ANGELA AYROLDI
1ªB
GRAMSCI
INTRODUZIONE
La parola MODA deriva dal latino“MODUS” cioè tempo, maniera.
La moda nasce dalla necessità dell’essere umano di coprirsi, prima di PELLI e
PELLICCE, poi con il passare del tempo l’abito assunse una funzione sociale,
distinguendosi per classi sociali.
Un noto sociologo dell’800, SIMMEL disse che VESTIRSI FUORI MODA PUÒ
DIVENTARE DI MODA IN ALTRE SOCIETÀ.
La Moda è nata nel periodo buio del Medioevo in Italia e un altro mezzo secolo dopo
in Francia alla Corte di Borgogna.
In Italia In Francia
LA PRODUZIONE ARTIGIANALE
La produzione artigianale non è più molto diffusa come un tempo.
Gli abiti fatti con questa tecnica sono fatti per un’apposita persona, sono unici e di
conseguenza per il cliente l’abito è un po’ più caro del solito, ma a volte ne vale la pena
in quanto la qualità è migliore perché curata a fondo nei minimi dettagli.
Il sarto, cioè la persona che produce l’abito segue determinate fasi:
1.Il sarto PRENDE LE MISURE della larghezza delle spalle, braccia e gambe,
circonferenza del torace, della vita e dei fianchi.
2.Si PREPARA IL MODELLO IN CARTA con una specie di gesso apposito, per definire
i pezzi di stoffa da tagliare
4.Si chiama il cliente per VERIFICARE CHE LE DIMENSIONI SIANO GIUSTE e per
fare le ultime modifiche
COMPOSIZIONE~ La percentuale dei vari materiali utilizzati se sono più di uno si dice
che sono utilizzati IN MISCHIA (95% di cotone, 5% di Elastane)
GIORGIO ARMANI
È un famoso stilista italiano natol’11 luglio del 1934 a Piacenza. Dopo le superiori
tenta la Facoltà di Medicina alla Statale di Milano, ma dopo 2 anni lascia gli studi,
ma riesce a trovare un lavoro a Milano come “buyer” per i magazzini di “La
Rinascente”.Lavora anche come assistente fotografo, prima di accettare un incarico
in un ufficio di promozione di un'agenzia di moda. Qui ha modo di conoscere, e quindi
anche di far conoscere, i prodotti di qualità che provenivano dalle varie parti del
mondo. Poi inizia a fare la sua prima collezione per Nino Cerruti, e da lì, partirà il
suo percorso da stilista facendolo diventare famoso per i profumi, gli abiti da sposa,
…
GUCCIO GUCCI
Guccio Gucci nasce a Firenze nel 1881. Segue la sua famiglia a Londra dove
lavora come ascensorista presso l’Hotel Savoy: sarà proprio dalla capitale
britannica e dall’eleganza della nobiltà inglese a trarre ispirazione per la
creazione dei prodotti in pelle.
Rientrato in Italia, inizia la sua attività nel 1921 aprendo a Firenze, un
negozio di valigeria e pelletteria artigianale.
Il talento di Guccio si rivela sin da subito grazie alla sua straordinaria
capacità di coniugare l’ispirazione derivata dell’esperienza inglese con la
maestria degli artigiani toscani, dando origine ad intramontabili creazioni.
In breve, la casa fiorentina ottiene un enorme successo per le collezioni di
borse, bauli, guanti, scarpe e cinture ispirate al mondo equestre: saranno
proprio i numerosi clienti amanti dell’ippica che spingeranno Gucci a creare la
sua esclusiva icona del morsetto.
Durante gli anni dell’autarchia, Gucci sperimenta nuovi materiali come canapa,
lino e iuta. Una delle più geniali innovazioni dei suoi artigiani è brunire delle
canne per creare il manico della nuova Borsa Bamboo, la cui curvatura laterale
è ispirata alla forma della sella, poi trova l’ispirazione con il nastro a trama
verde-rosso-verde. Dopo la morte del fondatore dell’azienda fiorentina,
avvenuta a Milano nel 1953, sono i figli Ugo (1899-1973), Aldo (1905-1990),
Vasco (1907-1974) e Rodolfo (1912-1983) a proseguire l’attività.
A metà degli anni Sessanta, Gucci adotta il leggendario logo con le due G
incrociate. L’azienda continua ad espandersi all’estero aprendo negozi a
Londra, Palm Beach, Parigi e Beverly Hills.
COCO CHANEL
È una famosa stilista francese nata il 19 agosto 1883 in provincia di
Parigi, in Francia. Il suo nome è lo pseudonimo di Gabrielle Chanel,
ebbe una infanzia molto umile e triste, trascorsa in un orfanotrofio,
per poi diventare una delle più acclamate creatrici di moda del
secolo scorso. Con lo stile lanciato da lei ha rappresentato il nuovo
modello femminile del '900, ossia un tipo di donna dedita al lavoro, a
una vita dinamica, sportiva, priva di etichette e dotata di autoironia,
fornendo a questo modello il modo più idoneo di vestire.
