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TRICKLE DOWN THEORY

•Nel saggio di Georg Simmel sulla moda del 1895, questa viene definita come un sistema di coesione sociale che permette di
conciliare dialetticamente la chiusura dell’individuo entro un gruppo e la sua indipendenza relativa nel territorio dello spirito. La
moda, secondo Simmel, è ritmata dai motivi della imitazione e della distinzione, che una cerchia sociale trasmette in maniera
verticale alla comunità.
•L’analisi simmeliana fonda implicitamente la definizione della moda come un sistema di cui è possibile parlare solo nella
modernità, e in particolare nella modernità matura della società di massa, in cui la produzione delle merci è simultaneamente
produzione di segni e di significati sociali riproducibili serialmente.
•Il meccanismo di diffusione è in questa fase classica della moda quello detto trickle-down, della goccia che cade dall’alto verso
il basso (dalle classi sociali agiate alle masse) e che si estende poi orizzontalmente nel meccanismo dell'imitazione, per venire
però subito rimpiazzato, in un nuovo ciclo, da quello della distinzione.
PAUL POIRET
● (1879-1944) è considerato il primo creatore della moda in senso moderno.
● La principale innovazione nello stile dei suoi abiti fu quella di liberare il corpo delle donne da costrizioni come corsetti e
busti e l’uso di linee morbide come i drappeggi.
● Inoltre la sua introduzione di strategie di marketing e comunicazione fu una novità per quei tempi. Si dedicò anche alle
arti applicate e fu il primo stilista a lanciare sul mercato un profumo.
● L’obiettivo primario che si prefisse fu quello di promuovere la moda e gli altri suoi prodotti come forma d’arte. Paul
Poiret gettò le basi della fashion branding che ancora oggi le case di moda utilizzano.
● I primi abiti erano particolarmente innovativi. Infatti abbandonò ogni tipo di decorazione e realizzò abiti dalla linea
sciolta e naturale che consentivano un’inedita libertà di movimento.
● Nel 1905, durante la guerra russo-giapponese, ideò il mantello-kimono chiamato “Révérend”
● pianificava la diffusione dei suoi modelli attraverso pubblicazioni, a scopo promozionale, degli album con i propri
bozzetti curati dai più noti illustratori dell’epoca. Inoltre organizza sfilate itineranti in tutta Europa. Come sopracitato,
creò nei suoi atelier vetrine ampie ed appariscenti per attirare l’attenzione della clientela.
● famoso per l’organizzazione di sfarzose e dispendiose feste per presentare i suoi modelli ad un pubblico vasto ed alla
stampa internazionale.
- Il 24 giugno del 1911 nel parco della sua nuova prestigiosa sede in Avenue D’Antin organizzò una serata
mondana con tema “Festa della Milleduesima Notte”.
- Presentò tutti i suoi ultimi modelli orientaleggianti con gonne pantalone (jupe culotte o turkish), giubbotti
all’orientale e completi con pantaloni harem in chiffon bianco ed ocra fermati in vita ed alle caviglie.
● In particolare il primo abito senza corsetto fu il Lola Montes. A sostituzione del busto ideò un’alta fascia interna
steccata e fermata da gros grain che fasciava la vita ed i fianchi
- Quest’ultimo allora iniziò a produrre indumenti “donna-odalisca” come pantaloni harem, gonna humpel e
turbanti.
- Sempre ispirati ai kimono elaborò abiti di seta con ricami floreali che soppiantarono i tradizionali abiti da
pomeriggio.
- I pantaloni all’orientale crearono scandalo ma molte donne parigine li apprezzarono e contribuirono a
costruire la particolare immagine di femme fatale della Belle Époque.
- Uno dei modelli più celebri è il classicheggiante “Joséphine” in satin bianco e tunica in tulle e bordatura dorata
→Mariano Fortuny.
- gli stesso progettò tessuti d’arredamento, tappezzerie, mobili ed oggetti per la casa con straordinarie
decorazioni in collaborazione con alcuni artisti
● Purtroppo il mercato era cambiato e lui non riuscì a tenere il passo. I suoi abiti erano ormai ritenuti troppo lussuosi e
lontani dalle nuove esigenze del suo target.
CHANEL E SCHIAPARELLI
● Schiaparelli → si avvicinò all’avanguardia dadaista e cubista. A Parigi Elsa si dedicò a tempo pieno a questa sua
nuova passione, e nel 1927 aprì un’attività rivoluzionaria, con uno stile che faceva girare la testa alle parigine.
- Gli artisti più popolari del tempo, come da Salvador Dalì ad Alberto Giacometti, frequentavano la maison di
Elsa in rue de la Paix.
- L'invenzione più famosa della stilista italiana è stata il rosa shocking, da lei ideato nel 1936. Anche il cinema
ci mise lo zampino, perché era rosa shocking Schiaparelli l’abito mozzafiato di Marilyn Monroe in “Gli uomini
preferiscono le bionde”.
● Senza dubbio madame Chanel propone semplicità e naturalezza, invece la Schiaparelli disegnava abiti estrosi,
particolari e unici.
LEZIONE 05/04/2022
CHRISTIAN DIOR
● Christian Dior (1905-1957), è stato il sarto e lo stilista tra i più importanti nel panorama della haute couture francese.
● Nel 1928 Dior si associò all’amico Jean Bonjean, proprietario d’una galleria d’arte a Parigi. Qui esponevano i
protagonisti delle avanguardie del ‘900.
● Nel 1938 trovò un lavoro stabile alla maison Piguet. Mise in collezione Café Anglais un abito a pied de poule disegnato
da lui e una gonna ampia per essere indossata oggi giorno.
LA GUERRA E L’HAUTE COUTURE
● la vita dello stilista subisce un periodo di stallo
● La clientela cambió radicalmente → Collezione per moglie, figlie e amanti. Rinforzo del mercato nero.
● Entrò nella casa di moda di Lucien Lelong, disegnò le collezioni:
- creò la gonna strettissima, gusto eccessivo e poco raffinato.
- la gonna svasata, concentrata in una epoca di dolori e penuria
determinando non soltanto il successo di Lelong, ma anche il proprio, perché divenne il primo dei figurinisti.
● Lo impulsa Boussac a creare i propri disegni e viene finanziato per lui così crea la sua prima maison:
- riprende vari aspetti della moda antica
- lusso della couture francese → haute couture per pochi
- riconosciuta a livello internazionale
- attenzione al dettaglio concentrata ad una sola persona.
● Nel 1947 presenta la sua prima collezione New Look dedicata alle giornaliste delle grande pestate
- I giornali di Parigi erano in sciopero e fu in America che scoppiò la bomba della moda Dior
- Harper’s Bazaar e Vogue con la frase “It’s a new look“. → crearono Hype e clima d’attesa.
- Donne elegante dallo spirito elegante → parla di donna che si prende cura di sé e gli piace farsi coccolare.
(Modo di vedere la donna una volta ancora come un oggetto di desideri dell'uomo)
- Target elitario della nuova societá
- Non solo si usavano i vestiti per necessità ma per esprimere la propria esigenza di lusso.
UNA FEMMINILITÀ ANTICA
● Nuovo stile che si cercava era il Suit Bar Dress: Baschina rotonda + Ampia gonna nera a pieghe
● Fu un dietrofront rispetto al corpo liberato da Poiret e carezzato da Chanel.
● Ritorno agli elementi eliminati
- Ricomparvero il corsetto),
- Il petto alto, le spalle minute.
- Le gonne erano ampie e allungate con sottogonna di tulle per accrescere il volume.
● Si tornò all’eleganza aristocratica e anche alla battaglia degli orli, di collezione in collezione (Questo perché dopo la
guerra le forme dei corpi avevano preso forme diverse).
Vero innovamento di Dior
● Suddivide l'abbigliamento in 22 linee di abiti da sera a quello di cocktail → richiamando le lettere dell'alfabeto.
