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STORIA DEL COSTUME

Corso: storia del costume


Anno: 2021/2022
Prof.ssa: Lioubow Popova

Bascapè Anastasia
Fashion design
1A
INDICE
➤ Introduzione (signi cato della parola moda, della parola costume, piazza, città, corporazioni, 1960/1980)

➤ Il corpo(ra gurazione del corpo umano)

➤ Professioni nella moda (haute couture in Francia, PAP in Francia, haute couture in Italia, PAP in Italia, le professioni,
vintage, fast fashion, Roberto Cappucci)

➤ A gender (Agender nella moda, s late gender uid)

➤ Origine del costume (origine del costume, il mondo antico, pittura sul corpo, accessori e decorazioni ,astuccio penico,
tatuaggi e cicatrici, deformazioni o del corpo)

➤ Evoluzione del costume (drappeggio all’origine del costume, l’armatura, I cartamodelli)

➤ 1500 (in Italia,Spagna,Germania,Inghilterra)

➤ 1600 ( eventi storici principali, il barocco, il barocco in Francia)


➤ 1700 ( in francia, rococç, illuminismo, rivoluzione francese
ffi
fi
fi
fl
➤ 1800 ( eventi principali, evoluzione silhouette femminile, stile impero, riviste di moda,dopo Napoleone, romanticismo,
Queen Victoria, il dandy)

➤ 1900 (secolo di cambiamenti, Paul Poirot, Mariano Fortuny, prima guerra mondiale, 1920 e Coco Chanel, 1930, Elsa
Schiaparelli, seconda guerra mondiale, 1950 e Christian Dior, 1960, Yves saint Laurent, 1970, 1980, 1900, 2000 in poi)
INTRODUZIONE
Sistema moda
SIGNIFICATO DELLA PAROLA COSTUME SIGNIFICATO DELLA PAROLA MODA
Il costume rappresenta il modo di vivere e le abitudini, che La parola moda deriva dal latino “modus” , e significa
caratterizzano una società e la sua struttura sociale “misura, maniera”.
( aspetti economici politici religiosi ) nei diversi periodi
Questo vocabolo compare per la prima volta in Italia a metà
storici.
del 1600 e significava novità, ma già nel 1500 era in uso
Un esempio è la società dell’antico Egitto che per oltre tre per esprimere il modo di vestire.
millenni fu immutabile
Nasce grazie agli scambi commerciali, si tratta di un modo
Esempio opposto è invece il costume rinascimentale che di vestire che cambia molto rapidamente, ed è frutto delle
rappresenta la MOBILITÀ, grazie alla nascita iterazioni sociali nate nelle corti e piazze
dell’economia mercantile (scambi frequenti con altri
paesi) , il modo di vestire è in continuo mutamento
influenzato dalle mode di altri paesi
LA PIAZZA, LE CITTÀ, LE CORPORAZIONI

La piazza nelle città italiane tardo-medievali era il luogo di massima visibilità, essendo luogo di raduno, e di incontro.
Le città più importanti nell’ambito moda in Italia erano Firenze e prato .
Grande importanza la ebbero le corporazioni, che hanno permesso la nascita del settore tessile, l’Italia divenne la maggiore
esponente in tutta Europa per quanto riguarda la qualità e l’alto livello dei tessuti che venivano realizzati.
IL CORPO
Concetto di bellezza
RAFFIGURAZIONE DEL CORPO UMANO
La rappresentazione del corpo umano ha grande
importanza in ambito artistico
Grazie alle varie raffigurazioni che sono giunte
fino a noi possiamo anche capire come i canoni di
bellezza si sono modificati nel tempo.
Con la civiltà greca nasce il cosi detto canone di
Policleto, qui vengono racchiuse le norme sulle
proporzioni da utilizzare per rappresentare la
figura umana, secondo il canone la figura umana
è divisibile in otto parti tutte uguali (otto teste).
Quindi si giunge a un ideale di perfezione del
corpo e del volto.
Anche se il primo a definire le proporzioni
perfette del corpo umano fu Leonardo Da Vinci
con l’uomo vitruviano
SILHOUETTE

Con la parola silhouette si intende la sagoma di colore


nero che va a definire la forma e i volumi essenziali del
soggetto.
La parola silhouette deriva dal nome del ministro
francese Etienne de Silhouette che a a causa della crisi
nel 1760 propose di riprodurre solo i contorni del viso.
PROFESSIONI MODA
Haute couture e pret a porte, le professioni, vintage, fast fashion
Roberto Cappucci
HAUTE COUTURE IN FRANCIA

L haute couture nasce in Francia con il sarto inglese Charles Frederick


Worth nel 1858 quando apre a Parigi il suo primo atelier.
Le caratteristiche sono: il fatto amano, ogni capo è un pezzo unico, alta
qualità e materiali esclusivi, sperimentazione nelle forme e nei materiali, un
abito di haute-couture viene prodotto su misura per una clientela d’élite.
Le collezioni vengono presentate due volte l’anno a Parigi una a inizio
gennaio per la collezione primavera estate e una a inizio luglio per l’autunno
inverno dello stesso anno.
La clientela a cui haute couture era destinata era la grande nobiltà europea,
e oggi invece è destinata alle grandi star del cinema e della musica.
PRET A PORTE IN FRANCIA

La parola pret a porte significa pronto da indossare, consiste nella


realizzazione di un prodotto industriale in serie, con taglie
standard, ma anche se confezionato in fabbrica rimane il grande
contenuto stilistico dato dal designer, manca però il contenuto
esclusivo della haute couture
Il pret a porte nasce nel 1960 grazie al boom economico, sempre
più persone volevano acquistare capi d’abbigliamento delle grandi
case di moda ma a prezzi più contenuti.
In Francia il primo a lanciare una collezione di PAP è Pierre
Cardin nel 1958 per i magazzini “printemps” successivamente
anche il grande stilista di haute-couture Yves saint Laurent nel
1966 apre la prima boutique di PAP “Yves saint Laurent Rive
Gauche”
HAUTE COUTURE IN ITALIA

La capitale dell’alta moda in Italia è Roma anche qui due volte


l’anno su modello francese vengono presentate le collezioni la cosa
che differenzia le due nazioni sono alcune regole per quanto chi e
come può accedere al mondo della haute couture. In Italia c’è
molta più flessibilità, anche perché le case di alta moda italiane
sono molto meno rispetto a quelle francesi.
Il primo stilista ad aver portato l’haute couture in Italia è stato
Valentino
Altra città importante per le sfilate è Firenze qui nel 1951
nascono le cosi dette sfilate collettive su iniziativa
dell’imprenditore Giovanni Giorgini con sede la sua casa villa
Torrigiani, l’anno successivo l’evento verra spostato a Palazzo
Pitti dove tuttora vengono svolti gli eventi.
PRET A PORTE IN ITALIA

La città del pret a porte è Milano nasce sempre negli anni


‘60 dalla collaborazione delle aziende con gli stilisti uno
dei primi fu Giorgio Armani con la collezione maschile
di Nino Cerutti.
Ma successivamente quasi tutte le grandi case di moda
affiancano le collezioni PAP a quelle di haute couture.
Nel 1979 le sfilate di PAP vengono stabilite a Milano su
iniziativa del presidente della camera della moda Beppe
Modenese.
LE PROFESSIONI
All’interno del mondo moda possiamo trovare innumerevoli ruoli lavorativi:

Fashion designer (stilista)

Modellista: dal progetto dello stilista ne crea una copia bidimensionale


(cartamodello)

Textile designer

Modisteria

Sarto

Design di gioielli

Retail manager: colui che si occupa del punto vendita

Fashion buyer: colui che dalle sfilate acquista e seleziona i capi da vendere in
negozio

Ufficio stampa

Social media manager: gestisce la comunicazione social del brand

Fashion editor: direttore artistico della testata giornalistica


VINTAGE FAST FASHION
Anche questo termine deriva dal Ovvero moda pronta. I marchi più noti
francese e significa invecchiamento sono Zara, H&M Gap......
dei vini,
Producono abiti e accessori a prezzi
Nella moda il termine compare nel bassi grazie allo sfruttamento delle
1990 in America con l’idea di forze lavoro.
riutilizzare abiti dei decenni
Utilizzando materiali di bassa qualità e
successivi, non sempre questi capi
eliminano completamente tutta la fase
d’abbigliamento però vengono
di progettazioni di stile, sfilate,
acquisti a prezzi bassi
showroom, e spese di comunicazione.
Nel 1970 questo avvenimento
Copiano dai grandi marchi e al
veniva chiamato second hand, era a
momento è la categoria di maggior
buon mercato è popolare tra gli
successo, soprattutto grazie ai prezzi
Hippy
stracciati e lanciando nuovi
assortimenti ogni 10 giorni
ROBERTO CAPPUCCI

