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Lezione 3 - 16/03/22

SEZIONE SAGITTALE: DUE META'


Tengo il lato sinistro e osservo con veduta mediale la parte più interna e le strutture più profonde.
Nella sezione sagittale quello che
riconosciamo subito è il frontale: la
squama del frontale partecipa a formare
la porzione anteriore superiore della
cavità cranica (azzurro). Posteriormente
a questo troviamo l'osso parietale (rosa),
che completa la porzione superiore della
volta cranica spingendosi
posteriormente fino a suturarsi con la
squama dell'occipitale (giallo).

Nella metà inferiori ci sono molte


complessità:

 Setto nasale: nella parte anteriore c'è la


lamina perpendicolare dell'etmoide
(marrone chiaro), inferiormente invece
c'è l'osso vomere (rosa). L'osso vomere
ha una struttura quadrangolare semplice
laminare che si sutura superiormente
con la lamina perpendicolare
dell'etmoide, mentre inferiormente è in
continuità con il processo palatino
dell'osso mascellare.

 Posteriormente all'etmoide e al vomere c'è l'osso sfenoide (verde chiaro). È un osso che completa il fondo della cavità
orbitaria e completa la parte anteriore inferiore della volta cranica suturandosi con la squama dell'osso temporale, con
l'osso parietale, con l'osso frontale e con l'osso frontale.

 Lo sfenoide ha una struttura molto complessa: internamente c'è il corpo dello sfenoide che ha una struttura non piena
e che presenta cavità all'interno del corpo. Queste cavità dell'osso sono i seni. Queste parti cave dell'osso dello
sfenoide sono i seni dello sfenoide.

 Faccia mediale osso temporale (violetto) sulla quale la squama è ancora ben visibile. Nella metà inferiore si trova il
meato acustico interno si trova l'osso temporale in continuità con l'osso occipitale

Questa veduta non è sufficiente

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SEZIONE TRASVERSALE
Emicranio parte inferiore del cranio: base del cranio, in veduta superiore.

Anteriormente c'è lo sfenoide.

Si notano di più i processi sopraorbitali che


creano il limite superiore della cavità orbitaria
e osservati da questa sezione non si vede
la cavità orbitaria. Ma vediamo la base del
cranio e si vede che l'osso frontale
anteriormente va a formare il pavimento
della cavità encefalica anteriore, cioè la parte
anteriore del nostro cervello occupa questa
porzione.

Le fosse encefaliche sono 3, poste su tre piani


differenti:
• Fossa encefalica anteriore: anteriormente,
il pavimento è rappresentato dall'osso
frontale. Il limite posteriore della fossa
encefalica anteriore è dato da questo margine,
dove la struttura si affossa.
Il margine posteriore della fossa cranica
anteriore è dato dalle piccole ali dello sfenoide.

• Fossa encefalica media: è su un piano inferiore, più infossato rispetto


a quella anteriore. È circoscritta anteriormente dalle piccole ali dello sfenoide
mentre posteriormente dalla sporgenza dell'osso temporale detta rocca petrosa.

• Fossa encefalica posteriore: posteriormente alla fossa encefalica media. Si affossa ancor più della media. Il pavimento è formato dall'osso
occipitale.

Medialmente all'osso frontale, nella parte anteriore, dove c'è l'incisura etmoidale, c'è l'osso etmoide.

Posteriormente troviamo l'osso sfenoide. Il corpo dello sfenoide rimane in posizione mediale mentre lateralmente a queste troviamo superiormente
le piccole ali e inferiormente le grandi ali dello sfenoide.

Posteriormente e lateralmente allo sfenoide c'è l'osso temporale e l'osso occipitale che anteriormente si articola con il corpo dello sfenoide.

MASSA CRANICA
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MASSA CRANICA si divide in
• Neurocranio: parte scheletrica che partecipa alla formazione della cavità encefalica. Le ossa del cranio che formano volta cranica e base del
cranio
• Splancnocranio: ossa che contribuiscono alla funzionalità degli apparati respiratori e digerente

IL NEUROCRANIO
Ha una funzione strutturale, quella di creare una struttura utile a contenere la massa encefalica per proteggerla e isolarla.
La cavità encefalica è una cavità in continuità col midollo spinale grazie alla presenza delle meningi.