- corpe assume forme attraverso sottostrutture
- Shetland con la giacchetta chiamata camisole appena scostata dalla vita e segnata da cintura.
Channel diceva che Dior non vestiva alle donne ma che le ingloba
A differenza di Channel cha ha definito come riprodurre l'abbigliamento fortemente identitario la manifestazione di New Look
viene perso senza reiterare il capo di abbigliamento.
● Non si mette in dubbio l'eleganza ma si fa un passo indietro e si torna al “antico”.
Neiman-Marcus Award → Nobel della moda
● Haute couture riguarda un unico individuo
● Dior scopre il mercato Americano → interesse per il mercato commerciale
● Grandi negozi di lusso → Scopre che le coppie vengono vendute nei magazzini e non esistono in america le classi
sociali.
● Mercato piú ampio e ricco, lui accetta delle copie di alta moda con materiale meno cari.
Questo evento fa che Dior cambi idea e inizi a interessarsi nel Total Look partendo da piccole cose come gli accessori. Anche
se ancora in Europa esisteva la massa e la elite arriva con un pensiero rivoluzionato.
● Introduce piccoli cappotti in Lana e Pelliccia accoppiati con capelli.
● Nel 1957 muore Dior improvvisamente e lascia in carico a Yves Saint Laurent
Gian Franco Ferre da l’idea piú grande di stile, ma perde tutto il senso della Maison
THEATRE DELLA MODE
Mettere in mostra la grande maestria dell’haute couture francese durante il Dopoguerra, periodo in cui, per continuare a
sopravvivere e a tramandare il proprio fascino, il mondo della moda fu costretto a reinventarsi.
● manichini in miniatura, vestiti con abiti realizzati su misura e adornati con tanto di cappelli e gioielli.
CRISTÓBAL BALENCIAGA
● Nacque nel 1895 e muore nel marzo 1972
● si ritrovò ad aiutare spesso la madre sarta, all'età di 11 anni era già bravissimo con ago e filo.
- Li permette di conoscere l’abbigliamento di maniera sartoriale
- manipolare con facilità tutti i capi d'abbigliamento.
● Rappresenta negli anni 50 il grande innovatore del cartamodello
- Inventò la regola delle tre dita, capo che deve discostare del corpo per almeno 3 dita.
- inventó il modello a sacco (indossato con un cartamodello indossato unico).
- Dedicó alle linee fluide e morbide che potessero esaltare la donna.
● Christian Dior lo definì "il maestro di tutti noi", Hubert de Givenchy commentò "è l'architetto dell'Haute Couture" e
anche la (più temibile) Coco Chanel disse "l’unico vero couturier, in fondo, era lui, gli altri sono solo fashion designer".
ROGER VIVIER
● Nato a Parigi nel 1907 e morto nel 1998 a Tolosa
● Nella concezione Dioriana del coordinato diventa il designer di calzature che permette unire al capo di abbigliamento le
scarpe necessarie.
- inventa Le belle Vivier che riprende le fibbie delle calzature del 1700
- collezioni che coordinano tessuti di tessuti con le scarpe e il vestito
- inventore del tacco a spillo senza plateau partendo da una scarpa ortopedica disegnata da Delman lanciata
da Schiaparelli la cui suola era di sughero.
- Scarpa Miami → piume e kitsch net stampata
MADE IN ITALY → 12 febbraio 1951
● L’italia in questo periodo é un paese agricolo, subisce il post guerra piú duro perché tutti i paesi sono suddivisi tra di
loro.
- crisi economica e industriale
Ma per fortuna avevano fatto il piano Marshall (prevedeva la fornitura a titolo gratuito di ingenti quantità di grano e di altri
prodotti e macchinari per sfamare la popolazione europea e permettere la ripresa). Questo permette la ricostruzione di un
grande numero di lavoratori e di distretti che erano specializzati nella trasformazione dei materiali naturali.
● La visione di questo periodo era investire il settore manifatturiero italiano.
● I posti dove si lavoravano le materie prime era il nord e per questo ebbe una grande divisione con il sud.
- capacità di trasformare materie prime in prodotti.
- concentrarsi nella qualitá e la produzione di semi elaborati.
- un vestito e un abbigliamento pensato per tanti che potessero godere la qualitá.
● Questa idea nasce nel salotto di un marchese Giovanni Battista Giorgini → imprenditore italiano dei marchi francesi
per darli ai signori e non ai magazzini.
- Italia in questo periodo copi la sartoria, non crea i propri disegni.
- vuole proporre ai sarti di fare le proprie sfilate.
- quindi a Firenze la culla della cultura italiana, mostrano gli artigiani italiani nella Sala bianca di palazzo pitti la
prima sfilata di Haute couture con i propri disegni.
VIDEO DELLA RAI ITALIA SUL MADE IN ITALY
● Correnti di sviluppo nella rivoluzione del vestimento.
● Prima della guerra mondiale esisteva un solo mercato della moda a parigi.
- a parigi solo andavano i compratori conosciuti come “buyers” a comprare le idee.
● Ma la seconda guerra mondiale interruppe questi rapporti con i mercati a Parigi.
● L'Italia deve trovare una soluzione, il mercato artigianale si trovava a Firenze e la sede della sartoria era a Roma.
- una casa di moda era determinata dal titolare.
- femminilità nuova piú interiorizzata
- c'è una precipitazione attiva nella creazione senza copiare modelli già esistenti.
- si crea al tessitore la sua essenza, cercano il nuovo con persone di gusto, richiede un particolare tessuto e si
ispira da esso.
- ogni creato al suo bozzo (nel corpo, nelle bambole, nella carta)
● Gli Italiani vestono bene perché vivono bene. C'è allora un vivo interesse nella moda italiana che ha di piú esigenze
per la donna moderna.
● L’alta moda era anche per gli uomini, perché “ per vestirsi alla moda” occorreva vestirsi alla italiana.
- la moda italiana era così bella e instancabile che non esisteva un punto dove la moda italiana non arrivasse, il
gusto è arrivato per tutti.
- Nel 1951 esportarono 23 miliardi di abbigliamento italiano e 200 milioni di abito femminili, nel giro di pochi
anni nel 1958 già esportavano 2 miliardi di abito femminilile.
● La moda italiana viene riconosciuta come da una produzione semi elavorativa a un prodotto per tutte le categorie
sociali.
- non ci sará piú la copia, ma linee di abbigliamento divise ciascuna con caratteristiche che rispondono alle
vere funzionalità estetiche e creative.
ANNI 6O E IL CONSUMO DELLA MODA
● Non si parla piú di stile ma di STILI → prêt-à-porter
● A Parigi nascono i movimenti giovani di protesta → vanno contro l’idea Elit.
● L'Italia risente la cultura della protesta giovanile ed inizia e continua lo slancio verso la costruzione del sistema
industriale.
- il concetto di continuitá crea il distretto → per indicare quelle aree geografiche che sono tradizionalmente
legate ad un tipo di produzione o lavorazione.
● Londa è la capitale della SWINGING LONDON → è un termine inglese che letteralmente significa dondolare, oscillare.
- Si riferisce particolarmente a un insieme di tendenze culturali e modaiole che sorsero in Gran Bretagna ed
ebbero il suo apice a Londra negli anni sessanta.
- Fenomeno culturale nuovo in cui prevale l’ottimismo che sfocia nel piacere individuale considerato bene più
alto e fondamento della vita morale (edonismo).
- i giovani formano gruppi che influenzano la moda.
- Pret a Porter moda pronta democratica per tutti. Abbasso il Ritz viva la strada era il grido della societá degli
anni 60, si ribella alla borghesia e agli schemi vestimenti del tempo.
DA QUI NASCE LA TEORIA DELLA TRICKLE UP O BUBBLE UP THEORY
● man mano che la classe sociale scende questo stile diventa sempre più sfumato diventando infine una pessima
imitazione dell’originale.
● Secondo Lipovetsky entra in gioco con la nascita del prêt-à-porter; è in sostanza il contrario della prima.
