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Scienze 4 verifica

SISTEMA MUSCOLARE
funzioni:
-movimento: i muscoli sono attaccati alle ossa tramite i tendini e usano le ossa come
leve. Nella muscolatura liscia il loro movimento provoca delle momentanee variazioni
di forma che ne facilitano il funzionamento. È uno strato di muscolatura che avvolge
gli organi.
- mantiene la postura: tramite i muscoli posturali che lavorano sempre. Il tono
muscolare è sempre mantenuto.
- stabilizzazione delle articolazioni: svolta dal muscolo e i tendini irrigidendosi
attorno a queste e prevenendo le lesioni e nel caso di lesione supplendo le funzioni
delle articolazioni.
-generazione di calore: il muscolo consuma atp che libera calore tramite l'energia
prodotta.
-propriocezione: il sistema muscolare aiuta ad avere un’informazione sulla posizione
del nostro corpo, come siamo messi e come ci muoviamo. Questo è dovuto alla
presenza nei muscoli e nei tendini di strutture di senso ( cellule sensoriali).

MUSCOLO STRIATO: è chiamato cosi’ perché presenta delle bande piu’ scure o piu’
chiare dovute al disporsi delle proteine nella struttura del muscolo:

banda chiara - banda I (isotopo);


banda scura - banda A (anisotropo).

La fibra è la cellula del muscolo ed è polinucleata e i nuclei vengono spinti all’


estrema periferia della cellula (perché la cellula è piena di qualcos’altro). Al suo
interno ogni fibra ha moltissime miofibrille che sono le unità funzionali. La
miofibrilla è avvolta dal reticolo sarcoplasmatico ed è immersa nel sarcoplasma. Il
sarcolemma è la membrana cellulare:

sarcoplasma= citoplasma
reticolo sarcoplasmatico= reticolo endoplasmatico
sarcolemma= membrana cellulare
La miofibrilla ha all’interno tanti sarcomeri messi in fila. Ogni sarcomero è delimitato
da 2 linee z a cui si attaccano i filamenti di actina che è una proteina con forma
globulare che unendosi ad altre actine in fila forma dei filamenti. La miosina è
formata da una parte filamentosa e una globulare che alla fine costituisce le teste della
miosina, necessarie a interagire con l’actina per la contrazione. La miosina è
posizionata al centro del sarcomero e si accavalla parzialmente con l’actina.

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La banda I corrisponde solo alla porzione dove si ha solo actina, mentre la banda A
corrisponde all’unione della miosina e l’actina.
isotropo → si chiama cosi’ perché nel momento in cui viene colpita da un fascio di
luce polarizzata fa si che la luce lo attraversi con la stessa velocita’ in tutte le
direzioni, perché avendo un solo filamento le interazioni sono tutte uguali.
anisotropa → Con due filamenti presenterà delle variazioni nella velocità.
luce polarizzata → la luce vibra in tutte le direzioni se è passata nel filtro
polarizzatore, la luce oscillerà in un solo piano.
la porzione di sarcomero con solo miosina è detta banda H deriva da heller,che
significa più chiaro in tedesco (porzione più chiara della banda A, non piu’ chiara
della banda I). In mezzo alla banda H si ha la linea M, una porzione proteica a cui si
attaccano i filamenti di miosina.
L’interazione tra l’actina e la miosina è possibile ed è regolata da 2 proteine la
tropomiosina che costituisce un filamento che si avvolge attorno all’actina,
mascherando i siti di legame per la miosina (porzione dell’actina che interagisce con
la miosina).
Cosi’ la contrazione non puo’ avvenire.
La troponina è legata alla tropomiosina?
All’interno del sarcomero abbiamo l’ATPasi sulla miosina ed è responsabile
dell’idrolisi dell’ATP per ricavare l’energia per la contrazione.
Il reticolo sarcoplasmatico è attraversato dai tubuli T che trasmettono l’impulso della
contrazione a tutte le cellule muscolari.
idrolisi → usare una molecola d’acqua per rompere un legame. Nell'ATP viene
staccato il gruppo fosfato piu’ esterno dei 3.

CONTRAZIONE
Nel momento in cui arriva lo stimolo il neurone motorio si interfaccia con la fibra
muscolare grazie alla giunzione neuromuscolare, che è un tipo particolare di sinapsi
tra neurone e cellula. Il neurotrasmettitore è l’acetilcolina che si lega a dei recettori
specifici sul sarcolemma nella giunzione.
CONSEGUENZE:
Una depolarizzazione della membrana della fibra che viene trasmessa al reticolo
sarcoplasmatico grazie ai tubuli T. Il reticolo rilascia ioni calcio. La parte di

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sarcolemma che si trova in corrispondenza della sinapsi è detta placca motrice,
contiene quindi i recettori per l’acetilcolina. Nel momento in cui l’acetilcolina viene
rilasciata si lega ai recettori che sono anche canali che si aprono facendo entrare sodio.
Questo provoca la depolarizzazione del sarcolemma. Le parti interne della cellula
devono essere depolarizzate e i tubuli T essendo trasversali riescono a portare la
depolarizzazione. La depolarizzazione viene trasmessa a tutte le membrane che
delimitano il reticolo sarcoplasmatico, che rilascia tutti gli ioni calcio. Il calcio va
sulla troponina interagendoci e quando la proteina si lega agli ioni cambia
conformazione. Questo cambiamento provoca lo spostamento della tropomiosina dai
siti di legame, permettendo all’actina e la miosina di legarsi (la miosina si attacca ai
siti di legame). Entra in funzione l’ATPasi che idrolizza una molecola di ATP alla
volta,su ogni testa c'è un enzima. L’idrolisi stacca il gruppo fosfato dell’ATP, quindi
alla fine abbiamo ADP+P. Con questa operazione otteniamo energia e le le teste della
miosina una dopo l’altra cambiano conformazione grazie all’energia e questo provoca
lo scorrimento dei filamenti di actina e un accorciamento del sarcomero. La banda I e
l’A gradualmente scompaiono. Dopo la liberazione dell’ADP avanzato la testa si
stacca, torna alla posizione normale, attacca una nuova ATP e si riattacca. Questo è un
processo ciclico e il gruppo fosfato viene riciclato. La costruzione continua finchè
viene liberata acetilcolina che sara’ bloccata a un certo punto dall’enzima
acetilcolinesterasi che degrada l’acetilcolina. L’impulso non viene più trasmesso e la
troponina torna al suo posto perché si stacca il calcio che torna al reticolo. La
tropomiosina torna a mascherare i siti dell’actina e il sarcomero torna alla sua forma.

UNITA’ MOTORIA
È l’insieme del nervo motorio e tutte le fibre muscolari che esso innerva. Piu’ sono le
fibre, piu’ sara’ grossolano il movimento. Si vede nell’Homunculus motorio con le
parti disegnate più grandi o più piccole.Dopo la degradazione dell’acetilcolina bisogna
portare le fibre al loro posto e anche le concentrazioni ioniche. Diversi sistemi:
- la pompa sodio-potassio ⟶ contribuisce a portare le concentrazioni ioniche allo
stato basale;
- canali del potassio ⟶ fanno passare il potassio e ripolarizzano la membrana, gli
ioni andranno fuori. I canali si trovano sulla membrana della fibra;
-calcio ⟶ viene riassorbito nel sarcolemma tramite canali;
Il segnale è tipo tutto o nulla, la fibra si puo’ solo contrarre completamente senza
essere regolata. 2 modi per regolare la contrazione totale:
1. frequenza delle stimolazioni: numero impulsi neurone ⟶ fibra.