Roberto Cappucci è un sarto di alta fama che da


svariati anni crea pezzi unici per musei o personalità di
alto spicco come Rita levi Montalcini

Couture come forma d’arte


AGENDER
Maschile o femminile?
AGENDER NELLA MODA
Agender è un termine apparso da qualche anno nel mondo della moda, significa ne
maschio, ne femmina.
Si possono mischiare liberamente elementi e stili dei due generi. Essendo il genere un
preconcetto sociale
Alcuni stilisti esponenti di questo nuovo stile sono ad esempio Alessandro Michele per
Gucci o la designer inglese Vivienne Westwood.
Le persone che si identificano agender, sono coloro che non sentono di appartenere a
nessuno dei due generi stabiliti, ma vogliono essere liberi di definirsi.
Nell’abbigliamento esistono parametri precisi che distinguono queste due
categorie?
Ad esempio nell’ottocento quando i due ruoli erano ben distinti il modo di vestire
rispecchiava la netta separazione, il genere più importante era quello maschile la donna si
limitava ai lavori di gestione della casa e doveva apparire come una figura debole e fragile.
Nel 1985 Jean Paul Gaultier introdusse la gonna da uomo per dimostrare che “gli abiti
non hanno sesso”,indipendentemente dal tessuto colore e forma.
SFILATE GENDER FLUID

Sempre più case di moda tendono a creare collezioni


gender fluid un esempio è la sfilata di alta moda
presentata da Valentino nel 2021.
Il 26 gennaio la maison Valentino a presentato a
palazzo Colonna (Roma) la prima collezione di haute
couture fluida.
Ovvero abiti di alta moda che pero sono facilmente
interscambiabili tra i due sessi “ senza stagione tempo e
genere”.
Sempre più brand si stanno allineando a questo modo di
concepire la moda un esempio molto importante è Gucci
con Alessandro Michele
ORIGINE DEL COSTUME
il mondo antico, pittura sul corpo,accessorie
decorazioni,acconciature tribali,astuccio penico, tatuaggi,
deformazioni del corpo
IL MONDO ANTICO
Gli indumenti hanno origine dalle decorazioni che gli uomini primitivi
si facevano sul corpo.
Con le glaciazioni è nata l’esigenza di indumenti caldi anche se non
possiamo attribuire al clima la nascita degli indumenti.
Sono soprattuto le migrazioni e gli scambi commerciali che hanno
permesso la nascita della moda.
Ad esempio nei paesi del nord si iniziarono a creare abiti sempre più
articolati soprattutto per un esigenza climatica, mentre nei popoli
subtropicali hanno uno scopo prettamente decorativo. Può capitare che
molti capi d’abbigliamento del passato ci appaiano estremamente
moderni, è perché gli stili vengono continuamente attualizzati e
reinterpretati.
Come ad esempio lo stile “Cleopatra” che dopo aver avuto il suo
momento di gloria è declinato per ricomparire con più forza.
PITTURA SUL CORPO
I popoli indigeni utilizzano vari tipi di pitture per decorare il loro corpo, gli uomini primitivi ad esempio
usavano il bianco e il rosso, alcuni popoli polinesiani usano spargere i capelli di polvere bianca, mentre
alcune tribù americane utilizzano il sangue degli animali.
Molto spessano i disegni avevano una funzione di talismano.
L’evoluzione della pittura tribale è la body painting nata negli anni ‘60
ACCESSORI E DECORAZIONI ACCONCIATURE TRIBALI

Lo scopo delle decorazioni è Le


q u e l l o d i m a n d a re u n
acconciature
messaggio, per
oggi come
impressionare gli altri.
allora hanno
Con l’abbigliamento le uno scopo
decorazioni diminuiscono o comunicativo,
ne entrano a far parte, come
nascono cosi i primi gioielli i l’appartenenz
materiali utilizzati erano a a gruppo
(piume conchiglie, denti, o sociale.
ossa).
ASTUCCIO PENICO
L’astuccio penico nasce come un dispositivo di protezione, ma diventa anche un modo per sottolineare la
propria virilità, è formato da un astuccio che può essere fatto da diversi materiali, e una cintura per fissare
l’astuccio al corpo.
Ancora oggi alcune tribù lo utilizzano
TATUAGGI E CICATRICI ORNAMENTALI
I tatuaggi sono decorazioni permanenti, derivano
dalla Polinesia e il primo metodo era quello di
martellare una punta imbevuta d’inchiostro per
incidere la pelle.
In india in oltre usavano anche ricamare la pelle
attraverso l’utilizzo di ago e fili colorati.
Successivamente il tatuaggio diventa in disuso
storicamente solo i prigionieri e le persone poco
affidabili utilizzavano i tatuaggi tanto che nel 787
d.C la pratica di tatuarsi diventa vietata.
Nella cultura moderna I tatuaggi vengono
considerati una vera e propria forma d’arte e hanno
una grandissima diffusione.
DEFORMAZIONI DEL CORPO
Le deformazioni del corpo arrivano dal desiderio delle persone di
modificare il loro corpo, possiamo considerare deformazioni varie pratiche
che vanno da rasare o intrecciare i capelli, a forare le orecchie o altre parti
del corpo.
Ma esistono metodi molto più estremi come strappare le unghie o
deformare varie parti del corpo come il collo, cranio e i piedi e la vita
(attraverso l’utilizzo del corsetto)
Un esempio eclatante sono i cosi detti “piedi di loto” un usanza delle
nobildonne cinesi, di comprimere la forma dei loro piedi, non permettendo
di crescere in modo naturale ciò portava a gravi problemi motori.
Un altro esempio è quello dei “colli giraffa” le donne di alcune tribù
dell’Asia modificano la lunghezza del loro collo attraverso degli anelli che
con il tempo vengono sovrapposti uno sopra l’altro.
Ma forse la deformazione più utilizzata e duratura nel tempo è quella della
vita attraverso l’utilizzo dei corsetti, si diffondono in tutto l’occidente a
partire dal 16° secolo e utilizzate fino al 19° secolo da quasi tutte le donne
di ogni classe sociale.
EVOLUZIONE DEL COSTUME
-drappeggio all’origine del costume
-drappeggio ne costume etnico.
-costruzione degli abiti nella cultura occidentale
DRAPPEGGIO ALL’ORIGINE DEL COSTUME
La prima forma d’abbigliamento è nata nella preistoria attraverso le pelli
di animali che venivano drappeggiati sul corpo, senza taglio ne cucito.
Nell’antica Grecia il drappeggio era considerato una vera e propria arte,
erano arrivati a creare varie forme in base al modo di drappeggiare,
inserendo anche l’utilizzo di una o due cinture in vita, con i romani si
arriverà alla cosi detta toga romana ovvero una specie di scialle di lana
indossato sia da uomini che da donne, successivamente la toga divento uno
status sociale le classi nobili non potevano uscirne senza.
Con l’arrivo del cristianesimo nel 313 d.C il corpo venne sempre più
coperto da strati di tessuto. Ma ancora oggi molte tribù come i maasai
utilizzano pezzi di stoffa avvolti sul corpo.
Un altro esempio di drappeggio è il costume tipico indiano, il dhoti per gli
uomini e sari per le donne
L’ANTICO EGITTO

Il regno dell’antico Egitto è uno dei più lunghi della


storia, durato quasi 3000. E durante questo periodo la
quasi totalità dell’abbigliamento indossato dagli egizi
fu realizzata con il lino. Questo tessuto infatti era
adatto al clima caldo.
Gli abiti erano formati da linee semplici con pochissimi
tagli.
Altro elemento caratteristico dell’abbigliamento egizio,
sono le collane, bracciali e cinture riccamente elaborate.
COSTUME BIZANTINO
Dopo la caduta dell’impero romano nel 476 d.C Costantinopoli divenne capitale dell’impero bizantino. Grazie allo sviluppo
raggiunto si creò una mescolanza di stili diversi. E l’abbigliamento diventa anche simbolo di uno status sociale.
I nobili indossavano grandi vesti riccamente decorate (pietre e fili dorati), mentre il popolo indossava semplici tuniche di lana.
COSTUME MEDIOEVALE
Durante quest’epoca generalmente gli abiti erano dal taglio molto semplice
poco più di due rettangoli fatti in lana o in lino ma nelle zone più fredde
potevano essere rivestiti in pelliccia.

