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GESTIONE RISCHIO CLINICO:

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IN TERAPIA INTENSIVA

Il controllo e la prevenzione
delle infezioni in UTI
Novembre 5 7 14 20 28
Dicembre 3 11 19

Dott.Soldani F.
Inf. Carretta S.
Inf.Ditta A
Inf Greco S..
Inf. Magnifico M.
Inf. Pampalone R.
Metodologia

• Analisi dei protocolli, procedure e linee guida ID, IU, MU, PU, IATIOO, IAG
dipartimenti sugli argomenti trattati AOUI Verona

• Revisione di letteratura partendo dalle principali CDC Atlanta 2007-2017


linee guida per Argomento (dal 2014 in poi) GUIDELINES WHO 2016
EPIC3 2014
SHEA 2014
• Revisione su banca dati PubMED e riviste
scientifiche per artomenti trattati (dal 2014 in poi,
preferenza per Revisioni Sistemiche, RCT, Revisioni
di Letteratura)
Argomenti da trattare durante il corso:
• Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Prevenzioni delle infezioni da ventilazione meccanica
• Prevenzione delle infezioni vie urinarie
• Prevenzione infezioni sito chirurgico
• Prevenzione infezioni crociate ed isolamento dei pazienti infetti
da MDRO
• Modalità esecuzione prelievi microbiologici (emocolture-
urocolture)
• Tassi di infezione e trend della terapia intensiva
Prevenzione delle infezioni correlate ai
cateteri vascolari

• Attuali indicazioni di reparto


• Indicazioni al posizionamento
• Medicazione
• Gestione delle linee infusionali
• Revisione della letteratura
Prevenzione delle infezioni correlate ai
cateteri vascolari
• Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Indicazioni al posizionamento
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Medicazione
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Medicazione
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Gestione delle linee infusionali
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Gestione delle linee infusionali
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Revisione della letteratura
Depilare il sito di inserzione soltanto
quanto necessario per facilitare Disinfettare i connettori senza ago
l’applicazione della medicazione; utilizzare prima dell’utilizzo del dispositivo
forbici monouso o tricotomi con testina
monouso; non utilizzare rasoi, perché
questo può aumentare il rischio infettivo. Prima di utilizzare il connettore
senz’ago disinfettarlo
manualmente, strofinando
La disinfezione del connettore senz’ago può
vigorosamente (ottimale >10sec.) e
essere attuata anche con modalità ‘passiva’,
rispettando il tempo di azione
automatica, mediante cappucci contenenti
dell’antisettico usato. Disinfettanti
sostanze disinfettanti
utilizzabili a tale scopo sono
Clorexidina 2%, l’alcool isopropilico al
70%, gli iodofori (ad es.
Nel sostituire il connettore senza ago, iodopovidone), oppure la clorexidina
utilizzare la tecnica asettica no-touch. >0.5% in soluzione alcolica.
Accedere ai connettori senza ago soltanto
con dispositivi (siringhe, prolunghe, linee
infusionali, etc.) sterili.
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Revisione della letteratura
Sostituire il connettore senza ago almeno Sostituire tutti i dispositivi aggiuntivi quando si
ogni 96 ore inserisce un nuovo catetere venoso, ogni
qualvolta si sostituisce il set di somministrazione,
quando è compromessa l’integrità del prodotto o
Qualunque connettore senza ago deve se ne sospetta la compromissione, e infine ogni
anche essere sostituito nei casi volta che sia previsto dai protocolli locali. 1
seguenti: quando il connettore sia stato
rimosso, per qualunque motivo; in
presenza di detriti o residui ematici Utilizzare rubinetti e prolunghe dotati di
visibili all’interno del connettore; prima connettore senza ago integrato nel
di prelevare un campione per dispositivo stesso, piuttosto che dotati di un
emocoltura dal catetere venoso; in semplice cappuccio, ai fini di ridurre la
caso di contaminazione del connettore contaminazione proveniente dall’ambiente e
dalle mani del personale.