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. sommazione:quando gli stimoli sono così vicini che la fibra non si rilassa
prima dell’arrivo di un altro stimolo. Se la frequenza aumenta si arriva alla tetania:
completa o incompleta. In questo caso il muscolo non si rilassa mai e aumenta la forza
della contrazione. Incompleta ancora fasi di rilassamento, completa no, grafici diversi.
tetano: malattia, provoca contrazione.
2. numero di fibre coinvolte: poche contrazione blanda, + fibre contrazione forte.
Tutte le fibre: contrazione più potente possibile.

L’ATP arriva da 3 vie (tre modi diversi):


☆ piu’ veloce e meno duraturo: uso della molecola creatinfosfato che si trova gia’ nel
muscolo e gia’ pronto. L’enzima creatinchinasi prende il creatinfosfato e lo divide
grazie all’energia in creatina+P. P si lega all’ADP e crea nuova ATP con l’energia
liberata prima. P viene staccato con enzimi. È solo una scorta per dare l’energia al
muscolo all'inizio.
☆ respirazione cellulare: parte dal glucosio e con la glicolisi si arriva a un po’ di ATP
e 2 molecole di piruvato (6 molecole di glucosio poi 3 di acido piruvico). Questo
avviene nel citoplasma ed è la fase anaerobica (senza ossigeno).
☆ via anaerobica: si hanno sforzi molto intensi da subito e non si ha tempo di avere
ATP dalla respirazione cellulare. Uso il creatinfosfato e arriva la glicolisi anaerobica,
la glicolisi viene fatta, ma non si ha abbastanza ossigeno per il ciclo di Krebs. La
fermentazione produce acido lattico. Serve moltissimo glucosio per far molto ATP e
di conseguenza produco moltissimo acido lattico che si accumula e provoca dolore.

All’interno del muscolo abbiamo 3 tipi di fibre:


- rosse: ricavano l’ATP dalla respirazione cellulare e impiegano più tempo. Anche
dette ossidative lente, ottengono l’ossigeno da tanti vasi sanguigni che le raggiungono
e le grandi scorte di mioglobina che è una proteina simile all’emoglobina, che è una
proteina complessa e globulare con 4 unita’. La mioglobina è globulare, ma ha solo
un'unità ed è semplice, simile a una subunita’ di emoglobina. Lega l’ossigeno con
un’affinita’ superiore rispetto all’emoglobina. Ciò vuol dire che ha un legame più
forte. La mioglobina puo’ togliere la carica all’emoglobina, dal muscolo. La
mioglobina è sempre carica e fa da scorta.
- bianche: ricavano l’ATP dalla glicolisi anaerobica, sono + grandi, hanno +
miofibrille, ma hanno - mitocondri e - vascolarizzazione, sono anche dette fibre
glicolitiche rapide. Producono molto acido lattico, quindi sono + affaticabili
-.intermedie: hanno caratteristiche di entrambi i tipi e sono rosse di colore. Praticano
maggiormente la respirazione cellulare quindi poco affaticabili, ma hanno molte

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scorte di glicogeno, caratteristiche delle fibre bianche. Glicogeno (polimero del
glucosio, zucchero complesso, polisaccaride,nei muscoli e nel fegato).
Abbiamo 2 tipi di contrazione:
- isotonica: il muscolo si accorcia, un movimento di un osso rispetto ad un altro,
variazione d’angolo di una articolazione, si riduce. Tipico di articolazioni con 1 asse;
- isometrica: la lunghezza rimane la stessa , il tono muscolare c’è, la tensione
aumenta, ma la lunghezza è la stessa.;
Tono muscolare: contrazione minima, sindacale, serve a stare in piedi. Stato di
costrizione parziale che serve a stare in posizione retta ed è sempre presente, è
soggettivo.
MUSCOLATURA LISCIA
Mononucleata e molto più corte e caratterizzate da filamenti intermedi oltre all’actina
e la miosina. Abbiamo filamenti intermedi disposti in maniera particolare e i punti di
incrocio sono detti corpi densi, strutture di ancoraggio attaccate al sarcolemma.
Dentro alle maglie della rete abbiamo actina e miosina. Nel momento in cui è
necessario contrarre la cellula abbiamo uno stimolo nervoso trasmesso tramite il
sarcolemma ai nostri filamenti portando i corpi densi ad avvicinarsi e schiacciando le
maglie della rete, facendo scorrere actina e miosina. Si ha un ingrossamento della
fibra. La quantità di fibre che si contrae dipende dal tipo di muscolo. 2 tipi:
- muscolo liscio viscerale= le fibre sono strettamente attaccate una all’altra e unite da
giunzioni comunicanti. Le cellule si contraggono contemporaneamente. ES: esofago,
fanno che il bolo non torni indietro contraendo tutti gli anelli alla volta, stomaco.
- muscolo liscio a unità multipla= la stimolazione è 1 a 1 e lo stimolo raggiunge una
singola fibra. La regolazione è molto fine. ES: le arterie e parzialmente le vene, è
necessario per la vasocostrizione e la vasodilatazione. Si puo’ aprire a scelta il vaso
mentre con la viscerale si avrebbe o chiuso o aperto.
Tono muscolare: fondamentale per il funzionamento degli organi interni e molto
importante nel caso della vescica e dello stomaco che hanno una gran variazione di
volume.
Ogni muscolo deve avere 2 punti d’attacco almeno uno detto origine (punto di attacco
all’osso meno mobile), l’altro detto intersezione (attacco all'osso più mobile). Almeno
2 ossa coinvolte. L’attacco è possibile grazie ai tendini,strutture simili a cordoni,
prolungamenti dell’epimisio. La porzione di muscolo tra i tendini è detta ventre.
Ci sono alcuni muscoli con strutture di attacco diverse dal tendine come il retto
addominale che non ha un attacco a cordone, ma ha un’aponeurosi fatta a tendine, un
attacco ampio che non converge in un solo punto.
Alcuni muscoli hanno 1 origine e più inserzioni. Il movimento si ha in base al tipo di
osso e il tipo di attacco. Classifica:
- flessione= una contrazione isotonica del muscolo, un avvicinamento delle 2 porzioni,
ossa e angolo ridotto;

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- estensione= angolo aumenta di massimo 180 gradi, iperestensione= più di 180 gradi;
- rotazione= avviene intorno all’asse longitudinale.ES:il movi. di atlante e epistrofeo;
- abduzione= allontanamento dalla linea mediana del corpo (braccia e gambe aperte);
- adduzione= avvicinamento alla linea mediale (braccia e gambe vicino al corpo);
- circonduzione= un giro completo, un’unione di tutti i movimenti visti prima. Anca e
spalla.
Come collaborano tra loro i muscoli per i movimenti. Classifica a seconda di come un
muscolo lavora rispetto all’altro:
- agonista (bicipite) e antagonista (tricipite)= lavoro opposto ES: braccio piegato;
- muscoli sinergisti= lavorano per ottenere lo stesso movimento determinato
dall'agonista. Agonista= bicipite sinergisti rispetto al bicipite= muscoli che lavorano
per piegare il braccio;
- muscoli fissatori: servono a tenere ferme le ossa in una determinata posizione.
Stando in posizione eretta i muscoli posturali contratti.
- muscoli mimici: hanno a volte l’inserzione su un connettivo perché devono essere
collegati a una cute per cambiare la mimica facciale.
Il nome dei muscoli dipende da almeno 1 dei seguenti fattori:
1. orientamento fibre muscolari. ES: Retto addominale ➡ fibre longitudinali;
2. dimensioni ES: grande gluteo;
3. sede dove si trova il muscolo ES: muscolo temporale;
4. numero dei punti di attacco ES: bicipite/tricipite ➡ 2/3 punti di attacco;
5. forma del muscolo: il trapezio, il deltoide prendono nome dalla forma. Delta =▲;
6. tipo di attivita’= nella gamba abbiamo i muscoli adduttori per chiudere.

