Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
it
menu
Es.: 15
Codice Civile
Art. Cerca Articolo
Ricerca avanzata
Fonti
Codice Civile
|
Codice proc. civile
|
Codice Penale
|
Codice proc. penale
|
Costituzione
|
ALTRI
|
Argomenti
[Aggiornato al 30/09/2020]
Presunzione di conoscenza
Note
(1) La presunzione è relativa (2727 c.c.) in quanto può essere superata dal destinatario dell'atto.
Ratio Legis
La norma pone una presunzione di conoscibilità dell'atto, necessaria per porre un punto fermo nella problematica dell'effettivo
momento di conoscenza di un atto da parte del suo destinatario. In tal modo essa favorisce l'autore dell'atto che è esonerato
dalla prova, potenzialmente molto difficile, che il destinatario ha effettivamente conosciuto l'atto.
La disposizione dell'art. 1335 attenua, come si è detto (v. supra, articoli 1326 e 1327, n. 2) la regola generale, pasta in tema di
formazione di negozio, per cui le dichiarazioni recettizie producono il loro effetto dal momento in cui giungono a conoscenza del
destinatario. Essa afferma che la conoscenza delle dichiarazioni è presunta fin dal momento in cui giunge all'indirizzo del
destinatario, in base alla esperienza ordinaria della vita, per cui di regola si prende notizia di una missiva subito che la si riceve.
Coincide solo di regola (e quindi non sempre), il momento della recezione della dichiarazione con quello della sua conoscenza,
perché può accadere che la missiva contenente la dichiarazione giunga al destinatario quando egli non è presente nel luogo al quale
è stata avviata; ma per il codice tale ritardo è rilevante e riesce a spostare il momento della perfezione o dell'inizio dell'efficacia
dell'atto, solo quando il destinatario provi le cause incolpevoli della sua ignoranza. Accolto il principio della cognizione, che è
ragionevole, non potendosi ammettere l'assunzione di un'obbligazione di cui si ignora il contenuto, e che è giustificato, perché da
certezza ai rapporti giuridici, ne sarebbe derivato l'onere del dichiarante di dimostrare che il destinatario ebbe notizia della
dichiarazione rivoltagli. Prova quasi impossibile questa, mentre riesce più facile al destinatario dimostrare di non avere potuto
avere conoscenza della dichiarazione, e che ciò non è accaduto per sua colpa, mentre non è giusto far ricadere sul mittente le
conseguenze di una negligenza in cui sia incorso il destinatario nel prendere conoscenza della dichiarazione.
Saranno le circostanze a chiarire se il ritardo con il quale il destinatario prese notizia della dichiarazione sia a lui imputabile; e le
circostanze saranno apprezzate, non soltanto in relazione alla situazione del dichiarante, ma anche alla natura della dichiarazione.
Quando destinatario è un imprenditore, chiaro è che il dichiarante può contare sulla normalità dell'organizzazione di un'impresa,
che non rimane mai priva di persona capace di impegnare l'imprenditore: se la dichiarazione non è stata letta dall'imprenditore lo
sarà stata dai suoi preposti, ai quali egli avrà certo conferito poteri tali da consentire in sua assenza e quando occorra, una
deliberazione immediata sugli affari dell'impresa. Quando a nessuno ha conferito poteri del genere, l'imprenditore ha dimostrato
una negligenza organizzativa, le cui conseguenze (tra cui il ritardo nel prendere notizie delle missive pervenutegli) devono gravare
su di lui. Se la dichiarazione percepita in ritardo è un'accettazione, la tardiva conoscenza di questa da parte del destinatario sarà più
facilmente ritenuta a lui imputabile, dato che egli, notificata la proposta, doveva attendere al più presto una risposta della persona
alla quale si era rivolto.
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 3/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Si è fatta questione se la incolpevole impossibilità di conoscere la dichiarazione immediatamente dopo l'arrivo vada considerata in
relazione alla materiale situazione del ricevente in sé stessa oppure in riferimento al motivo determinante di questa condizione; ma
sembra che la questione debba risolversi necessariamente con l'esigere la valutazione della ragione che diede luogo alla situazione
del ricevente, se questa non possa di per sè far presumere una imputabilità nel ritardo alla conoscenza. Anche da tale aspetto si
riconferma che la soluzione della questione dipende dalle particolarità del caso singolo.
Si è accennato (v. supra, sub art. 1326 e 1327, n. I) che l'articolo 1335 consente anche di stabilire il luogo in cui il contratto si è
perfezionato o il negozio è divenuto efficace.
