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Vocale anteriore

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Vocali

Anteriori Quasi anteriori Centrali Quasi posteriori Posteriori

Chiuse

i • yɨ • ʉɯ • uɪ • ʏɪ̈ • ʊ̈ ɯ̈ • ʊe • øɘ • ɵɤ • oe • øəɤ • oɛ • œɜ • ɞʌ • ɔæ • ɐa • ɶä • ɒ̈ ɑ • ɒ

Quasi chiuse

Semichiuse

Medie

Semiaperte

Quasi aperte

Aperte

Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta

una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata.

Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata.

Vedere anche: IPA, Consonanti

Una vocale anteriore (o palatale[1]) è un tipo di suono vocalico impiegato in certe lingue. È
caratterizzata da una posizione della lingua il più possibile avanzata nella bocca, ma senza una
costrizione eccessiva, che implicherebbe l'emissione di una consonante. Le vocali anteriori sono talvolta
chiamate anche vocali brillanti, perché sono percepite come dotate di un suono più brillante di quello
delle vocali posteriori.[2]

Le vocali anteriori identificate dall'alfabeto fonetico internazionale sono le seguenti:

vocale anteriore chiusa non arrotondata [i]

vocale anteriore chiusa arrotondata [y]

vocale anteriore semichiusa non arrotondata [e]

vocale anteriore semichiusa arrotondata [ø]

vocale anteriore semiaperta non arrotondata [ɛ]


vocale anteriore semiaperta arrotondata [œ]

vocale anteriore quasi aperta non arrotondata [æ]

vocale anteriore aperta non arrotondata [a]

vocale anteriore aperta arrotondata [ɶ]

In alcune lingue, le vocali anteriori aperte seguono un modello distinto dalle altre vocali anteriori nella
loro fonologia.

Indice

1 Effetto sulla consonante precedente

2 Note

3 Bibliografia

4 Collegamenti esterni

Effetto sulla consonante precedente

Nella fonologia di numerose lingue indoeuropee, le vocali anteriori hanno un effetto particolare su
alcune consonanti velari precedenti, facendole evolvere verso consonanti alveolari, postalveolari o
palatali. Ciò non riguarda solamente le lingue indoeuropee — effetti simili possono essere osservati in
altre lingue, come il giapponese. Si tratta di un effetto di palatalizzazione.

Questa evoluzione ha effetti sull'ortografia quando questa conserva nello scritto la consonante
etimologica: la lettera che la rappresenta adotta allora due pronunce, secondo la natura della vocale che
la segue. Limitandosi a lingue largamente conosciute dal grande pubblico, si trovano esempi come la "C"
e la "G" nelle lingue romanze come l'italiano e il francese (con realizzazioni fonetiche variabili), nonché la
"K" in norvegese e in svedese. L'inglese segue lo stesso modello del francese, ma con una minore
regolarità.

Davanti a vocale posteriore: duro Davanti a vocale anteriore: dolce

"C" inglese call [kɒɫ] cell [sɛɫ]

"G" inglese gall [gɒɫ] gell [ge:l] gel [dʒɛɫ]

"C" francese calque [kalk] cela [səla]

"G" francese gare [gɑʁ] gel [ʒɛl]

"C" italiano cara [kaɾa] ciao [tʃao̯ ]


"G" italiano gallo [gallo] genere [dʒɛneɾe]

"K" svedese karta [kɑːʈa] kär [çæːr]

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