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L’EPOCA NAPOLEONICA

1. Un generale vittorioso→ Nell'ottobre del 1795, in Francia, il direttorio prese come prima decisione quella
di progettare una grande campagna militare contro l'Austria. Le operazioni militari cominciarono soltanto
l'anno dopo; alla guida di un esercito, in particolar modo alla guida dell’avanzata dell’armata francese in
Italia, vi era il comandante Napoleone Bonaparte, che in poco più di un mese riuscì a conquistare Savoia,
Nizza e la Lombardia. Nel 1797 la Francia firmò con l'Austria il trattato di pace di Campoformio con il
quale l'Austria cedeva ai francesi il Belgio e la Lombardia, ma si impadroniva dei territori della Repubblica
di Venezia.
Le vittorie di Napoleone rivoluzionarono l'assetto politico dell'Europa e della penisola italiana. In Italia,
infatti, Napoleone formò alcune repubbliche che avevano costituzione simile a quella francese: tra il 1796 e
il 1799 si formarono in Italia la Repubblica cisalpina, la Repubblica romana, la Repubblica partenopea e la
Repubblica ligure, chiamate “repubbliche sorelle” proprio perché erano alleate della Francia.
Gli italiani avevano accolto i francesi come liberatori, ma dovettero subire molte delusioni in quanto si resero
presto conto che per i francesi le repubbliche sorelle erano soltanto uno strumento politico piuttosto che un
modo per ottenere l'indipendenza. Presto, infatti, la delusione per liberatori napoleonici si trasformò in aperta
ostilità, soprattutto nella zona della Repubblica di Venezia, che dopo un millennio di indipendenza era ora
sotto il controllo asburgico.
Dopo la pace con l'Austria rimaneva da sconfiggere solo la Gran Bretagna e il direttorio francese ordinò a
Napoleone Bonaparte di organizzare una campagna militare in Egitto per danneggiare gli inglesi nei
collegamenti commerciali con le colonie; tuttavia la flotta francese fu distrutta ad Abukir dall'ammiraglio
inglese Nelson.
Con Napoleone bloccato in Egitto, le potenze europee pensarono che fosse il momento giusto per attaccare e
sconfiggere la Francia. Per questo l'Inghilterra, la Russia, e l’Austria si coalizzarono contro la Francia e nel
1799 diedero inizio ad una guerra che fu combattuta prevalentemente in Italia. La Francia fu sconfitta ed in
Italia furono restaurati i governi precedenti all’arrivo di Napoleone: sul trono di Napoli torna Ferdinando di
Borbone, ed il papa può finalmente rientrare in Vaticano.

2. Napoleone conquista il potere→ Divenuto famoso grazie alle vittorie militari, Napoleone Bonaparte
assume il potere della Francia con un colpo di stato ed instaura in Francia una nuova forma di governo: il
consolato. Il consolato era un organismo formato da tre soli membri ed era controllato Napoleone, che aveva
il titolo di primo console e tutto il potere era di fatto nelle sue mani.
Divenuto primo console Napoleone organizza varie campagne militari: nel 1800 riconquista l’Italia, e altre
vittorie portano alla pace sia con l'Austria (1801) sia con la Gran Bretagna (1802).
Tra il 1801 e il 1804 Napoleone emanò una serie di riforme che riportarono la Francia ad un regime che
ricordava il vecchio assolutismo: venne soppressa la libertà di stampa, furono abolite le assemblee locali
elettive ed i magistrati cominciarono ora ad essere nominati dal governo e non più dalla popolazione. Per
quanto riguarda la politica economica Napoleone istituì tariffe doganali altissime per scoraggiare
l'importazione delle merci dall'estero e fondò la Banca di Francia, che aveva il diritto di coniare e mettere in
circolazione il denaro.
Napoleone riformò anche il sistema scolastico rendendo l'educazione controllata dal clero, e stipulò un
accordo, che venne chiamato concordato, tra la Francia e il papato, che prevedeva che la nomina dei vescovi
spettava al governo francese che si impegnava anche a dargli uno stipendio.
Con Napoleone la Francia torna ad essere una monarchia anche senza un vero e proprio re. Una differenza
fondamentale, però, ora, è che il regime autoritario rende definitive alcune delle conquiste civili della
rivoluzione, infatti l'emanazione del codice civile nel 1804 consente di avere una legge chiara per tutto il
territorio dello Stato e tutela l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Grazie ad un consenso molto
esteso, il 18 maggio 1804 Napoleone si fa a proclamare imperatore dei francesi e l'anno successivo assunse
anche il titolo di re d'Italia.

3. Apogeo e crollo del potere napoleonico→ Nel 1805 si forma una coalizione contro la Francia quando
Napoleone manifestò l’intenzione di attaccare l’Inghilterra. La flotta francese però venne nuovamente
sconfitta da Nelson nella battaglia di Trafalgar, ma sul continente l'esercito francese sbaragliò gli eserciti di
Austria, Russia e Prussia e dopo le battaglie di Ulm, Austerliz e Jena, gran parte dell'Europa cadde sotto il
controllo napoleonico.
Gli unici nemici della Francia rimaneva l'Inghilterra e la Russia. Per quanto riguarda l’Inghilterra, la
Francia decise di attuare un blocco continentale che prevedeva l'interruzione delle relazioni commerciali tra
i paesi dell'Europa e l'Inghilterra.
Per quanto riguarda la Russia, invece, Napoleone decise di invaderla con un grandissimo esercito; i russi
però adottarono la strategia di ritirarsi, incendiando dietro di sé villaggi, campi e scorte alimentari. I francesi
si ritrovarono quindi senza approvvigionamenti di fronte al terribile inverno russo e furono costretti alla
ritirata, subendo gravissime perdite.
L'Austria, la Russia, la Prussia e l'Inghilterra si coalizzarono quindi nuovamente contro Napoleone e lo
sconfissero a Lipsia nell'ottobre 1813. Napoleone quindi fu costretto all’abdicazione e venne esiliato
nell'isola d’Elba, nel frattempo in Francia venne restaurata la monarchia borbonica e la corona fu affidata a
Luigi XVIII.
Napoleone però riuscì a fuggire dall'isola d'Elba e per tre mesi, i famosi “100 giorni”, riprese il potere. Fu
però definitivamente sconfitto il 18 giugno 1815 nella battaglia di Waterloo e venne confinato nell'isola di
Sant'Elena, dove morì nel 1821.
Napoleone era stato sconfitto, ma le sue campagne di conquista avevano avviato un processo di
cambiamento impossibile da fermare:
• la società dell'antico regime era stata abbattuta e si erano diffusi ideali di uguaglianza e libertà;
• si era fatta strada la borghesia, con le sue richieste di partecipare al potere;
• nei paesi come l'Italia cominciavano a sorgere movimenti patriottici che aspiravano
all'indipendenza nazionale.

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