L'encefalo è isolato e circoscritto dalle meningi che hanno una doppia funzione protettiva:
• meccanica
• da filtro
Le meningi isolano avvolgendo il sistema nervoso centrale da aggressioni che potrebbero danneggiarlo. Infatti trattengono la massa encefalica nella
cavità senza immobilizzarla completamente. Non tutte le sostanze arrivano al sistema nervoso centrale grazie alla barriera ematoencefalica.

La parte esterna delle meningi è appiccicata alle ossa: funzione protettiva e strutturale perché mantengono la massa encefalica sospesa all'interno
della cavità.

OSSO FRONTALE (descrizione isolata dalle altre ossa)

veduta posteriore

L'osso frontale Presenta un’ampia squama che si


sviluppa superiormente. È delimitata da un margine
irregolare e frastagliato che facilita e ottimizza la
creazione di suture nella volta cranica con le ossa
parietali.

La faccia anteriore (che qui non si vede) è liscia ma si


riconoscono due bozze frontali, due concavità una a
destra e una a sinistra.

La squama ha una superficie liscia con delle


scanalature delle arterie meningee (elementi
vascolari).

Nella parte posteriore è presente una doccia


longitudinale che prosegue poi nella metà inferiore
della squama in una cresta, che prende il nome di
cresta frontale (sporgenza allungata).
Si tratta di una struttura che serve come punto di
adesione per le meningi e conferisce stabilità alla
massa encefalica. Questa crea una struttura in
continuità con il processo allungato presente
sull’osso etmoide.

L'encefalo è diviso in emisfero dx e sx divisi da una scissura. La cresta frontale segue/accenna alla scissura dell'emisfero per accompagnare le meningi
che seguono le masse dei due emisferi encefalici e la cresta si approfonda nella scissura in modo da dare un punto di scissione meningeo.

Quindi faccia anteriore e posteriore (quella più interna) della squama sono diverse.

La cavità orbitaria è delimitata superiormente dall’osso frontale.

Nella parte inferiore si trovano due bozze orbitali che indicano che il pavimento non è rettilineo, ma presenta due strutture convesse.

Nella parte centrale vengono indicate le porzioni cave o scavate che sono i seni frontali (=parte cava propria di un osso). Sono presenti anche in altre
ossa, quali lo sfenoide e il mascellare.

Sono presenti anche i seni-paranasali, che sono strutture che alleggeriscono il peso della massa cranica. Sono collocate nella porzione d’intorno alle
cavità nasale e servono da cavità di risonanza, perché amplificano i suoni prodotti.

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Veduta inferiore

Lateralmente si trovano i processi orbitali esterni


che mettono in continuità le porzioni laterali della
cavità orbitaria, per poi saturarsi con l’osso
zigomatico.

I processi sopraorbitali formano la parte superiore


della cavità orbitaria e terminano anteriormente con
il margine sopraorbitale e medialmente si riconosce
l'incisura etmoidale, che è la porzione che crea lo
spazio per la lamina cribrosa dell'osso etmoide.
(Guardando dall'alto si vede)

Nell'incisura etmoidale si incastra la lamina cribrosa


dell'osso etmoide e riempie lo spazio dell'incisura
etmoidale.

Lateralmente rispetto all’incisura ci sono delle emi-


cellette (parti scavate) = rappresentano la parte
superiore dei seni etmoido-frontali. Questi seni si
vengono a creare per l’unione dell’osso frontale
superiormente con l’osso etmoidale inferiormente.
Le due emi-cellette si suturano, andando a formare
una cavità in condivisione con le due ossa.

OSSO ETMOIDE
L'etmoide è un osso irregolare nel quale ci sono molte strutture anatomiche.

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Veduta superiore

Nella parte superiore sono presenti i seni etmoidali,


chiamati anche emi-cellette (metà celletta) etmoidali.
Sono aperti superiormente.

