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CVP: Catetere Venoso Periferico, come gestirlo?

CVP e sua corretta gestione. Ecco a cosa devono fare attenzione gli Infermieri e gli Infermieri
Pediatrici per evitare complicanze.
Un accesso venoso periferico permette il collegamento tra la superficie cutanea e una vena del
circolo periferico. I cateteri venosi periferici (CVP) sono i dispositivi di accesso vascolare più
usati.

Sono utili nella pratica clinica per la somministrazione di liquidi, nutrienti, farmaci e derivati del
sangue per via parenterale.

Negli Usa ogni anno vengono utilizzati circa 200 milioni di cateteri venosi periferici all’anno.

A causa della elevata incidenza con cui questi presidi vengono impiegati nei pazienti ricoverati,
complicanze quali le batteriemie possono contribuire in modo sostanziale all’incidenza
delle infezioni correlate all’assistenza.

Ad oggi, la maggior parte degli ospedali adotta protocolli che richiedono la sostituzione della IV
giornata, cateteri ogni 72-96 ore, indipendentemente dall’indicazione clinica, ovvero dalla presenza
di segni e sintomi quali dolenzia nel sito d’inserzione, arrossamento o indurimento lungo il decorso
della vena incannulata, per fornire minor disagio relativo al posizionamento del catetere già di per
sé una procedura dolorosa.

L’implementazione di questa procedura evidence -based non può prescindere dalla valutazione
quotidiana del sito d’inserzione e del decorso della vena incannulata, che deve essere documentata
con tools validati (es. Scala VIP Visual Infusion Phlebitis e Scala VES Visual Exit-Score): il CVP
deve essere rimosso e posizionato in altra sede se il paziente lamenta dolore e/o in presenza di segni
di infiammazione locale, di infiltrazione, di ostruzione.

Raccomandazioni (livello evidenza A).

Nella buona pratica quotidiana è importante seguire queste semplici raccomandazioni:

•Per prevenire CRBIs, flebiti, ostruzioni, infiltrazioni ed infezioni locali, nei setting
assistenziali a basso rischio di infezione, i cateteri venosi periferici non necessitano di
essere sostituiti routinariamente ad intervalli prefissati (Livello di evidenza A)
•Sostituire il cateteri venosi periferici nei pazienti adulti solo se clinicamente indicato,
ovvero in presenza di dolore, arrossamento o indurimento nel sito d’inserzione o lungo il
decorso della vena incannulata (Livello di evidenza A)
•Ispezionare il sito d’inserzione almeno una volta al giorno e monitorare lo stato del
catetere venoso periferico utilizzando scale di valutazione validate (Livello di evidenza
A)
•Rimuovere il catetere venoso periferico in presenza di segni di infiammazione,
infiltrazione e/o ostruzione (Livello di evidenza A).
•Osservare, prima del posizionamento un’appropriata igiene delle mani, sia mediante il
lavaggio con i convenzionali saponi antisettici, sia con gel o schiume a base alcolica
senza acqua. Lavarsi le mani prima e dopo la palpazione, l’inserimento, la sostituzione,
l’accesso, la medicazione di qualsiasi catetere. La palpazione del punto di inserzione
non deve essere effettuata dopo avere applicato l’antisettico, a meno che non sia
mantenuta una tecnica asettica (Livello di evidenza A).
•Non applicare alla cute solventi organici (come acetone o etere) prima di posizionare
un catetere o durante la sostituzione delle medicazioni (Livello di evidenza A).
•Non applicare in modo routinario antibiotici topici a scopo profilattico nel sito di
inserzione del CVP (Livello di evidenza A).
•Disinfettare la cute pulita, con un antisettico appropriato prima di inserire il catetere e
durante la sostituzione delle medicazioni. Anche se è preferibile una soluzione di
Clorexidinia al 2%, possono essere utilizzati anche iodofori o disinfettanti con Alcool al
70% (Livello di evidenza A).

Raccomandazioni (livello evidenza B).

•Porre un tappo a tutte le estremità dei rubinetti quando non utilizzati (Livello di
evidenza B).
•Non possono essere avanzate raccomandazioni rispetto l’uso della Clorexidina nei
bambini al di sotto dei 2 mesi (Problema irrisolto). Fare in modo che l’antisettico
rimanga sul punto di inserzione e che si asciughi all’aria prima del posizionamento del
catetere. Lasciare lo iodio povidone sulla cute per almeno 2 minuti, o più a lungo se non
si è ancora asciugato, prima dell’inserzione del catetere (Livello di evidenza B).

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