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Organizzazione e ges,one even,

I GENERI DEGLI EVENTI:


- ARTISTICO: mostre/documentari. Appagare senso culturale ed esteCco
- CULTURALE: approfondire conoscenza
- INFORMATIVO: informare circa temi specifici
- LUDICO: partecipazione ad aJvità di gioco
- NON PROFIT: solidarizzare persone aNraverso donazioni/raccolte fondi
- POLITICO: informare pubblico circa posizioni/scelte poliCche
- PROMOZIONALE: favorire conoscenza di un prodoNo aNraverso fiere/campagne
promozionali
- RELIGIOSO: evenC di devozione verso propria religione
- SOCIALE: favorire integrazione e socializzazione
- SPETTACOLARE: produrre stupore, speNacoli teatrali, musical, fesCval
- SPORTIVO: aderire a una comunità
- TEMPO LIBERO: trasformare il tempo libero in aJvità produJva.

CARATTERISTICHE:
FINALIZZATO, PROFESSIONALE, ORIGINALE, COMUNICATIVO, DINAMICO, SPETTACOLAREM
SOCIALIZZANTE, FLESSIBILE, MULTIMEDIALE, FINALIZZATO E RETRIBUITO, VERIFICABILE

LE TIPOLOGIE:
Anniversario, assemblea, cene di gala, company day, conferenza, congressi, convegni, convenCon,
convivio, event in house, event no profit, festa, fesCval, fiera, inaugurazione, matrimonio, meeCng,
mostra, open day, presentazione, rally, recital, road show, sagra, seminario, sfilate, simposium,
speNacolo, tavola rotonda, tour, workshop

LA TEMPORALITÀ
Gli evenC possono essere:
- UNA TANTUM (un progeNo richiesto solo 1 volta)
- RIPETIBILE (un evento che è già stato realizzato da altri oppure dallo stesso organizzatore)
- RICORRENTE (un evento che si ripete costantemente)
- TEMPO E TEMPERATURA (sia per evenC aperC, che chiusi)
- DURATA (che può variare dalla Cpologia di evento)

TEAM OPERATIVI DELL’EVENTO:

1. TEAM ARTISTICO à capacità di ricerca, capacità organizzaCve, conoscenze specifiche,


conoscenze interazionali.

Il team arCsCco prevede: il CURATORE (demiurgo di qualsiasi evento, competenza massma


nel seNore dell’evento, responsabilità scienCfica e culturale dell’evento, garanCsce
professionalità degli altri componenC del team arCsCco), COMITATO SCIENTIFICO
(composto da persone di provata competenza che supportano/integrano il lavoro del
curatore), RELATORI/ARTISTI/OPERE (persone o cose che agiscono sulla “scena”
dell’evento), ART DIRECTOR (il regista dell’evento), ARCHITETTO (desginer, cura
l’allesCmento, “veste” l’evento, rendendolo visibile), DESIGNER PER MERCHANDISING (si

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occupa di creare l’oggeJsCca prendendo spunto dal contenuto e dai protagonisC
dell’evento), GRAFICO (crea logo, immagine coordinata, segnaleCca), VIDEOMAKER E
FOTOGRAFO, WEBMASTER (cura informazione via internet dell’evento sia nella fase
preparatoria aNraverso la costruzione del sito, sia come documentazione finale e duratura.
Il sito va sempre aggiornato).

2. TEAM ORGANIZZATIVO à capacità di relazionarsi con il team arCsCco, capacità di


instaurare relazioni pubbliche, assistenza, coordinamento, capacità creaCve, conoscenze
dei luoghi e del territorio, opinion leader, apparaC pubblici, esperC nella pianificazione del
lavoro e gesCone delle conCngenze.