Medialmente a queste si riconosce la lamina cribrosa


etmoidale(bucherellata):
 È bucherellata sulla superficie,
serve per mettere in comunicazione
la parte superiore e inferiore della lamina

 La lamina cribrosa riempie l'incisura etmoidale


dell'osso frontale

 La lamina ha dei fori indicati come fori olfattivi


che servono per il passaggio delle terminazioni
nervose e del nervo olfattivo

Ci troviamo nelle parti superiori delle cavità nasali. La presenza di questi


piccoli fori permette di creare dei punti di passaggio tra le cavità nasali e la
cavità encefalica.

Poggiano sulla parte superiore della lamina cribrosa i bulbi olfattivi, che sono
la parte terminale del nervo olfattivo. I filuzzi dei recettori olfattivi attraverso
i fori della lamina cribrosa per andare a terminare nella volta superiore delle
cavità nasali. Questi, quando raccolgono le molecole odorose, si eccitano.

La mucosa olfattiva si trova sulla volta superiore delle cavità nasali dove si
trovano i recettori del nervo olfattivo

Nella parte più mediale della lamina cribrosa, emerge superiormente un


processo, detto = Crista galli. Crea una continuità con la cresta frontale.
Anche questo è un punto di ancoraggio e di adesione meningea.

Alle emi-cellette bisogna trovare la corrispondente emisfera superiore (il


coperchio) . A completare questi emisferi ci pensa l'osso frontale. Dove
questo si articola con l'etmoide, si formano i seni etmoidi-frontali, perché
formati superiormente da osso frontale e inferiormente da osso etmoide.

Veduta anteriore

Crista galli (testa del gallo) è visibile da una veduta anteriore. È un


processo che sporge da lamina cribrosa e si porta superiormente e
che rimane in continuità con la cresta frontale in modo da creare
un punto di ancoraggio per le meningi nel punto in cui c'è la
divisione nei due emisferi.

Veduta sagittale

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Veduta sagittale
Crista galli:
• prosegue nello stesso punto in cui c'è la cresta frontale dell'osso frontale
• crea un punto di ancoraggio per le meningi.

La massa encefalica presenta la scissura tra emisfero dx e sx e così c'è questa struttura che ottimizza la scissure creando lo spazio per le meningi e
aiutandone l'adesione

Inferiormente alla emicellette dei seni etmoido-frontali, l'etmoide sviluppa delle masse laterali dell'etmoide. Queste masse laterali hanno
caratteristiche morfologiche interessanti:
• In profondità non sono piene infatti presentano i seni etmoidali

• Nella loro porzione laterale, le masse laterali presentano una superficie liscia: lamina papiracea.
Cavità orbitaria formata in parte da osso etmoide. La lamina papiracea quindi è una superficie laterale delle masse laterali che competa la
parete mediale della cavità orbitaria.
La struttura ossea di queste masse laterali presenta un aspetto particolare: pur essendo molto resistente, in alcuni casi è particolarmente
sottile tanto da assomigliare, per la consistenza, al papiro.
Questo assottigliamento è dovuto al fatto che al loro interno presentano dei seni etmoidali (masse cave).

• La faccia mediale delle masse laterali sono irregolari a causa di 3 processi:


○ conca nasale superiore: posta superiormente
○ conca nasale media: posta sotto alla conca nasale superiore
○ Conca nasale inferiore: posta inferiormente a tutte. Non appartiene alla struttura ossea dell'etmoide. È un processo che si origina dal
processo palatino dell'osso mascellare.

Lamina perpendicolare dell'etmoide: parte superiore del setto nasale


Le cavità nasali arrivano fino al processo palatino del mascellare e includono la conca nasale inferiore.

Meato: spazio vuoto che si crea tra le conche, nel quale passa l'aria che respiriamo. Si individua:
• Meato superiore
• Meato medio
• Meato inferiore
Con il passaggio d'aria (inspirazione) si crea un flusso turbolento. Quando inspiriamo, l'aria transita nelle cavità nasali caratterizzate da una superficie
irregolare per la presenza di queste conche, non passa con un moto laminare, ma turbolento.
Questo flusso umidifica e riscalda l'aria che respiriamo, le cavità nasali sono infatti ricoperte da mucosa che è vascolarizzata e ricca d'acqua e in
questo modo aumenta l'umidità dell'aria.