SANGUE
è un tessuto connettivo specializzato liquido, oltre alla linfa, l’unico tessuto liquido nel
corpo. È studiato dall’ematologia, una branca della scienza. 2 porzioni:
- corpuscolata: è circa il 45% percento del sangue ed è responsabile della sua
viscosita’. è formata da globuli bianchi, piastrine e per la maggior parte da globuli
rossi che sono cellule e pseudo cellule.
- liquida (plasma): è il 55% e non solo acqua, ma anche sali minerali sotto forma di
ioni, gas disciolti (ossigeno e anidride carbonica), ormoni (guarda libro), glucosio
(sos. fondamentale per nutrire tutte le cellule),materiale di rifiuto, proteine
plasmatiche (7%) Tipi di proteine plasmatiche:
1. Albumina:proteine inerte che ha come ruolo principale l’essere un soluto necessario
per la pressione osmotica,tende ad attirare liquidi all’interno per permettere l’osmosi
ed evita la provocazione di un edema che si forma con l’accumulo di liquidi fuori dai
vasi. Regola la quantità di liquidi all’interno e l’esterno e ha anche le soluzioni
tampone necessarie per mantenere un corretto PH del sangue (7,35-7,45).

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Altre proteine presenti nel sangue sono le diverse proteine della coagulazione,
tantissime e diverse, ma tutte con ruolo finale l’emostasi. Viaggiano in forma inattiva
e attivate a cascata solo durante la necessita’ ( come la lesione di un vaso). Abbiamo
anche le alfa e beta globuline che sono 2 famiglie di proteine con funzioni diverse.
Molte svolgono il ruolo di trasportatore di sostanze.
-α angiotensinogeno: è inattiva e al bisogno diventa angiotensina ed è coinvolta nel
bilancio idrico salino. Regola la regolazione della quantita’ di liquido rilasciato con le
urine;
-α alfafetoproteina: è presente anche nell’adulto ed è usata come marcatore di
carcinoma epatico. Se la sua concentrazione non è normale puo’ significare presenza
di cellule carcinogene;
-β transferrina: è un trasportatore e immagazzinatore di ferro;
-β fibrinogeno: è una proteina inattiva, attiva è la fibrina ed è fondamentale per la
stabilizzazione della coagulazione piastrinica.
Gammaglobuline o immunoglobuline anche anticorpi. Sono fondamentali per la difesa
immunitaria.
Il sangue trasporta il calore metabolico. Il calore è una delle forme di energia prodotta
dal metabolismo. Il sangue si avvicina al metabolismo e si scalda, poi va a riscaldare
le zone periferiche dove il metabolismo è basso. Il sangue negli strati più superficiali
può disperdere calore. D'estate si diventa rossi perché il sangue disperde il calore per
abbassare la temperatura corporea.
Centrifugando il sangue si ha:sopra il plasma e sotto la porzione corpuscolata.Al
centro la Buffy coat che ospita globuli bianchi e piastrine, nel profondo si hanno i
globuli rossi. Dopo la centrifugazione si possono isolare i globuli bianchi per la
costruzione del cariotipo. Si estrae il Buffy e si lavora su di esso. Le piastrine non
hanno DNA quindi non è importante che siano presenti e non interferiscono con il
cariotipo. Non interferiscono con la costruzione perché sono poche. Nemmeno i
globuli rossi danno fastidio se sono pochi perché sono anucleate.
Cariotipo: è un'immagine che rappresenta in ordine i cromosomi per grandezza con in
fondo i sessuali. Serve a determinare il sesso, anomalie genomiche e alcune volte
anomalie cromosomiche.
Globuli Rossi o eritrociti: sono anucleati e hanno forma di dischetti schiacciati nel

mezzo anche detto biconcavi.


Globulo rosso non ha una gran attività metabolica e vive quattro mesi con lo scopo di
trasportare gas respiratori. L'emoglobina, che riempie completamente il globulo,
rosso,è una proteina complessa formata da quattro subunità globulari, due alfa e due
beta globuline, quattro catene polipeptidiche avvolte e unite e solo se unite funziona
l'emoglobina.La capacità dell'emoglobina di trasportare l'ossigeno dipende da un
gruppo al centro detto gruppo Eme che nel centro della sua struttura molto complessa

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ha un atomo di ferro. . Ogni atomo di ferro lega una
molecola di ossigeno, ogni emoglobina può legare 4 molecole. Dopo la demolizione
del globulo rosso la parte di Eme viene o demolita e crea la bilirubina o riusato il
ferro. La quantità normale di globuli rossi è 5 milioni per microlitro di sangue. Donne
hanno 5 litri, gli uomini 6/7 litri. Un globulo può avere milioni di emoglobina. senza
avere ossigeno all'esterno possiamo sopravvivere un po' grazie alla scorta nel sangue.
con l'emocromo o esame emocromocitometrico si ha la quantità di globuli rossi,
bianchi e piastrine.
Ematocrito:quantità di globuli rossi nelle cellule del sangue.
Soluzioni tampone: si trovano nel sangue e mantengono i suoi livelli di ph normali.

Globuli bianchi o leucociti (famiglie di cellule, 2 categorie): Le uniche cellule


vere/standard nel sangue:
- Granulociti: globuli bianchi con granuli (vescicole) nel citoplasma che contengono
sostanze necessarie al granulocita per la sua attività;
-agranulociti: non hanno granuli.
Granulociti, 3 tipi:
Eosinofili, basofili e neutrofili: nomi dati in base a come reagiscono al colorante, per
vederli al microscopio . La miscela di colorante è detta colorazione di Wright.
Con la colorazione vediamo cose diverse:
Gli eosinofili diventano rossi e si vede bene il loro nucleo bilobato. Sono coinvolti
nelle reazioni allergiche. Inizialmente combattevano vermi e parassiti ma non avendo
più lavoro hanno iniziato a provocare allergie;
Basofili diventano violetti e si vede il loro nucleo a forma di U. Non è perfettamente
uniforme e ha restringimenti ma non abbastanza da formare lobi. Devono liberare le
due sostanze nei loro granuli: l'istamina è un mediatore dell'infiammazione,rende i
vasi più permeabili permettendo che le cellule e le sostanze antinfiammatorie possano
uscire. Inoltre vasodilata localmente per permettere il reclutamento di nuove cellule
immunitarie. La seconda è l'eparina,un anticoagulante per mantiene il sangue molto
fluido.
I neutrofili si colorano di rosa chiaro, tranne il nucleo che diventa viola scuro ed è
plurilobato. Hanno la funzione di fagocitare, quindi ripulire tutte le aree coinvolte
nelle infiammazioni prima o dopo che questa avvengano. Prima per cercare di
contrastare gli agenti patogeni e sono aspecifici. Sono i più numerosi e possono
aumentare in poco tempo.
Gli agranulociti hanno:
-i linfociti B: producono anticorpi;

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- Linfociti T: attaccano direttamente le cellule infettate particolarmente da virus e sono
i primi responsabili del rigetto. Inoltre riconoscono le cellule che variano nel DNA e
potrebbero portare a cancro,ma non funzionano sempre;
- monociti: funzione fagocitica, aiutano i neutrofili, ma non sono ancora in uno stato
maturo viaggiando. Quando devono intervenire subiscono una trasformazione e
diventano macrofagi che fagocitano.
Il dosaggio di questi leucociti in un esame del sangue prende nome di formula
leucocitaria. Queste cellule hanno la capacità in comune di fare diapedesi. Che
consiste nell'attaccarsi alle pareti del vaso e attraversarle cambiando la loro forma
senza subire nessun danno. Scorrono e intervengono fuori dal vaso. La capacità di
capire in che punto si devono fermare è dovuta alla possibilità di riconoscere le
sostanze chimiche rilasciate da agenti patogeni,sostanze chimiche rilasciate da altre
cellule nel sistema immunitario o strutture che sono esposte solo durante un’
infiammazione. Questa capacità è detta chemiotassi positiva.

