur für die Noten (gleiche Oktavlage), die unter
einem Querbalken zusammengefasst sind.

Esempio 4
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Rubato - Ansatz

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13
Esempio 5
Compositore: Klaus Huber
Composizione: Winter Seeds
Anno di pubblicazione : 1993 (provisorische Ausgabe)
Edizioni Casa Ricordi, Milano

Längere Fermate als

Kürzere fermate als

14
Esempio 6
Accelerando
Compositore: Henrik Hellstenius
Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico

Accelerando 

Esempio 7
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Accelerando

Ritardando

15
Esempio 8
Compositore: Krzysztof Olczak
Composizione: Berceuse
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano
Indicazione di ripetizione del trillo prolungato espresso in valori costanti.

Esempio 9
Ripetizione libera delle altezze suggerite
Repeat freely on the given pitches
Compositore: Henrik Hellstenius
Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico

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Ripetizione libera delle altezze suggerite

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Esempio 10
Compositore: Krzysztof Olczak
Composizione: Berceuse
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Simbologia di una ripetizione costante di una cellula ritmica e melodica.

Esempio 11
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Passage senza metrum (Passaggio senza tenere di conto del metro)


Die alterationszeichen haben hier Gültigkeit nur für die Noten (gleiche Oktavlage), die unter
einem Querbalken zusammengefasst sind.

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Esempio 12
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Rubato - Ansatz

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Esempio 13
Compositore: Bronislaw Kazimierz Przybylski
Composizione: Asteroidy for accordino quintet
Anno di pubblicazione : 1984
Edizione: Agencja Autorska Warszawa, Poland

Sequenza compositiva ostinata ripetuta nel tempo e variata dalla dinamica.

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Esempio 14
Compositore: Volker Heyn
Composizione: Panische wlzer 8 & 9 für kontraba klarinette, saxophone, tuba , akkordeon,
violine und kontraba
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Breitkopf & Härtel – Wiesbaden

Ripetizione ostinata di un gruppo di note in cui si continua a ripetere soltanto la ritmica.

20
SEMIOGRAFIA DELLA FISARMONICA
Esempio 1
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1
Anno di pubblicazione : 1973
Edizione: Bèrben di Ancona

Indicazioni di vibrato sussultorio ottenuto con la mano destra; la velocità è indicata dalla
distanza dei segni.

Vibrato ondulatorio

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21
Esempio 2
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1
Anno di pubblicazione : 1973
Edizione: Bèrben di Ancona
Abbassare il registro lentamente; avviene la sospensione (mezzo registro) o l’entrata completa
del registro avviene in coincidenza con i tratteggiati, obliqui o verticali

| |
| | |
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Esempio 3
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1
Anno di pubblicazione : 1973
Edizione: Bèrben di Ancona
Il registro va premuto immediatamente.

22
Esempio 4
Compositore: Salvatore Sciarrino
Composizione: Vagabonde blu
Anno di pubblicazione : 1998
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Indicazione di un effetto ritmico del rumore dei tasti.


Il rumore dei tasti sulla tastiera della fisarmonica può avere un risultato diverso se ottenuto
sulla percussione del tasto bianco o del tasto nero
(questo differenza è dovuta alla lunghezza del tasto: più corto quello nero più lungo quello
bianco)

Esempio 5
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Luftknopf
Durch die geometriche Form der rraute wird jeweis die musikalische gestaltung der Passage
vorgeschrieben – Länge, art und intensität (crescendo – decrescendo); die eingetragenen
Notenwerte beschereiben die Dauer

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Esempio 6
Compositore: Franco Donatoni
Composizione: feria IV
Anno di pubblicazione : 1997
Edizione: Casa Ricordi, Milano

B.B e S

Esempio 7
Compositore: Jörg Herchet
Composizione: Komposition für oboe, akkordeon und kontrabass
Anno di pubblicazione : 1998
Edizioni Deutscher Verlag für Musik . Leipzig DVfM 8383 Germany


8’ con frequenza differente di 2 – 4 Hz dalla normale 8’

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Esempio 8
Compositore: Gerard Stäbler
Composizione:Zeitsprünge für Schlagzeug und akkordeon
Anno di pubblicazione : 1990
Edizioni G. Ricordi - München

25
Esempio 9
Compositore: Adriana Hölszky
Composizione: Segemnte III für drei klangzentren (Trio Akkobasso)
Anno di pubblicazione : 1995
Edizioni Breitkopf & Härtel (Wiesbaden-Germany)