Uomini e donne indossavano larghe tuniche cucite insieme in diverse foggie e


unite da cinture.

Inoltre gli uomini vestivano dei calzoni corti attillati, antenati dei pantaloni,
avvolti fin sotto il ginocchio con fasce di lana o pelle.

Sotto la tunica portavano generalmente delle sottovesti in lino. Tra


l’abbigliamento religioso e quello laico c’erano poche differenze.

Le donne si coprivano il capo con un velo in omaggio al cristianesimo.

Intorno al 1100/1200 l’abbigliamento diventa più elaborato per la prima


volta vengono messe in mostra le forme del corpo, entrambi i sessi portavano il
BLIAUT una tunica di seta leggera con lunghe maniche e uno strascico.

Ma è soprattutto con il medioevo che la differenziazione delle classi sociali


inizia sempre di più a notarsi nel modo di vestire , infatti i contadini
utilizzavano abiti piu corti e grezzi a adatti al lavoro.
L’ARMATURA

L’armatura è l’origine del costume occidentale da qui


si parte per poi arrivare a tagli di stoffa modellati sul
corpo dove le singole parti vengono cucite insieme.
La caratteristica principale del l’armatura e quella di
essere aderente al corpo, cosi infatti diventeranno
anche gli abiti.
Il costume rinascimentale su ispirazione delle
armature mostra una grande varietà di forme.
I CARTAMODELLI
Il primo libro di cartamodelli appare nel 16
secolo in Spagna, di solito pero il sarto
tagliava il modello direttamente dalla stoffa e
ognuno aveva il proprio metodo per creare i
volumi.
Ma sempre di più si arriva ad ottenere dei
capi sartoriali d’eccellenza, e unici.
Per i capi maschili l’inglese Brummell crea lo
stile del dandy (caratteristica la ricercatezza
delle forme e dei colori e dal taglio perfetto)
l’Inghilterra infatti nel tempo diventerà
molto importante per quanto riguarda il
settore della sartoria maschile specialmente i
negozi di Savile road
1500
In Italia,Spagna,Francia,Germania,Inghilterra.
RINASCIMENTO ITALIANO (ARCHITETTURA)
La caratteristica del rinascimento è lo sviluppo delle masse in orizzontale al contrario del verticalismo
gotico. Le caratteristiche dell’architettura rinascimentale sono le forme classicheggianti, arrotondate
(cupole, volte semicircolari) materiali solidi che danno senso di pesantezza come il bugnato.
Tutto ciò per dimostrare quanto il mercato sia fiorente e rappresentare la nuova cultura capitalista.
Ci si ispira all’ antichità classica si studiano i grandi filosofi greci e si riutilizza il latino come lingua per
l’arte e la filosofia, l’uomo diventa potente per ciò si afferma una visione antropocentrica del mondo,
dove anche la natura è soggetta al volere dell’uomo (umanesimo)
COSTUME COME RAPPRESENTAZIONE DELLO STATUS SOCIALE

Come già detto in precedenza con il fenomeno della mobilita sociale nasce il fenomeno
Moda, durante il rinascimento la classe mercantile diventa sempre più ricca e potente
nasce cosi la borghesia, inoltre fu in questo periodo che dagli indumenti drappeggiati si
passava dei veri e propri abiti modellati sul corpo. Segando cosi la nascita dell’arte
sartoriale.
Inoltre l’umanesimo poneva l’uomo al centro del mondo, pensavano di poter dominare
qualsiasi cosa, ed era diventato sempre più importante mostrare la propria ricchezza e
potenza attraverso l’esibizione di gioielli, abiti, palazzi sontuosi e opere d’arte che
raffiguravano ritratti dei committenti.
Per questo motivo gli abiti diventano un mezzo per mostrare il proprio status sociale,
l’abbigliamento diventa sempre più ricco di capi, per ciò vengono realizzati abiti
lussuosi creati con stoffe preziose e adornati di pietre altrettanto importanti, la
silhouette si poteva iscrivere in un rettangolo ampio.
FIRENZE E PRATO
Le città di Firenze e Prato diventano importanti produttori di
tessuti di alta qualità, broccati di fili d’oro e argento,
damascati, velluti di seta.....
Infatti l’Italia durante il rinascimento aveva il completo
monopolio della produzioni di tessuti pregiati.
I colori caratteristici sono quelli caldi specialmente il rosso e
l’oro che simboleggiano la ricchezza
Su ispirazione all’antichità veniva molto usato il drappeggio
che permettevano anche l’estremo consumo di stoffe (un modo
ulteriore per simboleggiare la ricchezza)
Queste creazioni venivano richieste presso le più importanti
corti europee permettendo il grande commercio di stoffe
L’ABITO RINASCIMENTALE

A partire dal XV secolo, una sempre più strutturata silhouette prese a


nascondere i contorni del corpo, definendo anche il rango di chi indossava
l’abito, la silhouette verticale sottolineava il gusto per l’arte gotica, inoltre
durante il rinascimento si erano ormai poste le basi per la sartoria odierna.
L’ indumento maschile più utilizzato era il farsetto, (giacca aderente), le
maniche erano imbottite e finivano sopra il gomito in modo da lasciare scoperte
le camicie.
Per le donne invece le forme morbide e drappeggiate vengono sostituite da abiti
formati da corsetti per stringere il punto vita e gonne molto ampie, anche le
maniche diventano sempre più ampie ed elaborate.
MODA SPAGNOLA

La Spagna nel 1500 era il paese più ricco e potente,


influenzerà nel modo di vestire tutti gli altri paesi.
Principalmente da influenza spagnola vengono introdotte le
gorgiere (collo rigido bordato di pizzo che non permette di
muovere liberalmente il collo), e il busto a punta per le donne
che appiattiva completamente il seno, infatti le forme naturali
del corpo vengono abolite cosi come i drappeggi si tende a
utilizzare dei tessuti più rigidi simili al metallo.
I colori diventano acromatici nero bianco e grigio.
Per gli abiti da uomo ci si ispira alle corazze. Infatti il farsetto
diventa sempre più rigido e appuntito sul davanti.
1500 IN FRANCIA
La moda francese subisce influenza spagnola ma sopratutto italiana,
quando Caterina de Medici sposa il re di Francia Enrico II.
Caterina fu una figura molto influente, decise di portare in Francia
cuochi, artisti e profumieri italiani.
Per quanto riguarda la moda stabili una linea morbida, drappeggiata
con colori caldi e sensuali.
Da modello spagnolo mantiene il corsetto allungato che appiattiva
completamente il seno, ma preferisce contrastare la vita stretta a una
gonna molto ampia “a tamburo” creando una silhouette a clessidra.
Nasce il cosi detto “collo alla medici” ovvero una gorgiera aperta sul
davanti permettendo di mostrare delle scollature molto ampie.
Anche per il costume maschile abbiamo dei colori più chiari e tessuti
più morbidi rispetto a quelli spagnoli viene inserita un imbottitura
sulla pancia detta a “becco”, gli uomini francesi non utilizzano la
gorgiera ma su modello spagnolo mantengono la cappa corta.
1500 IN GERMANIA

La Germania al contrario di altri paesi europei commerciava con


la Russia stoffe e pellicce, per questo motivo nei costumi tedeschi
del ‘500 vediamo abiti voluminosi, con pesanti mantelli di velluto
foderati di pelliccia, decorazioni multicolore, catene d’oro e grandi
strascichi per gli abiti femminili.
su ispirazione delle uniformi lacerate e rattoppate in modo
pittoresco dei lanzichenecchi (soldati mercanterai) i grandi
borghesi e nobili usavano tagliuzzare i loro abiti mostrando lo
spreco delle stoffe per esibire la loro ricchezza.
Ma quando nel 1519 Martin Lutero formula le tesi contro la
chiesa cattolica fondando la fede protestante, il colore nero e abiti
sobri si impongono nel modo di vestire dei protestanti. La
sobrietà, la mancanza di colori e accessori vistosi diventeranno nel
tempo segno distintivo dei protestanti.
1500 IN INGHILTERRA

