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Bascapè Anastasia
Fashion design
1A
INDICE
➤ Introduzione (signi cato della parola moda, della parola costume, piazza, città, corporazioni, 1960/1980)
➤ Professioni nella moda (haute couture in Francia, PAP in Francia, haute couture in Italia, PAP in Italia, le professioni,
vintage, fast fashion, Roberto Cappucci)
➤ Origine del costume (origine del costume, il mondo antico, pittura sul corpo, accessori e decorazioni ,astuccio penico,
tatuaggi e cicatrici, deformazioni o del corpo)
➤ 1900 (secolo di cambiamenti, Paul Poirot, Mariano Fortuny, prima guerra mondiale, 1920 e Coco Chanel, 1930, Elsa
Schiaparelli, seconda guerra mondiale, 1950 e Christian Dior, 1960, Yves saint Laurent, 1970, 1980, 1900, 2000 in poi)
INTRODUZIONE
Sistema moda
SIGNIFICATO DELLA PAROLA COSTUME SIGNIFICATO DELLA PAROLA MODA
Il costume rappresenta il modo di vivere e le abitudini, che La parola moda deriva dal latino “modus” , e significa
caratterizzano una società e la sua struttura sociale “misura, maniera”.
( aspetti economici politici religiosi ) nei diversi periodi
Questo vocabolo compare per la prima volta in Italia a metà
storici.
del 1600 e significava novità, ma già nel 1500 era in uso
Un esempio è la società dell’antico Egitto che per oltre tre per esprimere il modo di vestire.
millenni fu immutabile
Nasce grazie agli scambi commerciali, si tratta di un modo
Esempio opposto è invece il costume rinascimentale che di vestire che cambia molto rapidamente, ed è frutto delle
rappresenta la MOBILITÀ, grazie alla nascita iterazioni sociali nate nelle corti e piazze
dell’economia mercantile (scambi frequenti con altri
paesi) , il modo di vestire è in continuo mutamento
influenzato dalle mode di altri paesi
LA PIAZZA, LE CITTÀ, LE CORPORAZIONI
La piazza nelle città italiane tardo-medievali era il luogo di massima visibilità, essendo luogo di raduno, e di incontro.
Le città più importanti nell’ambito moda in Italia erano Firenze e prato .
Grande importanza la ebbero le corporazioni, che hanno permesso la nascita del settore tessile, l’Italia divenne la maggiore
esponente in tutta Europa per quanto riguarda la qualità e l’alto livello dei tessuti che venivano realizzati.
IL CORPO
Concetto di bellezza
RAFFIGURAZIONE DEL CORPO UMANO
La rappresentazione del corpo umano ha grande
importanza in ambito artistico
Grazie alle varie raffigurazioni che sono giunte
fino a noi possiamo anche capire come i canoni di
bellezza si sono modificati nel tempo.
Con la civiltà greca nasce il cosi detto canone di
Policleto, qui vengono racchiuse le norme sulle
proporzioni da utilizzare per rappresentare la
figura umana, secondo il canone la figura umana
è divisibile in otto parti tutte uguali (otto teste).
Quindi si giunge a un ideale di perfezione del
corpo e del volto.
Anche se il primo a definire le proporzioni
perfette del corpo umano fu Leonardo Da Vinci
con l’uomo vitruviano
SILHOUETTE
Textile designer
Modisteria
Sarto
Design di gioielli
Fashion buyer: colui che dalle sfilate acquista e seleziona i capi da vendere in
negozio
Ufficio stampa
Inoltre gli uomini vestivano dei calzoni corti attillati, antenati dei pantaloni,
avvolti fin sotto il ginocchio con fasce di lana o pelle.
Come già detto in precedenza con il fenomeno della mobilita sociale nasce il fenomeno
Moda, durante il rinascimento la classe mercantile diventa sempre più ricca e potente
nasce cosi la borghesia, inoltre fu in questo periodo che dagli indumenti drappeggiati si
passava dei veri e propri abiti modellati sul corpo. Segando cosi la nascita dell’arte
sartoriale.
Inoltre l’umanesimo poneva l’uomo al centro del mondo, pensavano di poter dominare
qualsiasi cosa, ed era diventato sempre più importante mostrare la propria ricchezza e
potenza attraverso l’esibizione di gioielli, abiti, palazzi sontuosi e opere d’arte che
raffiguravano ritratti dei committenti.
Per questo motivo gli abiti diventano un mezzo per mostrare il proprio status sociale,
l’abbigliamento diventa sempre più ricco di capi, per ciò vengono realizzati abiti
lussuosi creati con stoffe preziose e adornati di pietre altrettanto importanti, la
silhouette si poteva iscrivere in un rettangolo ampio.
FIRENZE E PRATO
Le città di Firenze e Prato diventano importanti produttori di
tessuti di alta qualità, broccati di fili d’oro e argento,
damascati, velluti di seta.....
Infatti l’Italia durante il rinascimento aveva il completo
monopolio della produzioni di tessuti pregiati.