Il team organizzaCvo deve: COLLABORARE CON IL TEAM arCsCco (stabilire un feeling tra i
creatori dell’evento e l’organizzazione); DEFINIRE UN BUDGET DI MASSIMA (è un
adempimento fondamentale per l’organizzazione die vneC, il budget può essere
determinato dal commiNente o dall’organizzazione che sviluppa le idee del commiNente),
TROVARE LOCATION (adaNa al Cpo di evento), DEFINIRE TEMPI E TEMPISTICA, VERIFICARE
FATTIBILITÀ (dell’evento dall’idea alla sua realizzazione da vari punC di vista: tecnico,
logisCco, finanziario), GESTIRE IL PERSONALE (di un’agenzia di organizzazione di evenC o il
team specifico di un evento), GESTIRE I RAPPORTI BUROCRATICI, PROMUOVERE ATTIVITÀ DI
MARKETING, STABILIRE RAPPORTI CON GLI SPONSOR, PREVEDERE UN MERCHANDISER
(figura mista tra il creatore e il realizzatore), PREVEDERE RESPONSABILE “CANTIERE” (il
quale segue sul campo la realizzazione dell’evento nelle sue fasi preparatorie, aNuaCve e
gesConali), PREVEDERE L’ADDETTO STAMPA (che può essere all’interno dello staff
dell’organizzazione o esterno, assunto con contraNo o a progeNo).

3. TEAM AMMINISTRATIVO à capacità di gesCone delle risorse finanziarie e controllo delle


spese e dei ricavi.

Il team amministraCvo prevede: il GESTORE DEL BUDGET (che in collaborazione con il


manager definisce le voci di budget, della cui gesCone diviene successivamente l’unico
responsabile e in completa autonomia), L’ADDETTO AI CONTRATTI (che garanCsce il rispeNo
delle prestazioni e corrisponde, in base agli accordi contraNuali e secondo scadenze
stabilite, il dovuto a tuJ i prestatori d’opera che hanno diriNo a un compenso); il
CONTABILE (che gesCsce la cassa, ha rapporC con le banche emeNe le faNure, ordina
pagamenC e gesCsce denaro contante e provvede al pagamento direNo nel caso di piccole
o medie necessità di natura conCngente

PROJECT MANAGEMENT:
Ruolo orientato al cambiamento e all’innovazione. Significa GESTIONE PER PROGETTI ed è
un’aJvità razionale che si occupa non dell’intera organizzazione ma di specifici progeJ.

Chi riveste questo ruolo (PROJECT MANAGER) deve:


- Essere determinato
- Avere obieJvi chiari
- Essere flessibile

IL PIANO DEL PROGETTO DEVE COMPRENDERE:


- OBIETTIVI DEL PROGETTO (cosa deve essere faNo)

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- ATTIVITÀ DA SVOLGERE (come deve essere faNo)
- COMPETENZE NECESSARIE (quali conoscenze)
- DEFINIZIONE E ASSEGNAZIONE (chi lo deve fare)
- SCHEDULING DEL PROGETTO (quando)
- DEFINIZIONE E ASSEGNAZIONE RISORSE ECONOMICHE (quanto costa)
- SISTEMA DI CONTROLLO (come verificare)
- ASPETTI DI ATTENZIONE E MODALITÀ DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI (quali faNori di rischio)

WORK BREAKDOWN STRUCTURE è la destruNurazione del progeNo in tante parC che ne indicano il
processo costruJvo dall’ideazione alla costruzione.

ORGANIGRAMMA E MATRICE DI RESPONSABILITÀ determina chi fa cosa.

La SWOT ANALYSIS è stata ideata al fine di rilevare e valutare quali sono i faNori che impediscono il
raggiungimento degli obieJvi di un progeNo.

Il ROY (RETURN OF INVESTMENT) è un indice che consente la valutazione di un invesCmento in


termini di capitale invesCto e rendimento oNenuto

Il BUSINESS PLAN consiste nella preparazione e pianificazione delle possibili fasi di organizzazione
per lo sviluppo o il lancio di un prodoNo o per l’organizzazione dell’evento.

