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CHECK – LIST: 06.

PRELIEVO VENOSO a partire da preaccettazione


effettuata

SCOPO:
 Prelevare un campione di sangue venoso idoneo da sottoporre ad analisi in Laboratorio, attraverso
una venipuntura allo scopo di ottenere una matrice biologica da analizzare attraverso indagini
pertinenti alla chimica clinica, all'ematologia, all'immunologia.

PREPARAZIONE DEL MATERIALE (carrello,vassoio)


 Laccio Emostatico
 Guanti monouso non sterili
 Soluzione idroalcolica antisettica mani
 Tamponi di cotone/garza
 Soluzione antisettica a base di Clorexidina in
soluzione alcolica 0.5%
 Telino di protezione
 Vassoio o bacinella reniforme
 Provette etichettate o provette+etichette
 Supporto per provette/Portaprovette
 Set vacutainer con ago (prelievo diretto) o Set con
butterfly
 Cerotto di carta atraumatico
 Contenitori per lo smaltimento dei rifiuti, compreso
contenitore per taglienti
 Occhiali protettivi o visiera
 Grafica con prescrizione
ATTIVITA’ PRELIMINARI
ATTUAZIONE MOTIVAZIONE
Verificare la prescrizione
Eseguo lavaggio sociale delle mani Ridurre il rischio di infezione
Prepara il materiale necessario
Presentarsi Dimostra responsabilità e affidabilità
Identificare il paziente L’identificazione del paziente assicura che il
giusto paziente riceva la giusta assistenza.
L’identificazione deve essere attiva e crociata con
il braccialetto e con la corrispondenza con le
etichette apposte precedentemente sulle
provette.**
Acquisire il consenso spiegando la procedura (spiegare Questo consente la partecipazione e la
cosa si sta facendo e perché e come dovrà/potrà collaborazione della persona, come pure la
collaborare, illustra come i risultati ottenuti saranno riduzione dell’ansia/apprensione
utilizzati per future cure o trattamenti)
Idoneo posizionamento del paziente per l’esecuzione Le informazioni al paziente ed il posizionamento
del prelievo sono utili nel ridurre il livello di ansia correlato
alla procedura.
Effettuare l’accertamento Serve a stabilire il materiale più idoneo da
utilizzare e al fine di non creare danno
 Verificare le condizioni delle vene ed escludere i
siti con alterazioni dello stato fisiologico
 Riconsiderare l’anamnesi per le precauzioni da
usare in relazione a patologie specifiche
 Valutare se il paziente è allergico al lattice
Assicurare un ambiente confortevole, con la giusta Salvaguardare la privacy della persona e al
illuminazione e contempo consentire sicurezza nell’operatività
 lo spazio sufficiente per effettuare la manovra
 porta della stanza chiusa e tenda intorno al letto
tirata
 allontanamento di eventuali visitatori