Limitare il più possibile l’uso di rubinetti, pochè si associano ad un aumento del rischio di
infezioni. 1. L’utilizzo del propofol come anestetico può favorire la proliferazione dei
microorganismi negli spazi morti dei rubinetti e di altri dispositivi aggiuntivi, aumentando quindi
il rischio di infezione
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Revisione della letteratura
E’ bene non sottovalutare il rischio di lesioni Valutare la cute quando si cambia il
cutanee associate all’adesivo medico dispositivo; prevedere il rischio potenziale di
(medical adhesive related skin injury - lesioni cutanee dovute all’età, al movimento
MARSI), dell’articolazione e alla presenza di edema
Applicare sulla cute soluzioni protettive che
possano ridurre il rischio di MARSI Prima di ogni infusione è buona
regola lavare il catetere venoso e
Nel sospetto di una dislocazione parziale del verificare il ritorno di sangue alla
Il flush di qualunque
sistema, occorre misurare la lunghezza aspirazione, così da valutare il
dispositivo per accesso
esterna del catetere e confrontarla con il buon funzionamento deI catetere
venoso va effettuato
valore documentato al momento e prevenire le complicanze
utilizzando soluzione
dell’inserzione
Non tentare mai di reinserire nella vena un fisiologica.
catetere che si sia dislocato. Dopo aver Dopo ogni infusione endovenosa,
valutato la posizione della punta, la terapia occorre lavare il catetere venoso
infusionale e altri fattori rilevanti, il catetere (flush) per eliminare tracce
può essere stabilizzato nella nuova posizione; residue del farmaco all’interno
in altri casi, la rimozione del catetere e la sua del lume, allo scopo di ridurre il
reinserzione in altra sede o sostituzione su rischio di interazione tra medicinali
guida possono essere più indicati. incompatibili
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Revisione della letteratura
Sostituire ogni 96 ore tutto il materiale In presenza di secrezioni del sito di
utilizzato per il monitoraggio invasivo emergenza, preferire medicazioni con garza
della pressione arteriosa, ovvero il
trasduttore monouso o riutilizzabile e/o la
cupola e tutti gli altri componenti del Utilizzare medicazioni a rilascio continuo di
sistema, compreso il set di clorexidina sul sito di emergenza dei cateteri
somministrazione, il dispositivo per il venosi centrali non tunnellizzati, allo scopo di
lavaggio continuo, e la soluzione di ridurre il rischio di contaminazione batterica
lavaggio. per via extraluminale.
Il set di somministrazione
utilizzato con un I set di somministrazione continua,
determinato catetere sia primari che secondari, vanno
venoso deve riportare la sostituiti periodicamente con
data di posizionamento o frequenza non superiore alle 96
di sostituzione, in ore, a meno che non vengano
ottemperanza ai protocolli utilizzati per somministrare
locali sangue, emoderivati o soluzioni
con lipidi.
Prevenzione delle infezioni correlate ai cateteri vascolari
• Revisione della letteratura
Fissare bene le medicazioni, per ridurre il rischio
di allentamento/dislocazione, poichè sostituzioni
frequenti della medicazione comportano un
aumento del rischio di contaminazioni; più di 2
sostituzioni della medicazione a causa di
danneggiamento si associano ad un aumento di Adottare un bundle di inserzione dei
tre volte del rischio di infezioni.1 cateteri venosi centrali che includa i
seguenti interventi:

Assicurare l’aderenza alla tecnica appropriata • igiene delle mani;


utilizzando una checklist standardizzata • antisepsi cutanea con clorexidina
compilata da un medico o infermiere certificato >0.5% in soluzione alcolica;
e qualificato, autorizzato ad interrompere la • massime precauzioni di barriera
procedura nel caso di mancanze della tecnica sterili;
asettica. E’ importante che la checklist sia • evitare il posizionamento dei cateteri
compilata da persone diverse dall’impiantatore. in elezione nella vena femorale dei
pazienti obesi adulti.
Prevenzioni delle infezioni da ventilazione
meccanica

• Attuali indicazioni di reparto


• Bundle delle VAP
• Revisione della letteratura
Prevenzioni delle infezioni da ventilazione meccanica
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzioni delle infezioni da ventilazione meccanica
Bundle delle VAP
Prevenzioni delle infezioni da ventilazione meccanica
Revisione della Letteratura
La definizione di VAE include i criteri per la
definizione di VACs (ventilator-associated
conditions), le IVACs (infection-related
Nuova definizione: VAE (ventilator- ventilator-associated complications),
associated events) piuttosto che delle VAP polmoniti possibili e probabili.
In genere il 5%–10% dei pazienti sottoposti
a ventilazione meccanica sviluppaVAEs.