Durante la prima meta del 1500 il


modo di vestire è influenzato dalla
Germania, quindi vediamo grandi
volumi e fodere in pelliccia, ma inoltre
l’Inghilterra si distingue per abiti
comodi e solidi dalle proporzioni
squadrate.
Mentre durante la seconda meta del
‘500 prevale un influenza francese,
colori chiari e grandi gorgiere.
Il costume maschile diventa
stravagante e pieno di gioielli.
ELISABETTA I
Elisabetta I viene incoronata regina nel 1559, durante il suo
regno (1603) l’Inghilterra vive un momento di splendore
economico, commerciale, militare.
Commerciando con molti paesi come la Russia e l’India vengono
introdotte sete orientali e pellicce preziose introducendo nel
costume elementi esotici.
Elisabetta vuole rappresentare la potenza raggiunta per questo
motivo crea un immagine artificiale dalle proporzioni innaturali e
esagerate.
Amava moltissimo le perle che indossava in grandi quantità sia
per decorare gli abiti sia come gioielli, i colori che più utilizzavano
erano il rosso l’oro e l’argento ma soprattutto il bianco e il nero.
Curiosità: ancora oggi Elisabetta I viene considerata un icona di
stile, molti stilisti si ispirano a lei come Jean Paul Gaulthier,
Vivienne Westwood.
1600
il barocco, Evoluzione del costume militare,Olanda nel secolo
d’oro, barocco in Francia.
IL BAROCCO

La parola barocco indica una perla di forma irregolare.


Il barocco nasce in Italia nel XVI contemporaneamente alla controriforma, quindi
coincide con la rinascita della chiesa, infatti il primo esempio di barocco sono
proprio le cattedrali.
Le caratteristiche principali sono: la dilatazione dello spazio, pittura “trampe
l’oeil” (vedute prospettiche dipinte),teatralità infatti le scenografie raggiungono il
massimo splendore.
Si tende a dilatare lo spazio il più possibile e renderlo estremamente lussuoso.
EVOLUZIONE DEL COSTUME MILITARE
Durante il 1600 le corazze aderenti di metallo hanno perso il loro
utilizzo,a causa del invenzione delle armi da fuoco.
Questo cambiamento militare ha portato cambiamenti importanti anche
nell’abbigliamento civile.
I volumi aumentano diventando sempre più fantasiosi.
E gli elementi della corazza come l’elmo o il pettorale diventano oggetti
simbolici che i nobili utilizzavano per mostrare lo status sociale
Inoltre nell’esercito viene introdotto il reggimento di cavalleria, per cui
nell’abbigliamento vengono introdotti gli stivali col tacco da uomo che
diventano la calzatura più alla moda.
OLANDA NEL SECOLO D’ORO

Grazie alle conquiste coloniali e al commercio l’Olanda diventa il


paese più ricco del mondo.
Pero la ricchezza del paese non rispecchia il modo di vestire, infatti
gli abiti erano principalmente neri (nero calvinista) con colli e polsi
di pizzo bianchi.
In realtà le stoffe di colore nero erano le più costose, perché il più
difficile da ottenere specialmente sui velluti di seta. E i colli di
pizzo fatti a mano rappresentavano il lusso più estremo.
Quindi in realtà la sobrietà apparente era estremamente costosa
BAROCCO IN FRANCIA
La Francia divenne leader indiscussa dello stile europeo, le radici della
moderna industria della moda sono da ricercare nella Parigi degli ultimi
decenni del seicento.
Questo processo è un tutt’uno con il regno di Luigi XIV e il suo ministro
delle finanza e Jean Baptiste Colbert.
Il vestito di corte francese raggiunge un livello di impareggiabile splendore
e per tutto il secolo ne rimase modello per le altre corti europee.
Il grand’abito di corte femminile è il culmine del lusso stringeva la donna
in una forma a coni rovesciati, molto scomodo e ingombrante, è composto
da un corpino, la gonna con lo strascico, il corpino è sostenuto da delle
stecche di balena, alzava il seno mettendo in mostra la scollatura e tirava
le spalle all’indietro. Per quanto riguarda l’abito maschile, comprende il
giustacuore (giacca stretta al busto che arriva fino alle ginocchia), il gilè e
i pantaloni al ginocchio.
Altro elemento importante erano le calze canons ovvero
una doppia calza che veniva decorata con pizzi, e legata
al bordo del pantalone, venivano cerate calze sempre più
raffinate e ricche sotto l’esigenza della nobiltà.
La silhouette che meglio descrive il 600 è un triangolo,
anche la scollatura degli abiti assume una forma
triangolare.
Nascono sempre in questo periodo i pigiami e le vestaglie
ovvero abiti comodi adatti per stare in casa, sono di
origine orientale infatti la vestaglia deriva dal caftano e
il kilo dalla tradizione indiana.
LA CORTE DI VERSAILLES
La reggia di Versailles era la residenza di Luigi XIV e la sua corte, è la rappresentazione del lusso più estremo, e simboleggiava
la ricchezza e il potere della Francia, la reggia è formata dal palazzo, i giardini ricchi di statue fontane e un immenso lago
artificiale, un teatro riccamente decorato dove lo stesso re amava esibirsi.
Il re usava la moda come uno strumento politico, puntava all’utilizzo di cose estremamente costose.
La nobiltà aveva l’obbligo di abitare a Versailles inoltre ogni cosa che il re decideva in caso di etichetta e stile loro dovevano
eseguire, tanto che molti erano sempre indebitati per rimanere al passo con la moda.
Una delle mode più importanti che nacque in quel periodo fu l’uso della parrucca sia da uomo che da donna e i tacchi molto alti
che aiutavano a slanciare la figura
Appare un nuovo tipo di abbigliamento maschile chiamato justaucorps (aderente al corpo) che sostituisce il farsetto. Diventa
colmo di dettagli come galloni pizzi dorati molti bottoni e grandi risvolti alle maniche.
Vengono sostituiti i pantaloni ampi con le culottes
Inoltre fu proprio Luigi XIV a stabilire per la prima volta nella storia delle uniformi per l’esercito.
Viene introdotta la stagionalità degli abiti
IL 1700
In Francia , regno di Luigi XV, rococò, illuminismo
COSTUME VENEZIANO

A Venezia molto importante oggi


come allora era il carnevale, da
questa festa si diffonde l’uso nella
moda di maschere e mantelli in tutta
Europa
1700 IN FRANCIA
Nel 1715 muore re Luigi XIV per la Francia finisce un periodo molto difficile
infatti sulla fine della sua vita il re era depresso e aveva perso quasi tutti gli
interessi per feste e balli, pertanto anche per quanto riguarda la moda era
rimasta quella del 1600.
Il suo successore sarà il figlio Luigi XV che all’epoca ancora minorenne sara
sostituito dal reggente il duca Filippo d’Orlean. Il suo regno viene ricordato
come il periodo di massima eleganza per quanto riguarda il costume, che diventa
più leggero infatti si abbandonano stoffe pesanti e rigide
Il re promuoverà una serie di riforme allo scopo di far rinascere l’economia del
paese, soprattutto promuove la produzione degli oggetti di lusso per poi
commerciarli in tutta Europa.
Durante la prima meta dell’700 è molto importante citare il l’uso di cosmetici
che venivano usati sia da uomini che da donne soprattutto la cosi detta “biacca”
(fondotinta molto spesso di colore bianco e altamente tossico contenendo
mercurio)
Inoltre era in voga disegnare venuzze blu per far sembrare la pelle molto sottile
(nasce l’espressione sangue blu)
ROCOCÒ
Con il regno di Luigi XV nasce lo stile rococò molto amato
dalla sua favorita madame de Pompadour (1721-1764)
figura centrale della corte soprattutto per quanto riguarda
la moda
Il rococò si diffonde in pittura architettura interni e moda.
Per quanto riguarda la pittura i temi principali erano la
pastorale, e l’erotismo molto importante fu l’influenza del
filosofo Jean Jacques Rousseau, era una pittura luminosa
ricca di colori chiari con scene ambientate nella natura