Il BUDGET è un modello di previsione che consente d programmare l’aJvità per OBIETTIVI e


PREVEDERE il costo delle varie fasi. Nella sCpulazione del budget si devono tener conto di alcuni
cosC:
- I CENTRI DI COSTO (riguardano cosC industriali es. luce, gas)
- I CENTRI DI SPESA (prendono in considerazione budget seNoriali)
- I CENTRI DI RICAVO E PROFITTO (valutano i possibili profiJ provenienC dalla produzione
dell’azienda)
- I CENTRI DI RESPOSABILITÀ (coordinano l’aJvità dei centri di costo e quelli di ricavo)

LA COMUNICAZIONE:
Secondo Lasswell affinché la comunicazione sia efficace, il messaggio deve rispondere a 5
domande (5W). Kipling ha amplificato il numero da 5 a 7 domande ovvero:Chi? Che cosa? Perché?
Quando? A chi? Dove? Come?
OVVERO I PUNTI CHE DEVONO ESSERE SUBITO CHIARI IN UNA PUBBLICITÀ.

L’UFFICIO STAMPA: svolge le aJvità principali per la comunicazione dell’evento. Gli strumenC che
uClizzano: COMUNICATO STAMPA, CONFERENZA STAMPA, NEWSLETTER, EMAIL e SMS.
StrumenC di comunicazione integrata: logoCpo e marchio, immagine coordinata, brochure,
depliant, leaflet (volanCno)

à La pubblicità deve essere:


- CLASSICA: inserzioni pubblicitarie su quoCdiani, manifesC, poster, striscioni in ciNà
- PUBBLICITÀ IN TV
- PUBBLICITÀ NEI CINEMA
- PUBBLICITÀ RADIOFONICA
- PUBBLICITÀ MOBILE: sui mezzi pubblici

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à Il markeCng può essere: MOBILE markeCng, DIRECT markeCng, OPERAZIONI DI CO-MARKETING,
GADGET e MERCHANDISING

- L’ANALISI DEL CONTENUTO: ci permeNe di individuare i punC di forza e di debolezza della


comunicazione
- L’ANALISI TESTUALE: permeNe di individuare se il messaggio è comprensibile al ricevente
- L’ANALISI DI MISURA: analizza lo spazio che il giornale ha dedicato all’arCcolo
- LA PRESS E-VALUATION: consente di esaminare la validità del messaggio

ORGANIZZARE MOSTRE:
Le figure professionali che collaborano all’organizzazione di una mostra sono: IL CURATORE, LO
SCENOGRAFO, IL LIGHTDESIGNER, IL GRAFICO, L’EDITOR, IL WEBMASTER, IL FUNDRAISER, IL
LOCATION MANAGER

Esistono varie Cpologie di mostre: MOSTRE PERMANENTI, MOSTRE TEMPORANEE, MOSTRE


ITINERANTI, HAPPENING (evento mulCplo), PERFORMANCE, ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI E EXPO

Per quanto riguarda le LOCATION, il luoghi d’allesCmento possono essere di diverso Cpo: I MUSEI,
LE GALLERIE D’ARTE PUBBLICHE, LE GALLERIE D’ARTE PRIVATE, LE COLLEZIONI PRIVATE, LE CASE
MUSEO, GLI ATELIER, GLI HANGARM I CIRCUITI CULTURALI, I MUSEI D’IMPRESA.

L’organizzazione di una mostra ha vari step:


1. ATTIVITÀ PREPARATORIE
2. ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA
3. PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA ALLA STAMPA (conferenza stampa)
4. INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
5. APERTURA DELLA MOSTRA AL PUBBLICO
6. CHIUSURA DELLA MOSTRA

ORGANIZZARE CONVEGNI
L’organizzatore di convegni deve avere specifiche conoscenze riguardo a potenziali commiNenC,
abilità nella gesCone logisCca e nella gesCone del pubblico.

Le risorse che lavorano all’evento sono: IL COMMITENTE, IL CURATORE, IL COMITATO SCIETIFICO, I


RELATORI, IL WEB DESIGNER, L’ALLESTITORE, LO SCENOTECNICO, IL LOCATION MANAGER, IL
GRAPHIC DESIGNER, L’OPERATORE TURISTICO.