   

26
Esempio 10
Compositore: Gerard Stäbler
Composizione:Zeitsprünge für Schlagzeug und akkordeon
Anno di pubblicazione : 1990
Edizioni G. Ricordi - München

Luftgenräusche

27
Esempio 11
Compositore: Jörg Herchet
Composizione: Komposition für oboe, akkordeon und kontrabass
Anno di pubblicazione : 1998
Edizioni Deutscher Verlag für Musik Leipzig DVfM 8383 Germany

Esempio 12
Compositore: Luciano Berio
Composizione: Sequenza XIII (chanson) for accordion
Anno di pubblicazione : 1996
Edizione: Universal Edition a.g., Wien

Uso della scrittura per l’uso dei bassi standard

28
Esempio 13
Compositore: Aureliano Cattaneo
Composizione: Trio pour accordéon, violo et violoncello
Anno di pubblicazione : 2002
Edizione: Edition Musicales Européennes

Rumore di bottoni seguendo la figurazione scritta.

Suono con rumore dei bottoni

29
Esempio 14
Compositore: Adriana Hölszky
Composizione: Miserere 1991/92
Anno di pubblicazione : 1993
Edizione: Edition Breitkoof & Härtel, Wiesbaden 9083

GLISSANDO

GLISSANDO OF THE TONE

                

30
Esempio 15
Compositore: Magnus Lindberg
Composizione: Jeux D’anches
Anno di pubblicazione : 1993
Edizione: Edition Wilhelm Hansen Hensinki AB

Notazione dei bassi standard ed equivalente realizzazione dei suoni reali.

Esempio 16

Valvola di sfiato / Air botton
Compositore: Henrik Hellstenius
Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico

Sibilo dell’altezza indeterminata e variabile con la pressione della valvola di sfiato.

Valvola di sfiato espressa in valori lunghi di metrica (la lunghezza del suono è espressa dalla
linea orizzontale collegata con la testa del simbolo della valvola di sfiato)

31
Esempio 17
Compositore: Salvatore Sciarrino
Composizione: Vagabonde blu
Anno di pubblicazione : 1998
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano
Valvola di sfiato espressa in valori brevi

Esempio 18
Durata approssimativa / Approximate duration


Compositore: Henrik Hellstenius
Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico

                                 
 Durata approssimativa / Approximate duration

32
Esempio 19
Cluster – Si suonano tutti gli intervalli cromatici tra gli estremi designati relativi ai suoni
gravi ed acuti.
Cluster – Play all chromatic pitches between the highest and the lowest tones
Compositore: Henrik Hellstenius
Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico


Esempio 20
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Clusterbewegung linear: Cluster “glissando” non lineare a causa dei registri però lineare a
livello esecutivo toccando una successione cromatica degli intervalli. La direzionalità del
grafico indica se partire dai suoni gravi o dai suoni acuti.

Suoni acuti

Suoni gravi

33
Esempio 21
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Clusterbewegung nicht linear – d.h “wellenförmig“ ausführen


Cluster non lineare “glissando” caratterizzato dal vibrato aggiunto, simboleggiato dal grafico
ondulato.

Suoni acuti

Vibrato

Suoni gravi

Il Cluster non lineare “glissando” vibrato si estende soltanto all’interno del manuale destro
come indicato dall’esempio ( m.d )

34
Esempio 22
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Cluster mit “relativem” Intervallrahmen, d.h. nicht genau bestimmten Rahmen kürzere
Dauer, längere Dauer

35
Esempio 23
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Cluster in der “breite” über das gesamte manual – z.B. mit dem Ellenbogen ausführen.

Esempio 24
Cluster - dissolvenza del Cluster ad una singola nota
Cluster – thin out cluster to one tone
Compositore: Henrik Hellstenius
Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico

                                                         

                                                                  

36
Esempio 25
Compositore: Franco Donatoni
Composizione: feria IV
Anno di pubblicazione : 1997
Edizione: Casa Ricordi, Milano

Cluster


37
Esempio 26
Compositore: Arne Nordhein
Composizione: Dinosauros
Anno di pubblicazione : 1977
Edizione: Editino Wilhelm Hansen Copenaghen