Hanno anche la capacità di compiere


movimento ameboide. Allungano una parte della cellula che si attacca e trascina il
resto, striscia quindi.
Anemia: stato patologico per cui cala la capacità di trasportare ossigeno nel sangue.
- post emorragica: dovrebbe essere temporanea;
- emolitica: i globuli rossi si distruggono per una causa scatenante, molto spesso
un'infezione batterica;
- perniciosa: secondaria a una carenza vitaminica. Nello stomaco è creato il fattore
intrinseco che degrada la vitamina B12;
-Chemio plastica: dopo alcune cure,abbattono il sistema immunitario e le funzioni del
midollo osseo;
- Sideropenica: da carenza di ferro in diversi casi:
Microemorragia ☆☆ tipo flussi mestruali molto abbondanti, abbassano i livelli di
ferro momentaneamente;
➡ ☆ Ulcera che non ha ancora perforato completamente la parete
gastrica o duodenale provoca un micro sanguinamento;
- falciforme: ? appunti Marina

Alterazione numero globuli bianchi:


-Leucopenia: troppo pochi e sei facilmente attaccabile. Si può provocare per problemi
a carico del midollo osseo e patologie che distruggono i leucociti. La leucemia

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produce leucociti che non sono normalmente funzionanti e si ha pure un numero
maggiore di leucociti.La chemioterapia porta problemi al midollo osseo;
- leucocitosi: più del normale solitamente durante un’infezione.
Piastrine: frammenti cellulari che derivano dal megacariocita e il loro numero
normale è di 150.000 / 400.000 in ogni microlitro. Sono nel processo di coagulazione
e si attivano se riconoscono un danno a carico dei tessuti. Quando si attivano le prime
rilasciano sostanze che ne richiamano molte altre e formano Il coagulo.

PRODUZIONE E DISTRUZIONE DI GLOBULI ROSSI


Emopoiesi: avviene nel midollo osseo rosso nelle epifisi delle ossa lunghe e le piatte.
Troviamo delle cellule staminali multipotenti dette emocitoblasti che possono dare
potere a molti tipi cellulari. Quando si differenziano da origine a due tipi di
progenitori: mieloide e linfoide:
- linfoide ➡ linfociti mieloide ➡ tutte le altre tra cui i globuli rossi.
Per far capire che deve produrre globuli rossi si usa l'eritropoietina un ormone che
viene prodotto a livello renale e comunica la necessità di globuli rossi Quando lo
riceve la staminale diventa mieloide e poi reticolocita,una cellula che ha già perso il
nucleo e quasi tutti gli organuli citoplasmatici ed è arricchita in emoglobina in parte,
ma conserva alcune molecole di RNA messaggero e parte del reticolo endoplasmatico
ruvido con ribosomi, per sintetizzare più emoglobina. Quando il processo è completo
il reticolocita diventa globulo rosso perché è maturo e avviene tutto in pochi giorni. il
processo appena illustrato è quello di un adulto essere umano, a livello fetale i primi
mesi i globuli li producono la milza e il fegato. Si inizia a ossificare e dal settimo
mese in poi c'è una sovrapposizione di processi,dalla nascita solo midollo rosso. Inizia
la vita del globulo rosso di 3/4 mesi dopo questi tre quattro mesi il globulo è vecchio e
deve essere distrutto e la milza e il fegato demoliscono il globulo rosso. Abbiamo dei
macrofagi che fagocitano il globulo rosso da demolire. All’ inizio si ricava
l'emoglobina e poi si divide nelle due componenti principali:
- componente proteica: alfa e beta globuline;
- gruppo Eme.
La componente proteica vede le catene polipeptidiche divise e i singoli amminoacidi
ricavati e riciclati.
gruppo Eme suddiviso in due parti:
- Ferro: Si lega la transferrina che lo riporta nel midollo osseo rosso per fare nuove
emoglobine;
- Ciò che resta detto biliverdina poi trasformata in bilirubina,che serve al fegato e
viene metabolizzata a livello del fegato, passa all'intestino e trasformata in
urobilinogeno che può o andare nel rene e diventare urobilina che dal il colore giallo
alle urine o rimanere nell'intestino e diventare stercobilina che dà il colore marrone
alle feci. Lo smaltimento dei globuli rossi è detto emocateresi.

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LEUCOCITI E PIASTRINE
Particolari sostanze comunicano il midollo rosso che deve produrre leucociti o
piastrine. i leucociti sono stimolati da particolari citochine dette interleuchine che si
liberano in una infezione. La vita di un globulo bianco è più breve (giorni) tranne se
sono prodotti per un'infezione (ore). I leucociti di memoria invece sono conservati per
anni e servono a essere pronti a contrastare agenti patogeni già visti. I vaccini
sfruttano questo meccanismo. Le piastrine sono stimolate dalla trombopoietina e
vivono pochi giorni.

Emostasi: Costringere all'immobilità il sangue. Durante un danno a un vaso sanguigno


blocchiamo la fuoriuscita del sangue.
- vasocostrizione: è la prima risposta del corpo a una perdita ematica. La muscolatura
liscia nei vasi si contrae e riduce il lume. Aiuta a rallentare il flusso e limita le perdite
di sangue;
- lavoro delle piastrine: un vaso sanguigno danneggiato espone strati che solitamente
sono nascosti. Soprattutto vengono esposte le fibre di collagene che sono una delle
componenti che attivano le piastrine che si attaccano al collagene e tra di loro. Sono le
fasi di adesione piastrinica e aggregazione piastrinica. Le piastrine rilasciano granuli
al loro interno e le sostanze rilasciate intensificano la vasocostrizione e richiamano più
piastrine.Si intensifica l'aggregazione piastrinica e si forma il primo aggregato detto
trombo bianco. È un esempio di feedback positivo.
- il vaso danneggiato contemporaneamente provoca il rilascio di alcune proteine della
coagulazione dette fattori della coagulazione e fanno parte di una cascata detta via
intrinseca. È una via lunga, quindi tante proteine coinvolte. Parallelamente viene
attivata la via estrinseca dal fattore tissutale rilasciato dal vaso rotto ed è una via
molto più breve, ma si basa sullo stesso principio (cascata). Queste due vie
convergono verso lo stesso punto e attivano l'attivatore della protrombina che è una
proteina già presente nel sangue ma inattiva, da attivata diventa trombina (pro vuol
dire inattiva).
Questa proteina lavora sul fibrinogeno, una proteina inattiva nel sangue che diventa
fibrina. attivatore della protrombina→protrombina→trombina→fibrinogeno→fibrina.
La fibrina (proteina fibrosa) crea una sorta di rete intorno al trombo bianco e lo
stabilizza formando il trombo rosso o coagulo. A questo punto l'emorragia dovrebbe
essere bloccata e il tessuto va rigenerato. Il trombo si secca e si rimpicciolisce e si
forma e libera del siero (processo detto retrazione trombo). Le cellule? sopravvissute
attorno fanno mitosi e se il danno è piccolo, molto piccolo le cellule con la mitosi
rigenerano completamente il tessuto che recupera la sua funzionalità. In un danno
grosso i fibroblasti, cellule non specializzate, tapperanno il buco con tessuto
cicatriziale che non permette il ripristino completo della funzione. Il trombo in parte si

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stacca, in parte si riassorbe perché dentro ha il plasminogeno enzima inattivo che al
bisogno diventa plasmina e può riassorbire il coagulo.