I LUOGHI dove si svolgono i convegni sono: ALBERGHI, CENTRI CONGRESSI, QUARTIERI FIERISTICI,
LOCALITÀ TURISTICHE, NAVI DA CROCIERA…

LA COMUNICAZIONE: MEDIA PLANNING, COMUNCIATO STAMPA, SPEDIZIONE INVITI, CONFERENZA


STAMPA, RASSEGNA STAMPA

L’organizzazione: BRIEFING, ATTIVITÀ PREPARATORIE, PIANO DI PRODUZIONE E COMUNICAZIONE


DEL PROGRAMMA, ATTUAZIONE, POST EVENTO.

ORGANIZZARE FIERE:

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L’organizzazione di fiere si divide in due categorie: chi gesCsce la fiera nel senso più generale del
termine e chi organizza l’allesCmento del prodoNo dell’espositore.

Le risorse umane: IL PRODUTTORE, IL RAPPRESENTANTE, IL COMMITTENTE, L’ALLESTITORE, IL


GRAFICO, L’ILLUMINOTECNICO, IL PERSONALE AZIENDALE, LE HOSTESS

Le LOCATIONS in cui si svolgono le fiere sono luoghi che diventano aree esposiCve per occasione o
quarCeri fierisCci.
In una fiera ha molta importanza l’organizzazione dello STAND à spazio fisico in cui viene esposta
la merce.

I MATERIALI per la costruzione dello stand possono essere plasCca, tela, cartongesso o laminaC.

Il COMMITTENTE decide il FAIR PLANNING: A CHE TIPO DI FIERE PRENDERE PARTE.

ORGANIZZARE EVENTI DI MODA:


All’organizzatore di evenC di moda speNa l’organizzazione di sfilate, aJvità collaterali e allesCmenC
di show room.

LE RISORSE UMANE:
- LO STILISTA (protagonista assoluto)
- IL REGISTA (trasforma un’idea in un evento)
- IL BUYERS (i compratori)
- IL CASTING EDITOR (selezione e gesCone delle modelle e modelli)
- IL BOOKER (colui che crea i book fotografici dei modelli)
- IL TREND SETTER (analizza esigenze di mercato)
- il COOL HUNTER (ricercatore di novità)
- IL FOTOGRAFO (oggi fashion photographer)
- MODELLE e MODELLI (devono valorizzare i capi che indossano)
- HAIR AND MAKE UP STYLIST (trucco e parrucco)
- TESTIMONIAL (figura che pubblicizza i capi di uno sClista)
- LIGHT AND SOUND DESIGNER (coloro che si occupano di luci e suoni durante la sfilata
- FASHION BLOGGER.

Altre funzioni organizzaCve:


FITTING (prova degli abiC); SITTING (assegnazione dei posC a sedere)

TIPOLOGIE DI EVENTI DI MODA: sfilate, presentazione di prodoJ, dimostrazione, inaugurazione,


performance, esposizione, mostre, fashion week.

Le LOCATIONS: l’atelier, la maison, gli hotel e quarCeri fierisCci, i flagshipstore.

L’organizzazione prevede tre fasi:


- PRE EVENTO: da 2/4 mesi prima
- EVENTO: presentazione della collezione 20 min, smontaggio, buffet per modelle,
tesCmonials e giornalisC, cena di gala e party
- POST EVENTO: incontro con i buyers e rassegna stampa.