Evidenza dell’utilità di fornire una


mobilizzazione ed un esercizio precoce nel Disporre di tubi endotracheali con
ridurre le VAP aspirazione sottoglottica per tutti I pazienti
verso cui si prevede un periodo di
intubazione maggiore delle 48/72 ore.

La posizione prona pur riducendo i tassi di VAP, letteratura recente


suggerisce come non provochi benefici per i pazienti in termini di durata
della ventilazione meccanica, permanenza in ospedale o tassi di mortalità
nell’attuare questa pratica assistenziale.
Prevenzioni delle infezioni da ventilazione meccanica
Revisione della Letteratura

Una revisione di letteratura del 2017 La decontaminazione selettiva del


(Chacko et al.) rileva che l’utilizzo della tratto gastro intestinale è risultato uno
Clorexidina per i pazienti di TI non è più dei pochi interventi associati a riduzione
raccomandato dal National Institute for di mortalità da VAP, eppure viene ancora
Health and Care Excellence poiché “non considerata controversa all’infuori del
più supportata da evidenze e rischia di nord Europa. Uno studio conferma che il
provocare danni”, né dalla Intensive Care suo utilizzo abbia ridotto di molto i tassi
Society nel Regno Unito. di mortalità a 28 giorni, rispetto l’igiene
La clorexidina, pur dimostrandosi efficace orale con clorexidina. In più, il rischio di
nel prevenire VAP nei pazienti di TI VAP per i pazienti cui veniva fatta la
cardiochirurgica, intubati per < 1 giorno, è decontaminazione del tratto digerente
stata associata ad un aumento del rischio era dimezzato. Inoltre non favorisce la
di mortalità da ventilatore. Si suggerisce selezione microbica, riducendo,
quindi la sua rimozione dai regimi di paradossalmente, l’uso di antibiotici. Ne
igiene orale. consegue la necessità di adozione di
questo intervento su larga scala.
Prevenzione delle infezioni vie urinarie

• Attuali indicazioni di reparto

• Revisione della letteratura


Prevenzione delle infezioni vie urinarie
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione delle infezioni vie urinarie
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione delle infezioni vie urinarie
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzioni delle infezioni da ventilazione meccanica
Revisione della Letteratura

Instaurare un Bundle per la gestione dei


Cateteri urinari caratterizzato da questi
processi :
• Usare promemoria per la
scadenza/sostituzione di un catetere
urinario
• Permettere valutare l’uso di un
cateterismo estemporaneo
• Utilizzare un eco portatile per la
valutazione del volume residuo post
minzionale
• Per gli uomini valutare l’utilizzo di
cateteri urinari esterni (urocondom).
Prevenzione infezioni sito chirurgico

• Attuali indicazioni di reparto


• Revisione della letteratura
Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzioni infezioni del Sito Chirurgico
Indicazioni di Reparto Ferite Chirurgiche
Lesioni Cutanee
Prevenzioni infezioni del Sito Chirurgico
Revisione della Letteratura

Somministrazione della profilassi


antimicrobica entro un’ora dall’incisione, Non rimuovere i peli nella zona chirurgica a
da interrompere entro le 24ore successive meno che la loro presenza non interferisca
l’intervento chirurgico se non complicazioni con l’intervento chirurgico. Non utilizzare
rasoi a lama
Preparazione della cute preoperatoria con
antisettico a base alcoolica se non Controllo della glicemia nel postoperatorio
controindicato (allergia, rischio di incendio, con target di glicemia uguale o inferiore a
sito chirurgico prossimo a capelli), altrimenti 180 mg/dl entro le 18/24 ore dal termine
con clorexidina o iodoforo. dell’anestesia nei pazienti cardiochirurgici