Cluster orizzontale con durata spazio temporale

Cluster

Cluster che si alterna dal manuale destro a quello sinistro

38
Esempio 27
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sieben Worte für Violoncello, Bajan und Streicher
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Hand Sikorski, Hamburg H.S. 1827
Cluster orizzontale con durata spazio temporale

Esempio 28
Compositore: Bernard Cavanna
Composizione: Trio avec accordion
Anno di pubblicazione : 1996
Edizione: Editions Musicales Européennes

Cluster su tutte e due i manuali (destro e sinistro)

39
Esempio 29
Scordatura prima dell’intonazione naturale
Premere il tasto della nota corrispondente molto lentamente in modo da ottenere una
accordatura prima dell’intonazione naturale
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1 (1973)
Edizioni Musicali: Bèrben Ancona

Esempio 30
Scordatura dopo dell’intonazione naturale
Lascaire il tasto della nota corrispondente molto lentamente in modo da ottenere una
scordatura dopo l’intonazione naturale
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1 (1973)

40
Esempio 31
Indicazione dei registri:
a) per aggiungere una o più voci.
b) per togliere una o più voci
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1 (1973)

a) b)

Esempio 31
Il tratteggiato verticale indica la coincidenza tra parte lasciata e parte (note o registri)
aggiunta.
I
I
I
I
I
I
Il tratteggio verticale dove è posto un pallino nero indica il punto di formazione del suono (dei
suoni) di battimento, che va messo in risalto con un leggero sforzato > e per evidenziarne la
diversa sonorità timbrica.
I
I
I
I
I
I

Compositore: Salvatore di Gesualdo


Composizione: Improvvisazione n. 1 (1973)

41
Esempio 32
Segni indicativi del mantice:
Bellows Shake: Oscillazione del mantice

   

                        = Bellows shake

1. Apertura del mantice 2. Chiusura del mantice 3. Pre – apertura del mamtice

L’unione grafica tra il simbolo relativo all’apertura del mantice e quello della chiusura
permettte di avere un simbolo chiaro ed efficace per rappresentare l’oscillazione del
mantice.
3. Doppia oscillazione del mantice


3 4 5

Tripla oscillazione Quadrupla oscillazione Quintupla oscillazione


ritmica del mantice ritmica del mantice ritmica del mantice

                                                                                   
                                                      
apertura/chiusura/scuotimento
Triple rikoschet Quadruple rikoschet Quintuple rikoschet

42
Segno indicativo dell’oscillazione ritmica (regolare) a-ritmica del mantica; la velocità è
regolata di volta in volta dalla diversa indicazione ( / // /// )

Compositore: Salvatore di Gesualdo


Composizione: Improvvisazione n. 1 (1973)

Esempio 33
Compositore: Per Nørgård
Composizione: Anatomic Safari
Anno di pubblicazione:1980
Edizione: Editino Wilhelm Hansen, Copenaghen

Click, rumore causato dal meccanismo di inserimento del registro tramite una forte pressione
sul bottone.

43
Esempio 34
Compositore: Per Nørgård
Composizione: Anatomic Safari
Anno di pubblicazione:1980
Edizione: Edition Wilhelm Hansen, Copenaghen

Marcamento del ritmo tramite la pulsazione del piedi, come indicato dal valore delle n ote
producendo un effetto percussivo basso.

Esempio 35
Compositore: Karl Aage Rasmussen
Composizione: Invention
Anno di pubblicazione: 1982
Edizione: Edition Wilhelm Hansen, Copenaghen

Uso e distribuzione delle parti nel manuale di sinistra e simbologia per indicare gli “Stradella
Bass” e i “Free bass”:

S.B. = Stradella Bass (Bassi Standard)


B.B. = Free Bass (Barytone Bass)

44
Esempio 36
Segni relativi alle varie possibilità di attacco del suono

Attacco dolce

!
Attacco deciso

Attacco strappato

Effetti sonori non convenzionali

Percussione del mantice (con la mano)

Sfregamento delle dita sul mantice

Portamenti discendenti

45
Esempio 37
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1
Anno di pubblicazione : 1973
Edizione: Bèrben di Ancona

Indicazioni di vibrato sussultorio ottenuto con la mano destra; la velocità è indicata dalla
distanza dei segni.