ESECUZIONE
Effettuare il lavaggio sociale delle mani/frizione con Il lavaggio delle mani previene le infezioni
soluzione alcolica correlate all’assistenza
Indossare guanti monouso non sterili e i dispositivi di
protezione individuali (occhiali/visiera)
Posizionare il telino salva letto sotto il braccio del Per proteggere la biancheria del letto
paziente;
Applicare il laccio emostatico 5-15 cm sopra il punto Per bloccare il ritorno venoso senza impedire il
scelto per la venipuntura flusso arterioso e favorire la dilatazione della vena
Chiedere al paziente di chiudere e rilasciare il pugno Questo movimento determina l’aumento del flusso
(solo una volta) sanguigno nella zona favorendo la dilatazione
della vena, la quale diventa più facilmente
palpabile e visibile.
La ripetizione del movimento aumenta la
concentrazione ematica di alcuni elettroliti.
Localizzare il sito da pungere. Se la localizzazione del L’ostruzione prolungata è fastidiosa e può alterare
vaso richiede tempo , rilasciare il laccio e riapplicarlo alcuni valori biochimici
dopo qualche istante
Disinfettare l’area con antisettico, dal centro verso
l’esterno, con movimento circolare
Lasciare asciugare all’aria il tempo necessario Affinché l’antisettico svolga la sua funzione
Evitare di toccare la cute dopo aver eseguito l’antisepsi Per evitare contaminazioni
Invitare il paziente a mantenere il pugno chiuso
Togliere il cappuccio all’ago e afferrarlo con la mano
dominante
Posizionare il pollice dell’altra mano a 2-5 cm sotto la In questo modo la vena viene stabilizzata e sarà
zona che si intende pungere e tirare la pelle verso la più facile localizzarla
mano del paziente
Inserire l’ago attraverso la pelle, mantenendo un angolo Il mantenere la punta smussata verso l’alto fa si
di 10°-30°, con la punta smussata rivolta verso l’alto. che la punta più piccola e acuta penetri prima la
Utilizzare un movimento lento e continuo pelle e la vena
Se il vaso è mobile può essere necessario utilizzare la Si può capire di avere inserito l’ago in vena
tecnica indiretta: penetrare prima la pelle, mantenendo quando si percepisce una riduzione della
un angolo di 20°, poi applicare una seconda spinta resistenza e compare il sangue che refluisce. La
parallela alla pelle tecnica indiretta riduce il rischio di trapassare la
parete del vaso.
Se si incontra una resistenza, mentre si tenta di infilare L’ago può incontrare una angolatura o una valvola
l’ago, è necessario interrompere la procedura e tentare nella vena, quindi è meglio ripetere la procedura
una nuova venipuntura con un altro ago piuttosto che causare un danno al vaso
Mantenere il laccio applicato e chiedere al paziente di Per favorire la fuoriuscita di sangue, ricordando
rilasciare il pugno che l’applicazione prolungata del laccio può
causare congestione venosa e fastidi al paziente
Se si utilizza il butterfly, è consigliabile raccordare ad L’utilizzo del set vacutainer ha lo scopo di
esso il set vacutainer e perforare il tappo delle provette prevenire il rischio biologico per l’operatore.
Riempire le provette sino a quanto si verifica Controllare che la quantità di sangue sia adeguata
l’aspirazione e secondo l’ordine previsto; riponendole (punto indicato) perché in qualche caso può
nell’apposito contenitore portaprovette succedere che la provetta abbia perso il vuoto.
Per evitare la contaminazione dei campioni
ematici.
Rilasciare il laccio emostatico
Estrarre l’ago dal vaso, tamponando con un batuffolo di Attenzione ai pazienti in terapia con
cotone per qualche minuto anticoagulante per rischio di sanguinamento
Le provette devono essere miscelate capovolgendole e Non devono essere agitate per evitare l’emolisi e
ruotandole per 5-10 volte (secondo le indicazioni della per raggiungere una miscela omogenea completa
ditta produttrice) fra sangue e additivo.
Eccezioni: provette di coagulazione invertire 4 volte;
provette EDTA invertire 8-10 volte.
ATTIVITA’ CONCLUSIVE
Inviare i campioni di sangue etichettati, in laboratorio, La responsabilità dell’identificazione del paziente
accompagnati dalle relative richieste secondo le è di chi esegue il prelievo. Seguire le indicazioni
modalità in uso nell’u.o., il prima possibile del presidio di cura per il trasporto del materiale
biologico. Vi potrebbero essere alterazioni dei
risultati se si ritarda a lungo l’invio dei campioni
in laboratorio.
Smaltire correttamente il materiale, eliminando il set Prevenire le infezioni e le punture accidentali
vacutainer con l’ago, nei contenitori per rifiuti
pericolosi e/o taglienti a rischio infettivo
Rimuovere i guanti ed effettuare il lavaggio delle mani Per prevenire le infezioni correlate all’assistenza
Registrare la procedura secondo le modalità definite in Allo scopo di trasmettere le informazioni
unità operativa all’equipe
Monitorare gli effetti della procedura sulla persona,
verificando le sue condizioni

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