Ottimizzazione dell’ossigenazione
Riscaldamento del paziente nel post
tissutale, supplementazione di Ossigeno,
operatorio per ottimizzare il funzionamento
appropriata terapia di compensazione delle
dei neutrofili, l’attivazione piastrinica e
perdite ematiche.
contrastare la vasocostrizione tissutale
Prevenzioni infezioni del Sito Chirurgico
Revisione della Letteratura
Applicare medicazioni avanzate in
materiale plastico in interventi di chirurgia Realizzare una chek list basata su quella
intestinale e delle vie biliali al fine di realizzata dall’OMS per garantire la
favorire la retrazione cicatriziale e ridurre i compliance alle best Practices.
tassi di infezione di ISC.

Attuare sistemi di sorveglianza delle ISC e Effettuare uno screening per pazienti
fornire feedback periodici al servizio che colonizzati da organismi MDR come MRSA,
l’implementa ed attuare interventi di decolonizzazione
(Mupirocina nasale)

Formazione del personale sanitario


all’adesione alle norme di prevenzione La preparazione intestinale non dovrebbe
delle ISC, monitoraggio dei livelli di esser eseguita come singola pratica
compliance utilizzata alla riduzione delle ISC, nei
pazienti sottoposti a chirurgia colorettale,
ma dovrebbe esser combinata all’uso di
antibiotici orali
Prevenzioni infezioni del Sito Chirurgico
Revisione della Letteratura

La somministrazione orale nel


preoperatorio di nutrienti arricchiti e di I pazienti sottoposti ad anesthesia generale
nutrizione enterale al fine di prevenire ISC tramite intubazione endotracheale per
nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore sottoporsi a procedure chirurgiche,
è sottostimata. dovrebbero ricevere ossigeno con una FiO2
dell’80% intraoperatoriamente e se
possibile nell’immediate post operatorio
per un periodo di 2-6 ore al fine di ridurre i
tassi di ISC.
L’utilizzo di punti di sutura rivestiti di
triclosan è consigliata al fine di ridurre il
rischio di ISC, indipendentemente dal tipo di
chirurgia effettuata. L’utilizzo di medicazioni a pressione
negative sono indicate come intervento da
effettuarsi di profilassi nelle incisioni
primarie chiuse ad alto rischio infettivo, nei
pazienti adulti.
Prevenzione infezioni crociate ed isolamento
dei pazienti infetti da MDRO

• Attuali indicazioni di reparto


• Revisione della letteratura
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Attuali indicazioni di reparto
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Studio osservazionale T.I.Generale 2G 2018

Il presidio che non è stato indossato


Nella vestizione, prima di entrare in contatto totalmente nell’isolamento aereo come
con il paziente, il personale è stato previsto dall’istruzione operativa del reparto
coerente alle linee guida nel 71% dei casi. è l’occhiale protettivo (16/16, 100%)
nel 9% delle 163 osservazioni (14/163) il
personale non ha indossato i guanti e il
camice protettivo

Nell’isolamento protettivo per la percentuale di corretta disinfezione dei


paziente immunodepresso, dove è dispositivi medici pluriuso utilizzati
indicato l’utilizzo della mascherina all’interno di box in isolamento è stata del
chirurgica, dei guanti, del camice e del 41% delle situazioni (7/17)
copricapo, la coerenza con
l’istruzione operativa ha una
riduzione notevole, con la
dimenticanza maggiore della
mascherina chirurgica (28/40, 70%),
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Revisione della letteratura

Un monitoraggio ambientale delle superfici Il monitoraggio dei Bundles assistenziali


