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Andrea Emilio Brambilla 2°A 24/7/2020

Camillo Benso conte di


Cavour
Cavour è stato un importante statista e politico. Egli
nasce a Torino il 10 agosto 1810 e , all’età di dieci anno
fu mandato all’accademia militare, dalla quale esce con il
grado di luogotenente del Genio. Nel 1831 lascia il suo
incarico per viaggiare in europa e vedere gli effetti della
rivoluzione industriale in Gran Bretagna, Francia e
Svizzera. Da questo viaggio apprese i principi economici,
sociali e politici del sistema liberale britannico. Quando
ritornò in Piemonte si occupa di tre aspetti: agricoltura,
economia e diffusione di scuole ed asili, divenendo così
uno tra gli uomini più ricchi del Piemonte. Nel 1847
fonda il giornale “Il Risorgimento”, e così diede inizio alla
sua carriera politica. Cavour pensava infatti che per avere
una crescita a livello economico e sociale servisse una ristrutturazione delle
istituzioni politiche del Piemonte e un unità d’Italia. Nel 1850 divenne ministro
dell’agricoltura, del commercio e della marina, mentre nel 1852 divenne
presidente del consiglio. Egli si dedicò ad una riforma dell’economia
piemontese e in questo periodo emana le leggi Siccardi, che prevedevano
l’espropriazione dei beni ecclesiastici, la riduzione delle feste religiose e la fine
dell’insegnamento da parte dei religiosi, creando cosi una frattura tra stato e
chiesa; abolisce le tasse sul grano e rimuove le barriere doganali con gli altri
stati europei (agevolato da dei trattati con il Belgio, Olanda e Francia); fa una
riforma fiscale che prevedeva l’aumento delle tasse per i più ricchi e avvia
lavori pubblici. Grazie a questa riforma l’agricoltura viene valorizzata e
modernizzata, l’industria venne irrobustita e riuscì a svincolare il Piemonte
dalla soggezione finanziaria ai Rothschild. Però, non godeva della simpatia dei
settori esteri del Parlamento e veniva considerato come un pazzo un
giacobino.. Cavour, per rinnovare il sistema fiscale, fondò la Banca Nazionale
che, a differenza delle altre banche, aveva il tasso d’interesse non molto
elevato. Egli voleva inoltre che i territori Italiani fossero indipendenti
dall’Austria e, per farlo, doveva avere un esercito nazionale come sostegno.
Per avere la Francia come alleata la aiutò durante la guerra di Crimea con
l’Inghilterra contro la Russia. Aderendo al programma unitario di Mazzini,
Andrea Emilio Brambilla 2°A 24/7/2020

Cavour nel 1858 incontra l’imperatore francese Napoleone III e firmò un


trattato che servì come mezzo per creare un’alleanza contro l’Austria. Il
trattato prevedeva che la Francia sarebbe intervenuta a favore dei sabaudi
solo se l’Austria avesse attaccato per
Torre di san martino e Solferino prima; se avessero vinto si sarebbero
formati 4 stati uniti in una
confederazione governata dal papa, ma
in realtà dominata dal Piemonte; per
ricompensare l’intervento della Francia
i Savoia avrebbero dovuto cedere Nizza
e il ducato di Savoia. Per far attaccare
prima gli austriaci, egli fu molto furbo,
poiché dispose le sue truppe lungo il
confine con l’Austria per minacciare gli
Asburgo e, quando gli austriaci
attaccarono, fece ritirare le truppe e
fece allagare le risaie in modo tale da
rallentare le truppe austriache e
permettere a quelle francesi di arrivare.
Durante la guerra, Napoleone III e l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe,
fecero l’Armistizio di Villafranca nel quale i due imperatori firmarono la pace e
l’Austria cedette solo la Lombardia. Cavour si infuriò al punto tale da dare le
dimissioni dal governo. Per finire, Cavour muore nel 1861, dedicando gli ultimi
anni della sua vita cercando di risanare i rapporti tra Chiesa e stato; anche
grazie a lui Vittorio Emanuele II di Savoia divenne re d’Italia.

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