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ESEGUIRE TEST DIAGNOSTICO

CHEMIOTERAPIA 10004209 10031140

INSEGNARE LA Preparazione e assistenza alla persona


CHEMIOTERAPIA 10046522 sottoposta a biopsia del midollo osseo
(BOM)
SOMMINISTRARE FARMACI E
SOLUZIONI 10001804 Atti di supporto
Preparazione della persona.
ESEGUIRE TEST DIAGNOSTICO
10031140 Spiegazione della procedura
Posizionare la persona supina o prona

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Materiale occorrente La procedura viene eseguita da un medico

• antisettico e garze sterili • antisepsi della cute

• guanti e telino fenestrato sterile • anestetico locale per via intradermica e


attraverso i vari strati fino ad infiltrare il
• set per biopsia periostio
• siringhe e anestetico locale • piccola incisione con bisturi prima di
• bisturi introdurre il mandrino di grosso calibro

• provette e vetrini • introduzione dell’ago con aspirazione del


midollo osseo
• medicazioni sterili
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• rimozione
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dell’ago dalla zona di puntura

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Dopo la procedura
Dopo la rimozione dell’ago esercitare una
pressione per qualche minuto utilizzando una
garza sterile
Coprire il punto di inserzione con medicazione
sterile.
Posizionare borsa del ghiaccio e somministrare
analgesici se presenza di dolore.
Controllare i parametri vitali e i segni di infezione

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Preparare e somministrare
terapie antiblastiche
Ministero della Salute
RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DEGLI
ERRORI IN TERAPIA CON FARMACI
ANTINEOPLASTICI
(2012)
Gli errori in corso di terapia con farmaci antineoplastivi
provocano gravi danni

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Nei soggetti professionalmente esposti le possibili


conseguente possono essere classificate in tre tipi:
 effetti acuti e cronici non neoplastici ossia
I farmaci antineoplastici devono essere preparati da fenomeni irritativi e allergizzanti a carico di cute e
farmacisti o da altri operatori sanitari dedicati mucose orofaringee;
(infermieri e/o tecnici di laboratorio biomedico) sotto  rischio cancerogeno
la responsabilità del farmacista, formati secondo
quanto previsto dalle linee guida nazionali.  rischio riproduttivo

D.Lgs 81/2008: L’interpretazione delle prescrizioni, la


preparazione e la distribuzione dei farmaci deve L’assorbimento professionale degli antiblastici può
essere condotta dall’Unità Farmaci Antineoplastici avvenire durante le fasi lavorative per inalazione,
(UFA). Unità centralizzata, allocata preferibilmente attraverso la cute per contatto diretto con i
nella farmacia ospedaliera sotto il coordinamento e la farmaci, con le superfici inquinate o per contatto
responsabilità del farmacista. con i materiali biologici contaminati
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La manipolazione dei farmaci antiblastici


Negli ambienti di lavoro le principali vie di può essere pericolosa a causa di:
contaminazione sono:
• formazione di areosol e/o vapori
 per via inalatoria (responsabili di fenomeni irritativi a
carico delle mucose orofaringee e nasali) • diffusione del preparato sotto forma di
 la cute (irritazioni, eczemi) gocce
 gli occhi (irritazione congiuntivale, lacrimazione, • spandimenti nelle fasi di apertura delle
fotofobia) fiale, nella rimozione dell’ago dai flaconi,
nelle manovre di riempimento della siringa,
durante il trasferimento del farmaco dal
flacone alla fleboclisi o alla siringa.

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ATTENZIONE PREVENZIONE NELLA
PREPARAZIONE DEL
CHEMIOTERAPICO
Una scarsa percezione del rischio può aumentare a)Centralizzazione delle strutture
l’esposizione alla sostanza tossica.
b)Centralizzazione delle attività
Un’adeguata protezione può ridurre del 40% le
contaminazioni accidentali c)Predisposizione di locali adeguati

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a)Centralizzazione delle strutture b) Centralizzazione delle attività

La preparazione dei farmaci antiblastici deve Personale con formazione finalizzata


essere effettuata in un ambiente denomitato c) Predisposizione di adeguati locali
UFA (Unità farmaci Antiblastici)
•Idonei sistemi di aerazione
Tale struttura deve essere:
•Pavimenti e pareti plastificate
• Centralizzata
•Armadi farmaci con barriere frontali
• Isolata
•Stanza filtro
• Chiusa
•Punto di decontaminazione
• Protetta
•Sistema viva-voce
• Segnalata
A. Talamona •Cappe
A. Talamona a flusso verticale
• Temperatura costante
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Prima di accedere all’apposito locale occorre:


Eseguire il lavaggio antisettico delle mani
Indossare:
• indumenti di protezione individuale
PREPARAZIONE DEI All’interno del locale indossare:
FARMACI Maschera facciale filtrante antipolvere con
ANTIBLASTICI
visiera (FFP2)
Guanti (sostituire ogni 30 minuti)

