DIFFERENZE FONETICHE

TRA LE MAGGIORI
LINGUE SLAVE
 LA LINGUA PROTOSLAVA

• La lingua protoslava è l’ipotetica lingua comune da cui

derivano le varie lingue slave moderne

• La lingua protoslava non è una lingua attestata

 LA LINGUA PALEOSLAVA

• La lingua paleoslava o antico slavo ecclesiastico è la lingua dei

più antichi testi slavi, per lo più ecclesiastici (Cirillo e Metodio)

• Anche se il paleoslavo era comprensibile da tutte le popolazioni

slave, le singole lingue slave stavano già iniziando il loro processo
di differenziazione dal ceppo unitario (in maniera parallela)
 I CEPPI LINGUISTICI

SLAVO OCCIDENTALE

SLAVO ORIENTALE (russo, ucraino, bielorusso)

SLAVO MERIDIONALE (sloveno, serbo-croato, bulgaro e macedone)

 IL CEPPO OCCIDENTALE

3 SOTTOGRUPPI

– Slovacco e ceco
– Sorabo inferiore e superiore (o lingue lusaziane)
– Lechitico (polacco e casciubo)
 IL CEPPO OCCIDENTALE

Condivide diversi tratti comuni con le lingue orientali e

meridionali come la palatalizzazione, la sordizzazione o
l’apofonia, ma anche tratti che li differenzia da esse:

• Tendenza all’accento fisso, senza prosodia

• Gruppi consonantici complessi (in ceco e in slovacco anche ř
può essere nucleo sillabico)
• In ceco e in slovacco si ha la distinzione tra vocali brevi e
vocali lunghe
 • Presenta i suoni nasali ę e ą
• La “o” e la “e” vengono
pronunciate [ɔ] e [ɛ];
• È presente il suono ł [w]
• Ha molte consonanti (36, 38 o
39)
• Le palatalizzazioni sono molto
LINGUA sviluppate, con esiti pratici
diversi da quelli degli altri
POLACCA ceppi;
• Mutazione consonantica
avviene spesso anche
all’interno della declinazione
del sostantivo;
• Ha l’accento quasi fisso sulla
penultima sillaba
 IL CEPPO ORIENTALE

• Mancano i suoni nasali (il cambiamento dal paleoslavo

è molto più consistente)
• Perdita della prosodia, ma importanza del ruolo
dell’accento
• L’accento è distintivo
• Ricco sistema di palatalizzazione
 • Differenze con l’ucraino: sono più
presenti i suoni /o/ ed /e/ (in
ucraino sono spesso sostituiti
con /i/); sono presenti i suoni /g/ e
/v/ (in ucraino /ɦ/ e /ʋ/)

• Palatalizzazione estrema (la più

ricca tra le lingue slave moderne):
LINGUA quasi ogni consonante ha una
corrispondente molle
RUSSA • Diminuzione vocalica (akan’e)
•
• Ci sono meno consonanti che in
polacco (mancano i suoni dz, ć, dż,
dź, ź, ł)

• Tendenza a trasformare il
suono /w/ in /v/
 IL CEPPO MERIDIONALE

È un gruppo molto ampio e vario linguisticamente

Si può separare in:
- Lingue occidentali (sloveno e serbo-croato)
- Lingue orientali (macedone e bulgaro)
 LINGUE OCCIDENTALI

• Quantità vocalica
• Politonia almeno parziale
• Ci sono 5 vocali che però ciascuna ha 4 manifestazioni
 • Importanza della prosodia
arcaica (politonia)
LINGUA • Importanza del tono e della
lunghezza vocalica
SERBO- • L’accento è di natura
CROATA prevalentemente musicale
• Accentuazione delle
proclitiche
 LINGUE ORIENTALI

• Non c’è quantità vocalica

• Non c’è prosodia arcaica (politonia)
• Il tono non è distintivo, ma l’accento è distintivo
 • Presenza della diminuzione
vocalica: le consonanti non
accentate sono più brevi e deboli
delle corrispondenti accentate
(/i‹›e ă‹›a u‹›o/)
• Suoni vocalici: /a/, /ɛ/, /i/, /ͻ/,
/u/ e /ɤ/
LINGUA • Le vocali sono nasali prima delle
consonanti nasali seguite da
BULGARA fricative
• /l/ è marcatamente velare tranne
quando è seguita da vocale
anteriore (quasi diventa /w/)
• /ts/ e /x/ hanno allofoni sonori
/ȝ/ e /ɣ/ prima di un’ostruente
sonora (tranne /v v’/)
 BIBLIOGRAFIA
• Anna Giacalone Ramat e Paolo Ramat, «Le lingue indoeuropee», Il Mulino, 1997
• Bernard Comrie, Greville G. Corbett, «The Slavonic Languages», Routledge
Language Family, London, 1993
• Oscar E. Swan, «A Grammar of Contemporary Polish», Slavica Publishers, 2002
• Claudia Cevese, Julia Dobrovolskaja, Emilia Magnanini, «Grammatica russa»,
Hoepli, 2018
• Gordana Grubač Allocco, «Grammatica Serba», 2018
• Vesselina Laskova, «Zdravej! Corso di lingua bulgara», Hoepli, 2016
• Ronelle Alexander, «Intensive Bulgarian 1», University of Wisconsin Press, 2000