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FORMAZIONE GENERALE

Elementi di progettazione
A cura di Simona Santilli
PROGETTAZIONE
Progettare = GETTARE PRO, gettare in avanti

PROGETTAZIONE COME ...

Lavoro d’insieme che coinvolge soggetti diversi a seconda delle tematiche


e problematiche da affrontare.

Attività organizzata che tiene conto di persone, risorse, tempi, per la


pianificazione di azioni.

Azione creativa per ideare e intraprendere strade alternative per essere


promotori di cambiamento.

Possibilità di trasformare buone intenzioni in buoni progetti.


IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e
realizzazione dei progetti
IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti

Il ciclo comincia con l’identificazione di un’idea da sviluppare in un piano


di lavoro che possa essere realizzato e valutato. Le possibili idee progetto
sono individuate nel contesto di una strategia concordata tra le parti
coinvolte.

Il Ciclo del Progetto fornisce una struttura che assicura che tutti gli attori
coinvolti nel processo siano consultati e tutte le informazioni pertinenti siano
rese disponibili, cosicché decisioni fondate possano essere prese nelle fasi
chiave della vita di un progetto.

Il PCM (Project Cycle Management) è nato negli anni 60 nell'ambito


della cooperazione allo sviluppo ed è oggi utilizzato dai principali
finanziatori internazionali e nazionali e dal 1992 dall'Unione Europea.
IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti

I dettagli di ogni fase variano da istituzione ad istituzione e riflettono


differenze di procedura.
Tre tratti caratterizzano in ogni caso il Ciclo del Progetto:
1. Il ciclo definisce in ogni fase le decisioni chiave, le esigenze informative e
le responsabilità specifiche.
2. Le fasi del ciclo sono progressive: ogni fase deve essere completata
prima che la successiva possa essere svolta con successo.
3. Il Ciclo del Progetto trae dalla fase di Valutazione gli elementi per
costruire, in base all’esperienza passata, l’ideazione di programmi e
progetti futuri.
IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti

FASE 1 – PROGRAMMAZIONE
1. Programmazione interna dell'organizzazione
2. Programmazione del donatore

FASE 2 – IDENTIFICAZIONE
1. Valutazione del contesto di riferimento
2. Valutazione dei bisogni di riferimento
3. Valutazione dei gruppi beneficiari
4. Valutazione delle risorse disponibili
5. Analisi degli stakeholder
IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti

FASE 3 – FORMULAZIONE
1. Scelta della migliore strategia di intervento
2. Identificazione degli obiettivi, risultati ed attività
3. Preparazione degli strumenti di gestione
4. Identificazione degli strumenti di raccolta fondi e di comunicazione
5. Elaborazione del documento di progetto

FASE 4 – FINANZIAMENTO
1. Fase di valutazione
2. Fase di contrattazione
3. Ricevimento dei fondi
IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti

FASE 5 – IMPLEMENTAZIONE
1. Start - up
2. Fase di realizzazione - Monitoraggio

FASE 6 – VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE


1. Ex-Ante
2. Iniziale
3. Intermedia Valutazione
4. Finale
5. Ex-Post

1. Audit
2. Rendicontazione intermedia Rendicontazione
3. Rendicontazione finale
IL CICLO DEL PROGETTO
sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti

GLI STRUMENTI DELLA PROGETTAZIONE


❑ Albero dei problemi (identificazione)
❑ Analisi degli stakeholder (identificazione, formulazione)
❑ Analisi swot (trasversale)
❑ Quadro logico (formulazione, realizzazione)
❑ Cronogramma (formulazione, realizzazione, valutazione)
❑ Il Budget (formulazione, realizzazione)
ESERCITAZIONE CONDIVISA

STRUTTURA
DI UN
PROGETTO
ELEMENTI DEL PROGETTO
1. Titolo
2. Analisi del contesto
3. Analisi dei bisogni
4. Strategia: Obiettivi/Risultati/Attività/Workpackage
5. Destinatari – Gruppo target
6. Consorzio/Proponente – Presentazione/organigramma
7. Budget
8. Durata/Cronogramma delle attività/Risorse/Deliverables
9. Monitoraggio/Valutazione (indicatori)
10. Sostenibilità
11. Visibilità
CONTESTO
(situazione di partenza)
Sinonimi
I diversi formulari possono chiamare questo
paragrafo in modi diversi, o magari dividerlo in
più paragrafi
Alcuni dei sinonimi più comuni di contesto sono:
❑ problema affrontato
❑ giustificazione dell’intervento
❑ bisogni territoriali
CONTESTO
(situazione di partenza)
La prima cosa da fare è l’individuazione di un bisogno nel contesto di
riferimento e quindi bisogna chiarire:

❖il contesto di riferimento (es.: una provincia, un comune, un distretto socio


sanitario o altro);
❖il bisogno, cioè la carenza che è stata riscontrata (es.: nella città di L'Aquila
manca uno sportello di ascolto per genitori con figli adolescenti).