● Gli stili non nascono più dall’alta società, ma provengono dalla strada: il cosiddetto "street style" che viene
reinterpretato.
- Influenza la produzione di abbigliamento
- Il fenomeno si concentra particolarmente sulla musica pop, fotografia, il cinema, ma soprattutto la moda.
- si creano le subculture metropolitane perché ciascuno crea e segue uno stile.
- la massa influenza la massa che influenza i costumi e la moda degli altri.
● Questi prodotti permetteranno una democratizzazione dell’utilizzo.
Il Design avrà un ruolo fondamentale e anche del Politecnico. Persone importante come Zanuso, Mendino etc. L’idea della loro
professione nella necessità di creare per l’industria italiana come nuovo prodotto.
- Design é il progetto tecnico in cui si articolano tutti quegli aspetti legati alla funzionalità, la scelta dei materiali, usabilità,
il marketing o lo sviluppo del brand.
- Questo per creare prodotti innovativi → Pensati per le persone, per rispondere le loro esigenze.
- La plastica colorata è un'innovazione per il mercato → Pronto all’uso, non solo prodotto abbigliamento.
- Giulio Natta professore del politecnico di Milano importante perché inventó alcuni tipi di plastiche. Come il Moplen e la
Meraklon che é il Nylon. Che. Si inizierá dalla biancheria intima a prodotti piú complessi.
● Dopo la rivoluzione a Londra e il nuovo pensiero di essere , la nascita di nuovi stili che provengono dalla relazione
dell’arte.
- Nasce la Pop Art e la op art (ottica dell arte).
- Si usano tante forme e geometrie.
- Molte di queste grazie alle avanguardie artistiche.
- Si va oltre la tradizione.
- Lo stile hippie, molto colorato.
- Stile rappresentato dai giornali, seguendo optical e Pop Art, con colori, oggetti occhiali, pettinature etc.
- Twiggy Lesley Hornby sconvolge il mondo e lo conquista con il suo taglio da maschiaccio, gli occhi da
cerbiatto e il mascare esagerato, Donne fresche e bel viso.
● Nasce un nuovo pubblico in particolare quello dei giovani cominció a chiedere sempre piú gusto, colore, stile e
bellezza.
● Era l’epoca della minigonna → Mary Quant afferma la loro femminalitá
- Mary Quant insieme a André Courrèges inventa gli stivali da indossare con la minigonna.
- Josephine Baker in Banana gonna dal Folies Bergère → gonnellino composto da 16 banane, molto
provocativo, intendere la femminilità di maniera diversa.
- Coco Chanel per altra parte parla della minigonna come un prodotto orribile.
- Jacqueline Kennedy → First Lady ma anche per essere diventata una vera icona di stile.
- Furoreggiava allora i Beatles, i Rolling Stones ei who.
LEZIONE 12/04/2022
LA MODA E INFLUENZA GIOVANILE DAGLI ANNI 6O
● “Le culture giovanili avevano ormai indicato con chiarezza di voler utilizzare l’abito nel senso di vestire pretendendo di
significare una scelta di appartenenza, un’adesione ideologica”.
● “Il rifiuto del modello tradizionale della societá borghese occidentale”.
- In una società rigida in cui le apparenze sono le cose piú importanti rispetto all’essere.
- Teoria del trickle down cambia forma e dinamica, e dalla strada si creano il vestiti per “la strada”.
- Le culture giovanili avevano indicato con chiarezza di voler utilizzare l’abito nel senso di vestire pretendendo
di dimostrare un senso di appartamento verso il rifiuto di un modello tradizionale della società borghese
occidentale.
- I gruppi sociali adottano il modello dal basso verso l'alto che diventa uno stile, ritornerá alla strada come
distinzione che deve cambiare.
- La novità di questo é che non c'è un gruppo sociale vs un’altro, ma ogni gruppo è diverso.
● Quale sarà la logica di questo?
- Cambierá a partire di Londra Swinging London, eletti culturali del mondo ( tipologie di musica, stili militari
diversi e musica) si riconoscono nei valori espressi da questi gruppi.
- Non abbiamo a che fare con ricchi o poveri, ma gruppi sociali che si riconoscono da comportamenti e ideali
che seguono.
- Il centro di Londra diventa il fulcro di questa innovazione giovanile
“Si trattava di creare abiti di moda per un mercato affamato di moda, disposto a cambiare la propria immagine in tempi
rapidissimi, insensibile ai richiami elitari delle raffinatezze haute couture. Attratto dall’idea dell’abito come divertimento,
travestimento, divisa. Era dunque indispensabile che la figura che inventava le novità avesse quel gusto internazionale che
caratterizzava tutte le manifestazioni culturali giovanili. Non fu quindi un caso che i primi stilisti che operarono in Italia fossero
francesi o avessero svolto l’apprendistato all’interno della couture parigina”

● Nel 1966 la città di riferimento della moda maschile degli anni 60 era il quartiere di Soho dove i Carnaby Street aprono
il primo negozio di abbigliamento.
● Furoreggiava allora i Beatles, i Rolling Stones ei who.
● Nel 1962-1965 nasce il Mod, ovvero il modernismo legato a tutto ciò che era innovativo
- Look di questi cantanti era sofisticato e pulito, l’uomo moda indossa completi italiani e francesi che definivano
la silhouette, tutto era aderente, quasi cucito addosso, anche delle cravatte etc.
- I Beatles massimi esponenti della moda negli anni 60 rivoluzionano il modo di fare, il loro stile sobrio e
sempre elegante hanno reso i completi da lavoro un must nel guardaroba maschile.
- La parka indossata per andare in Vespa per non rovinare gli abiti e spesso personalizzata con applicazioni e
spille.
- Fra i simboli il bersaglio utilizzato dai colore Royal air force reso celebre nel mondo del rock band The Who.
- I rolling stones forme esili perfette per capi skinny, con fantastiche giache.
- “ Lo stile mod o per usare il nome intero modernismo, è nato per definire i fan del modern jazz è uno stile di
vita basato sulla moda e la musica che si sviluppò a Londra, nei tardi anni cinquanta e raggiunse il suo apice
alla fine del decennio successivo che si è diffuso ed ancora è attivo anche ai giorni nostri ”
● Il gruppo sociale si identifica con un modo d'essere é una questione di comportamento.
- non concetto di Lifestyle di Channel
- Il modello di adozione degli anni 60 passa da essere un modello a cascata, a un modello dal basso verso
l'alto, sempre cilicio ma contrario.

● Il modello di adozione degli anni 60 passa da essere un modello a cascata, a un modello dal basso verso l'alto,
sempre cilicio ma contrario.
● La moda non è qualcosa che nasce da una regola ma da un elemento legato come la musica o l’arte.
● Espressioni dell’arte = moda influenzata → stessi oggetti che si interpretano.
VELVET UNDERGROUND
● gruppo musicale rock & roll statunitense della fine degli anni '60, fondarono definitivamente nel 1995 alla morte del
chitarrista Sterling Morrison.
● fu fondato da tutti gli studenti universitari Lou Reed e John Cale, giovane musicista d'avanguardia de La Monte Young.
● Andy Warhol→ (è stato una figura emblematica della pittura americana, padre della Pop Art. Pittore, scultore,
fotografo, cineasta e produttore di gruppi musicali cambiò l'idea stessa di artista, che per la prima volta divenne
imprenditore di sé stesso)
- ha fatto la banana del disco
- Interessa vedere il nuovo stile di trucco e parrucco.
- Nel frattempo che ci sono le subculture metropolitane, di questa esplosione di abbigliamento. Durante
l’evoluzione del prêt-à-porter ci sono evoluzione importante di Yves Sanint Laurent
YVES SAINT LAURENT
● Nato in Algeria il giorno 1 agosto 1936 e morto in 2008 per una malattia.
● Il leggendario Christian Dior vide i suoi schizzi e lo invitò a collaborare con la Maison.
- non riesce a sopportare la pressione del marchio.