Anche per quanto riguarda gli interni delle case, si preferiva


utilizzare colori chiari, linee sinuose che ricordavano la natura .
Che erano in netto contrasto con i mobili pesanti e bronzi
d’orati dello stile barocco.
ROCOCÒ
I colori chiari e il tema della natura (floreale) viene ripreso anche nella moda,
nasce l’abito alla Watteau o sack, era a forma di trapezio, viene allacciato sul
davanti per mostrare l’abito sottostante, la gonna non era sostenuta da un
panier ma faceva affidamento su sottogonne inamidate, non costringeva la
donna in una forma soffocante.
Nasce la tenuta neglige ovvero un abbigliamento da casa più comodo rispetto a
quello formale.
Quindi l’abbigliamento del rococò si può generalmente iscrivere sia per uomo
che per donna in una silhouette a triangolo, spalle piccole a contrasto con la
gonna ampia per slanciare l’insieme, e scarpe a pantofola per entrambi le
cosiddette “mule” .
Curiosità: l’abbigliamento in deshabille era una denotazione di distinzione ed
elezione sociale, infatti solo i membri più elevati della corte potevano esibirsi
cosi in pubblico o addirittura fasti ritrarre in queste vesti.
L’ABITO ADRIENNE

Dopo il 1715 ci si concentro più su una silhouette


bidimensionale, piatta davanti e dietro ma ancora più
rigonfia sui fianchi.
Ed entro il 1750 questo tipo di abito sostituì il
grand’abito di corte.
Il volume alle gonne era dato dal panier aiutato da
sottogonne inamidate
ILLUMINISMO
L’illuminismo fu un movimento culturale di larga portata, (sociale letterario, filosofico).

Nacque in Inghilterra ma si diffuse in tutta Europa, illuminismo voleva come dice la


parola illuminare la mente delle persone basandosi sulla razionalità, il metodo scientifico
e l’uso della ragione.

L illuminismo si sviluppo in Francia dove risaltarono figure come Voltaire Montesquieu


che ammisero essersi ispirati direttamente dal l’Inghilterra ed a filosofi come Newton
Bacon e Locke.

Quindi si può dire che con l’arrivo di questa corrente filosofica basata sulla razionalità
anche il modo di vestire è cambiato meno vistoso e appariscente rispetto a quello che si
era visto fino ad all’ora.

Quando nel 1789 in Francia scoppia la rivoluzione la moda verra completamente


stravolta, si tendeva ad avere un abbigliamento povero vengono abbondati tutti gli sfarzi
legati alla nobiltà.

Viene introdotta la fusciacca per la pistola, la giacca Carmagnola e sul cappello viene
inserita la coccarda tricolore anche il modo diportare i capelli cambia, si terra un taglio
spettinato corto. Ma alla fine della rivoluzione l’abbigliamento è ancora esagerato gli
abito maschili prevedono colori forti e ricche decorazioni, per le donne invece nasce il cosi
detto stile direttorio.
STILE DIRETTORIO

Lo stile direttorio nasce dopo la rivoluzione francese,


da qui il nome direttorio.
Lo stile prevede capelli boccolosi raccolti da nastri
sullo stile dell’antica Grecia, il punto vita si alza sotto
il seno e gli abiti vengono realizzati utilizzando tessuti
trasparenti, non avevano le maniche ma o erano corte
oppure vi erano le spalline.
Le scarpe utilizzate erano i sandali alla schiava.
1800
Eventi principali, evoluzione silhouette femminile, stile
impero,riviste, dopo Napoleone, romanticismo, queen Victoria
EVENTI PRINCIPALI
Il 1800 è una secolo di radicali cambiamenti ricordiamo ad esempio la rivoluzione
industriale, la lotta per l’emancipazione femminile.
In ambito tessile, l’invenzione del telaio meccanico e della macchina da cucire
cambiano radicalmente il modo di fare moda e tessuti.
Nascono i coloranti sintetici molto più resistenti e brillanti rispetto a quelli naturali,
con nuove gradazioni di colore come il giallo limone, fucsia viola.
Anche in ambito culturale e artistico ci sono innumerevoli innovazioni, ad esempio
Darwin scrive “l’origine delle specie”, viene scritto il manifesto del partito comunista
da Marx, mentre per l’arte nascono ad esempio i colori a tubetto che permettevano agli
artisti di dipingere al di fuori dello studio, si impone in tutta Europa lo stile dell’Art
nouveau ispirato al movimento della natura.
In questo secolo assistiamo all’arrivo della biancheria intima di cotone grande
innovazione nel campo dell’igiene.
Nasce il movimento delle suffragette, donne che combattevano per i loro diritti, in
questo modo nascono abiti nuovi adatti per il lavoro come le gonne pantalone
EVOLUZIONE DELLA SILHOUETTE FEMMINILE
Nel 1800 non si imporra mai un vero e proprio stile, infatti convivranno tra l’oro
innumerevoli stili, dal neoclassico, impero e neogotico.
1800: silhouette ovale il corsetto non stringe più la vita ma sostiene il seno che
viene esibito dalle grandi scollature.
1810: silhouette a clessidra si riutilizza nuovamente il corsetto per stringere la
vita, (influenza del balletto classico) si guarda alle mode del passato infatti
vengono introdotte le gonne ampie, e il collo alla Bertha.
1815: utilizzo delle sottogonne in crinolina
1825: sotto diretta influenza del balletto classico nascono le scarpe a ballerina,
l’abbigliamento maschile diventa più sobrio, senza colori o gioielli vistosi, il
contrario di quello che accade per l’abito femminile.
1835: il corsetto diventa sempre più stretto e i volume delle gonne aumentando
nasce anche la moda di cambiarsi innumerevoli volte al giorno in base al luogo in cui
ci si trova.
1860: il volume della gonna viene spostato sul dietro, abito
alla Polonaise dove per la prima volta vengono inserite le
tasche. Permane la silhouette ad esse con un vitino strettissimo
“petto a piccione”e grande volume nei fianchi. Inoltre in questo
periodo la regina vittoria trasmette la moda dell’abito da lutto
che pero non deve essere considerato un abito triste e noioso
bensì ricco di decorazioni e molto raffinato .
gli uomini diventano sempre più “ vecchi” per sottolineare il
loro status di capofamiglia, rinunciano ogni tipo di frivolezza,
e si inizia a portare il bastone da passeggio .
STILE IMPERO
Nel 1800 in Francia sale al potere Napoleone Bonaparte, con
lui nasce il cosiddetto stile impero, infatti moda e architettura
vengono studiati in modo da esaltare e dimostrare a tutta
Europa la potenza e i valori francesi.
Napoleone era un grande amante degli studi classici in
particolare della civiltà romana ai tempi di Cesare, come
possiamo vedere infatti nel dipinto che raffigura
l’incoronazione sono molti gli elementi che rimandano alla
Roma antica, come ad esempio la corona dorata simile
all’alloro, o il grande mantello di velluto color porpora.
Lo stile impero è molto simile a quello del direttorio ma non
esalta più le trasparenze, erano molto di moda i gioielli di
gusto orientale e lo scialle drappeggiato di cashmere
Per l’abito femminile con lo stile impero il punto vita
viene spostato sotto il seno che veniva sostenuto da delle
coppe e esaltato dalle scollature. Si riutilizzano in
maniera più morbida le gorgiere e grandi strascichi per
allungare la figura. I colori più diffusi erano il bianco e
l’oro, si utilizzano molto i gioielli e boa di pelo.
Per quanto riguarda la moda maschile anche qui abbiamo
dei richiami all’antichità prima di tutto i capelli vengono
portati corti, alla Titus.
Si indossava una camicia bianca dei pantaloni culottes
sempre di colore chiaro e un frac o redingote scuro. Anche
l’abito di corte era fatto dello stesso modo eccezione per
le decorazioni che potevano essere più articolate.
RIVISTE DI MODA

Grazie ai nuovi metodi di stampa, le riviste che venivano stampate con regolarità (settimanale o
mensile) ebbero un ruolo molto importante.
Una delle riviste di moda più diffuse era quella francese “la mode illustrée” qui venivano dettate le
regole per quanto riguarda l’abbigliamento femminile, dai tessuti più ricercati a quali abiti
indossare in base alle diverse occasioni, ma venivano anche consigliate le pettinature più in voga, e
come vestire i bambini.
Fu proprio con le riviste che il gusto per la moda si diffonde anche nei ceti più bassi della società
questo porta sempre più persone a acquistare capi o accessori che erano ritenuti di moda ( nascita
dei grandi magazzini).
DOPO NAPOLEONE.....