E’ probabilmente il punto più importante di tutto il progetto, perché è qui


che si deve scrivere perché si scrive il progetto o, meglio, perché si scrive
proprio quel progetto e non altri. Un progetto infatti parte necessariamente
da un bisogno che si rileva, a cui dovrebbe cercare di dare una risposta.
CONTESTO
(situazione di partenza)
Prima di scrivere, chiedetevi queste cose a cui dovete dare una risposta
➢ Qual è il bisogno di partenza?
➢ Posso giustificare i dati che porto ad esempio?
➢ Le azioni che propongo, sono coerenti con il bisogno di partenza? Ovvero,
➢ potranno servire a ridurlo?

Caratteristiche dei problemi

➢ Reali e oggettivi, basati il più possibili su fatti o problemi certi e


dimostrabili con documentazione appropriata e non su idee o opinioni
➢ Espressi in termini negativi, che rappresentino le condizioni negative
attuali e non già le soluzioni
➢ Chiari, comprensibili da tutti
➢ Specifici, riferiti a aspetti o elementi precisi (persone, luoghi, tempi,
quantità, etc)
ALBERO DEI PROBLEMI
ALBERO DEI PROBLEMI
E' la rappresentazione grafica di una situazione settoriale rispetto ad un
gruppo target.

Effetti

Problema
centrale

Cause
ALBERO DEI PROBLEMI
E' la rappresentazione grafica di una situazione settoriale rispetto ad un
gruppo target.

Lavoro
Effetti
minorile

Problema Abbandono
centrale scolastico

Cause Insegnanti Reddito Genitori


ALBERO DEI PROBLEMI
OBIETTIVI
Sono la finalità alla quale tende il progetto

Forniscono una soluzione ai problemi descritti nel paragrafo del contesto (il
progetto deve essere sempre una risposta alle esigenze del territorio)

Spesso si distingue tra


❖ obiettivo generale
❖ obiettivi specifici

L’obiettivo generale individua la direzione verso la quale tende il progetto


nel suo complesso.

Gli obiettivi specifici entrano più nel merito delle finalità perseguite e sono
più strettamente legati ai risultati ed alle attività
OBIETTIVI
Di solito si formulano con … un verbo all’INFINITO:
❖ promuovere l’inclusione …
❖ contrastare il disagio …
❖ sensibilizzare la popolazione …
❖ aumentare la qualità …

Esempio
Sensibilizzare la cittadinanza di Pescara rispetto al tema della
donazione del sangue
OBIETTIVI
Gli obiettivi specifici devono essere:

Specifici: leggendo il progetto chiunque deve avere un’idea chiara


di ciò che si intende realizzare.
Misurabili: gli obiettivi devono essere tali da poter
valutare il loro raggiungimento.
Realizzabili: gli obiettivi devono essere realizzabili con le risorse a
disposizione del progetto.
Realistici: gli obiettivi del progetto devono riferirsi al contesto in cui
sarà realizzato il progetto.

Tempistica: gli obiettivi devono essere raggiunti entro un periodo di


tempo prestabilito
OBIETTIVO GENERALE E
OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo generale:
Promuovere l’inclusione
sociale sul territorio di
Pescara

Obiettivo specifico 1: Obiettivo specifico 2: Obiettivo specifico 3:


Contrastare la Promuovere l’accesso Sperimentare politiche
dispersione scolastica all’alloggio attive per l’occupazione
OBIETTIVO GENERALE E
OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo generale:
Promuovere l’integrazione dei
migranti sul territorio di
Pescara

Obiettivo specifico 1:
Favorire l’integrazione
linguistica e l’apprendimento
della lingua italiana da parte
dei migranti
DESTINATARI
Si tratta dei soggetti ai quali il progetto si rivolge. A seconda dei casi può
trattarsi di un gruppo ben delimitato o dell’intera popolazione.
In generale i destinatari sono coinvolti nelle attività o comunque beneficiano
dei loro effetti.
Note
❑ evitare di essere vaghi, identificando in maniera chiara il gruppo a cui ci
si rivolge e precisando ad esempio territorio, fascia di età, nazionalità,
condizione sociale, ecc.
❑ specificare se ci sarà attenzione particolare a categorie svantaggiate
(disabili, anziani ….) e alla dimensione di genere.

Differenza tra destinatari e beneficiari


RISULTATI ATTESI
Cosa sono
Sono il risultato concreto del progetto, il suo prodotto atteso.
Un progetto di successo deve essere in grado di raggiungerli
Può essere utile indicare una stima quantitativa dei risultati che ci si aspetta
di conseguire.