● Nel 1960 fu chiamato per prestare servizio militare, evento che gli causò diversi esaurimenti nervosi.
- fu sostituito, come direttore creativo di Dior, da Marc Bohan
“Era come Picasso”, aveva detto Valerie Steele, direttore e curatore capo di The Museum al Fashion Institute of Technology
«Nel modo in cui ha continuato a trasformare il suo stile, ancora una volta, ha avuto un'influenza straordinaria sulla sua moda».
● La moda in questo periodo nasce da un creatore il cui lavoro è riconosciuto talmente tanto che é capace di influenzare
la moda.
● La sua prima collezione, la linea Trapeze per la primavera del 1958, ebbe grande successo.
- collezione, accolta con una standing ovation
- cambiò letteralmente il corso della moda.
- Invece della classica vita strizzata di Dior, Saint Laurent propone una silhouette più leggera e più fluida,
impiegando meno tessuto.
- Introduce nuovi concetti per abito, collezione, accessori, maschile e femminile; nel 1957, sarà il primo ad
introdurre la Collezione a tema per una sfilata di moda
● Lui utilizza l’importanza del MOD → composta da accessori, coerentI
- Vuol dire dare un senso estetico non solo ai vestiti, ma come si interpretano i vestiti indossati.
- Primo ad ispirarsi non come Poiret a un’idea ma prende degli elementi per riutilizzarli in un stile
contemporaneo nel settore in cui doveva essere inserito nel mercato europeo.
● «Gabrielle Chanel alle donne aveva dato la libertà. Yves Saint Laurent aveva dato loro il potere>> Pierre Berger, 2008
● Nel 1965 rende omaggio al pittore olandese Piet Mondrian con la sua indimenticabile collezione ispirata ai dipinti
neoplasticisti.
- Abiti al ginocchio in lana e jersey dalle forme semplici, dal taglio rigoroso e geometrico
- Nascondendo le cuciture nelle linee della composizione.
- Non erano quindi tessuti stampati: ogni blocco di colore costituiva un pezzo di stoffa a sé, dando però
l'illusione di un tessuto unico senza cuciture.
● Nel 1966 presentò per la prima volta Le Smoking, le donne che indossavano i pantaloni in pubblico suscitavano ancora
polemiche.
- ancora, espressione di ribellione, di androginia e glamour, una sfida allo status quo.
- «Volevo che le donne avessero lo stesso guardaroba basico dell'uomo», aveva detto al The Observer nel
1977. <<Blazer, pantaloni e tailleur. Sono così pratici. Ho pensato fosse questo the volevano le donne, e
avevo ragione»
- Bianca Jagger e la sua eterna musa Catherine Deneuve furono le prime ad adottare il look nei loro
guardaroba.
- Non renderlo come la tutta di thayat unisex, ma esaltare la donna attraverso gli abiti di uomo. Vengono
utilizzati per andare contro quella idea tradizionale di società.
● Gli anni '60 segnarono l'era della liberazione sessuale e gradualmente la figura della donna si liberò dalle catene
imposte dalla società.
● Nel 1966 con i suoi abiti trasparenti. Emerge il "free nipple" o il “nude look”
- proposto camicette in organza e top trasparenti, il suo provocante omaggio allo spirito dei tempi. Non si
trattava di esibizionismo, ma piuttosto un'affermazione dell'uguaglianza fra i sessi.
- Nude Look, scopre le donne per valorizzarla
● Catherine Deneuve modella della Collezione Nude 1970
● Yves Saint Laurent possa nudo per una foto altra rottura col passato, mostrare il corpo della donna
“era normale” ma quello di un uomo non era mai stato fatto. 1971 YSL Pour Homme.
HA RESO POPOLARE L'IDEA DI PRÊT À-PORTER
● La boutique Saint Laurent Rive Gauche.
- II negozio non vendeva versioni più a buon mercato delle sue creazioni couture,
- usava quello spazio per sperimentare con nuove idee, creando collezioni a parte.
- un modo per distanziarsi dal mondo pomposo e dorato dei saloni della Haute Couture.
- Apri altre boutique, a New York nel 1968 e a Londra nel 1969. In quello stesso anno inaugurò anche un
negozio di prêt-à porter per uomo.
- Il mercato della haute couture che ha clienti target ma introduce il concetto della linea di abbigliamento.
● In ciascuna linea hanno le stesse collezioni ma, si varia secondo il posizionamento del marchio. uno
spazio diverso.
● Parliamo di culture in un paese piace ed altri no, perché culturalmente esistono delle differenze.
- Nello stesso mercato Europeo introduce una linea “più commerciale” della alta moda con la stessa
ricercatezza di materiali e stile.
- La diversitá di paesi europei e il miele east → si deve guardare il mercato di riferimento capendo la cultura e i
valori religiosi.
● Nel 1983, il Metropolitan Museum of Art ha dedicato una mostra al designer. È stata la prima retrospettiva nella storia
del museo per un designer ancora in vita.
PIERRE CARDIN
● Aveva lavorato per Schiaparelli e Dior e aveva disegnato vestiti per i film di Cocteau.
● Nel 1951 presenta la sua prima collezione che consta di 50 cappotti e tailleur.
- Fu un successo nel 1954 introdusse i "Bubble dress".
- Fu il primo sarto a non considerare un disonore disegnare vestiti.
- Nel 1957 disegna le prime collezioni per i Grandi Magazzini Printemps in un'epoca di passaggio in cui
l'avvento di questi nuovi luoghi del "consumo" veniva vista dalla buona società di un tempo come volgare e
dozzinale.
- Nel 1958 firma il contratto con la Rinascente e i grandi magazzini tedeschi; lo scopo era quello di
rivoluzionare la concezione del consumo di abbigliamento; la prospettiva era aprire la moda a tutte le fasce
sociali.
- Fu anche il primo a stabilire contatti commerciali con Cina e Giappone
- introduce lo stile Optical nelle sue collezioni. La rivoluzione delle forme e dei colori stili innovativi dai colori
brillanti e le nuove forme geometriche.
- Si producono e si vendono prodotti ispirati al suo stile.
- A Cannes esiste il palazzo di Pierre Cardin, Palais Bulle formato da una bolla, è costruito e pensato con
questo stile che deve essere riconoscibili anche nello stile della casa.
-André Courrèges, Paco Rabanne e Pierre Cardin rappresentano questi giovani designer degli anni 70
francesi, molto attivi in cui la cosa fondamentale di loro é che per la prima volta fanno una ricerca molto
importante non solo dei volumi dell’abbigliamento ma lavorano anche i materiali e i mood.
L’IMPORTANZA DELLA LICENZA
● Nel settore della moda è quando un marchio (ad esempio Dior) dà il permesso ad una società (ad esempio Luxottica,
famosa per la produzione di occhiali) di prendere in prestito il suo brand per utilizzarlo su determinati prodotti.
- Il grosso brand (il licenziante)concede in licenza il suo nome a una società (il licenziatario) che può produrre
beni che richiedono produzione.
- Pertanto, il licenziatario creerà il prodotto (sotto la guida del licenziante, ovviamente) per poi occuparsi
personalmente della distribuzione.
- A guadagnarci saranno entrambi, licenziante e licenziatario.
- Questo sistema esplodere negli anni 80 quando addirittura fanno le mattonelle firmato da Versace, Valentino,
etc.
ANDRÈ COURREGES
● Lascia l'ingegneria civile e con la collezione Età 1961, disegna abiti per uomini e donne venuti dalla Luna; stivaletti
bianchi, cappellini squadrati e abiti "geometrici".
● Prime esplorazioni extraterrestri, l’ispirazione oltre che dalla musica e dal design può venire dall'ispirazione degli eventi
sociali che accadono → COLLEZIONE SPAZIO
PACO RABANNE
● Rabanne intraprese la sua carriera nella moda creando gioielli per Givenchy, Dior e Balenciaga. Diede vita alla sua
casa di moda nel 1966.