Occorre soggiungere che l'indirizzo del destinatario al quale si riferisce l'articolo che si commenta, non deve essere
necessariamente quello che al dichiarante abbia già indicato il destinatario stesso, sia pure per gli effetti della notifica della
dichiarazione, ma può essere anche quello, diverso, conosciuto dal dichiarante, se possa derivarne il risultato di una più spedita
conoscenza della dichiarazione, e il destinatario non ne abbia danno. L'indicazione di un luogo al quale la dichiarazione deve
essere indirizzata è infatti di valore semplicemente enunciativo se non risulti che sia stata fatta a tutela di un reale interesse del
destinatario della dichiarazione.
Ed è necessario ancora rilevare che lo stretto nesso che intercorre fra luogo e tempo in cui il negozio diviene perfetto ed efficace
giustifica il principio che abbiamo affermato (v. supra, sub art. 1326 e 1327, n. 1), secondo cui il ritardo incolpevole della
conoscenza della dichiarazione da parte del destinatario, se sposta il tempo della perfezione o dell'efficacia del negozio, deve anche
spostarne il luogo. L'art. 1335 pone a carico del destinatario solo le conseguenze della sua colpa per ciò che concerne il ritardo
nella conoscenza della dichiarazione; ma, se grava sul dichiarante ogni evento non imputabile al destinatario, che modifica l’iter
normale della dichiarazione e che elide la presunzione dell'art. 1335, questo evento deve essere a carico del dichiarante per tutte le
conseguenze che produca, e cioè per lo spostamento del luogo, oltre che del tempo in cui il negozio diviene perfetto od efficace.
Una divisione di effetti che distribuisca fra dichiarante e destinatario il rischio degli eventi che turbano il processo normale previsto
dalla legge, e contraria alla lettera di questa, che non la prevede, ma anche alla ragionevole interpretazione che se ne può dare,
perché la prova di non aver potuto prendere notizia della dichiarazione ha per contenuto fatti che si dirigono ad elidere la
presunzione di conoscenza posta nella prima parte dell'articolo, ma non a porre limiti al risultato al quale essa conduce, di riportare
cioè all'impero pieno del criterio della cognizione, che vale tanto per il tempo quanto per il luogo di perfezione o di efficacia del
negozio.
Inserisci la tua e-mail Scarica in PDF
(Relazione del Ministro Guardasigilli Dino Grandi al Codice Civile del 4 aprile 1942)
605 Nel regolare la perfezione del contratto si sono tenuti presenti i principi degli articoli 36 e seguenti del codice di commercio, ai
quali si riconosceva già un'attitudine espansiva verso il campo dei contratti civili. La perfezione del contratto è governata dal
principio della cognizione (art. 1326 del c.c., primo comma), attenuato da una presunzione iuris tantum di conoscenza della
dichiarazione per il solo fatto dell'arrivo di questa all'indirizzo del destinatario (art. 1335 del c.c.); la presunzione può essere vinta
dalla prova, a carico del destinatario, di non avere potuto senza colpa aver notizia della dichiarazione. Il sistema della cognizione è
stato considerato più rispondente alla logica giuridica, perchè non si può ammettere che un soggetto resti volontariamente
obbligato senza avere la coscienza dell'esistenza del vincolo. Ora questa coscienza si acquista con la notizia della volontà dell'altra
parte di piena adesione alla proposta; ciò del resto è più rispondente alle esigenze del commercio giuridico, che vuole sicurezza e
chiarezza nei rapporti. Vero è che non è agevole provare che il destinatario ha avuto notizia della comunicazione rivoltagli; ma sta
in questa difficoltà di prova il motivo della presunzione di conoscenza stabilita nell'art. 1335 del c.c., che è ragionevole, perchè
ordinariamente le missive vengono lette, appena arrivano, e perchè riesce quanto meno facile al destinatario dimostrare le cause
incolpevoli della mancata cognizione. Si è abbandonato il sistema della cognizione e non si è più richiesto il requisito subiettivo
dello scambio delle due dichiarazioni, nei casi in cui la dichiarazione dell'accettante si immedesima con l'esecuzione della
prestazione. Allora l'accettazione non ha una propria esistenza autonoma: e non ne sarebbe concepibile la comunicazione al
proponente: il contratto si perfezionerà al momento dell'esecuzione e là dove questa si verifica. Ma, perchè ciò avvenga, perchè
cioè si possa prescindere dalla necessità che il proponente sappia nell'accettazione, occorre che l'esecuzione immediata implicante
accettazione sia richiesta dal proponente, sia voluta dalla natura del contratto o sia autorizzata dagli usi. In tali sensi è l'art. 1327
del c.c., che corrisponde al secondo comma dell'art. 36 del codice di commercio. Questa ultima disposizione era stata variamente
interpretata, e si discuteva vivamente se le ipotesi a cui essa si riferiva fossero tre distinte o due o una sola. La formula adottata
nell'art. 1327 del c.c., con l'impiego della disgiuntiva «o», chiarisce che le ipotesi sono tre, e che ognuna di esse conferisce
all'esecuzione il particolare effetto ivi previsto.
