Cavour Cavour è stato un importante statista e politico. Egli nasce a Torino il 10 agosto 1810 e , all’età di dieci anno fu mandato all’accademia militare, dalla quale esce con il grado di luogotenente del Genio. Nel 1831 lascia il suo incarico per viaggiare in europa e vedere gli effetti della rivoluzione industriale in Gran Bretagna, Francia e Svizzera. Da questo viaggio apprese i principi economici, sociali e politici del sistema liberale britannico. Quando ritornò in Piemonte si occupa di tre aspetti: agricoltura, economia e diffusione di scuole ed asili, divenendo così uno tra gli uomini più ricchi del Piemonte. Nel 1847 fonda il giornale “Il Risorgimento”, e così diede inizio alla sua carriera politica. Cavour pensava infatti che per avere una crescita a livello economico e sociale servisse una ristrutturazione delle istituzioni politiche del Piemonte e un unità d’Italia. Nel 1850 divenne ministro dell’agricoltura, del commercio e della marina, mentre nel 1852 divenne presidente del consiglio. Egli si dedicò ad una riforma dell’economia piemontese e in questo periodo emana le leggi Siccardi, che prevedevano l’espropriazione dei beni ecclesiastici, la riduzione delle feste religiose e la fine dell’insegnamento da parte dei religiosi, creando cosi una frattura tra stato e chiesa; abolisce le tasse sul grano e rimuove le barriere doganali con gli altri stati europei (agevolato da dei trattati con il Belgio, Olanda e Francia); fa una riforma fiscale che prevedeva l’aumento delle tasse per i più ricchi e avvia lavori pubblici. Grazie a questa riforma l’agricoltura viene valorizzata e modernizzata, l’industria venne irrobustita e riuscì a svincolare il Piemonte dalla soggezione finanziaria ai Rothschild. Però, non godeva della simpatia dei settori esteri del Parlamento e veniva considerato come un pazzo un giacobino.. Cavour, per rinnovare il sistema fiscale, fondò la Banca Nazionale che, a differenza delle altre banche, aveva il tasso d’interesse non molto elevato. Egli voleva inoltre che i territori Italiani fossero indipendenti dall’Austria e, per farlo, doveva avere un esercito nazionale come sostegno. Per avere la Francia come alleata la aiutò durante la guerra di Crimea con l’Inghilterra contro la Russia. Aderendo al programma unitario di Mazzini, Andrea Emilio Brambilla 2°A 24/7/2020
Cavour nel 1858 incontra l’imperatore francese Napoleone III e firmò un
trattato che servì come mezzo per creare un’alleanza contro l’Austria. Il trattato prevedeva che la Francia sarebbe intervenuta a favore dei sabaudi solo se l’Austria avesse attaccato per Torre di san martino e Solferino prima; se avessero vinto si sarebbero formati 4 stati uniti in una confederazione governata dal papa, ma in realtà dominata dal Piemonte; per ricompensare l’intervento della Francia i Savoia avrebbero dovuto cedere Nizza e il ducato di Savoia. Per far attaccare prima gli austriaci, egli fu molto furbo, poiché dispose le sue truppe lungo il confine con l’Austria per minacciare gli Asburgo e, quando gli austriaci attaccarono, fece ritirare le truppe e fece allagare le risaie in modo tale da rallentare le truppe austriache e permettere a quelle francesi di arrivare. Durante la guerra, Napoleone III e l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, fecero l’Armistizio di Villafranca nel quale i due imperatori firmarono la pace e l’Austria cedette solo la Lombardia. Cavour si infuriò al punto tale da dare le dimissioni dal governo. Per finire, Cavour muore nel 1861, dedicando gli ultimi anni della sua vita cercando di risanare i rapporti tra Chiesa e stato; anche grazie a lui Vittorio Emanuele II di Savoia divenne re d’Italia.