● Sado collection → La prima collezione per uomo e donna interamente realizzata in lattine soltanto di ispirazione non di
abbigliamento comune.
- Un abito può essere tessuto anche da materiali "altri" come il metallo, la plastica, il lattice
● La moda comunica aspetti identitari che fanno riferimento sia all'appartenenza sociale, sia a caratteristiche del tutto
personali.
- Che cos'è l'identità per la moda?
● E molto importante tenere conto perché l’elemento che abbiamo affrontato e trovato
quando abbiamo parlato delle proporzioni delle giacche e delle donne di Chanel.
● L’identità è l’elemento che identifica sul mercato
● Determina la riconoscibilità del prodotto come originale da parte del cliente, rispetto al
brand o produttore che lo propone.
● Questa identità oggi è riscontrabile su elementi che diventano rilevanti nell’originalità del
brand. Esempio → figure di Missoni, stampe Louis Vuitton, semplicitá Chanel etc.
CAMBIA IL MODELLO DI DIFFUSIONE DEI CONSUMI
● A partire dagli anni '50 la diffusione dei consumi e la democratizzazione della moda si ripercuotono anche
sull'architettura del negozio.
● L'aumento dell'offerta, il moltiplicarsi dei marchi, la nascita dello "stilismo" e soprattutto una nuova figura di
consumatore che non sceglie più ciò che può permettersi ma ciò che meglio corrisponde al proprio modo d'essere,
producono la necessità di una caratterizzazione sempre maggiore anche dello spazio fisico della boutique, per dare
risalto al marchio, differenziarlo e consentire una facile identificazione.
● Vetrine allestite:
1. merce disposta su ripiani con davanti il bancone su cui poter mostrare al cliente la merce
2. commesso/a dietro il bancone a cui chiedere
3. luce a tutta camera
4. pavimenti in marmo
PROGETTAZIONE AL DETTAGLIO
● nuovi linguaggi di comunicazione commerciale e di nuove forme di coinvolgimento dei consumatori.
● definire nuove forme di interrelazione tra prodotti e consumatori, reinventando la funzione dei luoghi della vendita
“il prodotto, e un interlocutore principale, il cliente. Se prodotto e cliente sono i nostri riferimenti, l'obiettivo della storia è di
coinvolgerli e farli interagire."
1. Raccolta informazioni 2. Prodotto come protagonista della storia 3. Prodotto come scelta del cliente

UNITED COLOR OF BENETTON


● Studi che il design utilizza come elemento di progettazione per fascinare
● Per la prima volta viene venduto un prodotto che possiamo divenire globalizzato cioè uguale in tutto il mondo.
● Raccontare le storie che permette l’acquisto delle persone, non si deve trovare degli ostacoli, come all'inizio dei grandi
magazzini.
● La rivoluzione tra gli anni '70 e '80 Carlo e Tobia Scarpa progettano il primo store Benetton di Cortina d'Ampezzo,
ribaltando i canoni del retail design del tempo.
1. Ingresso aperto, assenza della "soglia" tramite le grandi vetrate.
2. A terra Luce per l'ambiente in genere mixata con luce puntuale sui capi
3. Per la prima volta viene inserita la musica
4. Assenza del bancone unico disposizione della merce per categorie
5. Oggetti disposti per colore, tutte le taglie presenti "una per"
6. Pretendendo pret a porter per i giovani perché è stato il primo che ha lavorato di riferimento
adolescente → visionario, sforzo elegante.
MADE IN ITALY ANNI 70 E 80
● La democratizzazione rappresentata dal P-à-P non rispondeva del tutto al desiderio diffuso di uscire dalla logica della
produzione di élite e lasciava spazio ad altri esperimenti.
● "Stile contro Couture": su questo cominciarono a lavorare alcuni giovani disegnatori che curarono la creazione di
modelli legati fra di loro da un 'idea moda forte e riconoscibile,
● Un procedimento che caratterizzò il lavoro di un nuovo professionista, che da allora fu definito "stilista".
● In ITALIA si trattava di creare abiti 'di moda' per un mercato affamato 'di moda', disposto a cambiare la propria
immagine in tempi rapidissimi, insensibile ai richiami elitari delle raffinatezze dell'Haute Couture, attratto dall'idea di
abito come divertimento, travestimento, divisa.
● Confezione sartoriale è l'elemento fondamentale in cui si basa la moda italiana degli anni 60
SOFIA GNOLI MADE IN ITALY
● Indica un periodo preciso tra gli anni 70 e 80 in cui si afferma il pretendendo a portier italiano a livello internazionale.
● La cittá del p a p italiano è Milano, anche abbiamo parlato di Roma negli anni 50, Firenze dove Giorgini era stato
registra delle prime sfilate di moda italiana → sfaccettata perché l’Italia è molto divisa.
● stilista= colui che ha un rapporto stretto con l’industria della moda.
● In questo periodo grazie a Beppe Modenese (presidente onorario della camera della moda) cominciano a sfilare come
Armani, Versace, Missoni.
Valentino → donna sofisticata
Armani → donna che lavora
Versace → donne seducenti (amanti vestono Versace xd)
Missoni → maglieria
Dolce Gabbana → abiti ispirati al neorealismo che rompeva con decessi degli anni 80
● Il fatto che in Italia c'è una ibridazione della attenzione della couture ma lo sviluppo industriale, che si possa replicare
nel tempo.
● Questa figura è qualcuno che ha la capacità di disegnare (capacità creativa) affiancato o lavora in stretto contatto con
la parte commerciale con l'azienda in cui lavora → realtà che si vende sul mercato.
● Made in Italy riconosciuto nel mondo per la praticità di essere indossato in qualità rispetto al costo.
Fendi Le cinque sorelle → si specializzano nelle lavorazioni delle pelli e delle pellicce
Krizia Mariuccia Mandelli → Crede al design, allo stilismo, prima di cominciare una collezione raccoglie i dati di vendita della
stagione precedente, cerca di individuare dove sta l'indice di gradimento e parte a creare tenendo tre domande in mente:
Quando? Come? Dove
Walter Albini → capacità drammatica tutta italiana di trasformare una ricerca stilistica di qualcosa molto molto pratica. Walter
Albini, il genio dimenticato della moda italiana: fu il primo a essere chiamato “stilista” Inventò il total look disegnato da un solo
stilista dalla testa ai piedi, gli abiti unisex e il pret-à-porter: nonostante ciò Walter Albini morì solo e lontano dalla fama che
avrebbe meritato.
MISSONI OTTAVIO
● Nel 1948 aveva creato le tute di lana per la Nazionale Italiana alle Olimpiadi. Rosita discende da una famiglia di tessuti
brianzoli.
● Quella di Ottavio e Rosita nata nel 1948, in occasione delle Olimpiadi (dove Missoni, che era nato in Croazia, compete
nell'atletica leggera.
● Nel 1953 aprono un laboratorio di maglieria, lavorando per LaRinascente.
● Nel 1966 sfilano per la prima volta a Firenze.
● Nel 1969 Diana Vreeland la cita como "grandi poeti del colore e della forma" en su Vogue USA.
● Put together non è altro che la definizione di uno stile unico nel suo genere, identificato nella libera mescolanza di punti
e fantasie.
GIANFRANCO FERRÉ
● E' definito l'Architetto della Moda.
● Nel 1960 si laurea, nel 1974 disegna la prima collezione per Baila.
● Nel 1978 presenta la prima collezione con il suo marchio.
● Nel 1989 viene nominato direttore artistico di Dior.
LO STILISTA - DESIGNER
● Molto diverso dal couturier della tradizione sartoriale.
● Non è necessariamente un sarto né un disegnatore, ma può essere l'uno e l'altro, almeno di formazione.
● Il suo compito è dunque quello di curare la realizzazione di un progetto molto articolato che ha dentro di sé il momento
dell'ideazione della forma, della produzione e del consumo.