Alla morte di Napoleone si apre un periodo in cui viene nuovamente


istaurata la monarchia borbonica, fino al 1851 quando sale al potere
Napoleone III la cui moglie diventerà un esempio di stile.
Infatti la moda femminile e maschile cambia, per la prima viene
introdotta la gonna conica leggermente più corta e meno fluida realizzata
con tessuti rigidi. Il punto vita resta alto e viene coperta ogni nudità.
Per quanto riguarda la moda maschile viene introdotta la giacca spencer
ovvero più corta rispetto al frac, si introduce il corsetto anche per l’uomo
per assottigliare il puto vita e esaltare le spalle larghe.
Entrano in uso i pantaloni larghi per il giorno e mantengono le culottes
per la sera.
Le calzature più di moda erano le cosi dette pumps scarpe in vernice nere
decorate da una fiocco.
ROMANTICISMO
Il romanticismo è un movimento che caratterizza la seconda meta del 1800
vengono esaltati i sentimenti come la malinconia, e l’amore per il sublime della
natura.
La scozia, è considerata il paese ideale per il romanticismo, grazie alle opere di
Walter Scott.
E sotto influenza scozzese nella moda si diffonde l’utilizzo del tartan ma anche
la mantellina dallo stile inglese e il kilo ovvero il cappello a cilindro.
Inoltre durante il romanticismo la moda esalta la differenziazione tra i due
sessi, gli abiti femminili insistevano sulla fragilità della figura, con grandi
fianchi e vita stretta
Per quanto riguarda la moda maschile, si basa su colori scuri frac o redingote.
L’abito femminile invece si sbizzarrisce, influenzato soprattutto dal costume del
balletto classico, le maniche diventano a palloncino, il punto vita viene ristretto
e le gonne sorrette dalla crinolina le scarpe invece imitano quelle delle ballerine e
i punti del corpo considerati fragili come collo caviglie e sterno vengono lasciati
scoperti
QUEEN VICTORIA
Le regina vittoria è uno dei personaggi più importanti del 1800 ma in generale
della storia, nata nel 1819 a 18 anni viene incoronata regina d’Inghilterra e
morirà nel 1901.
Nel 1840 sposa il principe Albert, il loro è un matrimonio d’amore tanto che una
volta venuta la prematura scomparsa del marito nel 1861 la regina vestirà per il
resto della sua vita l’abito nero da lutto facendolo diventare un capo di moda.
Lei rivoluzionerà la moda e lo stile di vita dell’intera società tanto che il periodo
del suo regno passera con il nome “stile vittoriano”.
La moda vittoriana prende elementi dallo stile impero e dal romanticismo
soprattutto per quanto riguarda il tartan scozzese .

Altra novità introdotta dalla regina e l’abito matrimoniale di colore bianco, la scelta di questo colore è dovuta dal fatto che
ricorda la purezza, e la tradizione dell’abito bianco da sposa è rimasta fino ai giorni nostri.
Lei si prende molta cura dell’ accudimento dei bambini, farà numerosi leggi contro lo sfruttamento di essi, creando anche abiti
piu comodi pensati per loro, infatti prima i bambini e le bambini erano vestiti esattamente come gli adulti.
IL DANDY

L’inizio dello stile dandy possiamo attribuirlo George


Brummel (1778-1840), figlio di un valletto di corte
introdusse un nuovo concetto di eleganza che deve
prestare attenzione al taglio, ai vestiti fatti su misura.
Il dandy generalmente è una figura di transizione,
solitaria e riconoscibile tra la folla come ad esempio il
poeta Oscar Wilde che opera in un periodo in cui la
moda maschile e rigida e limitata a colori scuri lui
invece invita a d utilizzare colori chiari e trasforma il
corpo in un opera d’arte. Si adopera insieme alla
moglie a combattere l’uso dei corsetti creando l’abito
riformato che permetteva la libertà del corpo.
MODA PRERAFFAELITA

Il movimento artistico dei preraffaelliti nasce e si esaurisce in


Gran Bretagna, nei suoi ideali aspira a ricreare la purezza
antiaccademica, i temi più frequenti erano quelli biblici,
shakespeariani, i principali autori erano William Morris, Dante
Gabriele Rossetti.
Per quanto riguarda la moda volevano eliminare tutti gli elementi
di costrizione come i corsetti, l’abito era costruito in modo da
cadere sul corpo con pieghe voluminose, a partire da una
scollatura chiusa e arrotondata, e raccolto invita per mezzo di
una cintura
1900
Secolo di cambiamenti, Paul Poiret, prima guerra mondiale,
anni ‘20 e Coco Chanel, anni ‘30, Elsa Schiaparelli, seconda
guerra mondiale, anni ‘50 e Dior, anni ‘60, Yves Saint Laurent,
Anni ‘70, anni ‘80, anni ‘90, 2000 i poi
SECOLO DI CAMBIAMENTI
Fino allo scoppio della prima guerra mondiale non abbiamo grandi sconvolgimenti dalla moda del 1800,
tranne per qualche eccezione.
Per quanto riguarda le donne gli abiti rimangano pressapoco come quelli di fine 800 salvo per alcuni
aspetti, iniziano a essere più comodi e anche per le donne nascono i primi o capi sportivi.
Per l’uomo viene introdotto il tessuto gessato e una gamma più vasta di pantaloni giacche e camicie, si
diffondono i capi d’abbigliamento sportivo e l’oxford style (giacca blu e pantaloni larghi bianchi)
PAUL POIRET E MARIANO FOURTUNY
Paul Poiret (1876 - 1944) è stato uno dei più importanti
stilisti del 1900 fin da giovanissimo inizia a disegnare bozzetti
di moda che riscuoteranno grande successo prima di tutto
perché lui tende a liberare il corpo dalle donna da corsetti e
giarrettiere, introducendo reggiseni reggicalze e la gonna
pantalone.
Per il suo lavoro si ispirerà molto al clima esotico e orientale.
Con lui si inizia anche a capire l’importanza dell’allestimento
delle vetrine e del marketing per diffondere il suo lavoro.
Con l’arrivo della grande guerra abbiamo il fallimento della
sua casa di moda.
Mariano Fourtuny (1871-1949) fu uno stilista che viene
ricordato per i lunghi abiti plissettati dipinti a mano, da via
all’azienda di tessuti a suo nome che ancora oggi punta a creare
tessuti artistici di alta qualità
PRIMA GUERRA MONDIALE
Con lo scoppio della prima guerra mondiale ci furono grandi stravolgimenti per l’abbigliamento femminile.
Infatti le donne erano chiamate a sostituire gli uomini in guerra sul posto di lavoro.
Vengono abbandonati i corsetti le decorazione e tutto ciò che poteva essere un ostacolo per il lavoro, si passa ad abiti piùcorti.
Anche l’aspetto cambia i capelli vengono tagliati per praticità e la silhouette viene stravolta si annulla il punto vita e dal
corpo formoso si passa ad uno più magro e naturale mentre per l’abbigliamento maschile ancora non ci furono grandi
stravolgimenti.
UNIFORME DEI CORPI MOTORIZZATI