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 4/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 5/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 6/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
medesima e, quindi, anche l'onere di provare la non corrispondenza della dichiarazione inviata a quella di cui il mittente conservi la
copia.
(Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8073 del 4 giugno 2002)
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 7/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 8/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
postale per le lettere raccomandate; mentre incombe al destinatario l'onere di superare tale presunzione di conoscenza, provando di
essersi trovato, senza propria colpa, nell'impossibilità di acquisire la conoscenza medesima, a causa di un evento eccezionale ed
estraneo alla sua volontà, quale, fra gli altri, la forzata lontananza in luogo non conosciuto e non raggiungibile.
(Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3061 del 11 aprile 1990)
La contestazione disciplinare si presume conosciuta in caso di compiuta giacenza della relativa comunicazione - 24/10/2017
Quando inviare la disdetta dal contratto di locazione - 26/12/2016
Nome e Cognome
Telefono
Regione di residenza
Dichiaro di aver letto e compreso le condizioni generali del servizio e autorizzo al trattamento dei miei dati (leggi informativa)
Desidero iscrivermi alla newsletter di informazione giuridica di Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 9/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le
indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.
Invia e paga
SEI UN AVVOCATO?
AFFIDA A NOI LE TUE RICERCHE!
Sei un professionista e necessiti di una ricerca giuridica su questo articolo? Un cliente ti ha chiesto un parere su questo argomento
o devi redigere un atto riguardante la materia?
Inviaci la tua richiesta e ottieni in tempi brevissimi quanto ti serve per lo svolgimento della tua attività professionale!
Consulenze legali
relative all'articolo 1335 Codice Civile
Seguono tutti i quesiti posti dagli utenti del sito che hanno ricevuto una risposta da parte della redazione giuridica di Brocardi.it
usufruendo del servizio di consulenza legale. Si precisa che l'elenco non è completo, poiché non risultano pubblicati i pareri legali
resi a tutti quei clienti che, per varie ragioni, hanno espressamente richiesto la riservatezza.
Norma di riferimento: Articolo 1335 Codice Civile - Presunzione di conoscenza | Quesito Q201922904
Chiara D.B. chiede
martedì 05/03/2019 - Veneto
“Vorrei sapere se posso considerare il ricevimento dell' avviso di raccomandata come momento di venuta a conoscenza del
destinatario del contenuto della comunicazione in base all'art. 1334 c.c.
In pratica vorrei sapere quando mando la raccomandata di rinnovo di un contratto , es 6 mesi prima,si devono tenere in
considerazione i 6 mesi :1- dalla data della spedizione della raccomandata;2- dalla data in cui la persona riceve a casa la
raccomandata e firma la ricevuta di ritorno; 3- dal giorno in cui riceve l'avviso di consegna della raccomandata per andarla a ritirare
perché assente ;4- dal giorno in cui si può andare a ritirarla alle poste; 5- dal giorno in cui la si ritira alle poste.
Questo vale per qualsiasi tipo di comunicazione che richiede l'invio di una raccomandata, come il recesso si un contratto ,
convocazione di assemblee ecc.?
Esistono sentenze in merito?
”
Consulenza legale i 13/03/2019
La norma del 1334 c.c. si riferisce ad ogni dichiarazione cosiddetta "recettizia": con questa espressione si intende ogni
comunicazione che debba essere percepita da altri; si tratta, in buona sostanza, di comunicazione che, per gli effetti giuridici suoi
propri e per le conseguenze che è finalizzata a produrre, deve venire a conoscenza del destinatario.
L’articolo riguarda sia gli atti negoziali sia quelli non negoziali comunque destinati ad altri soggetti, come notificazioni, offerte,
opposizioni, intimazioni, denunce, avvisi, diffide, ecc. (dunque anche le convocazioni assembleari, il recesso contrattuale, ecc.).
