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→Immagini di Venere

Venere che crea la vita


L'esordio del De rerum natura è divisibile in quattro parti:
1. Venere viene rappresentata come la forza generatrice di tutto il creato: generetrix.
2. Venere viene rappresentata con immagini più specifiche: gli uccelli salutano l'arrivo
della dea, le fiere e gli armenti colpiti dal lepos che Venere ha loro insinuato e che li
porta a seguirla, gli abitanti del mare, dei monti, dei fiumi, dei boschi, delle verdi
pianure colpiti dalla vis di Venere (l’amore) e il desiderio di procreare.
3. Lucrezio chiede l'assistenza di Venere per comporre il proprio poema sulla natura, di
cui la dea è l'assoluta sovrana.

Venere metafora del principio del piacere


Perché?
Invocare Venere come musa protettrice, oltre a rispettare il canone poetico della tradizione
epica, assolve un'altra funzione essenziale per la dottrina epicurea, quella di celebrare per suo
tramite il principio del piacere (voluptas). La dea è metafora
del principio della vita, legato a quello del piacere. Dunque creare la vita costituisce un atto
che, in quanto opposto a quello di "distruggere", si identifica necessariamente concetto
epicureo di piacere, contro il disfacimento e la distruzione rappresentati dal dio Marte.

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