Di solito si formulano con Un PARTICIPIO PASSATO


A volte accompagnato da un INDICATORE
❑30 studenti formati
❑10 nuove imprese avviate
❑popolazione del comune sensibilizzata
❑creato 1 centro di orientamento
RISULTATI ATTESI
Risultati e obiettivi sono strettamente connessi
I risultati contribuiscono infatti al raggiungimento dell’obiettivo. Se abbiamo
scelto di avere più obiettivi, ciascuno avrà i suoi risultati.

Esempio
Obiettivo: promuovere il successo scolastico degli alunni stranieri della
scuola Patini.

Risultato atteso: ridotto il tasso di bocciature degli alunni stranieri dal 10%
al 5% nel primo anno.
ATTIVITÀ
Cosa sono
Le attività sono le iniziative concrete che il progetto porterà avanti.
È dalle attività che chi valuta il progetto capisce cosa concretamente
vogliamo fare.

Mentre su altri paragrafi possiamo essere sintetici, su attività e contesto


dobbiamo essere analitici e dettagliati.

Alcuni possibili sinonimi ….


❑ Azioni
❑ Piano/programma di lavoro
❑ Work packages
❑ Fasi di lavoro

NOTA i termini «azioni» e «fasi» sono utilizzati anche in altre accezioni


ATTIVITÀ
Nel descrivere le attività è opportuno essere specifici e dettagliati.
- usare schemi e tabelle
-scomporre le attività in una lista di sottoattività.

Esempio di suddivisione in sotto-attività


Attività sportello legale
❑preparazione logistica della sede
❑pubblicizzazione dello sportello
❑accoglienza e primo orientamento
❑appuntamento con l’avvocato per i casi complessi
❑mediazione linguistica ove necessario
QUADRO LOGICO
Obiettivi, risultati ed attività sono strettamente collegati
In particolare sono in un rapporto di causa effetto:
❑ le attività raggiungono i risultati attesi
❑ i risultati attesi concorrono a promuovere il raggiungimento degli
obiettivi specifici
❑ gli obiettivi specifici concorrono tutti insieme a promuovere l’obiettivo
generale
QUADRO LOGICO
Il Quadro Logico è una matrice di progettazione, largamente usata nei programmi
promossi dalla Commissione Europea e da altri organismi internazionali, molto utile
per definire in maniera chiara i diversi elementi di un intervento progettuale e per
visualizzarli in modo efficace, favorendo quindi anche una riflessione comune sul
progetto. Riassume: la gerarchia degli obiettivi, l'analisi dei rischi e la metodologia di
monitoraggio e valutazione.
La logica di intervento è articolata in quattro livelli, legati tra loro da un rapporto
di causa-effetto in senso verticale, dal basso verso l’alto, secondo il quale le attività
portano ai risultati, i risultati conducono al raggiungimento dello scopo del progetto
e lo scopo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi generali.

Obiettivo generale
Obiettivi specifici Obiettivo specifico 1 Obiettivo specifico 2
Risultati attesi 1.1 2.1 2.2
Attività 1.1.1 2.1.1 2.2.1
PARTNERSHIP
In questo punto del formulario dobbiamo spiegare:
❑ quali soggetti partecipano al progetto capofila e partner
❑ che ruolo hanno nel progetto
❑ che esperienze precedenti hanno maturato

La finalità è far capire che:


❑i partner sono qualificati a svolgere le attività proposte
❑vengono valorizzate le competenze specifiche di ciascun partner

I diversi livelli di partenariato


A volte si distingue tra «partner» ed «aderenti»
I partner hanno un ruolo più attivo nel progetto e di solito sono assegnatari
di parte del finanziamento.
Gli aderenti hanno un ruolo di supporto più leggero, normalmente a titolo
non oneroso.
TEMPISTICA
Il cronogramma o diagramma di Gantt è uno strumento per l'organizzazione,
la rappresentazione e la gestione dei tempi di realizzazione delle attività del
progetto.

Serve a:
❑specificare la durata del progetto
❑chiarire quali attività vengono prima
IL CRONOGRAMMA
ANNO 1
Primo semestre (mese) Secondo semestre (mese)
ATT 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 SOGG
A1 C
A 1.1 C
A2 P1
A 2.1 P1
BUDGET
E’ la lista dettagliata di tutte le risorse necessarie a realizzare il progetto, con
l’indicazione del relativo costo.
Le categorie di spesa
Le singole “voci di spesa” si raggruppano spesso in “categorie di spesa”
omogenee.

Esempio:
❑personale
❑attrezzature (beni durevoli)
❑materiali di consumo
❑costi indiretti (spese generali)

Il bando può escludere alcune categorie di spesa. Ci possono essere tetti di spesa sia
per le singole categorie di spesa che per il preventivo generale. Vanno previste anche
le spese per la comunicazione. Se è richiesta una fidejussione includerla nel
preventivo.

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