GRUPPI SANGUIGNI
Si determinano con delle molecole esposte sulla superficie dei globuli rossi. Sono
glicoproteine,sono dette antigeni → Proteine che inducono una risposta del sistema
immunitario. Se si sbaglia una trasfusione e si va incontro a una risposta
immunitaria.

Gruppo Tipo Antigene Riceve Dona

A dominante caratterizza A A,0 A,AB

B dominante caratterizza B B,0 B,AB

AB codominante entrambi gli A,B,0 AB


antigeni

0 recessivo nessun 0 A,B,AB,0


antigene
Meno recessivi, più dominanti.
La risposta si ha perché in circolo sono presenti anticorpi, immunoglobuline, rivolti
agli antigeni non-self. Un A avrà anticorpi contro l'antigene B. La conseguenza è la
agglutinazione e consiste nel fatto che gli anticorpi, le agglutinine, rispondono e
creano degli aggregati che hanno il compito di immobilizzare ciò che è non-self.
Aggregati= anticorpi e globuli rossi non-self.
L’agglutinazione porta a coaguli disseminati che tappano i piccoli vasi e i globuli rossi
sono distrutti. L'emoglobina finisce nel circolo sanguigno e a sua volta l'emoglobina
risulta tossica per alcuni tipi di tessuti, come il renale. È molto grave e può portare alla
morte. Viene anche usata per determinare il gruppo sanguigno.
Si deve anche valutare l’RH ( rhesus, macacus, nome scientifico della scimmia dove è
stato trovato l’RH) che può determinare solo un gruppo positivo o negativo in base
all'antigene e non ci sono anticorpi già presenti in circolo. Questo significa che alla
prima trasfusione non succede niente, poi avviene una sensibilizzazione nella quale si
sviluppano anticorpi e la seconda volta si avrà la stessa reazione che nel caso descritto
prima (A.B,AB,0). È grave quando una donna incinta è negativa e un bambino
positivo ( è consigliabile l'esame con mamma negativa e padre positivo). Se il suo
sangue entra in contatto con quello del feto (non a livello placentare, si può vedere nel
parto) la madre produce anticorpi, nella prima gravidanza non succede niente, ma se
vuole avere un secondo bambino deve essere trattata con un siero che maschera gli

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antigeni RH. Se non è trattata il contatto a livello placentare può distruggere i globuli
rossi del feto positivo. Questo provoca un aborto detto malattia emolitica fetale.

APPARATO CARDIOVASCOLARE
Cuore: colui che consente al sangue di scorrere le nostre vasi perché la pompa che dà
la forza necessaria a percorrere tutto il corpo.
Cardiologia e angiologia per i vasi sanguigni.
Si trova nella gabbia toracica, un po' inclinato a sinistra, in una cavità detta mediastino
ricavata togliendo spazio al polmone sinistro. è avvolto da strati di membrana.
Abbiamo il pericardio con una porzione esterna detta pericardio fibroso e una interna
il pericardio sieroso che ha una parte esterna detta parietale e una interna detta per i
pericardio viscerale o epicardio che è in stretto contatto con il tessuto muscolare
cardiaco, è gia’ parte del cuore. Tra epicardio e parietale abbiamo il liquido
lubrificante che evita lo sfregamento. L’epicardio si muove insieme al cuore il
pericardio no.
Strato muscolare cardiaco: miocardio e ha cellule unite da giunzioni comunicanti dette
dischi intercalari.
Più dentro abbiamo l'endocardio, tessuto epiteliale di rivestimento, che riveste la
cavità interna. L'endocardio continua anche nei vasi che escono dal cuore, non c'è
soluzione di continuità e forma l'endotelio.
Quattro cavità, due in alto più piccole dette atri, due in basso,più grandi, detti
ventricoli. I ventricoli spingono il sangue in circolo gli atri invece ricevono il sangue,
sono le camere da accesso. La gravità aiuta gli atri perché il sangue scende. Il cuore
viene rappresentato come se fosse dentro la persona che guarda, quindi specchiato.
Il miocardio è poco spesso negli atri perché non deve pompare, i ventricoli hanno
invece un miocardio molto spesso e il ventricolo sinistro ha il miocardio più spesso
perché pompa il sangue all'interno dell'aorta, il vaso sanguigno più grosso del nostro
corpo che distribuisce il sangue a tutti gli organi periferici e ha come primo tratto una
porzione ascendente,quindi contro la gravità.
La parte destra e la sinistra non comunicano e sono divise dal setto interatriale o
interventricolare. Questo è fondamentale perché a destra passa sangue non ossigenato
mentre a sinistra è ossigenato. Esiste una patologia, una malformazione patologica che
porta ad avere un forellino nel setto interventricolare, perché a livello fetale il setto
interventricolare non è chiuso, per la nascita si deve chiudere. è detto dotto di Botallo
o forame ovale. Quindi con lo sviluppo dei polmoni va chiuso se non viene chiuso
deve essere risolto chirurgicamente. Il nome della malattia è forame ovale pervio.

TRAGITTO DEI GLOBULI ROSSI


Il globulo rosso va in periferia, raccoglie l'anidride carbonica e torna all’atrio destro
grazie alle vene cave. La vena cava superiore raccoglie sangue non ossigenato dalla
parte sopra del corpo l'inferiore raccoglie da sotto e convergono nell'atrio. Arriva

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anche il seno coronario che raccoglie sangue non ossigenato dalle cellule cardiache.
L'aorta sale fa una curva detta arco aortico e scende. Da questa parte partono l'arteria
coronaria che si dirama verso il cuore e le due arterie carotidi che vanno verso il
cervello. Questo è prima della fase discendente. Le cellule cardiache si nutrono
dell'ossigeno del sangue esterno. Dall’atrio destro andiamo al ventricolo destro e il
percorso dal ventricolo sinistro all’atrio destro è detto circolo sistemico.Dal ventricolo
andiamo all'arteria polmonare che si dirama verso destra e sinistra. Nei polmoni
lasciamo l'anidride e ci ricarichiamo di ossigeno, poi andiamo all'atrio sinistro grazie
alla vena polmonare data dall'unione delle due arterie.
vena → entra arteria → esce
Questo (Da ventricolo destro a atrio sinistro) è detto circolo polmonare. Abbiamo una
circolazione doppia una per prendere ossigeno e l'altra per distribuirlo.
MODELLO
Vediamo la posizione della trachea e dell'esofago rispetto al cuore. Sopra aorta destro
atri piccoli con una parete fine. Sotto vediamo I ventricoli con una parete un po' più
ispessita. Vediamo delle valvole che fanno comunicare atri e ventricoli. Valvole
atrioventricolari, la sinistra è formata da due lembi di tessuto ed è anche detta
bicuspide o valvola mitrale. a destra abbiamo tre lembi valvola tricuspide. Le valvole
sono aperte durante la fase di diastole e sistole atriale per permettere il passaggio del
sangue da atri a ventricoli:
- diastole: rilassamento muscolo cardiaco;
- sistole: contrazione muscolo cardiaco.
All'inizio gli atri non sono contratti, poi sì per aiutare la forza di gravità.
Durante la sistole ventrale i lembi sono schiacciati dal sangue e chiudono le valvole,
tendendo a farli salire. Le corde tendinee fanno in modo che i lempi non si rovescino e
si aprano in alto.
La chiusura delle valvole è uno dei due rumori che si sentono con lo stetoscopio, uno
dei due tum-tum.
Il robo bianco è il passaggio per l'aorta all'interno e mezzo nascosto. Nel centro
l'altro coso bianco è per l'arteria polmonare.
Non sono passaggi liberi ma medianti dalle valvole semilunari: la valvola semilunare
aortica a sinistra e la valvola semilunare polmonare a destra. Queste valvole hanno tre
lembi di tessuto e la loro apertura è dovuta all'aumento di pressione con la contrazione
del ventricolo. Con il rilassamento del ventricolo si chiudono e questa chiusura crea il
secondo rumore. Un ciclo cardiaco completo dura 0.8 secondi.
Tronco polmonare= porzione in comune delle arterie polmonari.
Il buco dietro è la vena cava inferiore che va all'atrio destro mentre i due buchi
nell'altro sinistro con due tubi sopra sono le polmonari, il buco nel lato destro è la
vena cava superiore lo è anche la porzione blu sopra che si toglie.