La natura recettizia di un atto talvolta è data dalla sostanza, talvolta dalla forma dell'atto stesso: ad esempio, tornando al quesito, la
raccomandata con ricevuta di ritorno è precisamente un atto per il quale la legge ha prescritto una forma specifica necessaria affinché
esso possa essere portato a conoscenza del destinatario.
L’art. 1334 c.c. non può essere considerato senza il 1335 c.c., secondo il quale la presunzione di conoscenza si ha nel momento in cui
la comunicazione perviene “all’indirizzo del destinatario”: ebbene, nel caso della raccomandata, giurisprudenza ormai pacifica
ritiene che la prova dell’arrivo a destinazione (e dunque la presunzione di conoscenza della comunicazione) sia la consegna
dell’avviso di ricevimento.
Se il destinatario è presente e lo firma per ricevuta, bene; se è assente e gli viene lasciato avviso che il plico è depositato presso
l’ufficio postale, il momento utile ai sensi del 1335 c.c. rimane il solo fatto oggettivo dell'arrivo dell'atto nel luogo indicato dalla
norma, ovvero il momento in cui viene lasciato avviso al destinatario del deposito del plico presso l'ufficio postale e non già
quello dell'effettivo ritiro.
Per tutte, si vedano Cass. civ. Sez. lavoro Ord., 28/09/2018, n. 23589, secondo la quale: “Un atto unilaterale recettizio, qual è il
licenziamento, si presume conosciuto - ai sensi dell’art. 1335 c.c.- nel momento in cui è recapitato all'indirizzo del destinatario e
non nel diverso momento in cui questi ne prenda effettiva conoscenza; ne consegue che, ove il licenziamento sia intimato con lettera
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 10/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
raccomandata a mezzo del servizio postale, non consegnata al lavoratore per l'assenza sua e delle persone abilitate a riceverla, la
stessa si presume conosciuta alla data in cui, al suddetto indirizzo, è rilasciato l'avviso di giacenza del plico presso l'ufficio postale,
restando irrilevante il periodo legale del compimento della giacenza e quello intercorso tra l'avviso di giacenza e l'eventuale ritiro
da parte del destinatario.”.
Ancora Cass. civ. Sez. lavoro Sent., 06/12/2017, n. 29237, per la quale: “Nel caso di una dichiarazione inviata mediante lettera
raccomandata non consegnata per l'assenza del destinatario, la presunzione di conoscenza di cui all’art. 1335 c.c.,
indipendentemente dal mezzo di trasmissione adoperato e dall'osservanza delle disposizioni del codice postale, coincide con il
rilascio del relativo avviso di giacenza del plico presso l'ufficio postale, e non già con il momento in cui la missiva viene ritirata,
salvo che il destinatario deduca e provi di essersi trovato senza sua colpa nell'impossibilità di acquisire la detta conoscenza” (tra le
tante, conformi, anche Comm. trib. regionale Lombardia Milano Sez. II Sent., 21/11/2018; Cass. civ. Sez. V Sent., 22/06/2018, n.
16528, Tribunale Torino Sez. III Sent., 09/03/2018).
Altra sentenza conforme in tema di condominio: “In tema di condominio, le delibere assunte dall'assemblea ritenute annullabili
vanno impugnate dagli assenti nel termine di gg. 30 dal ricevimento del relativo verbale. In caso di invio a mezzo di raccomandata
del plico che lo contiene, il termine inizia a decorrere dal momento in cui viene lasciato avviso al destinatario del deposito del plico
presso l'ufficio postale e non già dal suo effettivo ritiro, salva la prova sull'impossibilità di esserne venuto incolpevolmente a
conoscenza.” (Cass. civ. Sez. II Ord., 04/10/2018, n. 24399).
In caso di raccomandata semplice, ovvero senza avviso di ricevimento, l’arrivo a destinazione può presumersi anche solo sulla base
della ricevuta di spedizione (salva, ovvio, la prova contraria) (si veda, tra le tante, Corte d'Appello Venezia Sez. I Sent., 10/01/2018).
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 11/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Norma di riferimento: Articolo 1335 Codice Civile - Presunzione di conoscenza | Quesito Q201513463
Angelo D. M. chiede
venerdì 19/06/2015 - Lazio
“Circa un anno fa, il 3 settembre 2014, ho sottoscritto un contratto di locazione per un posto-auto, della durata di 1 anno:
contestualmente all’accordo sul prezzo, il locatore mi ha chiaramente manifestato la sua volontà di non registrare il contratto, che
pure contiene, al N. 13, le modalità di partecipazione dei contraenti alle spese di registrazione e di bollo.
