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Barocco: linee generali Gli scrittori barocchi, sentendosi ormai lontani dal Rinascimento, propongono uno stile originale

e nuovo. Questo desiderio di novit viene celebrato nella querelle des anciens et des modernes, dibattitto nel quali i letterati sostenevano, sulla base delle scoperte scientifiche e di un nuovo gusto che si stava diffondendo nella letteratura che voleva adeguarsi alle richieste di un pubblico pi ampio, di aver eguagliato e addirittura superato gli antichi e di non doversi pi rifare ai modelli classici. Il Barocco critica fortemente Aristotele, insieme al principio di autorit e al concetto dimmutabilit delle leggi dellarte. Esso rifiuta la concezione di arte come imitazione della natura, proponendo un modello di letteratura basato sulla spettacolarit e sulla meraviglia. La critica si estende ovviamente anche al petrarchismo, mettendo in discussione le regole bembiane e rinascimentali di equilibrio e armonia, la scrittura petrarchesca appare improponibile, com improponibile il concetto dellamor platonico. La letteratura perde il suo scopo pedagogico e la sua funzione civile, poich i suoi destinatari sono privilegiati aristocratici, non certo persone del popolo. In molti casi nellepoca barocca si afferma un vero culto delleffimero, secondo cui ci che importa piacere al pubblico, la novit diventa quindi lelemento fondamentale della nuova letteratura. La meraviglia il fine della poesia barocca, che a questo scopo introduce nuovi elementi letterari, espressione del concettismo, il nuovo modo di fare letteratura basato, per lappunto, su questi elementi: lingegno (capacit di costruire collegamenti tra elementi della realt appartenenti a campi diversissimi) e il concetto (metafora artificiosa che connette campi semantici molto diversi). Questo desiderio di novit e di divertimento del barocco si genera anche per contrastare gli eccessi del moralismo controriformista e come espressione della libert degli ambienti nobiliari. Il periodo del barocco per ancora caratterizzato da tutti i fattori di crisi presenti nellet controriformistica, che portano allassenza di certezze e alla riflessione sulla precariet della condizione umana. Il Barocco in Italia Marino Il miglior letterato barocco italiano Giovan Battista Marino (1569-1625). Nato a Napoli da una famiglia di umili origini, intrapreso un percorso di studi letterari, dopo un breve soggiorno in carcere si rifugi a Roma dove frequento circoli letterari e fece profondi studi teologici. Visit Ravenna, Venezia, Bologna e Modena. Si trasfer successivamente a Torino, al servizio del duca Carlo Emanuele di Savoia. Egli a seguito di vari eventi fin nuovamente in carcere, si trasfer in Francia alla corte di Maria de Medici. Ritorn a Roma e poi a Napoli, dove mor. Le sue opere sono di vario genere, dalle Dicerie Sacre (prose dargomento religioso) allAdone, poema mitologico grazie al quale giunse allapice della fama. I componimenti lirici di Marino vennero raccolti nella Lira, nella Sampogna, negli Epitalami, nella Murtoleide e nella Galeria. Egli un sostenitore della poetica della meraviglia, attento agli aspetti esteriori della realt, cataloga le figure, oggetti, ripete temi e situazioni variandole (di un topos letterario descrive tutte le possibili variazioni), usa un

linguaggio elegante e artificioso, rifacendosi a situazioni ed oggetti complicati e rari, creando giochi prospettici e illusionistici. Per Marino importante saper leggere con il rampino, ovvero crearsi un repertorio di frasi e situazioni gi utilizzate dal quale attingere, ma con grande libert e rielaborazione. La donna e lamore sono rappresentati nella loro realt e nella loro concretezza e fisicit, analogamente sinsediano nella letteratura temi mai affrontati in precedenza, come il brutto, il grottesco e il macabro, seppur privi di un approfondimento sentimentale e psicologico. Egli cre una scuola di poeti, chiamati Marinisti, che si diedero a opere dello stesso stampo di quelle del maestro. Il Classicismo Barocco Questi lirici si oppongono alle forme pi appariscenti della stagione barocca, come i concetti, pur condividendo il rifiuto per il modello petrarchesco e condividendo la volont dinnovazione, vogliono perseguire forme metriche e moduli presi dalla classicit, anche se rielaborati. Il risultato una poesia pi semplice e lineare rispetto a quella marinista.

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