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CICLO CARDIACO
È l'insieme delle sistole e diastole del cuore. Una sistole atriale, una ventricolare e una
diastole di entrambi. Dura 0,8 secondi: la diastole dura 0,4 secondi, la sistole atriale
dura solo 0,1 un secondi mentre la sistole ventricolare dura 0,3 secondi.
- sistole ventricolare: contrazione di entrambi i ventricoli. Si chiudono le valvole
atrioventricolari e si aprono le valvole semilunari;
- Sistole atriale: contrazione degli atri: Si aprono le valvole atrioventricolari e si
chiudono le valvole semilunari.
Queste chiusure portano a sentire i tum-tum che sono chiamati toni cardiaci.
Nell’atrio destro in alto c'è un grumettino di cellule cardiache specializzate che hanno
una capacità di generare un impulso che dà il via alla contrazione degli atri. Il
grumetto è detto nodo seno atriale e il suo impulso passa a tutti gli atri velocemente
grazie alle giunzioni comunicanti dette dischi intercalari e permettono La contrazione
in contemporanea. La contrazione trasmette l’impulso alla parte bassa dell’atrio
destro, al confine con il ventricolo, al nodo atrioventricolare,che lo trasmette con il
fascio di His. Il fascio parte dal nodo e percorre tutto il setto interventricolare fino alla
parte bassa del cuore e si dirama in due parti che vanno verso destra e sinistra che a
loro volta si diramano di nuovo nelle fibre di Purkinje che trasmettono l'impulso a
tutte le cellule e permettono la contrazione. Le cellule del nodo senoatriale sono dette
cellule pacemaker e danno il nome al pacemaker,un dispositivo che viene messo in
quel punto e controlla come funziona il nodo in caso di necessità.
PROBLEMATICHE:
- Extrasistole: battiti generati in una sede non corretta, Quindi o il cuore accelera di
colpo o manca un battito, non è pericolosa, è comune e molti la hanno senza saperlo.
- ischemia: un coagulo ottura le arterie coronarie, lasciando una parte del cuore senza
sangue e a livello cardiaco è chiamato infarto. ischemia → vaso ostruito.
Infarto del miocardio,conseguenze dipendono da:
♡ durata;
♡ zona interessata;
♡ area grande o piccola.
Casi o poco gravi con come soluzione una dieta o casi gravi con morte o necessità di
un trapianto. Per impedirlo è consigliata una dieta povera di sale e grassi, con una vita
attiva anche se bisogna tenere conto che ci sono componenti genetiche. Per un
trapianto è necessaria l'assunzione di immunosoppressori.
- fibrillazione: la più pericolosa è a carico dei ventricoli e consiste in contrazioni
accelerate e non ritmiche, sistole quindi non produttive e per rimettere il cuore in sesto
si usa il defibrillatore che con una scossa elettrica resetta il nodo. Il defibrillatore è
usato anche durante un arresto cardiaco.
-soffio al cuore: le valvole atrioventricolari non funzionano correttamente quindi il
sangue esce al completo.

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il battito cardiaco è più basso nelle persone sportive perchè ognuno dei loro battiti è
più efficiente.
ELETTROCARDIOGRAMMA
è fatto di routine e consiste nell'attaccare elettrodi e sentire l'elettricità che passa nel
corpo dal cuore. La macchina mostra un grafico fatto di picchi che rappresentano le
varie fasi del battito:
1- picco p = basso → sistole atriale;
2- picco qrs = molto alto → sistole ventricolare;
3- onda t = diastole.
Si può fare sia a riposo che sotto sforzo perché si possono verificare problemi durante
sport impegnativi.
consente di mettere in evidenza problemi alla conduzione: problemi delle cellule
pacemaker o l’impulso del cuore.
GITTATA CARDIACA
Un parametro che permette di capire che volume può muovere il cuore in un minuto.
Per farla si fa una moltiplicazione tra la gittata sistolica (ml/battito) e la frequenza
cardiaca (battiti/min). Gittata sistolica= Il volume di sangue che esce dal ventricolo
sinistro a ogni battito. La gittata è un parametro della funzionalità cardiaca e dei battiti
normali sono più o meno 70 e la gittata sistolica di 70 ml/battito, quindi saranno
4.900 ml/min , quindi in un minuto il cuore pompa quasi la totalità del sangue nel
corpo (5/7 litri).
La gittata cardiaca dipende dalla sua sistolica che dipende da quanto vengono distese
le fibre muscolari cardiache quindi più distensione,più forza data alla contrazione.
La gittata sistolica negli allenati sarà più alta perché le fibre saranno più elastiche.
questa relazione tra la distensione e la forza di contrazione del cuore è detta legge del
cuore di Starling.
Il ritmo del cuore è regolato da:
- il sistema nervoso autonomo che ha centri che capitano anomalie nella
concentrazione di gas e la pressione:
♡ chemiorecettori= recettori che captano alla concentrazione di sostanze;
♡ barocettori= recettori che captano la pressione.
Aumento del battito: adrenalina e noradrenalina; diminuzione= acetilcolina:
Inoltre nel sistema nervoso centrale abbiamo altri che i miei recettori e barocettori che
si trovano nel midollo allungato punto abbiamo quindi un doppio messaggio.
- Regolazione chimica: fatta da sostanze circolanti come gli ormoni, troviamo
adrenalina e noradrenalina, non come neurotrasmettitori ma come ormoni con gli
stessi effetti. sono prodotti da ghiandole e sono nei vasi ma molecola e aumentano il
battito. abbiamo anche la tiroxina, un ormone tiroideo che aumenta la frequenza
cardiaca.

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- fattori fisici: L'età: a età affettare il battito è a 140/160, nella prepuberale a 90 e
adulta a 70. Sesso: Per le donne si ha un battito leggermente più alto per la dimensione
corporea. Temperatura corporea: per capire la variazione di temperatura il battito è un
buon parametro. Battito alto, temperatura alta.
VASI SANGUIGNI
Fuori dal cuore: arterie di grosso calibro che ci si allontana più si ramifica, decresce il
lume dei vasi. Si continua fino all'estrema periferia ( organi/ tessuti) dove si hanno le
arteriole, arterie più piccole da cui partono i capillari. Nei capillare avvengono gli
scambi gassosi con i tessuti, il sangue cambia la sua composizione,i capillari
convengono in una venula ( vena più piccola) e poi si fa il percorso contrario,
formando vene di calibro sempre maggiore fino alle grosse vene a livello cardiaco.
Differenze:
In tutti tranne capillari si hanno tre tonache:
- la più interna: tonaca intima, epitelio pavimentoso monostratificato detto endotelio
nei vasi. Subito sotto all’endotelio si ha un tessuto elastico detto lamina basale su cui
poggia l'endotelio. endotelio= unico strato di cellule;
- tonaca media: ospita il tessuto muscolare liscio e si hanno anche più fibre elastiche;
- tonaca avventizia: formata da tessuto connettivo fibroso, molto collagene, da
resistenza e mantiene l'integrità del vaso.
• Le arterie hanno una tonaca media più spessa perché hanno valori pressori massimi
visto che il sangue è appena uscito e ha molta forza. Inoltre la muscolatura controlla
la vasocostrizione del vaso ed è importante nelle arterie perché si ottimizza la
distribuzione del sangue nelle periferie.
• Le arterie hanno un lume completamente pervio,senza ostacoli. Le vene hanno
valvole dette a nido di rondine e servono per evitare che il sangue torni indietro perché
molte vene vanno contro la gravità. Il sangue viene spinto verso l'alto e deve essere
impedito che torni:
spinte ➡ 1- la muscolatura nella tonaca media;
➡ 2-contrazione della muscolatura scheletrica.
ES le gambe: camminando i muscoli si contraggono e schiacciano il sangue che va
verso l’alto.
Le arteriole regolano il lume per ottimizzare la distribuzione del sangue, quindi lavora
molto la muscolatura.
Le venule raccolgono il sangue e servono da veicolo verso le vene più grandi.