Inizia la sua carriera disegnando cappelli, prima a Parigi nel 1908 e
poi a Deauville. In queste città, nel '14, apre i suoi primi negozi,
seguiti da un salone di alta moda a Biarritz. Lo strepitoso successo la
colse negli anni venti, quando arriva ad aprire i battenti di una delle
sue sedi in rue de Cambon n.31 a Parigi e quando, da lì a poco, verrà
considerata un vero e proprio simbolo di quella generazione. Ma i
critici e gli intenditori di moda, consideravano l'apice della sua
creatività è da attribuire ai più fulgidi anni ‘30, quando, pur dopo
aver inventato i suoi celebri e rivoluzionari "tailleur" (costituiti da
giacca maschile e gonna diritta o con pantaloni, appartenuti fino a
quel momento all'uomo), impose uno stile sobrio ed elegante dal
timbro inconfondibile. L’impronta di Chanel si fonda sulla ripetitività
dei modelli di base, le varianti sono costituite dal disegno, dai
tessuti e dai dettagli, ce lo conferma anche una frase che diceva
sempre: “la moda passa, lo stile resta”
LAURA BIAGIOTTI
Laura Biagiotti è nata a Roma sotto il segno del Leone, è uno dei più grandi
nomi della moda italiana. Dal 1980 vive e lavora nella campagna romana, nel
Castello Marco Simone: un monumento nazionale dell’XI secolo riportato
all’antico splendore dopo anni di paziente restauro assieme al marito Gianni
Cigna, prematuramente scomparso nell’agosto 1996. L’interesse di Laura
Biagiotti per la moda ha inizio negli anni ‘60 quando segue le orme della madre
Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier. Laura Biagiotti è conosciuta
in tutto il mondo per la straordinaria qualità della sua moda: il New York Times
l’ha definita “The Queen of Cashmere” – la Regina del Cashmere – per il suo
amore per questo filato prezioso che ha usato fin dalla prima collezione con un
approccio coltivato e diverso, evolvendolo in una dimensione moda che prima gli
era sconosciuta.
Laura Biagiotti è considerata l’Ambasciatrice della Moda italiana nel mondo,
per aver intrapreso pionieristicamente relazioni commerciali e culturali con
molti paesi stranieri. Il 25 Aprile 1988 a Pechino ha avuto luogo un evento
unico nella storia della moda: 30 modelle cinesi hanno indossato le più
significative creazioni della carriera di Laura Biagiotti, che diventa così la
prima stilista italiana ad aver sfilato in Cina. Quasi centocinquanta abiti hanno
reso omaggio alle materie prime prodotte in Cina da secoli: sete e cashmere
preziosi. Il 5 febbraio del 1995, invece, si sono spalancate le mitiche porte del
Grande Teatro del Cremlino: Laura Biagiotti è anche qui la prima stilista
italiana a sfilare a Mosca, nella vecchia sede del PCUS. Con una sfilata-
spettacolo ha unito in un ponte ideale la moda e la cultura italiana alla grande
nazione russa.
EMILIO PUCCI
Emilio Pucci è lo stilista italiano dell'allegria, come disse lui stesso una volta:
"La gioia è una delle cose più importanti che ho introdotto nella moda e l’ho
introdotta con il colore". Fondatore di una delle maison storiche del nostro
paese, Pucci è stato uno dei padri del made in Italy e del concetto di
sportswear. Aviatore e amante dell’avventura, il marchese, erede di una delle
famiglie più importanti di Firenze, è arrivato alla moda in modo quasi casuale,
per poi farsi conoscere nel mondo come il principe delle stampe. Ogni stampa
porta il nome del designer "Emilio" con una firma scritta a mano che segna il
debutto del nome di uno stilista come logo.
ROBERTO CAPUCCI
Più che uno stilista Roberto Capucci è un artista, un genio della scultura in tessuto,
un uomo che evolvendosi negli anni, capisce che le sue opere non possono seguire i
ritmi vertiginosi della moda, ma devono essere concepiti come opere d’arte.
Nasce a Roma nel 1930, mostrò fin da bambino il suo amore per l’arte e la sua
originalità ; frequentò il liceo artistico e studiò all’Accademia di Belle Arti, poi,
trovò lavoro preso Emilio Schuberth dove imparò l’arte della creazione di moda.
Nel 1950 fonda la sua casa di moda e nel 1951 disegna gli abiti indossati dalla
moglie e le figlie di Giovan Battista Giorginini nella famosa prima sfilata della moda
Italiana a Villa Torregiani, suscitando l’ammirazione dei giornalisti e compratori che
lo motivarono a presentarsi ufficialmente nelle sfilate del anno seguente. In
questa decada creò la linea “colomba”, la linea “banjo” e la più famosa linea
“scatola” che rimarrà un leiv motif nella sua carriera sviluppandosi nel tempo.
I MIEI MODELLI
FINE! 😊