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THEO VAN DOESBURG

BIOGRAFIA

Theo van Doesburg, meglio conosciuto come il fondatore e leader di De Stijl, è stato un artista olandese che si è
occupato di pittura, scrittura, poesia e architettura. Figlio di fotografo, dopo un breve addestramento in recitazione e
canto, decise di diventare pittore. La sua prima mostra di quadri si tenne all'Aja nel 1908; dal 1912 in poi sostenne le
sue opere scrivendo per riviste. Sebbene egli si considerava un pittore moderno in quel momento, i suoi primi lavori
erano in linea con gli impressionisti di Amsterdam ed fu molto influenzato da Vincent van Gogh, sia per stile che per
soggetti. Questa ammirazione cambiò improvvisamente nel 1913 dopo aver letto un opera di Wassily Kandinsky in cui si
ripercorreva la vita del pittore. In pittura realizza intersezioni di linee e superfici colorate, come in Composizione in
bianco e nero, del 1918, cercando di raggiungere la tridimensionalità. Scrisse negativamente sul futurismo:
"l'espressione mimetica di velocità (qualunque possa essere la sua forma: l'aereo, l'automobile, e così via) è
diametralmente opposta al carattere della pittura, l'origine suprema, che si trova in fondo alla vita". Esaltava invece
l'importanza della linea e il carattere spirituale dell'amico Mondrian. Sull'esperienza cubista, nel 1915 approfondì la
ricerca per elaborare un metodo progettuale esatto e rigoroso. Nei suoi progetti architettonici degli anni intorno al 1920 scompone per poi
ricomporre in parte superfici, piani e i fattori essenziali dell'architettura. Fu durante la revisione a un suo scritto per una rivista, nel 1915, durante
il servizio militare, che venne a contatto con le opere di Piet Mondrian (il quale aveva otto anni più di lui) e provò una certa attenzione verso i suoi
dipinti. Van Doesburg vide in quei dipinti il suo ideale di pittura: una completa astrazione della realtà. Subito dopo Van Doesburg entrò in contatto
con Mondrian, e insieme ad artisti come Bart van der Leck, Anthony Kok, Vilmos Huszar e JJP Oud fondò la rivista De Stijl, nel 1917.

In seguito all’incontro con Mondrian anche Theo Van Doesburg cominciò nel 1918 con composizioni orizzontali‐verticali, estrinsecando in tal
modo i concetti del neoplasticismo (specialmente nella realizzazione di vetrate colorate). Trasferitosi a Berlino, Van Doesburg venne a contatto
con autorevoli esponenti della Bauhaus, primo tra tutti Walter Gropius, ma anche Adolf Meyer, Fred Forbat. Gropius dopo aver esaminato il
materiale auspicò la presenza di van Doesburg a Weimar. Nel 1921 con la nuova moglie Pétro‐Nelly van Moorsen Van Doesburg si trasferisce a
Weimar, con l'intento di essere immesso nel corpo docente del Bauhaus. Gropius voleva evitare che nella scuola prendesse il sopravvento un
programma artistico già formato (rischiando in tal modo di imprimere una formazione unilaterale agli studenti). A tal proposito il direttore della
Bauhaus respinse nel 1922 il tentativo di van Doesburg di imporre l'egemonia del programma neoplastico. Allontanato dalla Bauhaus ebbe
contatti con gli esponenti dei più significativi gruppi d'avanguardia; giungendo alla fondazione della rivista dada Mécano. Sempre nel 1922 tenne
a Weimar dei corsi riguardanti il dadaismo, il costruttivismo e il De Stijl che si contrapponevano appieno alla “dottrina“ della Bauhaus,
costituendone (anche se per poco tempo) una diretta concorrente. Nel 1923 Van Doesburg assieme alla moglie si trasferisce a Parigi dove
continua la collaborazione con Mondrian. Le divergenze caratteriali tra i due artisti (introverso Mondrian e stravagante Van Doesburg) ma ancor
più la dialettica riguardo le direzioni delle linee nei dipinti (Mondrian non concepiva l’utilizzo della diagonale) e le diverse concezioni di spazio e
tempo portano nel 1924 all’interruzione della loro collaborazione. Nel 1930 l’artista firmò il Manifesto sull'arte concreta, puntualizzando che il
concretismo doveva essere rigorosamente non imitativo, a differenza dell' astrazione tradizionale che traeva ispirazione da forme esistenti in
natura. L'anno dopo viene completato l'interno del Cabaret « Aubette» a Strasburgo e la propria casa‐atelier nei dintorni di Parigi, a Meudon. Alla
fine del febbraio 1931 fu costretto a trasferirsi a Davos (in Svizzera) a causa della sua salute in declino. Morirà il 7 marzo 1931 per un attacco di
cuore.

DE STIJL

Nome di una rivista fondata nel 1917 a Leida (Olanda) da Theo Van Doesburg. Cessò le pubblicazioni nel 1932, anno successivo alla morte di Theo.
Le tematiche riguardanti il cosmo e l’interpretazione idealistica e razionale della natura ebbero una priorità quasi maggiore di quella artistica.
Andavano alla ricerca di un linguaggio, privo di vincoli contenutistici e comune a tutte le arti definito da un equilibrio visivo.