I colori caratteristici sono quelli caldi specialmente il rosso e
l’oro che simboleggiano la ricchezza
Su ispirazione all’antichità veniva molto usato il drappeggio
che permettevano anche l’estremo consumo di stoffe (un modo
ulteriore per simboleggiare la ricchezza)
Queste creazioni venivano richieste presso le più importanti
corti europee permettendo il grande commercio di stoffe
L’ABITO RINASCIMENTALE
Quindi si può dire che con l’arrivo di questa corrente filosofica basata sulla razionalità
anche il modo di vestire è cambiato meno vistoso e appariscente rispetto a quello che si
era visto fino ad all’ora.
Viene introdotta la fusciacca per la pistola, la giacca Carmagnola e sul cappello viene
inserita la coccarda tricolore anche il modo diportare i capelli cambia, si terra un taglio
spettinato corto. Ma alla fine della rivoluzione l’abbigliamento è ancora esagerato gli
abito maschili prevedono colori forti e ricche decorazioni, per le donne invece nasce il cosi
detto stile direttorio.
STILE DIRETTORIO
Grazie ai nuovi metodi di stampa, le riviste che venivano stampate con regolarità (settimanale o
mensile) ebbero un ruolo molto importante.
Una delle riviste di moda più diffuse era quella francese “la mode illustrée” qui venivano dettate le
regole per quanto riguarda l’abbigliamento femminile, dai tessuti più ricercati a quali abiti
indossare in base alle diverse occasioni, ma venivano anche consigliate le pettinature più in voga, e
come vestire i bambini.
Fu proprio con le riviste che il gusto per la moda si diffonde anche nei ceti più bassi della società
questo porta sempre più persone a acquistare capi o accessori che erano ritenuti di moda ( nascita
dei grandi magazzini).
DOPO NAPOLEONE.....
Altra novità introdotta dalla regina e l’abito matrimoniale di colore bianco, la scelta di questo colore è dovuta dal fatto che
ricorda la purezza, e la tradizione dell’abito bianco da sposa è rimasta fino ai giorni nostri.
Lei si prende molta cura dell’ accudimento dei bambini, farà numerosi leggi contro lo sfruttamento di essi, creando anche abiti
piu comodi pensati per loro, infatti prima i bambini e le bambini erano vestiti esattamente come gli adulti.
IL DANDY
L’inizio degli anni ‘30 e segnato dal crollo della borsa di Wall Street che porta
radicali cambiamenti nel modo di vivere di tutto il mondo, se infatti dopo la prima
guerra mondiale abbiamo un periodo di benessere economico soprattutto in America
fu proprio quest’ultima a subire il più grande crollo economico della storia.
Quindi la frivolezza viene sostituita immediatamente dalla serietà dovuta alla
povertà. Il punto vita si alza e la gonna si allunga nuovamente si ottiene una figura
lunga e sottile, anche se le forme cosi spigolose vengono nascoste da colli in pelliccia,
guanti ,fiocchi e cinture. Nonostante il periodico di crisi non è passata la voglia di
apparire eleganti come le icone del cinema (l’industria cinematografica americana
stava diventando sempre più importante). Gli abiti da sera hanno una silhouette a
sirena con la schiena nuda di colore bianco (white silk dress). L’uomo inizia ad
indossare un abito meno rigido guardando di più all’abbigliamento sportivo.
Curiosità: Jean Harlow star del cinema holliwoodiano, fu la prima in assoluto a
tingersi i capelli biondo platino, altra sua caratteristica è il cosi detto trucco da
bambola labbra a cuore sopracciglia finissime e carnagione pallida.
MARLENE DIETRICH E GRETA GARBO
Marlene Dietrich (1901-1992) è una delle più note icone del mondo Grata Garbo (1905-1990) e una delle attrici più celebri
cinematografico della prima meta del ‘900, divento il modello di della storia del cinema, la sua fama è nata in correlazione con
femme fatale per antonomasia, era celebre per il suo stile quella della Dietrich, per il suo fascino misterioso fu
personalissimo che comprendeva gli abiti dal taglio maschile e il soprannominata la divina. Il suo fisico magro e atletico le
monocolo. Lei si approprio dell’abbigliamento e degli accessori
permette di indossare pantaloni e giacche dal taglio maschile
considerati maschili come il cappello la cravatta e le scarpe brogue. E
facendo nascere cere il cosi detto look androgino.
i capi da lei indossati diventarono universali nel mondo della moda
come i pantaloni , inoltre influenzò stilisti come Yves Saint Laurent
ELSA SCHIAPARELLI
Elsa Schiaparelli (1890-1973) è una delle stiliste più influenti del
XX secolo.
Inizia la sua attività creando uno dei suoi capi più iconici ovvero un
maglione con un fiocco in trompe-l’oeil
Amava moltissimo l’arte tanto che per creare le sue collezioni
collaboro con molti artisti come Duchamp e Dali.
Raggiunge il successo vestendo stelle del cinema come Greta Garbo.
Fu lei a inventare il colore rosa shocking e introdurlo nelle collezione
di haute couture.
Alla morte della stilista la casa di moda chiude per essere rilevata
nel 2007 dall’imprenditore Diego Della Valle, nel 2012 viene
restaurata e nel luglio del 2013 viene rilanciata una collezione
firmata Schiaparelli sotto la guida del designer Christian Lacroix.
