LO STILISTA
Nel nascente mercato del prêt-à-porter si affermò una nuova figura
professionale: lo «stilista». Era una figura che si differenziava sia da
quella del couturier, sia da quella dell’imprenditore aziendale, che aveva
caratterizzato la prima fase dello sviluppo del prêt-à-porter.
Lo stilista non creava l’abito per un cliente esistente, doveva prima
decidere quale fosse il suo mercato di riferimento e non controllava il
lavoro aziendale ma doveva conoscerne le potenzialità.
L’ideatore/progettista proponeva una linea di modelli a un’azienda
produttrice a cui era legato da contratti .
All’inizio la produzione di moda confezionata legava la propria
riconoscibilità al marchio aziendale o al nome della boutique che la
distribuiva.
WALTER ALBINI 1941-1983
WALTER ALBINI
Walter Albini è stato l’antesignano della figura dello stilista in Italia. Fu
colui che per primo seppe cogliere le potenzialità e le ambiguità del nuovo
sistema produttivo della moda rappresentato dal prêt-à-porter. Intuì che
in un contesto in cui diventava di primaria importanza il «contenuto
moda», il creatore di questo contenuto dovesse diventare la figura chiave
dell’intero processo.
Fare emergere il nome dello stilista e metterlo in primo piano rispetto al
nome del produttore, significava ratificare l’esistenza di un terzo polo
all’interno del sistema produttivo, che prevedeva una produzione
industriale (non in larga scala) progettata e seguita da un «creativo»
WALTER ALBINI
Gualtiero Angelo era il vero nome di Walter Albini che nacque a Busto
Arsizio il 3 marzo 1941.
La famiglia avrebbe voluto che si indirizzasse verso studi classici ma, fin
da giovanissimo scelse una strada diversa. Si iscrisse, unico uomo,
all’Istituto d’Arte, Disegno e Moda di Torino. A soli 17 anni iniziò a
collaborare con giornali e riviste, facendo schizzi dalle sfilate di alta moda,
prima da Roma, poi da Parigi dove si recò terminati gli studi e dove
rimase per quattro anni, dal ’61 al ’65.
Qui incontrò Coco Chanel, rimanendo folgorato dalla sua personalità,
tanto che lei, insieme a Paul Poiret, fu costante fonte di ispirazione nel
corso della sua vita professionale
WALTER ALBINI
Nel ’63 creò la sua prima collezione per Gianni Baldini.
Sempre a Parigi incontrò Mariuccia Mandelli, la famosa stilista
conosciuta come Krizia. In seguito a questo incontro si trasferì a Milano
ed iniziò con lei una collaborazione che durò tre anni. Presso Krizia fece
esperienza della collaborazione con l’industria, prendendo familiarità con
le varie lavorazioni e con i diversi tessuti.
Verso la fine degli anni ’60 disegnava per le principali case di moda
italiane: Billy Ballo, Cadette, Cole of California, Montedoro, Glans,
Annaspina, Paola Signorini e Trell.
Collaborò con Gimmo Etro alla realizzazione di tessuti stampati.
Krizia Baldini Billy Ballo Paola Signorini