Il movimento esprime:

‐ Il linguaggio della scomposizione quadridimensionale


‐ Superamento dei codici formali del classicismo
‐ Teorizza asimmetria e disarmonia allontanandosi dalla prospettiva.

La tematica neoplastica scava nel profondo di un edificio destrutturalizzandola, alla ricerca delle basi creatrici. Richter afferma che de stiijl è una
delle più importanti del periodo perchè combatte per i propri ideali. Hanno partecipato Mondrian, Doesburg coscienti di una nuova arte come
esigenza di un modo nuovo di vita. (era considerato come un movimento, uscì fuori dai confini.)

NEOPLASTICISMO

Il termine Neoplasticismo comparve per la prima volta nel 1917 in De Stijl per descrivere la loro arte: Astratta essenziale, geometrica. In questa
teria viene accantonata la distinzione tra le arti. Lo stile architettonico presenta setti murari colorati che fuoriescono dai volumi con una crescita
ortogonale, quasi mai obliqua o curvlinea. Assenti sono contenuti realistici e decorativi. L'aspirazione ad un arte rigorosa si traduce nell'uso
esclsivo dei colori primari, non colori ed elementi multipli e sottompultipli di rettangoli. Gli spazi interni ed esterni si compenetrano In
contrapposizione alla natura: "Ciò che intendo dire conferma con forma mutuata dalla natura in contrapposizione a forma plastica è: Albero
contrapposto a linea, rosa rossa contrapposto a rosso tondo ecc."
RAPPORTO VAN DOESBURG ‐ BAUHAUS

In comune le idee di razionalità e chiarezza, l'istanza riformatrice etica e sociale insieme influenzando le avanguardie secondo Gropius: ”Gli artisti
del gruppo Stijl sono più avanti di noi però noi al Bauhaus non vogliamo coltivare nessun dogma. Ognuno può sviluppare la sua indivituale
tendenza". Secondo Doesburg c'erano uomini che lo incitavano alla critica del Bauhaus ma non erano solo nemici ma anche professori e
sostenitori che facevano propri i miei insegnamenti di nascosto. L'accoglienza del Bauhaus era opposta a ciò che dicevano i manifesti.

Le critiche al Bauhaus:

‐ Contraddizione tra istanze programmatiche e soluzioni pratiche


‐ Impossibilità di andare avanti senza ordine e convinzioni intellettuali
‐ Mancanza di un principio generale
‐ Mescolanza tra fatti personali e problemi creativi

Francesco Catania
Vito Morando
Leandro Aprile
Alessio Calantropio
Francesca Alessi
Cristiana Biondo
Theo Van Doesburg
Pseudonimo di
Christian Emil
Marie Képper
(Utrecht, 30
agosto 1883 –
Davos, 7 marzo
1931)
Gli inizi come pittore
- Prima mostra
(Aja 1908)
- Influenzato prima
da Van Gogh e poi
dall'astrattismo di
Kandinsky
- Raggiungimento
della
tridimensionalità
nella pittura
(Composizione in
bianco e nero
1918)

- Avvicinamento a Piet Mondrian e


considerazione negativa verso il futurismo
Teorico dell'Architettura
- Esperienza
cubista ed
elaborazione di
un metodo
progettuale
rigoroso (1915)
- Scomposizione
e ricomposizione
di superfici
(Progetti degli
anni '20)
Il movimento De Stijl

- Movimento e rivista
fondati nel 1917
- Fondatori: Van
Doesburg, Mondrian,
Bart van der Leck ,
Anthony Kok , Vilmos
Huszar e JJP Oud
Van Doesburg a Berlino
- Trasferimento nel 1919 e
richiesta di essere ammesso
al corpo docente del Bauhaus
- Rifiuto di Gropius e apertura
di una scuola concorrente al
Bauhaus che si occupava di
costruttivismo, dadaismo e
De Stijl
- Avvicinamento al Dada
Gli ultimi anni
- Trasferimento a
Parigi nel 1923
- Rottura con
Mondrian nel
1924
- Manifesto
sull’Arte Concreta
1930
- Muore il 7
Marzo 1931
De Stijl
- Il linguaggio della
scomposizione
quadridimensionale
- Superamento dei
codici formali del
classicismo
- Teorizza asimmetria
e disarmonia
allontanandosi dalla
prospettiva.
Il Neoplasticismo
- Arte astratta
essenziale e
geometrica
- Assenza di contenuti
realistici e decorativi
- Spazi interni ed
esterni si
compenetrano in
contrapposizione alla
natura.
Le critiche al Bauhaus
- Contraddizione tra istanze programmatiche e
soluzioni pratiche
- Impossibilità di andare avanti senza ordine e
convinzioni intellettuali
- Mancanza di un
principio generale
- Mescolanza tra fatti
personali e problemi
creativi
Composition I
Compositie III, 1917
Compositie IX
Composition VII –the three graces, 1917
Composition VIII, c. 1918
Ritmo di una danza russa, 1918
Portret van Pétro (Nelly van Doesburg), ca. 1922
Contra‐Construction Project Axonometric 1923
Theo van Doesburg, Cornelis van Eesteren, Model Maison d'Artiste,1923
Counter‐composition IV, 1924
Counter‐Composition V, 1924
Contra‐Composition XVI
Counter‐composition VIII, 1924
Counter Composition VI, 1925
Simultaneous Counter‐Composition, 1929‐30
Arithmetic Composition, 1930

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