Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Galileo è colui che introduce il metodo scientifico. Egli afferma la fine della
centralità dell'uomo e del mondo nell'universo con accurate dimostrazioni
sperimentali. La chiesa non accetta le teorie di Copernico e invita Galileo e
non diffonderle nonostante avesse dimostrato che queste non contrastano
con la religione. Quest'ultimo, però, pubblica nel 1623 ''Dialogo sopra i due
massimi sistemi del mondo'', scritto in lingua italiana sottoforma di dialogo fra
tre persone ma viene censurato.
Nel 1633 viene condannato dalla chiesa e processato. E' costretto a ritirarsi in
un paese vicino Firenze dove muore nel 1642.
La realtà viene studiata attraverso gli esperimenti per osservare direttamente i
fenomeni attraverso nuovi strumenti quali telescopio, termometro e
microscopio e deve essere libera da ogni pregiudizio - come dice Cartesio
nella sua opera "discorso sul metodo".
Per quanto riguarda l'arte, quest'ultima assume due forme: una realistica che
tende a descrivere gli aspetti macabri della vita come la morte ed un'altra più
astratta e concettuale.
BAROCCO, IL SIGNIFICATO-
Si afferma una visione edonistica della poesia, contrapposta a quella
pedagogica e didascalica tassesca e controriformistica del Manierismo che
aveva tentato di "miscere utile dulci". Il termine "Barocco" viene coniato nel
Settecento da critici e letterati in riferimento all'arte del Seicento per
evidenziarne la bizzarria, l'eccesso e l'anomalia con una accezione negativa e
critica. L'etimologia è incerta: forse deriva dal portoghese "barroco", una perla
non perfettamente sferica ma irregolare, o dalla filosofia scolastica, in cui
"varoco" è il sillogismo apparentemente e formalmente perfetto ma
sostanzialmente vuoto. Con il termine si vuole comunque sottolineare
l'artificiosità e la stravaganza, il fascino per il
diverso dell'arte barocca. Non c'è ricerca dell'antico ma volontà di creare
un'arte nuova e moderna, è un rifiuto dell'antico.
IL BAROCCO LETTERATURA ITALIANA-
La visione del mondo è la stessa che già si sviluppa nel Manierismo: stanno
venendo meno tutte le certezze, nonostante la rigidità che la Chiesa cerca
di imporre.
Quel che sembra realtà non corrisponde al vero: la ragione è insufficiente. Sul
piano della cultura tutto è stantio e normale a forza, ma nel mondo c'è un forte
senso dell'instabilità del reale e della precarietà umana. Il Medioevo ed il
Rinascimento avevano forti punti di riferimento (Dio e l'uomo), invece l'unica
certezza del Barocco è quella di non avere certezze. La realtà nel Seicento
rimanda ad altre verità: è sfuggente, sempre mutevole ed ingannevole. In
questo contesto la metafora diventa uno strumento di conoscenza. Il Tesauro
dice che la metafora è "il più meraviglioso strumento di conoscenza a
disposizione dell'uomo".
LA LIRICA BAROCCA-
Marino è un esempio di come venga snaturato il repertorio classico e la
letteratura ridotta a mero gioco combinatorio. Nei marinisti compare anche il
petrarchismo, però si eliminano l'astrattezza e la visione idealizzata e
spirituale della donna e dell'amore, con una predilezione, invece, per la
fisicità, che a volte scade nell'oscenità. Si introducono temi sorprendenti,
da sempre estranei alla tradizione letteraria: il brutto, deforme, macabro,
lugubre, bizzarro, già anticipati dall'amore del Tasso per i notturni. Vengono
descritte donne brune e castane, vecchie, zoppe, brutte e sdentante, che
rientrano sempre nella poetica della meraviglia. Le donne sono colte in
gesti quotidiani e banali, tanto più affascinanti perché bizzarri e inusuali.
Molte liriche sono dedicate ad oggetti usati dalla donna: lo specchio, la
spazzola, il pettine.
L'ACCADEMIA DELL'ARCADIA-
La ritualità quasi da setta dei membri dell'Accademia dell'Arcadia ne
sottolinea la diversità e il distacco dalle tendenze culturali dominanti. Non ha
nessun merito artistico e letterario, ma meriti storici: ripropone come modello
di semplicità e naturalezza Petrarca, mette in evidenza la necessità di un
lessico letterario ed una metrica accessibili. E' un'organizzazione che ha
permesso ad alcuni intellettuali di compiere esperienze letterarie esterne
alle corti, ormai in decadenza. Unica eccezione è stato Marino, che
rispondeva così tanto al gusto dei tempi e si sapeva adeguare alle esigenze
del pubblico di letteratura edonistica ridotta a mero gioco intellettualistico,
ricercato sia nelle corti italiane che europee.
CULTURA ARCADICA-
L'Arcadia ha fondato succursali in tutta Italia ed ha creato un fitto scambio
culturale a livello nazionale, che nel secolo a venire avrebbe favorito la
diffusione delle idee illuministiche. Lirici dell'Arcadia sono: Rolli, Fugoni e
Mellis. Si prevedeva una poesia fondata su temi sentimentali ma sempre
basati sulla ragione, in contrasto con la crisi della ragione propria del
Barocco: è una poesia ripulita dagli eccessi.