Dalle
mappe mentali
alle
mappe concettuali
(e ritorno)
Dalle mappe mentali alle mappe concettuali (e ritorno)
Indice
Introduzione ................................................................................................................................... 1
Sullautore ........................................................................................................................... 2
Il mapping ............................................................................................................................ 4
Bibliografia ................................................................................................................................... 20
Introduzione
Colui che ha solo il martello vede solo chiodi
(detto popolare)
Ho prodotto questo eBook pur sapendo che nel web molto stato scritto sul tema delle mappe
mentali, delle mappe concettuali, degli strumenti informatici per realizzare rappresentazioni
grafiche.
Malgrado da anni ormai queste modalit si siano diffuse e consolidate nelluso quotidiano di
tante persone, resta alta la confusione a tal proposito, sia sul piano terminologico, sia su quello
concreto dellimpiego.
Quella che pongo una questione sostanziale, affinch gli strumenti vengano utilizzati in modo
corretto e appropriato: utilizzare una mappa mentale per la rappresentazione della conoscenza
quasi un controsenso, come pure impiegare una mappa concettuale per effettuare un
brainstorming.
Spero questo testo potr essere utile spunto a chi vorr mettere a frutto pienamente le grandi
opportunit offerte da questi strumenti per lo sviluppo e la realizzazione delle proprie idee.
Buona lettura..
Sullautore
In Dopo essermi laureato in ingegneria elettronica ed aver compiuto
utilizzavo le mappe sia per il dialogo e il training con i clienti, sia per la
societ di consulenza, che proponeva le mappe mentali come soluzioni per l'organizzazione "in
Poi mi sono mosso nella libera professione, mettendo a frutto le esperienze e le conoscenze
precedenti.
Contemporaneamente, nel contesto accademico sono stato docente incaricato per 13 annualit
presso lUniversit di Macerata ed altri atenei: fino al 2015 ho tenuto corsi per vari insegnamenti
Economia e Diritto.
Attualmente sono project manager presso aziende ed enti: elaboro e gestisco progetti in ambiti
Accompagno inoltre imprenditori nella definizione di nuovi modelli di business oppure nella
revisione di modelli pre-esistenti: in questi casi utilizzo sia le mappe (ad es. per l'ideazione,
l'analisi e la condivisione con gli stakeholder), sia varie versioni di Business Model Canvas (ad
Intervengo anche nella ricerca di finanziamenti con modalit innovative quali il crowdfunding,
Da sempre cultore del visual thinking , sul tema delle mappe mentali e mappe concettuali nel
2008 ho pubblicato il libro "Costruire mappe per rappresentare e organizzare il proprio pensiero
- Strumenti fondamentali per professionisti, docenti e studenti", Ed. Franco Angeli Editore -
Milano 2008 ( 5a e 6a ristampa 2015) che puoi sfogliare tra le risorse gratuite del sito oppure
Oltre ad essere coordinatore del gruppo di lavoro Le mappe del pensiero, sono ideatore e
Al momento sono impegnato anche nell'allestimento di una mia Startup innovativa a vocazione
sociale, insieme ad un team di validi e prodi colleghi, con obiettivi molto ambiziosi.
alberto.scocco@lemappedelpensiero.it alberto.scocco
https://it.linkedin.com/in/albertoscocco https://www.facebook.com/alberto.scocco
Il pensiero visuale
Il mapping
Nel far questo si coltiva la consapevolezza del proprio percorso mentale, distinguendo tra
diversi ambiti applicativi, adottando accorgimenti che consentano di aumentare lefficacia delle
Nellutilizzare le mappe pi importante il processo che non il risultato, latto creativo pi che il
prodotto finale. In questottica la mappa costituisce uno strumento per affrontare un percorso di
scoperta della realt, che al contempo esterna e interiore, che in parte oggettiva e in parte
soggettiva, che avviene tanto nel momento della realizzazione quanto durante la consultazione.
semplicemente osservando il modo in cui gli elementi fanno la loro comparsa, vengono
modificati e progressivamente combinati. In questo modo diventa pi facile seguire il filo dei
Esistono varie tecniche, ciascuna delle quali versata a un utilizzo generico, oppure creativo,
oppure cognitivo. Per questo opportuno un distinguo tra mappe cognitive e mappe creative.
questo importante capire, a seconda delle situazioni, quali strategie e strumenti conviene
adottare.
Utili considerazioni in questo senso derivano dalla distinzione tra lambito di azione creativo e
quello cognitivo.
Quando per esempio si individua un problema importante studiarlo, effettuare analisi, mettere
Al termine di questa fase, salvo i casi pi semplici, occorre ricercare nuovi elementi di
Una volta emersi nuovi spunti, il pensiero pu tornare su un registro logico-razionale e cercare il
necessario considerare dunque la situazione duso, nella quale la mappa costituisce sempre
elementi di conoscenza e i loro legami. In tal senso le mappe concettuali sono una sotto-classe
di mappe cognitive.
Nellambito creativo invece lattenzione rivolta soprattutto alle facolt divergenti, alla fantasia,
punti di vista alternativi, evocare le risorse provenienti dal subconscio, facilitare gli scostamenti
Le mappe utilizzate a questo scopo sono dette creative e puntano su un alto grado di
evocativit, per stimolare lo sviluppo della fantasia e della creativit. Le mappe mentali in tal
Le mappe mentali
Alla fine degli anni sessanta il ricercatore Tony Buzan ha presentato un tipo di mappa orientato
consultazione.