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meta arteriola=rimane sempre pervia per garantire il
flusso dall’arteriola alla venula. Da qui partono i capillari. Gli sfinteri precapillari
sono anelli di muscolatura che contraendosi o rilassandosi, inibiscono o stimolano il
passaggio del sangue ai capillari. Si può avere anche un coinvolgimento parziale dei
capillari con alcune valvole chiuse alcune aperte. Il sangue nella rete da arterioso
diventa venoso, rientra nella meta metarteriola e entra nella venula (SPORT).
A riposo il sangue entrera’ solo in alcuni capillari e andra’ nella venula.
Nel caso in cui non ci fosse necessità di sangue nel tessuto la via sara’ diretta alla
venula. metarteriola = shunt.
Nei capillari la pressione è intermedia e i prelievi e trasfusioni sono fatti nelle vene
che si capisce quali sono perché sono le uniche veramente in superficie.
Il sangue con ossigeno è più chiaro con anidride è piu’ scuro e le trasfusioni/prelievi
sono fatti solitamente con sangue non ossigenato.
Le trasfusioni nelle arterie sono pericolose perché un foro in un vaso con alta
pressione può dare piu’ probabilita’ di rottura ed emorragia.
STRUTTURA CAPILLARI
C'è un singolo strato di cellule= endotelio che poggia sulla sua membrana basale,
quindi la parete dei capillari è molto sottile. Le sue cellule non sono legate in maniera
molto stretta, favorendo gli scambi con i tessuti.
MALATTIE
- aneurisma: arterie ➡ rigonfiamento lungo il tratto di un’arteria, dovuto a un
cedimento della parete, rendendo quella parte del vaso molto sottile e vulnerabile.
Genetica. Si può rompere e provoca un’emorragia imponente, pochi sopravvissuti,
suole essere a carico dell’aorta. Può capitare a livello cerebrale.
- varici: vene varicose, di solito nelle gambe e dovute a un rilassamento della parete e
il malfunzionamento delle valvole portando a un ritorno e un accumulo che dilata la
parete. Possono provocare infiammazioni nei vasi sanguigni dette flebiti e formare
trombi (coaguli), condizione detta tromboflebite. I coaguli possono spostarsi e
occludere altri vasi, portando problemi. L’ostruzione di vasi polmonari può portare a
una tromboembolia polmonare.
CIRCOLO ARTERIE
Dal primo tratto ascendente si ramificano le arterie aortiche. La prima ramificazione
dell’arco dà origine al tronco brachiocefalico che si divide in una porzione che va al
braccio e dà origine all'arteria succlavia,, ascellare e brachiale (stesso caso 3 porzioni

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con 3 nomi). L’altra parte va verso il cervello e da luogo alla carotide comune verso
destra. La seconda arteria carotide comune verso sinistra si origina direttamente
dall’arco. La terza ramificazione dà origine alla succlavia, ascellare e brachiale
sinistra. La succlavia e la carotide comune sono pari e asimmetriche perché si
originano in modo diverso la destra e la sinistra.
Abbiamo poi la fase discendente con due porzioni: toracica e addominale. Nella parte
finale ramifica nelle due arterie femorali che vanno nelle gambe.L’Aorta è arteria piu’
lunga del corpo.
CIRCOLO VENE
Sopra il cuore abbiamo la vena cava superiore, dal basso quella cava inferiore che
convergono nell’atrio destro e derivano dall’unione di vene più piccole. Abbiamo una
vena succlavia parallela all’arteria.
succlavia = arteria vena succlavia = vena ← SEMPRE
Il tronco brachiocefalico è sia a destra che a sinistra e i due si formano dai vasi che
arrivano dal braccio e le vene giugulari, dal cervello. I due tronchi formano la vena
cava superiore. Nelle gambe i vasi principali sono le vene femorali che convergono
nella vena cava inferiore e la vena grande safena (una a destra e una a sinistra) che è la
vena più lunga del corpo.
ROBE PARTICOLARI
- circolo di Willis: nel cervello le carotidi si ramificano in altri vasi e alcuni
convergono verso la base del cervello. Qui si collegano tra loro formando il circolo di
Willis/poligono di Willis, con lo scopo di distribuire il sangue in modo più sicuro
possibile, garantendo sempre altre vie per raggiungere tutte le porzioni. Scopo=
protettivo.
- circolazione portale epatica (fegato): portale perché è alimentata dalla vena porta. A
livello dell’intestino e lo stomaco dopo la digestione abbiamo sangue arterioso e
scambiamo l’ossigeno e il nutrimento per le cellule perché si nutrono con il glucosio .
Raccolgo sostanze assorbite (nutrienti) durante la digestione e anidride carbonica.
Tutti i vasi sanguigni che raccolgono si uniscono nella vena porta. Nel fegato
troviamo gli epatociti, cellule che costituiscono il fegato. Dalla vena porta si crea una
rete capillare che scambia sostanze con gli epatociti, scambia i nutrienti raccolti prima
e possibili alcol e farmaci che vengono metabolizzati. La rete riunisce e diventa la
vena epatica che esce dal fegato e si getta nella vena cava. Gli epatociti ricevono
ossigeno da altri vasi. è particolare perché si parte da una vena e si finisce con una
vena, il vaso che origina la rete è uguale a quello che la finisce. Questa situazione è
rete mirabile e può essere sia arteriosa che venosa. Nei reni la porzione filtrante è un
esempio di arteriosa.
- vascolarizzazione del feto: la placenta è formata per meta’ dai tessuti della madre e
per meta’ dai tessuti del feto ed è dove i vasi di entrambi entrano in contatto e possono
avvenire scambi di sostanze. Da qui parte un vaso abbastanza grosso che porta sangue

