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Appunti filosofia 17 gennaio 2023

Nella nascita della tragedia è evidente il legame tra NIETZSCHE e


l'arte. L’ arte ha proprio il ruolo di essere strumento organo della
filosofia. Perché l’ arte coglie l’ essenza della vita che è irrazionalità.
NIETZSCHE è vicino a Wagner ma è anche vicino al pensiero di
Schopenhauer che sottolinea ….
che di fronte alla realtà dolorosa il modello di uomo di
Schopenhauer fugge dalla volontà di vivere rinuncia dalla volontà di
vivere rinuncia alla vita così com’ è invece Nietzsche ritiene che
l’uomo debba accettare l’esistenza così come si mostra nella sua
tragicità e la deve affrontare. Nella fase giovanile Nietzsche scrive
un trattatello “sull’utilità e il danno della storia per la vita” (1874), è
una riflessione sullo studio della storia. Nietzsche critica l’eccessivo
storicismo, quello che lui chiama “l’idolatria del fatto”, un eccessivo
piegarsi allo studio della storia, perché nello studio della storia ci
vuole sempre la giusta dose d’ oblio perché qualcosa va anche
dimenticato. Lo studio della storia deve essere utile per la vita
presente e in particolare per Nietzsche ci sono tre modi per
approcciarsi alla storia:
1) Storia monumentale
2) Storia antiquaria
3) Storia critica

La storia monumentale è tipica di chi studia la storia cercando dei


modelli ai quali ispirarsi e per Nietzsche va bene ma il pericolo è
quello di cadere nel fanatismo, di imitare talmente il modello da
cadere nel fanatismo.
La storia antiquaria è tipica di chi custodisce il passato, lo
preserva, lo venera e questo va bene. Di per sé non è sbagliato ma
se diventa così ossessivo si rischia di “ mummificare", bloccare la
vita presente ostacolando ogni cambiamento rispetto al passato e
questo non va bene.
La storia critica per Nietzsche è quella di chi vuole tagliare i ponti
con il passato, di chi guarda al passato come una zavorra, un peso
da cui liberarsi perché la cosa importante è guardare al presente

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Appunti filosofia 17 gennaio 2023

alla novità. Per Nietzsche è molto importante saper guardare al


presente e saper tagliare con il passato ma il taglio non deve
essere netto perché noi siamo frutto del passato. Non si può
cancellare totalmente il passato perché ci deve insegnare per non
ripetere gli stessi errori.
Nietzsche si chiede se ci sia un approccio più importante degli altri.
Nietzsche ritiene che siano tutti e tre importanti, sempre tenendo
presente la regola per cui ci vuole sempre la stessa dose di oblio. Il
fine ultimo è che l’ alternanza di oblio e ricordo deve servire alla
vita.
Introduciamo ora un altro periodo della produzione di Nietzsche che
è il periodo illuministico (1878-1882). Si chiama periodo illuministico
perché Nietzsche abbandona il ruolo primario dato all’arte per
abbracciare la prospettiva della scienza. Per scienza s’intende un
modo di pensare critico nei confronti del sapere volto a liberare gli
uomini da credenze errate, sbagliate e che possa emancipare gli
uomini. In questo Nietzsche è simile agli intenti illuministi del 700 e
Nietzsche propone come modello di uomo il "FREIGEIST" che
sarebbe lo SPIRITO LIBERO che è l’evoluzione del DIONISIACO e
questo modello successivamente in Nietzsche diventerà il
SUPERUOMO. Questo SPIRITO LIBERO è diverso da quello del
700 perché non assolutizza la ragione. Gli illuministi avevano ……
Per il FREIGEIST la ragione è solo uno strumento di critica per il
sapere, è un uomo che rischia nella vita, che annuncia un nuovo
modo di vita e di pensare e che adotta un metodo nella critica del
sapere, un metodo storico, genealogico facendo vedere che le
credenze delle verità immutabili, fisse sono il risultato di un
processo da ricostruire, da ripercorrere che ha alla base l’essere
umano stesso, che porta una matrice umana. Credenze di valori
assoluti e la credenza nell’assoluto dell’ assoluto, che è DIO, non
hanno valore di per sé ma sono di origine umana. L’ uomo ha
costruito questi assoluti per resistere al caos, che è la realtà, per
paura della realtà.

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