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Dopo la procedura
Dopo la rimozione dell’ago esercitare una
pressione per qualche minuto utilizzando una
garza sterile
Coprire il punto di inserzione con medicazione
sterile.
Posizionare borsa del ghiaccio e somministrare
analgesici se presenza di dolore.
Controllare i parametri vitali e i segni di infezione
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Preparare e somministrare
terapie antiblastiche
Ministero della Salute
RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DEGLI
ERRORI IN TERAPIA CON FARMACI
ANTINEOPLASTICI
(2012)
Gli errori in corso di terapia con farmaci antineoplastivi
provocano gravi danni
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ATTENZIONE PREVENZIONE NELLA
PREPARAZIONE DEL
CHEMIOTERAPICO
Una scarsa percezione del rischio può aumentare a)Centralizzazione delle strutture
l’esposizione alla sostanza tossica.
b)Centralizzazione delle attività
Un’adeguata protezione può ridurre del 40% le
contaminazioni accidentali c)Predisposizione di locali adeguati
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• accendere la cappa 30 minuti prima
• inserire o prelevare il liquido dal flacone
• pulire il piano di lavoro mantenendo bilanciate le pressioni
• posizionare telino assorbente
• estrarre l’ago solo al raggiungimento del
• posizionare tutto il materiale necessario sotto cappa quantitativo esatto del farmaco
(15 cm dal bordo) prima di iniziare il lavoro
• se necessario ricoprire l’ago con garza sterile
• usare solo siringhe e set di infusione con raccordo di
sicurezza tipo Luer-lock
prima di espellere bolle d’aria
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SOMMINISTRAZIONE
DEI FARMACI
ANTIBLASTICI
Per via ev
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Le possibili cause di errore durante la somministrazione
sono:
• errore nell’associazione farmaco-paziente
•Tempi di somministrazione non rispettati
• via di somministrazione diversa da quella prevista
• sequenza di somministrazione non rispettata
• conservazione non corretta prima dell’infusione
•Ritardo nel riconoscimento di eventi avversi
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informare la persona
se devono essere somministrati più farmaci
controllare i valori ematici iniziare con quelli vescicanti
somministrare la terapia antiemetica se iniziare l’infusione lentamente evitando
prescritta pressioni sulla parete della vena
isolare il letto con telini se il malato è infondere tra un farmaco e l’altro alcuni ml di
incontinente o ha vomito soluzione fisiologica
immobilizzare bene l’arto incanulato, sensibilizzare la persona a chiamare
soprattutto in caso di pazienti pediatrici. immediatamente all’insorgenza anche di minima
sintomatologia
somministrare i farmaci rispettando la
sequenza e i tempi
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PREVENZIONE E TRATTAMENTO
DELLO STRAVASO
DA FAMACI ANTIBLASTICI
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DEFINIZIONE
Si definisce stravaso l’accidentale infiltrazione di
un liquido o un farmaco dal sito della venipuntura
al tessuto sottocutaneo circostante.
Lo stravaso dei farmaci antiblastici è una
complicanza rilevante per la possibilità di causare
necrosi ai tessuti, infezioni, danni ai tendini e ai
nervi circostanti la zona dello stravaso
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STRAVASO O IRRITAZIONE?
I farmaci antiblastici vengono suddivisi in
Parametro da stravaso Irritazione
irritanti o vescicanti in base alla reazione che valutare vena
possono provocare in caso di stravaso.
dolore Dolore durante la Dolore e
Irritante: farmaco che, se stravasato, può dare somm. intorno al sito rigonfiamento
calore e infiammazione nel sito d’infusione o d’infusione lungo la vena
lungo il decorso della vena in cui viene eritema Eritema a chiazze Eritema su tutta
somministrato, ma non provoca distruzione intorno al sito la lunghezza della
tissutale. d’infusione vena
ulcerazione Dopo 48-96 ore no
Vescicante: farmaco che, se stravasato, può
determinare danno cellulare con dolore severo edema Severo/precoce no
e prolungato. Reflusso Impossibilità ad presente
ematico ottenere reflusso
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FATTORI DI RISCHIO DELLO Fattori di rischio correlati al paziente
STRAVASO
Vene fragili e/o difficili da incanulare
Alterazioni del sistema linfatico
Sindrome di Raynaud e/o tromboflebite
fattori di rischio correlati al paziente Aree precedentemente irradiate
Aree interessate da danni tissutali
fattori di rischio correlati al personale Neuropatia periferica
Alterazioni del sensorio
Fattori di rischio correlati al farmaco Inadeguata informazione ed educazione del
paziente
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Qual è il device migliore per
la prevenzione dello stravaso?