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arterioso e si chiama vena ombelicale e porta il sangue arterioso al feto e scorre nel
cordone ombelicale. Attorno alla vena sono avvolte due arterie ombelicali più piccole
che tolgono sostanze di scarto e le danno al sangue della madre. Nel feto il circolo
sistemico e polmonare sono collegati da un vaso che lascia fuori i polmoni e fegato
che non sono ancora sviluppati fino all’ottavo mese. Anche il dotto di botallo lascia
fuori i polmoni. I vasi che permettono di fare una deviazione che lascia fuori i due
organi sono il dotto arterioso (tra cuore e polmoni) e il dotto venoso (nel fegato).
PRESSIONE SANGUIGNA
Rientra in uno dei parametri per determinare lo stato di salute di una persona, detti
parametri vitali, che sono:
- temperatura corporea;
- frequenza respiratoria;
- pressione
- polso arterioso → frequenza cardiaca (il cuore pompa e dilata lievemente la parete
dell’arteria. Si sente nel polso, la trachea carotidi e l’inguine femorale ).
Pressione: forza che il cuore esercita nella parete dei vasi. è arteriosa perché è più alta
nelle arterie. Il valore scende nei capillari e nelle vene è quasi 0. Misurandola si usano
due valori: la massima e la minima.
massima: sistolica, coincide col momento in cui i ventricoli sono contratti;
minima: diastolica, ventricoli rilassati.
Si usa lo sfigmomanometro e lo stetoscopio per capire cosa succede gonfiando e
sgonfiando. Faccio sedere la persona con il braccio alzato al livello del cuore e gli
metto il bracciale un po' più su’ della piega del gomito. gonfio e gradualmente il
braccio finché non sento più niente con lo stetoscopio,perché ho fatto collassare il
vaso creando una pressione maggiore a quella del vaso. Mi fermo e sgonfio
lentamente, vedendo la colonna della pressione scendere e sento un fruscio nello
stetoscopio che vuol dire che il sangue sta tornando, il valore in quel momento è la
pressione massima. Continuo a sgonfiare e sentire e quando il fruscio sparisce il
valore è la minima, il fruscio sparisce perché la circolazione è stata completamente
ripristinata.
Valori normali: massima= 120 minima= 70, ed è misurata in ml/mercurio.
Valori troppo bassi: ipotensione generalizzata o solo di una e si ha durante una
emorragia molto grave.
Valori troppo alti: ipertensione, una condizione patologica sottovalutata, vita normale
se non troppo alta. Gradualmente i vasi sanguigni sono danneggiati e non risolti
portano a microcicatrici ai vasi e un irrigidimento chiamato aterosclerosi. Collegata
all’aterosclerosi, la formazione della placca aterosclerotica, struttura organizzata che
deriva dalla deposizione di lipidi, in particolare colesterolo tra la tonaca intima e
media, processo complesso che va avanti anni. La pressione alta e la deposizione di
lipidi si autoalimentano. Vasi con lume più piccolo per la crescita della placca con

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struttura più rigida e la placca si forma più facilmente in vasi di calibro medio/grande
con aorta e coronarie, con pressione molto alta che può provocare rottura. Si possono
staccare parti dalla placca che viaggiando possono provocare ischemie che tappando
piccoli vasi che possono portare a infarto, ictus o embolia. Anche il luogo della
deposizione nelle coronarie può portare a infarto del miocardio per una alimentazione
sbagliata. Si contrasta con una dieta povera di sale (trattiene meno liquidi) e molti
liquidi.
- trombo: si forma per coagulazione e rimane in sede;
- embolo: si stacca e viaggia;
- statine: farmaci che controllano il colesterolo.
LA REGOLAZIONE DEI VALORI DI PRESSIONE
fattori fisiologici interni:
- regolazione nervosa: avremo i recettori periferici, piu’ barocettori e meno
chemocettori e anche i propriocettori che recepiscono la condizione periferica, cioè
dove si trova il nostro corpo. Viene anche recepita la concentrazione di soluti e la
pressione dei gas. Le informazioni sono mandate al centro cardiovascolare nel midollo
allungato ed analizza ed elabora una risposta che ha come output il simpatico e il
parasimpatico.
Simpatico: stimola la vasocostrizione in:
- clinostasi: (sdraiato) ➡ da clinostatismo si passa a ortostatismo (in piedi) e nel
passaggio c’è l’ipotensione ortostatica (vedi nero, ti gira la testa). Quindi nel
passaggio si cerca di alzare la pressione per contrastare l’ipotensione nel passaggio;
- attivita’ fisica: è necessaria vasocostrizione localizzata nella muscolatura liscia per
aumentare il sangue nella muscolatura scheletrica;
- emorragia: la pressione cala drasticamente e il cuore batte piu’ velocemente. Il
simpatico determina la vasocostrizione per aumentare la pressione e di conseguenza il
ritorno venoso per continuare la circolazione.
- resistenza vascolare ➡ l’attrito del sangue contro la parete interna dei vasi. Esercitata
dalle cellule endoteliali. è una moltiplicazione tra gittata e resistenza la pressione
sanguigna. gittata x resistenza = pressione sanguigna.
Dipende dal volume del sangue e la sua densita’. +globuli rossi +viscosita’ +densita’+
attrito. Dipende anche dal lume del vaso +lume -resistenza. Inoltre anche la lunghezza
,+lunghezza +attrito. ++
- fattori renali: l’attivita’ dei reni. L’ormone antidiuretico (ADH). Va a ridurre
l’eliminazione di liquidi, aumentando il volume del sangue e la pressione.
Anche l'attività dell’ asse renina-angiotensina.
・ renina: enzima prodotto nel rene che attiva l’angiotensina;
・ angiotensina: due effetti= stimola la vasocostrizione e
promuove il rilascio dell’aldosterone;

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・aldosterone: fa trattenere più sali; quindi trattiene più liquidi e la pressione aumenta.
2 metodi insieme= sia sali che vasocostrizione. Anti Diuretic Hormon ➡ ADH.
- temperatura: il nostro corpo reaziona alla temperatura esterna. Piu’ bassa
dell’interna: il corpo cerca di disperdere meno calore possibile con vasocostrizione, si
alza la pressione. Temperatura alta: disperdere calore con la vasodilatazione, si
abbassa la pressione.
- sostanze chimiche: tendenzialmente ormoni; adrenalina e noradrenalina sono
riversate nel sangue e provocano vasocostrizione, sono prodotte nelle ghiandole
surrenali. ADH. Peptide Natriuretico Atriale ha come effetto finale la vasodilatazione
e l’aumento dell’eliminazione dei sali. La pressione si abbassa. Istamina,
vasodilatatore,pressione si abbassa. L’alcol e la nicotina.
- Adrenalina e noradrenalina +;
- ADH +;
- Peptide Natriuretico Atriale -;
- Istamina -;
- Nicotina: correlata all’ipertensione +;
- Alcol: vasodilatatore -;
- Dieta;
Persone con ipertensione in famiglia sono sconsigliate dal fumare e se si mangia
molto sale si avranno valori di tensione molto alti, agli ipertesi si consiglia una dieta
iposodica.
GLI SCAMBI CAPILLARI
In periferia dall'arteriola si sviluppa una rete di capillari che scambiano sangue da
arterioso a venoso. è possibile grazie alla struttura dei capillari e il gradiente,
moltissime sostanze entrano ed escono in base al loro gradiente di concentrazione. Nel
tessuto ci saranno tante anidride carbonica e rifiuti metabolici che nel sangue sono
meno concentrati.Nel sangue ci sarà molto ossigeno e glucosio scarsi nei tessuti.
emoglobina: un'unità si svuota e tre rimangono piene, nelle vene quindi una
concentrazione di ossigeno basso. Le prime tre subunità legano ossigeno ad alta
affinità e sono difficili da staccare, l'altra invece si lega e stacca facilmente.
Gradiente: variazione della concentrazione.
Una proteina trasportatrice porta il glucosio ( che ha una molecola troppo grande) nel
citoplasma per diffusione facilitata.
Gli spostamenti devono usare meccanismi di trasporto e le molecole che non possono
farlo per diffusione e usano:
-esocitosi ed endocitosi: sostanza è molto molto grandi;
-diffusione attraverso fenestrature ( semplice che però Utilizza gli spazi attraverso le
cellule);
- passaggio diretto nelle strutture delle membrane: valido solo per sostanze
liposolubili ( trasporto passivo);

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Le molecole sono spinte fuori dalla pressione sanguigna. Il sangue trova un epitelio
fenestrato, il battito spinge fuori e butta fuori sostanze. Non può stare tutto fuori
perché ci sarebbe un accumulo quindi la pressione osmotica recupera cosa deve essere
recuperato. La pressione osmotica è una forza che sfruttando l'osmosi fa tornare fluidi
nei vasi. L'albumina una proteina plasmatica rimane nei vasi diventando molto
concentrata e attirando i fluidi per essere diluita. Non è l'unica ma una delle più
importanti. Insieme ai liquidi entrano sostanze di scarto che vanno portati via dei
capillari.

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