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Pittore, Poeta e uomo di profonda cultura, Dottori nasce a Perugia nel

1884, orfano di padre. Frequenta quindi l’Accademia di Belle Arti e tra il


1904 e il 1905 inizia a dipingere. Nel 1912 aderisce al Movimento
Futurista, avanguardia culturalmente avanzata e provocatoria, scelta
fondamentale che orienterà l’intero percorso artistico. Al ritorno dalla
guerra del 1915 – 1918 ( durante la Grande Guerra scrive “parole in
libertà” sotto lo pseudonimo di G. Voglio), fonda a Perugia la rivista
“Griffa”. Nel 1926 si trasferisce a Roma, dove risiede fino al 1939 e
collabora con diverse testate giornalistiche. Nel 1929 firma con i
futuristi Balla, Marinetti, Depero, Fillia, Prampolini, Tato, Somenzi
il Manifesto futurista dell’Aeropittura e successivamente nel 1941,
concepisce il Manifesto futurista umbro dell’aeropittura. Nel 1939,
rientra a Perugia in seguito all’incarico di docente alla locale Accademia
di Belle Arti, successivamente, dal 1940 al 1947 dirigerà l’istituto.
Abbandona l’insegnamento nel 1967. Muore a Perugia nel 1973

L'aeropittura è una declinazione pittorica del futurismo che


nasce già negli anni "dieci", ma che si afferma negli anni
successivi alla Prima guerra mondiale. Come espressione
del mito della macchina e della modernità caratteristico del
movimento marinettiano, l'aeropittura manifesta l'entusiasmo
per il volo, il dinamismo e la velocità dell'aeroplano.

Gerardo Dottori, Primavera Umbra 1923


Gerardo Dottori

Altri esempi di dipinti aeropittorici di altri pittori

Giulio D’Anna
Tato

Giulio D’Anna

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