Questo riscaldamento evita di danneggiare le vie aeree superiori: se l’aria passa con moto turbolento sbatte continuamente sulla mucosa
proteggendo l’epitelio respiratorio dal danneggiamento.

L’osso etmoide:
• Neurocranio: perché ha funzione strutturale:
◊ completa il pavimento della fossa encefalica anteriore
◊ completa la parete mediale della cavità orbitaria
◊ partecipa alla formazione del setto nasale.
• Splancnocranio: perché di questo fanno parte le ossa che contribuiscono alla funzionalità degli apparati respiratorio e digerente.
in questo caso:
◊ abbiamo la lamina cribrosa che permette il passaggio dei filuzzi del nervo olfattivo,
◊ abbiamo le conche nasali superiori e media che partecipano alla funzionalità respiratoria
Dunque l'etmoide può essere considerato sia osso del neurocranio, perché ha funzioni strutturali, sia dello splancnocranio, in quanto contribuisce
all’utilizzo dei processi respiratori.

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OSSO SFENOIDE
Struttura morfologica complessa

Veduta superiore:

Nella parte centrale presenta un corpo:


- non rimane liscio ma presenta dei processi, uno
anteriore e uno posteriore, che si portano
superiormente e prendono il nome di tubercolo e
dorso della sella turcica.

- La sella turcica è una struttura che si trova nella parte


superiore del corpo dello sfenoide e si trova tra le
grandi ali per dare continuità allo sfenoide. In questa
sella i limiti sono:
○ Anteriormente: tubercolo della sella
○ Posteriormente: dorso della sella

- Nella parte centrale della sella c'è la fossetta


ipofisaria: una leggera depressione. Sulla porzione
superiore della sella turcica trova posto la ghiandola
ipofisaria (grandezza di una lenticchia)

Il corpo è vuoto. In profondità al corpo ci sono i seni dello


sfenoide.

Veduta inferiore:

Osservo il corpo dello sfenoide:


• Inferiormente rispetto al corpo ci sono dei processi detti pterigoidei. Sono processi laminari con un’incisura che distingue le due lamine.
Importanti per i muscoli masticatori che trovano origine su questi processi dello sfenoide.

Lateralmente al corpo ci sono le ali dello sfenoide che hanno funzione strutturale:
• le grandi ali vanno a completare i pavimento anteriore-mediale della fossa encefalica media.
• le piccole ali si pongono superiormente rispetto alle piccole ali e completano la porzione posteriore della cavità orbitaria.

Ci sono delle fessure:


• Fessura orbitaria superiore: delimita la porzione propria delle grandi ali dello sfenoide rispetto alla parte interessata dalle piccole ali dello
sfenoide
• Foro ottico: posto mediamente alla fessura orbitaria superiore. Spunta internamente a metà tra la cavità orbitaria e la porzione endocranica. È
il punto che permette al nervo ottico di passare dalla parte interna al bulbo oculare.

Ci sono 2 elementi nervosi molto importanti che vengono uno dall’occhio destro e uno da quello sinistro. Arrivano alla sella turcica creando una X,
chiamato chiasma ottico, unendosi a livello della sella turcica.
Importante è la struttura a X: i nervi ottici si incrociano perché circa l’80% delle fibre provenienti dal bulbo oculare di destra si portano verso il lobo
sinistro. Mentre, circa il 20% delle fibre nervose rimangono omolaterali assumono un significato chimico importante.

Alla base del cranio, lateralmente rispetto al coro dello sfenoide, ci sono molti fori.. Questi fori permetto il passaggio di vasi o nervi, che attraversano
la base del cranio e si portano interiormente la cavità encefalica.I principali fori sono:
• foro rotondo anteriormente,
• foro ovale posteriormente al foro rotondo
• foro spinoso ancora più posteriormente
• Foro ottico

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Nella parte posteriore della grande ala non vi è continuità con l’osso temporale, ma vi è un piccolo spazio= foro lacero-anteriore.

