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L’EUROPA NAPOLEONICA

il 15 maggio 96 Napoleone entrò vittorioso a Milano. L’Austria fu infatti costretta a cedere


la miss tizio e il 18 ottobre 97 venne firmata la pace di Campoformio. Si ebbe quindi la
rinuncia austriaca alla Lombardia e la consegna a quest’ultima della Repubblica di Venezia.
Nel 97 furono costituite la Repubblica cisalpina e la Repubblica ligure. Napoleone si
presentò come liberatore dei tiranni diffondendo le idee e le riforme della rivoluzione
francese e sfruttò le risorse dei territori italiani per finanziare la Francia imponendo tasse e
confiscando ogni genere di ricchezze alle repubbliche sorelle. Nel novembre del 97 rientrò
in Francia e venne accolto come un grande condottiero vittorioso. Nel 98 fu formata la
Repubblica romana che prese il posto dello Stato pontificio e Papa Pio VI fu deposto. Il 22
gennaio 99 alcuni intellettuali di estrazione borghese e aristocratica proclamarono la
nascita della Repubblica partenopea e contribuirono a elaborare una costituzione
repubblicana ispirata a quella francese del 95. Per liberare Napoli dai francesi il cardinale
Fabrizio Ruffo costituì un’armata della Santa fede appoggiata dal popolo e dalla flotta
inglese sconfisse il governo repubblicano.
Sconfitta l’Austria il direttorio progettò una spedizione per colpire la Gran Bretagna nei
suoi interessi commerciali nel Mediterraneo a cui comando vi era Napoleone, che salpò da
Tolone nel maggio del 98 alla volta dell’Egitto. In seguito alla sconfitta la Gran Bretagna
promosse una seconda coalizione antifrancese a cui aderirono Turchia, Russia, Austria e
Regno di Napoli. Nella primavera del 99 gli eserciti francesi furono sconfitti in Europa e in
Italia, dove decaddero le repubbliche. Napoleone riuscì a sfuggire al controllo della flotta
inglese e rientro in patria, dove il 9 novembre 99 in accordo con il direttorio attuò un colpo
di Stato assumendo il titolo di primo console. Il 25 dicembre 99 promulgò una nuova
Costituzione che definiva l’accentramento del potere nelle sue mani. Le operazioni militari
contro la coalizione antifrancese ripresero nella primavera del 1800 in Italia Napoleone
sconfisse gli austriaci nella battaglia di Marengo e fondò la Repubblica italiana nel 1802 con
una costituzione simile a quella francese del 99. Con il ritiro dal conflitto della Russia e del
regno di Napoli la Gran Bretagna fu costretta a firmare la pace di Amiens nel 1802.
Napoleone si dedicò alla stabilità politica, economica e sociale della Francia. Rafforzando il
proprio potere all’interno di un regime politico autoritario usando la situazione di
emergenza del paese come scusa. Inoltre riorganizzò la struttura amministrativa in base ai
principi dell’accentramento, della specializzazione e della gerarchia. L’esecuzione delle
direttive centrali era garantita dai prefetti, funzionari nominati dal governo. Il 21 marzo
1804 fu pubblicato il Codice civile napoleonico che confermò i principi giuridici della
Rivoluzione. Inoltre fece redigere un codice penale e uno di commercio validi per tutti i
paesi posti sotto il dominio francese. A causa della politica antireligiosa dei governi della
Rivoluzione del 1801 Napoleone firmò un concordato di intesa con il Papa Pio VII in cui
quest’ultimo riconosceva la legittimità della Repubblica e il diritto allo Stato francese di
accordarsi per la scelta dei vescovi in cambio dello Stato pontificio e la gestione delle
scuole primarie. Ma nel 1809 Napoleone occupò nuovamente lo Stato pontificio e fece
arrestare il Papa che fu liberato solo dopo la caduta di Napoleone e ritornò a Roma nel
1815.
Il 2 dicembre 1804 Napoleone fu incoronato imperatore dei francesi, con quest’atto sì
restaurò la monarchia ereditaria e ci fu la restaurazione della nobiltà che per maggioranza
era di estrazione borghese. Tra il 1805 e 1809 condusse una serie di guerre vittoriose con
le quali l’Europa si trovò sotto l’egemonia francese. Nel 1810 sposò Maria Luisa d’Asburgo
figlia dell’imperatore Francesco I d’Austria, a fine di rendere legittimo il suo potere agli
occhi dei sovrani europei.
Il dominio sull’Europa incontrò delle resistenze tra cui la guerriglia popolare in Spagna e il
temuto avversario ovvero la Gran Bretagna. Nel tentativo di isolare economicamente
quest’ultima si crearono difficoltà per la stessa economia francese. In seguito alla
rivendicazione della autonomia economica da parte della Russia, nel giugno del 1802
Napoleone avviò una campagna militare in Russia, i russi ripiegarono gradualmente
distruggendo ogni cosa che potesse fornire ricovero e sostentamento ai nemici, i due
eserciti infine si scontrarono a Borodino, dove vinse Napoleone ma con gravissime perdite.
il 14 settembre giunse a Mosca ma causa dell’inverno rigido, la durezza dello scontro
sostenuto e la mancanza di rifornimenti dovette ritirarsi. Il 1813 si costituì la 6° coalizione
antifrancese che sconfisse Napoleone a Lipsia, che fu costretto ad abdicare e venne
relegato sull’Isola d’Elba e Luigi XVIII tornò sul trono di Francia. Fuggito dall’Isola d’Elba
sbarcò in Francia il 1 marzo 1815 dove affrontò le potenze coalizzate nella battaglia di
Waterloo il 18 giugno 1815 E in seguito ad un ulteriore sconfitta venne esiliato a Sant’Elena
dove morì il 5 maggio 1821.

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