La prima guerra mondiale coinvolse tutte le grandi potenze


compresi gli Stati Uniti, proprio qui nasce l’organizzazione
volontarie del “corpo motorizzato femminile d’America”,
l’uniforme utilizzata dal corpo imitava quello dell’esercito
americano. Molto spesso le donne ambienti che vi partecipavano
si facevano creare le uniformi su misura, dai grandi magazzini
di New York Franklin Simons & company.
1920 E COCO CHANEL
Il 1920 è considerato il decennio dei cosi detti anni ruggenti, il ruolo della donna è cambiato
infatti si ha davanti un donna emancipata e forte.Abbiamo il grande sviluppo e diffusione
della maglieria e di capi più comodi, sportivi, nascono materiali nuovi come il jersey.Per
quanto riguarda l’abito da sera non abbiamo tutta questa libertà, rimangono grandi ricami
anche se l’orlo delle gonne viene accorciato.
Coco Chanel (1883-1971) è una delle stiliste che più di tutti ha rivoluzionato il modo di
vestire delle donne. Fu una rivoluzionaria che per la prima volta vesti le donne moderne, la
sua estetica era votata alla comodità ed essenzialità.
Il suo percorso inizia con la sua boutique di cappelli che avevano un impronta più moderna e
sportiva. Fu influenzata dalla moda maschile dalla giacca caban ma anche dalle camicie e
grazie alle sue idee inizia a proporre abiti dalla silhouette dritta e gonne sopra il ginocchio,
ispirati alla stile marinaresco dai pattern a righe sperimenta materiali nuovi come il jersey,
utilizza colori neutri. Per compensare questo stile semplice inizia a disegnare bigiotteria
molto femminile come fili di perle che diventano simbolo della maison.
Il simbolo più riconoscibile di Chanel è il piccolo abito nero, che sfidava le barriere erette tra
le varie classi sociali, adatto per ogni occasione e ispirato alla donna moderna cosi come il
tailleur, diventato il must-have della donna lavoratrice.
1930

L’inizio degli anni ‘30 e segnato dal crollo della borsa di Wall Street che porta
radicali cambiamenti nel modo di vivere di tutto il mondo, se infatti dopo la prima
guerra mondiale abbiamo un periodo di benessere economico soprattutto in America
fu proprio quest’ultima a subire il più grande crollo economico della storia.
Quindi la frivolezza viene sostituita immediatamente dalla serietà dovuta alla
povertà. Il punto vita si alza e la gonna si allunga nuovamente si ottiene una figura
lunga e sottile, anche se le forme cosi spigolose vengono nascoste da colli in pelliccia,
guanti ,fiocchi e cinture. Nonostante il periodico di crisi non è passata la voglia di
apparire eleganti come le icone del cinema (l’industria cinematografica americana
stava diventando sempre più importante). Gli abiti da sera hanno una silhouette a
sirena con la schiena nuda di colore bianco (white silk dress). L’uomo inizia ad
indossare un abito meno rigido guardando di più all’abbigliamento sportivo.
Curiosità: Jean Harlow star del cinema holliwoodiano, fu la prima in assoluto a
tingersi i capelli biondo platino, altra sua caratteristica è il cosi detto trucco da
bambola labbra a cuore sopracciglia finissime e carnagione pallida.
MARLENE DIETRICH E GRETA GARBO
Marlene Dietrich (1901-1992) è una delle più note icone del mondo Grata Garbo (1905-1990) e una delle attrici più celebri
cinematografico della prima meta del ‘900, divento il modello di della storia del cinema, la sua fama è nata in correlazione con
femme fatale per antonomasia, era celebre per il suo stile quella della Dietrich, per il suo fascino misterioso fu
personalissimo che comprendeva gli abiti dal taglio maschile e il soprannominata la divina. Il suo fisico magro e atletico le
monocolo. Lei si approprio dell’abbigliamento e degli accessori
permette di indossare pantaloni e giacche dal taglio maschile
considerati maschili come il cappello la cravatta e le scarpe brogue. E
facendo nascere cere il cosi detto look androgino.
i capi da lei indossati diventarono universali nel mondo della moda
come i pantaloni , inoltre influenzò stilisti come Yves Saint Laurent
ELSA SCHIAPARELLI
Elsa Schiaparelli (1890-1973) è una delle stiliste più influenti del
XX secolo.
Inizia la sua attività creando uno dei suoi capi più iconici ovvero un
maglione con un fiocco in trompe-l’oeil
Amava moltissimo l’arte tanto che per creare le sue collezioni
collaboro con molti artisti come Duchamp e Dali.
Raggiunge il successo vestendo stelle del cinema come Greta Garbo.
Fu lei a inventare il colore rosa shocking e introdurlo nelle collezione
di haute couture.
Alla morte della stilista la casa di moda chiude per essere rilevata
nel 2007 dall’imprenditore Diego Della Valle, nel 2012 viene
restaurata e nel luglio del 2013 viene rilanciata una collezione
firmata Schiaparelli sotto la guida del designer Christian Lacroix.
Ma sara nel 2019 che il marchio sotto la guida di Daniel Roseberry
diventerà nuovamente famoso grazie all’utilizzo di numerose
celebrità .
SECONDA GUERRA MONDIALE
Durante la seconda guerra mondiale le donne ancora una volta impongono la loro
importanza a e autonomia, molte decidono di arruolarsi per questo motivo vengono
create uniformi militari femminili non troppo diverse da quelle maschili.
Sotto modello delle uniformi si diffonde l’utilizzo delle spalline imbottite nelle giacche e
cappotti.
Inoltre in molti paesi li stenti portarono a un razionamento dei vestiti per questo motivo
si diffondono riviste che illustravano come ottenere nuovi vestiti partendo da quelli che
già si possedevano.
Molte donne in mancanza di calze si disegnavano una riga dietro la gamba, ancora oggi
vengono creati dei collant con la riga disegnata.
Anche la moda maschile prende elementi dalle uniformi militari.
Dopo gli anni di guerra torna la voglia di essere eleganti soprattutto ci si ispira alle
icone del cinema americano. Avviene quindi una netta separazione dal modo di vestire
degli adulti a quello dei ragazzi che volevano assomigliare ai l’oro idoli.
Negli ambienti aristocratici si diffonde la moda di aver abiti di haute couture
(scenografici, e esagerati)
1950 E NEW LOOK DIOR
Come già detto gli anni ‘50 partono con una voglia di rinascita i ragazzi volevano distaccarsi dalla moda degli adulti che li
vedevano come la causa delle sofferenze dovute alla guerra.
Gli uomini adulti guardavano allo stile inglese che dettava regole in ambito di eleganza. Mentre la nuova generazione voleva
mettere in mostra il corpo, per l’uomo si diffonde l’utilizzo della t-shirt, che porto grande scandalo essendo un indumento che
arriva dalla biancheria intima e che ora veniva messo in mostra.

Christian Dior (1905-1957) stravolge completamente la


moda degli a anni 40 con lui abbiamo un ritorno alla
silhouette a clessidra. Nel 1947 presenta la sua collezione
Corolle, si ispira direttamente al passato sopratutto al
rococò, si torna all’utilizzo del corsetto per stingere il punto
vita le gonne si allargano e si allungano fino alla caviglia e
il petto viene evidenziato. Questo stile nuovo influenzerà la
moda degli a anni ‘50 anche se le nuove generazioni non
vestiranno mai Dior vedendolo come il ritorno al passato
che eliminava i diritti acquisiti
Curiosità: il nome New look alla collezione corolle viene dato
da Carmel Snow redattrice della rivista Harper’s Bazaar
1960
Gli anni ‘60 sono segnati dal boom economico, questa è la generazione
dei baby boomers che creano una evidente frattura tra la vecchia e
nuova generazione.
Il mondo della moda e del design viene influenzato dalla nuova
corrente artistica della pop art e optical art portando grafiche
psichedeliche.
L’abbigliamento maschile non è più rigido e formale vengono introdotti
gioielli e colori. Si superano tutti i limiti infatti in questi anni viene
inventata la pillola anticoncezionale e si diffonde l’uso del LSD. Inizia
l’era dell’unisex diffondendo pantaloni da uomo e da donna gonne da
uomo e mini gonne. L’anatomia femminile cambia alle donne
provocanti si preferisce una donna bambinesca, icona sarà la modella
Twiggy . L’haute couture viene vista come qualcosa di vecchio ma ce un
grande slancio per il mondo PAP.
Si formano diverse correnti le principali sono i Bikers (ragazzi ribelli,
giacche di pelle e jeans) e i Mods (fedeli all’eleganza classica)
entrambi sono stili spontanei non frutto dell’operato di qualche
stilista
YVES SAINT LAURENT
Yves Saint Laurent (1936-2008) inizia la sua carriera
come aiutante di Dior alla morte dello stilista sara lui a
prendere le redini della casa di moda. Ma i collaboratori
non vedevano di buon occhio il suo avvicinamento alla
moda delle nuove generazioni cosi decisero di destituirlo
mentre lui era in servizio militare. Nel ‘61 apre la sua
casa di moda, si distinguerà fin da subito per l’abilità di
unire l’haute couture allo street style, introduce i
pantaloni da donna e lo smoking unisex, amante dell’arte
creerà una collezione ispirato a Mondrian “pop art
collection”.
Il suo stile viene influenzato dai numerosi viaggi come la
collezione ispirata alla moda russa o all’Africa
introducendo la giacca sahariana. Altra fonte
d’ispirazione saranno i periodi storici come la scandalosa
collezione ispirata agli anni ‘40
Nel 2002 venderà la casa di moda a Gucci ma si riterrà
indignato dal lavoro dello stilista Tom Ford.
1970