NANNI STRADA
“La parola "moda" di per sé evoca la rappresentazione dell'abito in passerella, il mio approccio progettuale segue altri percorsi
che esulano dal contesto delle sfilate”
● Figura che sa come vendere il suo prodotto, incarnata la figura di stilista designer é Nanni strada.
● Interessa capire come utilizzare l'industria per trasformare il materiale per un prodotto di abbigliamento.
● Primo cappotto che nasce dall’osservazione geometrica 2d, l'obiettivo non è fare un cappotto ma quello che
geometricamente piatte in 2d piegate fra di loro possono restituire un cappotto → Max Mara, totalmente geometrico.
● figura ibrida la cui produzione.
● "progettare il vestire" 1986 "Torchon": Abiti da viaggio stropicciati in lino. E' l'inizio del meta-progetto sull' Abito da
viaggio", caratterizzato dalla comprimibilità, della vivibilità e della facilità d'uso e di manutenzione.
- Abiti semplici essere stata venduta piegata come una sciarpa, idea quella di che quando viaggi non hai il
tempo di trovare il ferro da stiro, impossibile piazzarla, elemento caratterizzante della collezione. Venduto
piegato in questo senso poi aperto e indossato.
I DESIGNER GIAPPONESI
● Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, ci fu una nuova generazione di designer che portarono in Occidente
un'idea di moda diversa.
● Dal 1981 Rei Kawakubo e Yohji Yamamoto presentando a Parigi le loro collezioni.
● Arrivarono a Parigi anche Issey Miyake e Kenzo, formando così la scuola dell'avanguardia giapponese della moda
internazionale. Miyake, "Pleats" Collection
- usò tessuti realizzati principalmente con fibre naturali, spesso stampati con la tecnica tradizionale dei blocks,
introdusse collezioni realizzate interamente con materiali innovativi, o totalmente lontani dall'abbigliamento
come il poliuretano preformato per il bustino rosso del 1982.
● Hanno dato un senso alla stitica in cui l’eleganza dei modi, la cultura delle donne è uno strumento di comunicazione
culturale e di identità culturale.
● Sfila un designer che parla di abbigliamento opposto a quello della cultura occidentale, non come parlava Poiret che
doveva piacere al mercato ma di maniera pura e radicale.
● Gli abiti di Kenzo prendono ispirazione da culture diverse, ispirano alla cultura giapponese in termini di stampe e colori.
REI KAWAKUBO
● Nel 1969 aveva lavorato come stylist presso l'industria della comunicazione e dell' advertising e questo spiega il suo
approccio meticoloso e la maniacale ossessione per la "visual identity".
● La sua moda prende ispirazione dell'abbigliamento da lavoro giapponese, in cui i colori sono semplice nero e indaco,
le forme ampie e comode e non definibili come maschili o femminili.
● La silhouette spesso non è riconoscibile e la caratteristica dei suoi abiti risiede nei tagli asimmetrici.
● La sua moda fu definita dalla stampa "Post Hiroshima look" perché molto vicina ad una visione funzionale e per nulla
glamour, oltre che ad essere riconosciuta come moda radicale il cui scopo era quello di disegnare per donne che
attraevano i loro uomini non per il loro corpo ma per la forza e il pensiero.
● Andiamo oltre il concetto di licenza
● Ragiona sul senso del vestirsi e del coprirsi, l'abbigliamento è una seconda pelle.
● Capacità di andare oltre lo curarsi del fatto che un vestito possa essere indossato, nel senso di progettare un capo.
YOHJI YAMAMOTO
● Fu acclamato come il visionario della moda radicale fatta di capacità sartoriali particolari, con un approccio alla sartoria
e alla costruzione dell'abito tra maschile e femminile.
● il "purista" lavorando più per un gender che per una persona sessualmente riconoscibile.
● Capi over o striminziti, capi composti da layer di tessuto o in tessuto, da ampi drappeggi o con forma regolare e
squadrata, il corpo per Yamamoto era ora da valorizzare ora da usare come tronco inerme.
● Lavorava per una "eleganza suprema", asimmetrica e pulita
VIVIENNE WESTWOOD
● Rifiuto del modello tradizionale della società borghese occidentale aveva avuto il rifiuto del consumo di merci prodotti
attraverso lo sfruttamento dell'uomo o del operaio con il risultato di favorire l’adozione di abbigliamento provenienti da
aree culturali pre-capitaliste o marginali.
“Non ho mai cercato di fare solo vestiti, volevo dare una bellissima opportunità alle persone di esprimere la loro personalità. E
ciò ha a che fare con la qualità non con la quantità. Questa è la vera ribellione per me”
● La moda diventa uno strumento per parlare di qualità, non intesa in senso di qualità del tessuto o di prodotto.
● Stile Punk → nasce a Londra in King's Road all'interno del negozio di Vivienne Westwood. Critiche e insulti verso una
società falsa e borghese
● Il "pensiero" Punk → glorificava l'imperfezione, il brutto, il disgustoso, squisitamente politico per dare corpo e un corpo
al fine di trasmettere messaggi puntuali.
● Rappresenta la stilista dello stile Punk: introduce ed inventa nuovi abiti per provocare la società borghese «L'unico
motivo per cui disegno moda è fare a pezzi la parola conformismo>>
- rappresenta le culture di scozia dell'irlanda con i tessuti come il tweed o il tartan per richiamare la tradizione.
I 6 DI ANVERSA
● Nel 1988 sei caricarono le loro collezioni, frutto di creatività divenuta materia, e partirono a Londra, dove durante il
periodo del British Bridal Show e spesero tutti i loro risparmi in pubblicità.
● Se van Noten predilige sciarpe di tessuto esotico, sari di perline e gonne tinte ispirate a India, Marocco e Egitto, le
linee vanno verso una concezione della moda più futuristica che è al contempo teatrale e innovativa.
Dirk Bikkembergs 1988, prima sfilata a Parigi 1993, prima sfilata incentrata sull'utilizzo della pelle, della maglieria e delle
calzature sportive.
ANNI 80
● Gli anni dell'edonismo
● L'avvento del FASHION SYSTEM
● L'importanza della GRIFFE → marchio, firma, etichetta apposti da uno stilista al proprio prodotto
Comincia a diffondersi l'idea di "appartenenza" ad una Griffe; questa è data dal consumo della stessa e dalla sua ostentazione
● Rappresenta per l'Italia il luogo della moda in cui si facevano le cose più belle e eleganti di alta qualità.
Parigi → rimane haute couture
Londra → rimane ricerca e sperimentazione
Italia
1. Roma = Hollywood italiana per raccontare una sorta di identità di sogno legato all'alta moda.
2. A Firenze rimane la fiera internazionale pitti immagini (obiettivo quello di presentare stagionalmente la novità di
prodotto finito)
3. Beppe Modenese → era uno dei responsabili della camera della moda ha una illuminazione trasferisce a milano nella
fiera campionaria, trasferire da Firenze e da roma le sfilate più rappresentative per creare un terzo polo, perché milano
è la città riconosciuta come al centro di una serie di dinamiche commerciale molto importanti, ben collegata alle capitali
della moda, in cui ci sono tutte le redazione giornalistica.
4. Tutte le aziende del comparto moda sono piú vicini a milano (veneto, Emilia Romagna e Piemonte)
● Negli anni 70 80 il concetto di licenza, diventa una struttura commerciale collaudata per cui ciascun brand si riconosce
attraverso la griffe.
● Sono gli anni della ricchezza ostentata, dell'opulenza e dell'imitazione dei modelli televisivi americani. Dynasty e Dallas
rappresenteranno lo specchio della società Occidentale, bella, ricca e opulenta
- Serie televisive che vengono trasmesse nella prima tv commerciale in cui non ci sono trasmissioni legate
all’istituzione o alla cultura, alla riflessione politica.
- Porterà in Italia il consumo e solita diverso a come era Italia, a cui si vuole fare diventare l’Italia.