Taxbro et al. Jackson-Rose et al. Ya-Lou et al. Voog et al.
(2019) (2017) (2020) (2018)
Minor numero di
casi di infezione
Minore incidenza La frequenza dello
correlata al
di infezioni nei stravaso è
Dai risultati degli studi, si
catetere PICC, ma Lo stravaso nel dimostra che il catetere Port-a-cath
PORT totalmente maggiore nei
il PORT è PORT avviene
impiantabili, in PICC. è il device più efficace nella
preferibile per la sempre più
prevenzione di
accordo con le Il PORT
raramente dopo prevenzione dello stravaso di
Centers for Disease impiantabile è il agenti antineoplastici.
eventi occlusivi e un anno
Control and CVC migliore nel
meccanici e per dall’inserzione.
Prevention rapporto
garantire il
Guidelines. costo/efficacia.
comfort del
paziente.
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rimuovere agocanula
sospendere immediatamente l’infusione
posizionare l’arto in posizione di scarico
spiegare al paziente ciò che si sospetta sia successo
effettuare eventuali applicazioni calde o
tentare di aspirare il farmaco travasato dall’agocanula
fredde
informare il medico e recuperare un kit per stravaso
documentare l’evento e il trattamento
segnalare la zona interessata con pennarello indelebile
somministrare antidoti farmacologici specifici
rivalutare periodicamente la zona
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Sospendere l’infusione
NON rimuovere la canula
Immobilizzare l’arto
E’ possibile aspirare
il farmaco dalla canula?
NO SOMMINISTRAZIONE
DEI FARMACI
Informare il medico
Rimuovere la canula ANTIBLASTICI
Somministrare antidoto SI Per os
Informare il medico
Aspirare il farmaco
A. Talamona Somministrare antidoto A. Talamona
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La somministrazione dei chemioterapici per via orale
consente al paziente una gestione autonoma della
terapia. E’ la via di somministrazione da preferire COME SI SOMMINISTRA LA
quando il paziente ha uno scarso patrimonio venoso, CHEMIOTERAPIA ORALE
mentre è sconsigliata in caso di malattie
gastroenteriche.
Attualmente il 5% dei farmaci antitumorali è disponibile
in formulazione orale. I farmaci chemioterapici vanno conservati in luogo sicuro.
L’infermiere deve dare indicazioni precise riguardo alle
La somministrazione per os garantisce un’azione modalità di conservazione. Questi farmaci devono essere
terapeutica costante e prolungata nel tempo. manipolati con cautela, utilizzando guanti ed evitando di
3 sono i principali svantaggi: rompere le compresse o di aprire le capsule. Lo smaltimento
deve avvenire in appositi contenitori forniti al paziente.
1. La biodisponibilità del farmaco
2. L’interazione con altri farmaci e/o cibi
3. La compliance
A. Talamona del paziente A. Talamona
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BIBLIOGRAFIA
Le compresse devono essere tolte dalla confezione solo
nel momento dell’assunzione. ASST-settelaghi (2014) gestione della terapia antineoplastica
(disponibile in intranet).
Se una compressa cade deve essere raccolta indossando i Brigida A., Re Luca Giuseppe., Lusignni M. (2015) Lo stravaso da
guanti e smaltita negli appositi contenitori. farmaco vescicante: una revisione narrativa. Rivista l’infermiere.
Disponibile da www.ipasvi.it
E’ utile consegnare un opuscolo nel quale vengono
segnalati i più comuni effetti collaterali e le indicazioni di Jeehp (2020) Guidelinee for the managemente of extravasations
17:22 Disponibile da: https://doi.org/10.3352/jeehp.2020.17.21
base per sapere quali sintomi si possono gestire in
autonomia e quando invece è necessario rivolgersi agli
operatori sanitari.
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