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• accendere la cappa 30 minuti prima
• inserire o prelevare il liquido dal flacone
• pulire il piano di lavoro mantenendo bilanciate le pressioni
• posizionare telino assorbente
• estrarre l’ago solo al raggiungimento del
• posizionare tutto il materiale necessario sotto cappa quantitativo esatto del farmaco
(15 cm dal bordo) prima di iniziare il lavoro
• se necessario ricoprire l’ago con garza sterile
• usare solo siringhe e set di infusione con raccordo di
sicurezza tipo Luer-lock
prima di espellere bolle d’aria

• prima di aprire le fiale accertarsi che non vi siano


• riempire il deflussore con sostanza
residui di farmaco nel collo della fiala compatibile
• pulire i flaconi per eventuale contaminazione

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TRASPORTO DEI FARMACI


CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE CHEMIOTERAPICI
del personale Etichettare ogni terapia che viene inviata
• segnalare al medico competente segnalando: reparto, data di preparazione e di
scadenza, nome della persona, tipo e dosaggio
• lavare abbondantemente la parte contaminata del farmaco, modalità di somministrazione.
SMALTIMENTO Allegare il protocollo di somministrazione
Tutto deve essere considerato rifiuto speciale Trasportare con:
Inattivazione chimica Vassoi a bordi rialzati
Recipienti a tenuta per trasporti lunghi

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SOMMINISTRAZIONE
DEI FARMACI
ANTIBLASTICI
Per via ev

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Le possibili cause di errore durante la somministrazione
sono:
• errore nell’associazione farmaco-paziente
•Tempi di somministrazione non rispettati
• via di somministrazione diversa da quella prevista
• sequenza di somministrazione non rispettata
• conservazione non corretta prima dell’infusione
•Ritardo nel riconoscimento di eventi avversi

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Verifiche pre-somministrazione: Procedura di somministrazione:

Identificazione del paziente


 lavaggio antisettico delle mani
 indossare i dispositivi di protezione
Modulo prescrizione e documentazione clinica
individuale
Modulo somministrazione (farmaco: nome, dose,  predisporre per la somministrazione un
diluizione, vie di somministrazione, velocità rubinetto a tre vie Luer-lock
d’infusione, data e ora scadenza della preparazione,
integrità dei flaconi e delle infusioni, premedicazione  posizionare telino monouso
se prescritta.
 assumere una posizione comoda e corretta

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 informare la persona
se devono essere somministrati più farmaci
 controllare i valori ematici iniziare con quelli vescicanti
 somministrare la terapia antiemetica se  iniziare l’infusione lentamente evitando
prescritta pressioni sulla parete della vena
 isolare il letto con telini se il malato è  infondere tra un farmaco e l’altro alcuni ml di
incontinente o ha vomito soluzione fisiologica
 immobilizzare bene l’arto incanulato,  sensibilizzare la persona a chiamare
soprattutto in caso di pazienti pediatrici. immediatamente all’insorgenza anche di minima
sintomatologia
 somministrare i farmaci rispettando la
sequenza e i tempi

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PREVENZIONE E TRATTAMENTO
DELLO STRAVASO
DA FAMACI ANTIBLASTICI

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DEFINIZIONE
Si definisce stravaso l’accidentale infiltrazione di
un liquido o un farmaco dal sito della venipuntura
al tessuto sottocutaneo circostante.
Lo stravaso dei farmaci antiblastici è una
complicanza rilevante per la possibilità di causare
necrosi ai tessuti, infezioni, danni ai tendini e ai
nervi circostanti la zona dello stravaso

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STRAVASO O IRRITAZIONE?
I farmaci antiblastici vengono suddivisi in
Parametro da stravaso Irritazione
irritanti o vescicanti in base alla reazione che valutare vena
possono provocare in caso di stravaso.
dolore Dolore durante la Dolore e
Irritante: farmaco che, se stravasato, può dare somm. intorno al sito rigonfiamento
calore e infiammazione nel sito d’infusione o d’infusione lungo la vena
lungo il decorso della vena in cui viene eritema Eritema a chiazze Eritema su tutta
somministrato, ma non provoca distruzione intorno al sito la lunghezza della
tissutale. d’infusione vena
ulcerazione Dopo 48-96 ore no
Vescicante: farmaco che, se stravasato, può
determinare danno cellulare con dolore severo edema Severo/precoce no
e prolungato. Reflusso Impossibilità ad presente
ematico ottenere reflusso
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FATTORI DI RISCHIO DELLO Fattori di rischio correlati al paziente
STRAVASO
Vene fragili e/o difficili da incanulare
Alterazioni del sistema linfatico
Sindrome di Raynaud e/o tromboflebite
 fattori di rischio correlati al paziente Aree precedentemente irradiate
Aree interessate da danni tissutali
 fattori di rischio correlati al personale Neuropatia periferica
Alterazioni del sensorio
Fattori di rischio correlati al farmaco Inadeguata informazione ed educazione del
paziente

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Fattori di rischio correlati al personale Fattori di rischio correlati al farmaco

Il danno provocato dallo stravaso dipende da numerosi


Insufficiente formazione del personale fattori fisico-chimici del farmaco e dalla
infermieristico formulazione somministrata, quali: la capacità di
legare direttamente il DNA, la facoltà di uccidere le
Criticità organizzative cellule in replicazione, la capacità di causare
vasodilatazione o vasocostrizione dei tessuti, il Ph
diverso da quello fisiologico, l’osmolarità, la
concentrazione e il volume da somministrare.