Da parte mia ho invece comunicato fin dall’inizio a controparte che era mia intenzione ottemperare all’adempimento de quo.
Pertanto, in occasione del 2° versamento quadrimestrale ho ribadito al locatore che intendevo procedere alla registrazione e gli ho
chiesto di fornirmi i dati catastali necessari, ma egli non me li ha voluti comunicare. A questo punto, preso atto di tale confermata
volontà, ho proceduto autonomamente ad eseguire l’atto, in via telematica.
La mia azione ha suscitato il risentimento del locatore, che con una raccomandata mi ha comunicato che “il contratto s’intende
risolto con il 31/08/2015”.
Si pone ora il problema di una siffatta disdetta, di cui sono importanti i tempi di comunicazione: infatti il contratto prevede, al n. 1
della scrittura privata, che “La durata della locazione è fissata in anni uno con decorrenza dal 3 settembre 2014 e scadenza 31 agosto
2015, con rinnovazione tacita per ugual periodo se nessuna delle parti comunicherà all’altra disdetta almeno 3 mesi prima della
scadenza, mediante lettera raccomandata”.
C’è da osservare che la Raccomandata R/R è datata 27/05/2015, in accettazione all’Ufficio postale di X, ma è stata di fatto
consegnata al destinatario, cioè a me, il giorno 11/06/2015 (ufficio di Y, dove dispongo di una casella postale).
Per quanto è di mia conoscenza, un contratto, e la sua risoluzione, acquistano efficacia nel momento in cui entrambe le parti ne
hanno contezza.
Per l’accordo stipulato la disdetta doveva essere comunicata “almeno 3 mesi prima della scadenza”, quindi prima del 31 maggio
2015: non essendo stato osservato tale termine, il contratto viene tacitamente rinnovato per un secondo anno, a partire dal 1°
settembre 2015, e alle medesime condizioni, anche economiche, del 1° anno.
Il mio quesito è se quanto da me dedotto è giuridicamente valido e sostenibile, e quale può essere il mio comportamento con il
locatore, che ovviamente resisterà alla mia proposta.
Grazie e cordiali saluti”
Consulenza legale i 26/06/2015
La disdetta del contratto di locazione viene ritenuta, ai sensi dell'art. 1334 del c.c., atto unilaterale: pertanto, come tutti gli atti
unilaterali, produce i suoi effetti dal momento in cui giunge "all'indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza
sua colpa, nell'impossibilità di averne notizia" (art. 1335 del c.c.).
Di regola, quindi, l'efficacia dell'atto decorre dalla data di ricezione dello stesso da parte del destinatario: in una normale spedizione,
regolarmente consegnata al destinatario al primo tentativo, vale la ricevuta di ritorno con la data di ricezione.
Tuttavia, può accadere che il destinatario volutamente cerchi di ritardare la consegna della lettera, ad esempio non andando a ritirare
tempestivamente la raccomandata in giacenza presso le Poste.
In questo caso, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione (v. sentenza n. 27526/2013) l'atto di disdetta "si presume
conosciuto dal destinatario nel momento in cui è recapitato al suo indirizzo e non nel diverso momento in cui ne prende effettiva
conoscenza". Pertanto, secondo la Suprema Corte, "la disdetta intimata dal locatore, che allo scopo si sia avvalso del servizio
postale e del mezzo della lettera raccomandata, non consegnata al conduttore destinatario per l'assenza sua e delle persone abilitate
a riceverla, si presume pervenuta alla data in cui è rilasciato il relativo avviso di giacenza presso l'ufficio postale, restando
irrilevante ai fini della tempestività della disdetta, rispetto al termine legale o convenzionale, sia il periodo legale del compimento
della giacenza, sia quello intercorso tra l'avviso di giacenza e l'eventuale ritiro da parte del destinatario".
Nel caso di specie, la raccomandata a.r. è risultata in accettazione all’ufficio postale di partenza il 27/05/2015, ma è stata consegnata
al destinatario il giorno 11/06/2015, mediante ritiro da una casella postale.
