Di fatto, l’art. 1 c.c.

, non stabilisce la nozione e i caratteri “giuridici” del fatto naturale della nascita, in
quanto la vitalità viene intesa quale autonomia della persona venuta alla vita di continuare la stessa al di fuori
dell’alveo materno e l’acquisizione della capacità giuridica si ha alla nascita. In altri termini, presupposto
necessario perché possa legittimamente vantarsi una pretesa risarcitoria è che il richiedente sia titolare dei
diritti che si assume che siano stati lesi. In altri termini, presupposto necessario perché possa legittimamente
vantarsi una pretesa risarcitoria è che il richiedente sia titolare dei diritti che si assume che siano stati lesi.
Malgrado ciò, in via eccezionale il legislatore gli ha riconosciuto con espresse disposizioni di legge delle
“aspettative legittime di diritto” in attesa dell’evento della nascita, momento in cui si potrà parlare
effettivamente di diritti. Quanto sin qui asserito è utile per comprendere che il nascituro può ritenersi titolare
di posizioni giuridiche soggettive, fra queste quello a nascere sano. Ciò però non dà per scontato il suo
contrario e cioè il diritto a non nascere se non sano.
Il concepito, pur non avendo una piena capacità giuridica, è comunque un soggetto di diritto, perché titolare
di molteplici interessi personali riconosciuti dall'ordinamento sia nazionale che sovranazionale, quali diritti
fondamentali (diritto alla vita, alla salute, all'onore, all'identità personale), rispetto ai quali l'avverarsi della
"condicio iuris" della nascita è condizione imprescindibile per la loro azionabilità in giudizio ai fini
risarcitori.
Il concepito, pur non avendo una piena capacità giuridica, è comunque un soggetto di diritto, perché titolare
di molteplici interessi personali riconosciuti dall'ordinamento sia nazionale che sovranazionale, quali diritti
fondamentali (diritto alla vita, alla salute, all'onore, all'identità personale), rispetto ai quali l'avverarsi della
"condicio iuris" della nascita è condizione imprescindibile per la loro azionabilità in giudizio ai fini
risarcitori.
Capacità giuridica: titolare di diritti/obblighi. Si acquista con la nascita.
Capacitò di agire: capacità esercitare di esercitare diritti o obblighi. Si consegue con il 18° anno di età, tranne
esclusi alcuni casi.
Il feto è titolare di alcuni diritti di protezione, subordinati all’evento della nascita: diritti di carattere
successorio (previsti dalla legge), altri diritti (diritti di protezione degli illeciti altri, che vengono riconosciuti
per via giurisprudenziale anche al feto). Prima, non c’era il “diritto a nascere sano”, la menomazione non
poteva costituire un danno al feto, in quanto nasce con questa menomazione.
Il nascituro ha dei diritti pre-nascita, che hanno a che fare con fatti anteriori alla nascita. -> si, subordinati
all’evento nascita. Diritto che si aggancia a un soggetto che non sai bene a chi agganciarsi fino alla nascita.

Art. 1 c.c. (capacità); Art 2 (inviolabilità),3 (uguaglianza), 32 (salute) Cost. INTERPRETAZIONE ALLA
BASE

Has the foetus a special, limited and/or temporary capacity, at least for the purposes of the protection
of fundamental rights and, therefore, of tort law?
- The very first article of the civil code defines juridical capacity as the capacity of enjoying rights and to be
burdened by duties and it is obtained at the moment of birth
- A foetus, however, is not out of the mother’s “alvo”, thus he is not legally born
- On the other hand, he has rights that protect him as a “soggetto di diritto”: these rights include fundamental
rights (such as the right to live, health, honor, etc…) and also matters of inheritance law
- Having said that, the latter rights do not become effective until the moment of birth: if the foetus dies, these
right expire as if there never existed in the first place
- Thus, these right do exist, but until the birth of the child, they do not have a proper “soggetto di diritto” to
be attached to
- Short answer: yes, the foetus does have protective rights that, however, are subordinate to the event of birth