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CHI È JOSEPH BEUYS: è la figura che meglio rappresenta, con la sua vita e la sua opera, l’energia
anche anCtradizionale che l’arte contemporanea ha prodoNo negli ulCmi decenni. Personaggio
aCpico rispeNo le correnC arCsCche, e ha posto se stesso all’interno dell’opera d’arte.
Si avvicinò anche agli aspeJ sociali e poliCci prodoJ dalla cultura del tempo.
“Ogni uomo è un arCsta” diceva Beuys, non perché ogni uomo è un piNore, ma perché ogni uomo
ha delle qualità di cui può avvalersi poi nell’esercizio di una professione o mesCere.
“La rivoluzione siamo noi”, il secondo slogan di Beuys. La scultura sociale di Beuys è intesa come un
processo permanente di conCnuo divenire dei legami ecologici, poliCci, economici, storici e
culturali che determinano l’apparato sociale.
“Cultura=Capitale”, il terzo slogan di Beuys. Cultura come primario capitale della società. La prima
grande economia nasce dalle capacità dell’uomo. Beuys ha proposto l’istruzione come fonte
primaria del corpo sociale creando formule pedagogiche di estrema importanza.
“Difesa della Natura”, il quarto slogan, l’ulCmo grande progeNo di Beuys. La piantumazione di
cenCnaia di alberi in via d’esCnzione. Non va intesa solo nel suo aspeNo ecologico, ma va leNa
principalmente in senso antropologico. Difesa dell’uomo, dei valori umani, della creaCvità.

JOHN CAGE. IL SILENZIO DELLA MUSICA è il Ctolo della mostra inaugurata al Museo d’Arte di
Rovereto e Trento/MART. È un’iniziaCva inserita tra le manifestazioni organizzate in tuNo il mondo
per il decennale della morte del compositore americano.
Lo stesso Ctolo della mostra è anche Ctolo del convegno al quale hanno partecipato diversi
docenC, filosofi, sociologhi, di cui Monno è stato relatore che ha affrontato gli aspeJ della
personalità di Cage che aderiva alla filosofia Zen. E anche l’allesCmento della mostra ha risenCto
dello spirito di Cage.

PROGETTO PER L’ISTITUZIONE DI UNA GALLLERIA DELLE ARTI CONTEMPORANEE & DEL DESIGN –
VILLA CAPRIATI, BARI:

à Luogo: Villa CapriaC di Bari, situata lungo la statale per Taranto


à L’asseNo isCtuzionale: può essere individuato tra due soluzioni: una “isCtuzione pubblica” o una
“fondazione” di diriNo privato.
à La Mission: la galleria è una struNura agile, aNenta alle novità, flessibile nella programmazione,
un luogo di ricerca sperimentazione divulgazione promozione e formazione di una cultura socio-
arCsCca sui movimenC arCsCci del XX e XXI secolo. Un luogo di consumo culturale anche per altre
arC (musica, cinema, teatro). La galleria produce mostre reali ma anche virtuali aNraverso sito web.
La galleria deve avere una strategia global e local. La galleria è dotata di un laboratorio
mulCmediale, uno didaJco per la formazione e informazione del pubblico, e ha un prolungamento
nel parco per manifestazioni all’aperto, e un giardino.

ObieJvi: incrementare il consumo culturale aNraverso offerte innovaCve nei contenuC e nelle
metodologie, centro di produzione di mostre reali e virtuali, centro di documentazione e
informazioni online, favorire la fruibilità del prodoNo culturale aNraverso visite guidate interaJve,
supporC mulCmediali e telemaCci, aJvità di animazione arCsCca in loco, incontri arCsCco-leNerari
formaCvi in sede o online.

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PROGETTO PER UNA MOSTRA SU DESIGN, MODA E ARCHITETTURA: IL “MADE IN ITALY”:

La rappresentazione del Made in Italy in forma di mostra iCnerante presenta alcune difficoltà
relaCve alla complessità del tema e alla varietà delle sue componenC. La mostra proprio per questo
deve avere caraNerisCche diverse da una esposizione tradizionale di “vetrina” d cdve svilupparsi
secondo la metodologia degli evenC, cioè di “azioni in divenire” che nel loro complesso
costruiscano una tavolozza di conoscenze ed esperienze.

STRUMENTI: performance di moda, visite virtuali, case italiane, incontri di intercambio culturale
sulla moda, design e architeNura, serate di presentazione di aziende italiane di design, serate
gourmet a tema.