Anteriormente, spostandoci verso il corpo dello sfenoide si trova il canale carotideo. Questi fori sono punti di passaggio nervose e vascolari.
Il corpo dello sfenoide non è pieno, ma presenta delle parti scavate= seni sfenoidali. Inferiormente presenta altri due processi laminari che vengono
chiamati dei processi pterigoidei. Sono processi sui quali trovano origine dei muscoli masticatori.

OSSO TEMPORALE

Ha una struttura meno complessa. La squama è presente nella metà superiore.


Ha una faccia laterale liscia che presenta un margine irregolare che facilita la
sutura delle ossa della volta cranica, le incastra tra loro e il processo di
ossificazione completa la struttura.
La squama del temporale ha la faccia mediale che rimane più irregolare a causa
delle impronte dovute alle arterie meningee principali.

Nella parte posteriore della grande ala non vi è continuità con l’osso temporale, ma vi è un piccolo spazio= foro lacero-anteriore.
Anteriormente, spostandoci verso il corpo dello sfenoide si trova il canale carotideo. Questi fori sono punti di passaggio nervose e vascolari.

Il corpo dello sfenoide non è pieno, ma presenta delle parti scavate= seni sfenoidali. Inferiormente presenta altri due processi laminari che vengono
chiamati dei processi pterigoidei. Sono processi sui quali trovano origine dei muscoli masticatori.
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Veduta laterale

Nella metà inferiore il processo zigomatico del temporale va a creare


l'arcata zigomatica suturandosi al processo temporale dell'osso
zigomatico.
Anteriormente al meato acustico esterno e inferiormente al
processo zigomatico si trova la cavità glenoidea (la superficie). In
questa cavità si trova l'articolazione temporo-mandibolare che si
articola con l'osso mandibolare.
La cavità glenoidea indica una superficie liscia.

Posteriormente al meato acustico esterno troviamo il processo mastoideo del temporale con forma tondeggiante ma la superficie è irregolare e
rugosa perché rappresenta un punto di origine di diversi muscoli come lo sternocleidomastoideo (muscolo laterale del collo).

Il meato acustico esterno si ritrova posteriormente rispetto alla cavità glenoide.

Inferiormente rispetto ad esso troviamo il processo stiloideo del temporale che ha una forma assottigliata e allungata come un dente, appuntita ma
non tagliente che è utile come punto di inserzione muscolare di un legamento che strutturalmente permette di sostenere l'osso ioide (Osso presente
sulla parte superiore del collo).

Veduta mediale

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Veduta mediale

L'osso temporale presenta la squama con margine


irregolare ed è presente la rocca petrosa. Margine
posteriore della fossa encefalica media.
All'interno della rocca petrosa c'è l'orecchio medio
e interno e altri ossicini dell'udito che permettono
di percepire le onde sonore e di elaborarle come
segnali acustici. Questa rappresenta il limite
inferiore della fossa encefalica media.

È presente un altro foro, il meato acustico interno.


All’interno di esso si trovano la coclea e il
vestibolo che hanno la capacità di percepire suoni
e di mantenere l’equilibrio.

In profondità quindi l'osso temporale protegge gli


elementi dell'udito, compresi tra orecchio medio e
interno.

OSSO PARIETALE

Margine frastagliato. La faccia mediale oltre ad avere impronte per il


passaggio vascolare non ha caratteristiche particolari.

Ha un’ampia squama e un margine irregolare che percorre


limiti posteriori, superiori e anteriori.

La faccia laterale è liscia e gli unici elementi che si possono


individuare sono due linee temporali:
• la linea temporale superiore
• la linea temporale inferiore
Le linee temporali creano punti di inserzione muscolare.

OSSO OCCIPITALE Veduta inferiore


Si osserva la squama con margine irregolare. Sulla parte
posteriore l'osso presenta linee nucale superiore e inferiore che
convergono medialmente verso la cresta occipitale esterna.
Queste linee e cresta servono come punto di adesione
muscolare e di legamenti. (Muscoli e legamenti che rimangono
nella porzione nucale).

La metà anteriore dell'osso occipitale è contraddistinta dal


forame magno detto anche grosso forame dell'occipitale, che
permette di dare continuità al nostro sistema nervoso centrale.
Il foro è quindi attraversato dal midollo spinale.
È attraversato anche da altri elementi vascolari e nervosi.

