Prelievo campioni
1) È necessario scegliere il campione clinico adeguato (deve rispettare la sede del processo
infettivo, deve essere adeguato alla zona dell'infezione). È necessario dunque sapere qual è
il sito dell’infezione, perché ad esempio se si tratta di una via aerea profonda bisogna
prelevare l’espettorato, mentre se è una delle prime vie aeree si deve prelevare il tampone
faringeo. Ogni campione biologico deve rispecchiare la sede del processo infettivo. Il
campione va raccolto nel momento opportuno, ossia durante la fase acuta della malattia.
(Ricordiamo, ad esempio, riguardo le epatiti: quando ci si accorge di avere l’epatite e quindi
si ha la manifestazione sintomatica, il virus non è più nelle feci. Quindi, se sappiamo
questo, non faremo l’esame delle feci dopo aver scoperto che il paziente è affetto\
potrebbe essere affetto da epatite, per isolare il virus. In questo caso infatti conviene
ricercare gli anticorpi perché si saranno già formate le IgM e le IgG). Dunque, bisogna
conoscere l'evoluzione
delle infezioni, conoscendo i batteri e i virus che le causano.
Dall’APPARATO URINARIO: Tamponi uretrali o raccolta delle urine (che può avvenire in
diversi modi)
Dall’APPARATO RIPRODUTTORE: Liquido seminale solo per gli uomini, tampone vaginale
e cervicale solo per le donne, tampone uretrale per uomo e donna.
SETTICEMIA: il sangue
Per quanto riguarda il punto 4, ossia l’evitare le contaminazioni, è importante tenere a mente
che esistono zone normalmente sterili in cui non vi sono colonizzazioni microbiche e queste
sono, ad esempio, il sangue, il liquor, i tessuti profondi, le vie respiratorie inferiori, l’urina e
così via, ed altre zone invece in cui vi è una popolazione residente, come la pelle, la vagina,
l’intestino, le vie respiratorie superiori, le vie nasali.
Inoltre, bisogna evitare le contaminazioni da parte degli agenti esterni, dunque i prelievi
vanno eseguiti rispettando le regole dell'asepsi ed effettuando una corretta disinfezione nella
zona da prelevare. (questo vale anche per la raccolta delle urine; bisogna effettuare una
detersione dei genitali)
Tecnicamente per la raccolta delle urine si dovrebbe effettuare preventivamente una pulizia
dell’area vaginale e, al momento della minzione, andrebbe raccolto solo il mitto intermedio
e
non il primo gitto perché per risalita dall’uretra, colonizzata dai batteri sia nel sesso maschile
che in quello femminile, potrebbe avvenire una contaminazione. Quindi, raccogliendo il
mitto intermedio i batteri, che non aderiscono con forza, verranno eliminati dalla propulsione
dell’urina. Quindi raccoglieremo l'urina che rispecchia lo stato del genitale.