Vibrato ondulatorio

                                                          oppure

46
Esempio 38
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1
Anno di pubblicazione : 1973
Edizione: Bèrben di Ancona
Abbassare il registro lentamente; avviene la sospensione (mezzo registro) o l’entrata completa
del registro avviene in coincidenza con i tratteggiati, obliqui o verticali

| |
| | |
| | |
| | |

Esempio 39
Compositore: Salvatore di Gesualdo
Composizione: Improvvisazione n. 1
Anno di pubblicazione : 1973
Edizione: Bèrben di Ancona
Il registro va premuto immediatamente.

47
Esempio 40
Compositore: Salvatore Sciarrino
Composizione: Vagabonde blu
Anno di pubblicazione : 1998
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Tenere il primo accordo ma cominciare il trillo prima del suono e prolungarlo oltre.

Esempio 41
Compositore: Salvatore Sciarrino
Composizione: Vagabonde blu
Anno di pubblicazione : 1998
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Indicazione ritmica di un effetto ritmico del rumore dei tasti.


Il rumore dei tasti può avere un risultato diverso, ma non codificabile a livello sonoro, se
ottenuto con la percussione di tasti diversi.

48
Esempio 42
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Luftknopf
Durch die geometriche Form der rraute wird jeweis die musikalische gestaltung der Passage
vorgeschrieben – Länge, art und intensität (crescendo – decrescendo); die eingetragenen
Notenwerte beschereiben die Dauer

49
Esempio 41
Compositore: Gerald Eckert
Composizione: Wie wolken um die zeiten legt für sopran, flöte, schlagzeug und akkorden
Anno di pubblicazione : 1998
Edizione: Edition Gravis – Bad Schwalbach.
Presenza di una ricca didascalia relativa ad alcuni suggerimenti esecutivi per la fisarmonica.

50
Esempio 42
Compositore: Arne Nordheim
Composizione: Spur for accordion and orchestra
Anno di pubblicazione : 1980
Edizione: Edition Wilhelm Hansen, Copenaghen 29537

Descrizione e suggerimento per poter amplificare al meglio la fisarmonica in orchestra.

51
Esempio 43
Compositore: Arne Nordheim
Composizione: Spur for accordion and orchestra
Anno di pubblicazione : 1980
Edizione: Edition Wilhelm Hansen, Copenaghen 29537

Uso del bellows shake relativo ad una sequenza che passa rapidamenete dall’alternanza
ripetitiva di alcune altezze determinate ad un blocco di cluster continuo.

52
SCRITTURA ED USO DIFFERENZIATO DELLA
DISTRIBUZIONE DELLE PARTI NEL MANUALE DI DESTRA E
DI SINISTRA DELLA FISARMONICA.

Esempio 1
Compositore: Krzysztof Olczak
Composizione: Berceuse
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Distribuzione dei bassi e degli accordi in due diversi pentagrammi:

Esempio 2
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Simbolo grafico per delimitare il campo di azione tra il manuale destro e quello sinistro.

53
Esempio 3
Compositore: Franco Donatoni
Composizione: feria IV
Anno di pubblicazione : 1997
Edizione: Casa Ricordi, Milano

Indicazioni per delimitare il campo del manuale destro e del manuale sinistro

MD

MS

Esempio 4
Compositore: Bent Lorentzen
Composizione: Circus
Anno di pubblicazione : 2001
Edizioni SAMFUNDENT, Copenhagen

Esempio di scrittura relativa a due possibili versioni pensate per il manuale a destra
(piano keyboard e bottom keyboard)

54
Esempio 5
Compositore: Klaus Huber
Composizione: Winter Seeds
Anno di pubblicazione : 1993 (provisorische Ausgabe)
Edizioni Casa Ricordi, Milano

Distribuzione delle parti per manuale destro, sinistro., fusse e stimme.

55
Esempio 6
Compositore: Rolf Riehm
Composizione: Scherazade
Prima esecuzione: 26.4.1991 interprete Teodoro Anzellotti
Edizione: Ricordi, Milano

In partitura troviamo l’indicazione costante dell’uso del mantice e della sua articolazione

Esempio 7
Compositore: Jörg Herchet
Composizione: Komposition für oboe, akkordeon und kontrabass
Anno di pubblicazione : 1998
Edizioni Deutscher Verlag für Musik . Leipzig DVfM 8383 Germany

Irregular shaking motion

56
Esempio 8
Compositore: Toshio Hosokawa
Composizione: Sen V for accordino SJ 1077
Anno di pubblicazione : 1993
Edizione: Schott Japan Company

Uso e distribuzione delle parti nel manuale di destra e della sinistra

Esempio 9
Compositore: Maki Ishii
Composizione: Tango Prism for accordino, op. 73
Anno di pubblicazione : 1989
Edizione: Moeck Verlag Celle Nr. 5400

Uso e distribuzione delle parti nel manuale di destra

57
Esempio 10
Compositore: Vinko Globokar
Composizione: Contrepoint Barbare pour violon, violoncello, accordéon et bande/son
Anno di pubblicazione : 1997
Edizione: Casa Ricordi

Particolare di una partitura in cui la fisarmonica si associa all’uso della voce del
fisarmonicista.