Ma sara nel 2019 che il marchio sotto la guida di Daniel Roseberry
diventerà nuovamente famoso grazie all’utilizzo di numerose
celebrità .
SECONDA GUERRA MONDIALE
Durante la seconda guerra mondiale le donne ancora una volta impongono la loro
importanza a e autonomia, molte decidono di arruolarsi per questo motivo vengono
create uniformi militari femminili non troppo diverse da quelle maschili.
Sotto modello delle uniformi si diffonde l’utilizzo delle spalline imbottite nelle giacche e
cappotti.
Inoltre in molti paesi li stenti portarono a un razionamento dei vestiti per questo motivo
si diffondono riviste che illustravano come ottenere nuovi vestiti partendo da quelli che
già si possedevano.
Molte donne in mancanza di calze si disegnavano una riga dietro la gamba, ancora oggi
vengono creati dei collant con la riga disegnata.
Anche la moda maschile prende elementi dalle uniformi militari.
Dopo gli anni di guerra torna la voglia di essere eleganti soprattutto ci si ispira alle
icone del cinema americano. Avviene quindi una netta separazione dal modo di vestire
degli adulti a quello dei ragazzi che volevano assomigliare ai l’oro idoli.
Negli ambienti aristocratici si diffonde la moda di aver abiti di haute couture
(scenografici, e esagerati)
1950 E NEW LOOK DIOR
Come già detto gli anni ‘50 partono con una voglia di rinascita i ragazzi volevano distaccarsi dalla moda degli adulti che li
vedevano come la causa delle sofferenze dovute alla guerra.
Gli uomini adulti guardavano allo stile inglese che dettava regole in ambito di eleganza. Mentre la nuova generazione voleva
mettere in mostra il corpo, per l’uomo si diffonde l’utilizzo della t-shirt, che porto grande scandalo essendo un indumento che
arriva dalla biancheria intima e che ora veniva messo in mostra.
Negli anni 70 incontra Malcolm McLaren, menager della band Sex Pistols, per lui lascerà la sua
famiglia, e insieme apriranno a Londra la boutique SEX dove inizialmente producono le t-shirt per la
band. È qui che la Westwood presenta i sui primi lavori, per lo più creerà abiti in gomma dallo stile
fetish.
I modelli della Westwood sfruttano i tessuti in un modo nuovo, il suo approccio era istintivo,
utilizzava metodi sartoriali non tradizionali ciò conferiva agli abiti volumi particolari, decisamente
eccentrici. Lei preferiva tagliate stoffe intorno al corpo, utilizzo questa tecnica per la prima volta nel
1979 per cerare l t-shirt strappate. Molto spesso alcuni capi erano adattamenti di vestiti già esistenti.
Tanto che i suoi primi capi apparivano il contrario del cosi detto “ben fratto”, scuciti, strappati.
Insieme al compagno McLaren inizia a creare capi sovversivi, anarchici intesi a sovvertire il sistema
dei valori borghesi, un esempio è la camicia Anarchy creata nel 1976, la camicia è stata creata a
partire da un modello Wemblex, ci dipinse sopra delle righe e aggiunse slogan politici, il suo scopo era
quello di scioccare con capi adatti per la guerriglia urbana.
Lei porto in vista il corsetto, facendolo diventare un simbolo dell’identità femminile, li porto sul
mondo del fetish ottenendo risultati che sconvolgevano il pubblico.
Ma sarà nel 1981 che presenterà la sua prima collezione chiamata “Pirates” e dopo due anni debutta sulle
passerelle di Parigi con la collezione Buffalo creando grandissimo scalpore.
Lei si ispirerà molto all periodo vittoriano per creare i suoi abiti tanto che creerà il mini- crini una versione
stravolta dell’abito in crinolina del XVII.
La sua collezione piu iconica avviene nel 1988 una volta che si era separata da McLaren, la collezione è
intitolata Harris Tweed, qui abbandona in parte lo stile punk per concentrasi a cerare una parodia dell’alta
borghesia.
Vivienne riceverà molti riconoscimenti anche da parte della regina Elisabetta, e nel 1989 insegna alla scuola
di moda di Vienna qui incontra Andreas Kronthaler che in breve tempo diventerà suo marito gestendo insieme
a lei la direzione artistica del brand.
Lei ha creato memorabili interpretazioni del passato come il tartan del clan di anglomania (1993), la
collezione Cafè Society (1994).
Altro esempio la collezione ispirata all pittore rococò francese Jean-Antoine Watteau.
Con il passare degli anni la cosa di moda Westwood diventa una delle più importanti al mondo creando una
serie di linee di moda, dall’abbigliamento, maglieria, accessori e profumi.
Nel 2018 annuncia la collaborazione con Burberry di Riccardo Tisci (ha dichiarato che la Westwood è stata
una dei designer che più lo ha ispirato durante i suoi studi di moda.), la collezione si basa sul mix di collezioni
iconiche della Westwood unite allo stile Burberry.
FIGÙRINI
1500 1600 1700
1800
1900
BIBLIOGRAFIA