GIANNI VERSACE
● La particolarità del suo stile si manifesta nella libera combinazione di elementi decorativi di epoche storiche differenti,
dall'antichità al Rinascimento, dal Barocco al Futurismo.
● Casual o come usava Armani il termine “destrutturazione” non era il singolo indumento, si trattava dell’intera società
che aveva messo in discussione i ritti e ruoli in cui rispondevano le rete vestimenti non si riconosceva più in stati nei
comportamenti sociali stabiliti.
● Proviene dall'istinto; io continuo a guardare in avanti. Il passato è solo una scusa per fare degli esperimenti. Per me il
classico è il contemporaneo crea "Convivio", manifestazione benefica i cui ricavati vanno a favore della ricerca contro
l'AIDS.
GIORGIO ARMANI
● Stilista dell’alta moda e rivoluzionario, ha portato il suo marchio in tutto il mondo.
● Eleganti come erano vestiti perché tutti i giorni erano eleganti gli italiani, il concetto viene trasferito alla fascia di
mercato del grande magazzino dove tutti potevano andare a comprare qualcosa di bello e ben fatto di qualità.
● Importante sottolineare che si iniziò a parlare di look → ossia di una struttura comunicativa fatta di abiti oggetti di
consumo capaci di costruire l’immagine di ciò che non è.
● L’elemento che viene venduto è il modo di vivere e di essere. Creare sempre una immagine culturale → Lifestyle.
● Colore Gregge tra il beige e il grigio che va su corpi maschili e femminili, Channel aveva la linea di modificare i costumi
per certa classe sociale, Armani cercava che tutti vestissero con qualità.
● Giorgio Armani l'emblema dello stile Armani è il classico completo da uomo che ha segnato allo stesso modo sia la
moda maschile, sia la moda femminile. Determinante non fu il taglio perfetto, peró il piacere di indossare un capo che
dava grande senso di libertà.
● Rende comodo ed elegante abbigliamento formale, questa è la natura del casual. Rendere comodo e confortevole
abbigliamento formale.
"Volevo fare ordine, abolire diverse cose, pensando alla donna intelligente e autonoma vestita di abiti austeri. Amo la moda che
non si vede"
● Inizia allestendo le vetrine della Rinascente di Milano fino al 1965, anno in cui viene assunto da Nino Cerruti per
ridisegnare i modelli del marchio Hitman, il suo straordinario talento si distinguerà velocemente, diventando uno dei
capisaldi più originali e sicuri nel campo dell’alta moda.
● Nel 1974 che, attraverso il marchio di abbigliamento in pelle Sicons crea Armani by Sicons e l’anno dopo con l’aiuto
Galeotti, fonda Emporio Armani,
● La prima linea, assume un carattere artigianale e esclusivo, era la risposta del pret a porter in un doppio mercato. Un
terzo mercato quella dei giovani, che cercava moda a prezzi contenuti. Emporio Armani di vendere a negozi mono
marca, l’esperimento inizio in Italia, e poi continuò con le licenze che utilizzavano la griffe.
● Fondano a Milano una casa di moda, con sede nell'atelier di Corso Venezia. Pochi mesi dopo esce la prima collezione
di prêt-à-porter (Primavera/Estate 1976), che sfila al "Plaza Hotel" di Milano.

“Del resto, se il fine del design industriale è la creazione di manufatti in grado di durare nel tempo, la cui forma sia il risultato
dell'adeguatezza funzionale, perché non dovrebbe essere considerata un progetto di design la giacca di Armani? Al pari di
alcuni progetti di design, la giacca destrutturata di Armani rappresenta un'innovazione tipologica che ha modificato radicalmente
l'abbigliamento maschile, diventando un classico, una permanenza, non soggetta alla variabilità e alla arbitrarietà tipica della
moda, al pari dei migliori oggetti di design, perennemente contemporanei per il loro essere appropriati all'uso e, quindi,
difficilmente sostituibili con qualcosa di migliore”
● Rappresenta la linea oggi, l’eleganza italiana. Casual ma non sportivo a che fare con il buon gusto e non eccede nel
glamour.
● Nel 2000 fu il primo a intuire che il fast fashion sarebbe stato il primo a cambiare il mercato. Ha drogato l'acquisto del
cliente. Ogni settimana all’interno si trova sempre qualcosa di nuovo e innovativo. Rompe la moda degli anni 80.
● (ANSA) 2007- II defile' della linea 'haute couture' di Armani verra' trasmesso su internet, in diretta da Parigi, attraverso
Msn e i cellulari Cingular. Unira' l'alta moda alla tecnologia, per offrire a tutti un posto in prima fila alla sua sfilata Prive'.
Lancia nuova maison Avenue Montaigne, oltre che il lancio delle nuove collezioni di prodotti skincare per uomo e
donna.
Franco Moschino → Negli anni '80 si era qualcuno se si indossava un marchio. Moschino, attraverso il suo design, cercò di
smascherare la moda e il culto del marchio.
Mettere in discussione la moda significa provocare, divertire, far sorridere la gente. Intese la sfilata come un happening, in cui al
pubblico fosse lecito lanciare pomodori sui modelli che non fossero piaciuti.
Qualcosa che deve far sorridere e divertire.
La moda diventa una delle industrie piú importanti a livello economico del paese.
Dolce & Gabbana → Nel 1986 presentano la loro prima collezione nella sezione "neomoda" di Milanovendemoda. Il loro stile
chic-trasandato prende ispirazione dalla cultura siciliana.
● l’Italia viene riconosciuta come la patria del p a p casual, piú importante dice Adriana mogano, giornalista di
settimanali del tempo.
PANINARI
● Si tratta di una (sub) cultura giovanile nata nel 1980 a Milano e diffusasi poi in tutta Italia.
● Una moda autoctona, che volgendo uno sguardo al mondo dei Mods & Rockers e un altro a quello texano, ha fatto
tendenza tra i ragazzi di scuole medie e superiori.
● Il nome, non dal Burghy che avrebbe aperto nel 1981 ma dal bar "Al Panino" di Piazza Liberty dove si vedono i primi
raduni di giovani abbronzati.
● Colori accesi e l'esagerazione degli accostamenti, una moda abbastanza unisex e profumo Chanel.
ANNI 80-90
● Nascono le rock star internazionali che con le loro personalità e i loro stili di abbigliamento catalizzano l 'attenzione di
un pubblico internazionale Madonna, Blond Ambition.
● Strumento forte alla protesta di alta moda, donna elegante super stilizzata eterea.
MARTIN MARGIELA
● Nel 1984 diviene assistente di Jean Paul Gaultier.
● Nel 1989 lancia la sua linea. Lo stile: grande creatività nell'uso di tecniche e spunti progettuali, con elementi ripresi da
tutte le culture, motivi etnici, materiali riciclati e riusati.
● Nel 2003 sfilata parigina in un capannone sul canale dell'Ourcq, a La Villette, in cui sono stati presentati i suoi gilet,
elemento divenuto culturali rigorosi i colori beige e sabbia, nero, senape.
● Fu il primo incoscientemente a utilizzare il concetto rinnovabile e riutilizzabile.
NUOVO SIGNIFICATO DEGLI OGGETTI IL CASO SWATCH
● Qual’é innovazione? Per la prima volta si modifica il senso del valore del tempo segnato da un orologio. L’orologio é il
gioiello che viene regalato ai maschi e hai bambini quando ci sono eventi importanti. Rappresenta come accessorio
ludico oggetto di uomo, gestito solo dagli uomini perché l’idea tradizionale del lavoro rappresenta l’investitore.
● Venivano vendute a pochi soldi, perché vengono identificate come veri e propri oggetti il cui valore è quello
di rappresentare lo stile di una persona.
● L’orologio diventa un oggetto per comunicare la propria identitá
● Negli anni 90 sempre con l’idea di Lifestyle di stendere l’identitá del brand, fanno i primi telefoni per
comunicare in due, rappresenta per il mercato del periodo un'innovazione tipologica anche cambiare il
marco degli occhiali tutti colorati.