58
Esempio 11
Compositore: Vinko Globokar
Composizione: Réponse à “letters” APRES “second thoughts” pour soprano, flûte, accordéon,
percussion
Anno di pubblicazione : 1997
Edizione: Casa Ricordi

Particolare di una partitura in cui la fisarmonica si associa all’auso della voce del
fisarmonicista.

59
Esempio 12

Posizione del Tape “Traccia elettronica” in partitura


Compositore: Peter Tornquist
Composizione: “…et actus mutuus” per fisarmonica e nastro magnetico
Anno di pubblicazione : 1992
Edizione: Norsk Musikinformasion (Norwegian Music Information Centre)
La linea relativa al nastro magnetico e posta in alto alla partitura.

Esempio 13

Compositore: Henrik Hellstenius


Composizione: “SØKK” per fisarmonica e nastro magnetico
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Norsk Musikinformasion (Norwegian Music Information Centre)
La linea relativa al nastro magnetico è posta in alto alla partitura ed è preceduta dal nome del
rigo Tape.

60
Esempio 14
Compositore: Krzysztof Olczak
Composizione: Berceuse
Anno di pubblicazione : 1985
Edizione: Casa Ricordi Editore, Milano

Distribuzione dei bassi e degli accordi in due diversi pentagrammi:

Esempio 15
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sonate “Et exspecto”
Anno di pubblicazione : 1990
Edizione: Musyka, Moskau
Anno di pubblicazione : 1991
Edizione: Intermusik Schmülling

Simbolo grafico per delimitare il campo di azione tra il manuale destro e quello sinistro.

61
POSIZIONE DELLA FISARMONICA IN PARTITURA
Esempio 1
Compositore: Augustin Charles
Composizione: Accordion Concerto, 24.12.1996
L’opera è presente presso la biblioteca di Internationales Musikinstitut Darmstadt
Posizione in partitura della fisarmonica in un ensemble cameristico

62
Esempio 2
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Sieben Worte für violoncello, bajan (fisarmonica), und streicher
Editore: musikverlag Hnas Sikorski, Hamburg 1985
Posizione in partitura della fisarmonica in orchestra d’archi.

63
Esempio 3
Compositore: Alban Berg
Composizione: Wozzeck oper in 3 akten (15 szenen)
Editore: Universal Edition 1926
Posizione della fisarmonica (Ziehharmonika) in partitura all’interno di una Bühnenmusik
(orchestrina in scena) a sua volta contenuta nella partitura generale orchestrale.

64
Esempio 4
Compositore: Sofia Gubaidulina
Composizione: Silenzio. Fünf stücke für bajan, violine und violoncello
Editore: Edition Sikorski 1996
Posizione della fisarmonica (bajan) in partitura di trio.

Esempio 5
Compositore: Nick Ariondo
Composizione: Kalamaitiano per viola e fisarmonica,
Editore: Ricordi 134442
Posizione della fisarmonica in partitura di duo.

65
Esempio 6
Compositore: Vinko Globokar
Composizione: Réponse, à “letters “Après” second thoghts” pour soprano, flûte ,accordéon,
percussion
Editore: Ricordi, 1999 “paritura ad uso elusivo promozionale da non usare per l’esecuuzione”
Posizione della fisarmonica in partitura di quartetto.

66
Esempio 7
Compositore: Arne Nordheim
Composizione: Spur, for accordion and orchestra
Editore: Edition Wilhelm Hansen, Copenaghen, 1980
Posizione della fisarmonica in partitura di grande orchestra

67
La partitura continua nella pagina successiva…….

68
Esempio 8
Compositore: Mauricio Kagel
Composizione: Aus zungen stimmen, für akkordeonquintett
Editore: Universal Edition, 1972 (15613)
Quintetto di fisarmoniche.

69

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