METODOLOGIA E ARCHITETTURA E ALLESTITIVA: realizzazione e allesCmento di un vero e proprio


Padiglione Italia (che deve essere visibile, suddiviso in stanze, dotato di un impianto sonoro, dotato
di un impianto suono e luci, dotato di un’area audiovideo e bookshop, dotato di un’area relax e
socializzazione sia per incontri formali che per degustazione di prodoJ enogastronomici, dotato di
aree di servizio per accoglienza, sicurezza, logisCca…)

EVENTI E INNOVAZIONI NEL WEB:

EVENTI 1.0: all’inizio i nostri antenaC non naCvi digitali hanno usato strumenC classici della
comunicazione pubblicitaria come locandine, comunicaC stampa ecc…

EVENTI 2.0: in cui è arrivato il pc e Google.

EVENTI 3.0: informazione intesa come globalizzazione dell’informazione. Soyware di qualsiasi


informazione, il database è il tesoro della nostra aJvità. Possibilità di far crescer perché ci sono
enormi possibilità di archiviare informazioni.

EVENTI IBRIDI: il conceNo del phygital (physical digital) è relaCvo ad evenC che hanno una modalità
di ricezione/partecipazione diverse, ma riferite a un evento specifico al quale si può partecipare sia
in presenza sia tramite computer o altri disposiCvi mobili. È una modalità ibrida che corrisponde
alla possibilità che i partecipanC seguano l’evento live, nel momento in cui avviene, o in remoto,
tramite computer, smartphone ecc... collegaC contestualmente in tempo reale (in streaming).

EVENTI 4.0: quelli in cui viviamo, caraNerizzaC dall’assoluta immersione nell’era digitale. Un evento
digitale è una Cpologia di meeCng in cui le persone si incontrano in uno spazio virtuale anziché in
una locaCon fisica. La principale componente degli evenC digitali è infaJ la tecnologia.

IL WEBINAR: è un evento online, generalmente gratuito, che si può seguire in direNa


comodamente da qualsiasi disposiCvo collegato a Internet. È una riunione o una presentazione
online tenuta via Internet. CaraNerisCca principale dei webinar è l’interaJvità.

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ARGOMENTO/EVENTO A SCELTA DEL LIBRO “EVENTI INTERNAZIONALI – SAVERIO MONNO”

1° BIENNALE ARTE&INDUSTRIA – LABIN (ALBONA) – CROAZIA REGIONE ISTRIANA


L’UTOPIA DIVENTA REALTÀ – LA CITTÀ SOTTERRANEA

(dall’immagine si può notare): Conferenza stampa: Lucrezia De Domizio, Saverio Monno e il


sindaco di Labin

La vera utopia che la I Biennale di Arte e Industria crata promeNe di trasformare in realtà è infaJ la
realizzazione di una CiNà soNerranea della Cultura, rivalorizzando e convertendo le miniere di
carbone ormai in disuso, in un luogo didaJco. Il termine dei lavori, già cominciaC, era previsto per
il 2020 e il sito è stato arricchito di 40 opere che i 64 arCsC internazionali hanno donato il 29 e il 30
seNembre al termine dell’evento. Una chiusura che si annuncia in pompa magna e annovera in
cartellone performance culinarie e arCsCche, happening e tanta musica d’avanguardia e
tradizionale.

64 arCsC coinvolC con l’ambizione di creare un polo culturale dove la storia dell’industria moderna
si fonde con la natura e la vitalità di un popolo, affine e legato a quello italiano. Le opere d’arte, la
cui selezione è stata affidata alla baronessa Lucrezia De Dominizio Durini hanno occupato
fisicamente tuJ gli spazi pubblici e privaC della ciNà: municipio, negozi, biblioteche, Galleria
Nazionale, ospedali, scuole, cinematografi, discoteche, supermarket, alberghi, bar, ristoranC e
strade.

Una manifestazione comprensibile non solo agli addeJ del seNore, ma anche un punto di
riferimento per chi non conosce l’arte, al fine di sensibilizzare il pubblico all’arte avvicinare arCsC e
neofiC, per meNere i primi al servizio della società civile. Per esempio su ogni opera esposta nei
vari luoghi della ciNadina di Labin non solo vi era uno specchieNo illustraCvo con Ctolo, nome
dell’arCsta e anno di produzione, ma anche l’email personale del suo creatore in modo tale che,
chiunque si senta in quale modo toccato dall’opera, possa comunicare direNamente con chi l’ha
prodoNo. Un tentaCvo di tornare a una forma arCsCca più arcaica dove non esistono gallerisC né
criCci, ma solo uomini che comunicano con altri uomini.