Come noto, un soggetto può stipulare con l’ente postale un contratto per il trattenimento della corrispondenza presso una casella
postale, presso la quale possa ritirarla. In questo caso, però, secondo la Corte di Cassazione la corrispondenza si considera
conosciuta dal destinatario quando perviene all'ufficio postale. Con sentenza n. 2070 del 5 febbraio 2015, la Suprema Corte ha
infatti stabilito: "Ai fini dell’individuazione del luogo di pervenimento della corrispondenza all’indirizzo del destinatario agli effetti
dell’art. 1335 c.c., quando costui abbia stipulato con l’ente postale un contratto per il trattenimento della corrispondenza presso una
casella postale, presso la quale possa ritirarla, l’ufficio del luogo di destinazione della corrispondenza presso il quale l’ente postale,
una volta pervenutagli la corrispondenza, ne rileva la riferibilità al destinatario e dà corso all’attività diretta ad inserirla nella
casella si identifica – anche se la casella sia allocata presso altro ufficio del medesimo luogo per il ritiro – come indirizzo di
pervenimento del destinatario, giacché l’attività a tanto diretta dell’ente postale è compiuta per conto del destinatario in forza della
convenzione di ricezione tramite casella e come tale, essendo a quest’ultimo riferibile implica che la corrispondenza si debba
considerare pervenuta in un luogo che è di sua pertinenza e che per sua scelta si identifica come suo indirizzo".
Ne consegue che, nel caso di specie, se la lettera è stata consegnata all'ufficio postale presso il quale il destinatario ha la propria
casella postale entro il 31.5.2015, la disdetta risulterà tempestiva.
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 12/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 13/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Aggiornato al D.Lgs. 21 aprile 2016 n. 72 che ha introdotto il nuovo art. 120-quinquiesdecies nel Testo Unico Bancario (D.Lgs.
385/1993), rubricato “Inadempimento del consumatore”, nonché al D.L. 3 maggio 2016 n. 59 recante “Disposizioni urgenti in
materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione”, convertito con Legge
30 giugno 2016 n. 119 che ha introdotto il pegno non possessorio e... (continua)
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 14/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 15/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Editore: Giuffrè
Data di pubblicazione: novembre 2019
Prezzo: 27,00 € -5% 25,65 €
Categorie: Contratto, Clausole
COMPRALO SUBITO!
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 16/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Newsletter
Un brocardo al giorno
Iscriviti
Vai all'articolo
Scegli il numero e la fonte
Es.: 52 Codice Civile
Massimario
Es.: recesso locazione
Dizionario giuridico
Cerca per termine
Es.: prescrizione
Brocardo
ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ
Es.: Aliud pro alio
Generale
Cerca in tutto Brocardi.it
Es.: millesimi condominio
Libri Giuridici
Testi Universitari
Diritto costituzionale
Diritto pubblico
Diritto amministrativo
Diritto civile
Istituzioni di diritto privato
Diritto commerciale
Diritto penale
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 17/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Diritto di famiglia
Successioni e donazioni
Diritto delle assicurazioni
Diritto commerciale internazionale
Diritto del lavoro
Diritto processuale civile
Diritto fallimentare e procedure concorsuali
Vedi tutti ››
powered by https://www.embeddedanalytics.com/
4.974.947 visite
ultimo mese
464 online adesso
34% Nuovi visitatori
66% Visitatori di ritorno
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 18/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 19/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 20/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 21/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 22/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 23/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 24/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 25/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 26/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 27/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 28/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 29/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 30/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 31/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 32/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Tutte le Fonti
Costituzione
Preleggi
Codice Civile
Disposizioni per l'attuazione del codice civile e disposizioni transitorie
Codice di procedura civile
Disposizioni di attuazione del codice di procedura civile
Codice Penale
Disposizioni di coordinamento e transitorie per il codice penale
Codice di procedura penale
Disposizioni di attuazione del codice di procedura penale
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 33/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
Legge sull'adozione
Legge sulla protezione del diritto d'autore
Legge 104
Legge sul procedimento amministrativo
Legge professionale forense
Norme sui licenziamenti individuali
Responsabilità professionale del personale sanitario
Legge sull'ordinamento penitenziario
Legge quadro sul volontariato
Legge sulle ONLUS
Disciplina delle associazioni di promozione sociale
Statuto dei lavoratori
Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato
Disposizioni per lo sviluppo della proprietà coltivatrice
Legge sul biotestamento
Mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali
Testo unico sul pubblico impiego
Testo unico degli enti locali
Testo unico bancario
Testo unico edilizia
Testo unico sull'immigrazione
Testo unico stupefacenti
Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
Testo unico sull'assicurazione degli infortuni sul lavoro
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 34/35
22/11/2020 Art. 1335 codice civile - Presunzione di conoscenza - Brocardi.it
https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art1335.html 35/35