effettuato dalla sorveglianza microbiologica dovrebbe esser effettuato in una maniera
si è dimostrato un intervento efficace nel molto stringente. Formazione: l’efficacia
ridurre i tassi di infezione della formazione del personale sulla
prevenzione delle Infezioni crociatepu pur
essendosi dimostrato controverso, ne è
La definizione di infermieri responsabili stato apprezzato il suo valore all’interno di
del controllo delle infezioni che un programma di controllo delle infezioni..
supervisionino ed aiutino il processo di
raccolta dati, fornire una formazione sul
campo, monitorare le conoscenze del
personale e rilevare l’adesione delle norme Un monitoraggio mensile dei tassi di
al letto del paziente. Una formazione consume di prodotti per l’igiene delle
continua nel tempo si dimostra necessaria. mani (sapone, gel alcolico) è uno
Si raccomanda una formazione ed un strumento di misurazione indiretta
orientamento del personale nuovo in della frequenza del lavaggio delle mani,
merito al controllo delle infezioni crociate anche se si richiede ulteriore
validazione al riguardo
Prevenzione infezioni crociate, Norme di disinfezione e pulizia
unità posti letto Terapia Intensiva
Questionario conoscitivo uff.Igiene 2018

Sai quando viene applicata la IU 20


“Modalità di organizzazione delle pulizie
a seguito della presenza di un paziente
colonizzato / infetto da alcuni
microorganismi” ?

1 2 3 4

2 Viene applicata per la pulizia quotidiana di tutti i posti letto delle TI


DISINFEZIONE CON CLORO1400 ppm
20 Viene applicata per la pulizia quotidiana a seguito di un paziente
colonizzato/infetto da alcuni microrganismi
18 Viene applicata alla dimissione di un paziente in TI
1 Non saprei
Prevenzione infezioni crociate, Norme di disinfezione e pulizia
unità posti letto Terapia Intensiva
Questionario conoscitivo uff.Igiene 2018

Domanda 2
Sai quando viene applicata la IU 23
“Modalità di organizzazione delle pulizie a
seguito della presenza di un paziente
sospetto / infetto da Clostridium Difficile” ?

1 2 3 4

3
Viene applicata per la pulizia quotidiana di tutti i posti letto delle TI
Viene applicata per la pulizia quotidiana a seguito di un paziente
18 sospetto/infetto da Clostridium Difficile

Viene applicata alla dimissione di un paziente con Clostidium Difficile;


19 DISINFEZIONE CON CLORO 5000 ppm X 10 MIN, poi risciacquo SOLO
ALLA DIMISSIONE
1 Non saprei
Prevenzione infezioni crociate, Norme di disinfezione e pulizia
Unità posti letto Terapia Intensiva
Questionario conoscitivo uff.Igiene 2018

Domanda 3: In merito all'applicazione da parte del


personale della IU 23 “Modalità di
organizzazione delle pulizie a seguito della
presenza di un paziente sospetto / infetto
da Clostridium Difficile”, quale prodotto usi
per l’igiene delle mani dopo il contatto con
il paziente e/o gli arredi?
1 2 3 4

3 Clorexidina gel

22 Acqua e sapone
16 Sono entrambi validi
0 I guanti sono un sistema di barriera efficiente
Prevenzione infezioni crociate, Norme di disinfezione e pulizia
unità posti letto Terapia Intensiva
Questionario conoscitivo uff.Igiene 2018
Domanda 4:

Quando esegui pulizie aggiuntive (es.


ecografo, carrello terapia), cosa usi?