1989-1999: "Fashion goes global"
● Gli anni '90 portano la moda a diventare globale ma sono gli anni della crisi economica e della 1° Guerra nel Golfo e,
come in tutti i periodi di crisi così come era successo negli anni '60, la moda riflette su se stessa i cambiamenti.
● Il termine "stilista" assume un significato peggiorativo perché è colui che negli anni '80 creava "cose senza senso"; si
preferisce il termine designer, più vicino ad indicare una persona creativa ma colta e responsabile.
● All'improvviso gli interessi dell'industria della moda sono rivolti all'ecologia e al rispetto dell'ambiente e degli animali.
All'inizio degli anni '90 convivono più stili: il Punk si mischia all'Hippie creando il "Grunge look". Questo stile influenzerà
particolarmente la moda USA ispirando giovani designer come Anna Sui, Marc Jacobs, Donna Karan e Ralph Lauren.
● Nasce la web nasce negli anni 90, cosa significa connettersi a internet? Significa uscire pur non essendoci.
● La questione ambientale e sostenibilità è una questione legata oggi, per lavarsi la coscienza per un periodo di eccessi
presentati negli anni ottanta.
INVITAZIONE SPECIALE INCARICATA DI FARE I SHOW
Lezione 24/05/2022
● "La moda diventa globale" È stato a lungo accettato che lo stile scenda dalle passerelle alla moda mainstream.
● Tra l'inizio e la metà degli anni '90 le collezioni sono diventate ricche di riferimenti a una gamma eclettica di
sottoculture, passate e presenti.
● Questi includono Hippie Style di Dolce&Gabbana, B-Boy e Surf di Karl Lagerfeld per Chanel, Rasta di Rifat Ozbek,
Ragga di Calvin Klein, Teddy Boys e Mods di Paul Smith e lo stile ibrido etnico-sottoculturale di Jean Paul Gaultier.
A POC
A-POC, il cui acronimo sta per “A Piece of Cloth”, è un progetto ideato da Miyake Issey e Fujiwara Dai agli inizi degli anni
duemila e consiste nella realizzazione di abiti e accessori ricavati da un unico pezzo di tessuto arrotolato in un tubo di stoffa.
● L'elaborazione progettuale è nella maggioranza dei casi risultato di un percorso deduttivo più che inventivo, non la
folgorazione dell'idea quanto piuttosto esito di piccoli passi in un processo che definisce una forma derivando da
specifiche necessità: una bellezza che funziona.
● Divisione tra moda e industria dell'abbigliamento.
● Il fatto che i grandi marchi dei fast fashion imporrarono una creazione sempre più sciupata a la necessità
del mercato.
Gli altri Italiani
● Nel 1998 affida a Pier Luigi Cerri la progettazione del nuovo Logo della Azienda di famiglia; nel frattempo. Patrizio
Bertelli lancia Luna Rossa. Ed è rivoluzione vestimentaria! Collezione 1998-99
- Luna rossa di Prada, Prada vuole entrare in un mercato allo street wear.
Perche l’ibridazione dei linguaggi?
● Definire oggi il design e pensare ad un progetto significa interrogarsi sul suo essere protagonista delle trasformazioni il
concetto di Made in Italy sviluppato da Marco Fortis (Quadrio Curzio e Fortis, 2000).
● I settori che lo compongono rappresentano alcuni tra gli ambiti principali in cui il design italiano si è storicamente
sviluppato; ciò testimonia in maniera efficace l'idea che esista una relazione virtuosa tra lo sviluppo del nostro sistema
economico e quello del nostro sistema di attività progettuali.
● ".l'insieme dei settori operanti nelle aree <<moda>>, <<arredo-casa>>, <<tempo libero>> ed <<alimentazione
mediterranea>>, a cui vanno aggiunti i comparti della meccanica collegata. Questa definizione qualitativa enfatizza la
spiccata specializzazione italiana nel vestir bene, nella cucina mediterranea, nel proporre prodotti per il tempo libero e
lo sport, nell'arredare e rendere più funzionale la casa..."
CROSS FERTILIZATION
● La trasferimento di conoscenza → esplicito
- Ovvero un trasferimento di conoscenza che in qualche modo può essere rappresentato, o meglio, che può
essere trasferito da una entità A ad altre entità tramite supporti fisici tangibili → solitamente applicata al
trasferimento tecnologico.
● La trasferimento di conoscenza → implicito
- implica la possibilità che le conoscenze non siano evidenti ma siano tacite, non esplicite. >>>> è un
passaggio di senso e di significato
es. Le scarpe calze di Balenciaga mischiano la calza con il sneaker
● è un passaggio di senso e di significato.
● Experience Design → L'oggetto del consumo non è più il semplice possesso di un determinato prodotto ma è
l'esperienza, intesa come arricchimento del proprio io, che l'utente-soggetto può affrontare all'interno di nuovi mondi,
coerenti ai valori e all'esperienza di un determinato brand, creati per aggiungere dati vitali all'esistenza.
- Il coinvolgimento tra persone e marchi e dai ricordi che questi momenti creano. L'esperienza del design non è
guidata da un'unica disciplina progettuale ma richiede invece una prospettiva veramente interdisciplinare
● Sistema-Prodotto → è un passaggio di senso e di significato.
- l'INSIEME INTEGRATO DI PRODOTTI, SERVIZI E COMUNICAZIONE CON CUI UN'IMPRESA: si presenta
sul mercato.
MURAKAMI → Esempio di partire da un sistema di comunicazione per arrivare al prodotto che fa sculture particolari.
La particolarità dell'artista è che Vuitton chiamo per ridisegnare la nuova collezione dei loghi.
Sistema → prodotto → disegno
Eco-Innovazione 2
● Comprende tutte quelle forme di attività di innovazione risultanti o finalizzate ad un aumento significativo della
protezione dell'ambiente e delle sue risorse
● Il termine include nuovi processi produttivi, nuovi prodotti o servizi, nuove modalità di gestione e metodi di business, la
cui implementazione previene o sostanzialmente riduce l'impatto ambientale, l'inquinamento ed ogni altro impatto
negativo nell'utilizzo delle risorse naturali mediante l'approccio lifecycle."
● Percorso = materiale → prodotto → processi e gestione → modelli di marketing → networking → domanda/mercato
Nike Trash
● Scarpa la cui parte superiore è realizzata unendo con cucitura zig-zag scarti di pelle vera e sintetica raccolti dai
pavimenti dell'azienda
● proveniente dai pavimenti dell'azienda
● l'intersuola utilizza frammenti di schiume recuperati dai pavimenti di produzione
● la suola utilizza una gomma sostenibile che incorpora scarti di lavorazione di altre suole
● la scarpa è confezionata in una scatola di cartone 100% riciclato
Christopher Raeburn y Victorinox
● È frutto di una collaborazione che parla di qualità durevole.
● Qualità e heritage di Victorinox, un brand capace di elaborare il suo concetto personalissimo e innovativo - di moda
durevole applicata a tessuti quantomeno inusuali.
● Per (ri)dare vita a otto creazioni distintive, in edizione numerata e limitata a soli cento pezzi, adattando dei tessuti
dismessi dall'esercito elvetico come sacchi a pelo, paracadute, coperte di lana. I capi realizzati hanno una qualità dei
dettagli e una durevolezza unica.
● Designer che parte da una progettazione di nuovo prodotto con un metodo di sostenibilitá.
Borsa piccola intelligente di Puma
● rivoluzionaria soluzione Puma: un programma che definiva nuovi standard per l'indústria del packaging.
● riduce l'ammontare di cartone usati nelle scatole tradizionali del 65%. Fatta con PET riciclato, la borsa riutilizzabile in
tessuto non tessuto.
● Costruendo una cultura sostenibile nel team progettuale: introduzione alle potenzialità e opportunità dell'innovazione
sostenibile per prodotti, packaging e l'ambiente di distribuzione.

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