A differenza delle mappe concettuali, il modello di riferimento per la realizzazione di una mappa
una struttura gerarchico-associativa: a partire dal centro, le relazioni tra gli elementi concettuali
possono essere solo di tipo gerarchico o associativo, a realizzare delle ramificazioni su livelli
successivi.
frecce.
quando gli elementi sono collocati in punti diversi della mappa ed afferiscono a diverse
articolazioni.
secondo ideali livelli concentrici, riferiti allintera mappa oppure localmente ad un certo ramo.
aiutano a mettere in relazione il modello di Buzan a quello pi generale delle mappe concettuali.
evocativi che, attraverso la libera associazione mentale, possono stimolare il processo creativo
In particolare
luso di singole parole chiave per sintetizzare ed esprimere i concetti. Tale vincolo
Le mappe mentali possono essere utilizzate sia a livello personale, sia in gruppo di lavoro. Nel
primo caso gli elementi evocativi delle mappe mentali consentono di far emergere emozioni,
annotazione e di memoria/apprendimento
Possono essere utilizzate anche per supportare la comunicazione ed il team building, nel qual
Nel disegno di una mappa mentale si parte dal centro e si individuano gli argomenti principali
rispetto ai quali la mappa mentale verr sviluppata; tali argomenti costituiscono i rami di 1
livello della mappa, che vengono poi descritti in modo pi dettagliato con i rami di livello
generale si deve trovare pi vicino al centro, mentre i dettagli verranno collocati allesterno.
Stando alla impostazione originale di Buzan, le mappe mentali dovrebbero essere disegnate su
carta, poich anche gli stimoli sensoriali del tratto a mano libera contribuiscono allattivazione
consentono di convertire le rappresentazioni grafiche in altri formati (ad es. testo, strutture web,
diagrammi di Gantt) in parte ha messo in discussione questo assunto, che comunque mantiene
integra la sua validit generale: per mettere a frutto pienamente le opportunit offerte dalle
mappe mentali bene realizzarle con matite, penne, pastelli e pennarelli, anche
Nel linguaggio comune spesso vengono chiamate mappe mentali anche quelle prodotte con
mappe mentali su carta sono quasi del tutto disattese ed appropriato invece parlare di mappe
Al limite appare pi consono lutilizzo di software quali iMindmap, che quantomeno consente la
creazione di rami e sottorami con profili morbidi e organici simili a quelli prodotti a mano.
Le mappe concettuali
Le mappe concettuali sono state proposte allinizio degli anni 60 presso la Cornell University
dal Prof. Joseph Novak, come strumenti per evidenziare i concetti principali e i rispettivi legami
allinterno di un argomento.
Dal punto di vista strutturale, una mappa concettuale composta da tre tipologie di elementi
Nel complesso, le mappe concettuali appaiono come reticoli pi o meno articolati di nodi
collegati tra loro da archi, nei quali i significati sono espressi mediante una combinazione
grafico-testuale.
Stando allimpostazione data da Novak, per costruire una mappa concettuale necessario
prima individuare i concetti base dellargomento che si intende affrontare, evitando di formularli
mediante predicati. Il passo successivo consiste nella creazione dei legami associativi, da
Bench sia possibile creare anche reticoli gerarchici, che in qualche modo possono ricordare la
struttura delle mappe mentali o delle solution map, opportuno ricordare che le mappe
Uno dei cardini delle ricerche di Novak stato il lavoro di D. Ausubel sullapprendimento
significativo. Per questo le prime applicazioni delle mappe concettuali sono state nellambito
Oggi esistono molti tipi di mappa concettuale: tra questi probabilmente i flow chart, utilizzati per
Note soprattutto tra gli addetti ai lavori nellambito dei controlli di processo sono le mappe
causali, utilizzate per descrivere linterazione tra i fattori che concorrono in un processo.
presenza di una codifica delle informazioni rappresentate. Esistono anche mappe concettuali
Le solution map costituiscono una sorta di compromesso tra le mappe mentali di Buzan e le
la strutturazione gerarchico-associativa
la geometria radiale
laccento sullevocativit.
codifiche.
Elementi distintivi delle solution map sono invece gli ausili tecnologici, per coniugare il momento
sul foglio di lavoro consente di mettere in evidenza gli aspetti pi rilevanti che, di volta in
la disposizione dinamica degli elementi: gli strumenti per spostare, chiudere e aprire i
rami sullo schermo permettono di gestire in modo flessibile la struttura della mappa
Le solution map ereditano dunque dalle mappe mentali e concettuali le caratteristiche salienti.
In particolare:
lassenza delle etichette per descrivere il legame tra i rami semplifica la consultazione
della mappa, ne riduce la verbosit e snellisce la sua struttura ma, rendendo implicito il
legame tra i diversi elementi concettuali, non esplicita il significato del legame tra i rami
e ne riduce lespressivit.
possono essere realizzate facendo riferimento sia al modello di sviluppo connessionista che a
quello associazionista.
Questo permette di collocarle sia tra le mappe creative sia tra quelle cognitive e di utilizzarle per
la generazione e la rappresentazione delle idee in una grande variet di contesti, alcuni dei
Bibliografia
Alberto Scocco, Costruire mappe per rappresentare e organizzare il proprio pensiero,
Tony Buzan, Barry Buzan, Mappe mentali, Ed. Alessio Roberti, Milano