1 2 3 4 5

9 Detergente fornito dall’AOUI (es. quello rosa attualmente in uso)


CARRELLI IN USO-MATERASSI IN USO-POMPE IN USO
25
Disinfettante a base di Cloro fornito dall’AOUI (es. Amukina)
1
Clorexidina 2%
6 Prima detergente, poi disinfettante a base di Cloro forniti dall’AOUI
ECOGRAFO-CARDIOLINA-POMPE
0 Acqua Ossigenata
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Revisione della letteratura Si raccomanda un monitoraggio regolare,
tramite indagini osservazionali, e feedback
Vi è evidenza che investire sulla periodici da effettuarsi in merito alle performance
promozione del lavaggio delle mani sia un del personale sanitario, in modo da prevenire e
intervento costo efficace. Secondo Chen et controllare I tassi di infezione crociate.
al. ogni 1$ speso sulla promozione del
lavaggio delle mani si può tradurre in un
risparmio di 23.7$. Indicazione all’integrazione dei bundle sulle
pratiche assistenziali e instaurazione di un
I livelli del personale sanitario dovrebbero servizio di monitoraggio e di comunicazione
esser adeguatamente aumentati in funzione dei tassi di aderenza a queste pratiche, al fine
del carico lavorativo dei pazienti di mantenere un livello di attenzione elevato
sulla prevenzione delle infezioni. I bundle da
Vi è Consapevolezza e si riconosce instaurare dovrebbero essere su:
l’importanza da parte dei sistemi sanitari
europei sul condividere i dati sui tassi di Prevenzione delle VAP
infezione, al fine non di stigmatizzare i Infezioni del Sito Chirurgico
paesi e le Sanità peggiori, quanto invece per Lavaggio delle mani
stimolare al miglioramento delle Gestione dei cateteri Vascolari
performance. Gestione dei Cateteri Urinari.
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Revisione della letteratura
In uno studio osservazionale italiano del 2016
L’implementazione di una formazione sull’aderenza alle norme di isolamento dei
continua del personale sanitario al rispetto pazienti si è riscontrato che
delle norme di prevenzione delle infezioni • Vi è una scarsa adesione all’utilizzo
crociate può ridurre l’incidenza del corretto di DPI (camici monouso, guanti) da
fenomeno. parte degli operatori quando svolgono
assistenza in box isolati (54,3%) con
isolamento di VRE, MRSA, P.Aeruginosa ed
Implementare un azione di sorveglianza con A.Baumanni nei guanti e nei sovracamice
verifiche sull’aderenza alle pratiche, il utilizzati dagli operatori.
coinvolgimento del team assistenziale e la creazione • L’adesione al lavaggio delle mani non risulta
di una scheda di monitoraggio favoriscono completa in 1 operatore su 4 che non lava
l’aderenza alle norme da parte del personale. le mani prima di entrare nella stanza ed 1
su 5 che non effettua il lavaggio delle mani
L’italia risulta essere il paese con il dopo aver svolto assistenza in un box.
maggior uso di antibiotici in Europa (44% • Vi è poca attenzione alla disinfezione del
contro il 35%) e con la maggior diffusione materiale non monouso utilizzato nei
di ceppi batterici MDRO: Escherichia Coli, pazienti con MDRO (fonendoscopi, teli
Klebsiella Pneumoniae, Pseudomonas scivolamento. Bombole Ossigeno, sistemi di
Aeruginosa, Staphylococcus Aureus. monitoraggio, barelle.
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Revisione della letteratura Seguire I 5 momenti del lavaggio delle
Effettuare tamponi colturali delle narici mani della World Health Organizations
dei pazienti all’ammissione in ICU, attuare (WHO′s):
le precauzioni da contatto per tutti I Prima di venire a contatto con un
pazienti infetti da MRSA ed utilizzare vari paziente, per proteggere il paziente da
agenti antimicrobici topici o sistemici per germi dannosi trasportati nelle nostre
“decolonizzare” I portatori di MRSA + e mani. Prima di procedure asettiche –
prevenire quindi infezioni da MRSA per proteggere il paziente da germi
conseguenti. dannosi, inclusi la propria popolazione
saprofita. Dopo esposizione possibile o
certa di fluidi corporei, per proteggere
se stessi e l’ambiente circostante da
Uno studio del Kuwait del 2015 ha rilevato germi del paziente pericolosi. Dopo
che i cellulari degli operatori sanitari contatto con il paziente, per proteggere
all’interno delle terapie intensive se stessi e l’ambiente circostante da
risultavano in oltre il 70% dei casi germi del paziente pericolosi. Dopo
colonizzati da batteri delle seguenti
aver toccato qualsiasi superfice
popolazioni: Stafilococchi Coagulasi
negative, Micrococchi. limitrofe al paziente, per proteggere
MRSA era isolato nel 7% dei telefonini. se stessi e l’ambiente circostante da
germi del paziente pericolosi
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Studio osservazionale
Revisione T.I.Generale 2G 2018
della letteratura
Incoraggiare i
Decontaminare le mani se ci Le motivazioni principalmente della non aderenza
pazienti sono state:
ed i loro
si sposta da un sito corporeo situazione di elevato carico lavorativo, mancanza
familiaridiatempo,
ricordare
contaminato ad un sito allontanamento frequente dalla postazionealletto, il difficile
personale
corporeo pulito durante accesso ai lavandini con impossibilità di lavarsi le mani
sanitario con
di lavarsi
l’assistenza del paziente. (II) acqua e sapone e l’irritazione e la secchezzaledelle
manimaniqualora
causata dal gel per la frizione alcolica. non lo faccia (II).

