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XVIII-XXI SECOLO
Robe à la franciase, 1740 Robe à l’anglaise, 1785 Marie Elisabeth Louise Vigèe-Lebrun, La Regina Maria
Antonietta in grand habit, 1779 Vienna,
Kunsthistorisches Museum
Modello di casaquin, disegno di Janet Arnold Il «casaquin» 1745-1755 circa
Marie Antoinette en chemise, by Louise Élisabeth Vigée Le Brun, 1783
Bottega “Au Grand Mogol” di Rose Bertin
L’abito divenne una semplice camicia lunga segnata da una cintura per arricchire il tessuto e da scialli in cachemire molto decorati e con bordure classicheggianti.
Dolce & Gabbana ad Agrigento, la sfilata dell'Alta Moda nel tempio della Concordia, 2019
STILE IMPERO
La prima esposizione di Londra nel 1851 fu un successo per espositori e pubblico ed una grande occasione di visibilità e
prestigio.
La sede della manifestazione era il Crystal Palace opera dell’architetto Joseph Paxton.
Una enorme struttura realizzata in ferro e vetro
Amelia Bloomer, metà del XIX secolo, 1851 ca., Mary Evans
Picture Library Nel 1881 la viscontessa Haberton, fondò in Inghilterra “The Rational Dress
Society”, un movimento che interveniva sull’abito femminile in nome della
salute della donna e dell’igiene
PAUL POIRET 1879-1944
Il fare moda di Poiret non consisteva semplicemente nel creare degli abiti, ma nel dettare le regole
per un nuovo stile di vita, scintillante e totale.
ISPIRATA AGLI ABITI MASCHILI: RIUSCI’ A CONIUGARE ABITI PRATICI E COMODI CON UN ELEGANZA ESSENZIALE
Copertina, Chapeau (Cappello), Crèation Gabrielle Chanel, 21 Rue Cambon,
in “Comœdia illustré”, 15 settembre 1910.
Coco Chanel e Tre modelli di tailleur di jersey in “Les Élégances parisiennes”, maggio 1916.
Le Train bleu, costumi di Coco Chanel
Nel 1924 Djaghilev commissionò allo scrittore Jean Cocteau il soggetto per un’operetta danzata con cui partecipare alla
stagione d’arte dedicata all’VIII Olimpiade “Le Train bleu”: la collaborazione fra Chanel e Cocteau, iniziata nel 1922 per
la realizzazione dei costumi per Antigone di Sofocle, continuò per 14 anni.
Claudia Shiffer e Helena Christensen for Chanel, by Karl Karl Lagerfeld – Chanel, Completo e soprabito, autunno-inverno
Lagerfeld, 1990 2000.
MADELEINE VIONNET
1876-1975
Vionnet tornò all’antico abito mediterraneo, lavorando con il tessuto senza tagliarlo secondo le forme del corpo, ma montandolo in maniera tale che potesse seguire autonomamente le fattezze corporee.
Etichetta: firma, logo e impronta digitale della couturiere.
Nel 1922 Vionnet riuscì a imporre una novità fondamentale per il mondo dell’Haute Couture parigina: il
copyright dei modelli (la riproduzione vietata dei modelli)
Foto: George Platt Lynes: Salvador Dalí, 1939. Elsa Schiaparelli, Abito da sera, collezione estate 1937, Filadelfia Museum of Art.
Verso la fine del 1937 nella collezione autunnale venne presentato un tailleur di crêpe nero
Simboli erotici e feticci dichiaravano finalmente quello che la forma rigorosa del tailleur aveva sempre cercato di François Baudot, Schizzi di cappelli di Elsa
mascherare. Schiaparelli, 1937, incluso il famosissimo “cappello-
scarpa” disegnato da Dalì.
itamente la teoria surrealista di Dalì e creò il nuovo profumo, che si chiamò “Shocking” come il “suo colore rosa”: venne commercializzato in una boccetta disegnata da Leonor Fini, che aveva le fo
di fiori.
Ristabilì il gusto per l’haute couture, per il lusso, per i metri e metri di tessuti che durante la
guerra erano impensabili.
Vestì le donne per farle risultare belle, ricostringendole ancora dentro il corsetto.
Stilisticamente e idealmente opposto a Coco Chanel.
Grazie alle “sue proporzioni ridotte e [alla] sua sobria eleganza, priva di una storia troppo imponente”, l'edificio risulta perfetto e si trova, proprio come vuole Dior, in
prossimità di un Grand Hotel.
la silhouette Corolle