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…il progetto che individua le caratteristiche di funzionamento e le prestazioni richieste al prodotto (progetto
di dettaglio) in un progetto che definisce le caratteristiche di realizzazione e le modalità con cui il prodotto
sarà ottenuto (progetto di fabbricazione).
1. Fabbricazione: insieme delle operazioni che modificano forma, dimensioni e/o stato superficiale di
singole parti.
2. Assemblaggio: insieme delle operazioni di montaggio di parti singole per formare un assieme (sotto
assemblato o un assemblato).
Inoltre, si ha la possibilità di fare il percorso a ritroso tornando dal prodotto finale ai componenti (con un
ciclo di de-produzione). Il ciclo di de-produzione è così schematizzabile:
1. Definizione del costo di realizzazione del prodotto. Il piano di processo contiene informazioni che
sono la base per la preparazione del preventivo che consente l’acquisizione dell’ordine (produzione
su commessa). Queste informazioni permettono anche di definire il prezzo di vendita del prodotto
(produzione a magazzino). Errori nella valutazione del costo possono causare il mancato
ottenimento dell’ordine e anche la riduzione dei ricavi o perdite.
Input:
- Quantità da produrre
- Tempi di consegna
Output:
Si ha la possibilità di assemblare i componenti in sottoinsiemi che a loro volta saranno assemblati tra loro
per ottenere il prodotto finito.
Le caratteristiche di ciascuna parte del prodotto generalmente non sono ottenibili tramite un unico
processo. Infatti, spesso si ha la necessità di eseguire processi diversi su macchine differenti.
La sequenza delle operazioni spesso è obbligata se nella redazione del piano di processo siamo in presenza
di vincoli di precedenza di varia natura (tecnologica, economica, ...)
Una maggiore difficoltà nel preparare il piano di processo significherebbe un aumento dei tempi e dei costi
di pianificazione.
Ad esempio, vogliamo realizzare una parte mediante fonderia in terra. Le caratteristiche desiderate di
alcune superfici, in termini di precisione e finitura, non sono ottenibili attraverso fonderia. Si ha quindi la
necessità di eseguire lavorazioni per asportazione di truciolo prevedendo, sulle superfici del getto
interessate, la presenza di sovrametallo.
- La complessità del ciclo di assemblaggio per via dell’elevato numero delle operazioni necessarie e
dei numerosi vincoli presenti.
La graffetta fermacarte è il caso più semplice essendo costituita da un solo componente. La molletta per
bucato è comunque molto semplice in quanto è costituita da tre componenti. Si passa poi alla bici che
possiede una complessità media visto che ha centinaia di componenti. Successivamente il motociclo ha una
complessità alta in quanto è costituito da migliaia di componenti. L’automobile ha una complessità elevata
essendo costituita da alcune decine di migliaia di componenti. L’aereo, infine, ha una complessità molto alta
essendo composto da alcuni milioni di componenti.
5) ATTIVITA’ DELLO STUDIO DI FABBRICAZIONE
Quest’immagine qui riassume le attività dello studio di fabbricazione che nei capitoli successivi affronterò.
Come poi amplieremo nei capitoli successivi, le attività sono eseguite fondamentalmente attraverso due
metodi:
1. Manuali. In questo caso, le scelte sono legate ad attributi del pianificatore quali l’esperienza, le
conoscenze e le competenze, l’abilità e l’intuito. Le problematiche che insorgono in una
pianificazione manuale potrebbero essere:
2. Assistiti dal calcolatore. I limiti della pianificazione manuale sono superati attraverso i sistemi di
pianificazione assistiti dal calcolatore.
Perciò si ha lo sviluppo di sistemi CAPP (Computer Aided Process Planning) di tipo:
- Semi – generativo
Questi sistemi sono spesso complessi, costosi e richiedono un personale altamente specializzato.
Infine, parliamo anche del fatto che si ha la possibilità di affrontare lo studio di fabbricazione con due
approcci alternativi:
1. Sequenziale (tradizionale). Viene visto come un approccio step-by-tep in cui l’attività successiva
inizia solo quando la precedente è terminata. L’input di una singola attività è costituito dall’output
dell’attività precedente.
La progettazione è svolta considerando solo la funzione svolta dal prodotto in fase di utilizzo.
Il progettista del prodotto interagisce con il pianificatore di processo quando e come lo ritiene
opportuno.
Lo studio di fabbricazione, condotto a valle della progettazione, potrebbe comportare:
- La necessità di eseguire molte modifiche del progetto perché le scelte del progettista
potrebbero causare problemi di producibilità.
In un approccio sequenziale il progettista del prodotto interagisce con il pianificatore di processo quando e
come lo ritiene opportuno.