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PARTE II Nietzsche

Fu uno dei primi insieme a Freud e a Marx ad attuare la filosofia del sospetto, cercando di disvelare le
menzogne millenarie in cui è avvolto l’uomo

La nascita della tragedia è la prima opera importante del filosofo in cui propone una visione ed una lettura
filologica dell’arte greca, per poi rivelarsi un’opera ricca di interpretazioni di carattere filosofico. Paragona
l’esistenza umana a quella della tragedia, nel quale convive lo spirito dionisiaco ed apollineo proprio come
avviene nella vita umana. La cultura occidentale aveva cercato negli anni di occultare lo spirito Dionisiaco.
Dioniso rappresenta il Dio dello smisurato e del caotico mentre Apollo era la divinità di tutto ciò che era
ordine e razionalità. Lo spirito Dionisiaco è vita, impulsivo, smisurato e gioia mentre lo spirito apollineo era
razionale, calmo. Nella tragedia il popolo greco rappresentò entrambi gli spiriti. Quello apollineo era
rappresentato dagli attori perché davano razionalità alle parole del coro mentre quello dionisio era
spiegato dalla passione del coro, il quale mostrava la passione e l’istinto dell’irrazionale. La vita umana
infatti è caos ed impulsiva ma allo stesso tempo razionale.In questo periodo Nietzsche si avvicinò a
Schopenhauer (rappresentata da Wagner), secondo cui la volontà era irrazionale. Nietzsche rifiuta la lettura
della vita in chiave razionale perché a partire da Socrate la vita inizio ad essere interpretata in modo
sbagliato. La maieutica socratica impone la visione razionale del mondo, operando una mistificazione della
realtà. La vita era un tempo dominato da entrambi gli spiriti. Con Platone (giustificazione metafisica) e
Socrate, la vita perse questa tendenza, riducendo a nulla l’impulso vitale umano (Nichilismo) Ispirandosi a
Schopenhauer, il quale propose nuovamente l’irrazionalità presente nell’esistenza umana, Nietzsche
sperava che si smettesse di ridurre al nulla lo spirito vitale dell’uomo. In questo periodo ancora il filosofo
studia Schopenhauer per poi distaccarsi poiché attraverso l’ascesi il filosofo pone una chiave religiosa.
Attraverso l’opera di Wagner e la filosofia di Schopenhauer la tragedia doveva rinascere.

Nel 1874 Nietzsche cerca di occuparsi di storia, e si propone di scrivere considerazioni inattuali mettendosi
in contrasto alle teorie del suo tempo. Esse sono quattro. La seconda è “Sull’utilità e il danno della storia
per l’uomo”. Nell’opera in questione Nietzsche vuole studiare l’atteggiamento e il rapporto dell’uomo nei
con fronti della storia. La storia fornisce all’individuo strumenti, valori ed esperienza che possono guidarlo
nel cammino. Allo stesso tempo ha una funzione nichilista perché cerca di prevalere le sue ragioni
sull’impulso alla vita. Nietzsche afferma che essa può essere:

-Monumentale, è propria di chi guarda al passato ricercando modelli che non scorge nel presente poiché si
cerca nella storia gli esempi maestosi della grandezza umana sia come impresa ma anche come opere. In
questo caso si guarda al passato solo per ciò che si ritiene importante. Essa tende ad abbellire e a mitizzare
il passato cancellandone alcuni avvenimenti.

-Antiquaria, colui che ricerca nella storia la propria origine ed identità personale. Guarda al mondo passato
solo per ciò che può avvicinarsi alla realtà odierna.

-Occhio del giudice, è propria di chi guarda al passato con fedeltà ed amore, al punto di riconoscersi erede
di una tradizione che lo giustifica guardando al passato dal un’ottica critica cercando di liberarsi della storia.
Questo atteggiamento mette in discussione la storia e se ne libera. L’uomo non può liberarsi per sempre
della storia, perché è difficile dimenticare e perciò tende ad ostacolare ogni progetto di cambiamento.

In “Cosi parlo Zaratustra” Nietzsche propone la teoria che tutto ciclicamente si ripresenterà nel corso del
tempo, proprio come disse Empedocle. Tutto è già stato e tutto si ripeterà all’infinito ciclicamente. In
questa concezione è celata l’intera filosofia perchè secondo Nietzsche l’uomo deve essere fedele alla terra
e la vita va amata nelle sue due componenti, gioia e dolore. Il superuomo per essere tale non deve aspirare
solo a vivere nella gioia proprio perché non è possibile.
Nel periodo neo illuministico pubblicò” Aurora”(1881), “ Gaia scienza” e “Umano, troppo umano”. Si
propone come un neoilluminista perché propone l’esercizio dello spirito critico attraverso l’atteggiamento
dello scienziato (colui che critica il passato attraverso l’esercizio del dubbio. Per ciò in questo periodo
privilegia la prospettiva della scienza rispetto a quella dell’arte e della metafisica. Il filosofo è educato agli
ideali della scienza. Illuminista si intende non perché dotato dell’ingenua fiducia ottocentesca nella ragione
e nel progresso ma perche si impegna alla critica della cultura tramite la scienza. Critica i grandi sistemi
filosofici. L’idealismo per Nietzsche è una falsa metafisica perché descrive la realtà partendo dall’idea,
proponendo una visione falsa e sistematica della realtà, la quale si basa sull’idea (nulla). Il Romanticismo
invece era l’espressione di uno spirito decadente e pessimista. In questo periodo si distacca dalla famiglia
Wagner e da Schopenhauer (ritenendolo un romantico). Proprio per questo motivo questo periodo è
caratterizzato da un ripudio esplicito ai suoi grandi maestri.

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