Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IL PENSIERO-Galilei è un grande scienziato, gli studi astronomici portano Galileo ad aderire alla
teoria eliocentrica di Copernico.Ciò gli attira le ire della Chiesa. Condotto davanti al Tribunale
dell’Inquisizione egli deve dichiarare la falsità di ciò che l’esperienza e gli esperimenti gli avevano
chiaramente dimostrato. Il dramma di Galileo ci offre la misura del clima di intolleranza e di
ottusità che in quel tempo limitava fortemente la libertà della ricerca scientifica. Trascorreranno
ancora molti anni prima che tale clima muti e la scienza possa scrutare senza paura la natura e le sue
leggi. E’fondamentale per lo scienziato evitare qualsiasi confusione tra religione e scienza,
difendere l’autonomia di questa e dimostrare i diversi compiti che hanno la scienza e la religione
cattolica. La scienza ha il compito di farci scoprire la struttura dell’Universo e come esso è fatto, la
religione attraverso i messaggi della Bibbia, deve guidare gli uomini alla fede e portarli alla
salvezza dell’anima. Un altro elemento importante è l’utilizzo, per le sue opere, non più del latino,
ma dell’italiano, di un linguaggio rigoroso ed esatto, chiaro, essenziale, non complicato ma
comprensibile ai molti.
IL METODO SPERIMENTALE
Poiché il mondo della natura, creato da Dio, è regolato da leggi precise e infallibili, Galilei formula
per primo, in Europa, il “Metodo Sperimentale”, articolato in 4 fasi. La prima è l’osservazione
diretta del fenomeno naturale oggetto di studio, la seconda è l’ipotesi, o congettura, che ci fa
intravedere le possibili cause del fenomeno, la terza è l’esperimento, che cerca di riprodurre il
fenomeno nell’ambito delle cause che lo determinano, la quarta è la formulazione della legge, che
viene espressa in formula matematica di valore assoluto e universale, allorché l’esperimento ha
confermato l’ipotesi. Col suo metodo sperimentale Galilei incarna una nuova figura di scienziato,
che è un ricercatore cauto e paziente, perché, nonostante la grande fede nelle capacità intellettive
dell’uomo, non presume mai di possedere la verità assoluta sulla conoscenza dell’Universo, ma
procede per gradi, scoprendo verità parziali dei fenomeni naturali e non definitive, che possono
essere sostituite da nuove teorie.