Focus dell’intera Biennale è il Maestro tedesco Joseph Beuys, la cui aspirazione è quella di
concepire un nuovo modo di vivere l’arte e la cultura per migliorare la società. Su queste basi
hanno preso vita, il successivo 2 marzo, intervenC di piNori, scultori, fotografi, poeC,
documentarisC, cineasC, musicisC e intelleNuali di varie discipline.

È stato scelto il 2 marzo come data inaugurale della Biennale perché per loro croaC è una data
significaCva. 95 anni fa infaJ, in questo giorno, migliaia di lavoratori si ribellarono contro le
condizioni estreme di lavoro nelle loro miniere. Da qui l’idea di fornire alla popolazione dell’Istria,
ma anche del mondo interno, un lascito ancor più grande di questa Biennale, ovvero la creazione
di una ciNà culturale.

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IAB – Industrial Art Biennal (Biennale Arte&Industria) è un nuovo progeNo dell’Associazione “Labin
Art Express XXI”, che ha già realizzato un primo progeNo pilota prezzo il Centro Culturale
“Lamparna” di Labin (Albona), che proseguirà nel marzo 2016 e si terrà ogni due anni in Labin e in
altri spazi industriali istriani.

A parCre dal 2020 verranno anche uClizzate le ex miniere di carbone (160m soNo terra) di Labin e
Rasa, dove L’associazione Labin Express XXI sta sviluppando il suo profeNo fondamentale
Underground city XXI – ciNà soNerranea xxi, dopo la ricostruzione che avrà inizio nel 2017.
La topografia industriale di tuNa la regione di Labin, così come altre parC dell’Istria, sono i moCvi
del lancio di una manifestazione culturale internazionale legata al più ampio conceNo di Sistema
Industriale anche nelle diverse forme arCsCche.
L’intento della Biennale è di esplorare, chiarire e presentare sia il significato, spesso ambiguo del
rapporto Arte e Industria, sia il contesto per una interconnessione tra arte, scienza e tecnologia.

Verranno uClizzate più forme di presentazione, da quelle classiche (esposizioni, concerC,


performance, installazioni, proiezioni), ai new media (azioni sociali, intervenC ambientali, arCsCci,
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architeNonici, installazioni interaJve, performance), alle nuove tecnologie (ologrammi, roboCca,
proiezioni laser), con l’intento di evidenziare come un segmento dell’arte contemporanea ancora
poco conosciuto possa essere trasformato in un nuovo prodoNo arCsCco-culturale a livello globale
(brand).

Un fesCval – unico in Croazia e Europa Centrale – equivale ad aggiornare l’aNuale offerta turisCco-
culturale sia locale che regionale, a rafforzare nel contempo l’idenCtà culturale dell’Istria e la
riconoscibilità della sua ricca eredità industriale quale segmento importante del patrimonio
culturale europeo.

Le mostre e le altre aJvità della Biennale saranno presentate nel catalogo (newsleNer) e
documentate (aduio-video-foto), con l’intento di formare una Base-daC che porterà alla creazione
di un archivio delle opere, a parCre dalla collezione permanente del futuro Museo d’Arte e
Industria nella “CiNà SoNerranea XXI”.

Il valore aggiunto di questa manifestazione è l’importanza e la necessità di preservare il patrimonio


industriale aNraverso la trasformazione di spazi dismessi in spazi pubblici per evenC arCsCci,
culturali e sociali, cambiando così il panorama culturale regionale e locale.

La Biennale Arte e Industria 2016 di Labin, curata da Lucrezia De Domizio Durini (Sezione Arte
Contemporanea Internazionale) e da Branko Franceschi (Sezione Arte Contemporanea Croata), è
stata inaugurata mercoledì 2 marzo 2016 e si è conclusa venerdì 30 seNembre.

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