monitorare Talvolta è emerso che l’uso dei guanti, secondo l’opinione del
periodicamente
Categoria Numeroe di Aderenza personale sanitario, poteva sostituire, il lavaggio delle mani
Non indossare
registrare
professionale
l’aderenza
operatori N° di opportunità N° di azioni %
unghie artificiali o
Infermiere
come sul numero 14
di 285 174 61% extensions quando
episodi
Medicodi lavaggio 5 delle 40 20 50% si è a contatto
mani
Medico effettuato
in dal direttohanno
tutti gli operatori sanitari con pazienti
8 81 33 40%
personale sul numero di
formazione ad alto rischio
sovrastimato la percentuale di
opportunità di lavaggio
Fisioterapista 2 di 16 9 56% aderenza di se stessiinfettivo (es. in
dichiarando
mani, per reparto o
Operatore ambito nell’80-90%
media di essere complianti delle cure
servizio.
Socio Fornire1feedback 4 0 0% e percepito un’aderenzaintensive o saledel
del resto
Sanitario
al personale riguardo le personale del 70-80% operatorie)
in tutte le(IA).
loro performance.
Studente occasioni.
infermiere
1 9 8 88%
Prevenzione infezioni crociate, isolamento pazienti da MDRO
Revisione della letteratura
Modalità esecuzione prelievi microbiologici
(emocolture-urocolture)

• Attuali indicazioni di reparto


Modalità esecuzione prelievi microbiologici
(emocolture-urocolture)
• Attuali indicazioni di reparto
Modalità esecuzione prelievi microbiologici
(emocolture-urocolture)
• Attuali indicazioni di reparto
Trend e tassi di infezione in Terapia Intensiva

Dott. Soldani Fabio

Osservatorio Epidemiologico di
Infettivologia - OCM
U.O.C. di Malattie Infettive e Tropicali
Bibliografia:
• Rivista ANIPIO dal n.1 2014 al n.S 2017
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• epic3: National Evidence-Based Guidelines forPreventing Healthcare-Associated Infections in NHS Hospitals in England; H.P. Lovedaya*, J.A. Wilsona, R.J. Pratta, M. Golsorkhia, A. Tinglea, A.
Baka, J. Brownea, J. Prietob, M. Wilcoxc, Journal of Hospital Infection; 86S1 (2014) S1–S70
• 2007 Guideline for Isolation Precautions: Preventing Transmission of Infectious Agents in Healthcare Settings – CDC Atlanta.
• Centers for Disease Control and Prevention Guideline for the Prevention of Surgical Site Infection, 2017 - JAMASurgery | Special Communication
• Strategies to Prevent Ventilator-Associated Pneumonia in Acute Care Hospitals: 2014 Update Author(s): Michael Klompas, MD, MPH; Richard Branson, MSc, RRT; Eric C. Eichenwald, MD; Linda
R. Greene, RN, MPS, CIC; Michael D. Howell, MD, MPH; Grace Lee, MD; Shelley S. Magill, MD, PhD; Lisa L. Maragakis, MD, MPH; Gregory P. Priebe, MD; Kathleen Speck, MPH; Deborah S.
Yokoe, MD, MPH; Sean M. Berenholtz, MD, MHS Source: Infection Control and Hospital Epidemiology, Vol. 35, No. 8 (August 2014), pp. 915-936
• State of infection prevention in US hospitals enrolled in the National Health and Safety Network; Patricia W. Stone PhD, FAANa,*, Monika Pogorzelska-Maziarz PhD, MPHa, Carolyn T.A. Herzig
MSa,b, Lindsey M. Weiner MPHc, E. Yoko Furuya MD, MSd, Andrew Dick PhD e, Elaine Larson PhD, FAANa; American Journal of Infection Control 42 (2014) 94-9
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