Lateralmente al margine del foro occipitale, nella parte laterale


anteriore si osservano due superfici lisce: i condili dell'occipitale.

Condili: Superficie articolare liscia. Sono i punti in cui si crea


l'articolazione atlanto-occipitale. Si articolano con le faccette
articolari superiori della prima vertebra cervicale e la base del
cranio (osso occipitale).
I condili dell'occipitale poggiano sulle facce articolari superiori di
atlante. È un'articolazione che sostiene i movimenti di flesso
estensione del capo.

Anatomia Pagina 9
LO SPLANCOCRANIO
Fanno parte le ossa mascellari, nasali, lacrimali, zigomatici, palatini, vomere, mandibola, ioide. È costituito dagli elementi ossei scheletrici che fanno
parte dell’apparato respiratorio o digerente.

OSSA NASALI, LACRIMALI E VOMERE


ossa laminari semplici

MANDIBOLA
Nella parte anteriore presenta il corpo della mandibola.

Il margine superiore del corpo presenta gli alveoli dentali per l'arcata dentale
inferiore. Gli alveoli dentali sono concavità dove vanno ad articolarsi i denti
dell'arcata dentale inferiore.

Nella parte anteriore del corpo c'è una rugosità. Prendono inserzione
superficialmente diversi muscoli che si trovano nella parte inferiore rispetto al
lato.

Posteriormente al corpo si osserva una linea obliqua. Sulla superficie si


evidenzia un processo allungato obliquo che indica un cambio di direzione nella
struttura dell'osso. Se c'è un cambio di direzione individuiamo il ramo della
mandibola, che ha un'inclinazione che crea un angolo della mandibola
(ramo=processo che cambia direzione rispetto al corpo dell’osso).
È un processo che si porta supero-posteriormente e termina superiormente
con due processi:

- processo condilo-ideo: posto posteriormente. Ha una superficie liscia che


si articola con la cavità glenoidea dell'osso temporale e crea
l'articolazione temporo-mandibolare (anteriormente al meato acustico
esterno).

- Processo coronoideo: posto anteriormente approfitta dello spazio vuoto


che c'è grazie all'arcata zigomatica e si inserisce.
Permette di creare un punto di adesione di muscoli masticatori creando
effetto leva che permette di sollevare la mandibola e chiudere la bocca.
Dunque questo processo fa in modo di sviluppare maggiore forza
creando una leva

Questi due processi si distinguono per la presenza di un’incisura tra di essi.

Muscolo massetere: principale muscolo masticatorio. Aderisce alla


tuberosità masseterina che un punto molto rugoso della faccia laterale
dell'angolo della mandibola.

La faccia mediale della mandibola ha una superficie liscia, ma si individuano


delle linee e delle fosse che creano delle depressioni per dare spazio a
elementi muscolari e ghiandolari. Per esempio:
- fossetta digastrica (muscolo)
- fossa sottomandibolare (ghiandola)
- Fossa sublinguale (ghiandola).
Dunque non è completamente liscia.

Anatomia Pagina 10
OSSO IOIDE
Osso particolare che si trova in profondità nella parte superiore del collo quasi
sospeso, perché non ha articolazioni dirette con altri elementi muscolari.
Fa parte dello scheletro assile.

Ha una funzione importante perché crea un punto di inserzione a molti muscoli


anteriori del collo. Viene preso come punto di riferimento di questi muscoli per la
divisione in sopraioidei e sottoioidei.

L'osso ioide si trova inferiormente e in profondità rispetto alla mandibola

L'osso presenta il corpo dello ioide che è anteriore e presenta grandi corna che si
portano posteriormente. Ha una forma a C rovesciata e superiormente nella parte di
origine delle grandi corna sono presenti degli altri processi più limitati come
estensioni, chiamati piccole corna, poste nella parte superiore.

Funzione osso ioide: la muscolatura del collo saprebbe dritta; serve quindi per:
 la deglutizione
 i movimenti
Si trova infatti inferiormente rispetto alla mandibola, ma superiormente rispetto alla
laringe.

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