Gli anni ‘70 sono segnati dal movimento Hippie e dal


casual chic.
Gli hippie si distinguevano per i loro ideali di pace e
libertà, vivendo in una comunità che andava oltre ogni
barriera culturale, volevano contrastare la violenta
società occidentale, con loro nasce un costume libero abiti
lunghi morbidi e dai grandi motivi floreali.
Il casual chic significa eleganza in contesti informali,
significativi saranno i cardigan, gonne in lana, e accessori
in jersey, alla moda sono gli abiti fatti ai ferri o a
uncinetto.
1980
Negli anni ‘80 abbiamo un nuovo boom economico, le
donne riescono a far carriera in ambito lavorativo,
questi fattori si rispecchiano nella moda proponendo
una silhouette femminile a triangolo, spalle imbottite
e gambe snelle per mantenere la loro femminilità,
utilizzano colori vivaci grandi pettinature e tacchi a
spillo, ritornano di gran moda le pellicce. I capi che
piu rispecchiano lo stile della donna in carriera sono il
tailleur Chanel, e i pantaloni disegnati da Yves saint
Laurent ma si impone anche l’abito destrutturato
creato da Armani.
In questo decennio assistiamo all’estremismo della
forma fisica sempre di più si ricercava la perfezione
ispirandosi sempre alle star del cinema.
GIORGIO ARMANI

Giorgio Armani è uno degli stilisti italiani più importanti,


si distingue per le sue forme classiche discrete dai toni
chiari.
Il suo capo d’abbigliamento piu iconico è la giacca
destrutturata, che può essere indossata da entrambi i sessi.
Crea abiti per donne lavoratrici di successo.
1990

La moda degli anni ‘90 è la conseguenza della


fusione di tutti i diversi stili che si erano
creati, rappresenta l’anti moda, i tessuti
diventano più semplici ma vengono assortiti
da innumerevoli colori e pattern. Inoltre la
moda viene influenzata dalla musica
soprattuto da movimenti come il grunge e il
britpop.
Ma alla fine degli anni ‘90 le persone iniziano
a stufarsi di tante esagerazioni per questo si
tende a tornare a uno stile più semplice e
minimale.
PUNK
I punk sono una reazione opposta allo
spirito degli hippie loro volevano
discostarsi da tutte le “regole sociali”, il
loro slogan più popolare che può
racchiudere il loro pensiero è “no future”,
esprimono la protesta contro le abitudini
convenzionali .
Anche se in realtà moltissimi designer di
haute couture ancora oggi si ispirano
proprio a questo stile per creare le loro
collezioni, primo fra tutti Gianni
Versace.
I principali elementi dell’oro stile sono
maglioni dai grandi volumi, maglie rotte,
la t shirt diventa un elemento importante
e viene usata come manifesto sociale
DESIGNER DI ROTTURA
Altri designer che si ispireranno allo stile punk sono l’inglese Vivienne Westwood e Franco Moschino, Moschino farà una
grandiosa ricerca stilistica passando dalla pop art, punk, street art, rielaborando il linguaggio popolare in modo ironico,
utilizzando figure molto importanti come la regina Elisabetta.
Altro satirista che rompe con tutte le regole è Jean Paul Gualtier che inserisce l’ironia nelle sue creazione
Gianni Versace analizza lo stile punk, esprimendosi nell’arte della couture
2000
Con il XXI assistiamo all’attenzione ossessiva della cura del
corpo, e alla ricerca della giovinezza che non passa nel
tempo, sempre piu persone si dedicano alla chirurgia
estetica.
Per quanto riguarda la moda sono gli anni del mix and
match, ovvero si mischiano le tendenze del passato portando
ad indossare vari strati di canottiere o t-shirt, sono gli anni
degli stivali timberland dello stile cowgirl e dei pattern a
righe, minigonne a vita bassa cosi come i pantaloni.
Ma dal 2010 in poi l’industria moda è cambiata
radicalmente si aprano le porte alla sostenibilità, si creano
nuove tecnologie, la parte negativa di questo sistema moda è
la nascita del fast fashion e della società consumistica.
Anche se negli ultimi anni si cerca di combattere lo
sfruttamento e scarsa qualità dei prodotti dedicandosi al
secon-hand e soprattutto al ecosostenibilità.
RICERCA PERSONALE
Vivienne Westwood
VIVIENNE WESTWOOD
Vivienne Westwood nasce l’8 aprile 1941 in Inghilterra, da una famiglia della classe operaia. Nel
1962 si sposa con Derek Westwood, e avranno un figlio ma Vivienne si accorge di non essere pronta
per la vita famigliare.

Negli anni 70 incontra Malcolm McLaren, menager della band Sex Pistols, per lui lascerà la sua
famiglia, e insieme apriranno a Londra la boutique SEX dove inizialmente producono le t-shirt per la
band. È qui che la Westwood presenta i sui primi lavori, per lo più creerà abiti in gomma dallo stile
fetish.

I modelli della Westwood sfruttano i tessuti in un modo nuovo, il suo approccio era istintivo,
utilizzava metodi sartoriali non tradizionali ciò conferiva agli abiti volumi particolari, decisamente
eccentrici. Lei preferiva tagliate stoffe intorno al corpo, utilizzo questa tecnica per la prima volta nel
1979 per cerare l t-shirt strappate. Molto spesso alcuni capi erano adattamenti di vestiti già esistenti.
Tanto che i suoi primi capi apparivano il contrario del cosi detto “ben fratto”, scuciti, strappati.
Insieme al compagno McLaren inizia a creare capi sovversivi, anarchici intesi a sovvertire il sistema
dei valori borghesi, un esempio è la camicia Anarchy creata nel 1976, la camicia è stata creata a
partire da un modello Wemblex, ci dipinse sopra delle righe e aggiunse slogan politici, il suo scopo era
quello di scioccare con capi adatti per la guerriglia urbana.

Lei porto in vista il corsetto, facendolo diventare un simbolo dell’identità femminile, li porto sul
mondo del fetish ottenendo risultati che sconvolgevano il pubblico.
Ma sarà nel 1981 che presenterà la sua prima collezione chiamata “Pirates” e dopo due anni debutta sulle
passerelle di Parigi con la collezione Buffalo creando grandissimo scalpore.

Lei si ispirerà molto all periodo vittoriano per creare i suoi abiti tanto che creerà il mini- crini una versione
stravolta dell’abito in crinolina del XVII.

La sua collezione piu iconica avviene nel 1988 una volta che si era separata da McLaren, la collezione è
intitolata Harris Tweed, qui abbandona in parte lo stile punk per concentrasi a cerare una parodia dell’alta
borghesia.

Vivienne riceverà molti riconoscimenti anche da parte della regina Elisabetta, e nel 1989 insegna alla scuola
di moda di Vienna qui incontra Andreas Kronthaler che in breve tempo diventerà suo marito gestendo insieme
a lei la direzione artistica del brand.

Lei ha creato memorabili interpretazioni del passato come il tartan del clan di anglomania (1993), la
collezione Cafè Society (1994).

Altro esempio la collezione ispirata all pittore rococò francese Jean-Antoine Watteau.

Con il passare degli anni la cosa di moda Westwood diventa una delle più importanti al mondo creando una
serie di linee di moda, dall’abbigliamento, maglieria, accessori e profumi.

Vivienne Westwood si concentrerà sull’attivismo climatico, libertà civili e combatterà contro le


discriminazioni di genere.

Nel 2018 annuncia la collaborazione con Burberry di Riccardo Tisci (ha dichiarato che la Westwood è stata
una dei designer che più lo ha ispirato durante i suoi studi di moda.), la collezione si basa sul mix di collezioni
iconiche della Westwood unite allo stile Burberry.
FIGÙRINI
1500 1600 1700
1800
1900
BIBLIOGRAFIA

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