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PREVENZIONE oUtilizzo di CVC quando il protocollo terapeutico


prevede l’utilizzo di più farmaci vescicanti o la
oScelta della posizione della venipuntura somministrazione di infusione continua
oScelta del presidio adeguato oContemporaneamente ai farmaci in bolo somministrare
soluzione fisiologica per ridurre l’irritazione della vena
oCambio frequente del sito d’infusione
oAl termine dell’infusione lavare bene la vena con
oPre-infusione di soluzione neutra fisiologica

oVerifica del ritorno ematico oPer somministrazione attraverso Port-a-Cath


utilizzare solo ago specifico accertandosi che la
oImmobilizzare l’arto se necessario medicazione lo tenga ben ancorato

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Qual è il device migliore per
la prevenzione dello stravaso?
Taxbro et al. Jackson-Rose et al. Ya-Lou et al. Voog et al.
(2019) (2017) (2020) (2018)

Minor numero di
casi di infezione
Minore incidenza La frequenza dello
correlata al
di infezioni nei stravaso è
Dai risultati degli studi, si
catetere PICC, ma Lo stravaso nel dimostra che il catetere Port-a-cath
PORT totalmente maggiore nei
il PORT è PORT avviene
impiantabili, in PICC. è il device più efficace nella
preferibile per la sempre più
prevenzione di
accordo con le Il PORT
raramente dopo prevenzione dello stravaso di
Centers for Disease impiantabile è il agenti antineoplastici.
eventi occlusivi e un anno
Control and CVC migliore nel
meccanici e per dall’inserzione.
Prevention rapporto
garantire il
Guidelines. costo/efficacia.
comfort del
paziente.

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COSA FARE IN CASO DI STRAVASO?

 rimuovere agocanula
 sospendere immediatamente l’infusione
 posizionare l’arto in posizione di scarico
 spiegare al paziente ciò che si sospetta sia successo
 effettuare eventuali applicazioni calde o
 tentare di aspirare il farmaco travasato dall’agocanula
fredde
 informare il medico e recuperare un kit per stravaso
 documentare l’evento e il trattamento
 segnalare la zona interessata con pennarello indelebile
 somministrare antidoti farmacologici specifici
 rivalutare periodicamente la zona

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Cosa fare in caso di stravaso:

Sospendere l’infusione
NON rimuovere la canula

Immobilizzare l’arto

E’ possibile aspirare
il farmaco dalla canula?

NO SOMMINISTRAZIONE
DEI FARMACI
Informare il medico
Rimuovere la canula ANTIBLASTICI
Somministrare antidoto SI Per os
Informare il medico
Aspirare il farmaco
A. Talamona Somministrare antidoto A. Talamona

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La somministrazione dei chemioterapici per via orale
consente al paziente una gestione autonoma della
terapia. E’ la via di somministrazione da preferire COME SI SOMMINISTRA LA
quando il paziente ha uno scarso patrimonio venoso, CHEMIOTERAPIA ORALE
mentre è sconsigliata in caso di malattie
gastroenteriche.
Attualmente il 5% dei farmaci antitumorali è disponibile
in formulazione orale. I farmaci chemioterapici vanno conservati in luogo sicuro.
L’infermiere deve dare indicazioni precise riguardo alle
La somministrazione per os garantisce un’azione modalità di conservazione. Questi farmaci devono essere
terapeutica costante e prolungata nel tempo. manipolati con cautela, utilizzando guanti ed evitando di
3 sono i principali svantaggi: rompere le compresse o di aprire le capsule. Lo smaltimento
deve avvenire in appositi contenitori forniti al paziente.
1. La biodisponibilità del farmaco
2. L’interazione con altri farmaci e/o cibi
3. La compliance
A. Talamona del paziente A. Talamona

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BIBLIOGRAFIA
Le compresse devono essere tolte dalla confezione solo
nel momento dell’assunzione. ASST-settelaghi (2014) gestione della terapia antineoplastica
(disponibile in intranet).
Se una compressa cade deve essere raccolta indossando i Brigida A., Re Luca Giuseppe., Lusignni M. (2015) Lo stravaso da
guanti e smaltita negli appositi contenitori. farmaco vescicante: una revisione narrativa. Rivista l’infermiere.
Disponibile da www.ipasvi.it
E’ utile consegnare un opuscolo nel quale vengono
segnalati i più comuni effetti collaterali e le indicazioni di Jeehp (2020) Guidelinee for the managemente of extravasations
17:22 Disponibile da: https://doi.org/10.3352/jeehp.2020.17.21
base per sapere quali sintomi si possono gestire in
autonomia e quando invece è necessario rivolgersi agli
operatori sanitari.

A. Talamona A. Talamona

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